Maremma Magazine - Ottobre 2020 - 3_Maremma Magazine 28/09/2020 21:49 Pagina 1 Poste Italiane s.p.a. - Spediz. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Grosseto ? Contiene I.R. M A G A Z I N E IN QUESTO NUMERO Mensile di informazioni turistiche e culturali ? Anno XVIII ? NUMERO 8 ? OTTOBRE 2020 ? ? 3,50 Vendemmia, si preannuncia davvero ottima, per qualità , l?annata 2020 Inoltre... AUSER di Scansano, passione, impegno, solidarietà al servizio del territorio Un tondo inedito di Botticelli per la Settimana della Bellezza a Grosseto Marco Brandi, quando la passione per la fotografia si trasforma in arte Pitigliano, un borgo magico e decisamente pet friendly Un viaggio enologico e culturale tra le DOC e DOCG di Maremma LA VOCE DEI LETTORI LA VOCE DEI LETTORI UN SALUTO DA PUNTA ALA DUE LETTORI AFFEZIONATI Buongiorno, vi invio una foto per partecipare al contest. Un saluto dal mare settembrino di Poggio del Barbiere a Punta Ala. Cordialmente Angelo Inserra Grazie Direttore per quello che fai per la Tua Terra e, per noi che la viviamo a distanza, grazie al Tuo Mensile. Ti mando una foto di due lettori attenti e affezionati, Nicole e Massimiliano, allievi di scuderia e appassionati di Maremma. Almeno leggere si può! Lucio Cappelli U LEGGERE MAREMMA MAGAZINE IN MEZZO AD UN CANTIERE Quell?irrefrenabile voglia di leggere Maremma Magazine che ti assale anche quando sei in mezzo ad un cantiere! Laura Dal Balcon Scatta una foto con Maremma Magazine! n grazie di cuore per le tante foto che ci avete mandato e ci state mandando. Il contest ?Scatta una foto con la rivista Maremma Magazine? prosegue, pertanto attendiamo le vostre fotografie in cui sia visibile la copertina del nuovo numero! Gli scatti possono essere inviati a: redazione@maremma-magazine.it oppure pubblicati sui social (FB e Instagram) con il tag ?Maremma Magazine? e l?hastag #contestmaremmamagazine. Ogni mese premieremo la foto più carina e/o simpatica. In palio eccellenti vini maremmani, abbonamenti on line o cartacei annuali al nostro magazine, libri, CD, biglietti per concerti, pranzi o cene al ristorante. Intanto pubblichiamo alcuni degli scatti pervenuti. Avete idee e consigli da darci, complimenti o critiche da fare, oppure più semplicemente volete commentare un articolo o dire la vostra su un certo argomento? Questo spazio è per voi. Scriveteci via mail all?indirizzo redazione@maremma-magazine.it Compatibilmente con lo spazio a disposizione pubblicheremo il vostro intervento. 6 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 14 28 SOMMARIO VIVI 14 ...........Vendemmia, si preannuncia davvero ottima l?annata 2020. Meno produzione, ma qualità eccellente 20 ...........DOC e DOCG di Maremma, un viaggio enologico e culturale dalla montagna al mare 24 ...........?Arte & Vino?, binomio vincente di nuovo protagonista a Capalbio 28 ...........Un tondo inedito di Botticelli per la Settimana della Bellezza a Grosseto 32 ...........Morellino Classica 2020, un?edizione da incorniciare e ricordare. Nonostante tutto 36 ...........Pitigliano, un borgo incantevole e decisamente pet friendly. Parola di Biscotto 40 ...........Quando il borgo di Pitigliano fu colpito da una terribile epidemia nel 1580 44 ...........Arcidosso, tra storia e natura sulle pendici del Monte Amiata 48 ...........Un portolano per andare alla scoperta dei Fari dell?Argentario e delle Isole vicine a cura di Artemare Club 52 ...........Marco Brandi, quando la passione per la fotografia si trasforma in arte 58 ...........AUSER di Scansano, passione, impegno, solidarietà al servizio del territorio 62 ...........Banca TEMA, ottimi risultati per la semestrale 2020. Intanto è stato avviato il processo di fusione con Banca Valdichiana 66 ...........Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud, un impegno 52 70 costante per la salvaguardia del territorio SCOPRI C?è da vedere 70 ...........Fascino Ermicciolo, in due mesi oltre mille visitatori alla sorgente. Un?esperienza unica per grandi e piccini! Briciole di Storia 74 ...........Quando Monterotondo Marittimo si affrancò da Massa Marittima e divenne comune autonomo Personaggi 78 ...........?Giovanni Chelli, sacerdote e cittadino italiano? e soprattutto acceso patriota! L?angolo del libro 82 ...........?Il Patto coi Lupi?, ovvero la pratica della caccia secondo Giorgio Salvatori In copertina, lo scorcio di un vigneto dell?azienda vitivinicola Morisfarms nell?Alta Maremma in quel di Massa Marittima Foto © Andrea Dughetti SOMMARIO ? 9 94 100 84 ............?Nives?, l?ultimo romanzo di Sacha Naspini Aziende al Top 86 .............Cooperativa La Peschiera, una storia di persone e di lavoro da oltre trent?anni GUSTA Vino e dintorni 90 ...........Fattoria La Maliosa, grandi riconoscimenti per gli oli extravergini biologici annata 2019 WINE NEWS 92 ...........I vini dei Parchi e delle Aree Protette degustati a Festambiente 92 ...........Granai di Toscana, una bella storia che continua 93 ...........Vendemmia, in Toscana Cantine Aperte durante il rito dell?anno Di vino in cibo 94 ...........Sequerciani, il sogno diventato realtà dell?imprenditore e regista svizzero Ruedi Gerber Il vino del mese 98 ...........Maestrale, il piacevolissimo rosè firmato Fattoria Mantellassi! A Tavola 100 ........Dama Dama Restaurant, qualità e raffinatezza allo stato puro La ricetta 104 ........Il Polpo in galera e alla Luciana, due ricette semplici e versatili, tutte da gustare L?AGEndA 108.........?Teatro on Air?, la rassegna autunnale accessibile 109.........Pitigliano, gli anni settanta a teatro con ?A letto dopo carosello? 112.........Rodari e Burla, il binomio di ottobre al ?Quadrivio? 10 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 104 113.........La Scriabin Concert Series è tornata ai Bigi 114.........Un mare di vele e barche in autunno all?Argentario 117.........LE MOSTRE 118.........Trofeo Maremma 2020, tutto pronto per l?edizione ?light? LE nEWS 120 ........San Rocco Festival: ottima la prima! Un festival innovativo che si è fatto apprezzare dal pubblico 121 ........Il riconoscimento ?Buon Talamonese? a Paolo Fanciulli per la Casa dei Pesci 121 ........Il Cipressino d?Oro 2020 va a Rosanna Spina di Venturina 122 ........Manciano street music festival, 10 anni di successi 123 ........Montepescali: Premio Nazionale di Poesia ?Elisabetta 120 Fiorilli?, ecco tutti i vincitori della XXVI edizione 123 ........Inaugurato a Saturnia il Muro del Pirata in memoria di Marco Pantani 124 ........Castiglione della Pescaia, inaugurata la statua dello scultore Alberto Inglesi ?L?arcangelo del mare? 124 ........Confermata la Bandiera Lilla per il turismo accessibile a Castiglione della Pescaia 125 ........Il borgo di Pitigliano segnalato da JETCOST tra i borghi più spettacolari d?Europa 125 ........Il Comune di Capalbio ha compiuto 60 anni 125 ........Evita Calabassi, in arte Evie Calabas, giovane promessa della musica Pop-Folk 126 ........La realtà aumentata entra nel Museo delle Miniere 127 ........Isola del Giglio, inaugurato il nuovo modulo del dissalatore L?EDITORIALE DEL DIRETTORE L?EDITORIALE di Celestino Sellaroli P Convivere con il Covid 19? ositivi, contagiati, tamponi, pandemia, vaccini, sintomi, terapie, mascherine. Ormai non si parla d?altro da mesi. Il virus sta colpendo ? e sta seguitando a farlo, anche a livello psicologico ? tutto e tutti. Inutile negarlo. Basta accendere la tv o leggere i giornali per rendersi conto di quanto ancora imperante sia questo tema che ci affligge da inizio anno e che continua (per quanto?) a dominare la top ten delle notizie sui media, sui social e nella vita reale. Sullo sfondo una domanda che tutti si fanno e che è già diventata un refrain: ci sarà o no la seconda ondata? Chissà . C?è chi la nega, chi se l?aspetta, chi la gufa. E c?è anche, addirittura, chi tifa perché arrivi solo per dimostrare che aveva ragione... E poi c?è chi ? sempre più disorientato ? non sa proprio più a chi dare retta? Oggi a dominare la scena è il bollettino di guerra che ogni giorno arriva dalla Protezione Civile che dà il quadro quotidiano dell?evoluzione della situazione in Italia. Ovviamente, tutte le attenzioni si concentrano sul numero dei positivi, tralasciando tutto il resto, come ad esempio il rapporto rispetto ai tamponi fatti. E soprattutto il decorso della malattia nel soggetto colpito da Covid. La sensazione è che si considerino i positivi un po? come erano considerati nel periodo di Tangentopoli gli inquisiti che ricevevano un avviso di garanzia: per loro la condanna era già scritta con il semplice avvio di un?indagine a loro carico, prima ancora di qualsiavoglia processo e prima ancora ? figuriamoci ? di una qualsivoglia condanna passata in giudicato. Si era colpevoli. Punto e basta. E lo si era a prescindere, per il solo fatto di aver ricevuto un avviso di garanzia. Oggi succede qualcosa di analogo con il Covid 19. Per tanti la positività significa sinonimo di malattia che non dà scampo e che ti fa finire ineluttabilmente, prima in terapia intensiva e poi all?altro mondo. Ma le cose stanno davvero così? Qual è la situazione allo stato attuale? Difficile dare delle risposte certe, perché il quadro, già complicato di per sé, è ulteriormente aggravato dagli ?esperti? che parlano, parlano, parlano... spesso e volentieri, contraddicendosi a vicenda, dimenticandosi dei danni che provocano nell?opinione pubblica, sempre più spaesata, confusa e incapace di capire. Il mondo ormai è diviso in due categorie di soggetti che definire fazioni è pure riduttivo. Da una parte i catastrofisti, quelli terrorizzati, quelli che guardano ogni giorno al numero dei positivi (letti sempre... in negativo) ed equiparano il contagio ad una condanna a morte, esattamente come facevano ? si diceva prima ? i giustizialisti rispetto agli indagati che ricevevano un avviso di garanzia e che solo per questo erano considerati colpevoli. Dall?altra parte ci sono quelli definiti con disprezzo dai primi ?negazionisti? e/o ?complottisti?, che arrivano a negare l?esistenza di una pandemia e che considerano tutta questa vicenda una macchinazione montata ad arte per soggiogarci, per controllarci, per privarci della nostra libertà per finalità meramente politiche, tese alla conservazione e gestione del potere attraverso il controllo delle masse. In mezzo ci sono quelli che potrebbero essere definiti i ?responsabili?, quelli che non negano niente, che hanno ben chiara la situazione, che hanno un profondo rispetto per gli oltre 35.000 morti, che adottano le precauzioni indicate (soprattutto la mascherina ed il distanziamento), ma che al tempo stesso vorrebbero avere informazioni certe, vorrebbero capire come si convive oggi con questo terribile virus, possibilmente in maniera serena, senza vedere trasformata una legittima preoccupazione in allarme continuo o, peggio, in terrore paralizzante che non serve a niente. Persone che oltre agli aspetti sanitari guardano anche alle dinamiche economiche e che magari, non avendo un reddito sicuro a fine mese, ma vivendo di impresa, devono anche pensare a come portare a casa la pagnotta [Per inciso, secondo un?analisi del Centro studi e servizi della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno che ha estrapolato i dati da due indagini svolte sulle aziende del territorio dal sistema informativo Excelsior nel periodo tra fine maggio e luglio, circa il 90% delle imprese di Livorno e Grosseto dichiara di aver subito conseguenze negative per gli effetti della pandemia da Coronavirus. Nel dettaglio, il Centro studi spiega che a Livorno l?88,5% del campione ha registrato danni economici per la pandemia, e tra queste aziende il 60% prevede di poter cominciare a recuperare le perdite subite solo a partire dai primi mesi del 2021, mentre a Grosseto, la quota di aziende che dichiara cali di fatturati per il Covid è, invece, pari al 91,2%, e il 60% di queste prevede di poter cominciare a recuperare i passivi solo nel 2021]. Persone semplici, per riprendere il filo del discorso, che magari si fanno delle domande del tipo: perché i telegiornali parlano solo di positivi e non anche dell?evoluzione della malattia nei soggetti contagiati? Se è vero che il virus continua a circolare è altrettanto vero che oggi la realtà è ben diversa da quella di febbraio, marzo e aprile. E allora, se è ben diversa perché continuare ad affliggere l?opinione pubblica? Ovviamente questo non significa sbracarsi. Figuriamoci. Significa essere consapevoli che con le dovute precauzioni possiamo continuare a vivere anche senza avere un chiodo fisso che alla fine ci lacera interiormente e ci condiziona a livello psicologico in modo devastante. Significa essere consapevoli di avere un problema non risolvibile nell?immediato, ma con il quale dobbiamo imparare a convivere, almeno fino a che non arriverà un vaccino, possibilmente affrancati dalla paura e dal terrore. Chiediamo troppo? EDITORIALE ? 13 VIVI PRIMO PIANO - VIVI - SCOPRI - GUSTA ENOLOGIA Vendemmia, si preannuncia davvero ottima l?annata 2020. Meno produzione, ma qualità eccellente DI DEBORAH CORON à un coro unanime quello che arriva dalle associazioni di categoria, dai consorzi e dai produttori: la vendemmia 2020 si preannuncia davvero ottima, con meno produzione, ma qualità eccellente. La raccolta è già iniziata (e finita per alcune varietà precoci) ed i segnali (o bilanci) sono decisamente positivi 14 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 GLI APPROFONDIMENTI DEL MESE U n?altra annata buona, possiamo anche azzardare a dire ottima, anche se dipenderà dall?andamento climatico degli ultimi giorni, con una produzione inferiore del 10-20% rispetto allo scorso anno. La vendemmia è già iniziata (e finita per alcune varietà precoci) ed i segnali (o bilanci) sono positivi. CONFAGRICOLTURA TOSCANA ?La temperatura e le piogge ? spiega Francesco Colpizzi, presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana ? sono state regolari e hanno favorito la buona maturazione delle uve. Non abbiamo riscontrato stress fisiologici, direi che le premesse sono più che positive?. Se nelle vigne la situazione va avanti con ottimismo, la situazione economica delle aziende è invece preoccupante. ?Il problema principale ? aggiunge Colpizzi ? è la liquidità delle aziende. Nel decreto Cura Italia è prevista una forma di finanziamento che mette a garanzia i vini presenti in cantina. Lo strumento ci sembrava finalmente snello e intelligente, ma fa rabbia che gli uffici ministeriali non abbiano emanato i decreti attuativi a distanza di mesi, rendendo di fatto la misura inutile. Una beffa che sta danneggiando tantissime aziende?. A subire i colpi del lockdown sono soprattutto le attività che non lavorano con la grande distribuzione, ma con ristoranti e locali che hanno azzerato le vendite nei periodi da marzo a maggio e che tuttora sono in difficoltà nelle città d?arte. Da giugno però si registrano segnali di ripresa, con aumenti delle vendite vicine al 30% che non compensano le perdite sofferte, ma lasciano sperare positivamente. ?Ma è un anno particolare, il cui andamento sarà valutabile solo alla fine considerato il clima di incertezza. Di certo ? precisa Colpizzi ? la decisione degli Usa di non introdurre i dazi per i vini italiani è stata più che positiva, considerando che la Toscana esporta circa il 30% dei suoi vini negli Stati Uniti?. Ciò che non cambia mai, sono i danni da ungulati. ?Ormai non parliamo più di emergenza, ma di danno strutturale con cui gli agricoltori devono fare i conti ogni anno. Manca la volontà politica di risolvere il problema e questo vuoto colpevole costa ogni anno anche un decimo della produzione. à necessario intervenire, non sappiamo più come dirlo all?amministrazione regionale?. CONSORZIO TUTELA VINI MONTECUCCO In merito alla vendemmia del Sangiovese, si respira grande ottimismo anche tra i viticoltori del Montecucco. Un?uva in ottime condizioni quella già in gran parte raccolta nei vigneti di produzione della DOC e DOCG amiatina, nell?anno della peggiore emergenza sanitaria ed economica dell?ultimo secolo che avrà sì messo in ginocchio il mercato, ma che non ha scalfito il ciclo della vite, che ci farà portare in cantina un frutto dallo stato fitosanitario ottimale. Sul fronte quantitativo però ? a causa soprattutto delle scarse piogge estive ? questa stagione produttiva osserva una flessione del 10-15% circa rispetto al 2019, che, ricordiamo, è stata a tutti gli effetti un?annata da record per la Denominazione che portò nelle vasche oltre 22 mila quintali di uva. L?andamento stagionale nel territorio del Montecucco è stato comunque abbastanza equilibrato. ?Abbiamo iniziato la campagna produttiva con una primavera regolare, senza siccità né piogge eccessive o gelate che abbiano potuto compromettere il germogliamento ? commenta il presidente del Consorzio Tutela Vini Montecucco, Claudio Tipa ? seguita poi da un?estate con poca pioggia, aspetto che nel Sangiovese ha certamente tirato fuori tannini e profumi importanti, garantendo anche perfetta sanità del frutto, ma che ha penalizzato il profilo quantitativo. Dopo le piogge di inizio settembre, però, anche i parametri di vendemmia si sono riequilibrati, contribuendo ad allungare il ciclo vegetativo e ad aumentare leggermente il volume del grappolo. Il calo delle temperature conseguente a queste piogge ha permesso la completa maturazione delle bucce e quindi ci permetterà di dilatare un po? i tempi di vendemmia?. ?Buona anche la raccolta del Ver- PRIMO PIANO ? VIVI ? 15 VIVI ???? Il presidente della Federazione Vitivinicola, Francesco Colpizzi: ?Aziende senza liquidità e per i prestiti con il vino in garanzia mancano i regolamenti ministeriali attuativi? mentino ? l?altra gemma della DOC ? che, grazie alle alte temperature di luglio e agosto, presenta una perfetta maturazione aromatica della buccia. Anche in questo caso la pioggia di inizio settembre ha ritardato il ciclo vegetativo e allungato lievemente i tempi di vendemmia, per permettere ai profumi di tornare a livello ottimale?. CONSORZIO TUTELA DOC MAREMMA Più o meno analoghe le considerazioni che arrivano dal Consorzio Tutela DOC Maremma. ?In diverse zone della provincia ? sottolinea il presidente Francesco Mazzei ? la vendemmia è praticamente giunta a conclusione, confermando l?ottima qualità delle uve, generalmente sane, con un calo della produzione tra il 15 e il 20% (con punte anche maggiori in certe zone), calo più evidente nella varietà Sangiovese a seguito delle gelate di marzo e alla siccità di luglio e agosto che, in particolare in certe aree della provincia, ha determinato un calo del peso dei grappoli, comunque di ottima qualità . Tutto sommato la cosa più importante di questa vendemmia è l?ottimo livello qualitativo, considerato il tendenziale aumento delle scorte in cantina dovuto al rallentamento delle vendite a causa del Covid?. DAI CONSORZI AI PRODUTTORI Dai Consorzi ai produttori, il bilancio non cambia. Cala la quantità , ma la qualità delle uve e dell?annata è, a detta di 16 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 tutti, davvero ottima. Ne è convinto in primis Balbino Terenzi, amministratore dell?azienda vitivinicola Terenzi in quel di Scansano che commenta la vendemmia 2020 con un articolato report: ?L?annata 2020 è cominciata con una piovosità piuttosto limitata nei mesi invernali. Le viti hanno iniziato a germogliare negli ultimi giorni di marzo in concomitanza di giornate fredde, caratterizzate da temperature minime anche inferiori allo zero. Per fortuna non abbiamo registrato danni da gelate, ma la fertilità si è dimostrata sin da subito inferiore rispetto alla media degli ultimi anni (soprattutto sui cordoni speronati e in particolare sul Sangiovese). L?inizio fioritura è stato registrato dopo il 20 maggio a seconda delle varietà , alla quale è seguito un decorso regolare favorito da un clima ideale caratterizzato da giornate calde, secche e lievemen- te ventose. Come conseguenza si è notata un?ottima allegagione dei frutti che ha portato ad una buona struttura dei grappoli. Complice la scarsa piovosità (le uniche piogge ci sono state a giugno), la presenza di peronospora è stata molto limitata, mentre l?oidio è stato maggiormente presente, senza tuttavia comportare trattamenti supplementari nel periodo da fine giugno a metà luglio. Purtroppo si registra anche quest?anno una maggiore presenza della cocciniglia che noi in particolare abbiamo contrastato facendo largo uso di insetti competitori, arginando con successo il fenomeno. Durante gli ultimi giorni di luglio è cominciata l?invaiatura su Sangiovese con un leggero anticipo rispetto alla media degli ultimi anni. Le calde temperature di agosto hanno limitato la presenza di insetti dannosi. Per contro, si ???? Balbino Terenzi: ?La sanità e la concentrazione delle uve porta a pensare che si tratti di un?ottima annata da un punto di vista qualitativo, soprattutto per i vini rossi da invecchiamento? ciclo vegetativo delle piante e a portare a perfetta maturazione le uve. Si può ormai parlare di vendemmia 2020 definendola ottima!?. notano sempre ingenti danni da ungulati, che nelle vigne più esposte abbiamo contrastato con la recinzione elettrificata. Prossimi alla vendemmia le uve si presentavano con un ottimo stato sanitario, anche se nelle ultime settimane si sono cominciati a evidenziare fenomeni di stress idrico a causa del perdurare del clima secco e delle temperature elevate. La raccolta delle varietà bianche è iniziata il 13 agosto con il Viognier. Quella del Merlot è iniziata il 20 agosto. Il 27 agosto è iniziata la raccolta del Vermentino, il 29 agosto quella del syrah, mentre ai primi di settembre è iniziata la raccolta del Cabernet Franc e del Sangiovese per il Morellino Classico, terminando poi la raccolta dei Sangiovesi per le Riserve tra il 14 e il 19 settembre. Il 20 settembre abbiamo colto il Cabernet Sauvignon. Nei prossimi giorni termineremo la vendemmia con la raccolta del Petit Manseng per il nostro Passito. La previsione è di una contrazione del 20% circa della produzione, ma rispetto a quella record dello scorso anno, rientrando quindi in realtà nella media in termini generali. La sanità e la concentrazione delle uve porta invece a pensare che si tratti di un?ottima annata da un punto di vista qualitativo, soprattutto per i vini rossi da invecchiamento. Ma di questo ne riparleremo tra tre anni!?. Di vendemmia ottima parla anche Ranieri Moris della Tenuta Morisfarms con sede a Massa Marittima ed ulteriore corpo aziendale in località Poggio la Mozza, a pochi chilometri da Grosseto in zona Morellino di Scansano: ?Le uve ? sottolinea ? sono sane e le quantità in linea con quelle dell?anno passato, forse in lieve calo. Le piogge di settembre hanno aiutato ad allungare il Molto soddisfatto è anche Alessandro Gallo, direttore della Tenuta Rocca di Montemassi nel territorio del comune di Roccastrada. ?Giunti ormai quasi al termine della vendemmia, possiamo dire che siamo di fronte ad un?ottima annata. Lo è sicuramente dal punto di vista della qualità delle uve che è davvero molto buona, sia per quelle a bacca rossa, sia per quelle a bacca bianca. Tutti i parametri chimico-analitici ed organolettici sono perfetti, così come i profumi ed i colori che ritroveremo nel calice. Dal punto di vista della quantità anche noi registriamo, invece, un calo che si attesta intorno al 15-20%, a causa dell?estate calda ed in certi momenti siccitosa, condizioni queste che hanno inciso, più che sulla quantità dei grappoli, sul loro peso. Comunque c?è di che essere soddisfatti. In un anno complicato, come lo è stato il 2020, questa vendemmia porta una luce di fiducia e speranza verso un futuro migliore?. Non si sbilancia ancora sulla qualità dell?annata Riccardo Lepri della Tenuta Montauto situata nell?estremo sud della provincia di Grosseto tra Manciano e Capalbio. ?La vendemmi 2020 ? evidenzia Lepri ? è una vendemmia per certi versi strana. Abbiamo iniziato molto presto ? il 12 agosto ? in anticipo, per PRIMO PIANO ? VIVI ? 17 ???? Alessandro Cellai: ?La vendemmia 2020 sarà senza dubbio da ricordare, non solo perché è avvenuta al tempo del coronavirus, ma soprattutto perché il ciclo vegetativo è stato eccellente come quasi mai si riesce a vedere?. la forte ondata di caldo e soprattutto per la mancanza di piogge. A livello quantitativo registriamo un calo della produzione dell?ordine del 15-20% non dovuto alla siccità , ma ad una primavera anomala che ha influito sulla quantità di uva prodotta sulla pianta stessa. Le uve dal punto di vista sanitario sono perfette, quindi bellissime. In merito alla qualità credo che sia ancora presto per esprimersi, perché ? ripeto ? questa è un?annata veramente strana. Sarà necessario attendere i prossimi mesi per capire se il caldo ha influito o meno, soprattutto a livello di profumi?. Un calo della quantità più consistente, dovuto al clima, ma anche ad altri fattori? è quello registrato da Andrea Savio titolare dell?azienda vitivinicola Mustiaio con sede a Roselle a pochi chilometri da Grosseto, che peraltro definisce ?eccellente? la qualità . ?La vendemmia 2020 ha fatto registrare un 40% in meno di uva rossa e un 5% in meno di uva bianca rispetto alla media. La qualità in compenso si prevede eccellente. Ha rispecchiato in pieno gli squilibri dell?andamento stagionale. Gelate tardive ad aprile e caldo con assenza di piogge per tutta la tarda primavera e l?estate. La Maremma sta diventando sempre di piu un luogo idilliaco per trascorrere le vacanze, ma sempre piu duro per le coltivazioni agrarie, vigna compresa. E anche gli amici cinghiali hanno fatto la loro parte, nonostante le recinzioni elettrificate?. 