Maremma Magazine - Luglio 2020 - 3_Maremma Magazine 28/06/2020 20:44 Pagina 1 Poste Italiane s.p.a. - Spediz. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Grosseto ? Contiene I.R. M A G A Z I N E Voglia d?estate in Maremma! IN QUESTO NUMERO Mensile di informazioni turistiche e culturali ? Anno XVIII ? NUMERO 5 ? LUGLIO 2020 ? ? 3,50 La Maremma regina nelle guide firmate Legambiente e Touring Club Inoltre... Castiglione della Pescaia, finalmente al via la stagione turistica estiva La Maremma dei Musei riapre! Ricca l?offerta in tutto il territorio Birdwatching in Maremma e Amiata, un itinerario immerso nella natura Morellino Classica non si ferma. Al via l?edizione 2020 ?Grosseto in scena?, una bella iniziativa dedicata alla città LA VOCE DEI LETTORI LA VOCE DEI LETTORI I COMPLIMENTI DI UNA GRANDE ?PROF? A Celestino Sellaroli, fondatore e direttore di ?Maremma Magazine?, e mio ex alunno di anni lontani, desidero esprimere ammirazione e complimenti vivissimi per la competenza, la passione, l?entusiasmo e l?eleganza con cui dirige la rivista che è l?unica nel suo genere. Eugenia Ocello Che dire? I complimenti fanno sempre piacere, ma questi pervenuti da una grande ?Prof? di Italiano e Storia dei tempi delle scuole superiori sono da lucciconi. In effetti è passato tanto tempo (appena 35 anni!) ma ciò che non è passato è il bellissimo ricordo di un insegnante che amava il proprio lavoro ed è riuscita a trasmettere sapere e conoscenze, ma soprattutto metodo, curiosità e desiderio di capire. Grazie mille ?Prof? per questo bellissimo messaggio (che conserverò gelosamente nel mio personale cassetto delle cose belle) e per aver contribuito a fornirmi gli strumenti giusti per affrontare la vita. Celestino Sellaroli Editore e Direttore responsabile Maremma Magazine U UN NUMERO? DA FAR GIRARE LA TESTA! ?Che estate sarà per la Maremma??: insolita, senz'altro, ma non per questo noiosa! Nel dubbio, il nuovo numero di Maremma Magazine io non me lo farei scappare: si legge bene proprio ovunque... anche a testa in giù! Giada Rustici GRAZIE! Gentile Direttore Sellaroli, proprio ora ho preso visione del mio contributo pubblicato sul nuovo numero di giugno (?La Maremma nella Divina Commedia raccontata dal Sommo Poeta?, ndr). Volevo ringraziarLa per il largo spazio che ha voluto dedicargli e per il bel corredo di immagini. Grazie infinite per questa opportunità ! Cordiali saluti, Letizia Aggravi I RINGRAZIAMENTI DI RENZO VATTI Carissimo Direttore, molti complimenti per l?eccellente articolo di Deborah Coron che ha riservato alla mia guida ?San Galgano e il suo territorio? e dettagliatamente alla celebre Abbazia nel numero di giugno. Una bella recensione, davvero scritta bene e perfettamente documentata. Voglio ringraziarvi particolarmente e di cuore, insieme a Vito Albergo. Siamo molto soddisfatti dello spazio che ci avete riservato, del quale ne siamo onorati! Un saluto cordiale Renzo Vatti I RINGRAZIAMENTI DI PIERANDREA VANNI Caro Direttore, grazie di vero cuore, anche da parte di Luigi Caroppo, per la bella recensione dell?amico Renzo (sul libro ?L?ultima battaglia per la Divisione Acqui?, ndr), per il risalto che hai voluto dargli e per la sensibilità che hai dimostrato ospitando un tema che non è propriamente da Maremma Magazine. E complimenti per il numero di giugno, davvero ben fatto, ricco di argomenti e se possibile più interessante del solito. Il tuo è davvero un giornale al servizio della nostra terra, uno dei pochissimi, e mi riferisco anche ai quotidiani, che la valorizza e la difende. Carissimi saluti Pierandrea Vanni Scatta una foto con Maremma Magazine! n grazie di cuore per le tante foto che ci avete mandato e ci state mandando. Il contest ?Scatta una foto con la rivista Maremma Magazine? prosegue per tutta l?estate, pertanto attendiamo le vostre fotografie in cui sia visibile la copertina del nuovo numero! Gli scatti possono essere inviati a: redazione@maremma-magazine.it oppure pubblicati sui social (FB e Instagram) con il tag ?Maremma Magazine? e l?hastag #contestmaremmamagazine. Ogni mese premieremo la foto più carina e/o simpatica. In palio eccellenti vini maremmani, abbonamenti on line o cartacei annuali al nostro magazine, libri, CD, biglietti per concerti, pranzi o cene al ristorante. Per il mese scorso il premio è andato a Lucio Cappelli e ai fratelli Carolina e Paolo Alberto, tutti primi a pari merito. E questo mese chi vincerà ? Intanto pubblichiamo qui accanto e sopra alcuni degli scatti pervenuti. Il vincitore sarà reso noto ogni mese su questa pagina ed anche on line. Avete idee e consigli da darci, complimenti o critiche da fare, oppure più semplicemente volete commentare un articolo o dire la vostra su un certo argomento? Questo spazio è per voi. Scriveteci via mail all?indirizzo redazione@maremma-magazine.it Compatibilmente con lo spazio a disposizione pubblicheremo il vostro intervento. 6 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 14 24 SOMMARIO VIVI 14...........?Vacanze italiane? e ?Il Mare più bello?, la Maremma regina nelle guide firmate Legambiente e Touring Club 20...........Castiglione della Pescaia, finalmente al via la stagione turistica estiva 24...........Mare, gastronomia, ambiente: i tre assi nella manica di Capalbio per la stagione estiva 2020 28...........?Maremma, il brand che non c?è?, ma che tutti vorrebbero 33...........à la Blue economy il vero motore del territorio 36...........?Grosseto in scena?, i teatri e la cultura ripartono con un?iniziativa dedicata alla città 40...........?Donna in cammino? di Alberto Inglesi, una mostra diffusa nel centro storico di Grosseto 44...........Follonica, torna il teatro ma? fuori dal teatro, per un?estate all?insegna degli spettacoli 48...........Morellino Classica non si ferma. Al via l?edizione 2020 nei luoghi più belli della Maremma 52...........La Maremma dei Musei riapre! Ricchissima l?offerta in tutto il territorio 56...........Alla scoperta de ?I Luoghi del Cuore? in provincia di Grosseto, da visitare? e votare! 60...........Birdwatching in Maremma, un itinerario immerso nella natura 64...........L?enoturismo come volano di benessere e rinascita 36 dei territori ?minori? d?Italia 70...........Etruria Retail abbraccia la Maremma con la nuova linea ?Sapori & Valori? 74...........Il Grosseto torna in paradiso! Centrata la promozione in serie C o Lega Pro! 78...........Banca TEMA approva il bilancio 2019 con numeri in crescita e mission confermata: l?istituto è sempre vicino al territorio SCOPRI C?è da vedere 82...........Il Giardino Corsini, un orto botanico nel cuore del borgo di Porto Ercole Briciole di storia 86...........Quando a Massa Marittima si batteva moneta Chicche di Maremma 60 In copertina, un?immagine che sintetizza la voglia d?estate che abbiamo tutti con sullo sfondo il Castello delle Rocchette (Castiglione della Pescaia) Foto Giancarlo Gabbrielli SOMMARIO ? 9 90 90...........Da Dante Alighieri a Pietro Aldi sulla scia di Sauro Marianelli. Pot-pourri toscano per Ghino, il cortese vendicatore Personaggi 94...........2020, il bicentenario della nascita di un immortale della cucina italiana: Pellegrino Artusi L?angolo del libro 98...........?La trattativa? il bis letterario di Dario Castriota 99...........Storie di ?Uomini e bestiami nella Maremma dei Paschi? 100 ........?La nuova inquisizione?, la saga di Sir Alex Martini firmata Carlo Legaluppi continua Aziende al Top 102.........Noxerior, azienda grossetana hi-tech regina nella produzione di generatori di azoto 106 GUSTA e ossigeno Vino e dintorni 106 ........Doc Maremma Toscana, approvata la modifica del disciplinare WINE NEWS 108 ........Metti una visita alla Fattoria Mantellassi, a Magliano in Toscana, per ammirare i luoghi e degustare i suoi vini 109 ........Le Mortelle riapre le porte alle degustazioni ed agli eventi estivi 109 ........Mixology: nasce Argintum 925, il gin dell?Argentario Di vino in cibo 110 ........Far conoscere il Morellino di Scansano con le esperienze? Si può. Alla Cantina dei Vignaioli di Scansano Il vino del mese 114..........San Gio?, il ?Blanc de 10 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 110 Noirs? di Poggio L?Apparita frutto della vinificazione in bianco delle uve Sangiovese La ricetta 116 ........La ?Tiella?, un piatto semplice di tradizione pugliese a base di riso, patate e cozze LE NEWS 118 ........Scarlino, ridotti gli accessi alla spiaggia di Cala Violina 118 ........Un parco didattico ambientale nella pineta del Tombolo 119 ........?AdF per te?, l?appuntamento che si prenota online 120 ........?Mare per tutti 2020?, torna il progetto per i disabili 120 ........Turismo Verde, gli agriturismi pronti ad accogliere i turisti in sicurezza 121 ........Santa Fiora ha commemorato i Martiri di Niccioleta 118 121 ........Causa covid-19 Annullato per il 2020 lo storico e sentito Palio marinaro dell?Argentario 122 ........A Massa Marittima inaugurato il primo bike garage in Italia 122 ........Grosseto, il centro storico diventa sempre più pedonale 123 ........VisitTuscany.com, la vetrina online per gli operatori e le aziende del turismo 123 ........Al via la campagna nazionale per promuovere la Maremma 124 ........Il Gruppo Vasari presenta un progetto per i piccoli studenti 124 ........Accordo strategico tra Asa e Fiora 125 ........Mare per tutti, l?associazione ?Argentario senza ostacoli? ha consegnato una poltrona JOB a Giglio Campese L?EDITORIALE DEL DIRETTORE L?EDITORIALE di Celestino Sellaroli « Turismo in Maremma, prove tecniche di ripartenza L?82% degli italiani quest?anno trascorrerà le vacanze in Italia, contro il 55% dell?anno scorso. Tra le destinazioni più cercate Sicilia, Sardegna, Puglia, Trentino Alto-Adige, Costa Etrusca. Rispetto al passato risultano penalizzate zone della movida e del divertimento come Salento e Riviera romagnola», a vantaggio di destinazioni ritenute evidentemente più salutari e meno affollate, come ad esempio la Maremma Toscana. Partiamo da qui, ovvero dalle risultanze di un?indagine di Airbnb per il Sole24Ore.com sull?andamento dei flussi turistici, attraverso il termometro delle case vacanza ? che nell?estate 2020 (per chi non ha una seconda abitazione al mare o in montagna) risultano le soluzioni di gran lunga preferite ? per sottolineare la bella notizia che tra le mete più ambite per questa anomala stagione 2020 c?è anche la Maremma. Del resto, non potrebbe essere altrimenti. L?estensione territoriale, la bassa antropizzazione, le infinite bellezze naturali che ci circondano, l?ambiente incontaminato, le tantissime opportunità di praticare turismo all?aria aperta, ecc., sono tutti plus di cui la Maremma è certamente provvista. Plus che in era post Covid (speriamo davvero di aver voltato pagina e che non si debba mai più fare i conti con una simile tragedia) sono evidentemente assai ricercati da turisti e vacanzieri che quest?anno saranno ?costretti? a scoprire e/o riscoprire le meraviglie del Bel Paese, rinunciando ai viaggi all?estero. Ovviamente, per contro, quest?anno mancherà (o sarà comunque in netto calo) la componente straniera del movimento turistico nazionale, componente che peraltro in Maremma incide relativamente visto che corrisponde al 25% degli arrivi complessivi, mentre il restante 75% di turisti che scelgono la nostra terra è composto da italiani, provenienti per lo più dalla stessa Toscana e dalle regioni limitrofe. Quindi, alla luce di queste considerazioni c?è da sperare che ci siano le condizioni per salvare il salvabile e dare ossigeno ad un comparto che nei mesi scorsi ha rischiato il tracollo. A dare ulteriore conforto a questo auspicio è anche un?altra indagine. Quella effettuata da Agriturist nazionale (associazione di Confagricoltura) relativa al settore agrituristico, da cui si evince che il nuovo trend, dettato dalle regole per una ripartenza, è proprio la riscoperta di luoghi che permettano di godere di spazi aperti, di un rapporto autentico con la natura come lo sono le campagne maremmane e toscane. ?Ancora il sereno non si vede, ma siamo perfettamente consapevoli delle caratteristiche uniche e delle potenzialità dell?offerta degli agriturismi. Un vero porto sicuro?. Così il pre- sidente di Agriturist Grosseto, Saverio Bazan commenta questo primo avvio di stagione da post Covid. ?Le nostre strutture ? prosegue ? accolgono in modo spontaneo ed accurato, aiutano a far conoscere la cultura enogastronomica locale e permettono di praticare il distanziamento sociale passeggiando, nuotando in piscina, praticando sport, oppure semplicemente rilassandosi?. In provincia di Grosseto le strutture agrituristiche che offrono ospitalità in aziende agricole, già duramente colpite in primavera (le stime parlano di un danno di almeno dieci milioni di euro per mancati incassi), sono almeno 1.200. ?Attualmente ? aggiunge Bazan ? registriamo in Maremma un forte interesse per le spiagge, e la clientela è quasi totalmente italiana. Stesso discorso per luglio ed agosto. Da noi il turismo italiano è sempre stato prevalente anche in epoca ante coronavirus. Attende conferme il tasso di occupazione in settembre ed ottobre. Le prenotazioni sono ancora poche ma speriamo in una tendenza che per ora è solo accennata. Queste ci permetterebbero di recuperare quanto perduto in primavera, con la presenza degli stranieri, in particolare tedeschi, svizzeri, austriaci e olandesi?. La Maremma dunque appare perfettamente allineata con la Toscana, patria per antonomasia dell?agriturismo. Nella nostra regione ? proprio in base al monitoraggio di Agriturist nazionale, cui si accennava sopra ?, le strutture sono aperte al 90%, le prenotazioni crescono a partire dal 15 luglio, con molti italiani che l?hanno scelta, soprattutto in agosto, preferendo sistemazioni indipendenti in collina, dotate di piscina, per autogestirsi una vacanza in famiglia. A chiudere il cerchio c?è da segnalare la campagna pubblicitaria nazionale ?Maremma, sicura per natura?, promossa dall?Ambito Maremma Toscana Area Sud, il cui obiettivo è quello di promuovere le bellezze del territorio maremmano ad un pubblico nazionale ed internazionale, sottolineandone la sicurezza e la salubrità . La campagna prevede una serie di video che verranno pubblicati durante l?estate, in grado di valorizzare e di far scoprire ai turisti le attrattività della nostra terra, passando per i Comuni che aderiscono all?ambito. Insomma, dopo il lockdown e la quarantena, la Maremma prova a ripartire ed a rilanciarsi in questa anomala stagione turistica ormai pronta ? si fa per dire ? a decollare. Una stagione ? la prima dell?era post Covid ? piena di incognite ed incertezze che potrà essere valutata compiutamente solo alla fine. Per adesso c?è solo da incrociare le dita? EDITORIALE ? 13 VIVI PRIMO PIANO - VIVI - SCOPRI - GUSTA TURISMO ?Vacanze italiane? e ?Il Mare più bello?, la Maremma regina nelle guide firmate Legambiente e Touring Club Legambiente e Touring Club Italiano premiano ancora una volta la Maremma, tra costa ed entroterra, con una nuova guida on-line ?Vacanze italiane? per un turismo di prossimità sostenibile e rivoluzionario e con la consueta ?Guida blu. Il mare più bello? che ogni anno assegna le Vele dell?associazione ambientalista DI DEBORAH CORON La Guida ?Vacanze italiane? Quella del 2020 sarà un?estate all?insegna del turismo di prossimità . Per questo, Legambiente e Touring Club Italiano hanno deciso di lanciare ?Vacanze italiane? (raggiungibile da questo link www.touringclub.it/vacanzeitaliane), la nuova guida on-line che raccoglie oltre 200 itinerari ? tra i quali 43 in bici, 63 a piedi, 13 a cavallo e 7 proposte interregionali di lunga percorrenza ? per la stagione ormai in partenza. Un?ampia rassegna di soggiorni per tutti i gusti e le abilità , nel completo rispetto delle misure anti-Covid. In contemporanea, per gli amanti del mare l?associazione ambientalista ha pubblicato anche la ?Guida blu? (www.legambiente.it/guida-blu/) in cui segnala le 15 località marine e le 7 lacustri insignite delle cinque vele 2020 in cui trascorrere una vacanza attenta all?ambiente, all?insegna di natura e acqua pulita, ma anche di eccellenze enogastronomiche e luoghi d?arte. 14 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 ?Con la guida Vacanze Italiane ? ha dichiarato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente ? abbiamo voluto creare un percorso virtuale attraverso le tappe di un turismo che fa davvero bene all?Italia: il turismo di prossimità . Semproniano e le gole dell?Albegna, l?Amiata, la Grotta di Punta degli Stretti a Monte Argentario fino ad arrivare al nostro Centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di Rispescia: partendo dalle bellezze dell?entroterra e arrivando fino al mare della nostra Maremma, sono queste le tappe che, tra le altre, rappresentano secondo noi di Legambiente e Touring Club Italiano la perfetta unione tra tutela e sostenibilità ambientale e bellezza senza paragoni. Perfette per gli amanti del turismo slow anche le proposte interregionali di cui è ancora una volta protagonista anche la nostra Maremma con ?Italia Coast to Coast?, l?itinerario in 18 tappe che va dal Conero (Marche) al Monte Argentario (Toscana) fruibile da tutti, anche in bicicletta per 9 tappe, e per tutto l?anno. Una cosa ? ha continuato Gentili ? è certa: la stagione estiva di quest?anno sarà diversa dalle altre e ci costringerà a fare i conti con le conseguenze di una pandemia che ha colpito l?Italia e il mondo intero, imponendoci, tra le altre misure, il distanziamento fisico. Attenzione, però: se saremo in grado di coglierla, queste limitazioni potranno trasformarsi in un?opportunità per dare un nuovo slancio al turismo di prossimità , più sostenibile e legato alla mobilità dolce, scoprendo luoghi dall?inestimabile pregio naturalistico, all?insegna del rispetto e della scoperta del grande patrimonio ambientale e culturale che il nostro Paese custodisce?. La ?Guida blu? che assegna le Vele ?E parlando di mare ? ha proseguito Gentili ? ancora una volta il nostro territorio si è distinto tra gli altri con il comprensorio Maremma Toscana gui- GLI APPROFONDIMENTI DEL MESE Isola del Giglio Foto Andrea De Maria Foto Giovanni Rossetti Pitigliano Monte Argentario PRIMO PIANO ? VIVI ? 15 VIVI Castiglione della Pescaia (Rocchette) ???? Nella consueta Guida blu, appena pubblicata troviamo sul podio il comprensorio Maremma Toscana guidato dal Comune di Castiglione della Pescaia, al quinto posto il comprensorio Costa d?Argento e isola del Giglio, in classifica anche il lago dell?Accesa (Massa Marittima) 16 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 dato dal Comune di Castiglione della Pescaia (composto anche dai territori dei Comuni di Follonica, Scarlino e Grosseto) che ha raggiunto il secondo posto in classifica e il comprensorio Costa d?Argento e l?Isola del Giglio guidato dal Comune di Isola del Giglio che si è invece piazzato al quinto posto. Settimo posto nella classifica dei comprensori lacustri infine per il lago dell?Accesa, nel Comune di Massa Marittima. Riconoscimenti questi che arrivano grazie alla messa a punto da parte della amministrazioni locali di strategie di turismo sostenibile allo scopo di migliorare i servizi turistici e valorizzare le risorse ambientali, naturali e culturali del territorio, offrendo alternative capaci di rafforzare il rapporto tra la costa e l?entroterra e lo stretto legame tra cultura e paesaggio. E poi lotta alla plastica, stabilimenti balneari ?Amici delle tartarughe?, mobilità sostenibile, maggiore consapevolezza da parte dei cittadini e delle categorie economiche nei confronti delle tematiche ambientali: sono questi i punti di forza di un territorio come quello maremmano che si candida a diventare laboratorio a cielo aperto di sostenibilità anche in ambito turistico. Siamo sulla strada giusta e se sapremo sfruttare le sfide che abbiamo davanti, anche le difficoltà post-Covid potranno diventare preziose opportunità di rievoluzione?. Castiglione della Pescaia, 5 vele e secondo posto nazionale Castiglione della Pescaia, capofila del distretto ?Maremma Toscana?, composto anche dai territori dei Comuni di Follonica, Scarlino e Grosseto, è stata premiata con le 5 Vele per il mare più bello d?Italia del 2020, confermando il suo secondo posto sul podio, preceduta dal comprensorio sardo di Baunei (Nuoro) e seguita da un altro angolo della Sardegna, il litorale di Chia (Domus de Maria). «La guida realizzata da Legambiente e Touring Club Italiano ? affermano soddisfatti il sindaco Giancarlo Farnetani e la vicesindaca Elena Nappi, che Cala Violina (Scarlino) segue le politiche ambientali ? anche quest?anno ci ha assegnato il prezioso riconoscimento, che continua ininterrottamente a sventolare su Castiglione della Pescaia da 21 anni. La nostra attenzione verso l?ambiente, le acque di balneazione, la valorizzazione dell?eccellenze enogastronomiche del territorio, gli itinerari e i luoghi d?arte, hanno fortemente inciso per il prestigioso risultato ottenuto». La cerimonia di assegnazione, a causa dell?emergenza sanitaria, è stata sostituita da un comunicato stampa che è uscito il 10 giugno. La notizia, appena apparsa sui mezzi d?informazione, è stata subito accolta con grande soddisfazione dall?amministrazione comunale, un risultato che premia ancora una volta il lavoro svolto in maniera seria e costante dall?ente pubblico, in collaborazione con la propria comunità . Le ?5 vele? identificano i Comuni italiani che si sono distinti nella gestione sostenibile di vari aspetti ambientali: la gestione della sicurezza sulle spiagge, la raccolta differenziata dei rifiuti, controllo delle risorse idriche, istituzione di aree pedonali e ciclabili, attenzione all?accessibilità , tutela del centro storico, valorizzazione del paesaggio, adozione di una corretta pianificazione del territorio. «Questo riconoscimento ? aggiungono Farnetani e Nappi ? assegnato al distretto Maremma Toscana, dove Castiglione della Pescaia ha il ruolo di trascinatore, conferma l?ottimo lavoro svolto negli anni sul territorio, che l?associazione del cigno verde verifica durante vari rigorosi step». «Essere nei posti di vertice della classifica delle 5 Vele ? aggiungono Farnetani e Nappi ? sancisce quanto di positivo abbiamo realizzato per preservare lo stato di salute del mare e della costa e del contesto naturalistico che ci circonda. Questo biglietto da visita è da sempre una grande opportunità per il nostro paese, che assieme alla Bandiera Lilla per l?accessibilità , a quella Gialla della Federazione italiana ambiente e bicicletta, a quella Verde dei pediatri, alla Bandiera Blu e alle Spighe Verdi della Fee, è il frutto di un?at- tenta politica in favore dell?ambiente e del territorio». «Il volume in uscita nelle librerie di tutta Italia, prodotto da Legambiente e dal Touring Club Italia dal titolo: ?Il mare più bello ? Guida Blu 2020? ? concludono Farnetani e Nappi ? avrà delle pagine dedicate al nostro territorio, dove saranno pubblicizzate le peculiarità del distretto Maremma Toscana, una vetrina autorevole e importante, soprattutto in questo momento di post Covid-19, per far conoscere le bellezze di questa zona». 5 vele anche a Marina di Grosseto Nel comprensorio Maremma Toscana guidato dal Comune di Castiglione della Pescaia rientrano anche i territori dei Comuni di Follonica, Scarlino e Grosseto, premiati tutti con le 5 Vele. Per il capoluogo maremmano parole di soddisfazione arrivano dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e dal vice sindaco e assessore al Turismo Luca Agresti che così si esprimono in merito all?assegnazione del riconosci- PRIMO PIANO ? VIVI ? 17 VIVI ???? La pulizia delle acque e il particolare ecosistema pressoché intatto del lago dell?Accesa sono stati apprezzati anche quest?anno da Legambiente e Touring Club Italiano che hanno confermato per il 2020 il riconoscimento delle ?5 Vele? Lago dell?Accesa (Massa Marittima) mento: ?Un?altra prestigiosa certificazione per la qualità della nostra costa: sono le 5 Vele di Legambiente-Touring club assegnate a Marina di Grosseto. Un risultato che sottolinea la bontà del nostro territorio, sia per le sue bellezze naturalistiche e paesaggistiche sia per la capacità della pubblica amministrazione (con la collaborazione dei privati) di salvaguardarle, offrendo anche servizi e attrattive di livello. Qualità dell?accoglienza e sostenibilità turistica, pulizia del mare e delle spiagge, conservazione del territorio e del paesaggio, presenza di luoghi di interesse storico-culturale, musei, siti archeologici, presenza di servizi per disabili, iniziative nel campo della gestione sostenibile sono solo alcune delle voce premiate per Grosseto. Con questo nuovo traguardo, che accogliamo onorati e orgogliosi, apriamo le porte alla nuova stagione estiva e invitiamo i turisti a visitare la nostra meravigliosa terra?. Le 5 vele anche a Massa Marittima per il Lago dell?Accesa La pulizia delle acque e il particolare ecosistema pressoché intatto del lago dell?Accesa sono stati apprezzati anche quest?anno da Legambiente e Touring 18 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Club Italiano che hanno confermato per il 2020 il riconoscimento delle ?5 Vele?. ?Riempie d?orgoglio ? commenta il sindaco Marcello Giuntini ? sapere che il Lago dell?Accesa è l?unica realtà lacustre premiata in Toscana e nel Centro Italia al settimo posto dopo i grandi laghi del Nord. à un ambiente particolare e delicato di grande bellezza e resta per noi un luogo da preservare, per questo sulle sue rive sono in corso opere di manutenzione e di valorizzazione. Si tratta di interventi puntuali, studiati per conservare l?alta qualità di questo ambiente assicurando il mantenimento di una fruibilità sostenibile, volta a scongiurare l?aumento dell?impatto antropico?. Intanto il 13 giugno il lago ha riaperto parzialmente al pubblico le sue rive. Lo ha stabilito con una ordinanza il sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini che ha revocato il divieto d?ingresso dello scorso 30 aprile ?alle aree prospicienti il Lago dell?accesa, quali le piattaforme e le sponde comunemente denominate ?spiaggette? a causa dei lavori di manutenzione. Tutte queste aree, non più interessate dagli interventi, sono quindi fruibili seppur nel rispetto delle norme di sicurezza anti conta- gio Covid-19. Regole che sono ricordate ai visitatori grazie ad una cartellonista sistemata sulle rive del lago. In particolare deve essere mantenuto un distanziamento interpersonale di almeno un metro e le persone devono essere minute di mascherine protettive da usare nel caso non sia possibile rispettare questa distanza che non si applica ai membri di una stessa famiglia. Inoltre sussiste il divieto di assembramento ed è vietato stazionare entro 5 metri dalla riva del lago per disporvi le attrezzature come lettini, asciugamani, sedie a sdraio, ecc.; è necessario rispettare la distanza di almeno un metro e mezzo che salgono a quattro tra gli eventuali sistemi di ombreggio. Gli accessi alle ?spiaggette? devono essere liberi per permettere l?ingresso e l?uscita dall?acqua dei bagnanti in condizioni di sicurezza. à vietata la pratica di attività ludicosportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti e anche l?attività di balneazione deve rispettare le regole relative al divieto di assembramento e al distanziamento interpersonale di almeno 1 metro. VIVI TURISMO Castiglione della Pescaia, finalmente al via la stagione turistica estiva Dopo il lungo periodo di quarantena, le difficoltà che ne sono derivate, le incertezze legate alle riaperture e chi più ne ha più ne metta, è di fatto ufficialmente decollata la stagione turistica a Castiglione della Pescaia, ovviamente nel rispetto delle regole anti-Covid. L?appello del sindaco di Giancarlo Farnetani DI REDAZIONE Stagione finalmente al via Con il Ponte del 2 giugno che ha visto il territorio di Castiglione della Pescaia preso d?assalto da tantissimi vacanzieri è di fatto iniziata la stagione estiva 2020 nello splendido borgo maremmano. Sono riaperti gli stabilimenti balneari con ombrelloni distanziati, le spiagge libere sistemate, le attività ricettive e commerciali si sono adeguate alle linee guida anti-Covid. A Castiglione della Pescaia, per il 21° anno consecutivo i turisti trovano sui pennoni a sventolare la Bandiera Blu della Fee. Il prestigioso organismo europeo ha riscontrato ancora una volta che la cittadina costiera ha raggiunto i nuovi 20 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 parametri richiesti per aggiudicarsi questo vessillo e l?ha confermata fra le località con il mare più bello in Europa. Ad essere confermata è stata anche la bandiera con le 5 Vele di Legambiente e Touring Club (di cui parliamo nel servizio che precede a pag. 16). L?estate 2020 ha dunque preso ufficialmente il via nel centro balneare. Ma questo non significa dimenticarsi del passato. Adesso residenti e visitatori devono mettere in pratica le regole necessarie per evitare assembramenti. In una situazione particolare come quella che stiamo vivendo appare necessario appellarsi al comportamento e alla responsabilità di cittadini, ospiti e gesto- ri delle varie attività turistico-commerciali e il sindaco di Castiglione della Pescaia ha deciso di rivolgere un appello. «Finalmente ? dice Giancarlo Farnetani ? sia le spiagge, sia le vie del paese, tornano a popolarsi, un momento atteso dopo mesi di lockdown obbligato dall?emergenza sanitaria». «Io parto da una convinzione ? continua il primo cittadino ? che è un diritto di tutti incontrarsi e stare insieme, soprattutto dopo gli ultimi 2 mesi, consapevoli che stavamo facendo la cosa giusta stando a casa. A me fa piacere sapere che si può trascorrere le serate fuori, chiacchierare e ridere, trovandosi Foto Giancarlo Gabbrielli in un locale. Chiedo solo che ciò venga fatto secondo la nuova normalità , cioè nel rispetto delle regole, che tutti quanti conosciamo e che è affissa all?interno di ogni struttura». «Invito ragazze e ragazzi ? continua Giancarlo Farnetani ? a divertirsi adottando le norme anti-contagio. Gli assembramenti sono vietati in modo assoluto e non per cattiveria, ma perché una delle poche cose certe e su cui tutti concordano sul coronavirus è che la trasmissione durante gli affollamenti funziona proprio bene. Pertanto sono da evitare. à una questione di sicurezza personale e di salute pubblica». «Indossare la mascherina ? continua la raccomandazione del sindaco ai giovani ? quando si è in giro. Spesso in alcuni momenti della giornata il distanziamento è messo a forte rischio e questo presidio servirà a muoversi in sicurezza, anche negli spazi esterni. Pensare che la cosa non ci riguardi perché si è immuni al Covid-19 è uno sbaglio. Scongiuriamo il pericolo, non esponiamoci e ne beneficeranno anche familiari, amici e le persone con le quali ci apprestiamo a vivere questi momenti di felicità . Vogliamo tutti tornare all?abbraccio, ai baci e allo stare nello stesso posto, ma non è ancora il momento. E allora comportiamoci responsabilmente anche nel divertimento». «Un appello ? conclude il sindaco Giancarlo Farnetani ? anche ai gestori delle nostre attività turistiche, commerciali, dell?accoglienza e dei luoghi di incontro: aiutate i vostri clienti a comprendere l?importanza di un corretto comportamento, favorite il lavoro dell?amministrazione comunale e quello delle forze dell?ordine che garantiranno, sorvegliando, la sicurezza e correttezza dei comportamenti. Ho fiducia in voi, supereremo la fase 2 tutti insieme, con responsabilità e solidarietà ». ?Ventennalia Feliciter?, festeggiati a Vetulonia i venti anni dalla riapertura del Museo Civico Archeologico Falchi Intanto il 27 giugno scorso il Museo civico archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia ha festeggiato venti anni dalla riapertura al pubblico, avvenuta nel giugno 2000, dopo i lavori di ristrutturazione dell?edificio. L?amministrazione comunale ha organizzato una celebrazione commemorativa, che si è aperta in piazza Vatluna, dove ha sede la struttura museale. Il sindaco Giancarlo Farnetani, tutti gli assessori, i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione in carica, assieme a quelli di allora, hanno presieduto la cerimonia inaugurale con il taglio del nastro tricolore, un semplice gesto denso di significato che ha consentito di ripercorrere, accompagnato dal racconto del direttore scientifico Simona Rafanelli e del suo staff, le numerose tappe di un itinerario ricco di eventi culturali e scoperte archeologiche che hanno segnato la storia di Vetulonia in questo lungo felice periodo. «Il personale in servizio al museo ? commentano gli assessori alla Cultura e Turismo Susanna Lorenzini e Walter Massetti, curatore dei progetti di valorizzazione delle aree archeologiche ? sta allestendo in tempi record, con il fondamentale apporto della Soprintendenza, una nuova esposizione che caratterizzerà l?estate dell?edificio nel cuore di Vetulonia e si concentrerà in particolare sulla storia archeologica nel nostro territorio, presentando reperti eccezionali ad oggi mai esposti, selezionati appositamente per questa annualità speciale, che celebra al contempo i venti anni del museo ed i centoquaranta anni dall?avvio della riscoperta dell?antica città etrusca ad opera del medico-archeologo PRIMO PIANO ? VIVI ? 21 VIVI ???? Intanto il 27 giugno scorso il Museo civico archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia ha festeggiato venti anni dalla riapertura al pubblico, avvenuta nel giugno 2000, dopo i lavori di ristrutturazione dell?edificio Isidoro Falchi». «Per tutto il 2020 ? aggiungono i due assessori ? l?amministrazione comunale ha stabilito che l?ingresso al Museo Falchi, come quello alle altre strutture presenti sul territorio, sarà gratuito e quindi, per accedere al godimento dei tesori custoditi nel museo, sarà sufficiente aderire alle misure di sicurezza nazionali estese ai luoghi della cultura: indossando le mascherine e rispettando il distanziamento sociale e nelle ore di apertura al pubblico si potrà visitare un nuovo prezioso scenario di cultura archeologica». «Il Museo Falchi ? sostengono i due amministratori ? ha dato un incredibile impulso alla cultura castiglionese, creando importanti momenti di confronto e anche eventi di disseminazione e condivisione culturale, contribuendo anche alla vita economica della frazione vetuloniese». 22 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 «L?obbiettivo di chi come noi ha scelto di mettersi al servizio di un territorio ? sostengono Lorenzini e Massetti ? è quello di continuare a creare ulteriori opportunità di crescita e di miglioramento con l?aiuto della cultura. Per noi è stata un?esperienza molto impegnativa, ma gratificante e tutte le soluzioni adottate, nonostante le sempre minori risorse da dedicare a questo settore, sono state e sono ancora finalizzate a mettere in essere iniziative culturali a tutto tondo, archeologiche, artistiche, letterarie, teatrali e musicali, che hanno riscosso larghezza di apprezzamenti non solo in Italia, ma anche all?estero e di questo vogliamo ringraziare anche tutti coloro, in primis gli abitanti di Vetulonia, che in maniera volontaria, come singoli cittadini o in forma di associazioni volte alla promozione della cultura nel territorio, si sono resi disponibili a collaborare alla perfetta riuscita delle nostre manifestazioni». Il Museo Falchi di Vetulonia è sicuramente un fiore all?occhiello per Castiglione della Pescaia e un polo culturale d?eccellenza dell?intera regione. L?ultima sezione aperta all?interno della struttura vetuloniese, l?angolo dedicato al poeta premio nobel Eugenio Montale, ha rappresentato un altro gradino di crescita nel cammino del museo e contribuito alla sua ulteriore visibilità , che si è immediatamente trasformata in un afflusso maggiore di visitatori. «Lo scorso 27 maggio ? aggiungono Lorenzini e Massetti ? il Museo Falchi ha riaperto le porte, dopo il lungo lockdowun, ai suoi appassionati e fedeli visitatori, celebrando unicamente online, con un evento altrettanto speciale trasmesso in diretta fb che ha catturato oltre mille visualizzazioni, l?anniversario dei 140 anni trascorsi dalla prima passeggiata compiuta da Isidoro Falchi il 27 maggio, giorno del Corpus Domini, del 1880, passeggiata che ha deciso ad un tempo la riscoperta della città antica e la sorte della Vetulonia medioevale e moderna, che grazie ad essa ha potuto riappropriarsi del suo nome etrusco e del suo glorioso passato». «Ad un mese esatto di distanza ? concludono gli assessori ? crediamo che siano stati messi in campo tutti i corretti e dovuti accorgimenti che consentano di allestire questa particolare giornata di festa ?in presenza?, favorendo ulteriormente la graduale ripresa di un afflusso reale di visitatori all?interno della nostra struttura». Capalbio e Castiglione della Pescaia, un patto per promuovere il territorio Castiglione della Pescaia e Capalbio siglano un patto per promuovere in modo sinergico il territorio. I due comuni della costa maremmana al lavoro con Regione Toscana e Toscana Promozione per incentivare il comparto turistico. Giancarlo Farnetani e Gianfranco Chelini: ?Il nostro obiettivo è fare sistema e dare agli operatori strumenti utili e condivisi? Giancarlo Farnetani C apalbio e Castiglione della Pescaia al lavoro insieme, al fianco della Regione e di Toscana Promozione, per rilanciare il territorio. I due comuni maremmani, promotori nei mesi scorsi di due eventi importanti come Capalbio 2020-2024, manifestazione dedicata alla sostenibilità , e il G20s delle spiagge che ha visto Castiglione della Pescaia protagonista del progetto ?Costa Toscana?, hanno organizzato un webinar rivolto agli operatori turistici dei due territori, con l?obiettivo di condividere strategie e strumenti operativi per promuovere le bellezze del territorio. A dialogare con gli imprenditori sono stati Francesco Palumbo e Marta Javarone, rispettivamente direttore e responsabile del settore eventi di Toscana Promozione, per definire insieme le azioni più adatte per raccontare queste due parti della Maremma, luoghi di grande appeal turistico: in particolare sono stati messi a disposizione degli operatori la piattaforma Visit Tuscany, che potranno usa- re per presentare le loro offerte per l?anno in corso, e i B2B, i ?business to business?, ovvero una rete di scambio che permette alle aziende di condividere servizi e prestazioni con l?obiettivo di raggiungere uno sviluppo comune. ?Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti con questa iniziativa ? commentano il sindaco di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani e Gianfranco Chelini, assessore allo sviluppo economico del Comune di Capalbio ? perché ci ha permesso di mettere in relazione il sistema della imprese turistiche dei due territori e di condividere temi, come quello dello sostenibilità , con la pubblica amministrazione. Dare vita a un sistema coerente, in cui pubblico e privato parlino lo stesso linguaggio e abbiano a disposizione strumenti condivisi, è fondamentale per la promozione del territorio; siamo contenti che gli imprenditori abbiano saputo cogliere con grande maturità questa opportunità ?. Dall?incontro è emerso infatti un reale interesse per Visit Tuscany, il sito che dà visibilità alle bellezze e alle offerte della Toscana, che rientra tra gli investimenti che la Regione, in maniera imponente, sta sostenendo per promuovere il territorio e che spaziano dalle opportunità più innovative messe a disposizione dal web fino a strumenti più tradizionali come la carta stampata, le televisioni, la cartellonistica e tanto altro. ?Si tratta di una operazione ? aggiungono Farnetani e Chelini ? che consentirà alla Toscana di porsi sempre più come meta turistica attraente per visi- tatori italiani e stranieri e che non poteva certo trascurare due territori che godono già un?importante reputazione, come Capalbio e Castiglione della Pescaia. Gli operatori del turismo non potevano trascurare questo aspetto e non cogliere, quindi, l?opportunità rappresentata dal sistema di promozione messo in campo della Toscana e accelerare il processo per dare la giusta visibilità non solo ai luoghi ma anche alle aziende del settore, vero valore aggiunto per la nostra terra. Creare un sistema di questo tipo è una grande occasione per l?intera regione e per la Maremma, che i singoli territori devono saper cogliere e noi crediamo di aver avviato un percorso virtuoso che, soprattutto in questo momento, potrà fare la differenza per la ripresa economica?. Gianfranco Chelini PRIMO PIANO ? VIVI ? 23 VIVI TURISMO Mare, gastronomia, ambiente: i tre assi nella manica di Capalbio per la stagione estiva 2020 ?Capalbio mare sicuro?, ?Capalbio, ristorante sotto le stelle? ed un progetto di mobilità intermodale, in collaborazione con l?associazione Mista. Sono i tre assi che il territorio della Piccola Atene cala in questa stagione estiva sicuramente anomala, ma piena di aspettative. Perché all?emergenza si può rimediare con idee e spirito fattivo e costruttivo? DI REDAZIONE Capalbio 24 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Nella foto il litorale capalbiese ?Capalbio mare sicuro? ?Capalbio mare sicuro?. à questo lo slogan che l?Amministrazione comunale di Capalbio ha scelto per descrivere, in estrema sintesi, il progetto di collaborazione pubblico-privato pensato per la gestione delle spiagge ai tempi del Covid-19. Un piano, che ha visto la collaborazione virtuosa dell?ente pubblico e gestori degli stabilimenti balneari, oltre che l?approvazione della Regione Toscana e della Capitaneria di Porto e che ha l?obiettivo di rendere il litorale capalbiese sicuro e comodo, pur nel rispetto di tutte le norme da seguire per il contenimento del contagio. ?Dopo numerosi confronti con gli operatori turistici e i tecnici del Comune ? spiega il sindaco Settimio Bianciardi ? , abbiamo redatto un progetto che consentirà a chi sceglie le spiagge capalbiesi, di viverle in completa sicurezza riducendo al minimo, ci auguriamo, i disagi dovuti alle norme igieniche e comportamentali che dobbiamo rispettare per il contenimento del virus?. Oltre dodici chilometri di arenile, tra concessioni private a spiagge pubbliche, attrezzate per ricevere al meglio residenti e visitatori, che ogni anno scelgono questa parte di Maremma per le loro vacanze. ?Abbiamo aumentato gli spazi in con- cessione ? spiega Gianfranco Chelini, assessore allo sviluppo economico ? per permettere ai gestori di distanziare ogni postazione di 5 metri l?una dall?altra, dedicando ai villeggianti uno spazio ben al di sopra di quello previsto da Dpcm del Governo e della Regione che permette a Capalbio di mantenere il livello reputazionale che ha, attraverso una gestione ordinata e sicura dell?arenile, sia libero che in concessione. Per questo sono certo, che la destinazione turistica Capalbio sarà ancora una volta apprezzata dai molti visitatori che questa estate vi soggiorneranno?. ?I gestori da parte loro ? aggiunge Marzia Stefani, assessore ai lavori pubblici ? si sono resi disponibili a picchettare gli spazi di spiaggia pubblica adiacenti ai loro stabilimenti, in modo da permettere ai bagnanti di disporre le loro attrezzature da spiaggia in uno spazio superiore a 10 metri quadri per punto ombra, con un distanziamento superiore ad un metro gli uni dagli altri per garantire il passaggio?. Il resto della spiaggia libera, invece, dovrà essere gestito secondo quanto previsto dal Governo e dalla Regione e quindi mantenendo la dimensione minima di 10 metri quadri a punto ombra e la distanza minima tra le attrezzature (come teli, lettini, sdraie) non inferiore a un metro e mezzo. Per accedere gli arenili pubblici, quindi non ci sarà bisogno di prenotazione e chi vorrà fruire del litorale potrà utilizzare, per raggiungere le spiagge, delle passerelle di legno parallele, che proprio in questi giorni sono state in parte installate e sono collocate a distanza di un metro l?una dall?altra. In questo modo si potrà garantire un percorso per accedere e uno per lasciare la spiaggia, consentendo alle persone di spostarsi, mantenendo il distanziamento di almeno un metro lungo i camminamenti ed evitando così di utilizzare la mascherina. In tutte le spiagge libere, in prossimità della pedane, saranno istallati i raccoglitori per la raccolta differenziata ??perché oltre alla salute pubblica ? precisa il sindaco Bianciardi ? vogliamo favorire anche la pulizia e il rispetto dell?ambiente?. Sarà compito dei gestori degli stabilimenti balneari controllare la fruibilità degli spazi adiacenti alle loro concessioni, effettuando gli eventuali piccoli lavori di manutenzione che si renderanno necessari. Inoltre all?ingresso di ogni spiaggia libera, da Macchiatonda al Chiarone, passando per la Torba e il Passetto di Burano, si trovano dei pannelli informativi legati proprio all?iniziativa ?Capalbio mare sicuro? con le regole da rispettare per evitare il contagio da Covid 19. PRIMO PIANO ? VIVI ? 25 VIVI ???? Con ?Capalbio, ristorante sotto le stelle? l?idea è quella di trasformare nel corso dell?estate il piccolo borgo in un luogo vivo capace di attrarre turisti, grazie all?azzeramento della Cosap e ai nuovi spazi per ristoranti e bar che ne fanno richiesta Piazza Magenta ?Un modo chiaro e semplice ? precisa il sindaco ? per garantire comfort, privacy e la massima libertà di movimento senza mettere a rischio la propria salute e quella degli altri. L?amministrazione sta lavorando su più fronti per far sì che l?estate a Capalbio sia serena, sicura e sostenibile, ma molto dipenderà anche dal senso di responsabilità di ognuno: abbiamo fatto tanti sacrifici negli ultimi due mesi e non dobbiamo vanificarli con comportamenti irresponsabili o irrispettosi. Siamo sicuri ? conclude Bianciardi ? che, da parte dei residenti e degli ospiti, un atteggiamento maturo e coerente con le regole che siamo dati farà trascorrere una magnifica vacanza a tutti?. ?Capalbio, ristorante sotto le stelle? Dare un contributo alla ripresa delle attività di ristorazione, già duramente colpite dall?emergenza sanitaria, favori- Le mura 26 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 re il distanziamento sociale e rendere Capalbio comunque accogliente e sicura per residenti e visitatori: sono questi gli obiettivi che hanno spinto l?Amministrazione comunale a dare il via all?iniziativa ?Capalbio, ristorante sotto le stelle?, con la quale, recependo le indicazioni del Governo, il Comune azzera la Cosap, il canone sul suolo pubblico, sugli spazi esterni per bar e ristoranti. ?Con questa decisione ? spiega il sindaco di Capalbio, Settimio Bianciardi ? che si affianca ad altri provvedimenti su cui stiamo lavorando, vogliamo contribuire al rilancio delle attività turistiche del territorio: i mesi appena trascorsi sono stati difficilissimi, ma vogliamo fare il possibile per rilanciare la stagione estiva e rendere Capalbio accogliente e fruibile, nella massima sicurezza, per tutti?. Bar e ristoranti, quindi, possono chiedere suolo pubblico aggiuntivo per ingrandire i loro dehors e recuperare i posti a disposizione nel rispetto delle regole per il distanziamento sociale, compatibilmente alle norme per la viabilità e il traffico. La tassa sul suolo pubblico, come stabilito dal Governo, è azzerata dal 1 maggio al 31 ottobre, e i titolari delle attività possono fare domanda, in modo semplificato, per chiedere spazi aggiuntivi in prossimità dei loro locali: basta inviare una richiesta con la planimetria dell?area che si intende utilizzare. ?Rivedremo, se necessario, la viabilità e la disposizione dei parcheggi ? aggiunge il sindaco ? proprio per consentire ai ristoratori di ampliare i loro spazi o chiederne di nuovi, istallando pedane e altri arredi, nel rispetto del contesto urbano e architettonico?. ?Con ?Capalbio, ristorante sotto le stelle? ? spiega Gianfranco Chelini, assessore allo Sviluppo economico, al commercio e al marketing territoriale ? vogliamo incentivare la stagione turistica, promuovendo anche la destagionalizzazione. Speriamo così di permettere alle aziende di avere fatturati in linea con gli anni precedenti, senza dover diminuire i posti disponibili per rispettare le nuove norme di sicurezza, e di mantenere il più possibile i livelli occupazionali consueti. à anche nostra intenzione, così, garantire ai residenti e ai visitatori la possibilità di godere della bellezza del nostro territorio e la qualità delle nostre imprese locali?. Per fare domanda o avere informazioni è possibile contattare l?Ufficio tributi allo 0564 897724 o scrivere a p.spaggiari@comune.capalbio.gr.it Dalla stazione di Capalbio alla scoperta del territorio con una bici elettrica Capalbio è pronta ad accogliere i passeggeri del Frecciarossa con un progetto di mobilità intermodale, in collaborazione con l?associazione Mista. ?Con i nuovi collegamenti sarà possibile organizzare visite all?insegna della tutela dell?ambiente e alla scoperta delle nostre bellezze?, dice il vicesindaco Giuseppe Ranieri. E per la prima volta un treno da Milano C apalbio è pronta ad accogliere anche i passeggeri del Frecciarossa offrendo la possibilità , a breve, di scendere dal treno e salire in sella a una bicicletta elettrica a pedalata assistita. Questo grazie a un progetto di mobilità intermodale avviato grazie alla collaborazione con l?Associazione Mista, Mobilità intermodale sostenibile per la tutela dell?ambiente. Inoltre, grazie al gruppo Green Arrow Capital, il Comune mette a disposizione di residenti e turisti 30 bici elettriche con un servizio di bike sharing. ?Si tratta di un passo avanti importante ? dice Giuseppe Ranieri, vicesindaco e assessore alle Politiche ambientali ? verso l?obiettivo che da sempre questa amministrazione si è posta, ovvero promuovere un turismo sostenibile, basato sul rispetto del territorio e la tutela della salute delle persone. Il treno, infatti, è un mezzo sostenibile per eccellenza e la possibilità di trovare mezzi ecologici per conoscere il territorio nel pieno rispetto dell?ambiente e di farlo, anche per una sola giornata, visitando l?entroterra, godendo delle bellezze che Capalbio può offrire dal punto di vista paesaggistico, culturale ambientale?. Sarà possibile, per esempio visitare il borgo, recarsi al Giardino dei Tarocchi o andare in spiaggia ?? evitando ? aggiunge il vicesindaco ? i disagi dovuti alla presenza dei parcheggi scambiatori per i quali, viste le norme anticontagio, stiamo studiando dei sistemi alternativi all?uso delle navette?. L?arrivo del Frecciarossa e l?inserimento del nuovo collegamento da Milano, mai registrato prima, è in linea con quanto negli ultimi mesi l?Amministrazione si era prefissata: ?Avevamo fatto richiesta per aumentare le fermate nella nostra stazione, soprattutto al mattino, per permettere appunto ai visitatori ? spiega il sindaco Settimio Bianciardi ? di poter godere anche di una sola giornata alla scoperta del nostro territorio e questo oggi è possibile grazie alla collaborazione con Trenitalia, Ferrovie dello Stato, Regione e Toscana Promozione. L?arrivo poi di un convoglio da Milano è particolarmente importante perché il nostro territorio non aveva mai goduto di un collegamento diretto dal capoluogo lombardo. Dall?evento Capalbio 2020-2024 abbiamo avviato un percorso per fare del nostro comune una meta di turismo sostenibile e crediamo che questo progetto possa essere uno degli elementi che ci contraddistinguono in questo senso. Speriamo che possa essere anche un aiuto concreto e importante per l?economia del territorio che rischia, come nel resto di Italia, di essere danneggiata dall?emergenza sanitaria che stiamo vivendo?. Un elemento che si unisce ai molti progetti portati avanti dall?Amministrazione Bianciardi che, nei prossimi mesi, lavorerà anche alla creazione di stazioni di ricarica per i cicli elettrici su tutto il territorio comunale. Da Milano, quindi, in poco più di 5 ore si potrà essere a Capalbio e per chi arriva da Roma i tempi di percorrenza sono ancora più brevi. E chi scende alla stazione della piccola Atene potrà trovare a Capalbio Scalo alcune delle 30 ebike da utilizzare per i propri spostamenti. Le modalità di utilizzo dei mezzi saranno definite proprio nei prossimi giorni in modo da dare un servizio concreto a quanti scelgono la mobilità e il turismo sostenibile. Un plauso anche dall?associazione Mista che da tempo promuove sul territorio, con numerose iniziative, l?idea della mobilità intermodale e sostenibile con l?obiettivo di proteggere l?ambiente: ?Ringraziamo Ferrovie dello Stato Italiane, Trenitalia e la Regione Toscana ? dice Maria Claudia Corradi, presidente dell?associazione Mista ? perché questo è un primo importante passo verso la realizzazione di una linea ferroviaria ancora più efficiente e servita, lungo uno dei tratti di costa più affascinante del nostro Paese?. PRIMO PIANO ? VIVI ? 27 VIVI TURISMO Foto Giancarlo Gabbrielli ?Maremma, il brand che non c?è?, ma che tutti vorrebbero DI CRISTINA CHERUBINI Parco della Maremma Una piazza virtuale L?obbligata permanenza all?interno delle abitazioni durante il periodo di lockdown imposto dal Governo al fine di poter contenere il diffondersi del contagio da COVID-19, ha spinto le associazioni culturali a reinventarsi e a creare nuove tipologie di salotti di intrattenimento, non più su piattaforme fisiche ma prettamente online. La Maremma delle idee fondata da Richard Harris è una delle tante realtà operanti sul territorio grossetano che da molti anni arricchisce il programma artistico e culturale della città , contribuendo al suo sviluppo attraverso l?organizzazione di svariati eventi di intrattenimento. ?La Piazza ? commenta Richard Har- 28 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 ris ? è il luogo ideale lo spazio dove da sempre la folla ama trovarsi per condividere momenti e conoscenze, per confrontarsi e crescere. La pandemia ha interrotto un?abitudine salutare, quella che spingeva le persone ad incontrarsi per strada e creare nuovi rapporti empatici, per questo ho deciso di reinventare il concetto di piazza?. à nata così l?iniziativa ?Piazzer.it? costituita dall?implementazione di una piazza online, strumentalmente localizzata su zoom sulla quale sono ambientate due tipologie di eventi: ?L?aperitivo parla inglese? con cadenza settimanale e ospiti internazionali, e quello strettamente legato al territorio denominato ?L?aperitivo parla della Maremma?. ?La Maremma è un territorio mera- viglioso ? aggiunge Richard Harris ? e necessita di una promozione maggiore, fatta soprattutto dai personaggi che lo abitano e che contribuiscono al suo sviluppo?. La Maremma come terra dalle potenzialità inespresse La crescita economica della Maremma è sempre stata percepita come non in linea rispetto alle effettive potenzialità del territorio. Una discrasia spesso associata alla mancanza di una reale identità che può essere spiegata, in parte cominciando da un?analisi della conformazione morfologica della Maremma. Essa è infatti un terra estremamente eterogenea, e tale imponente diversificazione degli habitat è sicuramente una ?Maremma, il brand che non c?è?. à una questione annosa su cui si dibatte da tempo quella che ruota attorno al territorio maremmano, alla sua valorizzazione e alla brand identity. Una questione rilevante dal punto di vista turistico affrontata recentemente dall?esperto di marketing Carlo Vivarelli in una puntata de ?L?Aperitivo parla della Maremma? contenitore culturale ideato da Richard Harris Carlo Vivarelli risorsa su cui puntare, ma ove non correttamente governata, potrebbe diventare anche una criticità difficile da gestire. ?La Maremma necessita di una strategia di rafforzamento del suo brand, in quanto non ha una sua identità facilmente riconoscibile dall?esterno?. Così si è espresso Carlo Vivarelli esperto di marketing e comunicazione, anche turistica della Toscana, amministratore e fondatore della Vivarelli Consulting, ospite lo scorso 21 maggio di uno degli appuntamenti organizzati dalla Maremma delle Idee, in occasione dell?happy hour a tema Maremma. Nella circostanza Vivarelli ha voluto introdurre un argomento a lui molto caro, ovvero proprio quello relativo all?inesi- stenza di un vero brand Maremma. ?Le politiche condotte negli anni relativamente ai settori del turismo, dell?enogastronomia, ed in generale della promozione del territorio non hanno mai seguito un filone univoco, portando spesso le svariate amministrazioni locali che pullulano la nostra vasta provincia a voler seguire ognuna una propria strategia. Questa mancanza di unione negli intenti, ha portato nel tempo il territorio ad accentuare ancor di più le proprie differenze?. Un insieme di piccoli e splendenti diamanti ?La mancanza di un?unica identità territoriale ? ha precisato Carlo Vivarelli ? ha condotto inesorabilmente la Maremma ad essere percepita come un insieme di piccoli e splendenti diamanti, completamente scollegati tra di loro, ed è così che il turista e l?utilizzatore esterno, potenziale investitore di risorse economiche nel territorio, percepisce un valore inferiore rispetto a quello che sarebbe realizzabile se si riuscisse ad implementare una visione d?insieme della territorialità e dei plus in essa contenuti. PRIMO PIANO ? VIVI ? 29 Parlando di Castiglione della Pescaia il turista penserà sicuramente alla fortezza che imponente si affaccia sul mare e alle coste rocciose delle Rocchette, sentendo rammentare Manciano ricorderà i prodotti caseari tipici delle aziende agricole di quella zona, quando gli racconteranno di Orbetello penserà ai tramonti sulla laguna: questi sono ovviamente solo alcuni esempi che rendono però ben chiaro quanto sia eccellente la prospettiva individualistica delle micro aree territoriali contenute nella Maremma, ma quanto poco tra di loro siano poi effettivamente legate. La Maremma è sicuramente un territorio ricco, sotto ogni punto di vista. Al suo interno infatti vi sono aziende di rilevanza internazionale, le quali creano prodotti unici al mondo. Il suo territorio spazia dal mare alla montagna, dalla collina al fiume. Non è quindi facile poter descrivere una terra così variopinta utilizzando poche parole, ma ad oggi si rende necessario abbandonare la concezione di sviluppo del singolo finora intrapresa, per poter dar luogo ad una strategia unica che ponga le giuste basi al fine di poter far nascere il brand Maremma?. Le persone che abitano la Maremma e che in essa lavorano per contribuire alla sua crescita, conoscono bene il suo valore, e il tenore delle sue possibilità ; hanno imparato negli anni ad apprezzare la diversità degli ambienti e a sfruttarle per poter creare nuove risorse eco- 30 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Foto Giancarlo Gabbrielli ???? Carlo Vivarelli è un marketing strategist e consulente della comunicazione, fondatore della società Vivarelli Consulting, che si occupa di consulenza avanzata per aziende ed imprese oltre che di personal branding per personaggi pubblici VIVI nomiche, ma per ottenere una reale diffusione di tale consapevolezza anche all?esterno è necessario creare una nuova concezione di Maremma e delle realtà che in essa esistono e convivono. ?Volendo partire dall?analisi etimologica della parola brand ? ha sottolineato Carlo Vivarelli ? e ripercorrendo quindi anche le sue origini, è facile risalire ai tempi in cui il significato di marchio veniva affiancato all?operazione fatta sui capi di bestiame per incidere a fuoco su di essi il simbolo identificativo della mandria a cui essi appartenevano. Questa tipologia di trattazione, concreta e pragmatica, se viene poi trasposta sul significato attuale che viene affiancato al termine brand, dona una nuova consapevolezza all?utilizzatore. La Maremma è ricca di attributi ? ha aggiunto inoltre Carlo ? ma porta con sé diverse problematiche legate soprattutto all?immensa varietà dei punti di forza in essa contenuti?. L?importanza del marchio nella riconoscibilità del prodotto La teoria di Carlo sulle potenzialità inespresse dalla Maremma è frutto della mancanza di un vero e proprio marchio forte sul mercato, necessario invece per rendere il prodotto ?territorio? conoscibile e riconoscibile, facendolo quindi risaltare rispetto ad altre realtà . ?Il driver ? ha precisato Vivarelli ? non è altro che un elemento facilitante il processo decisionale, e nonostante la Maremma sia una terra carica di significato ed attributi, la mancanza di un?identità ben specifica ne rende difficile la promozione sul mercato, al contrario di tante altre realtà territoriali come ad esempio il Salento che molto hanno puntato negli ultimi anni sulla promozione del marchio territoriale?. Il mercato è un luogo competitivo, dove spesso il consumatore e in questo caso il turista, viene influenzato nelle proprie scelte di acquisto da molte variabili, per questo è necessario implementare strategie comunicative accattivanti, che riescano ad esprimere efficientemente la reale percezione del valore aggiunto del prodotto che si intende promuovere. La Maremma possiede un valore intrinseco inestimabile, ma la sua rara preziosità se non bene incanalata e comunicata all?interno del mercato potrebbe restare fine a se stessa. ?Il brand, la sua essenza ? conclude Carlo Vivarelli ? non possono essere creati, ma esistono fin dall?inizio. Un?azienda nel suo profondo è ben consapevole della sua identità . Il problema spesso però è trovare il modo migliore per comunicarlo agli altri, ed è questo che dobbiamo iniziare a fare per la Maremma, partendo però da noi stessi, conducendo le nostre menti ad una riflessione necessaria, al fine di poter capire se valga la pena o meno investire sulla creazione del nostro brand, puntando sulla nostra identità ?. Obiettivo: creazione del brand. Una possibile strategia Valorizzazione dei punti di forza, individuazione del target e delle varie figure di buyer personas in esso contenute, brand awareness e un sistema di strumenti validi per raggiungere il consumatore. Al centro di una possibile strategia in quattro punti finalizzata alla creazione del brand, suggerita da Genny Di Sauro, esperto di marketing L ?importanza della brand identity e delle strategie attuate per la sua implementazione è materia ben nota agli esperti di marketing che si occupano di fornire consulenze alle aziende che intendono posizionarsi correttamente sul mercato. Uno dei progetti più attraenti su questo tema è quello portato avanti da Genny Di Sauro, esperto di marketing, il quale dopo aver fatto un master alla Bologna Business School, ed una esperienza in Australia come Digital Marketing coordinator è tornato in Maremma per mettere a disposizione delle aziende locali, le competenze da lui apprese a livello internazionale. The branding genny è il progetto creato da Di Sauro, nato su instagram sotto forma di pillole accattivanti, create per dare un impulso positivo e proattivo a coloro che visitano la pagina in cerca di consigli per migliorare l?appeal delle loro aziende. ?Il tema toccato da Vivarelli ? afferma Genny Di Sauro ? è di grande importanza per il nostro territorio. Sono assolutamente in linea con la sua scuola di pensiero, e calandomi su un aspetto prettamente pratico vorrei stilare uno schema da seguire per lanciare una prima strategia per attuare tale teoria?. Valorizzazione dei punti di forza, individuazione del target e delle varie figure di buyer personas in esso contenute, brand awareness e un sistema di strumenti validi per raggiungere il consumatore. Una strategia in quattro punti da implementare per ottenere la creazione di un brand Maremma forte e riconosciuto sul mercato. ?Il primo passo che dobbiamo compiere ? sottolinea Di Sauro ? è quello verso la definizione della unique selling proposition della Maremma, dobbiamo cioè capire quali sono gli aspetti caratterizzanti il territorio, che dovrebbero condurre il turista a preferirlo rispetto ad altri, dobbiamo quindi comprendere e soprattutto riuscire bene a comunicarlo all?esterno, cosa ci rende unici?. L?eterogeneità che caratterizza il nostro territorio, seguendo questo tipo di strategia non sarebbe più una criticità difficile da gestire, ma una vera e propria risorsa, da sfruttare per poter offrire ad ogni singola buyer persona la declinazione ideale per il soddisfacimento del suo bisogno. ?L?individuazione del target ? aggiunge Di Sauro ? è fondamentale ed al suo interno abitano diverse declinazioni. Ad ogni tipologia di cliente con cui ci troviamo a doverci confrontare dobbiamo essere in grado di offrire ciò di cui ha bisogno. Questa è ad esempio la strategia seguita anche in Australia, la quale parte sicuramente svantaggiata rispetto all?Italia, perché priva di tradizioni, e caratterizzata da una storia estremamente recente. Il continente dei marsupiali contrasta però queste debolezze puntando sull?attuazione di una politica strettamente incentrata sui bisogni dei consumatori?. La riconoscibilità del brand Maremma è una strategia attuabile nel lungo termine e senza poter prescindere da due aspetti fondamentali, che riguardano l?atteggiamento degli operatori economici che in essa abitano, e la consapevolezza che noi stessi abbiamo delle potenzialità del territorio. ?Una strategia di funnel ? aggiunge Di Sauro ? un imbuto concettuale che porterà il cliente attualmente definibile ?freddo?, a divenire ?tiepido?, incentivandolo a trascorrere le sue vacanze all?interno del nostro territorio. Sarà lungo il processo descritto ma possibile, a patto però che tutte le attività della Maremma decidano di convergere ed iniziare a pensare ad una prospettiva d?insieme in funzione della valorizzazione del territorio tutto?. PRIMO PIANO ? VIVI ? 31 ECONOMIA à la Blue economy il vero motore del territorio Il vero motore del territorio è il mare e ciò che gli ruota attorno. à quanto che emerge dal consueto Rapporto annuale sull?Economia del Mare, un contributo alla conoscenza della Blue economy, realizzato dal Centro Studi e Servizi della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e recentemente presentato dal presidente Riccardo Breda. Tra Collesalvetti e Capalbio il 46,7% delle imprese blu toscane O gni anno, quello con la Blue economy è un appuntamento atteso: il Rapporto elaborato dal Centro Studi e Servizi della Cciaa Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno racconta le risorse e le enormi potenzialità di un territorio che ha nel mare uno dei suoi punti di forza. Il Presidente Riccardo Breda ha presentato in teleconferenza l?ultimo Rapporto. ?L?emergenza Covid19 ? ha detto ? ha stravolto l?intero sistema socioeconomico mondiale e avrà un impatto forte anche sull?economia del mare. Tuttavia, i dati che emergono dalla notevole documentazione statistica elaborata ci restituiscono la fotografia di un ?come eravamo?, uno scenario da cui ripartire e a cui attingere per considerazioni su uno dei settori di punta della nostra economia?. à stato il Dott. Mauro Schiano ad illustrare in sintesi i dati del Rapporto, evidenziando che è necessario partire dal punto fermo dei dati per capire quali sono i passi da compiere da ora in poi. Schiano ha ringraziato il team del Centro Studi e Servizi e in particolare la Dott.ssa Raffaella Antonini che annualmente cura il Rapporto. Al termine del 2018 si rileva che nelle province di Grosseto e Livorno hanno sede 6.439 imprese in cui risultano occupate 27.958 persone, un potenziale che ha generato direttamente circa 1,4 mld/? di valore aggiunto, senza contare quanto prodotto dalle attività collegate a monte ed a valle. Per definire l?impatto economico indiretto di queste attività si utilizza un moltiplicatore elaborato da Unioncamere-Si Camera. Applicando a Livorno e Grosseto il moltiplicatore stimato per il Centro Italia si calcola un ulteriore valore aggiunto attivato in un anno dall?Economia del mare che supera i 2,6 mld/?, quasi il doppio di quanto prodotto direttamente dal settore. Questa cifra, sommata a quanto generato dalla Blue economy in senso stretto e diretto, porta il valore aggiunto totale blu delle due province a superare i 4 miliardi di euro. Ben il 46,7% delle imprese blu della Toscana risulta insediato nel territorio livornese e maremmano compreso tra Collesalvetti e Capalbio; per l?esattezza ha sede in provincia di Livorno il 29,7% delle imprese blu regionali, mentre il contributo della provincia di Grosseto PRIMO PIANO ? VIVI ? 33 VIVI ???? Sono 6.439 le imprese blu al termine del 2018, tra Grosseto e Livorno, ed occupano 27.958 persone: un potenziale che ha creato in un anno quasi un miliardo e mezzo di valore aggiunto e che, usando un moltiplicatore messo a punto dal sistema camerale per calcolare l?ulteriore impatto generato da queste imprese, produce un ulteriore valore aggiunto che supera i due miliardi e 600mila euro all?imprenditorialità blu toscana è circa il 17%. In sostanza la costa relativa al territorio ricadente nelle competenze della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno può vantare numeri di tutto rispetto sul fronte Blue economy: in termini assoluti si tratta come detto di 6.439 imprese di cui 4.091 a Livorno e 2.348 a Grosseto. Valutando il fenomeno in termini assoluti Livorno risulta la provincia toscana con il più alto numero di imprese legate all?Economia del mare, seguita da Lucca e subito dopo da Grosseto. Fanno parte di questo settore blu il 12,5% delle imprese complessivamente operanti a Livorno e l?8% di quelle insediate a Grosseto. L?impatto sul tessuto imprenditoriale è significativo considerato che a livello nazionale la percentuale si ferma al 3,3%. Tra il 2014 ed il 2018 nelle province di Livorno e Grosseto la Blue economy ha realizzato un incremento rispettivamente del 2,6% e del 9% (Toscana +5,6% e Italia +9,5%) mentre l?universo imprenditoriale mostra una minor enfasi evolutiva su tutti i territori in esame. Quali sono le attività economiche che rientrano nella Blue economy? All?interno di questa galassia spicca (con pesi diversi a seconda del territorio) la consistenza dei servizi di alloggio e ristorazione ovvero tutte quelle attività legate alla ricettività , di qualsiasi tipologia ? alberghi, villaggi turistici, colonie marine, ecc. ? e quelle chiaramente rela- 34 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 tive alla ristorazione, compresa quella su navi. Poi abbiamo le attività sportive e ricreative ed in particolare le attività connesse al turismo nel campo dello sport e del divertimento, come i tour operator, guide e accompagnatori turistici, parchi tematici, stabilimenti balneari, diving ed altri ambiti legati all?intrattenimento e divertimento, quali discoteche, sale da ballo, sale giochi, ecc. Significativa è anche la cantieristica che comprende le attività di costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive, i cantieri navali e di demolizione, la fabbricazione di strumenti per navigazione e l?installazione di macchine e apparecchiature industriali connesse. Di rilievo ? e non potrebbe essere diversamente ? è pure la movimentazione delle merci e dei passeggeri con la quale si intende l?attività di trasporto via acqua di merci e persone, sia marittimo che costiero, unitamente alle relative attività di assicurazione e di intermediazione degli stessi trasporti e servizi logistici. Poi, soprattutto per Grosseto c?è da annoverare la filiera ittica ovvero le attività connesse con la pesca ? inclusi allevamenti in mare, acquacoltura e piscicoltura ?, la lavorazione del pesce e la preparazione di piatti a base di pesce, incluso il relativo commercio all?ingrosso e al dettaglio. Infine, tra le voci della Blue economy, rientrano anche le estrazioni marine ovvero le attività di estrazione di risorse naturali dal mare (come ad esempio sale, petrolio e gas naturale con modalità off-shore) e la ricerca, regola- mentazione e tutela ambientale ambito che ricomprende le attività di ricerca e sviluppo nelle biotecnologie marine e nelle scienze naturali legate al mare, l?attività di regolamentazione per la tutela ambientale e nel campo dei trasporti e comunicazioni, incluse le attività legate all?istruzione come le scuole nautiche, ecc. ?Tutti settori ? ha dichiarato il Presidente ? che la pandemia ha messo in ginocchio. Nessuno immaginava una calamità come questa. Il 2020 ne sarà particolarmente segnato ed è difficile intervenire se non con aiuti concreti a livello nazionale. Bisogna puntare al 2021: programmiamo fin da ora la stagione turistica 2021?. E aggiunge: ?Tra gli altri interventi, la Camera di commercio sta consultando le piccole imprese con un?indagine che punta a indirizzare meglio la nostra azione e a far emergere di che cosa hanno bisogno le piccole e piccolissime attività economiche, e tra queste è stata riservata un?attenzione specifica a quelle blu?. Gli scenari che si aprono a partire dalla fase 2 dell?emergenza, le risorse di idee, umane ed economiche da mettere a disposizione, la progettualità della cosiddetta ?ripartenza? sono state oggetto di una conversazione tra il presidente Riccardo Breda e il direttore di Toscana Promozione Francesco Palumbo, in una diretta fb che si è svolta il 3 giugno scorso. Ma di questo parleremo un?altra volta. VIVI EVENTI ?Grosseto in scena?, i teatri e la cultura ripartono con un?iniziativa dedicata alla città I Teatri di Grosseto riprendono l?attività con un progetto dedicato alla città . La pandemia di Covid-19 ha bloccato la stagione teatrale 2019/2020 rendendo inevitabile l?annullamento delle ultime date. Il Comune ha comunque continuato a 36 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 lavorare per ideare un?iniziativa che, nel rispetto delle norme anti-contagio, potesse restituire alla città un calendario estivo con eventi per tutti e laboratori dedicati ai ragazzi e quindi alle famiglie. Il programma ha due punti cardine: coinvolgere gli alunni delle scuole primarie e medie inferiori con laboratori gratuiti quotidiani e offrire momenti di svago con performance itineranti tra il centro storico, i quartieri e le frazioni, coinvolgendo gli spazi culturali di Grosseto. ?Il teatro ? spiega il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Agresti ? è un?esperienza viva, interattiva, ed è Si chiama ?Grosseto in scena? ed è il ricco cartellone di iniziative varato dal Comune di Grosseto, incentrato due punti cardine: coinvolgere gli alunni delle scuole primarie e medie inferiori con laboratori gratuiti quotidiani e offrire momenti di svago con performance itineranti tra il centro storico, i quartieri e le frazioni, coinvolgendo gli spazi culturali di Grosseto questa la sua grande forza: è un connubio perfetto di emozioni tra chi lo fa e chi lo guarda. E in una situazione così difficile il teatro può rappresentare anche un mezzo per reagire e ritrovare una strada comune. Lo spettacolo dal vivo non può essere sostituito dallo streaming: abbiamo l?obbligo di far rivivere il teatro e la cultura in genere. Messe in scena teatrali, ma anche altre forme artistiche sono la nostra proposta di cultura estiva in città . Musica, danza letture recitate. Questo il focus del calendario di laboratori e di eventi dedicato a Grosseto con il coinvolgimento anche dei più piccoli. Grazie anche al prezioso supporto di associazioni e compagnie teatrali del territorio che hanno risposto positivamente al nostro input?. ?La mattina ? aggiunge l?assessore alla Pubblica istruzione, Chiara Veltroni ? ci prenderemo cura dei bambini con iniziative culturali gratuite che, in modo divertente e leggero, li condurranno a conoscere meglio la loro città , la storia e il teatro e la proposta culturale in generale. Stiamo lavorando in sinergia con le istituzioni scolastiche, proseguendo il rapporto già consolidato con i vari istituti. La sera invece offriremo a tutti piccole performance itineranti: spettacoli musicali o brevi pièce teatrali. E poi incontri culturali negli spazi della città che permettono il distanziamento sociale, come il teatro degli Industri, la biblioteca Chelliana e il Giardino dell?Archeologia, tutti luoghi che parlano della nostra storia e che devono tornare a far parte della vita dei grossetani?. Hanno contribuito alla realizzazione degli appuntamenti: il Centro Danza di Angela Scrilli, i Teatranti di Fabio Cicaloni, l?Ente Terre regionali toscane e Tv9. Per la realizzazione del calendario degli eventi ?Grosseto in scena?, il servizio biblioteca, Musei e Teatri del Comune di Grosseto si è avvalso della collaborazione della Fondazione Toscana Spettacolo onlus e dell?associazione culturale Escargot. ?Finalmente ? dice Patrizia Coletta, direttore della Fondazione Toscana Spettacolo onlus ? possiamo tornare a portare in scena gli spettacoli dal vivo: dopo questa pausa forzata la programmazione estiva sarà l?occasione perché artisti e pubblico possano ritrovarsi e riscoprire l?unicità dello spettacolo dal vivo, con eventi di grande qualità artistica?. La sezione realizzata con Fondazione Toscana Spettacolo onlus si è aperta il 25 giugno con ?Italiani esprèss?, di e con Mario Perrotta, il noto attore e drammaturgo che ha raccontato il lungo viaggio in treno fatto, a soli dieci anni, per andare da Lecce a Stoccarda. A seguire la danza, con la coreografa Simona Bucci che propone ?Tre civette sul comò ?(giovedì 16 luglio): tre interpreti indagano sul palco le varie anime delle famose civette della filastrocca PRIMO PIANO ? VIVI ? 