18 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 VIVI Parla di ottima annata anche Moreno Bruni dell?azienda agricola Bruni situata nella campagna maremmana dalle parti di Fonteblanda (Orbetello). ?Viste le poche piogge che si sono abbattute in Maremma, la vendemmia è stata abbastanza anticipata, di circa 10 giorni a confronto con le annate regolari. Questo ci ha permesso di raccogliere uve con concentrazioni molto alte, sicuramente con una resa non altissima ma a favore di una qualità superiore alla media. Quindi la definirei un?annata ottima sia per i bianchi che hanno potuto usufruire di una buona irrigazione, ma soprattutto per i rossi dove tutti i nostri clienti e consumatori si aspettano grandi concentrazioni?. Chiudiamo, anche al fine di allargare lo sguardo verso altri territori, con il commento di Alessandro Cellai, capo enologo e CEO delle aziende Castellare di Castellina, nel Chianti Classico, Rocca di Frassinello in Maremma Toscana, Feudi del Pisciotto e Gurra di Mare, in Sicilia, che giudica dalle ?ottime premesse? la vendemmia tuttora in corso nelle quattro tenute, arrivando a definire la 2020, per come si sta preannunciando, come ?un?ottima annata, una di quelle che difficilmente si dimenticheranno?. ?La vendemmia 2020 ? sottolinea ? sarà senza dubbio da ricordare, non solo perché è avvenuta al tempo del coronavirus, ma soprattutto perché il ciclo vegetativo è stato eccellente come quasi mai si riesce a vedere?. ?Sono sicuro che entrerà nel palmares delle annate memorabili per le nostre aziende ? aggiunge Cellai ? come è stato nel 1985, 1990, 2001 e 2016. Il clima, infatti, è stato ottimale, sia in primavera che all?inizio dell?estate, favorendo in maniera perfetta l?avvicendarsi delle fasi fenologiche che hanno permesso alle uve di raggiungere una maturità fenolica pressoché ideale. E questo è avvenuto sia in Toscana che in Sicilia?. Nelle quattro tenute è in corso la raccolta di tutte le uve bianche e rosse più precoci come il Merlot e il Syrah. ?Sin dalle prime fasi di fermentazione ? sottolinea Cellai ? i mosti si presentano di eccellente struttura e, al tempo stesso, di grande equilibrio, caratteristiche queste che ritroviamo sia a Feudi del Pisciotto e Gurra di Mare, in Sicilia, che a Castellare di Castellina e Rocca di Frassinello, in Toscana?. Altro punto di forza dei vini frutto della vendemmia 2020 saranno sicuramente i colori che, già dalla pigiatura, mostrano intensità e tonalità eccezionali. Per quanto riguarda le rese dei vigneti, i valori sembrano allinearsi a quelli dell?annata 2019. ?I nostri principi di qualità ? spiega Cellai ? prevedono una carica per ceppo misurata in modo da portare all?interno di ogni grappolo la necessaria e voluta concentrazione. Solo così si possono ottenere dei grandi risultati?. Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana alla Milano Wine Week La DOC Maremma Toscana scommette sulla piazza milanese per ripartire anche nel mondo degli eventi. L?appuntamento è in calendario dal 3 all?11 ottobre I l mondo enoico non si è mai fermato e ora ha bisogno di ripartire con il primo evento dedicato, fisico e virtuale: la Milano Wine Week (in calendario dal 3 all?11 ottobre). Una piazza prestigiosa di incontro e confronto, di business e relazione, quest?anno ancor di più ampio respiro internazionale. In un contesto così sfidante non poteva mancare il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, portavoce di una ?Toscana alternativa? del vino che attrae sempre più l?interesse del mercato e della critica. ?Il lockdown ? afferma Francesco Mazzei, presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana ? ha ridisegnato le dinamiche di partecipazione alle fiere anche per il mondo del vino. Si è puntato molto sugli eventi digital, sulle degustazioni a distanza, sull?implementazione dell?e-commerce. Ma il confrontarsi quotidianamente con il proprio mercato, i propri competitor e il proprio target è per il nostro settore fondamentale. La Milano Wine Week rappresenta per noi lo strumento perfetto che mette a disposizione un contesto reale, in presenza ma in piena sicurezza, e un?amplificazione virtuale attraverso una piattaforma che ci consente di rivolgerci anche a un pubblico internazionale?. Il Consorzio sarà così protagonista di tre masterclass che si terranno in presenza presso Palazzo Bovara. Gli appuntamenti sono in agenda il 5 ottobre e tratteranno focus differenti. Francesco Mazzei Si va dal Viaggio tra i Rossi autoctoni della Maremma Toscana, un vero e proprio itinerario per conoscere i vini rossi da vitigni autoctoni (ore 14:00). Si scoprirà così che la Toscana oltre che un territorio ricco di storia, vanta anche un?antica tradizione viticola dalla notevole biodiversità , dove non esiste solo il Sangiovese. Degustazione perfetta per palati curiosi. Segue alle 16 l?appuntamento dal titolo: Otto motivi per apprezzare i grandi vitigni rossi internazionali della Maremma Toscana, terra di tradizione certamente, ma dove un terzo della superficie vitata è impiantata con varietà rosse da vitigni internazionali, utilizzate poi in purezza o in blend per dare vita ai super Tuscan! Ideale per i metodici che vogliono argomentare le scelte. Infine l?ultima masterclass è dedicata a uno dei protagonisti dell?estate 2020. Il fenomeno Vermentino: alla scoperta della TOP 10 del Vermentino Grand Prix 2020. Un vitigno che è diventato l?emblema dei vini bianchi della Maremma Toscana. A luglio si è tenuta la prima edizione del Vermentino Grand Prix e questa è l?occasione per scoprire la fantastica Top Ten dei Vermentini DOC Maremma. Appuntamento alle ore 20:45 per consentire anche il collegamento con New York dove saranno coinvolti buyer, importatori, esperti di settore e giornalisti. Oltre agli eventi su invito per la stampa e gli addetti ai lavori, la Maremma Toscana sarà protagonista anche con un banco d?assaggio il 7 ottobre dalle 16 alle 20, al Babila Building ? nell?omonima piazza in Corso Venezia 2 ? dedicato a professionisti del settore ma anche ai wine lovers per degustazioni in piena sicurezza, dove sarà possibile assaggiare i vini raccontati durante le masterclass. Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana ? nato nel 2014 ? conta oggi 313 aziende associate che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini ? per un totale di circa 6 milioni di bottiglie prodotte all?anno. E tra i suoi obiettivi ha anche quello di promuovere la qualità dei suoi vini. Per raggiungere tale finalità seleziona anno dopo anno gli eventi più significativi per il mondo del vino. Nel 2020 la Milano Wine Week è indubbiamente uno strumento funzionale: alla sua terza edizione torna trasformandosi in una Digital Wine Fair con un incremento di contenuti e con l?obiettivo di connettere professionisti e buyers di tutto il mondo. PRIMO PIANO ? VIVI ? 19 VIVI ENOLOGIA DOC e DOCG di Maremma, un viaggio enologico e culturale dalla montagna al mare Viaggio (ipotetico o reale, decidete voi) alla scoperta delle DOC e DOCG di Maremma e dell?Amiata, e dei territori in cui le diverse denominazioni insistono; un viaggio all?insegna del gusto e della vista, in una terra speciale ricca di profumi e sapori, ma anche di panorami, bellezze naturalistiche, storiche ed artistiche tutte da scoprire DI GIADA RUSTICI L a Maremma Toscana è una terra speciale che, lasciandosi alle spalle la costa, si insinua ostinata nell?entroterra: non è solo una culla di civiltà passate, ma è anche uno spazio in cui trovarsi a tu per tu con una natura altrove scomparsa. In questi paesaggi da Far West nostrano, la gente di Maremma ha saputo impiantare colture destinate a farsi apprezzare nel mondo per la propria particolarità : fra queste, almeno due contribuiscono ad arricchire il viaggio alla scoperta della Maremma, alla ricerca di sapori e suggestioni inedite, l?olio extravergine di oliva e i vini DOC. L?autunno (a partire da settembre, in certi casi anche dalla fine di agosto), si sa, vuol dire una sola cosa: vendemmia. à il periodo che saluta l?estate nel quale i grappoli vengono finalmente raccolti dalla vite dopo un anno di duro lavoro. In Maremma troviamo vini di altissimo spessore tra i rossi, bianchi, rosati, passiti, vinsanti e anche tra le bollicine, proprio perché le caratteristiche pedoclimatiche di questa terra sono particolari: la presenza contemporanea e ravvicinata di mare, montagna e colline, la rendono unica, inoltre gli inverni non sono mai troppo rigidi e le estati mai eccessivamente calde e questo ha reso la Maremma una terra con una tradizione vinicola 20 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 molto antica. Il viaggio alla scoperta dei vini del nostro territorio parte dalla costa per dipanarsi poi nell?entroterra. La prima tappa ha il sapore del Capalbio DOC: riconosciuto come Denominazione nel 1999, questo vino viene prodotto con vitigni coltivati lungo il territorio che comprende i comuni di Capalbio, Manciano, Magliano e Orbetello. Purtroppo, negli ultimi anni, i produttori hanno progressivamente abbandonato questa Denominazione, oggi rivendicata su una superficie inferiore a 2 ettari. Assaporare un calice di rosso o bianco, che sia esso dal sapore fruttato o secco e asciutto, significa perdersi tra le splendide vie di Capalbio: arrampicato su una piccola altura, a pochi chilometri dal litorale toscano, circondato dalle colline della Maremma, Capalbio ha un assetto urbanistico in parte ancora medievale. Feudo degli Aldobrandeschi, degli Orsini e poi di Siena, conserva mura quattrocentesche in cui si apre un?imponente porta. à il comune più a sud della Toscana e, per il contesto ambientale in cui si trova e per l?importanza storico-artistica assunta in epoca rinascimentale, Capalbio è stata sopran- nominata anche la piccola Atene. Proseguendo l?itinerario, lungo la costa, la successiva tappa si dipana attraverso il gusto del Vino DOC Parrina, prodotto nel comune di Orbetello e che si presenta in vesti diverse (in bianco, rosso, rosato, vin santo e in sei tipologie varietali, tre bianche e tre rosse). Il territorio di riferimento attraversa un ambiente per molti versi ancora incontaminato a ridosso del mare e disseminato di locande e fattorie che rimandano ad una genuinità passata: il contatto con la natura è a trecentosessanta gradi, a due passi dall?Argentario e da alcuni dei borghi più belli della Maremma. Sono i sapori della Parrina che accompagnano, addentrandosi, nei vicoli del paese di Orbetello, perla di in un territorio che ancora oggi presenta grandi motivi di interesse sia per quanto riguarda l?aspetto naturalistico, sia per quello che concerne l?ambito storico ed artistico. Orbetello vanta origini antiche, la presenza di mura ciclopiche, innalzate nel V secolo a.C. testimonia come esistesse già un abitato nel periodo etrusco, successivamente poi la città divenne un possedimento dell?Impero Romano, per passare poi, a partire dal Medioevo, agli Aldobrandeschi, ai conti Orsini, alla PRIMO PIANO ? VIVI ? 21 VIVI ???? Il viaggio parte dalla costa per dipanarsi poi nell?entroterra svelando le otto DOC e DOCG presenti in provincia di Grosseto: Capalbio DOC, Parrina DOC, Ansonica DOC, Pitigliano DOC, Sovana DOC, Monteregio DOC, Morellino DOCG e Montecucco DOCG Repubblica di Siena, allo Stato dei Presidi ed al Granducato di Toscana, prima di divenire parte del Regno d?Italia. La zona è dominata dalla Laguna di Orbetello, una delle aree umide più importanti d?Italia: riserva Regionale e Oasi del WWF è affiancata da boschetti e canneti e ospita oltre 250 specie di uccelli tra cui il cavaliere d? Italia, il fenicottero rosa, la spatola e il gruccione. Proseguiamo in zona Argentario, un promontorio di rara bellezza quasi completamente circondato dal mare: per la precisione siamo all?Isola del Giglio, ricoperta di sughere e ciclamini, abitata da nottole e pipistrelli nani, da barbagianni, monachelle e tante altre specie. à un luogo di bellezza aspra e selvaggia, seconda isola dell?Arcipelago toscano che si alza in limpide acque color smeraldo di fronte all?Argentario; riconosciuto paradiso naturalistico, il Giglio deve il nome al greco AEGILION, ?isola delle capre?, molto probabilmente per via del territorio montuoso, quasi interamente costituito di granito. à in questo panorama che i sapori adesso cambiano di nuovo: il Giglio, infatti, si unisce idealmente al Monte Argentario e ad una parte della costa meridionale della Maremma nella produzione di vitigni che danno origine all?Ansonica Costa dell?Argentario, un vino DOC delicato, di colore giallo paglierino, leggermente fruttato. Seguendo il cullare delle curve, 22 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 abbandonando la costa maremmana e dirigendosi verso l?entroterra, così come cambiano i paesaggi, si incontra l?area del Tufo che unisce borghi abbarbicati su speroni tufacei: qua l?itinerario prende il gusto del Bianco di Pitigliano, una DOC nata nel 1966 dalla combinazione di diverse uve (Trebbiano toscano, eventualmente unita a Greco, Verdello, Grechetto, Ansonica, Chardonnay, Sauvignon, Viognier, Pinot bianco, Riesling italico, Malvasia bianca lunga) che con il suo profumo delicato, fresco e pulito e un sapore armonico, morbido, asciutto ci accompagna per i vicoli della ?Piccola Gerusalemme?: di una bellezza unica il panorama che si ammira arrivando in paese, dopo la curva della Madonna della Grazie, appare all?improvviso l?imponente acquedotto mediceo dai grandi archi. A Pitigliano sono conservate numerose tracce delle genti che hanno abitato questo luogo fin dai tempi più antichi: prima etrusco, poi romano, è passato successivamente sotto diverse potenti famiglie quali gli Aldobrandeschi, gli Orsini ed i Medici. Il paese conserva il ricordo anche dell?insediamento (nel XVI sec.) della comunità ebraica, di cui è possibile tutt?oggi ammirare la sinagoga e numerosi edifici: da qua il nome ?Piccola Gerusalemme?. Non molto distante, 7km sotto Pitigliano, sempre incastonata tra il tufo, appare Sovana, il cui borgo profuma delle sue varietà di rosso DOC: che sia Riserva, con un odore fruttato e sentori di spezia, o Superiore, con un sapore corposo e secco, eventualmente accompagnato dai vitigni Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Ciliegiolo e dal tradizionale Aleatico, o ancora un Rosato, fruttato e leggermente acidulo, ci accompagna alla scoperta del suo borgo simbolo, Sovana. Il paese ha conservato l?aspetto del classico borgo medievale, all?ingresso del quale si trovano i ruderi dell?imponente Rocca Aldobrandesca: prima etrusca, poi, dominio aldobrandesco, attorno a Sovana si sono avviluppate storie e generazioni, in un groviglio confuso di secoli e costumi. à in questo scenario sospeso tra storia e mito che si inserisce forse una delle storie più avvincenti del nostro territorio: il protagonista di questa vicenda è San Mamiliano, personaggio affascinante ed intrigante dell?antica storia toscana le cui reliquie sono state distribuite un po? per tutta l?Italia, Roma, Pisa, Palermo e anche la nostra Sovana. La sua storia è legata a quella del tesoro di Sovana, conservato, in parte, nella chiesa paleocristiana di San Mamiliano. Continuando sulla strada, lasciandosi alle spalle la zona del tufo, l?itinerario si muove verso un nuovo calice di vino: siamo tra i fiumi Ombrone e Albegna, nell?entroterra maremmano, dove si staglia un percorso che circonda il comune di Scansano, toccando anche Grosseto, Manciano, Magliano in Toscana, ma anche Semproniano, Campagnatico e Roccalbegna. Considerata fin dall?antichità luogo salubre e di villeggiatura, al punto che sotto Leopoldo II gli uffici del Comune di Grosseto d?estate vi si trasferivano per la cosiddetta ?estatatura? in modo che gli impiegati e le loro famiglie potessero sfuggire ai rischi della malaria, Scansano ha svolto, fin dal Settecento, oltre che un importante ruolo nella produzione vinicola, un ruolo di una certa rilevanza anche nell?industria estrattiva, essendo attive fino a epoca recente miniere di mercurio, antimonio, zolfo e lignite. Tra gli scorci verso il mare e verso l?Amiata, le papille gustative assaporano il Morellino, il più famoso tra i vini maremmani: un rosso corposo e profumato che si sposa con cacciagione e acquacotta, per questo simbolo della nostra terra. Il territorio ci regala due tipologie di vino: il Morellino di Scansano di annata, rappresenta la tradizione e si ottiene da vigneti che producono una discreta quantità di uva per ettaro, e il Morellino di Scansano da affinamento, ottenuto da uve che provengono dai vigneti situati nelle posizioni ottimali che producono una quantità contenuta di uva. La strada riprende a salire, approdando nel vasto territorio di Cinigiano, Civitella Paganico, Castel del Piano, Campagnatico, Arcidosso e, di nuovo, Seggiano e Roccalbegna: il profumo, qua, è quello del Montecucco in una delle sue numerose varietà prodotte (bianco, rosso, rosso Riserva, Rosato, Vin Santo e Vermentino), che si scopre percorrendo l?omonima strada del Vino Montecucco. Dal 2011, il Sangiovese di queste colline si fregia della DOCG Montecucco Sangiovese, prodotta anche nella versione Riserva con invecchiamento obbligatorio di 30 mesi. Lungo il percorso, che si snoda dall?Amiata alla Maremma, è possibile scoprire diversi prodotti enogastronomici di eccellenza: sono i sapori di un tempo, che rimandano alle nostre radici. Si prosegue il viaggio e, in un volo d?angelo, abbandonando la zona amiatina, ci facciamo accogliere da un territorio vasto che abbraccia le Colline metallifere: è questa l?ultima tappa che sa di Monteregio di Massa Marittima, nelle sue varietà Rosso, Rosato, Novello, Bianco, Vin Santo, Vermentino, Viognier, Sangiovese e Syrah. La zona è un paniere ricco di tutto quello che la Maremma porta in sé, una storia e una tradizione di genti diverse, fra incontaminati paesaggi aspri e selvaggi, ricchi di storia e di cultura. Lungo la strada del vino Monteregio gli itinerari possibili sono molteplici: il primo tocca i comuni di Monterotondo Marittimo, Follonica e Massa Marittima, località incantevoli nelle vicinanze del lago dell?Accesa, del Parco di Montioni e dei castelli medievali di Lecceta e Cugnano; il secondo comprende Roccastrada, sede del Museo della vite e del vino e lo splendi- do scenario delle colline circostanti con suggestivi borghi medievali; il terzo, infine, attraversa Castiglione della Pescaia con il castello che domina la costa, l?area archeologica di Vetulonia, Gavorrano e la riserva naturale delle ?Bandite di Scarlino?. Arrivati alla capolinea, questo è un viaggio, dunque, alla scoperta delle eccellenze maremmane e dell?entroterra, seguendo le principali varietà enologiche che esaltano il nostro territorio all?interno del quale è d?obbligo citare anche la DOC Maremma Toscana, l?ultima denominazione nata nel panorama maremmano, in ambito provinciale. Essa rappresenta quasi una sintesi delle tipicità vitivinicole di questo territorio, ed è in grado di offrire una scelta variegata di vini: dalle tipologie tradizionali Ciliegiolo, Alicante, Sangiovese, Pugnitello, Vermentino, Ansonica alle internazionali Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah, Viognier, Sauvignon, Chardonnay, Petit Verdot, accompagnate dal Bianco, Rosso, Rosato, Novello, Vin Santo e dalle Riserve Rosso e Bianco. Quello che vi abbiamo proposto è un viaggio non solo all?insegna del gusto e dei sapori ma anche della vista, immersi in paesaggi mozzafiato fatti di dolci crinali collinari, di coste a picco sul mare, che trasportano il visitatore in una terra davvero unica. PRIMO PIANO ? VIVI ? 23 VIVI ARTE ?Arte & Vino?, binomio vincente di nuovo protagonista a Capalbio In corso la settima edizione di ?Arte & Vino? la manifestazione promossa da Fondazione Capalbio in collaborazione con l?Amministrazione comunale e l?associazione ?Capalbio è vino?, che ogni anno prolunga, per così dire, l?estate con un?appendice a fine stagione che unisce le bellezze artistiche alle cantine del territorio L?INAUGURAZIONE Dal 6 settembre scorso, a Capalbio l?arte fa rima ancora una volta con? vino. Dopo il successo degli scorsi anni è ufficialmente decollata l?edizione 2020 di ?Arte & Vino?, ovvero il percorso eno-artistico attraverso il territorio e le cantine di Capalbio e Manciano, cura di Maria Concetta Monaci, promosso da Fondazione Capalbio, in collaborazione con l?Amministrazione comunale, nell?ambito del cartellone estivo ?E-state a Capalbio?. Dalla veranda del Frantoio, le cantine dell?associazione ?Capalbio è vino? hanno presentato nella giornata inaugurale i loro prodotti dando ufficialmente il via alla settima edizione di questa bella manifestazione: un?esperienza alla scoperta del territorio attraverso i suoi sapori e non solo. Nell?occasione si è svolto anche un tour guidato in bicicletta, condotto dall?associazione Mista, 24 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 con i mezzi a pedalata assistita che ha portato i partecipanti alla scoperta del paese, con visita la castello e aperitivo finale. E accanto a questi appuntamenti, che hanno l?obiettivo di promuovere la rete di eccellenze vinicole e il patrimonio storico e naturalistico di Capalbio la vera protagonista è l?arte, inserita nelle cantine del territorio. I visitatori attraverso questa iniziativa, potranno individuare, grazie ad una mappa, le opere di Thomas Lange, Alberto Timossi, Edoardo Figara, Isaco Praxolu, Mara Van Wees, Bruno Pellegrino e Vincenzo Pennacchi esposte nelle più belle cantine del territorio capalbiese fino ad inizio novembre. LA PRESENTAZIONE ?Giunti alla VII edizione, con la rassegna Arte & Vino ? sottolineano gli organizzatori ? proponiamo un viaggio inebriante fra cantine curate, installazioni creative di artisti di tendenza e grandi vini. Un percorso enoturistico nel segno dell?arte di vivere e del savoir-faire che quest?anno si arricchisce di due nuove tappe d?eccellenza della nostra Toscana e porta ad ampliare l?esplorazione nel vicino comune di Manciano. Cos?hanno in comune la Primavera di Botticelli, il Giudizio Universale della Cappella Sistina di Michelangelo, la Cappella del Barolo di David Tremlett e Sol LeWitt? Sono tutti, con i dovuti distinguo, esempi di mecenatismo. Antico e contemporaneo. Se in passato, infatti, mecenati erano politici, grandi casati o uomini di chiesa che accoglievano all?interno della loro corte artisti del tempo, oggi sono sempre di più i casi di nomi della viticoltura che si confrontano e interfacciano con il mondo dell?arte. à attorno alle cantine che ? come un tempo avveniva intorno ai Palazzi ? sorgono le nuove corti artistiche. Facciamo nostra questa riflessione di Loredana Sottile e sottolineiamo come il vino si addica all?arte, soprattutto contemporanea. Sono mondi apparentemente distanti, ma che vivono del loro presente; riflettono il loro tempo e sono risultato di un processo che racchiude nei colori e nei sapori la storia e la cultura di una terra. Il vino è un elemento culturale di civilizzazione che esprime una relazione privilegiata ed esclusiva tra l?uomo e la terra: un prodotto dell?intelletto nel quale realtà e concretezza della campagna si uniscono all?irrealtà di un universo di sapori e di suggestioni. Il rapporto con la terra è il tema che lega queste opere, espressione Edoardo Figara - Il Ponte Thomas Lange - La Vigna sul Mare Isaco Praxolu Il Cerchio Maria Concetta Monaci Mara Van Wees - BorgoCiro Alberto Timossi - Tenuta Monteti Vincenzo Pennacchi Tenuta Montauto PRIMO PIANO ? VIVI ? 