37 VIVI ???? Luca Agresti: ?Messe in scena teatrali, ma anche altre forme artistiche sono la nostra proposta di cultura estiva in città . Musica, danza letture recitate. Questo il focus del calendario di laboratori e di eventi dedicato a Grosseto con il coinvolgimento anche dei più piccoli? popolare. Con ?La Meacci racconta Meucci? (lunedì 20 luglio), Anna Meacci ripercorre la storia dell?inventore del telefono, che ideò la sua creazione a Firenze, quando lavorava al Teatro della Pergola. Venerdì 7 agosto Giorgio Zorcù propone i ?Racconti fantastici dell?Ottocento?, un reading con Sara Donzelli di brani dell?antologia curata da Italo Calvino con autori come Edgar Allan Poe, Charles Dickens o Honoré de Balzac. Infine ?Modigliani?, venerdì 21 agosto: Michele Crestacci, diretto da Alessandro Brucioni, che firma con lui la drammaturgia, porta in scena il pittore livornese attraverso una irriverente, stralunata e comica spola tra la sua città di origine e Parigi, tra il passato e il presente, con uno sguardo amaro sulla provincia che non riconobbe il suo genio. Infine al Teatro Moderno saranno registrate tre performance con Stefano ?Cocco? Cantini, Daniela Morozzi e Musica da Ripostiglio e trasmessi in differita sul web e sulle reti televisive locali con la collaborazione di Sistema. La prima sarà una lezione-concerto con Stefano ?Cocco? Cantini. Un ensemble di 4 musicisti racconta attraverso musica e parole l?evoluzione del 38 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 jazz, dal blues a John Coltrane. Stefano ?Cocco? Cantini al sax, accompagnato da giovani talenti della città , ripercorre la storia di questa importante parte della musica moderna attraverso l?esecuzione dei brani più famosi La seconda performance sarà un monologo teatrale con l?attrice Daniela Morozzi che proporrà brani scelti da ?Da consumarsi entro il 2020? e ?Articolo femminile?. L?ultima performance vedrà protagonista il gruppo ?Musica da Ripostiglio? in concerto, uno spettacolo emozionante e originale, un atto unico in grado di coinvolgere un pubblico di tutte le età . Insomma, sarà un?estate diversa, ma i Teatri di Grosseto ci saranno. Intanto dal 22 giugno sono partiti i laboratori primo laboratorio del progetto ?Grosseto in scena? rivolto ai bambini e ai ragazzi dai 6 ai 14 anni. L?iniziativa, promossa dall?amministrazione comunale e organizzata in collaborazione con l?associazione culturale Escargot, ha una doppia finalità : sostenere le famiglie grossetane e nel contempo far scoprire e apprezzare l?arte e la città ai giovanissimi. I laboratori sono gratuiti: ogni giorno fino a venti ragazzi possono trascorrere 5 ore in compagnia, formandosi e accrescendo il loro bagaglio culturale. Sempre nel rispetto delle norme anti-contagio: gli organizzatori infatti si assicurano che i bambini osservino le distanze di sicurezza e indossino la mascherina qualora necessario. I laboratori hanno luogo sia all?interno del teatro degli Industri che nel cortile della struttura, ma non solo. à prevista anche una serie di visite guidate nei luoghi più affascinanti del centro storico di Grosseto: passeggiate tra i musei, le Mura medicee e il Cassero, spazi storici, ma che spesso i più giovani non conoscono appieno. I laboratori si tengono dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13. Il via come detto è stato dato il 22 giugno, mentre venerdì 7 agosto si concluderà la prima parte del progetto che poi riprenderà martedì 18 agosto fino a venerdì 28. Saranno organizzati laboratori di teatro, musica, disegno e arte in genere: inoltre sarà dato spazio anche al movimento. Info: tel. 347 8040831 oppure 334 1030779, mail escargotgr@gmail.com ?Grosseto in scena? il calendario degli appuntamenti Laboratori, eventi, spettacoli e performance itineranti tra il Centro storico, i quartieri e le frazioni. Inizio spettacoli ore 21.30 Mercoledì 1 luglio - Chiostro Biblioteca Chelliana - I Teatranti di Fabio Cicaloni in ?Voci da lontano? con Fabio Cicaloni, Claudio Buselli (chitarra), Carlo Recchia (violino). Ingresso gratuito Giovedì 2 luglio - Montepescali - Teatro Studio in ?Racconti? raccontati? con Enrica Pistolesi, Mirio Tozzini, Luca Pierini (voce e chitarra). Ingresso gratuito Venerdì 3 luglio - Chiostro Biblioteca Chelliana - Orchestra sinfonica ?Città di Grosseto?: Stagione concertistica 2020. Ingresso a pagamento Mercoledì 8 luglio - Fortezza, Marina di Grosseto - Associazione Agimus Grosseto, con Francesco Bertini (percussioni: marimba). Ingresso gratuito Giovedì 9 luglio - Istia d?Ombrone - Associazione Amici del Quartetto con Giovanni Lanzini (clarinetto). Ingresso gratuito Venerdì 10 luglio - Giardino dell?archeologia Associazione Arts&Crafts in ?Bianciardi from Kansas City? con Irene Paoletti e Emanuele Bocci (musicista). Ingresso gratuito Lunedì 13 luglio - Chiostro Biblioteca Chelliana - Orchestra sinfonica ?Città di Grosseto?, Stagione concertistica 2020. Ingresso a pagamento Martedì 14 luglio - Chiostro Biblioteca Chelliana - Associazione Amici del Quartetto ? XXX Festival internazionale Music & Wine: ?Musica in salotto fra Vienna, Milano e Napoli? con il Trio Lanzini (Elisa Lanzini, violino; Giovanni Lanzini, clarinetto; Michele Lanzini, violoncello). Ingresso a pagamento Mercoledì 15 luglio - Chiostro Biblioteca Chelliana - Laboratorio Teatrale Ridipagliaccio in ?Infiniti universi fantastici? con Giacomo Moscato. Ingresso gratuito Giovedì 16 luglio - Giardino dell?archeologia Compagnia Simona Bucci/Compagnia degli istanti in ?Tre civette sul comò? con Simona Bucci (coreografa e danzatrice). Ingresso 3 euro Venerdì 17 luglio - Fortezza, Marina di Grosseto - ?Vi conosco, mascherine!? con Federico Guerri e Lorenzo Scribani. Ingresso gratuito Lunedì 20 luglio - Giardino dell?archeologia Produzione Catalyst in ?La Meacci racconta Meucci? di e con Anna Meacci. Ingresso 3 euro Martedì 21 luglio - Chiostro Biblioteca Chelliana - Associazione Amici del Quartetto ? XXX Festival internazionale Music & Wine: ?Di scena? e di danza? con Kaleidotrio (Yuri Ciccarese, flauto; Raffaele Bertolini, clarinetto, Gianni Fassetta; filarmonica). Ingresso a pagamento Mercoledì 22 luglio - Giardino dell?archeologia - Serena Rinaldi (chitarra classica) e Baronti Federica (flauto traverso). Ingresso gratuito Giovedì 23 luglio - Terme di Roselle Terme - I Teatranti di Fabio Cicaloni in ?Medievalando? con Fabio Cicaloni, Claudio Buselli (chitarra), Carlo Recchia (violino). Ingresso gratuito Martedì 28 luglio - Chiostro Biblioteca Chelliana - Amici del Quartetto ? XXX Festival internazionale Music & Wine? in ?Melodie letti e Emanuele Bocci (musicista). Ingresso gratuito Venerdì 7 agosto - Giardino dell?archeologia Accademia Mutamenti in ?I racconti di Edgar Allan Poe? con Sara Donzelli. Ingresso 3 euro Mercoledì 19 agosto - Fortezza, Marina di Grosseto - Associazione Soul Diesis con Le Donne di Magliano in ?Donne con le gonne?. Ingresso gratuito Giovedì 20 agosto - Chiostro Biblioteca Chelliana - Amici del Quartetto ? XXX Festival internazionale Music & Wine: ?Pas de deux? con Elisabetta Del Prato (violino) e Michele Lanzini (violoncello). Ingresso a pagamento celebri per flauto e chitarra? con Giovanna Savini (flauto) e Angelo Olivieri (chitarra). Ingresso a pagamento Mercoledì 29 luglio - Chiostro Biblioteca Chelliana - Associazione Soul Diesis in ?Canto vagabondo? con Carla Baldini (canto), Dino Simone (fisarmonica e canto). Ingresso gratuito Giovedì 30 luglio - Batignano - Associazione Agimus Grosseto con Lorenzo Simoni (sassofono). Ingresso gratuito Venerdì 31 luglio ? Barbanella - ?Storie impro-babili? con Federico Guerri e Margherita Guerri. Ingresso gratuito Sabato 1 agosto - Chiostro Biblioteca Chelliana - Amici del Quartetto ? XXX Festival internazionale Music & Wine: ?La voce romantica? con Ilaria Iaquinta (soprano) e Giacomo Serra (pianoforte). Ingresso a pagamento Martedì 4 agosto - Chiostro Biblioteca Chelliana - Orchestra sinfonica ?Città di Grosseto?: Stagione concertistica 2020?. Ingresso a pagamento Mercoledì 5 agosto - Rispescia - Laboratorio Teatrale Ridipagliaccio in ?Re Artù e i cavalieri della Tavola rotonda? con Giacomo Moscato - ingresso gratuito Giovedì 8 agosto ? Braccagni - Associazione Arts&Crafts in ?Leggendaria? con Irene Pao- Venerdì 21 agosto - Giardino dell?Archeologia - Produzione mo-wan teatro in ?Modigliani? con Michele Crestacci. Ingresso 3 euro Sabato 22 agosto - Chiostro Biblioteca Chelliana - Orchestra sinfonica ?Città di Grosseto?: Stagione concertistica 2020. Ingresso a pagamento Mercoledì 26 agosto - Giardino dell?Archeologia - Centro Danza di Angela Scrilli in collaborazione con Palestra Europa e con Viola Cecchini (danzatrice) in White Clouds. Ingresso gratuito Giovedì 27 agosto - Chiostro Biblioteca Associazione Agimus Grosseto con Matilde Michelozzi (violoncello). Ingresso gratuito Mercoledì 2 settembre - Chiostro Biblioteca Chelliana - Teatro Studio in ?Racconti? raccontati? con Enrica Pistolesi, Mirio Tozzini e Luca Pierini (voce e chitarra). Ingresso gratuito Giovedì 3 settembre - Gorarella - Duo Jazz con Stefano Marini (chitarra) e Leonardo Pruneti (pianoforte). Ingresso gratuito Sabato 5 settembre - Chiostro Biblioteca Chelliana - Orchestra sinfonica ?Città di Grosseto?: Stagione concertistica 2020. Ingresso a pagamento. In differita sul web e sulle reti televisive locali PRIMO PIANO ? VIVI ? 39 VIVI EVENTI ?Donna in cammino? di Alberto Inglesi, una mostra diffusa nel centro storico di Grosseto à in corso dal 13 giugno e durerà fino al 5 agosto l?esposizione ?Donna in cammino? di Alberto Inglesi che propone 14 sculture nel cuore di Grosseto. Un evento organizzato dal Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura con il Comune di Grosseto in continuità con l?esperienza grossetana del maestro dell?artista, Plinio Tammaro Nelle foto alcune delle opere in mostra 40 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Q uattordici sculture esposte all?aperto, nel cuore del centro storico di Grosseto. Da piazza Dante a piazza Duomo, da piazza Socci a piazza Baccarini, fino a via Manin. à la mostra ?Donna in cammino? di Alberto Inglesi, organizzata dal Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura con il Comune di Grosseto: inaugurata il 13 giugno scorso in piazza Dante, resterà esposta fino al 5 agosto. Alberto Inglesi è nato a Grosseto nel 1952 e da sempre vive e lavora a Siena, distinguendosi per la capacità artistica di trasformazione della materia: espone in Italia e all?estero in mostre personali e collettive. E ora a Grosseto. «La mostra ?Donna in cammino? ? dice il maestro Alberto Inglesi ? è un evento che va a coronare il mio rapporto con un luogo particolarmente significativo: oltre ad essere la mia città natale, il capoluogo maremmano è fortemente legato al mio maestro, Plinio Tammaro, che proprio qui fondò l?istituto d?arte che prima si chiamava ?Pietro Aldi? e che attualmente è il Polo Bianciardi, proprio perché amava il territorio grossetano e desiderava colmare la mancanza di un punto di riferimento per la formazione professionale dei giovani artisti. Creò così una scuola contemporanea di scultura e divenne poi preside dell?istituto d?arte di Siena, i cui allievi nel tempo sono poi diventati docenti in istituti e accademie o artisti di fama internazionale. E non solo: Tammaro ha regalato alla città opere come il monumento all?alluvione, in via Ximenes, ed è stato protagonista di tante mostre, dalla prima alla Troniera negli anni Ottanta all?ultima al Cassero nel 2011. Tutte ragioni per le quali adesso sono particolarmente lieto di portare le mie sculture a Grosseto». Fra i ?seguaci? di Plinio Tammaro, infatti, Alberto Inglesi è l?artista che più di tutti ne ripropone gli insegnamenti. «?Donna in cammino? ? conferma David Tammaro, il figlio di Plinio Tammaro ? è un ciclo di importanti mostre itineranti e diffuse che impegna, in un canto corale, più luoghi urbani di un?intera città . La prima si è svolta recentemente a Siena, dove le opere hanno abitato e vissuto i più preziosi e frequentati spazi e palazzi cittadini, e ora il miracolo si ripeterà a Grosseto. Un evento significativo che si propone di porre arte e cittadino in un dialogo diretto, faccia a faccia, nella vita del quotidiano. Alberto Inglesi è uno dei rari esempi di scultore che domina la materia: uno scultore demiurgo. Ogni giorno ingaggia con coraggio la sfida della creazione, non la teme, fa parte della sua esigenza di esprimersi. Più è difficile, più lo esalta. Come mio padre Plinio Tammaro, suo maestro, Inglesi è un modiglianista, un raro artista che ha colto la lezione di Modigliani: pur conoscendo ogni linguaggio artistico contemporaneo, non ne ha abbracciato uno ma ha sviluppato un linguaggio più eterno e universale, originale, che nasce e si svi- luppa in lui, con elementi universali ed eterni che si mescolano e forgiano un?arte nuova. Le sue sculture narrano un mondo in continuo divenire, carico di segni, simboli, forme classiche eppure straordinariamente contemporanee e innovative. Ad esempio l?angelo, tema fondamentale, portatore di notizia e di novità ». Le sculture sono esposte lungo un itinerario concertato tra l?artista e il Comune di Grosseto, proprio per far vivere le opere nello spazio urbano e consentire la partecipazione di chi le ammira. Tra le opere più significative, a Grosseto si troviamo Annunciazione (un bronzo del 1992), Dafne (1996, in bronzo e marmo), Situazione di donna (1988, in bronzo), Largo gesto (1998, in acciaio, bronzo e marmo), Attesa (1998, in marmo, bronzo e acciaio) e un?altra opera dedicata all?Annunciazione (1995, in bronzo). «La forza di una mostra come ?Donna in commino? ? dichiarano il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, e il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Agresti ? ci colpisce e ci lascia senza fiato. Quello che l?artista Alberto Inglesi evoca è un universo femminile energico, introspettivo, fatto di sculture in grado di scrutare l?animo degli spettatori e far nascere in noi la necessità collettiva di riflettere sull?importanza della parità di genere nella società contemporanea. La scelta di ospitare nella nostra città questo viaggio alla scoperta dell?animo femminile PRIMO PIANO ? VIVI ? 41 VIVI ???? Le sculture sono esposte lungo un itinerario concertato tra l?artista e il Comune di Grosseto, proprio per far vivere le opere nello spazio urbano e consentire la partecipazione di chi le ammira vuole contribuire a tenere viva l?attenzione su questi temi e celebrare la sensibilità dello scultore Alberto Inglesi: le opere dell?artista ci impongono una riflessione significativa rispetto al ruolo delle donne nella società di oggi. Perché solo tramite il rispetto per le figure femminili, non solo capaci di creare vita ma di accompagnarla e proteggerla, possiamo riscoprire il vero valore della comunità e dell?uguaglianza sociale. Siamo perciò lieti di ospitare nella nostra città una mostra di così elevato valore: lo sviluppo di un?offerta artistica e culturale di alto livello si dimostra, ancora una volta, in grado non solo di trasmettere fascino, eleganza e armonia nell?ambito del contesto urbano, ma anche di apportare nel tessuto sociale della città importanti spunti di riflessione e di dialogo. L?esposizione dinamica delle opere d?arte, incastonate tra le 42 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 meraviglie del nostro centro storico, rappresenta un?occasione unica per riscoprire la vera bellezza, in special modo quella che nasce dalla valorizzazione del territorio». La mostra ?Donna in cammino? è a cura di Mauro Papa e Alice Coiro, organizzata in collaborazione con Massimo Marinotti della Libreria Palomar di Grosseto, Giuseppe Orfino, Caterina Ristori e Vittorio Zanotti e il contributo di Sistema, Squarcia Trasporti e Generali. «Ricordo ? spiega Mauro Papa, direttore del Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura ? che nel 2016 la manifestazione d?arte e animazione culturale urbana ?La città visibile?, realizzata ogni anno nel centro storico di Grosseto, fu dedicata proprio alle donne. Così come La notte visibile della cultura, riservando loro l?esclusivo ruolo di protagoniste nella progettazione e realizzazione di tutte le iniziative. Le donne si ripresero la città , le strade e le piazze, mentre agli uomini era consentito solo interagire, quando consentito, e osservare. E oggi, dopo un lungo periodo di abbandono degli spazi pubblici per l?emergenza Covid-19, con la mostra di Alberto Inglesi le donne tornano a riprendersi il centro storico della città , anche se non più come protagoniste in carne e ossa ma, ancora una volta, come passivi simulacri della visione maschile. Ma indicatrici di una volontà nuova e sincera: quella di celebrare una civiltà ?in cammino? verso un nuovo orizzonte di dignità delle donne, libero finalmente dall?ansia di potere, posses- so e punizione che ancora oggi imprigiona i maschi di tutte le culture». ?Donna in cammino? è il primo evento pubblico ? al di fuori della riapertura degli istituti museali ? organizzato da Fondazione Grosseto Cultura dopo il lockdown. E non poteva che essere speciale. «à un regalo alla città ? dice Giovanni Tombari, presidente di Fondazione Grosseto Cultura ? fortemente voluto e condiviso da tutto il Consiglio d?amministrazione di Fondazione. L?intenzione era quella di organizzare e offrire un evento speciale che fosse particolarmente significativo per la ripartenza che stiamo vivendo dopo un lungo periodo di quarantena forzata per l?emergenza sanitaria. E quale occasione migliore di una mostra diffusa, dedicata alla figura femminile, nel cuore di Grosseto. Non solo per l?indubbio valore artistico delle opere di Alberto Inglesi, ma anche per il grande significato simbolico: l?universo femminile rappresentato dalle sculture di Inglesi non può che arricchire il centro storico di un?ulteriore bellezza, quella che raffigura la rinascita. à il rifiorire della vita dopo un periodo buio e incerto come quello che abbiamo attraversato e che ha cambiato per sempre le nostre vite. Ma non finisce qui. Perché questa mostra è un primo passo per lasciare alla città un nuovo progetto di arte pubblica». INFO: www.clarissegrosseto.it, promozione@fondazionegrossetocultura.it, tel. 0564 488067 - 069 - 547, FB: Polo culturale Le Clarisse ? Grosseto VIVI TURISMO Follonica, torna il teatro ma? fuori dal teatro, per un?estate all?insegna degli spettacoli Dopo la quarantena ed il lockdown tornano gli spettacoli e gli incontri (rigorosamente ?a 1 metro di distanza?) a Follonica. Gli appuntamenti, riuniti sotto il cartellone intitolato, ?Il teatro fuori dal teatro?, si svolgono con la direzione artistica di Eugenio Allegri nel Chiostro del Teatro Fonderia Leopolda 44 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Eugenio Allegri L ?attività del Teatro Fonderia Leopolda riprende, per la stagione estiva, dopo la brusca interruzione causata dall?epidemia di coronavirus. Un?attività che, a dire il vero, non si è mai fermata, grazie al progetto ?Il Teatro Fuori dal Teatro (spettacoli e incontri ?a 1 metro di distanza?)? ideato dal direttore artistico Eugenio Allegri: ?Abbiamo voluto mantenere attive ? dice Allegri ? anche con l?utilizzo di spazi alternativi, sia l?attività teatrale, sia la relazione stessa che intercorre tra teatro ed utenti, così come quella tra teatro e protagonisti, anche con l?ausilio di nuovi linguaggi e nuove tecnologie?. Già dal 2 aprile scorso (per tutti i giovedì fino alla fine di maggio), sulle pagine Facebook e sul canale You Tube del teatro, sono state proposte sia ?Pillole di Teatro?, sia spettacoli ?on line?, tratti da produzioni, residenze e percorsi didattici, registrati proprio nel teatro di Follonica. Un percorso che, oltretutto, ha consentito di avviare la prima ossatura dell?archivio digitale del teatro. Da adesso in poi il progetto prosegue alla presenza del pubblico. Sede degli spettacoli sarà il Chiostro del Teatro Fonderia Leopolda (o la sala Leopoldina in caso di maltempo). ?Un piccolo spazio con una capienza limitata ? prosegue il direttore artistico ? ma che consentirà di produrre giornate di lavoro per artisti, tecnici e maestranze varie, categorie duramente penalizzate dal periodo di chiusura totale. Soprattutto abbiamo contattato professionisti riconosciuti, alcuni del territorio, altri provenienti da fuori e qualcuno già ?vecchia? conoscenza delle tavole del palco della Leopolda. Per sopperire alla mancanza di spazio per più spettatori, alcuni degli spettacoli saranno trasmessi in diretta streaming sul canale You tube del teatro. Proporremo, in definitiva, ben quattro rassegne in una, per accompagnare il pubblico (dal vivo e on line) fino ad autunno inoltrato, quando contiamo di riaprire la sala grande. Un?attività intensa resa possibile grazie al contributo della Regione Toscana nell?ambito dei progetti d?interesse regionale, e dalla Fondazione Cassa Risparmio di Firenze che accolse a suo tempo la nostra richiesta di modificare, causa l?emergenza epidemiologica, il percorso teatrale annuale già inserito nella linea di finanziamento Nuovi Pubblici?. Il Teatro Dopo l?anteprima di mercoledì 24 giugno (con il bis del 25), di ?Io sono qui? la storia della staffetta partigiana Norma Parenti con Chiara Migliorini, l?appuntamento successivo è per il 12 luglio con Siddharta Prestinari in ?Vissi per Maria?, la vita con la Callas raccontata dalla governante Bruna; il 26 luglio tocca a Matthias Martelli che riporta alla Leopolda Dario Fo, con ?La nascita del giullare?, per la regia di Eugenio Allegri. Da un canovaccio della Commedia dell?Arte del 1693, giungono il 7 agosto Lidia Ferrari, Barbara Spataro ed Enrico Mazza per ?Il Pantalone innamorato?. Chiude il 20 agosto uno dei più bravi interpreti della scena nazionale: Marco Gobetti con il suo ?Teatro di riciclo: 130 repliche de Il Nome della Rosa?. La Musica Quattro appuntamenti con la musica classica e non solo, soprattutto perché l?acustica così raccolta del Chiostro ben si presta ad appuntamenti musicali di rilievo. Apre il 10 luglio il Duo Sator PRIMO PIANO ? VIVI ? 45 VIVI ???? Eugenio Allegri: ?Proporremo, in definitiva, ben quattro rassegne in una, per accompagnare il pubblico (dal vivo e on line) fino ad autunno inoltrato, quando contiamo di riaprire la sala grande? (chitarra e violino) con un programma sul tango, il 15 luglio Lorenza Baudo Trio con un viaggio ?oceanico? tra la musica mediterranea e quella del sud America, il 22 luglio il recital pianistico del giovanissimo talento Riccardo Gagliardi (classe 1997), e infine il 13 agosto il duo Fabio Montomoli (chitarra) e Giovanni Lanzini (clarinetto) presentano un progetto sulla canzone popolare italiana. I bambini (Acchiappa Fantasmi a Follonica!) Il progetto è curato dall?attrice e regista Benedetta Rustici assieme all?attore Lorenzo Scribani dallo scrittore e autore Federico Guerri e dal musicista e docente Andrea Gozzi, coadiuvati dalla società francese Mezzo Forte: quattro spettacoli per bambini e ragazzi (6-14 anni), in forma di visite guidate rispettivamente nel Parco Ilva, nel Museo Magma, nella Biblioteca della Ghisa, nel Teatro Fonderia Leopolda. Quattro sceneggiature originali con due attori 46 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 che accompagneranno i bambini alla ricerca dei fantasmi benevoli che occupano gli edifici della cultura cittadina, raccontandone la storia in forma di spettacolo. A ognuno dei partecipanti saranno fornite un paio di cuffie a induzione ossea e un dispositivo radio (i dispositivi offriranno così un ascolto immersivo: i bambini potranno udire tridimensionalmente e in contemporanea sia i suoni attraverso le cuffie prodotti on line attraverso l?installazione di bandierine sonore virtuali, sia i racconti degli attori durante il corso della visita, andando a vivere una vera e propria realtà aumentata). Teatro On Air ? Per un teatro accessibile Nel periodo autunnale, si svolgerà l?ultima parte del progetto, il ?Teatro On Air - Per un teatro accessibile? attività di lettura ad alta voce (cartellone in corso di definizione) curata dall?Associazione Liber Pater. Negli ambienti della Fonderia Leopolda saranno ospitati almeno quattro spettacoli, con figure di primo piano del panorama nazionale, sia del cinema che del teatro, chiamati a una lettura scenica, senza scenografie e con la sola luce necessaria per poter consentire la recitazione: oltre che dal vivo, gli spettacoli potranno essere seguiti in diretta streaming (video e audio), così da superare anche le distanze rispetto al luogo di svolgimento. L?obiettivo è quello di portare nuovo pubblico a teatro: giovani studenti, anziani, persone con disabilità e/o in difficoltà economiche, e tutti coloro che vivono gli spazi teatrali istituzionali con difficoltà di accesso. L?acquisto dei biglietti e le prenotazioni sono possibili presso: Museo Magma Interno Ex Ilva tel. 0566 59027 (martedì, giovedì, venerdì e sabato: dalle 17.30 alle 23.3; mercoledì e domenica: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30) oppure presso la Biglietteria Teatro (il giorno dello spettacolo, dalle ore 20) Questi i prezzi: Teatro nel Chiostro 8 Euro, Classica in Chiostro 5 Euro, Acchiappa Fantasmi a Follonica! 5 Euro (eventuale accompagnatore gratuito), Teatro On Air 10 Euro. Info: www.comune.follonica.gr.it | Facebook Teatro Fonderia Leopolda | Youtube www.youtube.com/c/TeatroFonderiaLeopoldaFollonica VIVI EVENTI Morellino Classica non si ferma. Al via l?edizione 2020 nei luoghi più belli della Maremma Con il concerto d?apertura al castello della Marsiliana Principe Corsini lo scorso 20 giugno è ripartita la nota rassegna musicale toscana che ha fatto della Maremma il suo palcoscenico naturale da mostrare al mondo attraverso la musica. Intervista a Antonio Bonfilio, direttore responsabile, alla guida insieme al direttore artistico il pianista Pietro Bonfilio, di una delle vetrine musicali più apprezzate dalla critica e dal pubblico DI ELISABETTA RUSSO I l concerto inaugurale che si è svolto nella splendida cornice del Castello della Marsiliana, è nato sotto i migliori auspici ed è stato l?inizio di un lungo viaggio che proseguirà con la prossima tappa a Montemerano e con oltre 20 appuntamenti nei luoghi più belli della Maremma. ?Fin dalla chiusura totale di tutte le attività avvenuta quattro mesi fa ? sottolinea Antonio Bonfilio ?, ci siamo detti e abbiamo detto: ?noi ci siamo?. Continuando come sempre. Ma non per sfida, per avventatezza, o visionarietà . Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo perché la musica è vita! La musica non si potrà mai fermare. Persino sui campi di battaglia, tra i fumi e le macerie, soffia il flauto, respira la fisarmonica, echeggia il suono scordato di un pianoforte sbrecciato. Non abbiamo mai pensato, neanche per un minuto, di rinviare il tutto al 2021. Non si può rinviare la vita al prossimo anno. E intanto che fanno i musicisti se non suonano in pubblico? à lì che nasce e muore la musica. à solo lì che ogni volta rinasce. Le attestazioni di fiducia, di incoraggiamento del pubblico e dei sostenitori, l?attenzione dei media testimoniano la fondatezza di tale visione e il desiderio 48 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 di rinascita culturale. Se storico è stato il lungo periodo in cui la musica ha sofferto la sua limitazione ma anche la sua imitazione e snaturamento, storico è il momento della sua rinascita?. Il direttore Bonfilio rinnova il suo accorato appello a tutti affinché la musica in generale e il suo naturale svolgimento dal vivo vengano tenute nella giusta considerazione, come attività fondamentale per il benessere delle persone, per la promozione del territorio e per la formazione dei giovani. ?Soprattutto per i giovani che hanno sofferto e ancora soffrono la vita in ?cattività ?, ma ancor di più per i giovani musicisti che in questo lungo periodo di inattività hanno patito più di tutti la mancanza del contatto umano e della naturale e sana tensione dal vero. Ecco perché abbiamo scelto di partire proprio con giovanissimi musicisti. Il concerto che è stato in tutti i sensi un momento emozionante e sorprendente, dallo spirito celestiale, è stato volutamente affidato alle sorelle Aran e Nora Spignoli Soria, Le due Selene, gemelle ?enfant prodige? dell?arpa. Ciò in armonia anche con una delle peculiarità della nostra rassegna che è quella di affiancare alle celebrità internazionali i talentuosi giovani e giovanissimi musicisti. Il concerto, dal programma musicale intenso ed etereo, delicato e virtuoso, è stato frutto della collaborazione con la prestigiosa Scuola di Musica di Fiesole, con cui il Festival ha un rapporto molto speciale di fiducia e di scambio culturale ormai da anni. Oltre a ciò quest?anno ricorre il centenario della nascita dello storico fondatore della Scuola di Musica di Fiesole, il celebre violista Piero Farulli, che sarà ricordato il prossimo 18 luglio a Pitigliano in occasione del concerto del super-gruppo formato dalle prime parti delle più importanti orchestre italiane, denominato SetteinsiemeperPiero e diretto da Federico Guglielmo, uno dei massimi conoscitori e interpreti di musica barocca?. Con il defluire ordinato e distanziato del pubblico presente, dopo aver apprezzato il magnifico concerto delle due giovanissime arpiste, con momenti di commozione per il ricordo delle vittime del Covid, a cui il concerto è stato dedicato, è terminato il primo capitolo musicale del Festival. ?I prossimi appuntamenti ? continua il direttore Bonfilio ? si svolgeranno Nelle foto alcuni dei luoghi del Festival Antonio Bonfilio PRIMO PIANO ? VIVI ? 49 VIVI ???? La Maremma registra un importante primato a livello nazionale attraverso la musica. Morellino Classica Festival, tra i primi festival in Italia a non essersi arreso e a ripartire subito dopo il via ministeriale del 15 giugno, insieme a pochissimi altri, tra cui il celebre Ravenna Festival di Riccardo Muti nella Chiesa di San Giorgio di Montemerano, nel teatro sull?Acqua di Sasseta Alta, nel cortile del Vescovado di Pitigliano e alla Tenuta dell?Ammiraglia Frescobaldi di Magliano. Il primo vedrà all?opera, è proprio il caso di dirlo, il Duo chitarristico siciliano dall?impressionante esperienza internazionale: due chitarre dalla potenza e dall?amalgama di un?orchestra che ci sorprenderanno per la loro maestrìa nell?aver riscritto, per il loro strumento, le pagine più belle della storia dell?Opera Lirica e nell?eseguire con estrema raffinatezza le arie più conosciute dei grandi compositori italiani Rossini, Bellini e Puccini. Il successivo concerto vedrà l?esibizione di Milano Saxophone Quartet, formazione dalle capacità interpretative sbalorditive per tecnica, Pietro Bonfilio 50 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Nella foto un momento del concerto inaugurale presso il Castello di Marsiliana trasporto e inventiva. Dal vasto repertorio che attraversa la storia della musica toccando vari stili fino al Novecento, trasformando così, di volta in volta, l?impasto sonoro dello strumento per antonomasia del Jazz?. Oltre a Pitigliano, con il Vescovado e la Sinagoga, il Festival in agosto toccherà due luoghi molto significativi per due appuntamenti di speciale rilievo e come novità assoluta per la rassegna: il concerto che si terrà sulla sommità del Monte Labro, uno dei luoghi più suggestivi della Maremma per la sua posizione geografica e per la spiritualità che si respira dalla Torre costruita dalla Comunità Giurisdavidica e il concerto che si terrà nel magnifico Duomo di Sovana (VIII secolo) in occasione del Millenario della nascita di San Gregorio VII nato a Sovana nel 1020. ?Senza dubbio i due appuntamenti sono i più attesi e racchiudono in sé aspetti straordinari di spiritualità , storia, natura e astronomia. Tra i tanti ospiti avremo gli esperti del Circolo Astrofili del Planetario di Milano per l?osservazione delle stelle proprio nella notte del 15 agosto, quando la volta celeste sarà punteggiata d?argento. Ma di tutto ciò avremo modo di parlarne in seguito? vorrei ricordare infine gli altri due concerti di luglio: sono trascorsi 250 anni dalla nascita di Beethoven e il Festival avrà l?onore di ospitare l?11 luglio a Pitigliano il pianista Vincenzo Balzani, noto didatta e profondo studioso della figura del grande compositore tedesco. Il maestro Balzani terrà un recital dal titolo Sturm und Drang, sotto forma di racconto musicale, affascinante e coinvolgente, in cui scopriremo gli aspetti più dolorosi che hanno tormentato il Genio di Bonn. Il 25 luglio, e si chiude il mese, nella Tenuta dell?Ammiraglia Frescobaldi di Magliano, dall?elegante architettura, potremo assistere ad un originalissimo concerto intitolato Rossini Gourmet con I Solisti dell?Orchestra Sinfonica Gioacchino Rossini di Pesaro; il programma consiste nell?abbinare l?arte culinaria del compositore pesarese alle sue immortali composizioni?. Molto ricco come ogni anno di pregiati musicisti, di luoghi muovi e di indovinati accostamenti culturali diversi tra essi, il Festival, anche in un periodo ancora difficoltoso e incerto come quello che stiamo vivendo, risponde così alla richiesta di musica dal vivo del proprio pubblico: con la consueta costanza, determinazione e generosità che lo hanno contraddistinto in tutti questi anni. ?La musica non può prevenire il dolore quotidiano, tuttavia può lenire lo sgomento e farci ritrovar la strada. Nulla può contro di essa. La musica è dignità , è uno sguardo limpido di pace anche nel suo furore. Per sua natura, non cede il passo al declino. Amiamola, proteggiamola, sosteniamola?. Tutti i concerti vengono svolti in ottemperanza dei decreti ministeriali vigenti per Covid. Info e prenotazioni: tel. 0564 507982 - 349 5380069. VIVI TURISMO La Maremma dei Musei riapre! Ricchissima l?offerta in tutto il territorio Il lungo lockdown ha imposto la chiusura forzata dei Musei di Maremma, la Rete Provinciale che comprende oltre cinquanta strutture sparse nel vasto territorio maremmano. Strutture che oggi, con la ripartenza, stanno riaprendo le porte alle visite e alle tantissime attività che in esse si svolgono a beneficio di residenti e turisti. Nel servizio ne evidenziamo alcune? DI REDAZIONE Nella foto la Maestà di Ambrogio Lorenzetti esposta nel Complesso museale di San Pietro all?Orto di Massa Marittima 52 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 I Musei di Grosseto I Musei di Grosseto ovvero il Museo archeologico e d?arte della Maremma, il Museo di storia naturale, il Polo culturale Le Clarisse e il Museolab sono tornati ad accogliere i visitatori con una riapertura in contemporanea avvenuta il 29 maggio scorso. E lo faranno con ingresso gratuito fino al 31 luglio. ?I musei cittadini ? sottolineano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il vice sindaco e assessore alla Cultura Luca Agresti ? tornano ad accogliere i visitatori con una riapertura unica che vuole essere un segnale forte di unione e condivisione. Saranno molte le novità , soprattutto per le prescrizioni legate al contenimento del contagio da virus Covid-19 (ingressi con guanti e mascherine, visite contingentate, misurazione della temperatura all?ingresso, ecc.), ma siamo certi che rendere questi luoghi di nuovo fruibili, nonostante tutto ciò, sarà una grande occasione di crescita e di fiducia. Da qui, la scelta di ripartire con ingressi gratuiti: fino al 31 luglio si entrerà senza pagare il biglietto. Sarà un modo per avvicinare i cittadini all?arte, alla storia, alla scienza. Un modo per tornare a vivere in pieno la nostra città e il suo centro storico, per uscire di casa e godere del prezioso patrimonio archeologico, storico e scientifico che arricchisce Grosseto e la Maremma?. ?Questa nuova fase ? dice il vice sindaco e assessore alla Cultura e al Turismo, Luca Agresti ? sarà l?occasione per rilanciare la cultura collegata alle grandi raccolte museali; e con esse il patrimonio archeologico, storico, artistico e scientifico del territorio. Ma soprattutto, grazie anche all?ingresso libero, sarà un modo per avvicinare i grossetani che non hanno ancora avuto modo di visitare questi spazi e per incentivare le visite dei turisti. Sarà una delle principali vetrine per la promozione della Maremma?. I Musei di Massa Marittima Anche i Musei di Massa Marittima hanno riaperto al pubblico (dal 19 giugno) dopo la chiusura imposta dall?emergenza Covid-19 ovviamente nel rispetto dei protocolli di sicurezza. I visitatori possono tornare ad ammirare capolavori come la Maestà di Ambrogio Lorenzetti nel Complesso Museale di San Pietro all?Orto, o ammirare il tra- monto dall?alto della medievale Torre del Candeliere. Riaperto anche il Museo della Miniera, ma solo con prenotazione obbligatoria (tel. 0566 906525) considerati gli spazi ristretti nelle gallerie che consentono l?accesso ad un numero limitato di persone, massimo 10 per gruppo. Rimane ancora chiuso invece il Museo Archeologico Camporeale in vista dei lavori di adeguamento degli impianti. ?L?emergenza sanitaria ? spiega l?assessore alla cultura del Comune di Massa Marittima Irene Marconi ? ci ha imposto una revisione complessiva delle modalità di accesso ai musei ed ha evidenziato alcune criticità sulle quali siamo intervenuti per garantire la fruizione in totale sicurezza. Abbiamo pensato di valorizzare la città nel suo complesso ed abbiamo ampliato l?orario di apertura e il percorso di visita alla Torre del candeliere inserendo l?accesso al Cassero Senese: all?interno dell?area attrezzata sarà possibile fermarsi e visitare così tutta la cinta muraria. Nelle prossime settimane ? prosegue ? presenteremo un nuovo percorso culturale attraverso la città organizzato con la guida e valorizzeremo l?affresco delle PRIMO PIANO ? VIVI ? 53 VIVI ???? Le riaperture sono condizionate dalle norme di sicurezza disposte in seguito alla pandemia di Covid-19, che però ? pur tra le inevitabili limitazioni ? consentono di offrire ai visitatori un?esperienza unica fonti dell?abbondanza. Abbiamo in cantiere un progetto di ristrutturazione del museo archeologico, che sarà chiuso nei prossimi mesi per consentire la realizzazione delle opere di adeguamento degli impianti ed il riallestimento della mostra. Questo non costituirà un freno alle attività di approfondimento scientifico e culturale che saranno comunque organizzate secondo le norme di sicurezza. Contiamo, nel 2021 ? conclude Irene Marconi ?, di presentare i musei di Massa Marittima rinnovati ed adeguati alle aspettative dei visitatori?. ?Siamo molto soddisfatti di riaprire 54 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Monterotondo Marittimo, Museo MUBIA al pubblico i musei in sicurezza ? commenta il direttore dei Musei di Massa Marittima Roberta Pieraccioli ?, e poi oltre alle visite guidate settimanali, stiamo predisponendo un programma di attività per i bambini da svolgere all?aperto nel cortile di accesso al Museo di San Pietro all?Orto. Non potremo realizzare iniziative in presenza, ma stiamo progettando l?adesione alle Notti dell?Archeologia con incontri ed eventi che saranno resi disponibili sui social?. Per i residenti nel territorio comunale l?ingresso ai musei sarà gratuito fino al 31 luglio. Il MUBIA di Monterotondo M.mo Dopo il lockdown legato all?emergenza sanitaria, dal primo giugno ha riaperto i battenti anche il Mubia, Geomuseo delle Biancane a Monterotondo Marittimo. Chi vuole può unire al Museo, la visita al Parco delle Biancane che è sempre aperto con ingresso gratuito. Gli appassionati di geologia e dei fenomeni geotermici trovano nel Mubia molte informazioni utili per scoprire, attraverso un racconto multimediale e immersivo, quali sono le cause sotterranee che danno origine ai fenomeni geotermici visibili al Parco delle Biancane. Entrando poi nella geonave, l?enorme sfera nera che domina il museo, su un grande schermo si può provare l?emozione di un viaggio virtuale al centro della terra. Le visite sono in totale sicurezza grazie alle misure adottate nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale. All?interno del Museo possono stare al massimo 12 persone in contemporanea e al massimo 6 all?interno della geonave. La durata massima della visita è di 1 ora. La distanza interpersonale obbligatoria 1 metro. Presidi obbligatori richiesti per poter entrare: mascherina, guanti e calzari monouso. ?La riapertura del Mubia è per noi il simbolo della ripartenza ? afferma Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo ? in quanto il Geo Museo delle Biancane rappresenta il cuore culturale del nostro piccolo comune e insieme al Parco delle Biancane la principale attrazione. Siamo felici di tornare gradualmente alla normalità , invitiamo soprattutto i cittadini della provincia di Grosseto che ancora non lo avessero fatto, ma anche i turisti in arrivo ora anche dalle altre regioni, a visitare Monterotondo Marittimo e i suoi gioielli?. Il Museo MAGMA di Follonica Riaperto finalmente anche il Museo Magma; lo staff del museo ha lavorato nelle scorse settimane per proporre una fruizione del percorso museale gradevole e sicura, in piena ottemperanza alle norme anti-contagio emanate dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Regione Toscana. ?Questi lunghi mesi di lock down ? fanno sapere dal Museo ? sono stati sfruttati come un momento di riflessione sulla funzione del museo come custode dei valori della collettività e sono stati accompagnati da una costante attività di divulgazione e comunicazione online per cercare di stare il più possibile vicini alla cittadinanza durante la lunga crisi. Adesso è il momento di ripartire, consapevoli e sicuri, sfruttando tutte le idee che sono maturate nel corso della primavera e che, gradualmente, saranno comunicate attraverso la stampa ed i nostri canali online?. ?Intanto ? aggiungono i referenti della struttura museale ? due novità : come emerso dall?analisi sulle necessità e i desideri di molti utenti, con l?entrata in vigore dell?orario estivo (dal 16 giugno), il MAGMA è aperto anche la mattina nelle giornate di mercoledì e domenica (9.30-12.30 e 16.30-19.30). Gli altri giorni è prevista la consueta fruizione serale\notturna dalle 17.30 alle 23.30. Contiamo di organizzare anche per questa estate attività per famiglie e turisti, sono inoltre in cantiere visite guidate a tema, laboratori didattici ed inclusivi, mostre ed eventi che potenzieranno il rapporto del Museo con il Villaggio Fabbrica in cui è inserito e con la città di Follonica nel suo complesso, in modo da gestire i flussi in entrata e al tempo stesso favorire attività all?aperto?. ?L?altra novità , proprio per dimostrare che il Magma, museo che ha ottenuto riconoscimenti a livello nazionale ed europeo, è comunque prima di tutto un museo nato da e per la comunità di Follonica: per tutti i residenti l?ingresso sarà gratuito fino al 31 luglio! Aspettiamo al museo, in tutta sicurezza, sia i cittadini che già fanno parte dell?utenza affezionata, sia coloro che ancora non hanno avuto modo di venire a trovarci, e magari ci hanno conosciuto meglio seguendoci sui nostri social?. Il Polo Culturale Pietro Aldi di Saturnia Chiudiamo con il Polo Culturale Pietro Aldi di Saturnia che ha riaperto i battenti il 19 giugno, giorno in cui sono riprese le visite nell?osservanza delle prescrizioni governative sul contenimento del Covid-19. La struttura offre a residenti e turisti la possibilità di conoscere ed apprezzare, oltre sessanta opere di Pietro Aldi che raccontano la storia del nostro risorgimento, splendidi ritratti di quel tempo. Gli orari di apertura del Polo Culturale Pietro Aldi sono quelli indicati nel sito www.poloaldi.it Info: www.museidimaremma.it ? www.sostengolacultura.it VIVI MAREMMA DA SCOPRIRE Alla scoperta de ?I Luoghi del Cuore? in provincia di Grosseto, da visitare? e votare! Sono cinque ?I Luoghi del Cuore? segnalati in provincia di Grosseto che è possibile votare nel contesto della decima edizione del censimento nazionale FAI: Bagno Roselle a Grosseto, Forte San Rocco a Marina di Grosseto, Rocca Silvana a Castell?Azzara, Abbazia di Giugnano a Roccastrada e il Borgo di Rocchette di Fazio a Semproniano 56 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Bagno di Roselle Forte San Rocco Marina di Grosseto Rocca silvana Castell?Azzara ? Accendiamo i riflettori sui luoghi da proteggere nel nostro territorio?. Il FAI Fondo Ambiente Italiano chiama di nuovo a raccolta gli italiani con la decima edizione dei Luoghi del Cuore, la campagna nazionale promossa in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che consente di segnalare al FAI attraverso un censimento biennale i luoghi che meritano tutela e valorizzazione. Il censimento è appena partito, i luoghi del cuore da votare sono stati segnalati spontaneamente da cittadini e associazioni del territorio. ?In provincia di Grosseto ? spiega Maria Pia Vecchi, capo delegazione FAI provinciale ? quest?anno sono stati segnalati ben 5 Luoghi del Cuore, che riflettono la ricchezza e la varietà del nostro splendido territorio, dal mare alla montagna: Bagno Roselle, antica stazione termale nell?omonima frazione di Grosseto, il Forte San Rocco a Marina di Grosseto, la Rocca Silvana nel comune di Castell?Azzara, Giugnano Abbazia di Giugnano Roccastrada nel comune di Roccastrada e il borgo di Rocchette di Fazio, nel comune di Semproniamo. Cinque gioielli che sicuramente sono già nel cuore di molte persone e che grazie a questa campagna hanno la possibilità di essere conosciuti e valorizzati. Noi possiamo aiutarli a scalare la classifica nazionale, votandoli e invitando altri a votare entro il 15 dicembre. Ricordo che i luoghi sono stati segnalati spontaneamente dai cittadini e che si possono votare anche più luoghi della provincia e di tutta Italia, ma per ciascun luogo si può esprimere un solo voto?. Verranno decretati anche 3 luoghi vincitori della classifica nazionale, che saranno premiati, a fronte della presentazione di un progetto concreto, rispettivamente con 50mila euro; 40mila e 30mila euro. Al luogo più votato del web sarà dedicato anche un video promozionale. La novità di questa decima edizione è l?aggiunta di due classifiche speciali: Italia sopra i 600 metri dedicato alle aree montane del Paese e Luoghi storici della salute dedicato alla valorizzazione della tradizione secolare dell?Italia nella cura del corpo che spazia dalle terme romane, alle farmacie storiche agli ospedali nati nel rinascimento. Per i vincitori delle due classifiche sono in palio complessivamente 20mila euro. FAI e Intesa Sanpaolo, dopo la pubblicazione dei risultati, lanceranno inoltre il consueto bando per la selezione degli interventi in base al quale tutti i proprietari (pubblici o non profit) e i portatori di interesse dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria sulla base di specifici progetti d?azione. Ma ecco i Luoghi del cuore segnalati in provincia di Grosseto che è possibile votare. Bagno Roselle nel comune di Grosseto, segnalato dalla Pro loco di Roselle. In questo luogo si trovano le più PRIMO PIANO ? VIVI ? 57 VIVI ???? Il voto è on line. Per esprimere la propria preferenza è sufficiente andare sul sito del FAI (campagna ?I Luoghi del Cuore?), cercare il luogo, seguire le istruzioni e votare. C?è tempo fino al 15 dicembre 2020 antiche terme della Maremma Toscana, utilizzate in epoca romana, poi abbandonate durante il Medioevo e riprese nel 1822 da Pietro Leopoldo. Bagno Roselle è l?edificio che ospitava proprio le Terme Leopoldine, costruite per opera di Pietro Leopoldo Granduca di Toscana. Durante i lavori vennero rinvenute 4 teste di leone in marmo risalenti probabilmente al periodo tardo etrusco. E due teste vennero collocate all?ingresso della struttura termale. Le terme sono state in uso fino al 1966. L?edificio necessita di un intervento straordinario di sanificazione delle terrazze che al momento presentano infiltrazioni. 58 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Rocchette di Fazio Forte San Rocco a Marina di Grosseto, segnalato dalla pro loco di Marina di Grosseto. Una struttura difensiva costruita nel 1787-88 dal Granduca Pietro Leopoldo II Asburgo di Lorena, per potenziare le difese costiere tra l?Uccellina e Castiglione della Pescaia. Fu terminata sotto la reggenza del figlio Ferdinando III. Le fondamenta, essendo sul mare, vennero realizzate con dei pali su cui far poggiare una intelaiatura di tavoloni di pino, meno costosi della pietra, data l?abbondanza di legname che garantiva la pineta. Dista 400 metri dal mare, di aspetto severo ed elegante presenta 3 distinti corpi di fabbrica: il bastione, la torre e il cortile. Dal 1835 al 1844 fu oggetto di restauri. Dopo l?annessione del Regno d?Italia il forte passò alle dipendenze del Ministero delle Finanza e ospitò le guardie doganali. Negli anni a cavallo tra l?800 e il 900 un solo luogo fortificato interrompeva il lungo litorale disabitato immerso nella natura selvaggia. Rocca Silvana nel comune di Castell?Azzara. Costruita nel IX secolo era un antico possedimento dell?abbazia di San Salvatore al Monte Amiata. Con la famiglia Aldobrandeschi assunse un ruolo strategico nel controllo e nello sfruttamento delle vicine miniere di cinabro e mercurio. Una serie di campagne di scavo e interventi di restauro hanno permesso il recupero di una parte della Rocca. Nell?area sommitale si trova il palazzo signorile a pianta quadran- golare presso il quale vi sono i resti di una cisterna dell?acqua e una cappella. In corrispondenza della porta principale si trova tuttora una splendida torre a forma pentagonale. Cripta dell?abbazia di Giugnano a Roccastrada. Nascosta tra le fronde di un bosco di lecci a poca distanza dal castello di Montemassi, la cripta è l?unica struttura superstite di un vasto complesso monastico le cui origini risalgono al secolo XI. Con le sue colonne e i pilastri di forma ottagonale sormontati da capitelli lavorati, la Cripta rientra nella cultura formale del primo romanico che guarda ai modelli antichi per sperimentare forme nuove. Rocchette di Fazio nel comune di Semproniano: in questo caso è un borgo intero che si candida a Luogo del cuore. Il paese medievale dominato dalle antiche vestigia del Castello Aldobrandesco e dalla chiesa romanica di Santa Cristina è caratterizzato dalle piccole case in pietra, che sembrano tenersi in equilibrio sulla cresta di altissime pareti di roccia calcarea, a picco sul fiume Albegna. Ecco come votare: il voto è on line, è sufficiente andare sul sito del FAI al seguente link https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/i-luoghi-del-cuore/, cercare il luogo, seguire le istruzioni e votare, e per chi lo vorrà condividere il voto con amici e conoscenti. VIVI MAREMMA DA SCOPRIRE Birdwatching in Maremma, un itinerario immerso nella natura DI GIADA RUSTICI à una delle attività più interessanti da svolgere immersi nella natura maremmana. Parliamo del birdwatching, nome inglese usato per indicare quella passione straordinaria che può conquistare e avvincere chiunque, grandi e bambini, che significa osservare lo spettacolo degli uccelli liberi in natura L a Maremma è una zona esclusiva dove un profondo senso di rispetto per la natura ha da sempre guidato il sapiente intervento dell?uomo, il quale ha saputo valorizzare il territorio adattandolo alle esigenze moderne, ma allo stesso tempo è stato in grado di preservare il patrimonio ambientale presente, simbolo anche delle proprie radici. Nello scenario unico della Maremma, dove la natura incontaminata si sposa al ricordo tangibile della storia antica, si dipanano ambienti meravigliosi e immersi nella quiete in cui è possibile dimenticarsi facilmente della frenesia e del caos della quotidianità . Questo splendido angolo della Toscana ha molto da offrire: natura incontaminata, sor- 60 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 genti termali, spiagge sabbiose e acque cristalline, parchi naturali, borghi medievali. All?interno di questo scenario unico, la Maremma costituisce un eccezionale patrimonio ambientale, un?area quasi selvaggia tra le più ricche d?Italia per conservazione e biodiversità : la macchia mediterranea è il regno della fauna maremmana. Gli uccelli sono senza dubbio tra le più affascinanti manifestazioni della natura: il loro volo, le loro migrazioni, il piumaggio, i colori hanno sempre colpito l?attenzione dell?uomo. Proprio per questo, una delle attività più interessanti da svolgere immersi nella natura maremmana è quella del birdwatching: il nome è inglese e viene usa- to per indicare quella passione straordinaria che può conquistare e avvincere chiunque, grandi e bambini, che significa osservare lo spettacolo degli uccelli liberi in natura. Non si tratta solo di un semplice hobby, ma di una vera e propria esperienza introspettiva a tutto tondo a contatto con la natura: la routine quotidiana è sempre più stressante, per questo tantissime persone scelgono di ritrovare l?equilibrio affidandosi alla bellezza autentica che solo la natura sa regalare; quest?attività infatti permette di fondersi completamente con il contesto circostante, allontanandosi da inutili rumori e affidandosi solo al volo e ai delicati movimenti degli uccelli. I luoghi in Maremma nei quali dedicarsi a questa attività sono molti: la Maremma è, per antonomasia, la terra della natura e dunque non sarà difficile trovare dei luoghi in cui potersi immergere nel paesaggio circostante in un connubio totale. Non è necessario essere esperti del settore, chiunque voglia vivere questa esperienza autentica a contatto con la natura, dovrà mettere in pratica solo pochi consigli sull?attrezzatura utile: abiti comodi e dai colori non eccessivamente sgargianti, che si integrino bene con il contesto, un binocolo o una macchina fotografica con un buono zoom e una guida sugli uccelli se si vuole essere davvero preparati. Tenuto conto di queste accortezze, non resta che partire ed immergersi nella nostra natura, seguendo un itinerario che, in una mescolanza di forme e colori, parte dalla montagna get- tandosi direttamente nel mare. La prima tappa di questo itinerario alla scoperta dell?avifauna maremmana parte proprio da quel Monte Amiata che silente vigila sull?intera valle. L?Amiata è un grande museo all?aperto in cui arte, cultura e natura si incontrano felicemente: siamo precisamente nel parco faunistico del Monte Amiata, il ?wild park? che occupa 120 ettari che si trova all?interno della Riserva naturale del Monte Labbro, una perla incontaminata di castagni e faggi. à l?habitat perfetto per cervi, daini, caprioli e anche il lupo appenninico. Per gli appassionati di birdwatching invece questi boschi sono luogo abituale di osservazione di molti rapaci, tra cui lo smeriglio, il falco cucu- lo e anche il nibbio reale. A proposito di rapaci, il nostro itinerario prosegue verso la zona di Roccalbegna, più precisamente nell?oasi Capra Matilda e nel Bosco dei Rocconi: la riserva si estende nell?Alta valle dell?Albegna e interessa i comuni di Semproniano e Roccalbegna, occupando una superficie di 371 ettari; la zona si rivela di particolare interesse per la presenza di rari rapaci diurni come il biancone e il lanario, specie prioritaria a livello Cee, in decremento in Europa, tanto da essere ?battezzata? dal WWF ?La Valle dei Falchi?, ma in generale sono presenti moltissime specie inserite nelle ?liste rosse? europee e tutelate dalla Convenzione di Berna: l?albanella minore, l?assiolo, l?averla capirossa, il PRIMO PIANO ? VIVI ? 61 VIVI ???? Tantissimi i luoghi nei quali dedicarsi a questa attività in provincia di Grosseto: dal Monte Amiata a Capalbio, passando per Roccalbegna, Semproniano, Castiglione della Pescaia, il Parco della Maremma ed Orbetello tanto per citarne alcuni falco pecchiaolo, il gufo comune, il martin pescatore, il picchio verde e il merlo acquaiolo. La prossima tappa dell?itinerario approda direttamente alla Diaccia Botrona, l?emblema della Maremma che fu, che si estende su oltre mille ettari di territorio e che è considerata la più significativa area umida italiana: la Diaccia Botrona, alle porte di Castiglione della Pescaia, è tutto quello che rimane dell?antico Lago Prile, prosciugato nel XIX secolo. Qua è presente un preziosissimo ecosistema, che ospita un?incredibile varietà di organismi viventi, sia vegetali che animali: non a caso, la zona è un paradiso per gli amanti del birdwatching, con oltre 200 specie 62 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 di uccelli rilevate che transitano nell?area durante tutto l?arco dell?anno, di cui circa 80 nidificanti. Tra le più importanti possiamo trovarvi il falco di palude, l?albanella reale, l?airone bianco, il falco pescatore, il nibbio, il falco pecchiaiolo, il chiurlottello, la garzetta, la sgarza ciuffetto, la pittima reale, l?airone rosso, il tarabuso, la ghiandaia marina e il cuculo dal ciuffo. Sicuramente il luogo per eccellenza nel quale poter entrare in stretto contatto con gli uccelli che transitano sui nostri territori, è a due passi da Grosseto il Parco della Maremma, un vero e proprio paradiso per gli amanti del birdwatchig e altra tappa del nostro viaggio nella natura: la zona attorno al fiume Ombrone, infatti, è uno degli ambienti umidi più affascinanti e ricchi di avifauna della zona maremmana, habitat prescelto per centinaia di uccelli. Con le sue 270 specie di uccelli, è possibile, all?interno del Parco della Maremma, effettuare splendidi itinerari dedicati all?avvistamento dell?avifauna che si sviluppano tra praterie palustri, macchia, stagni e dune, tra la foce dell?Ombrone ed i chiari della Trappola: nel Parco in particolare nidificano molte specie importanti quali il fratino, l?occhione e la ghiandaia marina; dal 2010, grazie ad un progetto specifico di reintroduzione, è tornato di nuovo a nidificare anche il falco pescatore. Tra i rapaci presenti si distinguono il falco pellegrino, il lodolaio, il gheppio, la poiana, il falco di palude e il biancone. Tra i rapaci notturni è possibile individuare l?allocco, il barbagianni, la civetta e l?assiolo. Effettuare un?escursione di birdwatching nel Parco della Maremma è quindi un?occasione unica: con il sostegno di guide esperte è possibile entrare in contatto con alcuni degli esemplari più interessanti e vivere la natura e il parco in modo divertente ed originale. Proseguendo in direzione Roma, troviamo un?altra tappa del nostro itinerario naturale vicino ad Orbetello: ci fermiamo alla Riserva naturale della laguna e al bosco di Patanella. La laguna di Orbetello offre una miriade di opportunità per gli amanti del birdwatching: sono stati confermati gli avvistamenti di 200 su 450 specie stimate in Italia. Non raramente ci si imbatte in avvistamenti di specie rare, molte delle quali trovano nella laguna l?habitat naturale per riprodursi: il chiurlo, il falco pescatore, il gruccione, il falco di palude e soprattutto il cavaliere d?Italia sono solo alcuni degli esemplari che può capitare di vedere nella laguna. La presenza di tutte queste specie è dovuta alla scarsa profondità della laguna (1 metro) che consente una via più semplice per procurarsi il cibo. I percorsi di birdwatching alla zona umida dell?Oasi della Laguna di Orbetello si svolgono prevalentemente attraverso tre diversi itinerari: il primo, quello più classico e attrezzato, consente l?osservazione delle specie volatili da nove postazioni fisse. Il secondo si effettua invece all?interno del Bosco di Patanella, dove è stato allestito un percorso botanico e dove si trovano capanni per l?osservazione; il terzo è quello del Casale Giannella, un casale spagnolo del 1600 all?interno del quale c?è una foresteria del WWF che ospita una mostra sulle zone umide e il giardino delle farfalle. Il nostro percorso termina con l?ultima sosta al Lago di Burano, presso Capalbio: l?Oasi, gestita dal WWF, si estende per 410 ettari, di cui 140 occupati dal lago, compresi tra Ansedonia ed il Chiarone; si tratta di un lago salmastro costiero, sopravvissuto ad un antico lago, lungo 3 km e separato dal mare da un doppio cordone di dune sabbiose. La Riserva oltre ad ospitare diverse specie stanziali, è un importante luogo di svernamento e sosta di un gran numero di uccelli: fenicotteri, oche selvatiche, gabbiani, beccapesci, tarabusi e aironi cenerini. Nel canneto vivono inoltre usignoli di fiume, cannareccioni, forapaglie castagnoli e migliarini di palude, a cui si aggiungono anche diverse specie di anatre come le morette e i moriglioni. Tra i rapaci possiamo trovarvi il falco di palude, il falco pescatore, la poiana, lo sparviero, il gheppio, l?aquila anatraia ed altri. Le possibilità in Maremma sono davvero molte, non resta dunque che munirsi dei pochi ?attrezzi del mestiere? necessari e godersi l?itinerario. I motivi sono tanti: la Maremma è uno dei luoghi migliori per fare birdwatching proprio per la sua grandissima varietà di ambienti, dalla montagna al mare, dai laghi, dalla macchia mediterranea. Il birdwatching offre anche un?occasione per stare insieme con amici o con la famiglia, sfuggendo dallo stress della città e della quotidianità e ritrovando un po? di pace ammirando ed immergendosi nelle bellezze della nostra natura. Foto di Giancarlo Gabbrielli PRIMO PIANO ? VIVI ? 63 VIVI ENOTURISMO L?enoturismo come volano di benessere e rinascita dei territori ?minori? d?Italia Sono numeri importanti quelli che emergono dal XVI Rapporto sull?enoturismo in Italia a cura dell?Associazione Nazionale Città del Vino recentemente presentato. Nel 2019: +7% di visitatori, passati da 14 a 15 milioni; e +6% di giro d?affari, passato da 2,5 a 2,65 miliardi di euro. Nel 2020, inevitabilmente, si sconteranno gli effetti del Covid-19, ma si lavora con grande impegno perché sia una temporanea battuta d?arresto N uovi fondi per riqualificare l?accessibilità ai territori, rendendoli più fruibili e sicuri, con finanziamenti certi e tempestivi. Ma anche una più incisiva detraibilità o almeno deducibilità della spesa turistica ? ed enoturistica ? per il 2020 estesa anche al 2021 e un riconoscimento concreto al ruolo guida dell?enoturismo per la ripartenza e la rinascita dell?Italia ?minore? dei borghi e delle campagne, dove s?intrecciano le offerte d?esperienza e tempo libero di migliaia di Comuni, a partire dalle 460 Città del Vino, la più importante e numerosa rete di Città d?Identità nel nostro Paese. L?Associazione Nazionale Città del Vino fondata a Siena nel 1987 è il naturale candidato ad accompagnare una nuova alleanza pubblico-privata tra istituzioni locali, cantine e sistema ricettivo per la ripresa di un comparto che valeva nel 2019 oltre 2,65 miliardi di euro e 15 64 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 milioni di enoturisti. E che nel 2020 subirà una forte battuta d?arresto, anche se l?estate con la riscoperta della campagna e dei borghi minori, più congeniali alla nuova vacanza ?protetta?, potrebbe risvegliare l?interesse per tantissimi italiani verso una forma di turismo ancora a molti sconosciuta, tra vigne, degustazioni all?aperto e piazze bellissime e non affollate. ?Va bene lo sviluppo di servizi e contenuti virtuali che la rete digitale ci può offrire, come tutti abbiamo visto in questi mesi, ma parallelamente ? ha dichiarato il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon ? dobbiamo lavorare su una nuova accessibilità dei territori: ambienti concreti e reali che vanno resi più fruibili e sicuri. Questo comporta la necessità di riqualificare e creare nuovi sentieri, piste ciclabili, percorsi enoturistici, segnaletica, itinerari ed esperienze culturali, ma anche infrastrutture di servi- zio e connessioni digitali adeguate ai territori più rurali e svantaggiati dal digital divide. Nell?immediato le cantine si stanno organizzando per superare la fase di ripartenza, ma per il futuro non possiamo pensare che lo sviluppo enoturistico ricada soltanto sulle spalle e sulle risorse dei produttori. Anche le istituzioni locali devono essere messe in condizioni d?esercitare il loro ruolo oggi più strategico che mai per lo sviluppo di un turismo del vino ancora più intelligente, sostenibile e rassicurante, che raccolga le nuove sfide e vada nella direzione della nuova agenda economica, più rispettosa dell?ambiente e delle comunità . L?attuale crisi economica e i limiti della globalizzazione saranno superati con il ruolo forte degli Stati e dei governi. Allo stesso modo lo sviluppo locale, anche enoturistico, vedrà un impegno più forte e incisivo delle istituzioni dei territori, dalle Regioni fino ai Comuni?. Numeri in crescita Impossibile non considerare l?enoturismo come volano di benessere e rinascita dei territori ?minori? del Belpaese. Un comparto che nel 2019 è cresciuto del 7% in termini di presenze, arrivate a 15milioni (erano 14 nel 2018), e di giro d?affari con un +6% che fa crescere il ?fatturato? a 2,65 miliardi di euro (erano 2,5 nel 2018); questi in sintesi i dati economici del XVI Rapporto sul Turismo del Vino in Italia curato da Città del Vino in collaborazione con lo staff del Corso di ?Wine Business? dell?Università di Salerno, presentato in diretta web dal professor Giuseppe Festa, coordinatore dell?Osservatorio sul Turismo del Vino, in una sessione online che ha visto gli interventi ? oltre che del presidente Floriano Zambon ? di Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale ?Donne del Vino?; di Roberto Cipresso, winemaker e commissario del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino; e dei coordinatori delle Città del Vino di Veneto, Piemonte e Sicilia, rispettivamente Benedetto De Pizzol, Stefano Vercelloni e Corrado Bonfanti. ?Lo studio ? ha commentato il presidente Floriano Zambon ? dimostra ancora una volta lo standard più elevato di qualità delle Città del Vino nell?accoglienza enoturistica e questo favorisce la ripresa, finita la fase d?emergenza, perché siamo avvantaggiati da condizioni ambientali, strutturali e di lunga esperienza che ben si adattano alla rinnovata idea di un turismo lento, piacevole, sicuro e di prossimità . C?è ancora molto da fare sui territori ma siamo già in linea con questo trend di sostenibilità ambientale, economica e sociale, valori e obiettivi che sono anche nell?agenda europea?. Dall?analisi del Rapporto emerge che il 2019 è stato l?anno con le performan- ce più elevate per il turismo del vino in Italia, un dato ricavato con interviste tra 80 Comuni (il 18,22% delle Città del Vino) e 92 cantine. La fotografia sui territori ha registrato il protagonismo dei sindaci e degli amministratori nell?animazione enoturistica. Ad esempio il 40% dei Comuni intervistati (32 su 80) applica la tassa di soggiorno e reinveste le entrate in comunicazione, servizi per il turismo ed eventi. Comuni che nell?86% dei casi hanno realizzato uno o più progetti per promuovere l?attrattività enoturistica del territorio e/o migliorare i servizi offerti. Senza dimenticare l?evento più enoturistico dell?estate, Calici di Stelle, organizzato da Città del Vino in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino (in oltre 150 piazze e borghi italiani) e che il prossimo agosto potrà essere riproposto con una formula nuova in segue a pag. 68 PRIMO PIANO ? VIVI ? 65 VIVI ???? Si studia la ripartenza con nuove modalità ? anche per Calici di Stelle, in programma ad agosto ? ma il futuro passa attraverso nuovi servizi, anche virtuali, e un?accessibilità ai territori ampia e di qualità , con sentieri, piste ciclabili, itinerari culturalienogastronomici e una nuova alleanza tra pubblico e privato linea con le prescrizioni di distanziamento fisico tra le persone. Il giudizio dei Comuni è positivo inoltre sulle carte dei vini di territorio proposte da ristoranti ed enoteche: lo fa il 95% degli esercizi con una presenza di etichette locali del 65%. Reputa invece insufficiente la qualità delle infrastrutture di collegamento (5,91 punti) e ha al suo attivo un ufficio turistico di promozione locale solo in 6 casi su 10, che a sua volta misura arrivi e presenze solo in 3 casi su 10. Il quadro delle cantine Il XVI Rapporto ha analizzato anche un campione di 92 cantine italiane. Le aziende hanno dichiarato una media di presenze nel 2019 di circa 3.700 enoturisti e un fatturato in cantina legato a vendite dirette e degustazioni di 132mila euro. Pressoché tutte (95-96%) fanno vendita diretta, degustazioni e visite alla struttura; il 22% accoglie ?braccia? turistiche anche per la ven- 68 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 demmia; il 20% ha un servizio di ristorazione; il 19% un museo del vino o una galleria d?arte interna alla cantina; il 13% offre pernottamento; il 48% apre gli spazi al parcheggio dei camperisti e dei turisti en plein air; l?80% ha cantine accessibili ai disabili; il 40% ha vigneti aperti agli stessi disabili; l?86% ha anche sale degustazione accessibili; ma è molto meno accessibile il vigneto (42%) o il pernottamento (11%). Nell?ambito dei servizi di ristorazione va segnalato invece che il 24% dei ristoranti delle cantine offre cucina vegetariana/vegana. Tutte cantine comunque ben presenti sul web con siti (96%), sui social network (95%), sui portali turistici (52%), con possibilità di prenotazioni telematiche (64%) e app per dispositivi mobili (26%). Gli enoturisti arrivano in cantina attraverso internet nel 24% dei casi; tramite passaparola (21%); tour operator (16%); pubbliche relazioni (16%); col marketing diretto nel 9% dei casi e con la pubblicità (stampa radio e tv) solo nel 5% dei casi. Comunque nel 2019 nella percezione del 54,35% dei produttori che hanno risposto al questionario del XVI Rapporto sul Turismo del Vino il flusso delle presenze enoturistiche in azienda è aumentato, mentre nella percezione del 23,91% dei rispondenti è perlomeno rimasto stabile. Il valore medio di tale aumento è stato calcolato pari al 23,54%. Mentre il fatturato enoturistico sarebbe aumentato per il 60% delle cantine e il valore medio di tale aumento sarebbe stato di quasi il 21%. Il turista del vino italiano Il XVI Rapporto ha analizzato anche un campione di enoturisti di età media di 48 anni. Il 45% ha dichiarato di visitare e trascorrere un periodo di vacanza nei territori del vino almeno una volta l?anno; il 30% più di una volta l?anno; il 9% almeno una volta al mese. Ed è un turista del vino prevalentemente ?regionale? poiché il 30% rientra normalmente a casa a fine giornata e il 23% rientra sempre a casa. Nel 60% dei casi i turisti hanno anche dichiarato infatti di visitare più frequentemente le cantine della regione di residenza. Per l?escursionista giornaliero la spesa si traduce mediamente in 80 euro tra acquisti e degustazioni; mentre per chi pernotta la spesa giornaliera lievita mediamente a 155 euro. Infine anche quest?anno la Toscana si conferma la regione enoturistica percepita come più attrattiva; a seguire il Piemonte, il Trentino Alto-Adige e il Veneto al Nord e la Campania al Sud. VIVI ENOGASTRONOMIA Etruria Retail abbraccia la Maremma con la nuova linea ?Sapori & Valori? La Maremma nel carrello. Etruria Retail, azienda senese leader nel campo della grande distribuzione organizzata dell?Italia centrale, scende in campo a favore dei produttori locali e lancia ?Sapori & Valori?, la linea dedicata alla valorizzazione di prodotti di carni, salumi, formaggi e gastronomia che arrivano direttamente dalle migliori aziende della Maremma sugli scaffali dei punti vendita della rete a marchio Carrefour e La Bottega DI CRISTINA CHERUBINI Dalla globalizzazione alla localizzazione La qualità incontra la tradizione. La concezione moderna del supermercato esula da quanto in passato ha significato per l?immaginario comune. Oggigiorno le nuove necessità della collettività richiedono un?attenzione più capillare dei responsabili delle rivendite al dettaglio e all?ingrosso, in quanto i clienti ricercano sempre di più peculiari caratteristiche dei prodotti tipici della zona in cui abitano, i quali devono essere genuini come se fossero acquistati in un alimentari o direttamente all?interno dell?azienda agricola che li produce ma che devono anche offrire una convenienza economica tipica delle più grandi linee di supermercati. Nel passato infatti la tendenza che guidava il mercato era quella di convergere verso un?ottica di globalizzazione, assicurando quindi all?interno di ogni area commerciale, la disponibilità di prodotti provenienti da un panorama globale. Il sentimento era quello esplosivo di una nuova visione economicoculturale, stimolata anche dallo sviluppo del settore informatico e delle telecomunicazioni che aveva inesorabil- 70 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 mente condotto il pianeta intero ad una nuova visione univoca, composta da un?unica identità universale. L?andamento sopra citato ha però portato con sé la perdita in alcuni casi dell?identità locale delle singole aree territoriali. Si preferiva infatti acquistare i generi di prima necessità nei grandi centri commerciali, in linea con la scarsa dotazione di tempo delle persone, caratterizzati da un ottimo rapporto qualità prezzo, a discapito dei piccoli negozi, pionieri del commercio di prodotti totalmente locali e di grande qualità , sprovvisti però di vasta scelta e spesso invece caratterizzati da prezzi più alti rispetto alla concorrenza organizzata per le vendite all?ingrosso. La controtendenza a cui stiamo assistendo negli ultimi anni è quella che racconta di una popolazione che ha estremo bisogno di un ritorno all?essenziale. Le persone si sono accorte che l?anima del territorio in cui abitano risiede nei prodotti che in esso vengono realizzati, e che il rispetto per la nostra salute e il nostro corpo passa attraverso l?accurata scelta degli alimenti che portiamo sulle nostre tavole. L?emergenza COVID-19 ha indebo- lito molti comparti dell?economia del nostro territorio, ed alcune delle categorie che sicuramente risentiranno maggiormente degli effetti della crisi da essa innescata e del lockdown sono i piccoli artigiani, le piccole imprese e le aziende enogastronomiche che orbitano attorno al tessuto economico del nostro territorio. Molti supermercati si sono quindi attivati per offrire alla loro clientela il miglior paniere di prodotti perfettamente in equilibrio tra eccellenza delle materie prime, localizzazione del bene e convenienza economica. ?Sapori & Valori?, la proposta di Etruria Retail Etruria Retail ha abbracciato così la Maremma, lanciando una nuova linea chiamata ?Sapori & Valori?. In un?ottica di ripresa totale dell?economia nazionale e con la speranza di un completo ripristino delle presenza estive legate al turismo stagionale, Etruria Retail ha pensato ad una nuova strategia di distribuzione delle eccellenze del territorio maremmano, raggruppando alcune delle migliori aziende del settore enogastronomico, al fine Nella foto un momento della presentazione dell?iniziativa avvenuta a Grosseto il 12 giugno scorso presso il supermercato Carrefour Market Superstore di via Scansanese; da sinistra Pietro Greco, direttore di Coldiretti Grosseto, Carlo Santarelli, presidente del Caseificio sociale di Manciano, Maurizio Nicolello, direttore commerciale di Etruria Retail, Graziano Costantini, direttore generale di Etruria Retail, Riccardo Ginanneschi, assessore alle attività produttive del Comune di Grosseto e Alessandro Fatarella della storica azienda agricola di famiglia attiva nel campo della coltivazione, lavorazione e commercializzazione di frutta e verdura PRIMO PIANO ? VIVI ? 71 VIVI ???? La nuova linea è stata presentata nelle scorse settimane a Grosseto all?interno del supermercato Carrefour Market Superstore, in via Scansanese, con alcuni ospiti, testimonial dei prodotti selezionati da Etruria Retail per rappresentare la migliore tradizione agroalimentare della Maremma 72 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 di poter creare una linea di prodotti nuova e di altissimo pregio, da offrire all?interno dei supermercati da essa serviti. Etruria Retail, azienda posizionata sul territorio senese, leader nel campo della grande distribuzione organizzata dell?Italia centrale, ha creato una nuova filosofia di vendita dei prodotti, la quale non può dirsi meramente una strategia di distribuzione, palesandosi infatti al pubblico come una vera e propria campagna di rivitalizzazione del territorio, creata attraverso la riscoperta delle tradizioni ad esso collegate. L?intento della nuova linea è quello di valorizzare i prodotti di carni, salumi, formaggi e gastronomia che arriva direttamente dalle migliori aziende della Maremma sugli scaffali dei punti vendita della rete a marchio Carrefour e La Bottega. Una vera e propria opera di sostentamento delle piccole e medie imprese che sono distribuite capillarmente su tutto il territorio nazionale, identificata sotto lo slogan ?Diamo una mano ai produttori locali?, attuata dall?azienda Etruria Retail, realizzata in via preliminare attraverso il lancio in 290 punti vendita della rete, della linea dedicata ai prodotti locali e di qualità di Toscana, Umbria ed Alto Lazio. La presentazione La presentazione del progetto si è svolta a Grosseto, il 12 giugno all?interno del supermercato Carrefour Market Superstore, in via Scansanese con alcuni ospiti, testimonial dei prodotti selezionati da Etruria Retail, come ad esempio Carlo Santarelli, presidente del Caseificio sociale di Manciano cooperativa nata nel 1961 che oggi riunisce 250 soci allevatori, in rappresentanza tra i tanti prodotti anche del prelibato Pecorino Toscano DOP e Alessandro Fatarella della storica azienda agricola di famiglia attiva nel campo della coltivazione, lavorazione e commercializza- Nella foto Maurizio Nicolello, direttore commerciale di Etruria Retail zione di frutta e verdura di qualità che in Maremma semina e fa crescere meloni, cocomeri, carciofi, asparagi, pomodori, fragole, zucchine, cetrioli e patate. Incorniciati tra i meloni di Fatarella e il Pecorino Toscano Dop del caseificio di Manciano, Graziano Costantini, direttore generale di Etruria Retail e Maurizio Nicolello, direttore commerciale hanno illustrato ai presenti gli animi che hanno condotto l?azienda ad attivarsi per l?implementazione di un progetto ad alto contenuto valoriale, creato sulla stregua di principi che stanno alla base di ciò che più conta nella vita di ognuno di noi, la nostra storia e le tradizioni della nostra terra. «?Diamo una mano ai produttori locali? è il titolo della campagna che abbiamo scelto per sostenere l?economia dei territori in cui siamo presenti ? spiega Graziano Costantini, Direttore Generale di Etruria Retail ?. Abbiamo selezionato solo aziende locali per portare dal produttore al carrello, grazie a una rete di vendita capillare e multicanale, la qualità e la freschezza. Un assortimento che soddisfa le esigenze di spesa dei nostri clienti, offrendo il meglio dei prodotti della Toscana a prezzi convenienti e bloccati». L?amministrazione comunale ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo della campagna lanciata da Etruria Retail, per questo alla conferenza Nella foto Graziano Costantini, direttore generale di Etruria Retail era presente anche Riccardo Ginanneschi, assessore alle attività produttive del Comune di Grosseto, il quale si è anche fatto portavoce dell?iniziativa Maremma nel cuore un progetto di visual storytelling, che racconta i prodotti, il territorio e la storia delle aziende della provincia di Grosseto anche attraverso un portale dedicato a sostegno del tessuto produttivo locale. «Come amministrazione ? affermano il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l?assessore Riccardo Ginanneschi ? sosteniamo con grande entusiasmo l?iniziativa di Etru- E ria Retail che ben si sposa con i valori e i progetti che stiamo portando avanti nell?ambito della ripresa delle attività produttive locali. Il nostro obiettivo è quello di sostenere in maniera concreta le aziende del territorio che, con grandi sacrifici, hanno affrontato la chiusura causa Covid-19: sostenere i prodotti locali e promuovere la sana alimentazione ?Made in Maremma? significa valorizzare l?immenso patrimonio enogastronomico del nostro territorio, educando i consumatori a principi di spesa alimentare sostenibile e responsabile». Etruria Retail truria Retail è un gruppo di acquisto nato a Siena nel 1961 e divenuto leader della grande distribuzione nell?Italia centrale, dove è presente con 292 punti vendita in 15 province in Toscana, Umbria e alto Lazio. La maggior parte dei supermercati si concentra in Toscana (207 punti vendita), seguita da Umbria (57); Lazio (24) e Liguria (4). Il Gruppo Etruria Retail è impegnato nella somministrazione di merci e servizi ai propri soci, oltre che nella gestione diretta di 23 punti vendita ed è presente nel settore del Food Service. Con i suoi oltre 1900 collaboratori e 292 pdv serviti, Etruria Retail registra un giro di affari di oltre 370 milioni di euro l?anno, con quote di mercato significative in Toscana, in particolare nelle province di origine. La società fonda la sua attività sui valori di sostenibilità , dal rispetto per l?ambiente, all?attenzione per la riduzione dei consumi, dalla valorizzazione dei prodotti locali all?impegno verso la comunità . PRIMO PIANO ? VIVI ? 