25 VIVI di artisti profondamente diversi?. LE OPERE NEL DETTAGLIO L?installazione di Thomas Lange (Berlino 1957) si compone di busti, volti, corpi, figure maschili e femminili, icone e divinità contemporanee dedicati al mondo agreste, al suo fascino e alla sua eleganza. Per Alberto Timossi (Napoli 1965) il punto di contatto con il suolo è cruciale, come per una pianta: distingue la parte sotterranea, segreta e misteriosa da quella emersa, che si esprime ben evidente con la forma e il colore. Edoardo Figara (Albinia GR 1990) afferma che il suo lavoro si sviluppa in maniera organica, come una pianta, cerca di crescere al meglio con quello che gli si dà , che si tratti di storie, musica, tempo, sangue. Isaco Praxolu (Cagliari 1979) con il suo sguardo intimo, dinamico e dai molteplici punti di vista, che si traduce nella produzione di immagini fotografiche dal gusto pittorico, rappresenta proprio il mondo del vino e la sua varietà . Mara van Wees (Olanda) propone una costante del suo lavoro, ovvero l?attenzione all?equilibrio e alla sua precarietà : è la metafora della Terra forte e perfetta, dove tutto è collegato ed in armonia, ma che allo stesso tempo può essere sconvolta dall?azione dell?uomo, l?unico responsabile della rottura di questo equilibrio. Bruno Pellegrino (Amorosi BN 1946) posiziona due grandi opere in ferro che rappresentano improbabili pesci con le ali che rispecchiano l?aspetto brullo e mediterraneo della Maremma. Li avvicina ad altre due importanti sculture che rimandano alle icone della nostra terra, il toro ed il cavallo. Vincenzo Pennacchi (Velletri RM) colloca nell?entroterra maremmana carica di storia i suoi cavalieri come fossero guardiani di un luogo che non esiste, figure romantiche dall?alta qualità interiore e morale che costituiscono il punto di incontro tra passato e presente, tra i mitici popoli di un tempo e gli eroi dei nostri giorni. LE CANTINE Sono coinvolte in questa settima edizione di Arte & Vino Il Ponte, il Cerchio, Monteverro, tenuta Monteti, BorgoCiro, La Vigna sul Mare e, quest?anno, un?eccellenza proveniente da fuori comune, la Tenuta Montauto di Manciano. INFO Per info è possibile chiamare il nr. di tel. 329 0943246 oppure inviare una mail a fondazionecapalbio@gmail.com Ulteriori contatti: Associazione Culturale Il Frantoio www.associazioneilfrantoio.it tel. 335 7504436; Capalbio è Vino tel. 339 1049640 ???? Sette gli artisti (Thomas Lange, Alberto Timossi, Edoardo Figara, Isaco Praxolu, Mara van Wees, Bruno Pellegrino, Vincenzo Pennacchi) protagonisti con le loro opere in altrettante cantine del territorio fino a novembre 26 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 Arte & Vino 2020, Monteverro conferma la collaborazione con Bruno Pellegrino à in pieno svolgimento l?edizione 2020 del percorso eno-artistico che anima il territorio e le cantine di Capalbio. Il ?Pesce Angelo? e il ?Pesce Istrice? dell?artista Bruno Pellegrino in mostra a Monteverro C ontinua la collaborazione tra Monteverro, cantina illuminata, eclettica e aperta alla sperimentazione, all?innovazione e alla ricerca, e Bruno Pellegrino, artista dall?animo e dalla vita poliedrica ? politico di lungo corso, autore di libri, imprenditore e artista ? e ?ricamatore di suggestioni? che trovano espressione in un linguaggio dal forte senso del colore, con l?uso di materiali e tecniche diverse. Ecco dunque che dal ricamo delle suggestioni 2020, guizzano fuori due opere affascinanti, due pesci reali ed onirici al tempo stesso: il ?Pesce Angelo? e il Pesce Istrice?. Fedeli nella forma del corpo, rivelano dettagli che li trasformano e ? nomen omen ? ne definiscono l?essenza: ali spiegate al posto delle pinne il primo e aculei appuntiti il secondo. Pesci volanti perché fluttuano nell?aria, nella loro interpretazione in metallo con piedistallo che è in mostra sulle colline della tenuta. Ma volano anche con la fantasia, perché è da lì che hanno preso vita. ?Sono nati all?improvviso, come un?epifania ? racconta Bruno Pellegrino ?. ?Il primo l?ho dipinto di getto, istintivamente, creatura solitaria Bruno Pellegrino Monteverro nel mare delle mie suggestioni. Poi da lì è venuto fuori un flusso di colori e pesci in continuo divenire. Sono i pesci che hanno scelto me e non il contrario?. In primis, dunque, pesci dipinti ma con una forza espressiva che ha spinto Pellegrino ? dopo diverso tempo e diversi disegni ? a dargli una forma reale. ?Ho sentito il desiderio ? spiega ? di donargli una matrice fisica ma in chiave sognante. Ecco some sono nati i pesci volanti come statue, Pesce Angelo e Pesce Istrice. Li avevo creati per ospitarli nel mio florido giardino a Tuscania ma la verità è che rispecchiano l?aspetto brullo e mediterraneo, della Maremma?. Un connubio perfetto con Monteverro: ora sembrano sorridere dal loro piedistallo e accogliere chi visita la tenuta. I pesci di Bruno Pellegrino ? Angelo e Istrice ? sono due delle opere che impreziosiscono la rassegna Arte & Vino, curata da Maria Concetta Monaci e organizzata dall?associazione culturale Il Frantoio (http://www.frantoiocapalbio.com) che ha l?obiettivo di creare un percorso eno-artistico che tocchi arte, cultura, cibo, vino e ambiente, quest?anno alla sua settima edizione. La Bruno Pellegrino kermesse ha preso il via il prossimo 6 settembre ? in quel giorno le cantine capalbiesi hanno offerto un rinfresco ai curiosi e agli amanti del vino in piazza della Provvidenza presso Il Frantoio, rinomato locale ? e terminerà a fine ottobre. Monteverro quindi ospita per il secondo anno le opere di Pellegrino e rinnova l?omaggio all?artista anche sulle etichette di Verruzzo e Vermentino per le annate 2020 e 2019. A questi due vini l?artista beneventano ha costruito addosso un abito che li racconta al primo sguardo: un pesce che ?parla? attraverso la briosità dei tocchi di colore, costruiti con armonia. Un pesce delicato ma dinamico perché ?i pesci come il vino vivono nel segno dei colori e della naturale vitalità ?, come recita il retro-etichetta. Cantina gioiello ai piedi del borgo medievale di Capalbio, Monteverro vanta 50 ettari di cui 35 vitati, 180mila bottiglie l?anno, 6 etichette: 4 rossi (Monteverro, Terra di Monteverro, Tinata e Verruzzo) e due bianchi (Chardonnay e Vermentino). Per prenotare una visita contattare: visit@monteverro.com oppure telefonare allo 0564 890937. Per informazioni visitare il sito www.monteverro.com oppure il profilo Facebook @Monteverrowines e Instagram monteverrowines_official PRIMO PIANO ? VIVI ? 27 VIVI ARTE Un tondo inedito di Botticelli per la Settimana della Bellezza a Grosseto à dedicata ad un bellissimo tondo inedito di Botticelli la mostra ?La bellezza svelata? in programma dal 23 ottobre al 10 gennaio nel Polo culturale Le Clarisse. Il prestito del capolavoro, proveniente dalla collezione fiorentina di Gianfranco Luzzetti, è stato richiesto dalla Diocesi di Grosseto per la manifestazione annuale ?La Settimana della Bellezza? V DI MAURO PAPA* enerdì 23 ottobre, alle ore 17, nel Polo culturale Le Clarisse si inaugura una mostra dedicata a un bellissimo tondo inedito di Botticelli. Il prestito del capolavoro, proveniente dalla collezione fiorentina di Gianfranco Luzzetti, è stato richiesto dalla Diocesi di Grosseto per la manifestazione annuale ?La Settimana della Bellezza?. Gianfranco Luzzetti ha accettato con entusiasmo: ?La mostra del tondo di Botticelli rappresenta un?ottima opportunità per inaugurare un ciclo di eventi in grado di assicurare al mio museo nel- le Clarisse una continua promozione e valorizzazione: ogni anno, in autunno, presterò un?importante opera della mia collezione fiorentina per creare una rinnovata attenzione e un interesse costante. In più, dato che questa edizione della Settimana della Bellezza è dedicata al ?dono?, vorrei comunicare alla comunità grossetana che sto pensando a un nuovo dono: non escludo che, in futuro, il tondo di Botticelli possa entrare in modo permanente nella collezione del mio museo in Maremma?. Il tondo raffigura una Madonna con Nella foto Gianfranco Luzzetti, con sullo sfondo il tondo di Botticelli; qui a fianco due dettagli 28 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 PRIMO PIANO ? VIVI ? 29 VIVI ???? Il tondo raffigura una Madonna con Bambino, San Giovannino e un angelo (tempera su tavola, diametro cm.85) ed è stato acquistato da Luzzetti nel 1985 ad un?asta Christie?s, a Londra, per la sua collezione privata. Da allora non è mai stata esposto in una mostra Bambino, San Giovannino e un angelo (tempera su tavola, diametro cm.85) ed è stato acquistato da Gianfranco Luzzetti nel 1985 ad un?asta Christie?s, a Londra, per la sua collezione privata. Da allora non è mai stata esposto in una mostra. La scheda del catalogo Christie?s lo riferiva alla bottega di Botticelli. L?alta qualità di alcuni importanti dettagli, come il volto della Vergine e le mani 30 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 sinuose ed eleganti, fa invece supporre l?intervento diretto del maestro, pur non giustificando l?autografia assoluta. Il tema iconografico, che riflette lo spirito ?affettuoso? peculiare della produzione della bottega di Botticelli alla fine del Quattrocento, riprende un soggetto giovanile modulato sugli esempi più rigidi e distaccati di Filippo Lippi. Per una corretta datazione e contestualizzazione culturale del tondo Luzzetti è necessario citare il tondo con Madonna con Bambino, San Giovanni Battista bambino, San Michele Arcangelo e San Gabriele Arcangelo (tempera su tavola, diametro cm.115) conservato a Palazzo Pitti a Firenze. I due tondi sono identici nella composizione, ad eccezione della figura dell?Arcangelo Michele che nel tondo Pitti compare alle spalle di San Giovannino. Tradizionalmente attribuito al Botticelli, il tondo Pitti è oggi giudicato dalla critica come opera di bottega con un possibile intervento finale del maestro. Le varie versioni e varianti di questa complessa composizione, di cui non si conosce la provenienza, fanno ipotizzare l?esistenza di un prototipo botticelliano, purtroppo perduto, riprodotto nella bottega per il mercato. Entrambi i tondi (Pitti e Luzzetti) esprimono un linguaggio che Botticelli aveva sviluppato intorno al 1485 e l?eventuale prototipo potrebbe essere datato alla fine dell?ottavo decennio. Questo prototipo autografo, a mio avviso, avrebbe dovuto riportare una composizione priva della figura dell?arcangelo Michele che, nel tondo Pitti, sembra congestionare lo spazio togliendo respiro allo sfondo paesaggistico. La composizione del tondo Luzzetti, invece, sembra più equilibrata e simmetrica, quindi più vicina all?ipotetico prototipo di cui costituirebbe ? negli anni novanta del Quattrocento ? una preziosa replica priva di varianti. *Direttore Clarisse Arte LA BELLEZZA SVELATA Un tondo inedito di Botticelli dalla Collezione Luzzetti A cura di Mauro Papa e Giovanni Gazzaneo Polo culturale Le Clarisse, Via Vinzaglio 27 - Grosseto 23 ottobre 2020 > 10 gennaio 2021 Info: tel. 0564 488066-067-547, mail collezioneluzzetti@gmail.com www.clarissegrosseto.it VIVI EVENTI Morellino Classica 2020, un?edizione da incorniciare e ricordare. Nonostante tutto Si è conclusa con grande successo la parte estiva del festival Morellino Classica sostenuto dal Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano e da Banca TEMA. La rassegna è stata caratterizzata, oltre che dalla bellezza della musica e dei luoghi che l?hanno accolta, anche dal profondo piacere degli artisti e del pubblico di potersi ritrovare dopo il periodo di lockdown e di godere insieme delle emozioni che solo l?incontro attraverso la musica dal vivo può dare DI ELISABETTA RUSSO Nella foto un momento del concerto al Castello del Potentino (Seggiano) 32 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 Nella foto un momento del concerto andato in scena nella cornice del Duomo di Sovana (Sorano) C on l?ultimo concerto di fine agosto nella Cattedrale di Sovana, si è chiusa con successo la parte estiva del Festival Morellino Classica. Successo di pubblico, di critica, ma soprattutto degli organizzatori Antonio e Pietro Bonfilio che con passione, determinazione e scrupolosa professionalità , non hanno mai voluto sospendere la programmazione 2020 anche quando sembrava impossibile realizzarla. E sono stati premiati, con un?edizione riuscita e apprezzatissima dal pubblico e molto elogiata dalla stampa e dai media nazionali, tra cui la RAI. Si può fare quindi, in attesa dei concerti invernali, un bilancio più che positivo su questa IX rassegna musicale che ha realizzato tra giugno e agosto circa venti concerti in 15 luoghi diversi del territorio maremmano: un gran bel risultato, considerate le difficoltà e le limitazioni dovute all?emergenza sanitaria, i molti ostacoli da superare e i cambiamenti al programma che si sono resi necessari ?in corso d?opera?. Un?edizione questa che sarà ricordata e rimarrà nella mente e nel cuore non solo per la grande qualità della musica, gli artisti d?eccellenza ed i tanti bei luoghi storico-naturalistici di Maremma che il Festival ha toccato, ma anche e forse soprattutto per i forti sentimenti che l?hanno caratterizzata: le sensazioni positive delle persone che si sono ritrovate per assistere ai concerti, la felicità dei musicisti nel potersi nuovamente esibire dal vivo, le profonde emozioni che sempre la musica suscita ed ancor di più dopo il difficile periodo del lockdown. Sarà ricordata questa edizione per aver riportato al pubblico le note dal vivo: uno tra i primi e tra i pochi festival in Italia che lo hanno fatto. Con forti emozioni la rassegna è iniziata il 20 giugno al Castello di Marsiliana, dove Aran e Nora Spignoli Soria, di soli 13 anni, ?enfant prodige? dell?arpa, dalla prestigiosa Scuola di Musica di Fiesole, hanno tenuto il concerto di apertura. ?Alla loro bravura ? commenta Antonio Bonfilio, direttore responsabile del Festival ? abbiamo affidato l?importante, significativo e meraviglioso compito di ripartire con la musica. Il concerto è stato un evento straordina- rio, emozionante e sorprendente, dallo spirito celestiale, che abbiamo voluto dedicare alle tante vittime dell?epidemia e alle loro famiglie?. E con ancor più forti emozioni si è chiuso il mese di Agosto che ha visto un susseguirsi di eventi di intensità artistica e musicale. Il concerto di Ferragosto ad Arcidosso, per la prima volta teatro del Festival, ha letteralmente trascinato il pubblico e riempito di musica e sentimenti positivi la suggestiva piazza del Castello, con la coinvolgente performance del gruppo di ottoni del Consort Brass Ensemble Berlin insieme al violino solista Davide Alogna e al soprano Aleksandra Gudzio e con la brillante direzione di Dariusz Mikulsky. I due concerti successivi ospitati nello splendore romanico-barocco della Chiesa di San Giorgio di Montemerano, uno dei palcoscenici abituali di Morellino Classica, hanno offerto serate a dir poco memorabili. Semplicemente strabiliante l?esecuzione dei due giovanissimi musicisti, già vincitori dei più importanti concorsi internazionali, Carlotta Dalia alla chitarra e Giuseppe Gibboni al vio- PRIMO PIANO ? VIVI ? 33 VIVI ???? Tanti ancora gli appuntamenti nel mese di dicembre per concludere la stagione 2020 che per i forti sentimenti che l?hanno accompagnata lascerà un ricordo speciale nella mente e nel cuore lino, che hanno rapito il pubblico trascinandolo in interminabili applausi. Sempre nella Chiesa di Montemerano il concerto, dedicato alla memoria del grande soprano Daniela Dessì per il quarto anniversario della sua scomparsa, è stato un toccante recital del celeberrimo tenore Fabio Armiliato, che è stato compagno nell?arte e nella vita della Dessì, con il magico arpista Davide Burani. Una serata, tra arie sacre e d?amore che hanno toccato le corde più profonde dell?animo, chiusa da una standing ovation con quattro acclamati bis. Ancora forti emozioni si sono vissute con il concerto pianistico di Pietro BonPietro Bonfilio 34 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 Tenuta dell?Ammiraglia filio, direttore artistico del Festival, che presso il castello di Potentino a Seggiano ha incantato il pubblico con la sua raffinata esecuzione di un programma estremamente difficile e virtuosistico con musiche di Granados, Tchaikovsky, Ravel, Mussorgsky. Infine, a chiusura della programmazione estiva, un evento di grande solennità artistica e spirituale nel magnifico Duomo di Sovana (VIII secolo), per la prima volta teatro del Festival, in occasione del millenario della nascita di San Gregorio VII nato a Sovana nel 1020, con l?Orchestra Rossini di Pesaro diretta da Gabriele Pezone con Daniel Ciobanu, solista d?eccezione al pianoforte ed il soprano Federica Livi. ?Siamo felici ed orgogliosi ? commenta il direttore artistico Pietro Bonfilio ? per quanto abbiamo realizzato, per aver riportato la musica nella vita dei nostri spettatori. Ci abbiamo creduto e ci siamo riusciti, con grande fatica e difficoltà , ma posso dire che il risultato ci ha pienamente premiati. Il Festival riprenderà a dicembre per concludere questa edizione ma stiamo già lavorando per il prossimo anno quando festeggeremo il nostro decennale. Cercheremo di rendere ancora più unica e originale la rassegna in onore del nostro pubblico e di chi ci ha sostenuti sin qui, e soprattutto in onore della grande musica e dello stupendo territorio che la ospita. Rivolgo, pertanto, un sentito e speciale ringraziamento ai tanti sostenitori e sponsor che sostengono il nostro lavoro come Ricola, Mercedes Ugo Scotti Grosseto, Fattoria le Pupille, Frescobaldi Toscana, Jacopo Biondi Santi, Conte Ferdinando Guicciardini, Principe Corsini, Castello Potentino, Azienda La Selva, Azienda Sasseta Alta e soprattutto agli sponsor principali che da sempre credono nella preziosa validità del Festival: il Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano e Banca TEMA Credito Cooperativo, aderente Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, che sono la struttura su cui poggia Morellino Classica Festival Internazionale di Scansano Toscana?. VIVI CURIOSITà Pitigliano, un borgo incantevole e decisamente pet friendly. Parola di Biscotto DI MICHELA SCOMAZZON GALDI E BISCOTTO IL #CANEBUONO Un articolo dal taglio scherzoso scritto? dal cane Biscotto (con l?aiuto della sua padroncina), con l?intento di promuovere Pitigliano, non solo per tutte le sue bellezze ed i suoi tesori, ma anche come paese orgogliosamente ?pet friendly?. Un modo innovativo e leggero, ma al tempo stesso utile, per contribuire a promuovere sempre di più a livello turistico questo borgo così amato che, da 4 anni, piace tanto anche a? Biscotto La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) Fino a quando non hai amato un animale, una parte della tua anima sarà senza luce (Anatole France) 36 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 I o viaggio molto e adoro viaggiare in Italia. Mi piacciono i posti ricchi di tradizioni, storia, natura e, fortunatamente, ogni angolo del nostro Paese racchiude sorprese meravigliose e borghi incantevoli: peccato ci sia voluto il Covid per capirlo! Il borgo che preferisco è al confine tra Lazio e Toscana: Pitigliano, conosciuto in tutto il mondo non soltanto per il suo vino bianco doc ma anche come ?la piccola Gerusalemme? per l?importante comunità ebraica che qui si formò a metà del 1500. Arroccato su uno sperone di tufo, sul quale di notte sembra sospeso, il paese Foto © Francesco Belmonti Pitigliano è meta di turisti italiani e stranieri che cercano ? e qui trovano ? bellezze naturali a volte misteriose (basti pensare alle vie cave), arte, tradizioni, un?ottima gastronomia e vini tra i più famosi della maremma. I numerosi turisti che lo visitano in ogni stagione dell?anno si aggirano per Nella foto Biscotto, il cane buono i tanti caratteristici vicoli del centro storico, entrano a curiosare nelle numerose botteghe per acquistare prodotti di artigianato locale e di enogastronomia, visitano l?interessante quartiere ebraico, per poi arrivare a piedi sino a ?capisotto? ed al suo panorama, per godere ?interminati spazi, sovrumani silenzi e profondissima quiete?. E chi, saggiamente, decide di rimanere a dormire almeno una o due notti per gustarsi più a fondo il paese, riceve un premio che non ha prezzo: lo skyline di Pitigliano con i suoi tramonti infuocati che si possono godere da San Michele. Lì vedrete tante persone ferme di PRIMO PIANO ? VIVI ? 37 VIVI ???? Per i turisti italiani e stranieri che amano portare con sé in gita ed in viaggio gli amici a 4 zampe, Pitigliano è il borgo giusto: da qualche anno a questa parte, con l?amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Gentili, è un Comune ?amico degli animali? fronte a macchine fotografiche issate su cavalletti, per fermare non solo in foto ? ma anche negli occhi e nel cuore ? i rossi, gli arancioni, i lilla, i viola che fanno apparire il borgo e la valle sottostanti luoghi incantati. In virtù delle sue bellezze uniche, recentemente Jetcost ? noto motore di ricerca per voli ed hotel ? ha selezionato una lista dei 20 borghi più belli di Europa, in base alle segnalazioni rice- 38 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 vute dagli utenti. Per l?Italia, sono state selezionate solo tre località : Pitigliano nella maremma toscana, Ravello in provincia di Salerno, Manarola in Liguria. Non siete mai stati a Pitigliano? E allora, cosa aspettate ad inserirlo come meta del vostro prossimo viaggio, magari in autunno quando potrete degustare anche un ottimo vino novello? Io che consiglio i vini e la gastrono- mia locale, in realtà posso bere solo acqua e mangiare... crocchette! Siete curiosi di conoscere la mia identità ? Sono Biscotto, un incrocio di border collie dal magnifico color mandorla. Perché vi ho parlato di Pitigliano proprio io che provengo dal Sud e sono stato adottato a Roma? Sono uno dei frequentatori più assidui ed affezionati di questo borgo, insieme ai miei ?genitori bipedi? che da tantissimi anni hanno qui il loro piccolo buen retiro nel quale veniamo in ogni stagione dell?anno, trascorrendoci spesso anche le vacanze estive. Michela e Carlo, i miei ?genitori? umani, mi hanno raccontato che Pitigliano è sempre stato ? come un po? tutti i paesi italiani ? il luogo dei gatti. Ce ne sono tuttora tanti, padroni dei vicoli del centro storico, dove si offrono ? attori esperti e vanitosi ? alle fotografie scattate dai turisti. Ma da alcuni anni la situazione è cambiata: molti pitiglianesi ? anche grazie alle campagne di sensibilizzazione del Comune ? hanno adottato un cane. Ce ne sono tanti, di razza, meticci, e di ogni grandezza e colore. Anche i turisti hanno ormai l?abitudine di portare in viaggio i loro amici animali e per i vicoli del centro storico potrete assistere alle nostre annusate conoscitive, a gioiose scodinzolate ma anche a qualche ringhio; differentemen- ???? La consistente presenza nel paese di frequentatori a 4 zampe ha portato il sindaco Giovanni Gentili e la sua Giunta alla realizzazione un anno fa di un?area di sgambamento cani te da quanto generalmente si pensa, anche noi animali proviamo emozioni: gioia, paura, ansia ed anche vere e proprie simpatie ed antipatie. La consistente presenza nel paese di noi frequentatori a 4 zampe è stata presto notata anche dal sindaco Giovanni Gentili e dalla sua Giunta, i quali un anno fa hanno realizzato un progetto a nostro favore, già presente nel loro mandato: un?area di sgambamento cani! Il progetto è diventato realtà nel maggio del 2019: in via Gervasi, nella zona nuova del paese, è stato aperto un vero e proprio parco giochi: 650 metri quadrati di ?sgambamento?, sicuro perché dotato di cancello, con percorsi agility in legno per farci divertire, mantenerci in forma ed in salute, attrezzato con panchine per gli accompagnatori, fontanelle per dissetarci e cestini per la raccolta delle nostre deiezioni. Quando vengo a Pitigliano con i miei ?genitori bipedi? mi riposo anche io. Dovete sapere che durante l?anno, a Roma di solito sono piuttosto impegnato: sono la mascotte di ?Comunicare Cultura?, attraverso la quale la mia ?mamma bipede? si occupa di comunicazione, ideazione ed organizzazione di eventi culturali. Spesso l?aiuto a promuovere anche sui social scrittrici, scrittori ed i loro libri: vi sorprendete che so leggere? Ma io sono un cane magico! ;-) A Pitigliano, invece, mi riposo, mi diverto e faccio delle lunghissime passeggiate nella parte nuova del paese. Ma la mia meta preferita è l?area cani! Quando la vedo da lontano comincio a scodinzolare per la gioia. So che lì potrò correre libero, dissetarmi alla fontanella ed incontrare i miei amici a 4 zampe di Pitigliano, tra i quali Kevin, Ozi e tanti altri. Mi sono accorto che gli abitanti di Pitigliano sono ancora un po? timorosi nel far stare insieme noi cani in uno stesso spazio perché hanno paura che litighiamo tra di noi; ma io so che quando siamo liberi e senza guinzaglio in un posto recintato e sicuro come l?area cani, anche noi siamo più sereni e disposti al gioco. Poichè quest?anno sono stato quasi ininterrottamente da luglio a fine agosto a Pitigliano, qui ormai mi conoscono tutti. Oltre ad essere bello ? l?ho capito perché ricevo moltissimi complimenti ? quando ci sono io nell?area cani, i bipedi non sono preoccupati che noi 4 zampe possiamo litigare. Hanno compreso che sono mite e tranquillo e mi hanno denominato il #canebuono. Modestamente, la mia attività di #doginfluencer è arrivata anche a Pitigliano! Dopo tante sofferenze pregresse (il mio ex ?papà umano? non è stato buono con me) ed in virtù della mia attività di mettere pace tra noi 4 zampe, di promuovere la cultura e di contribuire a pubblicizzare Pitigliano come meta turistica imperdibile, me la merito o no signor Sindaco la cittadinanza onoraria canina? ;-) Turisti italiani e stranieri che amate portare con voi in gita ed in viaggio il vostro amico animale, ora non potete più rimandare la conoscenza di Pitigliano: oltre a tutte le sue bellezze ed ai suoi tesori, adesso sapete che è anche un Comune orgogliosamente ?pet friendly?! PRIMO PIANO ? VIVI ? 39 VIVI STORIA Quando il borgo di Pitigliano fu colpito da una terribile epidemia nel 1580 In epoca di Coronavirus non sono rari gli sguardi al passato per trovare similitudini talvolta pertinenti altre volte improbabili. Qui parliamo del pericoloso morbo che negli anni intorno al 1580 colpì tutta l?Europa ed esplose in Italia tra giugno e settembre di quell?anno, giungendo al culmine nell?agosto in Toscana, Umbria e Lazio ed in particolare, nel territorio maremmano, a Pitigliano DI ANGELO BIONDI 40 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 I n tempi di coronavirus, che tanto sta scombussolando società , economia, organizzazioni sanitarie di interi Stati in tutto il mondo, pare opportuno ricordare che i nostri antenati, per secoli, hanno dovuto affrontare e combattere con epidemie, pestilenze, malattie contagiose di ogni sorta, spesso ricorrenti ad intervalli abbastanza ravvicinati e con esiti disastrosi in termini di mortalità ; i rimedi della scienza medica in passato erano scarsi e inefficaci e le uniche possibilità di contenere il morbo perché non dilagasse, erano il blocco dei forestieri, la separazione dei malati nei lazzeretti e la quarantena, attuate in modo rigoroso. Certamente oggi la scienza ha ben altre possibilità , tuttavia di fronte al coronavirus, almeno momentaneamente (fino a che non arriverà un vaccino), ci sentiamo impotenti e pare quasi di essere tornati bruscamente al passato; i rimedi, almeno fino a pochi mesi fa ma in certi casi ancora oggi, erano ancora il blocco di chi arrivava da fuori, la separazione dei malati in appositi reparti ospedalieri, la quarantena, l?utilizzo delle mascherine, il distanziamento sociale e le limitazioni dei contatti. Dunque non sarà inutile ripensare certi episodi di pestilenze del passato, accaduti pure in Maremma, che ci possono indurre ad opportune riflessioni anche in termini di incoraggiamento ad affrontare con consapevolezza, coscienza e determinazione l?attuale difficile situazione. **** La processione del voto Negli anni intorno al 1580 un pericoloso morbo, che si propagava con facilità per contatto, colpì tutta l?Europa ed esplose in Italia tra giugno e settembre di quell?anno, giungendo al culmine nell?agosto in Toscana, Umbria e Lazio; non rimase indenne il territorio maremmano, di cui si hanno precise notizie per Pitigliano e più sporadicamente per Castellazzara, per Seggiano e per la città di Castro, all?epoca capitale del Ducato omonimo dei Farnese. Non si trattò di peste, ma di una malattia epidemica, curiosamente definita all?epoca con vari nomi: mal Begone, mal del Bazzuccolo, mal Galantino, mal del Mattone, mal della Coccolucchia, mal del Mazzacollo, ma su tutti prevalse poi quello di ?mal del Castrone?, così chiamato ?perché i montoni di quella infermità sogliono soffrire assai?, come afferma il Platina nella sua opera ?Delle vite de? Pontefici?. Questa malattia si presentava con febbre alta, acuto dolore di capo, catarri che calavano in gola e nel petto, causando una tosse continua, gravi difficoltà di respiro, nausea e debolezza in tutta la persona. Nonostante ciò, il morbo aveva di solito un andamento piuttosto benigno, ma poteva diventare pericoloso se si collegava a cause di aggravamento comuni a tutte le malattie come la tenera età e l?indebolimento fisico. La malattia del ?mal del castrone? che colpì Pitigliano con alta mortalità nel 1580, si può considerare un caso esemplare nel nostro territorio. Già alla fine di luglio a Pitigliano c?erano numerosi ammalati tanto che il consigliere Giovanni Petruccioli in Consiglio comunale propose di non fare la solita festa per PRIMO PIANO ? VIVI ? 41 VIVI ???? Di fronte a quella devastante epidemia i pitiglianesi reagirono con l?arma delle fede, affidandosi completamente alla Vergine Maria, la cui Sacra Immagine era venerata da tempo nella chiesetta della Madonna delle Grazie, posta in vista dell?abitato, come a proteggerlo. E riuscirono a sconfiggerla ?Santa Maria d?agosto?, tenendo conto anche della ?mala disposizione dell?aria?, ma non fu ascoltato. Così la festa di Mezzagosto, che avvenne con molta partecipazione della popolazione, favorì il contatto tra le persone e il contagio dilagò con gravi conseguenze: dal 20 al 31 agosto ci furono ben 103 decessi, di cui 52 persone, quasi la metà , morì in tre giorni dal 27 al 29 agosto. Raggiunto il picco, la mortalità andò decrescendo, ma il risultato fu disastroso: l?anno 1580 si chiuse con ben 370 morti su circa 2700 abitanti, quasi il 14% della popolazione. La malattia che aveva colpito Pitigliano nel 1580 non era di per sé molto aggressiva, ma poteva diventare mortale quando incontrava nelle persone cause di aggravamento dello stato di salute come 42 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 L?altare con l?immagine della Madonna delle Grazie altre malattie e loro complicazioni o la debolezza dovuta a scarso nutrimento e ad altre cause. Infatti in quegli anni si era verificata penuria di grano, base essenziale dell?alimentazione, in molte parti anche della Toscana; in particolare a Pitigliano e in Maremma un?invasione di cavallette nel 1576 e 1577 aveva provocato cattivi raccolti e di conseguenza la carestia per i due anni successivi 1578 e 1579; ne abbiamo documentazione più o meno diretta per Castro, Talamone e Scansano, oltre a Pitigliano e ciò basta a far capire che ne fu investita tutta la Maremma. In queste condizioni la popolazione, specialmente quella più povera, soffriva la fame tanto più che un cattivo andamento stagionale si aggiunse ad aggravare la situazione: nel 1580 ci fu una primavera arida, asciutta e calda, una estate arida e caldissima, interrotta però da un luglio freddo e piovoso. Così l?epidemia del ?mal del castrone?, trovando buona parte della popolazione pitiglianese indebolita fisicamente, diventò letale. Non altrettanto accadde nella maggioranza dei paesi dell?Amiata come Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Radicofani ecc., dove la base alimentare più che il grano era la farina di castagne, il cui raccolto non aveva certo risentito delle cavallette; fecero però eccezione i paesi di Castellazzara e di Seggiano, dove il ?mal del Castrone? attecchì e provocò molti morti. Di fronte all?esplosione dell?epidemia il popolo di Pitigliano, con quella fede radicata, che al tempo era patrimonio comune della gente, si mosse a chiedere l?intercessione della Madonna contro La chiesa della Madonna delle Grazie quella malattia, per la quale pareva che non ci fosse rimedio. Così la Comunità locale, il Sindaco e i Difensori (il Comune e la Giunta dell?epoca) insieme a tutta la popolazione, il 25 agosto 1580 nel pieno della mortalità procurata dal morbo, fecero VOTO SOLENNE di venire ogni anno in processione alla chiesa della Madonna delle Grazie, posta fuori dell?abitato di Pitigliano; essa aveva accanto un convento di frati francescani conventuali, che la officiarono fino al 1783, quando il convento fu soppresso nel corso delle riforme illuministiche del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena. Di fronte alla devastante epidemia del 1580 i pitiglianesi reagirono con l?arma delle fede, affidandosi completamente alla Vergine Maria, la cui Sacra Immagine era venerata da tempo nella chieset- ta della Madonna delle Grazie, posta in vista dell?abitato, come a proteggerlo. Il voto solenne, fatto dalla Comunità e dal popolo di Pitigliano, è stato finora mantenuto ininterrottamente per 439 anni, fatto senz?altro eccezionale, che dimostra la forte devozione e il grande attaccamento nei secoli passati della popolazione di Pitigliano alla Madonna delle Grazie e alla sua chiesetta; non a caso il Vescovo Giovanni D?Ascenzi dichiarò questa chiesa Santuario di Pitigliano. Quest?anno a causa del coronavirus, è stato possibile solo celebrare una santa messa al Santuario proprio per non interrompere la continuità della tradizione. Anche altre comunità come quelle di Castro e di Castellazzara fecero voto in modo simile a Pitigliano, ma non ebbero durata nel tempo; in particolare gli abi- tanti di Castellazzara, che avevano fatto voto alla Madonna nella chiesetta di S.Maria fuori dell?abitato, dopo circa sessant?anni, nel 1638, affermarono che tale voto era stato trascurato e chiesero al Vescovo di commutarlo in una processione mensile da fare intorno alla chiesa pievana; ma anche questa soluzione non fu osservata a lungo. Infine risulta interessante notare alcune affinità del ?mal del Castrone? del 1580 con il ?coronavirus? odierno: alcuni sintomi (febbre, tosse, difficoltà di respiro, indebolimento fisico), la particolare pericolosità per chi è debilitato per altre cause (malnutrizione/altre patologie), la concomitanza di condizioni climatiche avverse, l?impossibilità di avere al momento una cura efficace e il ricorso a forme di prevenzione empiriche. PRIMO PIANO ? VIVI ? 43 VIVI MAREMMA DA SCOPRIRE Arcidosso, tra storia e natura sulle pendici del Monte Amiata Arcidosso è piccolo borgo sulle pendici del Monte Amiata, abbarbicato su un colle, sulla cui sommità si erge la rocca Aldobrandesca, come si evince dal toponimo latino ?Arx et Dossum? ovvero ?rocca sul dosso?. à circondato da secolari boschi di castagni ed è punteggiato da antiche pievi e chiesette e da villaggi ricchi di tradizioni e di arte. Un bell?esempio di come storia e natura offrano un connubio di avvincente bellezza? 44 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 Il Castello E steso su una superficie di poco inferiore ai 100 kmq, con una popolazione oltre 4.000 abitanti, il territorio del Comune di Arcidosso si trova sulle pendici occidentali del Monte Amiata ? ad un?altitudine di circa 700 mt. s.l.m. ? la montagna di origine vulcanica, contornata da boschi di castagno, dove storia, cultura, arte e tradizioni si fondono con una natura, qui incredibilmente bella ed incontaminata. Il capoluogo, costituito da una parte antica e da una moderna, si distingue per la sua caratteristica forma conica con al vertice la massiccia Rocca Aldobrandesca intorno alla quale si è sviluppato tutto il borgo medioevale. Il toponimo forse è riconducibile al latino ?Arx et Dossum?, una Rocca sul Dosso. Un po? di storia Il Castello appartenne ai Conti Aldobrandeschi fin dal 1080, anche se il sito era stato fortificato già nella seconda metà del X secolo da Ugo di Tuscia, Marchese di Toscana per conto di Ottone I imperatore. La storia di Arcidosso ruota intorno alle fortune della famiglia Aldobrandeschi e della sua disfatta per opera della Repubblica di Siena, che conquistò il Castello nel 1331 con Guidoriccio da Fogliano. Siena stabilì ad Arcidosso uno dei suoi undici Vicariati e, dopo la sua sconfitta nel 1559, il paese venne sottomesso ai vincitori, i Medici di Firenze, che vi posero anche la sede di un Capitanato di Giustizia. La funzione amministrativa di Arcidosso fu mantenuta fino ad epoca recente come capoluogo di mandamento e favorì un notevole livello culturale nelle varie epoche e ricchezza di beni artistici, da ammirarsi negli edifici civili e religiosi, come la Chiesa di San Leonardo, Sant?Andrea, il Santuario della Madonna Incoronata, la romanica Pieve ad Lamulas e il Convento dei PP. Cappuccini, la Rocca Aldobrandesca, il Teatro degli Unanimi e la fontana neogotica in ghisa realizzata nel 1833 nelle fonderie granducali di Follonica e collocata in una piazza centrale del paese. Anche in epoca granducale fu registrato un notevole sviluppo urbanistico, incrementato da attività artigianali mantenutesi per tutto il 1800 e la seconda metà del secolo passato, rivol- te alla lavorazione della pietra, del ferro battuto e del legname. La vocazione turistica La vocazione turistico-culturale ha portato Arcidosso a valorizzare l?imponente patrimonio delle varie epoche, come il seicentesco contadino-poeta Giovan Domenico Pèri o il grande riformatore religioso e sociale David Lazzaretti, la cui vicenda finì tragicamente nel 1878. Ad ampia fruizione turistica sono alcune importanti strutture quali il Centro visite del Parco faunistico dell?Amiata, il Museo di David Lazzaretti, il Museo Medievale ed il MACO Museo di arte e cultura orientale negli edifici del Castello, il Parco faunistico e l?Associazione culturale Dzog-Chen. La recettività turistica è garantita da numerosi alberghi e agriturismi, sparsi nel territorio ed il soggiorno consente anche di assaporare piatti tipici della tradizione a base di castagne, oltre naturalmente al vino e all?olio di qualità . Da vedere Sul colle che sovrasta il viale David Lazzaretti vi è il Monumento ai Caduti PRIMO PIANO ? VIVI ? 45 VIVI ???? Il capoluogo, costituito da una parte antica e da una moderna, si distingue per la sua caratteristica forma conica con al vertice la massiccia Rocca Aldobrandesca intorno alla quale si è sviluppato tutto il borgo medioevale (1928), sacello in peperino dedicato ai caduti di tutte le guerre. Percorso l?ottocentesco Corso Toscana, sulla sinistra si giunge alla Porta di Castello che introduce al percorso verso la Rocca Aldobrandesca. In basso, scendendo per la scalinata che costeggia la canonica, troviamo la Chiesa di S. Niccolò (1144), spoglia al suo interno, ma con due altari in peperino, di epoca secentesca, un crocifisso ligneo, una statua policroma della Madonna Addolorata e una pregevole acquasantiera in peperino. Dalla Porta dell?Orologio si scende nel Terziere di Codaccio incontrando la romanica Chiesa di San Leonardo (1188), edificata dagli abati di San Sal- Monte Labro vatore, interessante al suo interno per i cinque maestosi altari in peperino e tele del panorama pittorico secentesco con Vanni, Nasini, pittori di scuola fiorentina, una tela del S.S Sacramento del Neroni nell?unico altare in legno intagliato, una tavola quattrocentesca di scuola senese e due statue lignee di San Processo e Sant?Andrea. Alla fine di via Talassese, addossata alle mura, si trova la Chiesa di Sant?Andrea (XII secolo) al cui interno nell?unico altare in peperino (1635) campeggia un crocifisso coevo in carta pesta e, sulla parete di sinistra, una pittura murale con la Vergine in trono e il bambinello. Continuando, fuori dal centro storico, Centro visite del Parco faunistico dell?Amiata 46 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 si raggiunge il Santuario della Madonna delle Grazie o Incoronata, preceduto da una imponente scalinata, con testimonianze rinascimentali nel colonnato e barocche negli altari, tracce di affresco quattrocentesco della Madonna della Carità , un pregevole stendardo di Ventura Salimbeni con la Madonna della neve e la Vergine Assunta, tele di Giuseppe Nicola Nasini e una tavola quattrocentesca di scuola senese. Merigar Merigar è uno dei principali centri della Comunità Dzogchen Internazionale; il suo nome significa ?Residenza della Montagna di fuoco?. à un?associazione laica ispirata agli insegnamenti del maestro Chogyal Namkhai Norbu, un luogo dove si pratica e si studia lo Dzogchen o Ata Yoga un insieme di conoscenze e metodi che permette l?evoluzione naturale dell?individuo. Ogni anno ospita uno o più seminari a cui assistono centinaia di persone provenienti da tutto il mondo. Il centro può essere visitato per ammirare la sua splendida sala di meditazione (il Gonpa), la sala del Mandala dove viene praticata la Danza e un?importante biblioteca. à possibile visitare anche il negozio di Merigar dove trovare libri, oggetti di artigianato orientale, incensi. à aperto tutto l?anno, ma in occasioni dei periodici ?Benvenuti a Merigar? si può partecipare a visite guidate e a semplici dimostrazioni di yoga e meditazione. Pieve di Santa Maria ad Lamulas Le frazioni Le sue frazioni sono (in ordine alfabetico): Bagnoli, Fornaci, Montelaterone, Salaiola, San Lorenzo, Stribugliano, Macchie, Zancona. Per quanto riguarda BAGNOLI il primo insediamento si è formato intorno alla Pieve di Santa Mustiola, di cui si hanno notizie intorno al 1205, conosciuta per avere una fonte battesimale e per essere il luogo dove si celebrava anticamente la festa del 5 agosto in onore alla Madonna delle Nevi. Bagnoli ebbe una notevole espansione a partire dal 1600 e intorno a questo nucleo si formarono altri borghi: Grappolini, Capannelle, Le Piane, Canali. Notevole è il paesaggio con boschi di castagni e la bellezza naturalistica della Cascata d?Acqua d?Alto. Di sicuro interesse architettonico è, ai Canali, la Cappella padronale della ?Natività ? o della ?Madonna del Presepe?, chiesetta settecentesca. Altra frazione da menzionare è FORNACI, un piccolo borgo, dirimpetto ad Arcidosso, sopra un colle sul torrente Ente. L?origine del nome è senz?altro dovuta all?attività artigianale che vi si svolgeva e i primi insediamenti si fanno risalire alla fondazione dell?Ospedale di San Lazzaro nel XIV secolo. L?ospedale si trova nelle vicinanze del torrente e sulla strada che conduce alla Pieve ad Lamulas. La chiesetta del Borgo è del 1715, è ben conservata e l?altare barocco è intitolata alla ?Madonna dei Fornaciai?. Al crocic- chio con San Lazzaro, è presente una delle croci che Baldassarre Audibert, il predicatore della prima metà dell?800, soleva erigere in vari luoghi del territorio. Senz?altro da visitare nel territorio di Arcidosso è poi MONTELATERONE, borgo medievale, sviluppatosi su un costone di arenaria tra le valli dell?Ente e della Zancona, documentato come castello fin dal 1004. Fu possesso dell?Abbazia di San Salvatore e poi conteso fra gli Aldobrandeschi e la Repubblica di Siena, della quale ne seguì le sorti. Il borgo si snoda tra vicoli stretti, che attraversano la Porta Senese, Porta di Mezzo e che conducono al Cassero senese. All?interno del borgo è possibile trovare la Cappella delle Schiacciaie con preziosi affreschi quattrocenteschi e la Chiesa della Misericordia con affreschi dei Nasini. Da via Petri si giunge alla Chiesa di San Clemente (XIII sec.) con all?interno opere di varie attribuzioni. Poco distante si trova la Pieve di Santa Maria ad Lamulas. Vicina al Monte Aquilaia si trova SALAIOLA ?Piccola Sala?, di derivazione longobarda. Un luogo di ritrovo importante nei cui pressi sorge l?antica fattoria di Roveta, uno dei primi insediamenti abitativi (Casal Roveta) che dettero poi origine al paese di Arcidosso. Salaiola ospita da qualche anno due manifestazioni importanti: la ?Festa della Poesia?, nei mesi estivi, un concorso letterario al quale partecipano poeti e scrittori da tutta Italia e la ?Festa della Luna? a luglio, momento suggestivo in occasione del plenilunio. Tra le frazioni un cenno merita anche SAN LORENZO. Del suo passato antico rimane la Pieve romanica del XII secolo dedicata a San Lorenzo. Nelle vicinanze sorge il convento dei Cappuccini (1593), costruito per volere di Ferdinando I per acquietare gli animi fra le due comunità . Poco distante dal convento si trova la ?Palazzina?, elegante villa secentesca della famiglia Giovannini edificata su progetto dell?architetto locale Pietro Amati. Sul colle di Montoto sorge l?edificio della ex colonia estiva fascista degli anni ?30, trasformata poi in preventorio della Croce Rossa Italiana, oggi è sede dell?Unione dei Comuni. Un altro motivo di suggestione dei dintorni di San Lorenzo è dato dalla cosiddetta ?ara preistorica?, un?antichissima ara sacrificale. Sulla strada per Castel del Piano si trova la misteriosa ?Grotta di Mago Merlino?, così definita nell?immaginario collettivo. Ricco di storia è la frazione di STRIBUGLIANO. Di antica origine, il borgo è attestato in un documento dell?868 col nome di Casale Stabulauriliano; passa quindi sotto la giurisdizione degli Aldobrandeschi, della Repubblica di Siena e successivamente dei Granduchi di Toscana che lo uniscono ad Arcidosso. Fu centro amministrativo delle proprietà dei Marchesi La Greca, dei quali rimane un elegante palazzo di fronte alla Chiesa di San Giovanni, patrono del paese. Sul borgo si eleva il masso di Pietra Rossa. Il paese si affaccia sulla valle dei torrenti Melacce e Trasubbie e su un paesaggio che si estende fino all?Abbandonato. Altro insediamento importante fu la Pieve di San Giovanni a Ballatorio, oggi scomparsa. Infine, ZANCONA - MACCHIE - PASTORELLI. I villaggi sono situati sui fianchi del Monte Labbro. Qui David Lazzaretti, trovò maggiore seguito, tanto che a Poggio Marco poco vicino in qualche architrave è impresso il simbolo giurisdavidico. Il nome della frazione Zancona è derivato dall?omonimo torrente. Le Macchie hanno assunto una notevole notorietà per la ?Sagra della patata?. Questi villaggi, posti alla base del cono del Monte Labbro, sono situati in uno straordinario ambiente naturalistico incontaminato. PRIMO PIANO ? VIVI ? 47 VIVI NAUTICA Un portolano per andare alla scoperta dei Fari dell?Argentario e delle Isole vicine a cura di Artemare Club Marinai e non, quest?estate hanno immortalato le affascinati sentinelle del mare distribuite sulle coste del promontorio Argentarino, nelle isole del Giglio e di Giannutri, fino a Talamone e alle Formiche di Grosseto per creare un portolano fotografico aggiornato di tutti i Fari e Segnalamenti Marittimi di questa splendida zona del Mar Tirreno e del Mediterraneo S ono state tantissime le foto arrivate ad Artemare Club delle affascinati sentinelle del mare distribuite sulle coste del promontorio Argentarino, nelle isole del Giglio e di Giannutri, fino a Talamone e alle Formiche di Grosseto per la realizzazione del portolano fotografico aggiornato di tutti i Fari e Segnalamenti Marittimi di questa famosa e affascinate parte del Mar Tirreno e del Mediterraneo. Ha avuto così grande seguito ? con 48 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 scatti dal mare, da terra e dal cielo ? la campagna promossa da Artemare Club ?Argentarium Lux Nautis Securitas? per realizzare con le più belle immagini un manifesto da esporre in modo permanente presso la propria sede operativa nel Corso Umberto di Porto Santo Stefano a partire dal 13 settembre scorso per la festa di San Venerio Patrono dei fari e dei faristi. Secondo la leggenda San Venerio costruì una vela rudimentale usata per il salvataggio di alcuni naufraghi e si tramanda che accendendo dei fuochi sulla spiaggia, segnalasse ai marinai la giusta direzione da seguire; un?altra leggenda devozionale vuole che in una circostanza particolare avesse anche messo in fuga un mostruoso esemplare di pesce dragone che terrorizzava i marinai nel Mediterraneo. Il nome della campagna fotografica ?Argentarium Lux Nautis Securitas? è stato composto per ricordare la IALA International Association of Marine Aids to Navigation and Lighthouse Authorities, di cui l?Italia è Stato membro, Organizzazione Internazionale non Governativa nata nel 1957 per contribuire alla sicurezza del trasporto marittimo e dell?ambiente marino costiero omologando gli ausili alla navigazione in ogni parte del mondo, anche responsabile della stesura di norme tecniche e dell?istruzione della materia anche in favore di quei Paesi che devono ancora potenziare il loro Servizio dei Fari e dei Segnalamenti per rispondere ai requisiti richiesti dalla Comunità Marittima Internazionale, la Marina Militare di cui il comandante Daniele Busetto timoniere di Artemare Club ne ha fatto lungamente parte, che gestisce la rete nazionale primaria del segnalamento marittimo per un totale di 859 strutture suddivise in 147 fari principali, 539 fanali, 148 mede e 25 boe maggiori e l?Associazione Il Mondo dei Fari con più di 400 soci uomini e donne impegnati nella valorizzare e divulgazione storica dei fari. Le foto, arrivate da soci, simpatizzanti dell?Associazione e non solo, hanno immortalato i Fari di Porto Santo Stefano, Porto Ercole, Isola del Giglio, Isola di Giannutri, Talamone e Formiche di Grosseto. E allora scopriamo più da vicino quali sono i Fari dell?Argentario e delle Isole vicine, una delle zone d?Italia con la maggiore concentrazione di ?sentinelle del mare?, strumenti di ausilio alla navigazione che suscitano da sempre suggestione e mistero. Fonte d?ispirazione per artisti, scrittori e registi i fari evocano spesso nell?immaginario collettivo un senso di libertà e di solitudine, ma anche il sogno di una vita a contatto con la Il Faro delle Formiche di Grosseto Il Faro di Porto Ercole dalla corte della Rocca - foto Piero Buselli ll Faro bianco di Talamone Faro di Capel Rosso del Giglio Il Faro di Capel Rosso di Giannutri PRIMO PIANO ? VIVI ? 49 VIVI ???? La campagna promossa da Artemare Club ?Argentarium Lux Nautis Securitas? per realizzare con le più belle immagini un manifesto da esporre in modo permanente presso la propria sede operativa nel Corso Umberto di Porto Santo Stefano a partire dal 13 settembre scorso, in occasione della festa del San Venerio Patrono dei fari e dei faristi natura. In alcuni di essi è anche possibile alloggiare per una vacanza al mare lontani dalla folla. à questo ad esempio il caso delle due ?Lanterne del mare? dell?Isola del Giglio che sono già state convertite per l?ospitalità turistica, mentre prossimamente anche il Faro delle Formiche di Grosseto potrà accogliere visitatori. Questi Fari, un tempo unici riferimenti atti ad indicare la costa di notte ai marinai, sono stati costruiti in luoghi di mare mozzafiato che segnano il confine tra la terra e il mare. Ora svolgendo ancora la loro funzione originaria ospitano turisti che vogliono vivere una vacanza ?in beata solitudo?, come vivevano una volta i guardiani dei Fari ormai scomparsi a parte qualche rara eccezione. Abbarbicati su speroni di roccia a picco sul mare o immersi in spettacolari scenari naturali, i Fari argentarini e delle Isole vicine sono l?ideale per gli amanti delle atmosfere romantiche, della fotografia e della natu- 50 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 ra, e il manifesto realizzato da Artemare Club è la prima guida per un itinerario turistico tematico ?Farologico? alla ricerca di un?esperienza unica. Approdando sulla Costa d?Argento a Talamone il faro marittimo si trova, sulle pendici meridionali dei Monti dell?Uccellina, nel territorio comunale di Orbetello. Risalente al 1865 è stato attivato dalla Marina Militare per l?illuminazione del promontorio di Talamone. Il suo aspetto attuale è stato conferito dalla ristrutturazione avvenuta nel 1947. Ad alimentazione elettrica e ad ottica fissa con due lampi bianchi ogni 10 secondi della portata di 15 miglia nautiche, l?infrastruttura è costituita da una torre a sezione quadrangolare in muratura bianca con galleria interna, che si eleva addossata al bastione meridionale della cortina in pietra delle mura di Talamone. Il complesso include anche un fabbricato attiguo in muratura dove vi erano le abitazioni dei guardiani, l?edificio dei faristi, da qualche tempo sede del Circolo Vela Talamone. A Nord di Talamone, a 9 miglia circa a largo della foce dell?Osa troviamo, sul più grande degli isolotti chiamati Formiche di Grosseto, un faro ad alimentazione fotovoltaica e a luce ritmica che emette un lampo bianco ogni 6 secondi della portata di 11 miglia nautiche. Risale al 1901 ed è costituito da una torre a sezione circolare in muratura bianca con galleria interna che si eleva addossata alla parte centrale della facciata anterio- re di un fabbricato a pianta rettangolare disposto su un unico livello anch?esso con pareti in muratura bianca. Nel 2015 l?Agenzia del Demanio e Difesa Servizi SpA hanno deciso di dare vita al progetto ?Valore Paese Fari? che punta alla promozione di una rete nazionale dedicata ad una forma di turismo sostenibile, legata alla cultura del mare; il Faro delle Formiche di Grosseto è stato così messo nei primi lotti in gara del 2015 e aggiudicato solo nella seconda gara del 2016 destinato a luogo d?accoglienza e ristorazione, con locali dedicati ad attività didattiche scientifico-naturalistiche da parte di una Rti di Grosseto, la Sea Turtles Friends, composta da tre imprenditori e dal Club subacqueo grossetano. Più a sud abbiamo lo stupendo Faro di Porto Ercole. Inserito nel complesso architettonico della Rocca Aldobrandesca che sovrasta il centro storico dell?abitato di Porto Ercole, venne attivato dalla Marina Militare, all?epoca Regia Marina, per l?illuminazione della costa orientale del promontorio dell?Argentario. L?infrastruttura è costituita da una torre cilindrica in muratura bianca con galleria interna. La parte sommitale presenta un diametro maggiore rispetto alla sottostante struttura, base del tiburio della lanterna metallica grigia, con lente di Fresnel di terzo ordine ad ottica fissa a settori bianco e rosso che emette un lampo ogni 7 secondi, con altezza luce sul livello del mare di 91 metri e portata nominale principale di 16 miglia nautiche. Non molti sanno che sotto a questa struttura esistono dei resti di un antichissimo faro che è stato attribuito ai bizantini. Nelle isole dell?Argentario sono stati costruiti nel tempo quattro Fari. Partendo dal Giglio il faro più antico è quello delle Vaccarecce, prima infrastruttura costruita per l?illuminazione dell?isola dal mare e risale al 1850. Si trova su un promontorio a nord dell?abitato di Giglio Castello. Molto presto il faro si dimostrò inadeguato e fu dismesso per le funzioni a cui era adibito a causa del piano focale troppo elevato. Nel 2015, è stato acquistato da un noto stilista e ristrutturato. Gli altri due fari del Giglio, il Faro del Fenaio e il Faro di Punta Capel Rosso sono più grandi e isolati, entrambi costruiti nel 1883. Il primo si trova all?estremo nord dell?isola e l?altro all?estremo sud. Con l?uscita di scena delle famiglie dei Faristi che per più di un secolo hanno vissuto in queste case sospese tra cielo e mare, entrambe le strutture sono state per molti anni disabitate. Di recente l?Agenzia del Demanio ha dato tutti e due i fari in concessione, per la riqualificazione delle strutture con l?intento di promuovere una forma di ricettività turistica legata ai caratteri distintivi del territorio: il Faro di Punta Fenaio alla società S.N.P. di Pini Paola & C. snc mentre quello di Punta Capel Rosso alla ATI Raggio - Le Esperidi. L?unico faro di Giannutri, l?isola più a sud di tutto l?Arcipelago Toscano ?l?ultima delle sette perle cadute dalla collana di Venere?, si trova nei pressi di Punta Capel Rosso, e ha lo stesso nome di quello che troviamo nel lato sud del Giglio. Quest?isola molto piccola può essere visitata da un numero di persone limitato per volta. Il faro attivato nel 1861 non più abitato pertanto incustodito ? la lanterna è alimentata da un sistema fotovoltaico ? è stato esposto alle intemperie e a atti di vandalismo, come ha verificato il comandante Daniele Busetto nell?ultima visita accompagnando più di 90 soci del Gruppo Argentario Trekking. Pare venga assegnato all?Ente Parco dell?Arcipelago Toscano come sede studi e monitoraggio. Chiudiamo con il Fari di Porto Santo Stefano situati sulla strada dei Fari, chiamata anche ?via degli innamorati?, che parte dal paese e dopo alcuni chilometri di passeggiata con viste mozzafiato porta ai due fari di Punta Lividonia, uno dismesso e di proprietà privata l?altro in esercizio posizionato a 50 metri circa sul livello del mare. Quello in esercizio è un faro ad ottica fissa, che emette un lampo di colore bianco ogni 5 secondi, con portata nominale principale di 16 miglia nautiche. à una costruzione del 1926 che è andata a sostituire il vecchio faro attivato nel 1883 dalla Regia Marina, oggi ? come detto ? struttura privata. L?infrastruttura è costituita da una torre a sezione ottagonale in muratura bianca con galleria interna, che si eleva addossata alla parte centrale della facciata anteriore di un fabbricato a pianta rettangolare in muratura rossa, disposto su due livelli, con finestre ad arco a sesto acuto in stile neogotico al secondo piano della palazzina, che in passato ospitava le abitazioni dei guardiani prima della sua definitiva automatizzazione. La parte sommitale della torre costituisce la base del tiburio della lanterna metallica grigia a sezione circolare, dotata di lente di Fresnel di secondo ordine; all?apice del tiburio è collocato un anemometro. Il portolano dei Fari dell?Argentario e delle Isole vicine è stato realizzato da Artemare Club, con la consulenza privata del cavalier Piero Buselli del Servizio Fari della Marina Militare e la collaborazione del dott. Guido Landra. Il manifesto-mappa è stato presentato il 13 settembre presso la sede dell?Associazione nel Corso di Porto Santo Stefano, dove è tuttora in mostra. Info: Artemare Club, tel. 0564 1937299 ? 