73 VIVI CALCIO Il Grosseto torna in paradiso! Centrata la promozione in serie C o Lega Pro! Da pochissime settimane è stata ufficializzata la vittoria del campionato di Serie D da parte dell?U.S. Grosseto. Un successo ? quello raggiunto dai colori biancorossi guidati dalla famiglia Ceri ? che fa volare il Grifone nel mondo professionistico, un obiettivo assolutamente impensabile fino a qualche anno fa... DI LORENZO MANTIGLIONI 74 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Foto Us Grosseto 1912 - Noemy Lettieri Nella foto Simone e Mario Ceri con (al centro) il Mister Lamberto Magrini C i siete mai stati allo stadio? Avete mai visto la folla trepidante che trattiene il respiro, tutta insieme, sperando che quel maledetto pallone entri nella rete? E quei brividi che corrono sulla pelle al momento del gol, mentre tutto intorno a te l?estasi sportiva ha raggiunto il culmine? A volte ce lo dimentichiamo, è naturale, ognuno ha la sua routine quotidiana e le sue passioni, ma lo stadio riesce ad essere uno spettacolo, sia per gli intenditori del calcio giocato sia per chi guarda una partita in via del tutto occasionale. Un po? come le corride per Ernest Hemingway. Vi ricordate il rumore dei tamburi, il boato gagliardo e tracotante delle curve, durante la partita dei play-off tra il nostro Grifone e il Livorno, di qualche anno fa? C?era una tensione agonistica che si poteva tagliare con il coltello. C?era quel sano e assolutamente devoto (come se fosse una fede religiosa) spirito di appartenenza ai nostri colori. Le bandiere biancorosse sventolavano fiere sulle nostre teste e chiunque, tra i presenti sugli spalti, avrebbe voluto mettersi gli scarpini e scendere in campo per onorare la propria città . Beh, a volte il calcio, soprattutto in Italia, ha una connotazione più sacra ed assoluta rispetto agli altri Paesi europei. à quasi, appunto, come una fede religiosa e quando la tua squadra, quella che rappresenta il tuo quartiere, la tua infanzia e tutto quello che ti scorre nel sangue e ti fa battere il cuore, riesce a segnare, l?apoteosi è ancor più divina. Vi ricordate Mauricio Pinilla? Ad un certo punto, nella nostra Grosseto, abbiamo avuto l?impressione che se il calcio avesse avuto davvero un dio, per noi faceva il centravanti e veniva dal Cile. Sapete, pensandoci bene, che cosa potremmo dire oggi? Che finalmente quei tamburi, quell?esplosione di urla che parte dai polmoni ed esce dalla gola, quello stadio così pieno in cui la tensione sportiva pende sulle teste dei tifosi, stanno tornando. L?U.S. Grosseto, dopo qualche anno di purgatorio, finalmente torna nel paradiso del calcio che conta. La banda biancorossa della famiglia Ceri è tornata nel mondo professionistico. Il nostro Grifone, vincendo in maniera anticipata ? vista la chiusura del campionato per via della pandemia ? la Serie D, progetta la prossima stagione sulle ali dell?entusiasmo, ma con un occhio sempre rivolto al settore giovanile e al bilancio. Abbiamo voluto analizzare il succes- so dei biancorossi e loro obiettivi futuri con i due deus ex machina che hanno guidato la marcia trionfale del U.S. Grosseto: i Presidenti Mario e Simone Ceri. Presidente, Mario Ceri, com?è andato il recente incontro con il sindaco del Comune di Grosseto? ?L?incontro è stato molto proficuo. Il Comune, tramite la persona del sindaco Vivarelli Colonna, ci ha fatto sapere che ci starà sempre molto vicino. Ci aiuterà in termini di reperimento degli sponsor e dell?azionariato popolare. Ci rincontreremo nei prossimi giorni sicuramente.? Com?è la sensazione di essere arrivati nel calcio professionistico? ?Non lo so, francamente. Per me è la prima volta in Serie C. Siamo partiti dalla Terza Categoria e ora ci troviamo in una realtà che, all?inizio, era assolutamente impensabile. Siamo riusciti a vincere la Serie D, successo affatto scontato visto che è una delle competizioni più complesse, e questo ci riempie d?orgoglio. Bisogna, però, ricordare che ci aspetta una stagione difficile, sia dal punto di vista sportivo ma anche da punto di vista economico, considerando le grandi spese che la categoria impo- PRIMO PIANO ? VIVI ? 75 VIVI ???? Mario Ceri: ?Com?è la sensazione di essere arrivati nel calcio professionistico? Non lo so, francamente. Per me è la prima volta in Serie C. Siamo partiti dalla Terza Categoria e ora ci troviamo in una realtà che, all?inizio, era assolutamente impensabile? Nella foto Sersanti e Moscati festeggiano dopo un gol ne.? Quale sarà l?obiettivo stagionale della prossima stagione per il suo Grifone? ?La salvezza, senza alcun dubbio. Devo dire che sarebbe un altro miracolo per noi.? Questa stagione, purtroppo, è stata segnata dal lockdown per via della pandemia. Ciò ha comportato la chiusura anticipata del campionato e tutta una serie di problematiche assolutamente inedite ed improvvise. Com?è stato gestire, in un momento come quello, una grande società come l?U.S. Grosseto? ?Noi abbiamo avuto, ad essere since- ro, nell?enorme sfortuna, un pizzico di fortuna. Perchè, quando c?è stata la chiusura del campionato, noi eravamo primi in classifica e questo ci ha permesso poi di passare in Serie C. Penso che saremmo comunque arrivati primi lo stesso, visto che la squadra era in salute e concentrata. Certo, vincere sul campo, portando a termine l?intera stagione, sarebbe stato ancora più soddisfacente ma non possiamo assolutamente lamentarci.? Prevede che per la prossima stagione sarà compiuta una campagna acquisti sostanziosa? ?Noi crediamo che tutti i ragazzi meriterebbero la riconferma vista l?otti- Nella foto l?esultanza della squadra sotto la curva 76 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 ma stagione che hanno portato a termine. Ma è chiaro che non si possono confermare tutti e ventidue i giocatori. Penso che, alla fine, più del cinquanta per cento della rosa attuale resterà con noi. Cercheremo di prendere alcuni giocatori giovani, provenienti dalle Primavere di Serie A magari, e qualche giocatore più d?esperienza.? Com?è il rapporto con la Curva e con la città di Grosseto in generale? ?Con i tifosi il rapporto è splendido. Posso dire che non perdono mai un?occasione per farci sentire importanti per quello che abbiamo fatto e per quello che abbiamo ricreato dopo la gestione Pincione. Sottolineo anche la vicinanza dell?Amministrazione comunale e dei Presidenti di altre società sportive. Siamo veramente contenti perché abbiamo avuto un riscontro assolutamente positivo.? Sente già l?emozione del derby con il Siena? ?Il prossimo anno ci leveremo assolutamente la voglia dei derby, perché in Serie C abbiamo: Siena, Arezzo, Lucchese, Carrarese, Pistoiese, Livorno (se dovesse retrocedere dalla Serie B) e Pontedera. La speranza è che si possa giocare a porte aperte, francamente. Anche perché, privare i nostri tifosi di partecipare a questi match così sentiti ed affascinati sarebbe veramente un peccato.? In chiusura, vuole dire qualcosa ai nostri tifosi-lettori? Mattia Galligani Nella foto il grossetano Boccardi, tra le rivelazioni, in azione ?Ci tengo a ribadire che noi contiamo tantissimo sulla tifoseria. Sostenere una squadra, come la nostra, che torna nel mondo professionistico è davvero vitale. Noi, ovviamente, ci speriamo tantissimo nel riportare molta gente allo stadio.? Anche Simone Ceri ha analizzato insieme a noi il successo del suo Grosseto. Quando iniziò, poco meno di dieci anni fa, con il Roselle dalla Terza Categoria, l?avrebbe mai detto di ritrovarsi in Serie C? ?No, assolutamente. à veramente impensabile il traguardo che abbiamo raggiunto. Francamente, nemmeno l?avevo mai sognato.? Quanto è stato difficile, ogni anno, reinventarsi una progettualità e degli obiettivi da raggiungere, visto che ogni stagione vincevate il campionato salendo dunque di categoria? ?In realtà , noi abbiamo sempre programmato ogni stagione ma puntualmente abbiamo stravolto ogni piano. Spesso abbiamo pensato delle squadre per raggiungere l?obiettivo salvezza e poi ci siamo ritrovati in cima alla classifica. à chiaro che i valori dei nostri ragazzi hanno fatto la differenza. Devo dire, allo stesso tempo, che gestire in soli otto anni questi enormi salti in avanti non è affatto facile.? Quanta importanza avrà , per il nuovo Grosseto in versione professionistica, il settore giovanile? ?Molta. Devo dire che noi abbiamo sempre guardato con attenzione al settore giovanile. Noi pensavamo di raggiungere, una volta in Serie D, la categoria superiore nel giro di cinque anni. Questo ci avrebbe portato a lavorare con più meticolosità e perizia con i giovani e magari, una volta entrati nel mondo professionistico, potevamo contare su una batteria relativamente corposa, figlia del settore giovanile, da inserire nella prima squadra. à chiaro che questo risultato, assolutamente inaspettato, ci porta a stravolgere tutti i buoni propositi. Ovviamente, lavoreremo con tutto lo staff per trovare almeno un ragazzo da inserire in rosa.? L?obiettivo di quest?anno sarà la salvezza, dunque? ?Non proprio. Prima di tutto, senza alcuna possibilità di appello, l?obiettivo sarà mantenere il bilancio in verde. In secundis, proveremo a salvarci. L?importante è non fare debiti. Perché, anche semmai dovessimo retrocedere, meglio avere una società sana che può puntare a rivincere successivamente. Se, invece, una società inizia ad avere i conti in rosso si rischia di far saltare tutto il banco.? Siena, Arezzo, Livorno (se retrocede dalla Serie B): che show sarà la prossima stagione per il Grifone? ?Derby di questo genere sono sempre bellissimi. Sono partite sentite e con un richiamo diverso rispetto ad altri match. La speranza è che gli stadi tornino ad essere aperti, perché il calcio senza pub- blico non vale niente.? Che ruolo può giocare, in queste competizioni, la tifoseria e la vicinanza della città in generale? ?La tifoseria è sempre stata per noi il dodicesimo uomo in campo. La vicinanza della città è ovviamente una presenza vitale. Abbiamo bisogno dell?aiuto di tutti, sia allo stadio, sia nella partecipazione alle azioni dell?U.S. Grosseto.? Qual è il primo ricordo felice che le viene in mente, se dovesse ripensare a questi otto anni di trionfi? ?Ne ho tantissimi di ricordi. Mi viene in mente il gol di Vincenzo Vento che ci fece superare la semifinale di Coppa Toscana (che poi, tra l?altro, vincemmo); le due vittorie con il Serravezza, il trionfo della Coppa di Prima Categoria; aggiungo il successo a Cecina per quattro a zero, con una squadra imbottita di giovincelli viste le tante grandi assenza, ma fu la mentalità vincente a fare la differenza; ovviamente la vittoria della Coppa d?Eccellenza e il campionato d?Eccellenza; ed infine, la vittoria per uno a zero contro il Monterosi, con il gol di Filippo Boccardi, davanti ad oltre tremila tifosi.? Si sente di dire qualcosa ai nostri tifosi-lettori per la prossima stagione? ?Più aumenta il senso di appartenenza e più la squadra diventa forte. Il gioco si fa duro e quindi spero che la gente ci stia vicina, perché da soli non andiamo da nessuna parte.? In bocca al lupo, Grifone. PRIMO PIANO ? VIVI ? 77 VIVI ECONOMIA Banca TEMA approva il bilancio 2019 con numeri in crescita e mission confermata: l?istituto è sempre vicino al territorio Un?inedita Assemblea ordinaria dei soci il 22 giugno scorso ha approvato il bilancio di esercizio 2019 di Banca TEMA. L?assise, infatti, si è svolta presso la Direzione Generale della Banca, ma a causa dell?emergenza sanitaria attuale, senza la presenza fisica dei soci, che hanno dovuto conferire delega ad un Rappresentante Designato. Nel merito i numeri dicono che l?Istituto è in salute e sempre più vicino al territorio in cui opera, ovvero alla comunità , alle imprese e alle famiglie à stata un?Assemblea dei Soci decisamente inedita quella che, riunitasi il 22 giugno scorso presso la Direzione Generale di Corso Carducci a Grosseto, ha approvato all?unanimità il bilancio d?esercizio 2019 di Banca TEMA. A causa dell?eccezionale contesto sanitario attuale, si è trattato di un?assemblea senza la partecipazione fisica dei soci, che hanno conferito delega al Rappresentate Designato, così come previsto dalle nuove normative di legge. Banca TEMA si conferma una banca sempre vicina alle proprie comunità di riferimento e alle esigenze di famiglie e imprese, in un contesto economico in continua evoluzione. Sono trascorsi tre anni dalla fusione tra le preesistenti BCC e l?adesione di Banca TEMA al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea prosegue e rinforza ulteriormente lo stretto legame con il movimento nazionale del Credito Cooperativo e con Iccrea, ?La prima Banca Locale del Paese?. Il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea è infatti il più grande gruppo bancario cooperativo italiano ed è in prima linea nel promuo- 78 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 vere un radicale cambiamento nel modo di fare banca. Più vicino ai suoi clienti, alle imprese e alle eccellenze del Made in Italy espresse dai territori in cui è presente. Oggi riunisce 136 Banche di Credito Cooperativo, e con 2.600 sportelli è il terzo gruppo bancario del Paese. «In questi primi tre anni di attività ? si legge in una nota riepilogativa ? Banca TEMA si è indirizzata al perseguimento degli obiettivi individuati, raggiungendo i migliori risultati possibili, compatibilmente con il contesto mutevole in cui ha operato. I soci al 31 dicembre 2019 erano 10.397, pressoché stabili rispetto all?anno precedente. Il bilancio si chiude con un utile netto 3,6 milioni di euro, in crescita dell?80% rispetto allo scorso anno. La raccolta complessiva da clientela ha superato il miliardo di euro, evidenziando un aumento di 32 mln di euro su base annua (+2,86%). La raccolta diretta ammonta a 945,8 milioni di euro, in lieve calo rispetto al 2018 mentre la raccolta indiretta (risparmio amministrato, gestito e assicurativo) a fine anno era pari a 198 milioni di euro, in crescita del 23,3% rispetto all?anno precedente. Tenuto conto del perdurare di una situazione di crisi che da oltre un decennio interessa il nostro territorio questo dato assume una rilevanza ancora maggiore, come segnale della forte attrattività della Banca rispetto alla fiducia riscossa dalla comunità locale. Gli impieghi netti a fine 2019 erano pari a 746 milioni di euro. Il patrimonio di bilancio nel 2019 è in crescita del 5,5% rispetto all?anno precedente. Il capitale sociale è diminuito lievemente rispetto al 2018 ed ammontava a fine anno ad Euro 14,8 milioni di euro. Il Core Tier 1 Ratio a fine anno era pari al 14,89% rispetto al 14,14% del 2018. Il Total Capital ratio al 31 Dicembre 2019 ammontava al 15,08%, anch?esso in aumento rispetto al 14,46% dell?anno precedente». Anche nel 2019 Banca TEMA ha messo a disposizione delle comunità locali nelle quali è insediata tutte le pro- Grosseto Capalbio Saturnia Pitigliano prie potenzialità per rimanere a fianco delle famiglie e delle imprese, riuscendo a dare efficaci risposte alla domanda di credito e mantenendo una gestione equilibrata che ha consentito di assorbire gli effetti del deterioramento del credito, rilevante ma in diminuzione. «Complessivamente sono stati deliberati, tra rinnovi e nuove erogazioni, oltre 4.300 richieste di affidamento corrispondenti a oltre 6.800 linee di credito, per un totale di lavorazione di oltre 600 milioni di euro. Il primo semestre del corrente anno è stato caratterizzato dalla pandemia COVID 19. In uno scenario totalmente inedito e inatteso la Banca ha profuso tutte le proprie energie per assicurare sostegno finanziario alle famiglie e alle imprese, oltre ad intervenire molto tempestivamente con la sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui per una rilevante quota di clientela. Nel primo semestre del 2020 è stato trattato un numero di richieste di credito da parte della clientela quasi equivalente a tutto l?anno 2019. In un contesto così avverso sono stati mantenuti integri i principali indicatori patrimoniali ed economici. L?aggiornamento costante dei rapporti convenzionali con Enti Pubblici, Associazioni delle categorie economiche, Associazioni del Terzo settore, Consorzi Fidi, per agevolare l?accesso al credito e più in generale ai servizi della Banca, ha consentito a Banca TEMA di mantenere efficace la propria azione e di continuare a gestire al meglio le numerose situazioni di crisi di imprese e famiglie, anche con carattere di emergenza per i riflessi sociali connessi alle stesse». Banca TEMA continua pertanto ad operare nella convinzione che il metodo cooperativo, se correttamente applicato, proprio nei periodi economicamente e socialmente difficili, continui a costituire uno strumento molto valido per dare concrete ed efficaci risposte ai bisogni della gente, promuovendo azioni che possano assicurare sviluppo sostenibile e coesione sociale. «Il modello di servizio adottato nella rete distributiva, per garantire adeguata vicinanza a tutti i territori nei quali la Banca opera, è incentrato sulla pre- senza di due aree territoriali con una buona dotazione organica e con compiti prevalentemente orientati al coordinamento della rete sportelli e a fornire consulenza specialistica alla clientela nei segmenti della piccola impresa, bancassicurazione e gestione del risparmio. Le due aree hanno competenza sulla fascia costiera della Banca e su quella dell?entroterra collinare. Con questa suddivisione si risponde all?esigenza di assicurare il contatto diretto con i soci e la clientela, non snaturando il modello di prossimità che caratterizza l?operato della Banca. Il sistema di offerta territoriale si completa con la presenza di un Centro Corporate, che garantisce un miglior presidio rispetto alle necessità delle imprese più strutturate. à stata mantenuta, inoltre, grande attenzione al sistema dei controlli interni, che nel nuovo modello organizzativo sono effettuati da risorse dipendenti direttamente dalla Capogruppo Iccrea». Il bilancio di Banca TEMA testimonia la coerenza cooperativa delle attività svolte. PRIMO PIANO ? VIVI ? 79 VIVI ???? Banca Tema ha concluso il 2019 con risultati molto positivi, rafforzando i principali indicatori gestionali, con un?accresciuta redditività , maggiore copertura dei rischi, prosecuzione del percorso di ottimizzazione degli assetti organizzativi e adattando la propria operatività ad un contesto in continua evoluzione «Il patrimonio attivo della Banca continua ad essere composto pressoché esclusivamente da beni immobili e strumentali in genere, crediti a clienti del nostro territorio e titoli dello stato italiano. L?assetto complessivo del patrimonio della Banca si presenta equilibrato anche nelle fonti di finanziamento, con una raccolta adeguata ai fabbisogni di liquidità , anche se fisiologicamente ridimensionata a fine anno per i fattori legati alla stagionalità . Nel credito sono stati privilegiati i rapporti con quegli imprenditori che dimostrino effettivo legame con le proprie aziende e consapevolezza della responsabilità sociale che la loro attività porta con sé. Sono proseguiti, anche durante il 2019, gli investimenti infrastrutturali in riqualificazione di immobili e nuove 80 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 tecnologie, con importanti interventi di ristrutturazione per la filiale di Marina di Grosseto, e la sostituzione di numerosi ATM con nuovi modelli idonei al ricircolo del contante. Il contenimento dei costi operativi, che viene chiesto con vigore anche nell?ambito delle politiche del Gruppo Bancario Iccrea, continuerà ad essere perseguito senza per questo far mancare il sostegno alle comunità di riferimento. Banca TEMA segue con particolare interesse gli sviluppi del nascente Polo Agroalimentare, del Distretto Rurale della Toscana del Sud, del Distretto dell?Economia Civile. TEMA Vita, l?associazione mutualistica di Banca TEMA, ha mantenuto il proprio perimetro di operatività e intorno ad essa si va ulteriormente rinfor- zando la coesione tra i soci della Banca e la comunità . Rientra nella competenza di TEMA Vita anche la gestione del Polo Culturale Pietro Aldi, affidatario della pinacoteca, della Biblioteca delle Muse e degli altri spazi di cui la Banca dispone a Saturnia, recentemente ampliati. Particolare cura, infine, continua ad essere dedicata alle fasce deboli della popolazione. Si sta perfezionando proprio in questi giorni una convenzione per il microcredito sociale, finalizzata al sostegno di famiglie o singole persone, nell?ambito di esigenze abitative, tutela della salute, percorsi educativi e formativi, sviluppo e/o miglioramento delle condizioni sociali economiche o lavorative, aperta a coloro che versano in condizioni di particolare e/o temporaneo disagio». ?Chi legge vince! I libri premiano sempre?, un progetto didattico che piace a tutti à calato il sipario sul progetto didattico ?Chi legge vince! I Libri premiano sempre?, finanziato da Banca TEMA, realizzato in collaborazione con TEMA Vita e ideato da Olivia Goffredi e Petra Paoli, che ha coinvolto 1.000 alunni delle province di Grosseto e Viterbo. L?epilogo è andato in onda su TV9-Telemaremma il 5 giugno scorso con una trasmissione dedicata all?iniziativa U na finale ?speciale? per il progetto scolastico ?Chi Legge Vince! I libri premiano sempre? è andata in onda su TV9-Telemaremma, canale 16 del digitale terrestre, il 5 giugno scorso, con una replica nello stesso giorno sul canale 670 del digitale terrestre. Si è concluso così, anche questo anno, per il terzo consecutivo, il laboratorio didattico che ha coinvolto 1.000 alunni delle quinte elementari degli Istituti comprensivi delle province di Grosseto e Viterbo. Il progetto, interamente finanziato da Banca TEMA, senza alcun costo per le famiglie né per le scuole, è realizzato in collaborazione con TEMA Vita, l?associazione mutualistica di Banca TEMA, ideato e coordinato da Olivia Goffredi e Petra Paoli. Lo scorso anno, studenti e maestri hanno gremito la platea del Teatro Moderno di Grosseto, per sfidarsi nella gara finale, proclamare la classe vincitrice e incontrare tre degli scrittori che li avevano accompagnati nei mesi con le loro storie. ?Questo anno, a causa della situazione sanitaria attuale ? ha dichiarato il presidente di Banca TEMA Valter Vincio ?, non è stato possibile realizzare le finali inizialmente programmate a Grosseto e ad Acquapendente. Per coinvolgere i bambini, le famiglie e gli insegnanti si è scelto, dunque, di andare in onda con una trasmissione su TV9 interamente dedicata al progetto, con le testimonianze di alunni e maestri e i contributi video di alcuni degli autori dei romanzi letti in classe dai ragazzi?. ?La trasmissione televisiva ? ha sottolineato il presidente di TEMA Vita Francesco Gentili ? è stato un modo per ringraziare e salutare tutti coloro che durante l?anno si sono impegnati nella lettura dei libri proposti e per mostrare alle famiglie il percorso fatto. Sia i bambini che gli insegnanti, infatti, hanno portato a termine un grande lavoro, assieme ad Olivia e Petra, che li hanno guidati e seguiti anche a distanza nel corso di questo anno scolastico tanto particolare, ma non per questo meno ricco di partecipazione ed entusiasmo?. Il direttore generale di Banca TEMA Fabio Becherini ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto e ha puntato l?attenzione sugli obiettivi del percorso scolastico. ?Il progetto didattico ha lo scopo di avvicinare i ragazzi alla lettura, attraverso una gara tra le classi e punta alla crescita individuale di ciascuno di loro, attraverso la capacità di ?fare squadra? per raggiungere obiettivi comuni. Un allenamento alla cooperazione, dunque, per le nuove generazioni che saranno i cittadini attivi del prossimo futuro?. PRIMO PIANO ? VIVI ? 81 SCOPRI SCOPRI C?à DA VEDERE | Itinerari e luoghi da scoprire Il Giardino Corsini, un orto botanico nel cuore del borgo di Porto Ercole DI FRANCESCA COSTAGLIOLA Il territorio dell?Argentario custodisce due incantevoli borghi antichi: Porto Santo Stefano e Porto Ercole. Quest?ultimo fa da cornice a tante piccole perle tra le quali il Giardino Corsini, orto botanico di acclimazione che cinge con l?imponenza di alberi rigogliosi ed arbusti odorosi di salmastro la Casa Bianca dei Marchesi Corsini. Un luogo pittoresco e suggestivo, un simbolo di storia e di natura, che sorge a pochi passi dal paese vecchio P er coloro che amano viaggiare, l?Italia è da sempre una meta ideale. Infinite sono le bellezze che il Bel Paese è in grado di offrire. Una di queste è senza dubbio la Maremma una terra unica ricca e accogliente, piena di tesori più o meno esibiti e spesso stupefacenti. E tra le tante perle che questo angolo di Toscana regala a chi lo frequenta c?è l?Argentario, verdeggiante promontorio, che si affaccia sulle rive della costa tirrenica, lambito da acque limpide e cristalline, 82 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 sormontate da pareti rocciose, tra le quali si schiudono cale ed anfratti di rara bellezza. Qui, ed in particolare a Porto Ercole, tra varie cose da scoprire segnaliamo un luogo pittoresco e suggestivo, un simbolo di storia e di natura, che sorge a pochi passi dal paese vecchio, il Giardino Corsini, che cinge con l?imponenza di alberi rigogliosi ed arbusti odorosi di salmastro la Casa Bianca dei Marchesi Corsini. A volerlo fu Vincenzo Ricasoli e dopo venti anni dalla sua progettazione, contava già ben 1860 specie diverse. Vincenzo, vissuto dal 1814 al 1891, patriota del Risorgimento italiano, fratello di Bettino, combatté le guerre risorgimentali fino a conseguire il grado di maggiore generale dell?esercito piemontese. Personalità politica di spicco in Maremma, ma non solo, fu appassionato di botanica e agricoltura. Apprese da Cavour, che perno vitale dell?economia della penisola, del sostentamento delle genti dovesse essere l?agricoltura, lo sulla vita politica e sulle vicende familiari, segno di un legame profondo. Morì a Porto Ercole il 20 giugno 1891. in tempi in cui l?agricoltura sabauda grazie a Camillo Benso era la più efficace in un?Italia che stava veementemente lottando per l?indipendenza. Terzogenito del barone Luigi Ricasoli e di Elisabetta Peruzzi subì l?influenza e il carattere tenace e determinato proprio del fratello primogenito Bettino. Condivise con lui le passioni per la vita politica, l?impegno civile, l?agricoltura, la botanica e le scienze; lavorarono insieme al patrimonio familiare rappresentato dalle tenute di Maremma, mostrando la necessità dell?uso della tecnologia e di macchine meccaniche all?avanguardia per incentivare e ottimizzare il lavoro e la buon a resa dei campi. Importante fu l?attivazione di impianti per la mietitura e l?introduzione della mezzadria. Fu eletto a Scansano nelle elezioni del 1861 e nel 1866 era colonnello di Stato maggiore nell?esercito del Regno nella battaglia di Custoza. Nel 1881 fu nominato senatore del Regno nella XIV legislatura e durante tutta la vita ebbe un intenso scambio epistolare col fratel- Nel 1849 acquistò la Casa Bianca di Porto Ercole dove impiantò un giardino botanico di acclimazione con varie specie di piante sulle quali pubblicò numerosi studi scientifici. La scienza e la natura si uniscono insieme nel testimoniare la presenza di specie di natura mediterranea, subtropicale e tropicale, un unicum in zona, soprattutto perché hanno trovato spazio piante rare, lontane dall?habitat originario, ma perfettamente in grado di crescere e svilupparsi grazie al clima mite ed umido. Così scriveva nel 1888, nelle prime pagine di una relazione da lui scritta dal titolo Della utilità dei giardini di acclimatazione e della naturalizzazione delle piante: ?Fin dalla prima gioventù amai le piante, e mi dedicai con molto amore allo studio della Botanica, che coltivai fino al risveglio delle cose nostre italiane, quando tutti i cuori palpitavano nella speranza di veder compito un vivissimo desiderio, che allora altro non era che un sogno. Lasciai i piacevoli studi per prendere parte attiva a tutte quelle vicende che finalmente ci condussero a quel fatto solenne e portentoso, che fu la costituzione del Regno di Italia??. Una volta realizzato questo sogno, Vincenzo Ricasoli aveva finalmente potuto riprendere a seguire le proprie inclinazioni. Inoltre, a seguito di un suo legato testamentario, nella frazione fu costruito un asilo infantile che per mezzo secolo ospitò i bambini del paese, di cui rimane un ricordo struggente nei più. Sconosciuto è il motivo che spinse Vincenzo a venire in Maremma ed a dimorare a Porto Ercole, acquistando da un Governatore dello Stato dei Presidi la Casa Bianca. Quel che oggi rimane di quella scelta è un luogo speciale, dove non è raro osservare scoiattoli e civette ergersi tra la folta vegetazione, tra yucche, agavi, palme, acacie, aloe, eucalipti, leguminose e mirtacee, tra habitat mediterraneo e tropicale, in cui non può non vin- PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 83 SCOPRI ???? A volerlo fu Vincenzo Ricasoli e dopo venti anni dalla sua progettazione, contava già ben 1860 specie diverse cere la curiosità scientifica e il rispetto della natura. Attualmente, la collezione ospita oltre 1300 alberi e arbusti appartenenti a circa 150 specie distribuiti su 3 ha. provenienti in gran parte dall?India, Afghanistan, Medio Oriente, Sud Africa, Australia, Cina, Messico, Indie Occidentali, e le Americhe. I ricercatori del Dipartimento di Biologia Vegetale e del Museo Botanico dell?Università di Firenze in associazione con la Royal Kew Gardens (Regno Unito), e la presente famiglia dei Marchesi Corsini, hanno segnalato 649 alberi e arbusti più significativi. Il catalogo della collezione é disponibile richiedendolo direttamente all?amministrazione della Casa Bianca. Nel 1891, morendo Vincenzo senza figli, lasciò erede universale il pronipote Giovanni Ricasoli Firidolfi, con il compito di proseguire il lavoro del giardino e di edificare in fondo al giardino un asilo infantile per i bambini di Porto Ercole. Alla morte di Giovanni, avvenuta solo dieci anni dopo il prozio, il giardino rimase alla moglie Giuliana Corsini, che, nel 1893 lo vendette a Pier Francesco Corsini di Laiatico, bisnonno degli attuali proprietari. Questo ramo della famiglia Corsini, i cui interessi economici erano più spostati sui vigneti di Firenze, andava in vacanza a Forte dei Marmi piuttosto che a Porto Ercole, trascurando il giardino, che velocemente prese un?aria di abbandono. Finalmente negli anni ?20 e ?30, 84 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 Emanuele Corsini con i sei figli, tra cui Cino il padre dell?attuale proprietario, riprese possesso del luogo, facendone il posto di villeggiatura della propria famiglia, e nonostante nel 1943, una bomba sganciata dagli inglesi della R.A.F. avesse distrutto la vecchia casa padronale, riuscì a far diventare quell?angolo di Porto Ercole, allora poco frequentato, un luogo speciale seppure isolato, frequentato talvolta anche da attori come David Niven, Charlie Chaplin, Bing Crosby, la regina d?Olanda. Oggi il lavoro sul giardino, complesso e impegnativo sotto tutti i punti di vista, è portato avanti con passione da Alessandro Corsini, uno dei figli di Cino. Passeggiare tra viali alberati di piante provenienti da tutto il mondo diventa un percorso conoscitivo di passione e di studio a carattere internazionale, un input per Università e centri di ricerca, senza dimenticare che ci troviamo in un edificio, la Casa Bianca che fa parte delle tradizioni e delle memorie di Porto Ercole e che ha in comune con i Giardini Corsini di Prato e Firenze l?attenzione e la tutela per la natura, per l?esotico e un sottile gusto estetico che non guasta. Il Giardino è soprattutto il Giardino di Porto Ercole, che ha il suo centro nella Casa Bianca un luogo che unisce storia internazionale a quella locale di un borgo di pescatori. Ad amarlo era Giacomo Puccini, amico di Maria Carolina Corsini, nonna di Alessandro, che racconta con entusiasmo: ?Il grande compositore Puccini trascorreva l?estate presso la Torre di Ansedonia, ma era amico di mia nonna e spesso veniva qui al pianoforte, di cui non disponeva nella casa delle vacanze e all?ombra ristoratrice a scrivere, nella quiete spezzata solo dallo stormir della brezza leggera tra le foglie. Una buona parte della Turandot è stata infatti composta d?estate a Porto Ercole. Mio padre Cino rimase tanto colpito dal nome Turandot che decise di chiamare così la sua imbarcazione, suscitando la meraviglia dei portercolesi per la scelta di un nome così peculiare. Da lì e da quella barca iniziò la grande passione per la vela e del Circolo Nautico della Vela dell?Argentario che ha presieduto. Grazie ai miei genitori il Giardino ha iniziato ad ospitare in agosto serate benefiche a favore della Croce Rossa, è stato promosso dall?Università di Firenze uno studio accurato su tutte le piante presenti per catalogarle in modo capillare. I miei obiettivi sono quelli di proseguire con le collaborazioni con enti universitari di ricerca botanica e creare un polo culturale artistico, proponendo mostre d?arte, di scultura in particolare, per deliziare il pubblico, unendo le suggestioni dello scenario paesaggistico, unico in Maremma, alla magia dell?arte. Questo luogo ? conclude Alessandro ? custodisce aneddoti e ricordi che la mia famiglia ha condiviso con Porto Ercole, fanno parte della storia del borgo, un legame intenso e speciale?. SCOPRI BRICIOLE DI STORIA | Fatti e avvenimenti della Maremma che fu Quando a Massa Marittima si batteva moneta DI SANDRA POLI Si intitola ?Massa di Maremma e la Toscana nel basso Medioevo: zecche, monete ed economia? ed è un libro a cura di Monica Baldassarri che raccoglie gli atti delle giornate di studio ?Per una storia economica e sociale della Toscana bassa medievale: le monete e le zecche?, che si svolsero a Massa Marittima nell?ottobre del 2017, nel contesto delle celebrazioni dei 700 anni del ?Grosso massetano?, la moneta d?argento che la città di Massa coniò nel 1317 P er Massa Marittima il 2017 è stato un anno importante: ricorreva, infatti, il Settimo Centenario del Grosso Massetano, l?antica moneta del Libero Comune battuta per la prima volta nel 1317. Nell?occasione furono organizzate delle giornate di studio con la mostra ?Monete e zecche nella Toscana del Trecento? (esposta dal 13 maggio 2017 al 14 gennaio 2018 al Museo di San Pietro all?Orto) a cui venne affiancato il convegno ?Per una storia economica e sociale della Toscana basso medievale: le monete e le zecche? (20- 86 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 21 ottobre 2017). A distanza di tre anni sono stati pubblicati gli atti del convegno in un volume dal titolo ?Massa di Maremma e la Toscana nel basso Medioevo: zecche, monete ed economia? a cura di Monica Baldassarri, pubblicazione realizzata dal Comune di Massa Marittima con il contributo del Parco Nazionale delle Colline Metallifere Grossetane. Il volume è stato presentato sul finire dello scorso anno e raccoglie quattordici saggi più il catalogo della mostra sulle monete del ?300. Seguendo la linea del convegno, incro- cia diverse tematiche e competenze fornendo un?analisi sull?argomento da un punto di vista storico numismatico, archeologico ed economico. Parlare delle monete può sembrare un interesse settoriale adatto agli appassionati di numismatica, in realtà può aiutare a capire molte cose sulla storia economico-sociale del tempo. La prima parte del volume raccoglie i saggi di approccio storico-numismatico. Si comincia con il saggio di Lucia Travaini sul significato della zecca nel- Nella foto il Grosso massetano da 20 denari; in basso la copertina del volume la storia. Alla fine del ?200 inizi del ?300 battere moneta era segno di forza e di autonomia politica che spettava solo allo stato. Avere la zecca, intesa come officina dove veniva fabbricato il prodotto e come istituzione che aveva diritto alla moneta coniata, era una prerogativa di sovranità . Nel caso di Massa Marittima l?istituzione era il Comune, nel caso di altre città poteva essere un vescovado o una signoria. Il saggio di Massimo Sozzi traccia la storia del Grosso massetano. A Massa Marittima la moneta fu battuta per la prima volta nel 1317 inserendosi, come altre città , in un processo storico favorevole. Nel 1313, infatti, era morto l?Imperatore Enrico VII di Lussemburgo e la conseguente disputa per avere il trono fece perdere il controllo degli imperatori tedeschi sull?Italia. Ne approfittarono le città italiane dove diverse compagnie mercantili fiutarono il possibile guadagno nella fabbricazione di monete d?ar- gento e si proposero come zecchieri presso comuni e vescovadi. A Massa il Comune appaltò il servizio ai Benzi, famiglia di mercanti senesi che probabilmente si erano proposti per aprire un?officina monetaria. Il Comune firmò con loro un contratto in cui i Benzi fornivano il bolgano, cioè l?officina; il Comune si impegnava a fornire un luogo e a controllare che nessun altro bat- tesse moneta. L?officina fu collocata in quella che è attualmente la Palazzina della Zecca: una casa torre a sviluppo verticale con una doppia apertura ogivale a pian terreno e una doppia apertura a tutto sesto al primo piano. Qui si battevano il grosso da venti denari, il grossetto da sei denari e il denaro piccolo in mistura. Battere moneta per una città significava avere forza economica e, da qui a contare sul piano della gerarchia politica, il passo è breve. Altri argomenti sono affrontati nella prima parte: l?enorme ruolo che gli zecchieri italiani ebbero in questo periodo anche in altri paesi europei; le zecche clandestine e i falsari: battere moneta era una prerogativa dello stato, chi falsificava poteva essere punito con la morte per alto tradimento. La seconda parte del volume affronta l?aspetto archeologico minerario legato all?attività estrattiva del tempo e alla PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 87 SCOPRI ???? Il volume è stato realizzato dal Comune di Massa Marittima con il contributo del Parco Nazionale delle Colline Metallifere Grossetane e raccoglie quattordici saggi più il catalogo della mostra sulle monete del 300 conformazione geologica delle Colline Metallifere. à interessante scoprire, nel saggio di Giovanna Bianchi e Cristina Cicali, che nelle Colline Metallifere anche Montieri aveva la sua zecca la cui storia si lega con quella dei vescovi volterrani. Le risorse argentifere di Montieri fecero sì che i vescovi, nel corso della prima metà del XII secolo, si accaparrassero il controllo economico di Montieri e lo sfruttamento delle miniere arginando i tentativi espansionistici di Siena. Tutto questo creò le condizioni favorevoli per aprire una zecca e probabilmente vi furono battuti i primi denari volterrani che oggi sono difficili da rintracciare. La storia della zecca a Montieri è sta- 88 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 Nella foto, conii massani rinvenuti nel Museo Civico di Siena ta ricostruita, oltre che con le fonti storiche, con gli scavi archeologici realizzati in tempi recenti, sia nel centro abitato nei pressi del grande edificio denominato ?La Fonderia?, sia nell?area del Poggio dove si trova la Canonica di San Niccolò la cui presenza è attestata dal 1137 ed era legata al Vescovo di Volterra. à importante anche il contributo di Luisa Dallai, Cinzia Lombardi e Maurizio Negri su Serrabottini, località a pochi chilometri da Massa Marittima dove indagini in superficie e in sottosuolo hanno fornito informazioni utili per ricostruire l?organizzazione del lavoro in campo minerario di epoca pre-industriale. Lo stesso saggio traccia una mappa delle installazioni di pozzi e gallerie nel territorio di Massa Marittima e Monterotondo Marittimo. Conclude la seconda parte il saggio di Giuseppe Alessandro Fichera e Cristina Cicali sull?archeologia urbana a Massa Marittima in particolare sugli scavi delle mura di Cittavecchia da cui sono state reperite monete piccole come i denari aretini. La terza parte affronta il tema economico della zecca. Oltre a tracciare la storia economica di Lucca, dell?aretino, di Pisa e di Volterra, traccia anche la storia di ?Massa di Maremma e i rapporti con Siena tra il 1270 e il 1335. Dalla dipendenza finanziaria alla sottomissione?, saggio di Marco Paperini che ai tempi del convegno era assessore alla Cultura del Comune di Massa Marittima. L?influenza senese comincia a farsi pressante all?inizio del ?300, periodo in cui Massa Marittima riscopre il santo patrono, San Cerbone. Infatti, su una facciata del grosso è raffigurata l?effige del santo e sull?altra una croce patente, la scritta S. Cerbon(ius) De Massa le unisce. Si tratta di una scelta identitaria per rimarcare il proprio ruolo. Nonostante questo, la pressione senese si farà sempre più insistente e dal controllo finanziario si passerà a quello politico fino ad arrivare alla definitiva sottomissione nel 1335. L?ultima parte del volume è dedicata al catalogo della mostra che, oltre al grosso massetano, ha avuto l?onore di ospitare esempi di monete custoditi nei musei di altre città : tra queste anche la zecca di Berignone di Ranieri III Belforti, vescovo di Volterra e la Zecca di Casole di Ranuccio Allegretti, altro vescovo di Volterra. Alcune delle monete esposte sono state rinvenute durante il restauro delle mura di Cittavecchia quando sono emerse tracce di un antico insediamento abitativo che il Comune ha poi trasformato nella splendida cornice del giardino d?arte dedicato a Norma Parenti. L?altro merito della mostra è di avere esposto l?antica cartapecora, custodita nell?Archivio di Stato di Siena, che riporta il contratto tra il Comune e la famiglia Benzi con cui fu istituita la zecca massetana. La pubblicazione degli atti, oltre ad essere un coronamento dello sforzo sostenuto a suo tempo dal Comune per organizzare i festeggiamenti del Settimo Centenario, è anche un quadro sulle ricerche svolte finora sulla monetazione toscana del 300 e offre spunti per nuovi approfondimenti. SCOPRI CHICCHE DI MAREMMA | Piccole curiosità di una grande terra Da Dante Alighieri a Pietro Aldi sulla scia di Sauro Marianelli. Pot-pourri toscano per Ghino, il cortese vendicatore Viaggio immaginario dentro? la storia. Una storia ambientata in epoche lontane che prende forma attraverso? l?ingresso in un quadro. Il quadro è il celebre affresco Effetti del Buon Governo in campagna di Ambrogio Lorenzetti realizzato intorno al 1338-1339. La storia è quella di Ghino di Tacco raccontata in quest?articolo sui generis diviso in due parti. Qui c?