3396930708. PRIMO PIANO ? VIVI ? 51 VIVI FOTOGRAFIA Marco Brandi, quando la passione per la fotografia si trasforma in arte à una passione autentica, scoppiata sette anni fa, grazie al regalo di uno zio, quella che anima Marco Brandi, fotografo autodidatta, innamorato della sua terra, la Maremma. Una passione per la fotografia naturalistica che traspare nei suoi scatti unici, in cui l?estrema bellezza del territorio viene raccontata ed esaltata attraverso la rappresentazione della sua biodiversità DI CRISTINA CHERUBINI L a Maremma, grazie alla sua variegata offerta di paesaggi ed habitat differenti, ospita molte specie del mondo animale e vegetale, che coesistono in completa armonia come in pochissime altre zone della terra. Marco Brandi, fotografo autodidatta, innamorato della Maremma tenta ormai da circa 7 anni di racchiudere l?estrema 52 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 bellezza di questo territorio, esaltandone la sua biodiversità all?interno dei suoi scatti. Gli inizi ?Tutto è iniziato in un giorno di metà marzo del lontano 2013 ? racconta Marco Brandi ? quando mio zio decise di regalarmi una reflex e portarmi con sé in una delle sue uscite fotografiche?. Brandi, studente di Scienze Ambientali e Naturali all?Università di Siena, ha fin da piccolo dimostrato una spiccata sensibilità ed un amore spasmodico per la natura, che lo hanno spinto da sempre a dedicarsi alla salvaguardia e difesa del naturale equilibrio che guida ogni essere vivente. ?Ricordo ? racconta Marco Brandi ? che alle elementari durante la ricreazio- Avocetta Martin Pescatore ne, mettevo in sicurezza i formicai nel giardino dell?istituto scolastico, e studiavo i movimenti dei lombrichi nel terreno?. Una curiosità innata, alimentata da un?inclinazione artistica ed un occhio molto allenato, una combinazione magica resa vincente dall?impegno profuso per la solidificazione del suo progetto. Marco Brandi, a soli 24 anni, è riuscito Fenicottero rosa a diventare un ottimo fotografo, un artista che sapientemente coglie le varie sfaccettature dell?essenza più pura del paesaggio della Maremma, ovvero i suoi animali e la sua natura. Vita da fotografo ?La Diaccia Botrona ? aggiunge Brandi ? è la mia casa. Lo è diventata negli anni, grazie alle numerose visite che le abbiamo fatto io e mio zio, concentrati per catturare con le nostre macchine fotografiche ogni momento caratteristico della vita delle specie che la abitano?. Lunghi appostamenti fatti in estremo silenzio, armato solo di molta pazienza e della sua fedele macchina fotografica, Marco Brandi, vive la sua vita a contatto con la natura, svegliandosi prima del- PRIMO PIANO ? VIVI ? 53 VIVI Chiurlo maggiore ???? Marco Brandi, a soli 24 anni, è riuscito a diventare un ottimo fotografo, un artista che sapientemente coglie le varie sfaccettature dell?essenza più pura del paesaggio della Maremma, ovvero i suoi animali e la sua natura 54 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 l?alba, e recandosi con ancora il favore del buio, negli habitat più selvaggi della Maremma ad attendere il momento perfetto, l?attimo unico da poter immortalare. ?à facile che vi siano molte uscite infruttuose ? spiega Marco ? molto spesso sia io che i miei colleghi ed amici, restiamo in attesa per lunghe ore senza avere la fortuna di scorgere alcun animale, ma quando invece riusciamo nel nostro intento, ed assistiamo alla semplice maestosità del miracolo della natura, in quel preciso istante capiamo che ogni nostro sforzo, ogni attesa, sono stati completamente gratificati?. Il legame con gli animali Un legame quello tra Marco e gli animali, nato da piccolo, grazie sempre alla figura dello zio, molto importante nella sua formazione artistica e professionale oltre che umana, il quale lavorando all?interno del WWF, ha permesso a Brandi di osservare la flora e la fauna del posto, rispettando il loro naturale ciclo vitale, e correndo quindi in soccorso degli esemplari in difficoltà , feriti o minacciati da qualche pericolo. ?Gli animali ? spiega Brandi ? comunicano in un modo così puro. Sono esseri leali e forti, estremamente diversi dall?essere umano. La natura è libera e spontanea, non conosce finzioni, per questo anche la sua rappresentazione è priva di artifizi?. Brandi, attraverso i suoi scatti esterna all?osservatore l?essenza caratterizzante l?animale rappresentato, racconta attraverso l?immagine l?elemento qualificante l?esistenza stessa del protagonista, grazie alla certosina scelta del momento più significativo da racchiudere nella fotografia. Diaccia Botrona Ma oltre a questo la fotografia parla anche di altro. Attraverso gli scatti di questo giovane e talentuoso fotografo viene raccontata anche la Maremma, terra ospitante di molte specie uniche, alcune autoctone altre solo di passaggio. Riconoscimenti e collaborazioni Le soddisfazioni ed i riconoscimenti non sono tardati ad arrivare. à possibile infatti osservare nella sede della Casa Rossa presso la Diaccia Botrona, nella zona di Castiglione della Pescaia, la mostra permanente di alcuni suoi scatti, realizzati nei pressi della zona paludosa. Le collaborazioni di Marco Brandi possiedono però un carattere non meramente locale ma nazionale. Nel periodo compreso tra il 2018 e il 2019 ha infatti iniziato un percorso di esposizione artistica all?interno della Galleria di Milano, dove ha avuto la possibilità di esporre alcuni suoi scatti in occasione di una mostra temporanea incentrata sul tema naturalistico. I primi mesi del 2020 è stato invece ospitato insieme alle sue opere all?interno della sede del foto club di Follonica. Successivamente la crisi pandemica ha interrotto ogni altro progetto in programma; come purtroppo è accaduto in ogni altro settore, anche quello artistico ha subito un forte arresto, rivelatosi momentaneo, perché la voglia di ripartire con nuove e migliori prospettive di crescita era ed è davvero tanta. ?Ho avuto la fortuna ? racconta Marco ? di partecipare a molti progetti sia a livello locale che nazionale, tra i quali vi sono anche delle collaborazioni editoriali per la realizzazione di atlanti sull?avifauna locale?. Volontario in diverse associazioni di tutela della fauna selvatica, ha partecipa- to a diverse campagne attiviste come quella organizzata per proteggere la specie dell?albanella minore, la quale nidificando nei campi di grano coltivati, rischia ogni anno al momento del taglio dello stesso di essere uccisa. Oltre a tale azione, ha collaborato con altri volontari per la salvaguardia del fratino, il quale nidifica nelle spiagge e necessita di un continuo monitoraggio, mentre nel gennaio 2020 solidifica la sua passione nei confronti della natura accettando il ruolo di presidente dell?associazione Maremma Pro Natura, nata con l?intento di tutelare l?ambiente del territorio maremmano, lavorando ad oggi in sinergia con il gruppo ornitologico maremmano. Nel 2019 grazie all?inaspettata comparsa delle tartarughe caretta caretta, le quali hanno scelto due delle nostre spiagge per nidificare, Marco Brandi, si è unito all?associazione Tartamare come PRIMO PIANO ? VIVI ? 55 VIVI ???? Il 2015 ha segnato profondamente la carriera artistica di Marco Brandi. Proprio in quell?anno un suo scatto, raffigurante un esemplare di falco pescatore, è stato scelto come foto di copertina del mese di ottobre della rivista National Geographic volontario, al fine di poter monitorare le spiagge delle Marze e di Riva del Sole, fino al momento in cui non si fossero schiuse tutte le uova dell?esemplare protetto. La copertina del National Geographic Il 2015 ha segnato profondamente la carriera artistica di Marco Brandi. Proprio in quell?anno un suo scatto, raffigu- Svasso maggiore rante un esemplare di falco pescatore, è stato scelto come foto di copertina del mese di ottobre della rivista National Geographic, un momento che ha cambiato completamente la prospettiva del giovane fotografo, portandolo ad elevare anche le sue aspirazioni e le sue aspettative professionali. Quando una passione diventa arte ?Io seguo l?emozione di uno scatto ? Mignattaio 56 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 spiega Brandi ? cerco sempre, nel pieno rispetto della natura e degli animali, di cavalcare il flusso emozionale che deriva dal momento catturato, senza compiere mai un passo eccessivamente invadente, per non spaventarli, nascondendomi in modo da essere meno visibile possibile, con lo scopo di ottenere uno scatto sempre diverso, caratterizzato da peculiarità irripetibili?. ?I miei mentori, ovvero le persone a cui mi sono sempre ispirato e dalle quali ho imparato tutto ciò che mi rende il fotografo che sono adesso ? aggiunge Marco ?, sono prima di tutto mio zio, Bruno Prisotto, al quale devo tutto, e tutti coloro che hanno sempre condiviso con me i segreti del mestiere, svelati durante le uscite notturne o attraverso una semplice telefonata, come Maurizio Berni, fotografo di Siena, Nello Alberti, e molti altri che purtroppo non sono più con noi?. Un potenziale illimitato, privo di preconcetti e di schemi impostati, Marco Brandi, senza aver mai frequentato alcun corso di fotografia, apprende ogni giorno sul campo i segreti necessari al fine di poter ben descrivere il miracolo della natura, impegnandosi in prima linea per difendere il precario e sottile equilibrio che la domina, comunicando all?uomo la magia da essa sprigionata in ogni sua sfaccettatura. Gruccione Falco pescatore Volpe Lupo Daino PRIMO PIANO ? VIVI ? 57 VIVI SOCIALE AUSER di Scansano, passione, impegno, solidarietà al servizio del territorio Aiuto per la mobilità e le necessità primarie, attenzione ai problemi sociali, organizzazione di attività ricreative e culturali per favorire la socializzazione e l?invecchiamento attivo: tutto questo è l?AUSER Scansano, un ?piccolo ma grande? gruppo di volontari che operano in silenzio ma in prima fila al servizio del territorio e dei cittadini e per i quali la solidarietà non conosce confini C DI ELISABETTA RUSSO i sono realtà che spesso operano silenziosamente ma alacremente al servizio del territorio rappresentando un grande valore per la comunità . L?AUSER di Scansano è una di queste, fortemente impegnata nel sociale e preziosa per un?area vasta come quella scansanese dove spesso le distanze e la mancanza di servizi nelle piccole frazioni possono rappresentare un grande problema soprattutto per gli anziani e le persone con difficoltà . Siamo quindi andati a ?scoprire? questa realtà presso la sua sede a Scansano, dove abbiamo incontrato Carlo Pellegrini, entrato in carica come presidente del gruppo nel 2016, insieme al vice presidente Antonella Tenerini e al rinnovato Consiglio Direttivo. AUSER - Scansano ?Il nostro gruppo ? racconta Pellegrini ? nasce nel 2006 e si pone l?obiettivo primario di dare supporto soprattutto agli anziani e alle persone in difficoltà . In particolare qui a Scansano cerchiamo con il nostro impegno di sopperire ad una criticità del territorio, dove molte piccole frazioni soffrono di notevoli disagi, non hanno negozi e servizi e sono da tutelare per evitare che vengano chiuse. Con i nostri mezzi trasportiamo da queste frazioni a Scansano le persone che 58 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 hanno necessità di andare in farmacia, in banca, all?ufficio postale, o le accompagniamo in ospedale per le visite mediche programmate, di solito a Grosseto, ma anche fino a Roma, Siena, Bologna?. L?AUSER Scansano ha registrato negli ultimi anni una significativa crescita di associati, arrivati a quota 500 dai 100 nel 2016. Ha una nuova sede a Scansano, situata di fronte alla RSA S. Giovanni con cui l?AUSER collabora, una sede più ampia ed accogliente rispetto alla precedente che permette di fare riunioni e realizzare altre iniziative e mette anche a disposizione una piccola biblioteca. I volontari sono attualmente 48, di cui 29 uomini e 19 donne. Importante per la crescita dell?organizzazione è la nuova politica che il gruppo sta portando avanti di maggior coinvolgimento dei giovani e del loro inserimento nel Direttivo. Per le varie attività l?AUSER si avvale di due autoveicoli, di cui uno per disabili, a cui si è aggiunto recentemente un ?prezioso? pulmino-navetta a 9 posti che ha permesso di incrementare significativamente i servizi di trasporto, servendo ben 8 frazioni da Grosseto fino a Campagnatico e Roccalbegna, con un bacino d?utenza di circa 2000 persone. ?Desidero ringraziare di cuore tutti i nostri finanziatori, sostenitori ? sottoli- nea ancora Pellegrini ?, il cui aiuto è per noi vitale: Banca Tema, Tema Vita, la Cantina dei Vignaioli, l?Amministrazione Comunale di Scansano, le Proloco di (ndr: in ordine alfabetico) Baccinello, Montorgiali, Pancole, Polveraia, Pomonte e l?ASPI di Poggioferro. Un grazie speciale per il finanziamento che ha permesso l?acquisto del pulminonavetta va a Banca Tema, Tema Vita, la Cantina dei Vignaioli di Scansano, la Proloco di Pancole, la Squadra n.17 dei Cinghialai di Pomonte, la ditta Rossi Lisiano, Rocchi Daniele. Un nostro sentito ringraziamento va poi alla presidente regionale AUSER Simonetta Bessi e alla presidente provinciale AUSER Vera Bartalucci per la loro preziosa collaborazione. Tengo a sottolineare che noi siamo cresciuti anche grazie al fatto di aver saputo prendere spunto dagli altri centri AUSER della provincia, imparando da loro e utilizzando questa conoscenza per migliorarci. Infine, molte sono le organizzazioni con cui collaboriamo e che voglio ringraziare, tra queste L?Antica Contrada del Dentro e il Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano, la COeSO, la UISP e Tutto è Vita di Grosseto?. Passione, Impegno e Solidarietà Sono queste le tre parole chiave che Nelle foto alcuni momenti di vita solidale dell?Auser Scansano Nella foto la consegna di magliette Cantina Vignaioli, con il Sindaco di Scansano Consegna spesa Consegna omaggio di rose alla RSA nel periodo di lockdown Consegna prodotti Unicoop Consegna farmaci PRIMO PIANO ? VIVI ? 59 VIVI ???? Attiva da quasi 15 anni e cresciuta significativamente nell?ultimo quadriennio, l?AUSER di Scansano svolge un ruolo di grande valore per il territorio, con al centro dell?attenzione soprattutto gli anziani, le persone più ?fragili? e coloro che vivono nelle piccole frazioni della vasta area scansanese con carenza di servizi contraddistinguono l?Auser Scansano: un gruppo coeso di persone sempre pronte a collaborare ed aiutare, mettendo a disposizione il proprio tempo con grande passione e dedizione. Emblematico in tal senso è stato l?impegno dell?AUSER sul territorio durante il difficile periodo di lockdown. à stata una delle poche AUSER che ha deciso di restare operativa fornendo servizi per gli anziani ed altri che ne avessero bisogno (consegna medicine, spesa), collaborando con UNICOOP Tirreno di Scansano per il recapito della spesa, dando supporto anche psicologico, aiutando per le prenotazioni CUP on line di visite mediche. Hanno anche portato un regalo, rose per le donne ed una penna per gli uomini, con un bigliettino di ringraziamento a tutti colo- Panchine rosse ro che avevano attività aperte, tra cui anche la RSA di Scansano: un pensiero a sorpresa che è stato particolarmente apprezzato per il suo valore simbolico ed umano in un momento così difficile per tutti. Oltre al trasporto delle persone sopracitato, molte sono le iniziative a cui l?AUSER si dedica con grande passione; basti pensare che nel solo 2019 sono stati organizzati ben 30 eventi. Di particolare rilievo è stata la realizzazione e l?installazione delle panchine rosse in tutte le frazioni come segnale sul territorio della lotta contro la violenza sulle donne: un progetto svolto in collaborazione con l?organizzazione ?Tutto è vita? di Grosseto e che si è avvalso dell?opera di pittori delle varie frazioni per la realizzazione delle panchine, pittori che insieme ad altri che hanno contribuito alla realizzazione dell?iniziativa sono stati poi premiati con una targa ricordo consegnata durante la cerimonia d?inaugurazione tenutasi in presenza delle Istituzioni presso il teatro Castagnoli di Scansano, con pubblico per l?occasione numerosissimo. Tra le svariate altre attività rivolte agli anziani (ma non solo) con l?obiettivo di favorirne un invecchiamento attivo, troviamo incontri di lettura, visite a luoghi archeologici, gite al mare e scampagnate, trekking abbinato ad esperienze gastronomiche di prodotti tipici, tornei di calciobalilla e burraco che si tengono regolarmente in memoria di due dei soci fondatori purtroppo scomparsi prematuramente, Graziano Stella e Fabrizio Tiberi. Al momento l?AUSER sta anche lavorando tra i progetti futuri ad una nuova idea di ?Promoturismo? per Scansano, che prevede l?organizzazione di gite sul territorio per portarvi più visitatori e far loro conoscere ed apprezzare le sue eccellenze. Credo non si possa che applaudire e ringraziare questo ?piccolo ma grande? gruppo per l?importante ruolo che svolge per il territorio e per le sue persone. Un meritato grazie di cuore a tutti e buon lavoro! Inaugurazione pulmino navetta 60 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 Per informazioni inviare una mail a auserscansano@gmail.com, oppure telefonare al numero 0564 509116. VIVI ECONOMIA Banca TEMA, ottimi risultati per la semestrale 2020. Intanto è stato avviato il processo di fusione con Banca Valdichiana Nonostante la situazione contingente, in un periodo caratterizzato da un?operatività totalmente rivoluzionata rispetto agli anni precedenti, i numeri di Banca Tema dopo i primi sei mesi dell?anno sono da considerarsi molto positivi e premiano tutti coloro che hanno creduto nel progetto: soci, clienti, amministratori, dirigenti e collaboratori DI REDAZIONE LA SEMESTRALE 2020 I primi sei mesi del 2020 di Banca TEMA si chiudono con risultati molto buoni. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il bilancio semestrale, che presenta un utile netto al 30 giugno pari a 2,1 mln di euro. Un risultato triplicato rispetto al primo semestre 2019. ?Nonostante l?emergenza Covid abbia portato alla riduzione per molti mesi della tradizionale attività bancaria e ridotto pertanto alcune delle principali entrate del periodo ? si legge in una nota della Banca ?, il lavoro di ottimizzazione della gestione e di riduzione dei costi operativi che è stato avviato fin dalla fusione del 2016 sta dispiegando tutti i suoi frutti. Le spese amministrative scendono infatti di 1,5 milioni di euro rispetto al giugno 2019, sia nelle spese sostenute per il personale che negli altri costi operativi. Sono leggermente diminuite anche le rettifiche su crediti, dove la Banca presenta dei punti di eccellenza con un livello di copertura del credito deteriorato in 62 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 contenzioso del 77% e del 52% per l?intero comparto NPL. L?effetto del Covid si sente soprattutto nelle minori commissioni da servizi, mentre il margine di interesse, che ammonta a 12,3 mln di euro, risulta completamente in linea con il primo semestre 2019. Il margine di intermediazione è pari a 18,7 mln di euro, anch?esso in linea con l?anno precedente e superiore rispetto alle previsioni del piano operativo. La raccolta diretta ha raggiunto i 964 mln di euro (+ 9 mln di euro rispetto a giugno 2019) e la raccolta indiretta si attesta a 202 milioni di euro (+ 26 mln di euro rispetto a giugno 2019). Gli impieghi netti sono sostanzialmente stabili, mentre la componente deteriorata risulta diminuita di 5 mln di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il portafoglio titoli di proprietà al 30 giugno 2020 risulta complessivamente pari a 445 milioni di euro in aumento rispetto al 30.06.2019 di oltre 50 mln di euro. La liquidità , rappresentata dai depositi interbancari, è pari a circa 95 mln di euro, in aumento di oltre 34 mln rispetto al 30.06.2019. Il patrimonio netto di bilancio è pari a 80 mln di euro, mentre i fondi propri, ricalcolati nell?ambito del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, sono di oltre 115 milioni di euro?. Banca TEMA si conferma, dunque, una realtà creditizia sana, solida e affidabile. Conferme in questo senso arrivano ?anche ? prosegue la nota ? dal rapporto tra capitale primario di classe 1 - CET1 - ed attività di rischio ponderate (CET 1 ratio) pari al 14,74% (14,56% al 31.12 dell?anno precedente), superiore alla misura vincolante di CET1 ratio assegnata; e ad un rapporto tra fondi propri ed attività di rischio ponderate (coefficiente di capitale totale) pari al 16,88% (14,75% al 31.12 dell?anno precedente), superiore alla misura di coefficiente di capitale totale vincolante assegnata alla Banca. Entrambi i valori, nell?ambito dell?appartenenza al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, vengono ricalcolati con un aumento di un punto percentuale, per cui Banca TEMA presenta un Total Capital Ratio infragruppo del 17,87%?. In un periodo caratterizzato da un?operatività totalmente rivoluzionata rispetto agli anni precedenti, con gran parte del personale in smart working e un forte rallentamento delle iniziative commerciali a causa del Covid, i numeri sono da considerarsi molto positivi e premiano tutti coloro che hanno creduto nel progetto Banca TEMA: soci, clienti, amministratori, dirigenti e collaboratori. ?Abbiamo continuato a lavorare sempre a ritmo costante ? dichiara il direttore generale Fabio Becherini ?, garantendo, pur in un contesto reso molto difficile dal Covid, tutti i servizi necessari ad assicurare un supporto di comunità e territorio. Siamo contenti che tutti gli sforzi di questi mesi trovino positivo riscontro nei dati registrati fino ad oggi, che dimostrano la fiducia che soci e clienti ci rinnovano ogni giorno. Voglio ricordare che sono state lavorate oltre 2.500 richieste della nostra clientela per la sospensione di mutui, dall?inizio dell?emergenza ad oggi, unitamente con quasi un migliaio di nuove richieste di liquidità alle quali abbiamo a vario titolo corrisposto. Abbiamo registrato nel frattempo un numero inferiore di operazioni di cassa e ATM e una diminuzione del transato POS, facilmente riconducibili agli effetti del lockdown, ma la nostra clientela in contemporanea si è orientata in modo ancora più forte verso la banca virtuale, con un consistente aumento delle operazioni effettuate tramite home banking e un numero considerevole di nuove aperture di conti on line. Gli investimenti effettuati nei primi tre anni di vita di Banca TEMA si sono rivelati di particolare utilità . Ricordo che la Banca dispone di ATM intelligenti presso tutte le filiali e questo ha consentito di poter fruire di servizi di cassa di prelevamento e versamento h24 anche nelle fasi più critiche dell?emergenza sanitaria?. Per i risultati sinora illustrati, la soddisfazione del presidente Valter Vincio e di tutto il Consiglio di Amministrazione è unanime: ?Ringraziamo tutti i nostri collaboratori che, in un periodo molto complicato e in mezzo alle tante difficoltà , hanno continuato a garantire i servizi svolti, soprattutto coloro i quali hanno lavorato quotidianamente a contatto con il pubblico, anche nel momento più duro della crisi sanitaria, e coloro che hanno gestito con professionalità l?immane lavoro aggiuntivo portato dalle giuste richieste di sospensione dei pagamenti pervenute in poco tempo dalla clientela. Tutti insieme abbiamo fatto del nostro meglio per dare risposte concrete alle esigenze di soci e clienti e intendiamo continuare a farlo anche in futuro, con i migliori auspici per un ritorno ad una ritrovata normalità ?. IL PROCESSO DI FUSIONE TRA BANCA TEMA E BANCA VALDICHIANA Intanto, i Consigli di Amministrazione di Banca delle Terre Etrusche e di Maremma (Banca Tema) e Banca Valdichiana Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano (Banca Valdichiana) hanno deliberato l?avvio del processo di fusione tra le due BCC. L?operazione avviene in coordinamento con Iccrea Banca, Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e si completerà PRIMO PIANO ? VIVI ? 