è l?antefatto. Il seguito nel prossimo numero L DI DANIELA CAVOLI etto quasi cinquanta anni fa, nel 1974, evidentemente con piacere, nei giorni scorsi, mi è saltato alla mente un libro di Sauro Marianelli, noto autore maremmano oriundo di Montefoscoli (PI), che ha dedicato ai 90 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 bambini molto inchiostro della propria penna. «Fuga nel quadro» (Einaudi, Torino, 1974) è il suo libro che spunterà fuori spesso anche nella storia di Ghino di Tacco raccontata in quest?articolo sui generis. Per favorire l?orientamento nella lettura del séguito ? ringraziando l?autore che mi ha dato involontariamente l?aìre (tradotto: l?input) ? trascrivo la quarta di copertina di «Fuga nel quadro»: «?Non uscirai finché non avrai finito il tema?. Ma Damiano, di fronte a questo severo monito della mamma, troverà il modo di scappare dalla stanza e di iniziare una fantastica «fuga nel quadro» che è appeso alla parete. I suoi incontri (col Tordo, l?Ascensorista, il Vigile Nero, l?Usciere, la Fata, la Calcolatrice, il Signor Custode, l?Insegnante di Grammatica, l?Inventore e tanti altri strambi personaggi) non saranno che le raffigurazioni di una satira di «quello che non va» nel mondo d?oggi, e insieme il mezzo per maturare la sua personalità di bambino che, dopo questa piccola «discesa agli Inferi», uscirà dal quadro più maturo e più consapevole di sé». Sono abbastanza pratica del paesaggio del quadro nel quale sto per fuggire da non aver bisogno dei consigli di Tordo, mio vecchio amico, per iniziare il cammino. Non c?è l?ascensore da nessuna parte, i rami sono così piccoli che i progettisti non hanno saputo collocarcelo, ma un buon cavallo per compagno d?avventura (i migliori per molti motivi) lo trovo sicuramente e, ormai sono dieci lustri che ho assorbito e rimugino il senso della frase, letta tra parentesi, La paura, quando è di quella vera, al contrario di quel che si crede, fa diventare coraggiosi1 che coraggio ne ho perfino da regalare, tanto da poter incontrare faccia a faccia anche Ghino di Tacco in persona. Entro. Sala dei Nove - Palazzo Pubblico - Siena Ambrogio Lorenzetti (Siena, 1290 circa - Siena, 1348) Alzo la testa per proiettarmi definitivamente certa verso le incognite del viaggio facendomi sospingere anche da un?altra serena esortazione. La rileggo da qui: «Senza paura ogn?uom franco camini/ e lavorando semini ciascuno/ mentre che tal comuno/ manterrà questa donna in signoria/ ch?el alevata arei ogni balia». ?State tranquilli che chi vi governa e vi governerà , qualsiasi strada percorriate o attività svolgiate, terrà in gran conto ch?io sia presente.? Più o meno dovrebbe suonare così il messaggio vocale tre- centesco. Chi parla ? nel Medioevo il cartiglio è la voce del personaggio che lo regge, attualizzando, la nuvoletta dei fumetti ?, è la Sicurezza che afferma in fin di rima baciata di non voler lasciare nessuno in balìa degli eventi. Aiuterà anche me? Ma certo, nei quadri tutto è possibile! L?unico timore che mi resta ? a me che vengo dal 2020 ? è che, a tutti noi di dopo non noto, ci sia stato, allora, qualche concordato da rispettare. Però la faccia laicissima del quadro e la profonda umanità del suo autore, Ambrosius Laurentii de Senis, fugano anche questo pensiero. Mi avvio verso destra in alto. Subito, occorre una sosta. Base per altezza ? non ho dimenticato ?, l?area Effetti del Buon Governo in città ed in campagna, affresco di Ambrogio Lorenzetti (1338-1340), Sala dei Nove - Palazzo Pubblico - Siena PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 91 SCOPRI ???? L?ispirazione per il racconto di questa storia (o leggenda?) è venuto pensando ad un libro per ragazzi di Sauro Marianelli pubblicato da Einaudi nel 1974 «Fuga nel quadro» dell?affresco è enorme. Ho incontrato non poca difficoltà a farmi capire dai signori che percorrono la strada con le loro alabarde da caccia in pugno, senza riuscirci. Quindi, mi sono rivolta al ragazzo che sta accanto a loro a piedi coinvolgendolo facilmente, invece, dati i fatti, nella soddisfazione del mio bisogno. à sceso nel campo, ha detto qualcosa ai contadini con la zappa ed è tornato, dopo aver superato le parole ancora più in basso ed essersi infilato sotto la cornice dipinta, sullo stesso percorso con un bel cavallo nero. I cavalieri non hanno mosso un muscolo, i cani si sono accucciati mentre dai campi dove idilliache attività fervono da centinaia d?anni veniva un profluvio d?odori diversi che pareva d?esser presenti ai lavori di tutte le stagioni contemporaneamente. Porgendomi le redini, il mio nuovo amico umano, ha ripreso il suo posto non prima di guardarmi con un sorriso smagliante al ?Grazie!? entusiastico che mi sono sentita di rivolgergli per avermi risolto il problema: non sono un?atleta e il viaggio è lungo. Ha rialzato il piede destro per tornare ossequioso al servizio del suo signore mentre io mi domandavo, un bel po? sconcertata, dove lo avesse indirizzato il contadino che gli ha risposto. Ormai ci sono, ma è meglio tentare queste fughe da bambini. La fantasia, da adulti, purtroppo, non sempre ci sorregge. Mentre cavalco alla volta del luogo che desidero raggiungere sulla via ? ho chiesto ai viandanti ? Francigena, e sgattaiolando (il cavallo non si offenda) tra le losanghe verdeggianti del paesaggio, di fianco alle colline che guizzano 92 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 Pietro Aldi, Ghino di Tacco che giura sui Vangeli lo sterminio degli uccisori del padre suo, 1872, Sala del Consiglio, Municipio di Manciano fuori di passo in passo dal quadro fin qui quasi interamente disabitate, incomincio ad intravedere la rocca in cima all?altipiano, del già centro vulcanico pleistocenico ? ora molto successivo borgo medioevale ? dove sono diretta. Ai piedi del torrione, sormontato da un pennacchio, smonto dalla groppa del mio fido quattro zampe. La sella era chiedere troppo. Siena e Radicofani Si trova, il torrione, sul culmine (814 m.s.l.m.) dell?alto piano del monte davanti ? quindi sotto ? ai due seni dissimili che sullo sfondo in alto, a destra per chi guarda, mostra l?Amiata, la montagna maremmana vulcano spento maggiore. Sono a Radicofani, ma non si muove niente. La fuori avrò interpretato male le date? Eppure l?affresco Effetti del Buon Governo in campagna che il Governo dei Nove commissionò nel 1330, insieme agli altri del noto ciclo, per la Sala della Pace (o dei Nove, appunto), nel Palazzo Pubblico di Siena è stato realizzato intorno al 1338-1339, quindi oltre all?allegoria richiesta e manifesta da lasciare come testimonianza e ispirazione ai futuri governanti d?ogni dove, il pittore lo deve aver nutrito di vicende di sicuro anteriori. Il Palazzo Pubblico di Siena che affaccia insieme alla Torre del Mangia sulla stupefacente Piazza del Campo, è stato fatto costruire negli anni tra il 1297 e il 1310 dallo stesso Governo dei Nove e, saranno solo coincidenze, ma proprio nel 1297 inizia la storia diventata leggendaria di Ghino di Tacco, il Falco della Val d?Orcia, quello vero ? il più moderno transfuga tunisino qui non c?entra: è nato a Milano ?. Vuoi che Ambrogio Lorenzetti, per più di dieci anni, anche contemporaneo della figura filo conduttore di questo folle racconto, abbia ritratto solo il suo rifugio? Faccio un giro a piedi. Senesi non ne vedo. Quindi salgo nella torre. Sulla torre? Che orrido spettacolo! Quello che si individua nel dipinto di lontano, non è un pennacchio, ahimè! Non mi sono sbagliata, anzi devo essere proprio nel 1297. Sobbalzo. Mi faccio coraggio e mi appresto a dare l?articolata spiegazione, di questa nuova paura a chi non l?abbia già intuita. I Cacciaconti Ghino di Tacco è figlio di Tacco Cacciaconti, figlio di Ugolino signore di Torrita e della Fratta. Tacco è stato ostile alla Repubblica della Balzana sin dal 1270 quando Guido di Montfort, vicario di Carlo d?Angiò, ha istituito a Siena un governo guelfo. Il Concordato non l?hanno ancora? commesso, ma che la storia sia ridondante di avvenimenti con protagonisti simili di tempo in tempo è una verità . Il Guido di Montfort di cui parlo è lo stesso Guy, che sposerà , per primo, il 10 agosto del medesimo anno la giovanissima contessa di Sovana Margherita Aldobrandeschi e scatena, col cambio di indirizzo filo papale, una vera e propria lotta armata messa in atto dalle famiglie feudali ghibelline defraudate della propria secolare autonomia nelle campagne. A seguito della ribellione, sono dichiarate decadute oltre un centinaio di signorie. Una è quella della Fratta ereditata da Tacco Cacciaconti che, in un primo momento, non reagisce all?imposizione, poi inverte la rotta quando viene condannato a pagare una somma di denaro esorbitante per aver ucciso un certo Montanello di Buonaventura. Per una decina di anni, seguito da un esiguo gruppo di ribelli, incomincia a depredare ed uccidere devastando borghi e fortezze nella Val di Chiana e fino in Maremma, nella valle dell?Ombrone, sembra, però, sempre ben accolto dagli abitanti dei luoghi colpiti. Dopo un attacco, avvenuto nel 1278, a Torrita (l?odierna Torrita di Siena), la minaccia contro l?autorità della Repubblica senese, al momento sotto l?egida del Governo dei Trentasei, induce il suo podestà e i capitani guelfi del Consiglio ad inviare nella fortezza un contingente di soldati che avranno il compito di presidiarla e di catturare i Cacciaconti. Tacco non è, in famiglia, il solo ad aver voluto la ribellione. Ha assecondato la sua volontà anche il fratello Ghino, dal quale è probabile che suo figlio abbia preso il nome ? s?usava ?, mentre Federico, il terzo dei tre figli di Ugolino, ha reputato di sottomettersi per mantenere la signoria di Sinalunga. La resistenza del manipolo guidato da Tacco Cacciaconti è tenacissima. A Siena, nel 1280, il Governo dei Trentasei lascia il passo a quello dei Quindici. Questo, rispetto al precedente, esclude i Grandi di Siena (famiglie magnatizie che potevano interferire per titoli, soldi e maggior cultura traviando le decisioni del consesso governativo in carica) e dà una direzione politica diversa da quella fin lì adottata inducendo un buon numero di fuoriusciti ad unirsi nuovamente al proprio esercito. I Quindici concedono loro l?indulto e l?amnistia. L?anno successivo, Tacco e i suoi ribelli, rimasti tali, si rifugiano in Maremma. Spariscono letteralmente dalla Val di Chiana, ma, nel 1285, la Repubblica della Lupa inizia le ostilità contro il vescovo di Arezzo appoggiato dai ghibellini e il comune nemico fa ridestare l?ira dei Cacciaconti. Benincasa da Laterina (Castello di Laterina, AR, prima metà del XIII Secolo ? Roma, 1297 circa) Tale situazione non piace al vicario del podestà , giudice Benincasa da Laterina, rimasto a sedare la rivolta dei ghibellini a Siena. Il magistrato ordina il rastrellamento della Val di Chiana intera pur di catturare i ribelli. In battaglia, non solo Tacco Cacciaconti viene disarmato, portato in città , torturato e giustiziato in Piazza del Campo. Tacco, però, si è detto, è il padre di Ghino di? Tacco. Ghino è appena ventenne ? pare fosse nato nella Fortezza di Guardavalle, presso Sinalunga, intorno al 1265 ? quando reagisce alle angherie procurate alla sua famiglia dai Senesi. Quanto scritto, servirà a comprendere il clima della storia ? o della leggenda? ? di Ghino di Tacco? Fine prima parte iSauro Marianelli, «Fuga nel quadro», Giulio Einaudi Editore, Torino, 1974. SCOPRI PERSONAGGI | Figure di ieri e di oggi da ricordare 2020, il bicentenario della nascita di un immortale della cucina italiana: Pellegrino Artusi Disquisendo di ricette, gastronomia e arte culinaria c?è un mostro sacro vissuto nel 19esimo secolo che ancora oggi è considerato un punto di riferimento. Parliamo di Pellegrino Artusi, di cui quest?anno si celebra il bicentenario della nascita, autore del libro che lo ha reso immortale dal titolo ?La scienza in cucina e l?arte di mangiar bene?, ricettario di cucina datato 1891 DI DOMENICO SARACENO* 94 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 I l prossimo 4 agosto ricorre il duecentesimo anniversario della nascita di Pellegrino Artusi, autore del libro che lo ha reso immortale dal titolo La scienza in cucina e l?arte di mangiar bene, ricettario di cucina datato 1891. A nostro avviso egli merita un ricordo in questa amabile rivista, che molto tratta anche di gastronomia e civiltà della tavola. Pellegrino Artusi (1820-1911) nacque e visse nel primo periodo della sua vita a Forlimpopoli, cittadina romagnola oggi in provincia di Forlì Cesena (FC) sita sulla Via Emilia e distante solo otto chilometri da Forlì. Egli divenne scrittore, gastronomo e critico letterario per sua propria passione, dopo essersi occupato dell?attività paterna, in quanto il padre ebbe consiglio che non fosse necessaria tanta istruzione per fare il commerciante. Dispiaciuto di ciò, lo stesso Pellegrino Artusi scriverà queste parole: ?quando poi, fatto adulto, ho riflettuto a questo consiglio non mi parve dato da gente savia perché un fondo d?istruzione ben data in qualunque caso è sempre giovevole?. Artusi acquisirà quel fondo d?istruzione inizialmente viaggiando per imparare le pratiche del commercio e poi, appassionandosi ai classici, forse pensando che sarebbe passato alla storia per i suoi scritti su Foscolo e Giusti, mentre invece sarà ricordato per quello che è stato definito il ?Vangelo della cucina italiana?, il suo ricettario, noto anche semplicemente come ?L?Artusi?, ininterrottamente editato da oltre cent?anni e tradotto in diverse lingue, tra le quali, inglese, francese, portoghese, spagnolo, polacco, russo e, ultima in ordine cronologico, giapponese. Un testo che costituì una sorta di spartiacque nella cultura gastronomica dell?epoca, valorizzando la tradizione culinaria nazionale ed usando anche una giusta dose di ironia. L?autore, che pagò di tasca propria tutte le pubblicazioni, andando contro il parere di editori e illustri ed eruditi conoscenti (come ben raccontato nella premessa, dal significativo titolo ?La storia di un libro che rassomiglia alla storia della cenerentola?) raccolse ricette da tutta Italia, descrivendole talvolta con piccoli ed oggi anche divertenti commenti personali, prestando la giusta attenzione a quelle preparate in modo casalingo. Ecco perché a lui in tanti riconoscono il merito di aver dato dignità a un enorme mosaico di tradizioni regionali ed oggi la sua opera conta oltre un milione di copie vendute e cento edizioni. Di famiglia della media borghesia, dopo gli studi al seminario di Bertinoro cominciò ad occuparsi degli affari paterni ma a segnare una svolta nella sua vita fu un?incursione di briganti, avvenuta a Forlimpopoli nella notte del 25 gennaio 1851, guidata da Stefano Pelloni detto il Passatore, che imperversavano nella Romagna con l?intento di rapinare le famiglie benestanti. L?episodio fu brutale ed ebbe molte conseguenze assai tristi, tanto da spingere la famiglia Artusi a trasferirsi a Firenze, dove rilevò un banco di vendita di seta nella centralissima via dei Calzaiuoli. Pellegrino trovò invece occupazione a Livorno in un?importante casa commerciale, fondando successivamente a Firenze un banco di sconto che gli portò buon nome e ricchezza. Godendo di una rendita consistente e di una vita agiata, Artusi non perse mai di vista le sue passioni: la letteratura e la cucina. Nel 1865 cambiò casa e si ritirò a vita privata, dedicandosi a tempo pieno ai suoi interessi culturali, scrivendo prima una biografia su Ugo Foscolo, poi Osservazioni in appendice a 30 lettere del Giusti. Anche questi due libri furono pubblicati a sue spese, ma non ebbero lo stesso successo della successiva ?La scienza in cucina e l?arte di mangiar bene?, del 1891. La prima edizione vendette mille copie e a questa seguirono numerose ristampe: in vent?anni lo stesso Artusi ne curò 15 edizioni. Ma questo manuale non fu solo un successo di pubblico, in quanto l?opera è stata poi considerata di grande importanza dai critici per il modello linguistico usato che contribuì alla diffusione dell?italiano standard nella penisola. Abitò nel Villino Puccioni in piazza D?Azeglio a Firenze, dove tranquillamente condusse la sua esistenza fino al 1911, quando morì, a 91 anni. Celibe, PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 95 SCOPRI ???? Il volume, che ancor oggi conta una vastissima diffusione, raccoglie 790 ricette spiegate con approccio didattico e accompagnate da riflessioni e aneddoti, proposti con uno stile arguto e graffiante trascorse gli ultimi venti anni della sua vita alla stesura delle 15 edizioni de ?La scienza in cucina?, sempre pubblicate a proprie spese e costantemente aggiornate nel linguaggio e nelle ricette. Con lui vissero due fedeli domestici ed anche due gatti: Francesco Ruffilli, cuoco proveniente da Forlimpopoli e Maria (Marietta) Sabatini, governante toscana di Massa e Cozzile, personalità dominante di casa Artusi, ai quali per riconoscenza lasciò i diritti d?autore del libro. Agli amati gatti Biancani e Sibillone riservò invece la dedica della prima edizione, poi scomparsa in quelle successive. Infine al Comune di Forlimpopoli lasciò gran parte della sua vistosa sostanza, come la definì il Sindaco di allora, a dimostrazione del fatto che, nonostante gli anni trascorsi in Toscana, non avesse mai dimenticato la sua terra d?origine. Mosso dalla passione, in tarda età aveva sentito la necessità di scrivere sulla cucina, definita una bricconcella che fa disperare ma che dà anche piacere, diffi- A Forlimpopoli sono intitolate all?Artusi una statua, un busto, una strada, un istituto alberghiero e la Biblioteca Civica. Il 23 giugno 2007 è stato inaugurato, nel complesso della Chiesa dei Servi, Casa Artusi, il centro di cultura gastronomico dedicato alla cucina di casa. All?interno di Casa Artusi sono collocati la Biblioteca Comunale Pellegrino Artusi, con il suo fondo librario dedicato alla Gastronomia italiana e l?Archivio Artusi che raccoglie documenti e cimeli appartenuti a Pellegrino Artusi. Numerosi istituti alberghieri italiani 96 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 dando i lettori dell?epoca dal rifarsi ai libri che trattavano di quell?arte: essi, scrive Pellegrino Artusi nella prefazione, ?sono la maggior parte fallaci o incomprensibili, specialmente quelli italiani; meno peggio i francesi: al più al più, tanto dagli uni che dagli altri, potrete attingere qualche nozione utile quado l?arte la conoscete?. Anche per la sua semplicità , come si è detto la sua opera è stata giudicata importante per la diffusione della lingua italiana sul territorio nazionale. Scritta in una lingua fluida, elegante ed armoniosa, divenne familiare a generazioni di italiani (fra i tre più letti insieme ai Promessi Sposi e a Pinocchio) come uno straordinario esempio di scritto dinamico e aperto, che cresce come raccolta comunitaria e condivisa, non solo con i due domestici che insieme al Maestro provano e sperimentano le ricette una per una, ma anche col pubblico che attivamente partecipa, suggerisce e critica. Un manuale che diffonde nelle case degli italiani un modello CASA ARTUSI sono intitolati alla memoria di Artusi. Dal 1997 il comune di Forlimpopoli, suo paese natale, organizza la ?Festa Artusiana?, manifestazione dedicata alla gastronomia comprendente eventi di cultura e spettacolo. Tra gli eventi principali vi sono: l?assegnazione del ?Premio Pellegrino Artusi? a un personaggio che si sia distinto per l?originale contributo dato alla riflessione sui rapporti fra uomo e cibo; il ?Premio Marietta? intitolato alla collaboratrice di Pellegrino Artusi, assegnato ad una donna o ad un uomo di casa abile artefice ? nello di lingua fiorentina fresca e viva, ma insieme corretta, controllata ed anche sensibile, date le inclinazioni dell?autore, alla tradizione letteraria. Il volume, che ancor oggi conta una vastissima diffusione, raccoglie 790 ricette spiegate con approccio didattico e accompagnate da riflessioni e aneddoti, proposti con uno stile arguto e graffiante. Un esempio su tutti è la celebre frase ?con questo manuale pratico basta si sappia tenere un mestolo in mano?. Basta poco, insomma, per portare in tutte le case italiane la scienza in cucina e l?arte del mangiar bene. Ed è proprio per questo che quello di Pellegrino Artusi, il cui corpo riposa al Cimitero di San Minato al Monte in Firenze, resta un nome sacro per il mondo della cucina italiana. Nel prossimo numero cercheremo di cogliere alcuni nessi fra le ricette dell?Artusi e quelle della cucina Maremmana. *Membro del Centro Studi Territoriale Toscano - Accademia Italiana della Cucina spirito di Pellegrino e di Marietta ? di ghiottonerie domestiche. Le sue carte e la sua biblioteca sono conservate, per sua espressa volontà testamentaria, nella Biblioteca Artusi di Forlimpopoli, assieme alle diversi edizioni del suo libro di cucina, una ampia bibliografia su di lui ed una raccolta di libri di culinaria italiani. Busto con targa anche a Firenze nel cimitero di San Miniato al Monte dove il Maestro è sepolto e targa commemorativa al portone del Villino Puccioni in piazza D?Azeglio. SCOPRI L?ANGOLO DEL LIBRO| La Maremma in libreria ?La trattativa? il bis letterario di Dario Castriota Si intitola ?La trattativa? ed è il secondo libro di Dario Castriota edito sempre da Effigi, come «Itinerario maremmano», opera che ha segnato il debutto dello scrittore romano. Ambientato in Maremma, questo secondo libro è disponibile su Amazon, sul sito della casa editrice e ? naturalmente ? nelle migliori librerie maremmane D opo il bel successo riscosso due anni fa con la sua opera prima «Itinerario maremmano», un viaggio storico-geografico e culturale nella Maremma grossetana, Dario Castriota ? origini romane con fortissimi legami con la nostra terra ? fa il bis con ?La trattativa?, che niente ha a che vedere con la più nota trattiva Stato-Mafia di cui tanto spesso si parla nell?attualità politica. Il libro, appena pubblicato come il primo del 2018 per i tipi della casa editrice Effigi, ci parla ?di un museo ? è lo stesso autore a specificarlo nella sua premessa ? che non esiste, ma che forse dovrebbe esistere?. ?Tra le righe, chi vorrà potrà trovare anche altre storie: scuole che chiudono, paesi che si svuotano. Da ragazzo ho avuto la fortuna di vivere un momento storico molto particolare. Negli anni ?70 provare ad immaginare un mondo diverso era quasi di moda, e non ho ancora perso il vizio. Questo libro ? aggiunge Castriota ? nasce dall?abitudine a pensare che non è necessariamente vero tutto ciò che viene presentato come tale, e dalla tendenza a non considerare come intoccabile ciò che, guardando bene, può essere modificato?. Ulteriori spunti di riflessione li troviamo nella Prefazione a firma di Enrico Bistazzoni che parte con il ragionamento da una domanda che è questa: ?Che cosa c?entra un?astronave con la Maremma??. ?Nulla ? prosegue Bistazzoni ?, si direbbe. Se poi la navicella ha compiuto Dario Castriota 98 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 il suo viaggio spaziale su Marte, il legame sembra strampalato. La Maremma? Una delle zone d?Italia dall?iconografia più consolidata, butteri, vacche e inconfondibile flora e fauna, dove non passa nemmeno l?autostrada, dove si viene per respirare aria buona con quel pizzico di salmastro amaro quanto basta? Ebbene sì, a quanto pare anche lei, a un certo punto, ha avuto bisogno del futuro per tirare avanti. E che futuro, di altissima tecnologia, se non fantascientifico! Sta di fatto che il museo del bel paese sulla collina è stato omaggiato della presenza, accanto ai manufatti locali, del modulo che dal pianeta rosso ha ricondotto i fortunati astronauti con i piedi ben piantati a terra. Un dono caduto dal cielo per il pittoresco borgo, in grado di fermare l?emorragia di abitanti verso il vicino capoluogo di provincia, o verso più lontane città , dato che turisti e visitatori ora affluiscono a frotte per ammirare la curiosità spaziale, con enormi vantaggi in termini di fama e lavoro. Se non che? C?è sempre un «se non che» quando un?astronave atterra tra le pagine di un libro. E il nostro non fa eccezione. Lo stupore iniziale non può che lasciare il posto a vicende e speculazioni decisamente terrestri, e l?evento straordinario che ha interrotto il consueto corso delle cose, nel mondo intero o in un piccolo borgo, diventa l?occasione per misurare malizie, avidità , difetti e pregi umani. Non importa se l?oggetto che porta Storie di ?Uomini e bestiami nella Maremma dei Paschi? P scompiglio appartenga a un mondo alieno o sia il prodotto di un ambizioso ministero governativo. Quel che troviamo nelle pagine di questo libretto è una dichiarata, precisa, graziosa e amara (potrebbe essere altrimenti?) allegoria di tutto ciò. Ma non si pensi che la Maremma esca stravolta dai fatti preoccupanti che a un certo punto si scatenano?. Come in ogni tempesta letteraria ? aggiunge Bistazzoni ?, gli incanti si rivelano artifici, chi ha tramato menzogne viene smascherato e, per contrappasso, costretto a risarcire il defraudato, e torna il sereno. La verità e la giustizia trionfano dunque? Sì, certo, ma con i dovuti accorgimenti. Non è un finale scontato quello a cui assisteremo. Secondo le regole di qualsiasi trattativa, entrambe le parti dovranno lasciare qualcosa sul tavolo. Un pezzo di giustizia, un pezzo di verità . E anche la libertà , chi se la merita, di fatto dovrà guadagnarsela con l?astuzia. Quanta realtà per un racconto che sembrava di fantasia! Il piccolo paese sulla collina, con ruvido spirito maremmano, desidera tornare alla sua normalità . Ma non è disposto a farlo gratuitamente, facendosi togliere quel che ormai gli spetta. E chi conosce l?animo orgoglioso e pugnace della gente di queste terre, che apre di buon grado la porta di casa ma continua a chiamare «forestiero» il turista, sa che non è avvezza a cedere facilmente le armi. Ce n?è tanta di Maremma, in queste poche pagine. Ma c?è anche tanta Italia, e verrebbe da dire tanto mondo, con i suoi effetti speciali accalappia-selfie e la sua polvere nascosta sotto il tappeto, i cattivi che riescono a farsi eleggere nel consesso dei buoni e i buoni costretti a comportarsi da cattivi. Ma il nostro racconto fa qualcosa di più che mostrarci in un piccolo specchio il regno in cui viviamo. Ci fa vedere il modo per fuggirne, per sottrarci e, ciascuno nel proprio piccolo, un po? sovvertirlo. Quale? Come in ogni storia, basta leggere con attenzione l?inizio, quel che sta in mezzo e la fine, per capirlo. E ciò che più ci sorprenderà sarà scoprire che la soluzione è sempre stata sotto i nostri occhi. Giunti a questo punto, sarà assolutamente secondario sapere che cosa ci fa un?astronave nella terra dei butteri, quali viaggi siderali abbia compiuto, o quali altri saranno possibili in un futuro ormai a portata di mano. I personaggi-abitanti di queste pagine ? conclude Bistazzoni ? hanno negoziato, con fatica e determinazione, il proprio personale viaggio e hanno deciso che la dimensione a loro congeniale non è la partenza, ma il rimanere, al limite il ritorno?. Nato a Roma nel 1963, Dario Castriota, come detto ha pubblicato con Effigi nel 2018 «Itinerario maremmano», un viaggio storico-geografico e culturale nella Maremma grossetana. Questo è il suo secondo libro, disponibile su Amazon, sul sito della casa editrice e ? naturalmente ? nelle migliori librerie maremmane. arla di ?Uomini e bestiami nella Maremma dei Paschi. Il processo al Cavallaro Pietro di Mariano da Manciano (15781579)? il libro appena pubblicato a firma di Pierangelo Lusini. Nel luglio del 1578, l?Ufficio dei Paschi di Siena diede l?avvio ad un processo a carico di un proprio funzionario, il Cavallaro Pietro di Mariano da Manciano, che si concluse nell?agosto dell?anno succes- sivo. Le accuse erano quelle di malversazione, appropriazione indebita, contrabbando e corruzione. Attraverso l?esame di questo caso giuridico l?autore Pierangelo Lusini riesce a valorizzare gli archivi giudiziari, come fonte di studio della vita reale, e mette in luce i comportamenti e le pratiche della vita quotidiana, i rapporti con le istituzioni, l?economia e il lavoro nel mondo pastorale della Maremma alla fine del Cinquecento. Nel complesso una ricerca seria ed originale, che non manca di suggerire interessanti spunti di studio e confronti anche sulle carte dei nostri archivi maremmani. PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 99 SCOPRI L?ANGOLO DEL LIBRO| La Maremma in libreria ?La nuova inquisizione?, la saga di Sir Alex Martini firmata Carlo Legaluppi continua Con ?La nuova inquisizione. Redde rationem? (Alter Ego edizioni), pubblicato lo scorso anno, Carlo Legaluppi ha aggiunto un?altra puntata (la terza) alla saga dedicata ad Sir Alex Martini, seguito ideale de ?La Ottava Croce Celtica ? Nulla è Come Sembra? (Alter Ego, 2016) e? La Morte Viene dal Passato ? Nubi Scarlatte? (Alter Ego, 2017) « Siamo a Los Angeles nel 2017. Il detective Dylan Stevenson indaga su un incidente stradale nel quale hanno perso la vita due bambini, apparentemente in fuga dall?istituto per orfani St. Gabriel. Nel frattempo, a Milano, il Capitano in congedo del Sas, Sir Alexander (Alex) Martini Miller, viene coinvolto, suo malgrado, nelle indagini sulla misteriosa sparizione di Melissa, sua ex fiamma. In una corsa contro il tempo e contro nemici che sembrano provenire da ogni parte, Alex scopre che, dietro la sparizione dell?amica, potrebbero Carlo Legaluppi 100 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 nascondersi le tessere di un agghiacciante mosaico, rispetto al quale il rapimento di Melissa rappresenta la punta dell?iceberg. Assieme agli amici Carlo Lamberti e Cyrus Fox, l?ex capitano del SAS si trova invischiato in una battaglia contro una misteriosa organizzazione, il cui piano delirante potrebbe addirittura sconvolgere gli equilibri internazionali. à la resa dei conti, per Alex. In un rocambolesco susseguirsi di scontri, dovrà mettere a repentaglio la propria vita e quella dei propri amici, non solo per salvare la pelle e per scoprire il progetto che si nasconde dietro le macchi- nazioni dell?organizzazione, ma anche e soprattutto per ritrovare sé stesso, e fare i conti con il proprio passato?». à la trama de ?La nuova inquisizione. Redde rationem? l?ultimo thriller (ormai dello scorso anno) di Carlo Legaluppi per Alter Ego edizioni. Si tratta del terzo libro dello scrittore maremmano che ha per protagonista l?ex capitano del SAS Sir Alexander (Alex) Martini - Miller, seguito ideale de ?La ottava croce celtica - nulla è come sembra? (Alter Ego, 2016) e ?La morte viene dal passato - nubi scarlatte? (Alter Ego, 2017). Libri che hanno ricevuto vari premi e riconoscimenti in concorsi letterari nazionali e internazionali. L?autore Carlo Legaluppi nasce nel 1957 a Manciano, in provincia di Grosseto. à vicepresidente dell?Associazione Letteratura e Dintorni di Grosseto che ha dato vita al Premio Letterario Nazionale Città di Grosseto Amori sui generis e vicecoordinatore del Comitato promotore del Premio Letterario Toscana. LA GALLERIA RIAPRIRà A SETTEMBRE SCOPRI AZIENDE AL TOP | Storie di imprese e di imprenditori di Maremma Noxerior, azienda grossetana hi-tech regina nella produzione di generatori di azoto e ossigeno à una bella realtà del territorio maremmano che si sta affermando sempre più a livello internazionale. Parliamo di Noxerior azienda grossetana hi-tech produttrice di generatori di azoto e ossigeno brevettati modulari e unici al mondo che a causa dell?emergenza sanitaria globale ha dovuto riconvertire ? con risultati ottimi ? la produzione passando dalle applicazioni industriali (il core business di Noxerior) a quelle sanitarie a fronte del mercato dei generatori di ossigeno medicale L a pandemia di Covid-19 ha coinciso con una doppia svolta per Noxerior, azienda grossetana hitech produttrice di generatori di azoto e ossigeno brevettati modulari e unici al mondo. La prima è il trasferimento da via Giordania nella nuova sede di via Genova 5, l?altra è la rivoluzione nella produzione che ha visto crollare ? proprio a causa dell?emergenza sanitaria globale ? il mercato dei generatori destinati ad applicazioni industriali (il core business di Noxerior) a fronte del boom del merFederico Guidarelli 102 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 cato dei generatori di ossigeno medicale. Una produzione per la quale Noxerior sta ricevendo commesse quasi esclusivamente dall?estero, dal resto d?Europa al resto del mondo, nonostante le condizioni economiche e soprattutto il rendimento offerto dai generatori sarebbero particolarmente favorevoli anche per le aziende e le strutture sanitarie italiane. In ogni caso la crescita dell?azienda non si ferma e ora Noxerior ha a disposizione 1.650 metri quadrati di area produzione (a fronte dei precedenti 600) e 850 metri quadrati di uffici su più livelli, più 10mila di verde. «Il trasferimento nella nuova sede ? dice Federico Guidarelli, general manager di Noxerior, azienda fondata nel 1973 e ora controllata dalla francese Novair ? si è reso necessario, oltre che per avere a disposizione spazi adeguati al forte incremento di commesse, anche ad aumentare la forza lavoro: adesso il nostro organico è di 20 unità , con un neoassunto grossetano proprio in produzione. A questo proposito desidero ringraziare, anche a nome della casa madre Novair, tutti i nostri dipendenti, dalla produzione sempre in prima linea anche durante il boom della pandemia a chi ha lavorato in smart-working ottenendo risultati a dir poco eccellenti, come il reparto commerciale e chi ha permesso all?azienda di non fermarsi mai, fornendo un servizio sempre di alta qualità , come l?ufficio tecnico, amministrazione e logistica. Nessuno si è mai tirato indietro nel pieno della pandemia, anzi, tutti hanno collaborato per completare il trasferimento nei tempi previsti, senza ritardare i tempi di consegna di alcuna commessa nonostante un volume di ordini (come conferma la responsabile commerciale Laura Ammiraglia) che ha fatto segnare un incremento del 187% rispetto alla normale produzione a regime. In più possiamo dire con orgoglio che tutte le aziende coinvolte nella realizzazione della nostra nuova sede sono locali e che il progetto per il layout interno dei nuovi uffici, realizzato sul modello della casa madre Novair a Parigi, è stato realizzato dal giovane architetto grossetano Francesca Mazzini. Favorire l?indotto locale, nei fornitori chiave e anche nella produzione, è sempre stata la nostra filosofia». E Noxerior adesso è presente in 130 nazioni, con oltre 1.200 referenze mondiali solo nel settore medicale. «In questa fase ? spiega Guidarelli ? rispetto a un core business che prevedeva una produzione per l?80% destinata al mercato PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 103 SCOPRI ???? Il gm Guidarelli: «L?unico grande rammarico? Tanto apprezzata è la produzione dei generatori di ossigeno medicale all?estero, quanto quasi ?ignorata? è in patria. Le aziende sanitarie ci mettano alla prova» industriale, nelle ultime otto settimane siamo passati a un 85% destinato ai generatori di ossigeno medicale. Dall?inizio dell?anno ne abbiamo già prodotte 135 unità , il 90% delle quali per l?emergenza Covid-19, il necessario per coprire oltre 2.000 posti letto in terapia intensiva in tutto il mondo tra ospedali, ospedali da campo e cliniche private da Dubai all?Indonesia, dalla Russia al Sudamerica (ben 32 macchine solo in Paraguay per un totale di 1.000 posti letto). Senza questa produzione saremmo al collasso: avevamo chiuso il 2019 con ottimi risultati, i migliori di sempre con un ottimo incremento di fatturato, e attualmente in 5 mesi abbiamo già quasi toccato i valori dell?intero anno passato». Ma in Noxerior c?