63 VIVI ???? Banca TEMA si conferma una realtà creditizia sana, solida e affidabile e soprattutto vicina al territorio e alla sua comunità ufficialmente con l?inizio del 2021. Al termine del percorso aggregativo la nuova BCC, che si chiamerà Banca Terre Etrusche di Valdichiana e di Maremma, sarà una realtà cooperativa da 2,5 miliardi di euro di attivi, con fondi propri per 180 milioni di euro, impieghi alla clientela per 1,5 miliardi di euro e una raccolta complessiva (tra diretta e indiretta) per 2,3 miliardi di euro. La BCC che nascerà sarà dunque la Banca di Credito Cooperativo di riferimento dell?area sud della regione 64 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 Toscana, vanterà una base sociale di 20.000 soci e oltre 73 mila clienti, e avrà 53 sportelli presenti nelle province di Grosseto, Arezzo, Siena, Viterbo e Perugia. L?ampio progetto strategico, che manterrà il fulcro nella relazione con il territorio ? anche sulla scia di quanto seminato dalle due BCC nella propria storia ultracentenaria ? e dove i soci, i collaboratori e le comunità locali continueranno ad essere al centro della visione di sviluppo della nascente BCC, pre- senterà un modello organizzativo che si integrerà con le competenze specialistiche presenti nelle strutture tecniche del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. La futura Banca Terre Etrusche di Valdichiana e di Maremma, oltre a garantire un polo bancario ancora più solido, con un CET1 al 15%, dedicherà particolare attenzione all?offerta multicanale e all?utilizzo di strumenti digitali, al fine di allargare la sua capacità di proposta commerciale, velocizzare i processi di risposta e accrescere la soddisfazione delle esigenze della clientela. Sui fronti dell?assistenza alle PMI e dell?offerta nel settore del risparmio gestito, le sinergie con le società specializzate del Gruppo Iccrea permetteranno economie di scala e, insieme, la valorizzazione del servizio al territorio. Iccrea Banca è la Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano, costituito da 136 Banche di Credito Cooperativo insieme ad altre società bancarie, finanziarie e strumentali controllate da Iccrea Banca. Il Gruppo Iccrea è il terzo gruppo bancario italiano per numero di sportelli, 2.600 in 1.759 comuni italiani, e il quarto per attivi con oltre 151 miliardi di euro. Il Gruppo conta inoltre 90,7 miliardi di euro di impieghi lordi e una raccolta pari a 105 miliardi di euro, con più di 4 milioni di clienti e 800.000 soci (dati al 30 giugno 2019). Nuove agevolazioni in arrivo per i soci di TEMA Vita N uove agevolazioni in arrivo per i soci di TEMA Vita. Lo ha annunciato a metà settembre il Consiglio di Amministrazione dell?associazione durante una conferenza stampa tenutasi nella Sala Mirto Marraccini di Banca TEMA in Corso Carducci a Grosseto. L?associazione mutualistica di Banca TEMA ha attivato una campagna di prevenzione sanitaria con molti vantaggi per i propri soci, valida fino al 15 novembre 2020. La promozione prevede il rimborso del 30% su visite mediche specialistiche, analisi del sangue e diagnostica strumentale effettuate in qualsiasi struttura privata o pubblica anche non convenzionata, nel caso di strutture convenzionate il risparmio può arrivare fino al 50% della spesa sostenuta. Il rimborso potrà essere richie- sto anche per prestazioni sanitarie effettuate da figli minorenni. ?Inoltre ? dichiara il presidente di TEMA Vita Francesco Gentili ?, abbiamo un?altra importante novità . I nuovi soci TEMA Vita potranno beneficiare delle promozioni immediatamente, senza attendere il periodo di carenza di novanta giorni, normalmente previsto?. ?La nostra mutua ? aggiunge il presidente di Banca TEMA Valter Vincio ? svolge un ruolo sociale importante per la collettività . à una risorsa per il nostro territorio e siamo certi che questa campagna di prevenzione sarà utile anche per incrementare il numero di soci e permetterci così di offrire loro agevolazioni sempre più vantaggiose?. ?Tutelare la salute dei propri associati e curare gli aspetti educativi, cul- turali e ricreativi della vita dei soci e dei loro familiari ? afferma il direttore generale di Banca TEMA Fabio Becherini ? sono gli obiettivi principali dell?associazione. TEMA Vita, con i suoi servizi, integra l?operato quotidiano della nostra Banca, con l?obiettivo comune di migliorare la qualità di vita della comunità di appartenenza?. Per aderire a TEMA Vita occorre essere socio o cliente di Banca TEMA. L?iscrizione può essere fatta in tutte le filiali di Banca TEMA oppure presso la sede operativa dell?associazione, in Via degli Apostoli 11/b a Grosseto. Il costo annuale è di 24 euro per i giovani soci Banca TEMA (fino ai 30 anni) e di 48 euro per i clienti. Ulteriori informazioni su l sito web www.temavita.it, tel. 0564 44476465, mail info@temavita.it Foto Il Giunco Nella foto Fabio Becherini, Francesco Gentili, Valter Vincio PRIMO PIANO ? VIVI ? 65 VIVI TUTELA E SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud, un impegno costante per la salvaguardia del territorio à un impegno continuo e costante quello che il Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud mette per la salvaguardia del territorio, attraverso un articolato piano di manutenzioni. Attualmente sono in corso i lavori programmati per il 2020, ma il Consorzio guarda avanti e lavora già al progetto delle attività 2021. Intanto il Presidente ricerca finanziamenti per migliorare difesa del suolo e distribuzione della risorsa irrigua 66 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 Nella foto la diga mobile su Montalcino loc. Barbaruta (Gr) La manutenzione ordinaria Quasi 10.500.000 euro: a tanto ammontano le risorse del Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud, utilizzate per la manutenzione ordinaria di molti tratti degli oltre 8.000 km di canali artificiali, corsi d?acqua regimati e naturali, che si snodano nel comprensorio, articolato in 56 comuni suddivisi in 3 province. La fetta più importante, pari a 9.200.000 euro, è utilizzata per realizzare le lavorazioni necessarie per difendere e mantenere in efficienza idraulica questo esteso patrimonio. ?Il controllo della vegetazione presente sulle sponde e in alveo ? sottolinea il presidente del Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud Fabio Bellacchi ? è l?operazione più comune, che il Consorzio ripete con maggiore assiduità , nel rispetto dell?habitat e degli ecosistemi fluviali, soprattutto nelle aree più densamente urbanizzate e, per ragioni diverse, nelle zone collinari e montane. Il contenimento di erba e arbusti e il taglio selettivo delle piante è infatti indispensabile sia per garantire un corretto deflusso delle acque sia per monitorare lo stato di salute delle opere di bonifica e delle opere idrauliche di competenza consortile: rilevare una criticità è essenziale per poter intervenire con la giusta cura. Entro la fine del 2020, sarà di 1 milione di euro il conto saldato invece per l?esercizio e la vigilanza delle opere di bonifica, somma che comprende le spese per il funzionamento degli impianti idrovori, indispensabili per mettere al riparo dalle inondazioni alcuni territori; 300 mila euro infine sarà la spesa sostenuta per garantire la manutenzione ordinaria, l?esercizio e la vigilanza degli impianti di irrigazione, comprese le opere di captazione, provvista, adduzione e distribuzione delle acque. E già si lavora per il 2021 ?Gli interventi ordinari programmati nel piano 2020 ? spiega il presidente Fabio Bellacchi ? sono ormai a buon punto. Per legge, il Consorzio è tenuto a completarli entro la fine dell?anno. E anche questa volta, nonostante il lockdown e il complesso periodo causato dalla diffusione del COVID 19, siamo riusciti a rispettare senza alcun ritardo il cronoprogramma dei lavori concordato con la Regione Toscana. In queste settimane, mentre procedono a pieno ritmo gli interventi 2020, stiamo predisponendo il piano delle attività da attuare nel 2021. Si tratta di un lavoro di analisi e verifica capillare frutto di tanti sopralluoghi effettuati sul territorio, delle segnalazioni pervenute al consorzio, della preziosa collaborazione con gli uffici tecnici comunali e del parere fornito dalle Unioni dei Comuni. Naturalmente ? aggiunge Bellacchi ? l?attività di vigilanza, a cui abbiamo ancora una volta dedicato risorse importanti, è fondamentale per acquisire una conoscenza diffusa del territorio e comprendere meglio le caratteristiche dei corsi d?acqua che compongono il reticolo di gestione, in modo da poterne programmare le terapie più adeguate per prevenire eventuali danneggiamenti e contenere i rischi, oltre che Fabio Bellacchi per tenere vivo e aperto un confronto e una collaborazione continua con gli enti locali e i cittadini, che invitiamo ad evidenziarci problematiche e criticità . Naturalmente ? conclude il Presidente ? il quadro delle azioni che proporremo di realizzare nei prossimi dodici mesi potrà essere variato (con le dovute motivazioni) work in progress, in seguito al verificarsi di fenomeni capaci di modificare le necessità di manutenzione nei bacini e nei corsi d?acqua del comprensorio. Purtroppo il clima pazzo che genera eventi meteorologici estremi sempre più frequenti e ravvicinati è una variabile con cui il Consorzio è spesso costretto a fare i conti?. Gli interventi straordinari Oltre ai 10 milioni e mezzo di euro destinati alla manutenzione ordinaria delle aste fluviali e dei corpi idrici presenti nel raggio di azione del Toscana Sud, il piano delle attività 2020 elenca progetti per oltre 24.600.000 euro: sono gli interventi straordinari, ritenuti strategici per migliorare la sicurezza idraulica, che il Consorzio ha in programma di realizzare con risorse provenienti da fonti diverse dalla contribuenza, da drenare sul territorio. ?Si tratta ? spiega sncora Bellacchi ? di interventi per le stabilizzazioni di alveo, il ripristino della funzionalità idraulica, la rimozione dei sedimenti in alcuni tratti delle aste fluviali per cui i nostri tecnici hanno trovato o continuano a ricercare i necessari finanziamenti. Per completare la panoramica sull?intensa attività svolta dal PRIMO PIANO ? VIVI ? 67 VIVI ???? Un?attività intensa portata avanti in un comprensorio decisamente esteso, articolato in 56 comuni suddivisi in 3 province Nella foto a fianco l?idrovora di Cernaia in loc. Cernaia (Gr); in basso a sinistra l?idrovora del Beccarello in loc. Beccarello (Gr); in basso a destra lavori meccanici di trinciatura Consorzio, voglio ricordare che, grazie alle capacità progettuali interne, l?ente ha già ottenuto finanziamenti per più di 5 milioni di euro dalla Regione Toscana e per quasi 26 milioni di euro da altri enti, da tradurre in interventi volti alla prevenzione del dissesto idrogeologico e ad una più corretta ed efficace gestione della risorsa acqua?. La distribuzione collettiva della risorsa idrica Se la difesa idrogeologica è uno dei capisaldi dell?attività del Consorzio, l?ente non ha mai sottovalutato neppure il tema della distribuzione collettiva della risorsa idrica. A dimostrarlo sono i numerosi progetti in cantiere per migliorare l?irrigazione. ?Grazie anche ai finanziamenti extraregionali, compresi nell?elenco delle attività straordinarie, 68 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 siamo riusciti a completare interventi importanti e preziosi per l?agricoltura del nostro territorio. Ne ricordo alcuni, i più significativi. Tra questi spicca il ripristino e il miglioramento dell?impianto irriguo consortile con l?intubamento del Canale Primario in loc. Ponte Tura e San Martino nel Comune di Grosseto, attualmente in fase di realizzazione. Sempre nel comune di Grosseto, in località La Barca, è in corso la realizzazione di un sistema di sbarramenti mobili ad uso irriguo in gomma flessibile nel Canale Essiccatore principale dell?Alberese, per derivazione dal fiume Ombrone. Nell?elenco figurano poi l?impianto irriguo, alimentato da un?opera di presa sul Canale Molla, con adiacente attraversamento a sifone del canale collettore, costituito da una rete principale ad anello con diramazioni alimentata da una tubazione principale di adduzione dall?opera di presa, con impianto di pressurizzazione; la progettazione di un invaso ad uso irriguo all?interno del Canale Diversivo abbandonato in Località Cernaia nel Comune di Grosseto, che prevede il ripristino e il recupero funzionale dei rilevati arginali esistenti comprensivi dei lavori di rifacimento di un nuovo impianto di irrigazione; il recupero funzionale a scopi multipli del Lago di San Floriano e la realizzazione di un nuovo impianto irriguo, nel Comune di Capalbio, in fase progettuale esecutiva; la realizzazione di un invaso multifunzionale sul torrente Gretano alla confluenza con il fosso Seguentina, e uno sul Torrente Lanzo nei Comuni di Roccastrada e Civitella Paganico, che sono ancora in fase preliminare?. SCOPRI SCOPRI C?à DA VEDERE | Itinerari e luoghi da scoprire Fascino Ermicciolo, in due mesi oltre mille visitatori alla sorgente. Un?esperienza unica per grandi e piccini! Successo e apprezzamento per le visite guidate alla sorgente dell?Ermicciolo, situata a Vivo d?Orcia, nel comune di Castiglione d?Orcia (Siena), un luogo incantato, immerso in un bosco di castagni e faggi, in un?area ricca di sentieri per il trekking e aree pic-nic, proprio nel cuore del Monte Amiata La sorgente di Santa Fiora A poche decine di metri dalla Peschiera e quindi dal borgo storico di Santa Fiora che fa parte dei Borghi più belli d?Italia, si trovano le sorgenti più lunghe della montagna: una galleria di 620 metri che seguono prima una lunga 70 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 tubatura, poi il corso dell?acqua captata dalla montagna e protetta da delle vetrate. La galleria conduce ad uno spettacolo unico: la fuoriuscita di acqua dalle rocce vulcaniche, con una portata media di 300 l/s. Il fiume Fiora nasce dal versante grossetano del Monte Amiata, attraversando l?area meridionale della Toscana e interessando, oltre al comune di Santa Fiora, i territori delle splendide cittadine di Sorano, Pitigliano e Manciano. Il fiume è il maggiore corso d?acqua che nasce alle pendici del Monte Nella foto, l?ingresso della sorgente dell?Ermicciolo a Vivo d?Orcia sul versante senese del Monte Amiata; a destra una galleria della sorgente Amiata. Le sue sorgenti sono le più importanti della Toscana meridionale e per questo motivo contribuiscono al rifornimento di acqua potabile in tutta la provincia di Grosseto, ma anche nell?alto Lazio. L?Acquedotto del Fiora fu costruito a partire dagli anni ?30 del secolo scorso, contemporaneamente all?aumento demografico che si verificò nella provincia di Grosseto. Lo scopo dell?infrastruttura era, infatti, quello di portare grosse quantità d?acqua dall?area montana dell?Amiata (che da sempre ne è ricchissima) verso la pianura e la fascia costiera. Purtroppo al momento le Sorgenti di Santa Fiora sono chiuse, in quanto le dimensioni strette della galleria non consentono di seguire le rigide norme dettate dall?emergenza Coronavirus. PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 71 SCOPRI ???? Le visite guidate alla sorgente dell?Ermicciolo, che tanto successo e apprezzamento stanno riscuotendo, sono il frutto della sinergia tra amministrazione comunale di Castiglione d?Orcia, cooperativa di comunità Parco Vivo e AdF Acquedotto del Fiora La sorgente dell?Ermicciolo Viceversa visitabile è invece un?altra sorgente del Monte Amiata, ovvero la Sorgente dell?Ermicciolo situata proprio all?interno del Parco dell?Ermicciolo a Vivo d?Orcia, nel suo elemento naturale, il bosco. Al piano del piazzale, si entra in una galleria lunga poco più di 200 metri dove il contatto con l?acqua è diretto e nessuna barriera separa il visitatore dalla forza impetuosa dell?acqua che esce dalla roccia. Il fragore della cascata e l?umidità dell?aria sono le sensazioni che rimangono impresse nella memoria. L?Acquedotto del Vivo attinge acqua dalle tre sorgenti dell?Amiata: Ermicciolo, Ente e Burlana, collocate nella zona di Vivo d?Orcia. Nel 1895 il Comune di Siena progettò l?Acquedotto 72 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 destinato a risolvere la mancanza di acqua di cui la città e il circondario avevano assoluto bisogno. La sorgente dell?Ermicciolo, da dove partiva il progetto, aveva una portata di 200 l/s. Nel 1928 cominciarono i lavori che si conclusero nel 1931: un lavoro enorme che ancora oggi riveste un?importanza fondamentale per gran parte della regione. Già nel XII secolo San Romualdo aveva scelto la zona del Vivo per fondare un Eremo, descrivendo questo luogo incantato come: ?selvaggio e magnifico, una piccola altura protesa al limite fra il regno del faggio e quello del castagno, pochi metri pianeggianti presso una stretta sinuosa, improvvisa, dalla quale scaturivano con fragore di tuono due grosse e travolgenti polle d?acqua gelate?. Le visite guidate Nel corso dell?estate appena trascorsa sono state più di mille le persone che hanno partecipato alle visite guidate in questo luogo incantato, immerso in un bosco di castagni e faggi, in un?area ricca di sentieri per il trekking e aree picnic, proprio nel cuore del Monte Amiata. Le visite guidate alla sorgente dell?Ermicciolo, che tanto successo e apprezzamento stanno riscuotendo, sono il frutto della sinergia tra amministrazione comunale di Castiglione d?Orcia, cooperativa di comunità Parco Vivo e AdF Acquedotto del Fiora. L?azienda, in linea con la sua mission ?Lavoriamo per il benessere della comunità e del territorio?, ha sostenuto con entusiasmo questa iniziativa, con l?obiettivo di promuovere e valorizzare le zone in cui gestisce il servizio idrico integrato. Per ammirare tutta la bellezza della sorgente dell?Ermicciolo a Vivo d?Orcia è ancora possibile partecipare alle visite guidate a cura delle guide ambientali della cooperativa di comunità Parco Vivo. L?ingresso è gratuito e la visita dura circa 20 minuti fra una breve spiegazione fuori dall?edificio e l?ingresso nella galleria. à consentito l?acceso a 5 persone per volta (4 visitatori + 1 guida) per le misure anti-covid. Inoltre è richiesta la compilazione da parte di tutti i partecipanti di una autocertificazione, sempre per lo stesso motivo. à consigliato di munirsi di una giacca, in quanto dentro all?edificio c?è una temperatura costante di 10 gradi. Le visite come detto vengono effettuate in sicurezza, rispettando tutte le regole previste dal protocollo anti contagio Covid-19, tra cui obbligo di indossare la mascherina e rilevazione della temperatura corporea. Per partecipare è necessaria la prenotazione in anticipo. Per maggiori informazioni e per prenotare un?esperienza unica nel suo genere è possibile visitare il sito web www.parcovivo.it o chiamare il numero 370 3311025 o inviare una email all?indirizzo info@parcovivo.it. La prenotazione delle visite può essere effettuata anche tramite il sito web di AdF Acquedotto del Fiora, www.fiora.it SCOPRI BRICIOLE DI STORIA | Fatti e avvenimenti della Maremma che fu Quando Monterotondo Marittimo si affrancò da Massa Marittima e divenne comune autonomo à una storia lunga e complicata, ricca di risvolti sociali, discussioni, conflitti, polemiche, diatribe, quella che nel 1961 portò il borgo di Monterotondo Marittimo ? conosciuto principalmente per lo sfruttamento della geotermia, ma anche per le Biancane ? ad affrancarsi da Massa Marittima (di cui faceva parte dal lontano 1838) diventando comune autonomo? DI SANDRA POLI 74 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 N on tutti sanno che Monterotondo Marittimo un tempo era frazione di Massa Marittima. Ne faceva parte dal 1838 e divenne comune autonomo nel 1961. Monterotondo Marittimo è conosciuta principalmente per lo sfruttamento della geotermia, ma anche per le Biancane, uno scenario dove il bosco lascia spazio a un terreno grigio biancastro quasi spettrale con vapori, fumacchi e sorgenti di acqua oltre quaranta gradi. Di recente è stato inaugurato il Mubia, il Museo delle Biancane, che con le sue attrazioni interattive (tra cui la maggiore è la geonave), spiega ogni particolare relativo allo sfruttamento del calore proveniente dalla terra. E, nelle stanze del museo, è possibile leggere i versi di Dante Alighieri, tratti dal libro sesto delle Rime, in cui si parla dei territori geotermici: ?Versan le vene le fummifere acque/ Per li vapor che la terra ha nel ventre/ Che d?abisso li tira suso in alto?. La presenza di vapori acquei che sprigionano dal terreno era conosciuta già in tempi antichi, ma non se ne conosceva l?origine. Poi, nel 1777 Uberto Francesco Hoefler di Colonia, nominato dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena provvisioniere delle reali farmacie, scoprì, per la prima volta in Europa, la presenza di un giacimento di acido borico, sostanza che veniva usata per l?invetriatura delle ceramiche e in farmacia. Di lì a poco si capì anche il processo di formazione e nei primi decenni dell?800 iniziò lo sfruttamento industriale. Nel 1824 l?attività passò alla dit- ta Chemin Prat, La Motte, Larderel (da quest?ultimo, Francesco de Larderel, prenderà il nome la località di Larderello) che aveva già altre fabbriche a Montecerboli. Nel 1838, quando fu soppressa la Podesteria e riunita al Vicariato Regio di Massa, Monterotondo divenne frazione del Comune di Massa Marittima. Tentativi per riavere l?autonomia ci saranno nel 1896 e nel primo decennio del 900 senza nulla di fatto. A metà degli anni cinquanta, quando si costituisce il comitato cittadino per l?autonomia, Monterotondo è già una realtà industriale. Dal 1946 è in funzione una potente centrale termoelettrica che dà lavoro a molte persone. Lo sfruttamento dell?acido borico produce diversi prodotti usati nell?industria chimica e il vapore dei soffioni viene utilizzato per l?energia elettrica. Intorno al 1955-56 inizia la costruzione di una moderna centrale termoelettrica da parte della Società Larderello che rientra nel quadro della valorizzazione della zona boracifera. In questo contesto Monterotondo è un paese che ragiona già in termini di turismo e di industria alberghiera. Vincenzo Bianchi, dalle pagine del Telegrafo del 25 settembre 1956, presenta Monterotondo in questo modo: ?L?ottimo suo clima per la sua non eccessiva altitudine (altitudine ideale quella dei suoi 538 metri), il bel marino che vi si può respirare a pieni polmoni e che quivi giunge attraverso la sua smeraldina e ubertosa vallata popolata di case e doviziosa di oliveti e vigneti, il bell?azzurro del Tirreno che di quassù si può ammirare lo rendono piacevole soggiorno; un soggiorno di incanto e di sogno?. Nel 1955 un gruppo di cittadini, ritenendo di avere i requisiti previsti dalla legge, presentò domanda al Presidente della Repubblica per ottenere l?autonomia e costituirsi in comune autonomo. Una domanda che l?Amministrazione Comunale di Massa Marittima non prese assolutamente bene per ragioni politiche e campaniliste. Ne venne fuori una lunga polemica molto accesa fra i due paesi. Massa Marittima vantava l?autonomia dal 1225 quando si era affrancata dal dominio del Vescovo ed era nato il Libero Comune. In quel periodo si poneva come la capitale delle Colline Metallifere dove erano accentrati gran parte dei servizi: l?ospedale, la Pretura, l?Inam, gli uffici finanziari, la Diocesi Vescovile; Massa contava, inoltre, su una scuola mineraria presente dagli inizi del 900 che era un?eccellenza insieme all?altra scuola superiore, il Liceo Classico. A metà degli anni cinquanta era in continuo sviluppo, al contrario di Monterotondo era concentrata più sull?industria mineraria che sul turismo. Grazie alla centralità dei servizi e alla presenza delle miniere che davano lavoro a tantissime persone, aveva un peso politico non indifferente. Una richiesta di autonomia da parte di una frazione minava questo peso: perdere Monterotondo significava perdere una zona importante da un punto di vista agricolo e indu- PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 75 SCOPRI ???? L?atto ufficiale che sancisce l?autonomia ed istituisce il nuovo Comune di Monterotondo Marittimo a partire dal 1961 è il decreto del Presidente della Repubblica del 7 dicembre 1960. Massa non può che prenderne atto mentre a Monterotondo è festa grande. Di lì a poco si terranno le prime elezioni amministrative e il primo sindaco sarà Giulio Fignani striale, significava perdere popolazione e ridurre la possibilità di ricevere maggiori finanziamenti dallo stato. La lotta per arrivare all?autonomia per Monterotondo sarà dura e si sfioreranno livelli di asprezza tali da ricordare battaglie medievali. All?inizio parlare di ?ambizioncella? rivolto agli abitanti di Monterotondo da parte dei massetani è quasi un complimento; dopo si parla di frazionisti nel senso più spregiativo del termine. Infine, si passa alla minaccia, in caso di scissione, di inibire l?accesso in miniera ai cittadini di Monterotondo che lavorano a Niccioleta. Non sono chiacchiere da bar, sono espressioni riportate nei 76 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 verbali dei Consigli Comunali di quel tempo e che si traducono nella ricerca di cavilli burocratici per giustificare l?illegittimità della domanda di autonomia. Si contesta, per esempio, che la domanda inoltrata dal comitato cittadino contenga anche le firme degli abitanti del Frassine che, invece, avrebbero dovuto fare una richiesta a parte. Le firme raccolte non sono ritenute regolari perché, oltre alle persone fisiche (di cui non tutte residenti), hanno firmato anche parrocchie e società . Senza le firme degli abitanti del Frassine e delle persone giuridiche, il costituendo comune non può vantare la necessaria popolazione (3.000 abitanti) richiesta dalla legge per ottenere l?autonomia. Si contesta anche che, per i cittadini del nuovo comune non ne deriverebbe nessun vantaggio pratico perché dovrebbero far sempre capo a Massa Marittima dove sono concentrati tutti i maggiori servizi. Si insinua, infine, che Monterotondo richieda l?autonomia per poi passare alla provincia di Pisa. La vicina Larderello, infatti, è in provincia di Pisa e l?omonima società mirerebbe a riunire nello stesso territorio tutte le centrali geotermiche. Il Consiglio Comunale di settembre 1957 respinge la richiesta di Monterotondo. Altri enti la pensano diversamente: il Consiglio Provinciale a ottobre 1957 accetta la richiesta di autonomia; nel 1958 la Prefettura invita il Comune a nominare una commissione mista per cominciare a delimitare i confini del nuovo comune. Massa non demorde e continua a rinviare la questione ribadendo l?illegittimità della domanda. Ma il destino di Monterotondo è segnato. D?altra parte, siamo in tempi in cui il decentramento e la creazione di nuovi enti sono incentivati: in quel periodo è molto forte la spinta, da parte del legislatore, a creare istituzioni in ogni centimetro di territorio. In provincia di Grosseto, non c?era solo Monterotondo a chiedere l?autonomia. Negli anni sessanta Scarlino si stacca da Gavorrano; altri paesi si staccano da Roccalbegna per formare il Comune di Samprugnano, oggi Semproniano (Petricci, Rocchette, Cellena, lo stesso Samprugnano); Capalbio si stacca da Orbetello. Sicuramente una popolazione più fitta e la disponibilità di maggiori risorse avallano la formazione di nuovi comuni. Il 7 dicembre 1960 un decreto del Presidente della Repubblica istituisce il nuovo Comune di Monterotondo Marittimo a partire dal 1961. Massa non può che prenderne atto mentre a Monterotondo è festa grande. Di lì a poco si terranno le prime elezioni amministrative e il primo sindaco sarà Giulio Fignani. Fonti non bibliografiche Archivio Storico Il Telegrafo di Livorno Archivio Storico La Torre Massetana di Massa Marittima PRIMO PIANO ? SCOPRI ? SCOPRI PERSONAGGI | Figure di ieri e di oggi da ricordare ?Giovanni Chelli, sacerdote e cittadino italiano? e soprattutto acceso patriota! à stato un personaggio davvero di prim?ordine del pre-Risorgimento battendosi per i suoi ideali di libertà ed indipendenza, contribuendo non poco alla redenzione d?Italia, in contrapposizione alla restaurazione Lorenese e ricevendo in cambio, come era naturale che fosse, esilio e dispiaceri. Parliamo di Giovanni Chelli, sacerdote e cittadino italiano e soprattutto acceso patriota. Seconda parte: la nascita della Biblioteca Chelliana D A CURA DI GIORGIO BONFIGLIOLI urante il 1859, fino al 1° marzo 1860, il Canonico Chelli si dedicò con grandissimo impegno alla ricerca di donazioni, in opere o denaro, che contribuissero allo sviluppo della nascente biblioteca; si occupò personalmente dell?allestimento dei locali, acquistando coi propri mezzi le suppellettili per gli arredi. Non trascurò neppure di contattare collaboratori esterni ed artigiani per l?assistenza nelle mansioni tecniche. La montatura sebbene costo- 78 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 sissima fu sostenuta tutta a spese del Chelli, come pure il mantenimento. La Biblioteca comunale Chelliana di Grosseto trae quindi origine dal gesto munifico del canonico Giovanni Chelli che, il 1° marzo del 1860, apre al pubblico la sua libreria privata, ribadendone l?origine risorgimentale attraverso la fondazione di uno stabilimento di civiltà e di progresso in Grosseto, confermando ulteriormente il suo attaccamento alla causa italiana per la quale da sempre ha combattuto secondo le sue forze e per la quale, come scriveva, all?occorrenza era pronto a dare la vita. Sin dal 1846 il can. Giovanni Chelli vagheggiava l?idea di istituire in Grosseto una pubblica Biblioteca per sovvenire ai bisogni di una Città e Provincia. Nel 1859, cambiate e migliorate le condizioni politiche nostre, attese di proposito a gettare le basi di un istituto di civiltà adattato ai tempi e alle condizioni del luogo. Essendo in quel tempo vicario capitolare della Diocesi, decretò che si formasse un fondo perpetuo a favore della Biblioteca nel gran libro del Debito Pubblico col quale mantenere dopo la sua morte la Biblioteca e i custodi. Un tal decreto fu sanzionato dal Ministro dei Culti, V. Salvagnoli, con ordi- nanza del 1° dicembre 1859, e poi dal Governatore della Toscana, F. Sauli, con altra ordinanza del 30 ottobre 1861. Così Giovanni Chelli, scriveva al Prefetto di Grosseto Michele Lazzerini: «Illustrissimo Signore Allora quando il Reverendissimo Capitolo di questa Cattedrale nell?Adunanza del 30 Dicembre decorso accoglieva benignamente la domanda da me fatta di aprire a tutto mio carico la Biblioteca che servir deve per uso del Pubblico e del Seminario Mensini, di cui si spera vederne incominciata la costruzione fra non molto. Il pensiero di arricchire la Città Nostra di una istituzione che è il vero segno della progredita Civiltà di un popolo mi riprometto che sarà per incontrare il favore di ogni anima ben nata. Il fatto per la nostra Maremma è così nuovo e di tale e tanta importanza per essere a tutti raccomandato, e da tutti favorito e protetto. Per regolarità della cosa, verrà registrato in un Libro appositamente fatto per conservare la memoria di quei benemeriti che avranno corrisposto al presente invito, cooperato alla nobile impresa. La Biblioteca vien collocata provvisoriamente e fino a che non sarà eletto il nuovo Vescovo nel Palazzo Episcopale, per cui la comodità dell?accesso, l?ampiezza del locale e la luce della quale Biblioteca Chelliana Grosseto abbonda servono mirabilmente a risvegliare e a favorire il desiderio dello studio.» Il nucleo originario della nascente Biblioteca si componeva di 5000 volumi, 2.900 appartenenti alle eredità del Vescovo Mensini e del Canonico Pizzetti, e 2.100 al fondatore Chelli che donava per tale oggetto fino dall?anno 1858. Nella sua qualità di direttore dell?istituzione Giovanni Chelli scriveva: «Questo invito fatto di aprire una pubblica Biblioteca in Grosseto serva a manifestare ai presenti ed ai posteri il grado della nostra civiltà , a porgere al Governo sapientissimo un attestato di gratitudine per gli immensi benefizi da esso arrecati alla causa italiana, alla prosperità e al decoro della Toscana, e in modo speciale al risorgimento della Maremma, a cui corrisposero con slancio meraviglioso i cittadini e gli abitanti della provincia. Questa stessa preghiera, l?invito fatto ai maremmani, è estesa alla Toscana e all?Italia tutta affinché con le forze riunite dei molti si possa pervenire a creare una Biblioteca di fatto e non di nome, in una parola un?opera monumentale, che segnando un?epoca rammenti agli avvenire che nell?anno della redenzione d?Italia tutto si può tentare, nelle regioni più ricche e nelle più abbandonate.» Sempre in quei giorni i membri della Società di Mutuo Soccorso per Ecclesiastici invitano il Chelli a diventare il Capo della Sede di Grosseto. Una buona parte del recuperato Carteggio Chelli testimonia l?opera incessante del canonico per far crescere il patrimonio dell?istituzione da lui creata e l?impegno nella ricerca e raccolta del materiale. Le sue richieste di donazione, spesso specifiche e dettagliate si diramano in tutte le direzioni a innumerevoli autorità e tra le autorità a cui il Chelli si rivolge c?è anche il Re Vittorio Emanuele: «1° maggio 1861 - Io non sono ricco, ma neppure ho bisogno di chiedere niente a nessuno per me. Quindi per Divina ispirazione immaginai di creare un Istituto che dovesse col tempo arrecare come di fatto, immensi vantaggi alla educazione morale e civile del popolo [...] ed il Signore ha reso paghi i miei voti in modo meraviglioso. Di tutte le parti d?Italia ho ricevuto donativi, [...] la Biblioteca conta 20.000 volumi di opere pregevolissime, il Museo molti oggetti antichi in pittura, in scultura, numismatica, vasi etruschi.» Alla Biblioteca iniziale si aggiungevano il Museo etrusco e una Pinacoteca e si faceva sempre più urgente il problema di una locazione definitiva ed adeguata, unito a quello di un sussidio sufficiente al mantenimento dell?istituzione, che svolgeva un?attività completamente gratuita. Il Canonico Chelli, se pur coadiuvato dal Sotto-bibliotecario Federigo Riccioli, dal Custode Marsilio Soldateschi e dal suo aiuto Alfredo Crovetti, era l?unico sostegno economico della struttura. Nell?agosto 1862, scrive al Ministro della Pubblica Istruzione perché con un decreto dichiari governativa la Biblioteca. Ciò avrebbe risolto il problema economico del suo mantenimento, quello della sua definitiva dislocazione e avrebbe consentito al Canonico libertà d?azione nei confronti del Capitolo della Cattedrale e della Santa Sede. Il Ministro finirà per suggerire al Chelli di raggiungere i suoi intenti attraverso la scrittura di un lascito testamentario a favore del Regno. Giunti al 1867 si può ammirare come la Biblioteca pubblica sia un chiaro argomento di quanto valga la liberalità di un privato quando è mossa dallo spirito di illuminata filantropia e dal progresso della civiltà , per arricchire il proprio paese di una istituzione rispondente ai novelli bisogni degli ultimi cambia- PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 79 SCOPRI ???? A lui si deve il lascito della proprietà della sua ben avviata Biblioteca-MuseoPinacoteca al Municipio di Grosseto e la nascita della Biblioteca Chelliana In basso la medaglia di Cavaliere Ufficiale dei Santi Maurizio e Lazzaro menti politici. Il pensiero soltanto di impresa così vasta sarebbe bastato a sgomentare, per le molte difficoltà che presentava nell?attuarlo, l?uomo più intrepido; ma l?amore per il bene del luogo natio confermò e rafforzò nel generoso proposito il Chelli. In quell?epoca questo impareggiabile uomo mai si è stancato nella sua lodevole impresa, che è stata favorita dalla munificenza del Governo della Toscana e quindi dal Governo del Re. Illustri scrittori e scienziati, filantropi cittadini e dotti ammiratori da ogni parte della penisola hanno corrisposto alle incessanti premure e inviti del Chelli. Così aiutato da queste munificenze, spendendo somme ingenti di danaro nel- 80 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 l?impiegare le proprie rendite e quanto possedeva, è giunto poi a formare una Biblioteca ricca di 50.000 volumi. Anche l?imperatore dei Francesi Luigi Napoleone III ha onorato la Biblioteca Chelliana dei suoi favori con l?invio di preziosi volumi e atlanti. Uniti alla Biblioteca vi erano la Pinacoteca e il Museo. La Pinacoteca si componeva di molti rami: quadri, fotografie e litografie di prezzo. All?epoca dunque anche l?Arte fotografica trovava spazio nell?opera concepita dal suo fondatore. Il suo ritratto fotografico viene eseguito a Siena da Victor Choquet, nel periodo 1864-65. Su proposta del Governo Costituzionale, il Re Vittorio Emanuele II, il 24 aprile 1860, lo nomina Cavaliere dei Santi Maurizio e Lazzaro, a riconoscimento dei meriti patriottici e il 4 giugno 1864, firma il secondo decreto in favore del canonico grossetano promovendolo a Cavaliere Ufficiale, per il suo impegno civile. Il Museo è stato raccolto dal Chelli nella maggior parte con danaro acquistando gli oggetti a Volterra, Chiusi, Siena, Pisa e Firenze e facendoli venire da diverse città delle Marche, dell?Umbria e della Sabina. Il valore complessivo di tutto ciò che nell?attualità appartiene alla Biblioteca, Museo e Pinacoteca venne calcolato a circa 2 milioni di lire. Negli ultimi due anni di vita del Chelli, l?istituzione ormai apparteneva al Comune e i locali dovevano essere sgombrati per far rientrare il nuovo Vescovo nel Palazzo Episcopale occupato per intero da Biblioteca-MuseoPinacoteca in 17 stanze. Il canonico temeva che il Comune non fosse in grado di trovare una nuova sede appropriata e tutto il materiale finisse sepolto in magazzini o accumulato senza ordine e con poca fruibilità per il pubblico, cosa che purtroppo non fu possibile evitare. Giovanni Chelli non vide realizzato completamente il suo sogno: un?Italia completamente libera dalle dominazioni straniere e con Roma capitale. Morì a Grosseto l?8 Dicembre 1869 in Piazza della Misericordia 1 e sepolto entro l?Oratorio del Cimitero della Misericordia, Arciconfraternita della quale fin dal 1837 era stato zelante Correttore, aveva 60 anni. ???? Il nucleo originario della nascente Biblioteca si componeva di 5000 volumi, 2.900 appartenenti alle eredità del Vescovo Mensini e del Canonico Pizzetti, e 2.100 al fondatore Chelli che donava per tale oggetto fino dall?anno 1858. Fatto il presente mio Testamento Segreto, in Grosseto questo dì 16 del mese di Ottobre 1868.» à facile rilevare che egli aveva reso molti servigi al suo paese elettivo, alla patria, ma la sua qualità di Sacerdote liberale gli fece soffrire molti dispiaceri procurati dalle continue persecuzioni pretine. Nel testamento segreto del canonico, per la prima volta rintracciato nel fondo degli archivi notarili dell?Archivio di Stato di Grosseto, ritroviamo che espresse le sue ultime volontà ancora in favore della collettività grossetana. Apertura di Testamento Segreto del Cav. Canonico Chelli Giovanni avvenuta l?8 dicembre 1869 «Io Enea del vivente Cavalier Dott. Luigi Romualdi Notaro Regio residente in Grosseto verificato l?autentico certificato la morte del Reverendissimo Sig. Canonico Cavalier Giovanni Chelli avvenuta in Grosseto col giorno 8 Dicembre 1869, con le solite procedure procedo all?apertura del Testamento segreto del Chelli presso di me Notaro depositato che è così concepito: Primariamente raccomando l?anima mia all?Onnipotente Iddio ed alla gloriosissima sempre vergine Madre Maria, acciò mi assistano nell?ora estrema di mia vita. A titolo di legato lascio e lego per una sola volta Lire Trecento alla Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Grosseto. A titolo di legato lascio e lego per una sola volta Lire Trecento alla Società Operaja di Grosseto. Alla mia donna di servizio Guidetta di Pietro Meazzini il letto di ferro più grande tutto completo cioè arredato di saccone, due materassi, guanciali lungo e corto, coperta e coltrone, quattro paia lenzuola, sei federe, sei salviette, quattro tovaglie e sei tovaglioli, e Lire Cento in contanti per una sola volta. Idem lascio e lego per una sola volta ad Alfredo di Giuseppe Crovetti Lire Venti. Idem a Marsilio del fu Lorenzo Soldateschi lascio e lego il mio orologio, Cav. Ca.nco Gio: Chelli, d?argento a cilindro. Nomino e deputo a esecutore testamentario di tutte le suddette mie disposizioni il Canonico Federigo di Domenico Riccioli domiciliato in Grosseto al quale lascio e lego in pegno di affetto gratitudine e riconoscenza il mio anello d?oro cesellato con pietra preziosa incisa. Se ne andò un uomo inconquistabile, capace di ideare e innalzare il primo pilastro culturale che il Municipio di Grosseto riceveva, dono di un cittadino e sacerdote italiano. In quelle energie ottocentesche si vedeva già passare la Storia, le nostre sane radici. Fine seconda parte Per ulteriori approfondimenti: ?Giovanni Chelli, sacerdote e cittadino italiano?, a cura di Giorgio Bonfiglioli, Innocenti Editore (2019), www.innocentieditore.com PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 81 SCOPRI L?ANGOLO DEL LIBRO| La Maremma in libreria ?Il Patto coi Lupi?, ovvero la pratica della caccia secondo Giorgio Salvatori à ancora fresco di stampa il libro dal titolo ?Il Patto coi Lupi? a firma di Giorgio Salvatori, pubblicato per i tipi di Innocenti Editore (Grosseto) che affronta con cognizione l'argomento della caccia (analizzandola però da un punto di vista conservazionistico) e del suo rapporto con la società moderna S alvatori parte dall?archetipo dell?uomo predatore ed approfondisce l?ancestrale rapporto con il lupo ? ed ecco il perché del titolo ?, animale quasi totemico per tanti ma che soprattutto nel mondo della caccia ha ancora le sue origini e non già nell?animalismo oggi preponderante. Da quelle radici egli giunge alla difesa della natura selvaggia (wilderness) alla cui filosofia (ed al suo concetto di conservazione) dedica ben tre capitoli. Egli, da conservazionista-cacciatore, spiega per quali ragioni la caccia, se esercitata con regole ed etica rigorose, abbia ancora tutti i diritti e necessità sociale di esistere; la narrazione non viene condotta soltanto con i soliti racconti di avventure venatorie (che pure non mancano), ma portando il lettore a ragionare per capire le ragioni della caccia, e con esse l?importanza dell?impegno dei cacciatori in difesa della loro categoria ma anche della natura e quindi del mondo in cui i cacciatori la praticano. «Secondo Carl Gustav Jung, il famoso psicoanalista e antropologo svizzero ? spiega Salvatori ?, ci sono archetipi che galleggiano nell?inconscio dell?umanità e ogni tanto riaffiorano. Ecco perché alcuni uomini avvertono ancora forte l?istinto della caccia e della predazione e altri meno. Da dove nasce que- 82 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 sta pulsione? Secondo alcuni studiosi si tratta di un?eredità genetica che trae origine dalla consolidata affermazione della predazione animale tra i nostri remoti antenati (nel Paleolitico ormai scesi dagli alberi e diventati nomadi e cacciatori) allo scopo di consumare le carni degli animali catturati perché preferibili ai vegetali per l?alto valore nutritivo espresso dalle prime. Come migliorarono le chances di successo nella predazione questi nostri progenitori? Trentamila anni fa i cacciatori del Paleolitico stipularono un ?patto? con i lupi che risultò reciprocamente vantaggioso. I lupi in dispersione, quelli cioè che stentavano ad essere accettati dai branchi dominati da individui ?alfa?, accettarono gradualmente la domesticazione degli uomini. Da tempo, infatti, questi lupi avevano imparato a seguire i cacciatori per nutrirsi degli scarti della caccia abbandonati sul terreno dai predatori umani. Nacque così il cane. Questa teoria è ormai accettata da tutti i ricercatori perché documentata da scoperte archeologiche e paleontologiche, disegni rupestri nelle caverne abitate in epoche preistoriche, resti ossei di lupi e/o di cani nei luoghi di sepoltura di uomini del Paleolitico e di epoche successive. Ciò che si è finora trascurato di approfondire è invece il vantaggio duplice che gli uomini ricavarono da questa alleanza: da una parte la creazione del cane contribuì a rendere più proficue le cacce e a sorvegliare meglio i luoghi di sosta degli uomini, dall?altra l?osservazione delle sofisticate tecniche di agguato e di predazione dei lupi furono messe a frutto dai cacciatori dell?epoca assicurando una maggiore percentuale di successo alle spedizioni di caccia dell??Homo erectus? ormai diventato ?sapiens?. In più l?imitazione delle strategie di caccia dei branchi di lupi, gli animali più simili agli uomini-cacciatori del Paleolitico per la loro vita di gruppo, provocò un istintivo desiderio di immedesimazione nella fiera da parte dell?uomo-predatore. Gli sciamani fecero il resto, nel remoto passato e fino a tempi recentissimi, dalla Siberia al Nordamerica. Attraverso la trance l?uomo non imitava il lupo, ?diventava lupo?. Questa predisposizione alla metamorfosi animale resiste ancora oggi in diversi uomini contemporanei. Si tratta di uomini che, più di altri, avvertono la pulsione predatoria così come è stata ben spiegata dal premio Nobel Konrad Lorenz nei suoi studi sull?etologia e l?aggressività , animale e umana. Questo spiega la persistenza dell?attività venatoria anche in uomini che vivono in società evolute e tecnologicamente avanzate. Secondo alcuni studiosi si tratta di un?eredità genetica mutuata da quei primi antenati nomadi del Paleolitico. In altri termini alcuni uomini contemporanei sarebbero i più diretti discendenti di quelle antiche popolazioni di cacciatori-raccoglitori mentre altri discendono da popoli più giovani e sedentari, dediti all?agricoltura e all?allevamento». Diviso in tre parti il volume, di 240 pagine, parte da quell?alleanza tra uomo e animale per giungere fino ai nostri giorni. «Ed è proprio nel presente che Il Patto coi Lupi ? sottolinea ancora Salvatori ? ci introduce in atmosfere, storie e avventure che risultano più vicine e congeniali ai lettori di ?Maremma magazine?. Diversi capitoli sono infatti dedicati a esperienze dirette di caccia e di vita vissuta nelle maremme. Incontri ravvicinati con i tanti animali selvatici che popolano questo straordinario territorio non più ?maledetto?, ma ormai benedetto dalla natura anche se costantemente minacciato da progetti di piccole e grandi speculazioni. Monte Bottigli, la Marsiliana, il territorio di Magliano, sono alcuni degli scenari dove si muovono personaggi diversi, ma tutti degni di nota: principi o contadini, cacciatori esperti e meno esperti, grandi e irsuti cinghiali e timide lepri. Non sempre e non necessariamente la caccia si svolge imbracciando un?arma. Si può cacciare anche con lo sguardo o con la macchina fotografica e anche questa ?predazione? visiva offre grandi possibilità e soddisfazione a chi riconosce alla natura un fascino e un equilibrio che devono essere preservati da dissennati saccheggi, compresi gli eccessi venatori di alcuni. Il principio che ancora vale è quello mutuato dal motto benedettino ?Mangiare i frutti dall?albero senza tagliare o danneggiare le radici?. Una regola di vita ben nota e praticata dagli Indiani d?America. Ad essi, alle loro leggende, alle avventure di caccia con Cree, Cheyenne, Crow, Lakota Sioux sono dedicati due capitoli del libro che descrivono anche la grandiosa del settentrione del Canada e del profondo e disabitato ovest statunitense». Tornando al tema centrale del libro, ovvero la pulsione predatoria e la caccia che da questa deriva e che ancora viene praticata anche da chi non è costretto a procurarsi il cibo ?nella foresta?, Salvatori sottolinea quanto tale attività sia controversa «al punto da far sorgere una domanda che sentiamo sempre più spesso ripetere da chi contesta l?ars venandi: ?La caccia ha ancora ragione di esistere nell?era dell?Antropocene??». Ebbene secondo l?Autore la risposta non può che essere affermativa, «purchè non consumistica, sottoposta a rigide regole comportamentali e soprattutto obbediente a un?etica che gli Indiani d?America ben conoscevano e osservavano. Non è certamente uno sport, piuttosto è un rito che ripete, inconsapevolmente, le gesta dei nostri progenitori del Paleolitico. E anche nell?opulenta società dei consumi può avere una sua funzione di utilità sociale nel contenimento inevitabile di specie invasive come i cinghiali e alcuni cervidi. Ogni opinione, favorevole o contraria, ovviamente, è legittima purchè prevalgano l?etica e le regole e si rispetti lo spirito dell?insegnamento contenuto nella famosa opera di Voltaire ?Trattato sulla tolleranza?». Titolo: Il Patto coi Lupi. Autore: A.Giorgio Salvatori. Editrice: Innocenti Editore, Grosseto. 