è un grande rammarico. Tanto apprezzata è la produzione dei generatori di ossigeno medicale all?estero, quanto quasi ?ignorata? è in patria. «Gli ospedali italiani ? conferma Guidarelli ? da sempre usano le bombole d?ossigeno o comunque sistemi criogenici. Ma utilizzare i generatori sarebbe un salto di qualità nell?efficienza e anche un risparmio economico: è vero che le bombole arrivano negli ospedali già certificate, ma i generatori permettono un controllo continuo della purezza dell?ossigeno che arriva al paziente, anche in remoto. E costano molto meno: per fare un esempio, una macchina dal 104 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 costo di 16mila euro (la cui produttività può essere incrementata con l?aggiunta di moduli) può coprire un minimo di otto posti letto in terapia intensiva, con la produzione di 2,5 normal metri cubi d?ossigeno all?ora con una purezza del 95%, mentre per la stessa prestazione servono 100mila euro l?anno di bombole d?ossigeno. Per non parlare dei vantaggi in termini di sicurezza (niente alta pressione, niente rischio di esplosioni) e impatto green (taglio al trasporto su gomma). Insomma, i vantaggi sono davvero tanti: alle aziende sanitarie, agli enti di protezione civile e alle istituzioni chiediamo solo di metterci alla prova. Questi macchinari sono registrati come dispositivi medicali di classe IIB al ministero della Sanità e li vendiamo già in tutta Europa e nel resto del mondo: vorremmo dare, da italiani, un contributo anche al nostro Paese e al nostro territorio». A Grosseto intanto nella zona di via Genova sta (ri)nascendo un vero polo d?eccellenza tra Noxerior, EurovinilSurvitec e Toscano, cui si aggiungono Fluxinos, Maremmana Ecologia, Tecnoseal e Elmu, oltre alla prossima realizzazione del polo che fa riferimento a Rrd per l?abbigliamento e il materiale sportivo. «A Grosseto evidentemente non mancano gli imprenditori illuminati, ancora capaci di investire nelle loro realtà produttive e di conseguenza nel futuro della nostra città e delle nuove generazioni ? dice l?assessore alle Attività produttive del Comune di Grosseto, Riccardo Ginanneschi ? e per questo potranno sempre contare sul sostegno dell?Amministrazione comunale. L?auspicio è che la zona di via Genova, recuperata, possa diventare uno dei simboli della rinascita produttiva di questo territorio. Perché è già una realtà e la crescita si fonda su basi solide, tra conoscenze e strategie. Con il contributo di tutti, ce la faremo». E all?appello di Noxerior si unisce Confindustria: «Tutti noi dobbiamo essere fieri del fatto che un?azienda grossetana al 100% come Noxerior sia riuscita a conquistare un ruolo di primo piano sui mercati internazionali nel proprio settore ? dice Francesco Pacini, presidente della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud ? e che, insieme con altre realtà produttive di prim?ordine, costituisca un polo d?eccellenza in grado di riqualificare una zona produttiva così importante della città capoluogo. à altrettanto vero, però, che sarebbe davvero uno spreco, anche agli occhi dei cittadini, se la manifattura hi-tech made in Maremma dovesse continuare a riscuotere successo solo fuori dai confini nazionali, per tante ragioni: crediamo fortemente che l?evoluzione sia sempre un passo necessario, indispensabile». GUSTA GUSTA VINO E DINTORNI | Notizie varie dal mondo del vino e non solo Doc Maremma Toscana, approvata la modifica del disciplinare 106 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Francesco Mazzei Dopo un iter durato quattro anni sono stati finalmente modificati gli uvaggi per la produzione delle tipologie Rosso e Bianco e inserita la menzione Riserva per entrambe le tipologie. Presidente Francesco Mazzei: ?Risultati importanti che consentiranno alla Denominazione Doc Maremma Toscana di crescere? I l Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, dopo un iter durato 4 anni, è arrivato finalmente ad ottenere la modifica del disciplinare per la Doc Maremma Toscana, approvata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali tramite il Comitato Nazionale Vini. In questa maniera si agevola il completamento del passaggio dalla preesistente IGT alla DOC, si adegua la Denominazione alle nuove esigenze di mercato per aumentarne gli sbocchi commerciali, consolidando, al contempo, gli attuali trend di crescita, rimarcando l?aspetto qualitativo della produzione. Francesco Mazzei, presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, sottolinea l?importanza strategica di questa modifica che ?consentirà alla Denominazione di crescere e di ampliare il raggio d?azione presentandosi sui mercati con una proposta ancora più ampia e articolata che andrà a raggiungere nuove punte di qualità ?. ?Il percorso per l?approvazione ministeriale di questa modifica è quasi giunto al termine ? ora bisognerà aspettare che decorrano i tempi tecnici dalla pubblicazione della modifica in Gazzetta Ufficiale ? ed è stato un percorso lungo e delicato, ma grazie alla determinazione del Consorzio e alla sinergia delle istituzioni ? conclude Mazzei ? siamo riusciti ad arrivare a questo traguardo che apre nuove interessanti prospettive?. ?Le modifiche più rilevanti del disciplinare di produzione della DOC Maremma Toscana contenute nella proposta da noi presentata ormai quasi 4 anni fa ? spiega il direttore del Consorzio, Luca Pollini ? riguardano, innanzitutto, la nuova formulazione della base ampelografica?. In particolare per la produzione della tipologia Rosso per la quale potranno essere utilizzate, da sole o congiuntamente e per un minimo del 60%, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah e Ciliegiolo. Mentre per la produzione del tipo Bianco, accanto a Vermentino e Trebbiano toscano, sarà possibile utilizzare anche il Viognier da solo o congiuntamente alle altre due varietà , per almeno il 60%. ?In un?ottica di innalzamento del livello qualitativo della proposta ? aggiunge Pollini ? è stata anche inserita la Menzione Riserva sia per la tipologia Bianco (invecchiamento non inferiore a 12 mesi), sia per il Rosso (in questo caso con invecchiamento obbligatorio di due anni di cui almeno 6 mesi in recipienti di legno)?. Per rimarcare ulteriormente il valore del prodotto sono state aggiunte prescrizioni specifiche per la viticoltura, aumentando la densità minima di ceppi per ettaro e vietando sistemi di allevamento tipo tendone, non PRIMO PIANO ? GUSTA ? 107 GUSTA ritenuto idoneo alla produzione di uve di qualità . Per perseguire una sempre migliore valorizzazione della Denominazione, resta invariata la possibilità di produrre le tipologie varietali tra le quali spicca il Vermentino ? in forte crescita ? e sono stati anche inseriti Cabernet franc, Petit Verdot e Pugnitello. Inoltre, primo caso in Toscana per vini DOP, vi è ora la possibilità di utilizzare in etichetta l?indicazione di due varietà (tipologie Bivarietali), molto richieste soprattutto sui mercati esteri. à stato un lavoro lungo e complesso che ha dovuto confrontarsi anche con il cambiamento delle regole comunitarie, avvenuto a inizio del 2019, a fronte delle quali il Consorzio ha dovuto ?spacchettare? le modifiche richieste. Il prossimo passo sarà la richiesta di imbottigliamento nella zona di produzione ? una modifica per la quale è previsto il pronunciamento della Commissione Europea ? con l?impegno a presentarla al momento della conclusione dell?iter riferito alle modifiche ordinarie. Due parole sul Consorzio. Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della DOC con l?obiettivo di promuovere la qualità dei suoi vini e garantire il rispetto delle norme di produzione previste dal disciplinare, dedicandosi, inoltre, alla tutela del marchio e all?assistenza ai soci sulle normative che regolano il settore. Oggi il Consorzio conta 279 aziende associate, di cui 91 aziende ?verticali? ? che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini ? per un totale di quasi 6 milioni di bottiglie prodotte all?anno. Il Consorzio opera nell?intera provincia di Grosseto, una vasta area nel sud della Toscana che si estende dalle pendici del Monte Amiata e raggiunge la costa maremmana e l?Argentario fino all?isola del Giglio. La DOC Maremma Toscana è al 3° posto, per superficie vitata rivendicata, tra le DOP toscane, dietro soltanto al Chianti e al Chianti Classico. Territorio incontaminato, sostenibilità e proposta ampia di prodotti sono i plus della Denominazione che è ancora giovane e ha una potenzialità di crescita molto importante anche in termine di volumi. Ad oggi si punta quindi in generale su obiettivi di crescita quantitativa e qualitativa del prodotto. 108 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 WINE & FOOD NEWS METTI UNA VISITA ALLA FATTORIA MANTELLASSI, A MAGLIANO IN TOSCANA, PER AMMIRARE I LUOGHI E DEGUSTARE I SUOI VINI La voglia di girare il mondo, di esplorare ?l?altrove? ci ha fatto trascurare le bellezze del nostro Paese, date per scontate e talmente a portata di mano da farci dire ?prima o poi ci andrò?. Lo stop forzato dei mesi scorsi diventa ora una reale possibilità di conoscere tanti luoghi che ci siamo persi. La Maremma, ad esempio, è una terra tutta da scoprire. Culla di cultura e di storia, ricca di borghi affascinanti e di una campagna dalla terra scura e dai colori inimitabili, una meta straordinaria, un microcosmo perfetto dove mare, collina e montagna si fondono insieme. Insomma, un panorama perfetto per vivere una bella avventura. Ma la Maremma è anche un luogo di realtà produttive importanti legate in particolare al vino come la Fatttoria Mantellassi, che si trova proprio in un borgo in provincia di Grosseto, a Magliano in Toscana, una piccola perla che sorge su una collina ricoperta di ulivi e che fa parte dell?Associazione Nazionale Città del Vino, associazione che opera per la valorizzazione del paesaggio e dell?ambiente. Proprio qui, a Magliano, sulle colline che guardano il mare, oltre alle bellezze dei luoghi e dell?arte, ad attirare i turisti sono anche i generosi vigneti e, per conoscerli da vicino, si può raggiungere la Tenuta di Giuseppe e Aleardo Mantellassi che si tro- va in una posizione invidiabile, a due passi dalle Terme di Saturnia, dal Parco Naturale della Maremma e dall?Argentario. Quando si arriva alla Fattoria l?accoglienza è quella che si evince dal suo nome, familiare ed ospitale come quella di una generazione che da 60 anni (quest?anno ricorre proprio il 60esimo anno di attività ), con i suoi eredi, continua a mantenere viva l?impresa con la passione con cui è nata. Sono state introdotte nuove tecnologie, per stare al passo con i tempi, ma si è mantenuta quella tipica semplicità , quel cuore toscano, che continua a credere fortemente che la qualità e la professionalità siano il vero motore della loro produzione. Predominante è la coltivazione del vitigno Sangiovese che costituisce la base per il Morellino di Scansano DOCG, etichetta di eccellenza dell?azienda toscana, che fu tra le prime a lottare con grande determinazione per ottenere, nel 1978, il riconoscimento della DOC e, nel 2007, la riacquisizione della Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Una telefonata, e si viene accolti in esclusiva a visitare la Fattoria e, naturalmente, a degustare i grandi vini, molti dei quali pluripremiati e ormai famosi anche a livello internazionale. Etichette come San Giuseppe, Le Sentinelle, Lucumone, Mentore, Punton del Sorbo, come le bollicine di Oblò o il passito Alì Alè e tante altre ancora, molte delle quali hanno una storia da raccontare. Per chi invece cerca? una magia, questa la si trova in un vino tra gli ultimi nati, la realizzazione in bottiglia di un progetto importante che si chiama Purovino. Si tratta di Mago 03, un Morellino privo di solfiti aggiunti che mira appunto all?eliminazione di queste ?scomode presenze? puntando alla purezza. Un Sangiovese 100%, che ha origine proprio a Magliano in Toscana, vinificato tradizionalmente, imbottigliato giovane con maturazione ad affinamento in vasche di acciaio inox. Dov?è la magia? Beh, vi sveliamo l?arcano? La magia, se vogliamo chiamarla così, sta nell?etichetta. Infatti, grazie a una particolare visione grafica, il nome si legge facilmente come ?Mago di Oz?! Ma c?è un?altra lettura magica, quella di un gusto unico e di un profumo inimitabile. Info: www.fattoriamantellassi.it LE MORTELLE RIAPRE LE PORTE ALLE DEGUSTAZIONI ED AGLI EVENTI ESTIVI Le Mortelle, la splendida azienda vitivinicola maremmana della famiglia Antinori il 30 maggio ha riaperto le porte agli appassionati enoturisti. La struttura situata nel territorio del comune di Castiglione della Pescaia, è tornata così ad accogliere gli ospiti con la stessa passione di sempre. ?La Tenuta torna a vivere ? fanno sapere da Le Mortelle ? e con essa la possibilità di assaporare i nostri vini e la nostra ospitalità ?. E con il mese di luglio partirà anche il calendario degli eventi, appuntamenti esclusivi in programma ogni sabato. Due le tipologie previste: la prima sabato 4 e 18 luglio si intitola ?Eccellenze della Terra?, un appuntamento ormai storico, una cena pensata per esaltare il carattere dei vini, nell?atmosfera unica del giardino sotto il cielo stellato dell?estate con musica dal vivo; la seconda, in calendario sabato 11 e 25 luglio, è ?Calici al tramonto?, aperitivo con i nostri vini accompagnato da musica e fingerfood. Intanto dal 26 giugno scorso Le Mortelle accoglie i propri ospiti tutti i giorni della settimana con visite guidate e con la possibilità di prenotare il light luch. Nel fine settimana sono tornati anche gli aperitivi al calar del sole fino alle 20:00. L?orario di apertura è dal lunedì al giovedì dalle 10.30 alle 18.00; dal venerdì alla domenica dalle 10.30 alle 20.00. à richiesta la prenotazione. Info & prenotazioni: visite@lemortelle.it +39 347 4610704 +39 0564 944003 Mixology: nasce Argintum 925, il gin dell?Argentario Il distillato ha le botaniche del territorio e nasce da un?idea del bartender Simone Alocci che presenta così questa novità : ?Come per il vino, credo che il gin possa essere volano di un turismo gastronomico? I l sapore dell?estate, gli odori del Tirreno, il piacere della manualità toscana. Questi gli elementi rinchiusi in ogni bottiglia di Argintum 925, il primo gin dell?argentario, nato dall?esperienza di Simone Alocci, titolare del più celebre cocktail bar della penisola maremmana, lo ?Sparkling American Bar? di Porto Santo Stefano, unico locale grossetano inserito nella prestigiosa guida Bar Gambero Rosso. Nato dal desiderio di poter raccontare un territorio, questo gin racchiude in sé le botaniche tipiche di queste terre, come rosmarino, mirto, salvia, oltre alla nota agrumata del limone. Un Maritime gin dall?orgogliosa origine toscana, che vuol raccontare una terra e permettere di vivere l?estate tutto l?anno. Ogni bottiglia infatti viene etichettata e prodotta manualmente all?interno della regione. ?Penso che negli ultimi anni i cocktail bar di livello ? racconta Simone ? si distinguano sempre più per la capacità di creare i propri ingredienti, tra infusioni, fermentazioni e preparazioni homemade. Il mio obiettivo è portare ancor più in là questa unicità nell?esperienza del consumatore, mettendolo in condizione di gustare un distillato territoriale, che si possa provare a contatto con il mondo cui appartiene. Molti di noi, quando viaggiano, hanno piacere a bere vini del territorio: sono convinto ? conclude il bartender dello Sparkling ? che anche sul gin si possa sviluppare un turismo gastronomico simile, come dimostra anche la grande attenzione da parte della stessa industria vitivinicola a questo comparto?. Come utilizzare dunque Argintum925? In maniera semplicissima, come base per un ?ArginTonic?, oppure sperimentando come nel caso di ?Argintum Fizz?, a base di Argintum 925, Ansonica infusa al rosmarino, spremuta d?arancia chiarificata, zucchero e soda. PRIMO PIANO ? GUSTA ? 109 GUSTA DI VINO IN CIBO | I protagonisti dell?enogastronomia maremmana Far conoscere il Morellino di Scansano con le esperienze? Si può. Alla Cantina dei Vignaioli di Scansano Per gli amanti dell?enoturismo, delle degustazioni, del buon vino, c?è un luogo che nel periodo estivo può diventare meta di un viaggio nell?entroterra collinare: la Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano, una bella realtà enologica del territorio maremmano, che offre un?occasione unica per scoprire i sapori della nostra terra con in testa ovviamente il Morellino di Scansano 110 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 G li amanti del vino di oggi sono sempre più preparati e per questo più esigenti. Se da un lato la qualità del vino è una condizione indispensabile, dall?altro ricercano sempre più le esperienze ? e questo in realtà vale un po? per tutti i settori. Ecco dunque che si spiega bene il boom che ha avuto l?enoturismo negli ultimi anni. In Maremma questo lo sa bene anche la Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano, storica cooperativa fondata a Scansano nel 1972, che dopo i recenti lavori di ampliamento nel 2016 ha deciso di creare anche un?offerta enoturistica ottimamente strutturata e davvero di prim?ordine. La Cantina, che oggi conta circa 700 ettari di vigneto, raggruppa circa 170 soci. I loro terreni si trovano per lo più nella zona di produzione del Morellino di Scansano, ma arrivano fino al mare, e poi oltre Scansano anche a Pitigliano. Questi numeri vogliono dire che ogni socio ha in media un piccolo appezzamento ed è quindi in grado di prendersene ancora più cura, alla stregua di un giardino. Una garanzia imprescindibile per la qualità dei vini che si ottengono da queste vigne. Nella foto il Wine Shop L?offerta enoturistica è ampia, così da soddisfare le esigenze degli appassionati di vino che vengono non solo da tutta Italia ma anche da tutti i continenti, per lo meno in periodi in cui viaggiare è più semplice che adesso. Di regola, la visita in Cantina segue il processo di produzione del vino nei vari locali in cui si svolge, dalla zona di arrivo delle uve in cantina, passando per la zona di vinificazione e arrivando fino alla maturazio- ne nelle botti ? con una visita alla suggestiva bottaia ? e all?imbottigliamento. ?La visita ? spiega Margareta Ursinyova, responsabile dell?accoglienza ? è per noi anche un?occasione per spiegare la storia di questa realtà che ha un ruolo molto importante per l?economia e il territorio maremmano, e per spiegare i segreti del Morellino di Scansano, attraverso uno storytelling ricco di aneddoti sui vini ma anche sul territorio?. Dopo la visita viene proposta all?interno del Wine Shop la degustazione di alcuni vini, diversi in base al pacchetto scelto da ciascun enoturista, accompagnati da prodotti tipici del territorio come salumi, formaggi e crostini. Un modo per ricordare che il vino fa parte di un tessuto produttivo ampio e sfaccettato, e fortemente legato alla tradizione e come accompagnamento ai pasti. ?Un aspetto per noi molto importante ? aggiunge Margareta ? è rendere possibile la prenotazione anche per gruppi di sole due persone. Inoltre, l?enoturista che vuole prenotare la visita può farlo anche con poco preavviso e in varie modalità , attraverso il sito, sito PRIMO PIANO ? GUSTA ? 111 GUSTA Nella foto la barricaia ???? Dopo la visita viene proposta all?interno del Wine Shop la degustazione di alcuni vini, diversi in base al pacchetto scelto da ciascun enoturista, accompagnati da prodotti tipici del territorio come salumi, formaggi e crostini L visit.vignaiolidiscansano.it, oppure se preferiscono anche via e-mail o telefonandoci. Siamo aperti per le degustazioni tutti i giorni tranne la domenica e le visite si svolgono in italiano, inglese e tedesco, in base alle esigenze dei partecipanti?. Sempre per ribadire l?importanza del legame col territorio, la Cantina nelle scorse stagioni si è sempre impegnata a organizzare eventi e iniziative con altre realtà della zona, ad esempio ospitando il Saturnia Film Festival e il Grey Cat Jazz Festival, e aprendo la Cantina con visite gratuite ? rigorosamente su prenotazione ? durante la Festa dell?Uva di Scansano, così come durante le festività di Ognissanti, registrando anche 120 partecipanti nell?arco di un solo weekend. Con lo stesso spirito la Cantina ha iniziato lo scorso inverno anche una collaborazione con Unicoop Tirreno ? La Cantina protagonista di una raccolta Fondi a favore dell?Ospedale Misericordia di Grosseto o scorso 21 maggio, presso l?Ospedale Misericordia di Grosseto, si è tenuta una piccola cerimonia di consegna di 10.000 mascherine FFP2 donate grazie alla raccolta fondi lanciata dai Vignaioli del Morellino di Scansano all?inizio dell?emergenza Covid-19. Erano presenti, tutti rispettosi delle distanze sociali e dei protocolli di sicurezza: Monica Calamai, direttore del 112 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Presidio Misericordia e della Rete ospedaliera dell?ASL Sudest Toscana, Morando Grechi, direttore del Dipartimento Diagnostica per immagini dell?ASL Sudest Toscana, il Presidente della Cantina Benedetto Grechi, ideatore dell?iniziativa, Sergio Bucci, direttore della Cantina. In tutto, grazie alla raccolta fondi, sono stati raccolti attraverso la piatta- forma Gofundme circa 40.000 euro a favore dell?ospedale, di cui i 10.000 iniziali sono stati devoluti dalla Cantina per completare l?acquisto di un ecografo di alta fascia per l?UO di Radiologia dell?Ospedale Misericordia. Oltre a questo e alle mascherine consegnate ? del valore di 20.000 euro ? i restanti fondi serviranno per acquistare ulteriori dispositivi di protezione in base alle Nella foto Margareta Ursinyova, responsabile dell?accoglienza con i punti raccolti i soci possono ricevere in regalo una visita in cantina ? e con numerose scuole e istituti alberghieri locali, per spiegare anche alle nuove generazioni l?importanza della produzione vitivinicola per il territorio. Anche quest?anno, riprenderà a partiindicazioni che l?Ospedale Misericordia darà alla Cantina. ?Come Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano ? ha dichiarato il Presidente Benedetto Grechi ? abbiamo pensato da subito di contribuire a favore del nostro territorio e dei maremmani. Siamo coscienti del nostro ruolo in Maremma e al tempo stesso per noi questo era un gesto per ringraziare attraverso un?operazione concreta la popolazione maremmana: se abbiamo raggiunto certi risultati come Cantina lo dobbiamo anche all?impegno dei maremmani che contribuiscono a mantenere integro e pulito questo territo- re dal 17 luglio la Morellino Experience: Si tratta di un evento pre-serale pensato per chi viene in Maremma in vacanza ? ma anche per gli abitanti del luogo ? e dopo una giornata al mare o in piscina vuole vivere un?esperienza diversa prima di andare a cena. ?L?anno passato una volta alla settimana i partecipanti visitavano la cantina a fine giornata, con un turno unico, e poi avevano la possibilità di degustario?. E i maremmani non si sono tirati indietro neanche in questa occasione, unendosi con entusiasmo alla raccolta fondi. ?Vorremmo ringraziare tutti quelli che hanno contribuito secondo le loro possibilità . In particolare ? ha aggiunto Benedetto Grechi ? oltre ai privati cittadini, la Cooperativa Agricola Pomonte, il Consorzio Tutela Vini Maremma Toscana, CO.DI.SVE. Srl, l?Associazione Proloco Pomonte, il Lions Club Grosseto Host, l?Azienda Agricola Roccapesta con i suoi dipendenti, la Proloco Scansano e la RSA Scansano, la Società Operaia Mutuo Soccorso Pancole, la Proloco re 4 vini diversi ogni settimana. Per ora le modalità sono in fase di definizione ? spiega Margareta ? per poter essere in linea con i requisiti di legge in questa fase post-Covid, ma tutte le indicazioni utili verranno fornite a breve sul nostro sito e sui nostri canali social su Facebook e Instagram con l?account @vignaiolimorellinodiscansano dove è possibile sapere tutte le novità che riguardano la Cantina?. Pancole, e la squadra Drago Perdetempo di Pancole. Tutte queste associazioni e aziende hanno dimostrato con noi quanto sia importante agire insieme?. ?Come medico maremmano ? ha dichiarato il Dottor Morando Grechi ? esprimo un commosso ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato a questa lodevole iniziativa. Come ormai sappiamo con la pandemia l?approvvigionamento dei dispositivi di protezione per il personale sanitario si è reso particolarmente difficile e quindi questo è un contributo importante perché proteggere gli operatori vuol dire proteggere tutti?. PRIMO PIANO ? GUSTA ? 113 GUSTA IL VINO DEL MESE | Alla scoperta della Maremma enologica San Gio?, il ?Blanc de Noirs? di Poggio L?Apparita frutto della vinificazione in bianco delle uve Sangiovese DI ANTONIO STELLI* Sulla scia di quanto fatto nell?elaborazione del Rosé, l?azienda Poggio L?Apparita con sede a Paganico (Grosseto) esplora l?utilizzo delle uve Sangiovese, per una vinificazione in bianco con la tecnica dei Blanc de Noirs di Oltralpe. à nata così la nuova etichetta San Giò, un vino fresco, fragrante ed originale, uno dei pochissimi esempi in Maremma di bianco da Sangiovese in purezza I n lontananza, il riverbero della luce solare, indica con precisione, l?ingresso, il tragitto lineare, in salita, da percorrere, nel viale ombreggiato, delineato da piante spontanee della macchia mediterranea. Il silenzio ci accoglie nel meraviglioso giardino riflesso al complesso architettonico, situato nel poggio più alto, un casale storico di rara bellezza affacciato sulla terrazza paesaggistica della Maremma Toscana. Lo sguardo ci contrappone il borgo di Paganico e una vista a perdifiato fino al mare, il Mar 114 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 Tirreno. Arrivare al Podere San Michele di Poggio l?Apparita è sempre un?emozione particolare, la luminosità , la grande variabilità cromatica, l?accuratezza, minuziosa, della flora rende questo posto eccezionale, speciale, incantevole. L?espressività , l?anima di questi luoghi sono lo specchio, l?immagine di chi li vive, chi dedica, incessantemente, ogni giorno, passione e vero amore, stabilendo un legame esclusivo con la natura. Conoscere la Famiglia Ropolo è capire questa simbiosi, esaltata da eleganza e signorilità , rispetto e savoir-faire, uno stile di vita che si riflette nel desiderio di trasmettere un messaggio culturale, territoriale, attraverso la trasformazione dei frutti della terra, in un compagno unico, fedele, che ti segue in ogni momento della tua vita, il vino. Nasce così, negli anni 2000, l?attenzione verso la vigna, nel percorso di assoluta qualità , con la volontà di dedicare ogni momento, ogni attenzione per ottenere un risultato di grande eccellen- za e esprimere riconoscibilità , autenticità e artigianalità . Le produzioni iniziali sono caratterizzate da blend per la produzione di Super Tuscan, vini che nascono per unire la tradizione dei vitigni toscani con la complessità delle tipologie internazionali. La prima etichetta nel 2007 è ?San Michele di Poggio L?Apparita?, D.O.C. Maremma Toscana, assemblaggio di cinque uve vinificate separatamente, Sangiovese, Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. Il ?Syrah di Poggio L?Apparita? è stato il secondo vino prodotto soltanto nelle annate migliori e in quantità limitatissima: 250 bottiglie ovvero 1 barrique. Il lavoro, il percorso, la produzione si confermano già , dalle prime annate, di assoluta qualità e il mercato, ma soprattutto le attestazioni di stima e gli apprezzamenti dei wine lover non si fanno attendere. Le carte dei vini dei ristoranti più blasonati italiani parlano di Poggio L?Apparita e i vini si collocano in una fascia di mercato medio-alta, un vero successo! Ma le sfide e l?entusiasmo non hanno mai fine, soprattutto per chi vive di sogni e scelte di vita, nasce così nel 2012 il nuovo progetto aziendale chiamato ?Dalla Tradizione all?Innovazione? valorizzare il vitigno autoctono tradizionale toscano, il Sangiovese, attraverso la produzione ?in purezza? di quattro versioni, espressioni delle diverse potenzialità di questo vitigno, esaltando la territorialità della Maremma Toscana, mantenendo, però, la propria personalità in tutti i vini proposti. Due versioni rosse, una versione rosata e una versione bianca tutta da scoprire, sono la testimonianza dell?attenzione verso questo straordinario vitigno, bandiera enologica toscana. Proprio nel 2012 si apre il poker delle eccellenze con ?San Michele n°3 Rosato di Poggio L?Apparita?, DOC Maremma Toscana, caratterizzato da un bouquet ricco, profumi immediati, fresco, con una ottima facilità di beva. Nel 2013 e nel 2016 arrivano le versioni rosse: la prima è un Montecucco Sangiovese DOCG, ?San Gio? etichetta nera?, un vino di grande struttura e complessità , invecchiamento in botticelle di rovere di slavonia per almeno un anno, accompagnato da un affinamento in bottiglia di minino sei mesi; la seconda è una DOC Maremma Toscana, ?San Gio? etichetta bianca?, vinificato e affinato esclusivamente in acciaio, un vino che rispecchia una dinamica sensoriale gustosa e immediata, profumi netti e intensi, sorso equilibrato e ricco. Infine, ecco l?ultima recentissima scommessa, ovvero l?importante novità , rappresentata dal ?San Gio? Bianco?, IGT Toscana, frutto della vinificazione in bianco delle uve Sangiovese in purezza, uno dei pochissimi esempi in Maremma. Si tratta di una rara e intrigante produzione, una piccola perla, prodotta dalla vendemmia 2018. Un vino con un?anima forte e sofisticata, con bottiglie assolutamente numerate, per un prodotto esclusivo di alta gamma. Le uve, vendemmiate rigorosamente a mano, con una maniacale selezione dei grappoli, effettuano, dopo una pressatura soffice, una vinificazione e maturazione in acciaio per sei mesi. Un prodotto decisamente unico che completa, con grande eleganza e particolarità , la gamma dei vini dedicati al Sangiovese, un omaggio speciale di viticoltori speciali. La degustazione San Gio? Bianco 2019 si presenta in una splendente tonalità giallo paglierino con riflessi ramati. Il corredo olfattivo offre profumi intensi e intriganti, agrumi, mandarino e pompelmo rosa, mela stark, fragoline di bosco, accenno floreale di fiori di campo e di pesco. L?ingresso in bocca è morbido, avvolgente, equilibrato da un importante apporto acido-sapido che rende l?assaggio armonioso, impressiona la continuità gustativa per un finale decisamente avvincente e impostato su ricordi fruttati estremamente piacevoli. Servitelo ad una temperatura di 10/12 gradi in ampi calici di vetro o vetro-cristallo, abbinatelo a piatti di mare, baccalà mantecato, grigliata mista o formaggi a media stagionatura, una classica tartare di manzo, assaporando questa stagione ricca di profumi e colori, ricordando, sempre, che non soltanto avete nel bicchiere un capolavoro dell?uomo, ma avete la fortuna di degustare un?opera d?arte. *Delegato provinciale AIS Grosseto PRIMO PIANO ? GUSTA ? 115 GUSTA LA RICETTA| Piatti da sperimentare e... gustare La ?Tiella?, un piatto semplice di tradizione pugliese a base di riso, patate e cozze à un piatto semplice di tradizione pugliese, adatto per l?estate e per le cene con gli amici, quello che proproniamo questo mese. Si tratta della ?Tiella? a base di ?patate riso, e cozze? o ?riso, patate e cozze? come ci ricordano nei loro saggi Luigi Sada, Giovanni Panza ed Alfredo Giovine. Una ricetta saporita, tutta da gustare ? DI ALISSA MATTEI Tiella? deriva dal nome di un tegame di terracotta utilizzato per la cottura oppure qualcuno lo collega al metodo di cottura in forno. Il 116 ? Maremma Magazine ? Luglio 2020 piatto veniva preparato in campagna con ingredienti di prima qualità e consumato alla sera al ritorno dai campi. Simile alla spagnola Paella, potreb- be essere una ricetta arrivata a Bari dietro l?influenza borbonica spagnola. Se dovessimo datare la sua nascita, notiamo che il riso sia arrivato nel sud durante il ?500, mentre patate, pomodori e cipolle si diffusero in Europa dopo la scoperta dell?America e inizialmente venivano utilizzate come piante ornamentali. Possiamo quindi ipotizzare che l?uso come ingrediente della cucina sia cominciato più tardi, probabilmente tra il ?600 ed il ?700. Tornando alla ricetta, Vito Signorile, attore barese racconta che: ?Naturalmente è necessario che tutti gli ingredienti siano di primo ordine: cozze di luna piena, patate pasta gialla, riso di buona resistenza alla cottura, olio di frantoio e mano d?oro nella preparazione. Se si aggiunge un forno a legna, si può invitare anche sua maestà il Re e la sua consorte?. Ingredienti per 6 porzioni: Cozze Patate a pasta gialla Riso arborio o parboiled pomodorini cipolle medie pecorino aglio spicchio prezzemolo olio EVO sale pepe 1,5Kg 500g 300g 300g 2 qb 1 qb qp qb qb Preparazione Mettere le cozze in una bacinella con acqua, sciacquare e pulirle bene esternamente strofinandole con una paglietta di acciaio e togliendo la barbetta, poi metterle in un tegame alto con coperchio e lasciare sul fuoco basso per pochi minuti, fino a che le valve si aprono, questo procedimento è ritenuto ?eretico? dagli storici della ricetta, ma vi consiglio di farlo per semplificare la preparazione. A questo punto c?è da fare un lavoro di pazienza, scegliere le cozze più belle, lasciare solo una valva ed unire semmai più molluschi insieme fino a che la valva sia colma. Separare l?acqua delle cozze filtrandola. Affettare le cipolle, le patate ed i pomodorini a rondelle della stessa dimensione, tritare il prezzemolo con l?aglio e grattare il pecorino. Mettere il riso in acqua e lasciarlo per un quarto d?ora. Usare una pirofila tonda, ovale o rettangolare, mettere sul fondo olio EVO e le cipolle, aggiungere prezzemolo ed aglio, sistemare le patate e poi le cozze, i pomodorini e pecorino, pepe ed olio. A questo punto mettere il riso e di nuovo patate olio e pomodori poi l?acqua delle cozze fino a coprire, cuocere in forno a 180°C per un?ora. Consiglio di non salare perché l?acqua delle cozze ed il pecorino forniscono la sapidità necessaria. Si può mangiare anche il giorno dopo ed è ancora molto buona. LE NEWS LE NEWS SCARLINO, RIDOTTI GLI ACCESSI ALLA SPIAGGIA DI CALA VIOLINA Sono entrate in vigore il 1° giugno le nuove regole per accedere alla spiaggia di Cala Violina (Scarlino). Le norme anticontagio da Covid-19 impongono di regolamentare la condivisione degli spazi pubblici: anche le spiagge quindi dovranno essere sorvegliate per garantire il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro. «La pandemia ancora in corso ha cambiato ogni forma di socialità ? spiega l?assessore al Turismo, Silvia Travison ? e così anche andare in spiaggia quest?estate sarà diverso. Un Comune piccolo come Scarlino, con pochi residenti ma con un territorio molto vasto, necessita di regole ben precise ma fondamentale è soprattutto il buon senso dei cittadini. Monitorando la situazione di Cala Violina negli ultimi giorni è evidente che si rende necessario prendere provvedimenti affinché gli ingressi siano contingentati e il rischio di contagio sia ridotto al minimo». Dal 1° giugno il parcheggio di Pian d?Alma, da cui si accede alla cala se si arriva in auto, moto, camper o bus, ha solo 150 posti a disposizione. La tariffa giornaliera (a prescindere dall?orario di arrivo) è di 10 euro per i veicoli e 30 euro per i camper. Per i residenti è previsto uno sconto del 50%. In spiaggia possono accedere fino a 500 bagnanti, numero massimo consentito: per garantire il rispetto delle norme, il Comune di Scarlino ha predisposto un piano di vigilanza con il supporto della Squadra antincendio delle Bandite di Scarlino, che utilizza anche le mountain bike. Inoltre è previsto il passaggio quotidiano a cavallo di volontari dell?asso- 118 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 ciazione ?Butteri dell?alta Maremma?, che si sono resi disponibili per la stagione balneare. I dipendenti comunali e i volontari sono riconoscibili dalla divisa e dal tesserino. Per quanto riguarda il mare le boe segnaletiche di delimitazione dello specchio acqueo sono a 300 metri di distanza. Nelle altre cale le boe rimangono alla distanza di 200 metri. Non sono previsti corridoi di accesso per i natanti. «Il nostro obiettivo principale ? continua l?assessore Travison ? è la tutela della salute pubblica ma non vogliamo apparire solo come controllori. Il turista deve essere accolto in modo ospitale e servono regole precise, da seguire con la collaborazione di tutti». Sempre dal 1° giugno sono a pagamento anche i parcheggi del Puntone di Scarlino: l?Amministrazione comunale ha diminuito le tariffe rispetto allo scorso anno. Ai Cala Violina (Scarlino) bagnanti che vogliono accedere alle spiagge libere sono consentiti 20 minuti di sosta gratuita per raggiungere il litorale e verificare la disponibilità di spazio, in virtù delle norme di distanziamento sociale anti-contagio. I parcheggi sono a pagamento dalle 8 alle 20, mentre al porto turistico anche in orario notturno (tariffa oraria: 0,30 euro). Infine nel parcheggio di via della Dogana 50 posti auto sono riservati ai titolari e ai dipendenti delle attività della galleria commerciale del porto La Marina di Scarlino. Le tariffe: Veicoli: 0,50 euro all?ora (residenti: 0,30 euro all?ora). Abbonamenti: 30 euro a settimana. Tessera prepagata per residenti: 13,50 euro (validità 10 soste senza limiti orari). UN PARCO DIDATTICO AMBIENTALE NELLA PINETA DEL TOMBOLO Il Consiglio comunale di Grosseto ha approvato il piano attuativo che dà il via alla creazione di un parco didattico a vocazione ambientale nell?area della pineta del Tombolo, nella linea di costa tra la strada della Trappola e via del Tombolo a Marina di Grosseto. Il progetto ha una duplice valenza didattica e di riqualificazione dell?ecosistema, massimizzando la tutela del patrimonio arboreo e arbustivo esistente, grazie alla suddivisione del parco in diverse aree. L?accesso al parco verrà realizzato nella parte più prossima all?abitato di Marina di Grosseto, sfruttando la viabilità carrabile esistente. Nella zona di entrata saranno NOTIZIE VARIE DALLA MAREMMA collocati alcuni piccoli recinti, un?area giochi e la biglietteria. Anche l?area dei parcheggi sarà ricavata nelle radure esistenti effettuando interventi di livello poco invasivi. Nella porzione centrale sarà realizzata un?area di sosta con tavoli e panche in legno, ombreggiati con teli rimovibili. Sarà inoltre realizzata un?altana in legno per l?osservazione paesaggistica ed ambientale. Verranno poi individuate, nelle radure che delimitano i percorsi, delle aree nelle quali ospitare alcuni animali domestici, allevati per finalità esclusivamente didattiche. Il tutto nel rispetto della compatibilità con il patrimonio boschivo e arbustivo circostante: l?inserimento di bovini, equini, suini, ovini e piccoli mammiferi potrà avere influenze positive sulla natura dei suoli. Per garantire la salute dei visitatori e degli animali sarà svolto un servizio di monitoraggio da parte dei soggetti competenti (asl) e un direttore sanitario veterinario proprio della struttura. Il progetto prevede anche la creazione di una rete naturale di recupero del patrimonio arboreo esistente, con conseguente reimpianto di pino domestico (pinus pinea) dove mancante, così da garantire la ricostituzione del sottobosco ora deteriorato e sofferente a causa della presenza di forme parassitarie e dell?esaurimento dei suoli. Nella parte terminale del parco, fino alla strada della Trappola ci sarà un?area interamente controllata e limitata alla viabilità attuale con un percorso interamente dedicato all?animal watching e alla didattica sulle specie arboree ed arbustive. Nelle aree che saranno oggetto di riqualificazione forestale, saranno piantati esemplari di pino marittimo e pino domestico oltre che arbusti del sottobosco come il ginepro, il rosmarino, erica, lentisco, mortella e lillatro. ?Stiamo realizzando un parco ? affermano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e Fabrizio Rossi, assessore all?Urbanistica ? che conferma la sensibilità che abbiamo come Amministrazione nei confronti della salvaguardia dell?ambiente. Per la costituzione del parco, infatti, sono previsti solo interventi leggeri, prevalentemente di carattere naturalistico e fore- ?AdF per te?, l?appuntamento che si prenota online Si chiama ?AdF per te? ed è l?appuntamento personalizzato che si prenota online appena creato da Acquedotto del Fiora. Si tratta del form accessibile e intuitivo con cui scegliere data e ora della propria visita in un AdF Point. Facile, sicuro e accogliente: su fiora.it n un mondo che cambia, AdF anticipa il futuro ed è pronta ad attivare ?AdF per te?, il nuovo servizio di appuntamento personalizzato che si prenota online. Basterà andare sul sito www.fiora.it e scegliere città , data e ora all?interno del form, semplice e intuitivo, che l?azienda ha messo a punto in questi mesi di forte spinta all?innovazione digitale. Il cliente potrà scegliere in quale dei due AdF Point attrezzati andare (Siena o Grosseto), quindi selezionare una disponibilità optando per il giorno I sono dotati di tutte le misure e i dispositivi di sicurezza previsti dalle norme a fronte dell?emergenza Covid-19. ?Durante la fase 1 AdF non si è mai fermata, continuando a garantire un servizio essenziale per tutta la collettività , a maggior ragione in un periodo come quello che il nostro paese sta attraversando. Oltre al lavoro degli operativi sul territorio e degli oltre 230 dipendenti in smartworking, durante il lockdown sono stati potenziati e ampliati i servizi digitali e a distanza, implementandone anche di nuo- e la fascia oraria che preferisce. Si tratta di un form digitale accessibile e di facile utilizzo, con link in evidenza nell?homepage del sito. ?Con questo nuovo servizio ? si legge in una nota ? AdF garantisce sempre più attenzione al cliente, rispondendo a tre diverse esigenze: la comodità di poter scegliere il momento che si preferisce evitando code e attese, il rispetto di tutte le misure anticontagio in vigore e, non ultimo, la possibilità di risolvere la propria pratica in un contesto personalizzato, efficiente e senza fretta?. I due AdF Point si trovano a Grosseto in via Trento e a Siena in viale Toselli e vi come il numero Smart 0564 448844 per contattarci da telefono cellulare. Nei mesi scorsi l?utilizzo dell?area riservata MyFiora, della app, le attivazioni delle bollette web e i pagamenti con strumenti innovativi hanno tutti visto un incremento dal 50% al 200% rispetto al passato. Tutto ciò ha spinto ancora di più all?innovazione digitale, portando AdF a ideare questa nuova modalità di assistenza presso gli AdF Point, in un?ottica di maggior personalizzazione e cura del tempo del cliente. I clienti si dimostrano sempre più smart e la loro soddisfazione spinge AdF a rendere sempre più performanti, puntuali e dedicati i propri servizi?. LE NEWS ? 119 LE NEWS ?Mare per tutti 2020?, torna il progetto per i disabili ?Mare per tutti?: torna il progetto dedicato al soggiorno marino per le persone con disabilità che offre una postazione da spiaggia, composta da un ombrellone, 2 lettini o 2 sdraio, vicine ai camminamenti o alle passerelle accessibili o ancora posizionata su indicazione del responsabile della struttura in base alla disponibilità . I l servizio offerto dal Comune di Grosseto è dedicato alle persone con una invalidità totale o con una grave disabilità certificata in base alla legge 104/92. Le postazioni sono disponibili dal 29 giugno al 13 settembre. ?L?emergenza sanitaria ? dice il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna ? ha solo rallentato l?avvio di questo progetto, atteso e apprezzato dai grossetani e dai villeggianti che ne possono usufruire, ma non lo ha fermato. Per questo siamo lieti di annunciare l?avvio della stagione estiva 2020 di Mare per tutti. Le distanze, le prescrizioni e tutte le cautele legate alle norme anticontagio non impediranno alle persone disabili di poter godere del mare, dei suoi effetti benefici, dello svago e della compagnia di altre persone?. ?Abbiamo lavorato ? proseguono il vice sindaco e assessore al Turismo Luca Agresti e l?assessore alle Politiche sociali Mirella Milli ? affinché, con le giuste condizioni, fossimo in grado di riproporre questa opportunità a quanti lo richiederanno. Si tratta di un servizio che coniuga la necessità di dare risposte ai bisogni di persone in difficoltà e la promozione del territorio fruibile a tutti. Tutto questo è stato, ancora una volta, possibile grazie anche all?impegno dello sportello comuna- 120 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 le Disabilità e della responsabile Lorella Ronconi in stretta collaborazione con le associazioni di volontariato, le famiglie. E grazie agli stabilimenti balneari che in un momento così delicato e ricco di obblighi si sono adoperati, come sempre, per il bene dei disabili?. Sono 25 gli stabilimenti balneari che, tra Marina e Principina a mare, mettono a disposizione, per una settimana al mese, la postazione attrezzata. Le domande possono essere presentate già dal 16 giugno allo Sportello Di-sabilità nei seguenti giorni e orari: il martedì e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30. Il soggetto interessato e in possesso dei requisiti richiesti dovrà compilare un apposito modello di prenotazione, reperibile sul sito del Comune www.comune.grosseto.it e www.quimaremmatoscana.it o all?Urp, allegando la documentazione richiesta. Possono fare richiesta anche cittadini o turisti non residenti nel Comune purché in possesso delle attestazioni. Nella postazione concessa potranno essere ammessi fino a un massimo di due accompagnatori, familiari o amici dell?avente diritto (in rapporto alla autonomia personale). Info: www.comune.grosseto.it, Sportello Disabilità tel. 0564 488242. stale, mantenendo i percorsi allo stato naturale senza effettuare spianamenti, riempimenti o pavimentazioni Qui sarà possibile sviluppare molte attività didattiche per bambini e ragazzi legate sia alla botanica che all?incontro con alcune specie animali domestiche o comunque autoctone dell?area, il tutto nel rispetto della quiete della natura circostante?. TURISMO VERDE, GLI AGRITURISMI PRONTI AD ACCOGLIERE I TURISTI IN SICUREZZA ?L?agriturismo è senza dubbio la massima rappresentazione di un territorio: case rurali, generalmente con pochi posti letto e posti a tavola, dove si può respirare la storia di una determinata area attraverso le tradizioni e le tipicità agroalimentari, il tutto in un contesto familiare e accogliente?. A parlare è Alessia Stella responsabile dell?associazione Turismo Verde CiaGrosseto che in questi mesi di allarme coronavirus ha seguito le imprese agrituristiche aiutandole a recepire e a mettere in atto le nuove disposizioni governative. ?Come Turismo Verde, ci siamo attivati in questo lungo periodo di emergenza sanitaria per stare a fianco dei nostri associati, per recepire le norme anti-Covid e per accompagnare i titolari d?azienda in questi momenti difficili. Oggi, con soddisfazione, ci sentiamo di dire che le nostre strutture sono in sicurezza e che i turisti possono venire a trascorrere le loro vacanze in totale serenità . Le perdite subite a seguito del lock down sono state importanti ? continua la responsabile ? ma siamo pronti a ripartire garantendo ai visitatori quella tranquillità che, dopo mesi di paura, ricercano. Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagne e circondati da ampi spazi all?aperto, non sono mai stati luoghi di assembramento e, con l?attenzione e le precauzioni imposte, possono essere i luoghi ideali per una vacanza senza ?fobie?. Optare per queste ?case rurali? significa scegliere di trascorrere un periodo fianco a fianco con i titolari e le famiglie, condividere con loro la passione per la natura, il buon cibo e anche le tradizioni locali; sarà proprio il titolare a voler, per prima cosa, tutelare la salute dei suoi cari, fatto che si traduce in sicurezza anche per gli ospiti. Come Confederazione siamo certi che proprio da questo settore può ripartire il turismo della Maremma ? continua Stella ? ma perché questo sia possibile abbiamo bisogno che le istituzioni, a tutti i livelli, chiariscano urgentemente la fruibilità dei beni ?comuni? come i musei, i siti archeologici, le spiagge i parchi. à fondamentale che l?imprenditore agricolo possa da subito informare l?ospite in merito ai provvedimenti anti-epidemia ? conclude la responsabile ? solo così possiamo conquistare la fiducia dei visitatori e rilanciare questo importante segmento economico da sempre strumento fondamentale per veicolare le nostre eccellenze e le peculiarità del nostro territorio?. ?Le nostre strutture ? commenta il presidente di Cia Grosseto Claudio Capecchi ?, pur avendo subito una importante perdita causata dal lockdown non si sono fermate, anzi possiamo dire che si sono ulteriormente qualificate sotto il profilo dell?accoglienza e, dopo aver messo in essere le disposizioni previste, sono pronte a ripartire?. ?Anche se le linee guida anti-contagio sono state notificate a ridosso del giorno di riapertura, i titolari, pur con molte difficoltà , si sono subito adeguati. Ora però serve che la politica faccia la sua parte: serve attenzione, supporto e misure ad-hoc per sostenere gli agriturismi. Oggi più che mai queste oasi di campagna possono dare un notevole impulso all?economia locale ma oltre ai singoli sforzi, servono incentivi, sgravi e aiuti per rilanciare il settore, serve un piano di promozione straordinario oltre ad interventi per garantire quella liquidità che manca. Come Cia auspichiamo che si arrivi al più presto anche alla costituzione di un tavolo tecnico multidisciplinare dove siano presenti i rappresentanti degli enti locali, regionali e nazionali per affrontare le criticità e definire progetti a lungo termine. L?agroalimentare, e l?agriturismo in particolare, sono una ricchezza per il nostro territorio: sostenere le nostre strutture può essere il modo migliore per dare speranza anche a tutto l?indotto. Ci auguriamo ? conclude Capecchi ? che in questo delicato momento la politica non faccia mancare il suo sostegno?. SANTA FIORA HA COMMEMORATO I MARTIRI DI NICCIOLETA Come ogni anno Santa Fiora ha ricordato i martiri di Niccioleta il 14 giugno scorso con una commemorazione al Cimitero comunale. Sono intervenuti il sindaco Federico Balocchi;Antonella Coppi, presidente dell?associazione ANPI Amiata sezione Ovest; Luciano Luciani, consigliere alla cultura del Comune di Santa Fiora e don Giacomo Boriolo Corona. La cerimonia è stata preceduta il 12 giugno, dalla commemorazione del bombardamento del 12 giugno 1944, un giorno tristissimo, in cui gli aerei alleati colpirono Santa Fiora, Pitigliano e Grosseto per indebolire le truppe tedesche in ritirata. A Santa Fiora il bombardamento provocò 24 vittime.A pochi giorni di distanza l?altro doloroso avvenimento colpì la popolazione: nel villaggio minerario di Niccioleta, una piccola frazione del comune di Massa Marittima, dove abitavano molti minatori provenienti soprattutto da Santa Fiora e Castell?Azzara, nella notte tra il 12 e il 13 giugno 1944 un battaglione di SS italiane e tedesche arrestò 150 persone. Solo una parte degli arrestati fu rilasciata: 6 minatori vennero immediatamente fucilati, 77 furono uccisi nel tardo pomeriggio del 14 giugno a Castelnuovo Val di Cecina. CAUSA COVID-19 ANNULLATO PER IL 2020 LO STORICO E SENTITO PALIO MARINARO DELL?ARGENTARIO Pale a prora? Quest?anno no, perchè a Ferragosto a Porto Santo Stefano non si terrà nel bellissimo stadio di mare denominato ?del turchese? l?evento antico e famoso del Palio dell?Argentario, detto anche Palio Marinaro dell?Argentario, alla sua 79 esima edizione, regata remiera tra le più lunghe e seguite al mondo di quattro gozzi classici, chiamati nel vernacolo santostefanese ?guzzi? e con i battelli con il nome dei quattro venti principali, Maestrale, Grecale, Libeccio e Scirocco che mette in competizione i quattro Rioni del paese, Croce, Fortezza, Pilarella e Valle. L?Ente Palio Marinaro dell?Argentario è stato costretto ad annullare la competizione marinara estiva, una decisione molto sofferta conseguente alla valutazione attenta dell?attuale emergenza sanitaria internazionale legata al Covid-19, alle disposizioni del Governo e della Regione Toscana e in particolare per le misure di distanziamento sociale per la sicurezza dei cittadini, che non permetterebbero lo svolgimento della manifestazione nella piena tutela della salute degli spettatori e degli atleti stessi. Altre storiche e importanti manifestazioni per le stesse considerazioni sono state già annullate in tutta Italia. A Porto Santo Stefano il Palio Marinaro dell?Argentario si disputa dal 1937 e solo le vicende della seconda guerra mondiale dal 1940 al 1944 ne determinarono la sospensione. Il Palio Marinaro dell?Argentario trae origine da numerose leggende. La più ricordata è la fuga di un tartarone, con a bordo un equipaggio di pescatori locali, inseguito da una nave di pirati saraceni che intorno al 1600 infestavano le acque del Mar di Toscana, fatto così rievocato dall?evento remiero dal tempo dello Stato dei Presidi, tra gli anni 1664 e 1667, fino all?Agosto del 1937 quando fu redatta la prima regolamentazione della manifestazione e il Comune di Monte Argentario divenne l?organizzatore. A quell?epoca, la sfida si correva su un percorso di tremila metri in linea, senza virate. Le imbarcazioni, venivano rimorchiate verso il largo da un peschereccio che ospitava la giuria ed effettuavano il percorso verso terra. Nella seconda edizione del 1938 invece dei gozzi classici, vennero utilizzate delle lance con poppa quadra con i nomi Ida, Gioietta, Ada, Alga. La competizione remica è gestita dall?Ente Palio, capitanato da Emilio Scano, e presieduto dal Sindaco Franco Borghini che si avvale della delegata del Comune Alessandra Cocchia e tanti altri. La manifestazione è inserita tra quelle storiche della Regione Toscana, ha sempre importanti ospiti d?onore e vien ripresa da emittenti nazionali e locali perché è un evento spettacolare e conferma che l?Argentario è Mare, con la M maiuscola ed è tra i più belli del mondo! Daniele Busetto Nella foto, i guzzi con i nomi dei venti che gareggiano con gli equipaggi dei quattro Rioni di Porto Santo - foto Daniele Busetto LE NEWS ? 121 LE NEWS A MASSA MARITTIMA INAUGURATO IL PRIMO BIKE GARAGE IN ITALIA A Massa Marittima (Gr), la ripartenza è nel segno della mobilità sostenibile grazie al primo bike info-point e bike garage della Maremma a pochi passi dalla duecentesca Cattedrale di San Cerbone, nella Corte di Via Butigni, che è stato inaugurato a giugno nel giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale della bicicletta. Un progetto, voluto da The Trail Brothers, l?associazione che da anni si impegna con passione alla cura dei sentieri e costruisce nuovi percorsi nel territorio, ideato da Ernesto Hutmacher e sostenuto dal Comune e da LoveMaremma. Con questa nuova struttura innovativa, su due livelli e integrata nella struttura urbana, Massa Marittima, la città toscana conosciuta a livello internazionale per la sua arte, l?architettura medievale e i suoi meravigliosi sentieri immersi nella natura dedicati alla mountain bike, offre ai suoi visitatori in bicicletta la possibilità di lasciare i propri mezzi custoditi e di godere in tutta serenità una passeggiata tra le vie del centro storico, di fare shopping e di assaggiare i piatti tipici locali. Una volta che si vorrà ripartire in bicicletta, presso il Trail Brothers info-point, i visitatori potranno ottenere le informazioni necessarie per scoprire i moltissimi sentieri (strade bianche, Mtb, trails e asfalto) in massima sicurezza, e di usufruire di altri servizi come la guida mountain bike oppure il servizio shuttle. L?altro elemento distintivo, è che grazie alla collaborazione con la piattaforma SuperTrail Guide, i ciclisti potranno final- mente conoscere lo stato del sentiero in tempo reale, oltre che le caratteristiche tecniche e il livello di difficoltà . Si tratta poi solo della prima fase di un progetto più ampio che punta a due obiettivi: rendere Massa Marittima non solo ?bike friendly?, ma la ?Città della bicicletta? offrendo tanti servizi innovativi e garantendo la massima sicurezza, promuovere il turismo lento, sostenibile e accessibile in tutta la Maremma Toscana. ?A Massa Marittima il turismo sportivo, in particolare quello legato alle due ruote ? ha spiegato il sindaco Marcello Giuntini ?, sta offrendo da tempo opportunità e soddisfazioni agli operatori e al tessuto economico della città . Il fatto poi che un?associazione, nel rispetto delle peculiarità del nostro centro storico, organizzi servizi innovativi al di fuori delle strutture ricettive rappresenta un enorme salto di qualità che ci fa guardare al futuro con speranza per lo sviluppo di questo tipo di turismo?. ?L?apertura del bike garage dietro la Cattedrale ? ha aggiunto il vicesindaco con delega ai progetti turistici Maurizio Giovannetti ? diventa un simbolo per far si che il nostro territorio diventi un centro di riferimento per gli appassionati del cicloturismo. Qui i biker potranno lasciare la propria bici per visitare il centro storico e in più, chi vuole provare a conoscere la gioia di un percorso in bici immerso nel paesaggio delle Colline Metallifere, potrà ricevere informazioni e assistenza per un soggiorno in tranquillità alla scoperta dei nostri percorsi?. ?Questo progetto ? ha sottolineato l?ideatore Ernesto Hutmacher ? dimostra che in momenti di difficoltà come l?emergenza Nella foto il sindaco Marcello Giuntini a destra della bicicletta, il vicesindaco Maurizio Giovannetti a sinistra e gli organizzatori del bike garage 122 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 Covid possono nascere iniziative importanti per il territorio. Da anni investo nella diffusione della cultura della bicicletta e finalmente Massa Marittima fa il primo passo per diventare Città della Bicicletta, creando un esempio per tutti gli altri Comuni?. ?Da anni la nostra associazione ? ha puntualizzato Francesco Guidi di The Trail Brothers ? è impegnata nella creazione e nella manutenzione di sentieri MTB nel Comune di Massa Marittima. Il nostro lavoro richiede continuità , professionalità , un percorso non curato può diventare pericoloso. Il Trail Brothers Infopoint vuole diventare un punto nevralgico per gli amanti della bicicletta che desiderano scoprire il territorio usufruendo di tanti consigli e servizi e divertendosi in totale sicurezza?. ?Massa Marittima Città delle Bicicletta ma non solo. Con noi ? ha detto Valentina Fedele di LoveMaremma ?, l?esperienza sulle due ruote si arricchisce con la scoperta della storia, delle tradizione, dell?enogastronomia, delle bellezze naturalistiche del territorio. Un turismo lento, sostenibile e trasformativo per tutti?. GROSSETO, IL CENTRO STORICO DIVENTA SEMPRE PIà PEDONALE Una importante novità per il cuore di Grosseto. Ad annunciarlo è il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna con l?assessore alla Viabilità e alla Polizia municipale Fausto Turbanti: ?Vie chiuse al traffico per consentire alle attività di somministrazione di avere più spazio per i tavoli. à il provvedimento approvato dalla giunta comunale di Grosseto ? attraverso una delibera ? che vuole andare incontro alle esigenze del mondo del commercio in questa fase di ripartenza legata all?emergenza Coronavirus?. Ecco le strade interessate dal provvedimento, che sarà attuato in via sperimentale e potrà essere soggetto a potenziamenti: la parte di piazza Pacciardi compresa tra il lato dove si trova il palazzo comunale e l?aiuola centrale diventerà pedonale; dalle ore 18 alle 24 del venerdì e del sabato vengono individuate come aree pedonali: piazza San Michele, via Goldoni, piazza Valeri, via Vinzaglio, il tratto compreso tra via Vinzaglio e piazza Pacciardi, piazza Mensini, piazza Martiri d?Istia, via Paglialunga, via Colombo, il tratto tra piazza Pacciardi e via dell?Unione, il tratto compreso tra via Colombo e via Aldobrandeschi, via Aldobrandeschi, via San Martino, piazza Maniscalchi, via Ricasoli e piazza Dante. Questi provvedimenti hanno una finalità ben precisa, come confermano il sindaco e l?assessore Turbanti. ?Fino al 31 ottobre gli stalli per la sosta all?interno della ztl potranno ? a seguito di questo provvedimento ? essere utilizzati per le occupazioni temporanee di suolo pubblico per la posa di tavolini, sedie e ombrelloni, connessi all?esercizio dell?attività di somministrazione di cibi e bevande in bar, ristoranti e locali di intrattenimento e simili, così da consentire l?ampliamento degli spazi anche oltre i limiti previsti dall?atto concessorio già rilasciato all?esercente. Questo per garantire il rispetto delle disposizioni sul distanziamento e sugli ingressi contingentati per evitare la diffusione del virus?. Non solo: la delibera dalla giunta dispone anche ? dove necessario e per motivi di sicurezza ? di adottare sistemi di moderazione di traffic calming. VISITTUSCANY.COM, LA VETRINA ONLINE PER GLI OPERATORI E LE AZIENDE DEL TURISMO Una campagna promozionale per dare un ulteriore supporto al settore del turismo nel periodo di ripartenza post covid-19: il Comune di Grosseto sostiene il progetto della Regione Toscana, realizzato attraverso Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana, e invita tutte le aziende e gli operatori turistici ad aderire. ?Sosteniamo con entusiasmo questa iniziativa ? affermano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il vicesindaco, Luca Agresti ? che rappresenta per le aziende e gli operatori turistici locali una piattaforma in grado di garantire visibilità a livello nazionale. L?obiettivo finale è quello di far conoscere ad un pubblico quanto più vasto e trasversale le meraviglie e le numerose attività che è possibile svolgere sul nostro territorio. La Maremma è infatti una terra che ben si presta ad accogliere tutte le tipologie di turisti con le necessità più variegate, offrendo sia servizi pensati ad hoc per le famiglie, sia esperienze legate allo sport e all?adrenalina per i più giovani. Si tratta di un messaggio che sottolinea la forte volontà da parte delle Istituzioni di essere vicini agli operatori che si accingono ad iniziare una stagione estiva particolarmente difficile. Per questo invitiamo il comparto turistico locale ad aderire e ad usufruire di questa importante possibilità ?. Sul sito visitTuscany.com (raggiungibile attraverso questo link https://www.visittuscany.com/it/), il pubblico troverà le nuove proposte turistiche per tornare a viaggiare, suddivise per attività (Trekking e outodoor, arte e cultura, terme e benessere, enogastronomia e cammini), attrazioni e destinazioni, mettendo in Al via la campagna nazionale per promuovere la Maremma à ufficialmente decollata la campagna pubblicitaria nazionale ?Maremma, sicura per natura?, promossa da Ambito Maremma Toscana Area Sud, il cui obiettivo è quello di diffondere le bellezze del territorio maremmano, sottolineandone la sicurezza e la salubrità . Come annunciato con il Nucleo Fenice ? afferma il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna ?, parte ufficialmente il piano di promozione turistica d?ambito, che evidenzia l?accoglienza, la sicurezza e la qualità dell?offerta turistica del territorio. La campagna appena lanciata dimostra la ferrea volontà di voler fare fronte comune per supportare la ripresa delle attività turistiche della nostra splendida Maremma. La nostra terra è un luogo ? gico lavoro delle Amministrazioni che fanno parte dell?Ambito: solo unendo le forze si può creare un?offerta turistica completa e che si adatta alle necessità dei turisti provenienti da tutto il mondo, garantendo la massima sicurezza in questo periodo di emergenza sanitaria. Ogni territorio con la sua identità e con le sue caratteristiche porta un contributo notevole che crea un?immagine positiva della Maremma, importante per la sua valorizzazione nel complesso, in Italia e all?este- sicuro, in cui potersi godere una vacanza indimenticabile in tutta tranquillità ?. La campagna prevede una serie di video che verranno pubblicati durante l?estate, in grado di valorizzare e di far scoprire ai turisti le attrattività della nostra terra, passando per i Comuni che aderiscono all?ambito. ?La campagna appena attivata a livello nazionale, per un valore complessivo di 70mila euro ? affermano Luca Agresti, Presidente di Ambito e Maddalena Ottali, Vice Presidente ?, si pone l?ambizioso obiettivo del raggiungimento di 20 milioni di contatti. à un investimento rilevante che dimostra l?importanza che il turismo riveste per l?economia locale. L?iniziativa è stata possibile grazie al siner- ro?. L?Ambito Maremma Toscana Area Sud segna l?accordo che riguarda i Comuni di Grosseto, capofila, Civitella Paganico, Cinigiano, Campagnatico, Scansano, Magliano in Toscana, Manciano, Pitigliano, Sorano, Capalbio, Orbetello, Monte Argentario, Isola del Giglio e Semproniano per adottare strategie comuni di valorizzazione del territorio. Qui il link al video sulla pagina Facebook del portale Qui Maremma Toscana: https://www.facebook.com/watch/?v=72 9466870928374 Per la realizzazione del video l?Ambito si è avvalso di MacLoure Srl. Firma la regia Simone Ferrini. LE NEWS ? 123 LE NEWS Il Gruppo Vasari presenta un progetto per i piccoli studenti L?equipe multidisciplinare per le difficoltà dello sviluppo propone un percorso per i bambini che nel 2020 passano dalla scuola dell?infanzia alla primaria. L?intento è quello di colmare le lacune che il lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19 potrebbe aver causato nei più piccoli in procinto di iniziare il loro percorso scolastico ? Tutti a scuola con Vasari?. Il Gruppo Vasari ? realtà storica di Grosseto, con tre strutture in città , due delle quali accreditate con l?azienda sanitaria ? ha ideato un progetto rivolto ai bambini che dopo il periodo di stop scolastico dovranno affrontare a settembre l?ingresso alla scuola primaria. Anche i piccoli hanno risentito del lungo lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19: stare a casa ha significato «L?emergenza sanitaria ? spiega la neuropsichiatra infantile del Gruppo Vasari, Luisa Demelas ? ha colpito in modo significativo anche i bambini, che hanno dovuto interrompere il percorso scolastico nel quale vivono la vita sociale, di relazione, in cui sviluppano le loro competenze. In particolare i piccoli che concludono la scuola d?infanzia e inizieranno a settembre la primaria hanno risentito di questa mancanza. Per questo l?equipe che Nella foto da sinistra: Myriam Gioia - logopedista, Luisa Demelas neuropsichiatra infantile, Claudia Demaria logopedista per loro perdere la routine, quindi anche le abitudini connesse alla vita scolastica e alla socializzazione con gli altri bambini. E c?è chi potrebbe aver risentito più di altri coetanei dello stop forzato. «Il periodo che abbiamo attraversato ? spiega il direttore generale del Gruppo Vasari, Maurizio Carresi ? ha influito su molti aspetti della quotidianità di ogni individuo. La nostra equipe dedicata all?infanzia propone un progetto che va a supportare quelle mancanze che per molti bambini potrebbero trasformarsi in difficoltà nell?accesso alla scuola primaria». Gli ultimi mesi della scuola dell?infanzia sono dedicati proprio alla preparazione dei piccoli all?ingresso al livello superiore: dal gioco si passa alla didattica, un cambiamento non sempre così semplice. 124 ? Maremma Magazine ?Luglio 2020 si occupa delle difficoltà dello sviluppo del Gruppo Vasari, di cui faccio parte, propone un progetto di supporto alle famiglie e ai bimbi per affrontare questa importante tappa nel modo migliore». ?Tutti a scuola con Vasari? prevede una prima valutazione da parte dei professionisti rispetto al bambino e in seguito un percorso da fare in studio e a casa per accompagnare il piccolo nell?affrontare la novità . Il progetto durerà tutta l?estate: il Gruppo Vasari ha infatti deciso di non chiudere (fatta eccezione per la settimana centrale di agosto) per offrire un servizio continuo alla popolazione. Per informazioni sul progetto è possibile chiamare la segreteria del Centro Vasari ai numeri 0564 410940 ? 335 8798340. evidenza eventi, itinerari, proposte di viaggio e offerte. Le aziende e gli operatori possono registrare le loro proposte di soggiorni ed esperienze in Toscana su questo sito: https://make.visittuscany.com/it/collabora/ Le offerte possono essere presentate dalle seguenti categorie di operatori del turismo: agenzie di viaggio, tour operator, guide turistiche, ambientali o alpine, terme, strutture ricettive, stabilimenti balneari e ristoranti vetrina toscana. I servizi offerti devono garantire il rispetto dei protocolli sanitari in atto per l?emergenza Covid-19, assicurando il distanziamento sociale e le operazioni di sanificazione degli ambienti. Per questo motivo è auspicabile ? nel momento dell?inserimento dell?offerta sulla piattaforma ? evidenziare anche servizi aggiuntivi volti a proporre una maggiore sicurezza degli ospiti, privilegiando esperienze in luoghi non affollati e attività all?aria aperta, implementando servizi specifici telematici e mettendo a disposizione dei turisti politiche di cancellazione adeguate alla situazione emergenziale. ACCORDO STRATEGICO TRA ASA E FIORA In occasione della Giornata Mondiale dell?Ambiente i gestori del servizio idrico ASA (Livorno) e Acquedeotto del Fiora (Grosseto e Siena) firmano un importante accordo strategico su ricerca, sviluppo, innovazione e reperimento di finanziamenti pubblici fuori tariffa. La futura strategia delle due aziende (già attiva individualmente) si svilupperà in forma integrata su questi temi: miglioramento del sistema idrico integrato, sostenibilità , economia circolare, politiche green, salute pubblica e contrasto ai cambiamenti climatici. Inoltre i due gestori avranno anche uno sguardo d?interesse nei confronti della costa e delle isole dell?Arcipelago Toscano: questi gli ambiti su cui punta la sinergia tra le due aziende. Il patto era già stato approvato dai rispettivi Consigli di Amministrazione, ma i presidenti Nicola Ceravolo per ASA e Roberto Renai per Fiora hanno scelto la Giornata Mondiale dell?Ambiente, che ricorre oggi 5 giugno, per l?atto di firma. Per dare un rilievo istituzionale e dimostrare un impegno concreto nel perseguire gli obiettivi dell?accordo la firma si è tenuta a Firenze, presso l?Autorità Idrica Toscana, alla presenza del direttore Alessandro Mazzei e del presidente di Confservizi Cispel Toscana Alfredo De Girolamo. ?Il protocollo ? dice Alessandro Mazzei di AIT ? è importante per la collaborazione tra aziende che operano in territori simili e contigui e indica come fare sistema. Così abbiamo la possibilità di reperire fondi pubblici e risorse per rafforzare la capacità di fare ricerca e realizzare investimenti?. ?Questo accordo ? dichiara il presidente di ASA Nicola Ceravolo ? ci permetterà di condividere conoscenze e buone pratiche tra i due gestori. à ormai prioritario partecipare con sforzi comuni verso una gestione sostenibile dei territori. Insieme gestiamo tutte le isole dell?arcipelago toscano ed è qui che vogliamo intervenire nel breve termine con progetti per la salvaguardia dell?ambiente e lo sviluppo dell?economia circolare?. ?L?obiettivo ? spiega il presidente di Fiora Roberto Renai ? è fare ricerca e realizzare nuovi interventi green non finanziabili mediante le tariffe. L?accordo ha valore strategico non solo per le parti che lo sottoscrivono, ma anche per tutti i comuni serviti. L?obiettivo è migliorare ancora di più il servizio, tutelare l?ambiente ed essere motore di sviluppo, senza gravare sulle tariffe sostenute dai cittadini?. Il presidente di Confservizi Cispel Toscana, Alfredo De Girolamo ha dichiarato che ?l?accordo di oggi è importante perché dimostra la qualità della governance delle nostre aziende del servizio pubblico. Questi impegni sono sulla scia dei tanti investimenti fatti negli ultimi 20 anni dalle aziende idriche toscane. La firma tra ASA e Acquedotto del Fiora segnala che sono possibili miglioramenti e sinergie, grazie all?utilizzo dei fondi europei, come il nuovo Recovery Fund, i fondi strutturali, quelli BEI e infine i fondi nazionali. Infatti gli investimenti strategici non possono essere coperti soltanto dalla tariffa, ma devono usare risorse pubbliche per potenziare questo basilare settore?. MARE PER TUTTI, L?ASSOCIAZIONE ?ARGENTARIO SENZA OSTACOLI? HA CONSEGNATO UNA POLTRONA JOB A GIGLIO CAMPESE Il pomeriggio di martedì 23 giugno l?Associazione Argentario senza ostacoli ha dato in comodato d'uso una poltrona JOB allo stabilimento ?Lo Scoglio? di Giglio Campese. La consegna ai proprietari della struttura di mare Roberto e Paola Tomasetti è stata effettuata dal vice presidente dell?Associazione Pietro Agugliaro e da Daniela Schiano moglie del presidente Imperio Tantulli, assente per il suo lavoro di comandante di yacht. Presenti alla cerimonia in rappresentanza del Comune del Giglio l?assessore al Turismo e alle attività economiche Walter Rossi per quello di Monte Argentario il Consigliere per il Sociale Santi Dubbiosi e per Artemare Club Daniele Busetto, che l?anno scorso insieme all?ASD Argentario Master Sky & Sea ha organizzato la serata al King?s Club di Cala Galera a Porto Ercole per la raccolta fondi. Così anche le spiagge e il mare dell?Isola tra le più famose del mondo stanno diventando accessibili a tutti. Infatti anche nell?altra bellissima cala delle Cannelle allo stabilimento di Belardo Schiano è presente la poltrona blu e gialla JOB, sedia sdraio per il trasporto di disabili ed anziani adatta al mare, grazie alle sue ruote impermeabili a sezione variabile e deformazione controllata, che affrontano molto facil- mente ciottoli, ghiaia e sterrato. La JOB risolve il problema di entrare in acqua, favorendo così il clima di divertimento proprio di una giornata di vacanza al mare delle persone diversamente abili. ?Con la JOB ? spiegano i promotori dell?iniziativa ? qualsiasi struttura balneare si adegua alle norme in vigore per l?abbattimento delle barriere architettoniche. Fino a una decina di anni fa circa le spiagge accessibili per le persone disabili in questa parte di mare d?Italia si potevano contare veramente sulle dita di una mano. Oggi per fortuna, la situazione è migliorata e moltissime sono accessibili e tutti quanti possono andare in spiaggia, prendere il sole e fare il bagno ?in un mare senza differenze?, grazie ai tanti progetti portati avanti dalle istituzioni e dalle associazioni private. Tutto questo perché è un diritto irrinunciabile quello di vivere felicemente il mare con gli altri bagnanti anche da parte delle persone diversamente abili. Non si combatte solo per i bisogni primari, ma anche per ciò che fa divertire e rende liberi come tutti?. Nella foto la spiaggia di Giglio Campese (foto Daniele Busetto); sopra la poltrona JOB consegnata da Argentario senza ostacoli allo stabilimento Lo Scoglio LE NEWS ? 125 Registrazione presso il Tribunale di Grosseto n. 8 del 23 settembre 2002 - Iscrizione ROC n. 32486 del 23.1.2019 Poste Italiane spa Spediz. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Grosseto DIRETTORE RESPONSABILE Celestino Sellaroli REDAZIONE Angelo Biondi, Deborah Coron, Cristina Cherubini, Francesca Costagliola, Sara Landi, Maria Grazia Lenni, Lorenzo Mantiglioni, Rossano Marzocchi, Paolo Mastracca, Alissa Mattei, Giada Rustici, Dianora Tinti, Antonella Vitullo, Sabino Zuppa CONSULENZA EDITORIALE Corrado Barontini EDITORE CS Edizioni srl DIREZIONE, REDAZIONE E PUBBLICITà CS Edizioni srl, Via Tripoli n. 10 - 58100 Grosseto - Tel. 0564 20426 - Fax 0564 1979133 - Cell. 349 2872103, e-mail maremma.magazine@virgilio.it oppure info@maremma-magazine.it, sito web www.maremma-magazine.it STAMPA New Print Ambrosini S.r.l.s. - Via E. Fermi 10/12 Zona Industriale Loc. Campo Morino - 01021 Acquapendente (VT) - Tel. 0763.711040, sito web www.tipografiaambrosini.it, email info@tipografiaambrosini.it ARRETRATI I numeri arretrati possono essere richiesti a CS Edizioni srl - Via Tripoli n. 10 - 58100 Grosseto - Tel. 0564 20426 - 349 2872103 - Fax 0564 1979133, inviando anticipatamente l?importo pari al doppio del prezzo di copertina, mediante assegno bancario non trasferibile intestato a CS Edizioni srl o bollettino sul conto corrente postale n. 001044926978 intestato a CS Edizioni srl, Via Tripoli n. 10, 58100 Grosseto ABBONAMENTI PREZZI: una copia euro 3,50; abbonamento annuale (10 numeri): euro 30,00 per l?Italia ed euro 140 per l?estero. L?abbonamento decorrerà dal primo numero disponibile (prima della spedizione mensile in abbonamento postale) e potrà avere inizio in qualsiasi periodo dell?anno. Per il rinnovo attendere l?avviso di scadenza. 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