15 Euro. Info: tel. 0564 416937 Per ordinare: sito web www.innocentieditore.com | mail: stefano@innocentieditore.com PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 83 SCOPRI L?ANGOLO DEL LIBRO| La Maremma in libreria ?Nives?, l?ultimo romanzo di Sacha Naspini ?Aspettando il salotto di Italo Calvino? a Castiglione della Pescaia ha ospitato al Museo della Casa Rossa Ximenes Sacha Naspini ? intervistato da Mimmo Fiorani ?, che ha presentato il suo ultimo romanzo mandato in libreria all?inizio del mese di settembre: ?Nives?, già tradotto in Inghilterra, Canada, Stati Uniti e in Croazia N ell?ambito degli appuntamenti di ?Aspettando il salotto di Italo Calvino? promossi dall?amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia, in collaborazione con la libreria Palomar, il 15 settembre, ad animare il museo della Casa Rossa Ximenes, all?interno della riserva naturale regionale della Diaccia Botrona, è stato lo scrittore grossetano Sacha Naspini, intervistato da Mimmo Fiorani, che ha presentato il suo ultimo romanzo mandato in libreria all?inizio del mese: ?Nives?, già tradotto in Inghilterra, Canada, Stati Uniti e in Croazia. A Nives, dopo la morte del marito, 84 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 diventa pesante adattarsi alla solitudine e al silenzio di Poggio Corbello. Prendersi cura del podere senza scambiare una parola con anima viva la fa sentire come un fantasma. Per la donna la notte è il momento più difficile. Poi ecco la soluzione: Giacomina. à la sua chioccia preferita, la vedova comincia a tenerla con sé. Tutte le angosce svaniscono d?incanto. Nives è sollevata, eppure non sa darsi una spiegazione: ha sostituito il marito con una bestiola. Arriva addirittura a pensare di essere felice... Finché avviene un fattaccio e a Nives s?impone l?ultima soluzione: chiamare Loriano Bottai, il veterinario. Quella che segue è una telefonata lunga una vita. Dall?e- mergenza di una chioccia imbambolata lo scambio tra Nives e Loriano devia presto altrove. Tra riletture di fatti lontani nel tempo e vecchi rancori si scoprono gli abissi di amori perduti, occasioni mancate, svelamenti difficili da digerire in tarda età . Finché risuonerà feroce una domanda: come è scoprire di aver vissuto all?oscuro di sé? Sacha Naspini ha esordito come scrittore nel 2006 con il romanzo ?L?ingrato?, collabora come editor, concept e art director con varie realtà editoriali e scrive per La Repubblica. In libreria si possono trovare molti dei suoi lavori, tra cui ?I sassi?, ?Noir Désir, Nè vincitori nè vinti? . Con ?I Cariolanti? si è rivelato una delle migliori voci della narrativa italiana di oggi. Nel 2012 Elliot ha pubblicato ?Le nostre assenze?, racconto degli avvenimenti che hanno coinvolto tre generazioni di una famiglia toscana e una serie televisiva sarà realizzata sul suo romanzo ?Le Case del Malcontento?, dove l?autore seguirà anche la sceneggiatura. SCOPRI AZIENDE AL TOP | Storie di imprese e di imprenditori di Maremma Cooperativa La Peschiera, una storia di persone e di lavoro da oltre trent?anni Nata nel 1988 a Santa Fiora come cooperativa di servizi legati al territorio, la Cooperativa La Peschiera è oggi una gran bella realtà in provincia di Grosseto e non solo. Guidata ormai da vent?anni da Daniela De Angelis, conta 200 dipendenti e un fatturato di 4 milioni e 500 mila euro con circa duecento commesse tra l?Amiata, la Maremma e la Val d?Orcia, ma anche nel resto della Toscana DI RITA MARTINI 86 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 Nelle foto alcuni momenti di vita della Cooperativa La Peschiera Daniela De Angelis L a Cooperativa La Peschiera è una delle realtà della cooperazione più vivaci e longeve tanto da essere vista come un vero e proprio modello economico e sociale di successo. Nata nel 1988 a Santa Fiora come cooperativa di servizi legati al territorio, oggi conta 200 dipendenti e un fatturato di 4 milioni e 500 mila euro con circa duecento commesse tra l?Amiata, la Maremma e la Val d?Orcia, ma anche nel resto della Toscana. Si tratta di un punto di riferimento importante nella provincia di Grosseto, una cooperativa che è riuscita a sopravvivere a ogni crisi del mercato, con fatica, sacrifici, ma con un metodo che si è rivelato vincente: rinnovarsi. Guidata ormai da vent?anni da Daniela De Angelis, la Peschiera è riuscita a chiudere in equilibrio un faticoso bilancio 2019. Parola d?ordine: cooperazione La Peschiera ha in sé una lunga storia di uomini e donne che potrebbe essere la storia del territorio tra l?Amiata e il grossetano, una storia che parla di un?idea imprenditoriale che ha cambiato decisamente il volto della montagna maremmana: la Cooperazione. ?Lavorare in cooperativa è lavorare per se stessi e per il proprio futuro ? sottolinea Daniela De Angelis ? perché la cooperativa non è l?azienda di qualcun altro, ma è la nostra. Ci consideriamo da sempre un gruppo di persone che lavorano con l?obiettivo di mantenere i posti di lavoro e crearne di nuovi al fine di non disperdere il patrimonio creato, i valori e lo spirito di condivisione tipici di chi ci crede sempre!?. I servizi La Società Cooperativa La Peschiera progetta ed eroga servizi che vanno dalla refezione collettiva al catering ed organizzazione di eventi, dalle pulizie civili a quelle industriali, dal trasporto scolastico a quello turistico e di linea. Una crescita costante Nel suo percorso di crescita è divenuta un riferimento per il territorio amiatino, sia per la continua creazione di nuove opportunità occupazionali, che per professionalità e qualità . Sempre attenta all?innovazione, dal 2013 ha allargato gli orizzonti anche al di fuori del territorio amiatino, investendo in attrezzature, impianti e partnership con l?avvio di servizi di pulizia, trasporto, gestione diretta di bar-self service e centri di cottura per la ristorazione collettiva. Grazie alle politiche di diversificazione, multisettorialità e flessibilità adottate in questi anni, ad oggi la Cooperativa ha una struttura tale da poter operare in tutte le province della Toscana. La Peschiera ha saputo costruire proficue alleanze con imprese e cooperative locali, ma anche con società multinazionali, avendo però sempre come obiettivo la creazione di nuovi posti di lavoro e lo sviluppo del territorio di cui fa parte. PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 87 SCOPRI ???? La Società Cooperativa La Peschiera progetta ed eroga servizi che vanno dalla refezione collettiva al catering ed organizzazione di eventi, dalle pulizie civili a quelle industriali, dal trasporto scolastico a quello turistico e di linea Nella foto la presidente Daniela De Angelis, con il sindaco di Santa Fiora Federico Balocchi (a sinistra) ed il vicepresidente Lucio Moroni in occasione del trentennale della Cooperativa Oggi è costantemente impegnata nel miglioramento e l?innovazione tecnologica dei propri processi e servizi, per donare a tutti i clienti la possibilità di sperimentare in ogni settore servizi di qualità altamente professionali. ?Il nostro ? aggiunge la De Angelis ? è un modello di sviluppo legato al concetto che il lavoro oggi è diversificazione. Per noi è fondamentale la capacità di adattamento alle istanze di innovazione che ci arrivano dall?esterno?. Il Covid, il lockdown e la stagione estiva La Peschiera da settembre ha riaperto le commesse legate a scuola, mense e trasporti! ?à stata durissima ma ce la stiamo facendo?, commenta la De Angelis. Non era un risultato scontato e neppure sperato solo pochi mesi fa, ma la Cooperativa La Peschiera, ha superato il momento più critico dopo il lockdown e si appresta a iniziare una nuova stagione di commesse e di attività . ?Quando a marzo il Covid ha bloccato il mondo ? evidenzia ancora la Presidente ?, abbiamo avuto un momento di disorientamento fortissimo perché la Cooperativa La Peschiera si nutre di vita, di turismo, di scuola, di eventi, di lavoro. Eppure lo smarrimento iniziale ha lasciato subito il posto al senso del dovere, perché dovevamo reagire, trova- 88 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 re soluzioni, andare avanti per i 200 dipendenti della Cooperativa. Certo che per la strada abbiamo dovuto fare delle scelte, anche difficili. A oggi quelle scelte sono risultate fondamentali per noi e per il lavoro dei soci?. E che la Peschiera abbia buttato il cuore oltre l?ostacolo cercando di non disperdere tutto il patrimonio di esperienza accumulato in questi 32 anni, lo ha dimostrato una scelta strategica che sembrava impossibile a inizio estate: la riapertura delle commesse stagionali tra Marina di Grosseto e Principina. ?Sembrava una follia, ma noi abbiamo voluto riprendere la gestione dei locali negli stabilimenti balneari e dei ristoranti. C?era tanta paura anche nel nostro staff che invece si è dimostrato come sempre motivato, professionale e all?altezza di ogni situazione anche in un contesto di estrema difficoltà per il doveroso e rigoroso rispetto della normativa Anti Covid 19?. Il presente ed il futuro Archiviata dunque anche la stagione estiva dove si sono registrati numeri importanti, la Cooperativa La Peschiera è tornata attivissima sul Monte Amiata e a Grosseto pronta per le tradizionali commesse che da sempre porta avanti. La Cooperativa ha proseguito il lavoro al Postale, nella zona artigianale Nord di Grosseto, un punto cottura che si è rin- novato con un grande spazio all?aperto e ha dato il via al servizio di trasporto scolastico e alle mense nelle scuole, oltre a un servizio di pulizia e sanificazione richiestissimo da aziende, associazioni e privati fin dall?inizio del lockdown. ?Anche noi della Cooperativa in qualche modo ? sottolinea Daniela De Angelis ? abbiamo festeggiato il primo giorno di scuola, che è stato un momento di ritorno alla normalità . Certo è una normalità alterata, però è pur sempre il ritmo della nostra attività che ci permette di tornare forti e di continuare a produrre lavoro e servizi?. I problemi non sono ancora terminati e la strada da percorrere per uscire definitivamente dalle difficoltà è lunga: ?dobbiamo ritrovare un equilibrio e una solidità importanti ma, lasciatemelo dire, siamo stati bravi a tenere dritta la rotta e a non farci sommergere dalla negatività del momento. Abbiamo dimostrato tutta la forza di questo gruppo, con la sua storia e i suoi valori e siamo comunque carichi di entusiasmo. Il nostro slogan è ?lavoriamo per creare futuro?, perché il lavoro è davvero il fondamento della nostra società e faremo di tutto affinché La Peschiera possa continuare a essere punto di riferimento per i servizi della provincia di Grosseto e della Toscana e per offrire opportunità professionali ai tanti giovani del territorio?. Info: www.lapeschiera.it/ Daniela De Angelis, impegno e passione alla guida della Cooperativa La Peschiera I Dal Monte Amiata al resto della Toscana: la storia della cooperativa La Peschiera e della sua presidente, Daniela De Angelis, una donna competente e preparata con grandi capacità imprenditoriali innamorata della propria terra e del proprio lavoro l cellulare di Daniela De Angelis squilla ogni cinque minuti e parlare con lei per l?intervista è un po? un?impresa perché chi fa domande rischia di perdere il filo, mentre lei no, è sempre precisissima, preparata, pronta e concreta. Così, sotto quella cascata di capelli biondi curatissimi e dietro quel sorriso che ormai la distingue, iniziamo a conoscere la presidente della cooperativa la Peschiera ed è un lungo racconto sorprendente perché scopriamo da vicino una delle realtà più vive, più umane, più riuscite del grande territorio che va dal Monte Amiata alla pianura maremmana. Appena pronuncio la parola ?cooperativa?, la De Angelis lascia squillare a vuoto il telefono, indossa gli occhiali e si concentra sull?intervista. Presidente, cos?è la Cooperativa La Peschiera? à prima di tutto la storia bella di un gruppo di persone che nel 1988 hanno dato vita al sogno di mettersi insieme per produrre lavoro. Dopo 32 anni di battaglie, di cooperazione, di successi, di sfide e anche di qualche sconfitta, direi che quel sogno si è realizzato e oggi la nostra Peschiera ? che porta orgogliosamente il nome del luogo simbolo di Santa Fiora ? ha commesse non solo in Amiata ma in tutta la Maremma, nel Mugello e anche nel resto della Toscana! Parlando di numeri, per inquadrare meglio di cosa stiamo parlando, la Peschiera cosa significa? Noi siamo un?azienda di persona, ma se vogliamo fare due conti diciamo che, prima del Covid, il bilancio parlava di 200 dipendenti e circa 4 milioni di fatturato: una grande responsabilità per il gruppo dirigente ma anche la misura del buon lavoro che in questi 32 anni è stato portato avanti. Tra l?al- tro la nostra parola d?ordine è ?adattamento?. Si spieghi meglio. Fin dall?inizio della nostra storia abbiamo deciso di non chiuderci in una definizione, ma di essere aperti alle esigenze del territorio e del mercato, per cui oggi siamo una Cooperativa di multiservizi che spazia dalla ristorazione ai trasporti, dalle pulizie al facchinaggio fino a creare eventi e gestire locali. à stata la nostra fortuna e lo è ancora oggi, anzi ancor più oggi considerando l?estrema incertezza dell?economia e della società in genere. Direi che questo ragionamento conferma una grande capacità imprenditoriale. Più che altro credo che sia il segno di una grande umiltà e questa caratteristica contraddistingue da sempre il nostro operato: ci piace dare e creare opportunità di lavoro alle tantissime persone motivate e desiderose di impegnarsi per il futuro. Per ottenere questo risultato abbiamo dovuto fare sempre scelte verso il territorio e le sue esigenze. Una donna da 20 anni alla guida di questo grande gruppo: per lei è stato un successo anche dal punto di vista personale. Alla Peschiera ho iniziato che ero una ragazzina, ho fatto tanta gavetta, mi sono messa a disposizione per fare tanti lavori, ma la mia determinazione, il mio entusiasmo, il mio desiderio di contribuire a far crescere il territorio mi hanno portato nel tempo ad accettare sfide e responsabilità e così oggi conto 20 anni di esperienza alla guida dell?azienda. Devo dire che sono una donna tra tante donne che costituiscono la maggior parte dei dipendenti e ho imparato da ciascuna di loro la forza e la costanza nell?affrontare ogni situazione. La Cooperativa mi ha insegnato molto e mi ha arricchito di quei valori che ancora oggi mi fanno avere voglia di crescere, di formarmi e di vivere il mio lavoro con grande passione. Come donna sento di aver raggiunto molti traguardi ma ho ancora tanta voglia di correre lontano. Amo quello che faccio! Ogni tanto ci sarà stata qualche scelta difficile Devo dire che ci sono state situazioni complesse da affrontare e a chi ha responsabilità spetta il difficile compito di decidere. Ma spesso il confronto costante che avviene in azienda facilita le scelte e la condivisione dei percorsi perché tutti ragioniamo al fine di tutelare e salvaguardare la vita della cooperativa. Ad oggi posso dire di essere soddisfatta dei traguardi raggiunti professionalmente ma ancor di più mi sento orgogliosa di rappresentare una realtà fatta di persone per bene che con il loro lavoro hanno contribuito a far crescere una realtà lavorativa nata in un territorio tanto bello quanto complesso. Rita Martini PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 89 GUSTA GUSTA VINO E DINTORNI | Notizie varie dal mondo del vino e non solo Fattoria La Maliosa, grandi riconoscimenti per gli oli extravergini biologici annata 2019 Annata 2019 da incorniciare per la Fattoria La Maliosa con sede a Saturnia (Manciano) nello splendido entroterra maremmano. L?azienda toscana centra tutti gli obiettivi con una produzione che ha conquistato le più importanti giurie nazionali e internazionali consentendole di entrare con i propri oli extravergini biologici nelle più importanti guide del 2020 U n ambiente molto vocato, l?utilizzo di cultivar storiche del territorio, una gestione colturale che valorizza l?agricoltura a ciclo chiuso, l?attenta selezione dei frantoi. Sono questi i punti di forza della produzione olivicola di Fattoria La Maliosa, azienda agricola in Maremma toscana. Elementi che 90 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 le hanno permesso di conquistare, per la raccolta 2019, i principali riconoscimenti nazionali e internazionali e di entrare con i propri oli extravergini biologici nelle più importanti guide del 2020. Una produzione, seguita dall?agronomo Luigi Antonelli, insieme alla proprietaria Antonella Manuli, basata sui principi del Metodo Corino (brevetto di Antonella Manuli e Lorenzo Corino), adottato dall?azienda anche per la produzione olivicola, che privilegia la vitalità dei suoli e la salubrità dell?ambiente. A La Maliosa vengono prodotti solo oli extravergini certificati bio e vegan. La produzione comprende due monoculti- La Maremma che fa bene alla Fattoria La Maliosa Antonella Manuli U n weekend all?insegna del benessere e dell?alimentazione consapevole organizzato da Fattoria la Maliosa in collaborazione con Gianpaolo Usai di Cibo Serio e Agriturismo Saturnia Fontenuova. Due giorni alla scoperta della Maremma naturale dedicato a chi vuole sentirsi bene, in un ambiente naturale inconta- var, ?La Maliosa Caletra? rispettivamente di Leccio del Corno e Leccino, e il blend toscano ?La Maliosa Aurinia?. A esaltare la qualità degli oli La Maliosa è la raccolta, che viene attuata con tempistica rigorosa dai primi di ottobre rispettando la maturazione di ogni singola varietà , da quella più pre- coce a quella più tardiva. La frangitura viene eseguita nel minor tempo possibile dalla raccolta di ogni singola partita. I frantoi selezionati sono anche dotati dei macchinari più avanzati e garantiscono il filtraggio in linea. Grazie a questo lavoro sono arrivati i molti riconoscimenti. In particolare la minato. Sabato 24 e domenica 25 ottobre ?La Maremma che fa bene?, vuole coinvolgere persone di tutte le età in un vero e proprio percorso benessere, tra le bellezze della natura, il rilassamento e la consapevolezza alimentare. Tra passeggiate, yoga e degustazioni, sarà possibile trascorrere due giorni all?insegna della rinascita interiore. L?evento ?La Maremma che fa bene? prevede per i partecipanti due pacchetti diversi: 100 euro a persona solo per la giornata del sabato (esclusa cena e pernottamento), 130 euro a persona senza pernottamento, 250 euro a persona con 2 pernottamenti e tutte le attività . Per info e prenotazione (obbligatoria), entro il 10 ottobre: tel. 327 1860416, mail info@fattorialamaliosa.it PRIMO PIANO ? GUSTA ? 91 GUSTA monocultivar di Leccio del Corno ?La Maliosa Caletra? si è aggiudicata l?ottimo punteggio di 8.2 alla 17esima Rassegna Nazionale degli Oli Monovarietali. Alla stessa rassegna la monocultivar di Leccino ?La Maliosa Caletra? ha conquistato il punteggio di 8.1. Al XXV Biol International Prize 2020 ?La Maliosa Caletra? ha conquistato l?Extra Gold Medal e, nella stessa rassegna, il blend toscano ?La Maliosa Aurinia? ha conquistato la Gold Medal. Sempre a ?La Maliosa Caletra? sono state assegnate 2 foglie nella Guida Oli d?Italia del Gambero Rosso. Gli oli bio ?La Maliosa Caletra? e ?La Maliosa Aurinia? si sono inoltre aggiudicati il massimo punteggio, 3EST! nella Guida ?La Tuscia dell?E.V.O. 2020 - Raccolto 2019. Guida all?Extra Vergine d?Oliva? edita da Carlo Zucchetti. A completare i riconoscimenti raggiunti il terzo posto assoluto per l?emisfero Nord conquistato da ?La Maliosa Aurinia? nel concorso L?Orciolo d?Oro 2020, sezione Oli Biologici - Fruttato Leggero. Gli oli La Maliosa sono inoltre stati inseriti nella Guida Terre d?Olio 2020 e nella Guida degli Oli Extravergini 2020 di Slow Food. Fattoria La Maliosa Fattoria La Maliosa è un?azienda agricola che si estende su circa 160 ettari nella Maremma collinare, in provincia di Grosseto, nel comune di Manciano. Fondata da Antonella Manuli ha una produzione artigianale di vini naturali, olio di oliva extravergine e miele. L?azienda porta avanti, grazie alle competenze e all?impegno della sua fondatrice, un progetto importante di sostenibilità e di protezione del territorio, di scelte di qualità , di bellezza e salubrità ambientale. Questo percorso ha portato La Maliosa a ottenere la certificazione biologica nel 2010 e, nel 2015, la certificazione Vegan per i vini e gli oli. La produzione vinicola avviene attraverso l?impiego del Metodo Corino (brevetto depositato e marchio registrato di Lorenzo Corino e Antonella Manuli), che realizza un insieme di processi agronomici innovativi per la produzione di uva da tavola e di vino. Il metodo privilegia la vitalità dei suoli, la salubrità dell?ambiente, dei produttori e dei consumatori. Info: www.fattorialamaliosa.it 92 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 WINE & FOOD NEWS I VINI DEI PARCHI E DELLE AREE PROTETTE DEGUSTATI A FESTAMBIENTE à stata dedicata alla biodiversità e alle Aree protette la terza giornata di Festambiente, il festival di ecologia e solidarietà di Legambiente che si è svolto a fine agosto a Rispescia (Gr). E non è stato un caso che nonostante la festa si sia presentata quest?anno in versione ridotta, per via delle restrizioni atte a contrastare la pandemia da Covid-19, proprio questo appuntamento sia stato al centro del dibattito: non solo perché questo si è svolto alle porte del magnifico Parco della Maremma, ma perché Legambiente considera da sempre la crescita dei territori protetti come un obiettivo fondamentale per il nostro Paese. Le aree protette rappresentano, per l?associazione, la risposta organizzativa e istituzionale più adeguata per proteggere paesaggi ed ecosistemi delicati e ricchi di biodiversità di cui l?Italia è custode e sono, al contempo, uno strumento formidabile di sviluppo locale equilibrato e sostenibile in settori importanti per l?economia del Paese, come la bio-economia, il turismo, la gestione dei beni culturali e la manutenzione del territorio. Il modello che si è infatti sviluppato con successo in Italia considera conservazione e sviluppo come facce di una stessa medaglia e non modelli alternativi. Il dibattito nello Spazio incontri, dal titolo Aree protette 2030: più biodiversità e più benessere per i territori per fermare i cambiamenti climatici e ridurre i rischi naturali, è stato coordinato dal giornalista Marco Gisotti e ha visto la partecipazione di Antonio Nicoletti responsabile nazionale parchi e aree protette Legambiente, Giampiero Sammuri presidente Federparchi, Maurizio Gubbiotti presidente RomaNatura, Lucia Venturi presidente Parco regionale della Maremma, Vincenzo Manco presidente nazionale UISP, Antonio Brunori segretario generale PeFC, Enrica Franchi Università degli Studi di Siena. A seguire, si è svolto l?appuntamento Parchi a tavola con la premiazione della 2° Rassegna-Degustazione Nazionale dei Vini dei Parchi e delle Aree Protette e la degustazione di piatti e prodotti tipici dei Parchi italiani, in collaborazione con Federparchi. I vini partecipanti, convenzionali e biologici, sono stati esaminati e valutati, previa anonimizzazione dei campioni, da una Commissione formata da tecnici ed esperti degustatori. GRANAI DI TOSCANA, UNA BELLA STORIA CHE CONTINUA A 6 anni dalla sua nascita, l?OP (organizzazione produttori) Granai di Toscana fa un bilancio della propria attività alla vigilia di un importante rilancio sia a livello societario sia sul mercato per quanto riguarda la distribuzione del suo prodotto di punta vale a dire la pasta. ?Innanzitutto, Granai di Toscana ? precisa il presidente Graziano Chelli ? non è solo ?pasta? ma grazie all?attività dell?OP è diventato un punto di riferimento del settore cerealicolo. In questi anni molte cose sono cambiate tra queste anche la compagine sociale dell?OP. Le OP sono gruppi di produttori agricoli che si costituiscono in associazione, per lo più cooperativa, per gestire in comune alcune fasi a valle della produzione primaria. Inizialmente hanno interessato alcuni settori, orto-frutta, latte e derivati, olio di oliva, vino ma oggi la loro attività si estende a quasi tutti i comparti dell?agro-alimentare. Scopo del mettersi insieme è quello di coordinare la filiera attraverso un?organizzazione che si occupi del commerciale, dello stoccaggio o della logistica, permettendo così alle singole aziende agricole una maggiore concentrazione e gestione dell?offerta. Questo ? aggiunge Chelli ? significa che i soci che hanno creduto e continuano soprattutto a credere nell?OP uscendo dal particolarismo che caratterizza gran parte del mondo produttivo (non solo agricolo) in Toscana ci hanno visto giusto e presto raccoglieranno i frutti di questa scelta. In questi mesi, caratterizzati anche dal Covid, l?OP Granai di Toscana non è rimasta ferma e al di là delle vicende societarie ha concentrato la sua attenzione anche sul prodotto di punta, vale a dire la pasta ?Granai di Toscana? salvaguardando prima di tutto la qualità che è il segno che la contraddistingue ottimizzando e razionalizzando i costi in tutti i punti della filiera, dalla logistica al trasporto in modo da permettere ai propri consumatori di avere un prodotto del territorio genuino e privo di qualsiasi tipo di additivo chimico a prezzi competitivi. Novità importante per venire incontro alle enormi richieste dei consumatori, l?OP ha creato una rete di agenti che hanno già iniziato a muoversi dal centro Italia per espandere la vendita verso il nord del Paese e raggiungere così altri mercati dove la pasta è attesa da tempo. La ristrutturazione della rete di vendita ? conclude ? permetterà una chiusura in positivo del bilancio che sarà il primo passo verso la realizzazione di uno dei tanti sogni degli uomini che compongono l?OP e cioè la creazione di un primo pastificio artigianale che permetterà la completa lavorazione in proprio di questo straordinario prodotto?. Vendemmia, in Toscana Cantine Aperte durante il rito dell?anno Per tutto il mese di ottobre (come successo anche a settembre) le cantine del Movimento Turismo del Vino Toscana apriranno le porte ai wine lovers durante il periodo più suggestivo: la vendemmia, da vivere in prima persona con eventi e programmi di vario genere I n questo periodo arriva il rito più magico dell?anno per il vino e quindi puntuale come sempre torna anche Cantine Aperte in Vendemmia che nei mesi di settembre e ottobre vede coinvolte le cantine socie del Movimento Turismo del Vino Toscana pronte ad aprire le porte in via eccezionale a tutti i wine lovers che possono vivere la magica atmosfera della vendemmia nelle campagne toscane. Tanti gli appuntamenti e tanti i programmi dedicati a tutti gli appassionati che per una volta non solo possono degustare i vini visitandone le cantine, ma partecipare con tante attività pensate per tutta la famiglia, con il coinvolgimento dei più piccoli con le merende e i giochi della vendemmia. «Dopo il successo di Calici di stelle in agosto ? spiega Emanuela Tamburini, presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana ? è il secondo evento in cui apriamo fisicamente le porte al pubblico. Lo facciamo con tanta attenzione, ma anche trasmettendo la passione che si respira in particolare in questo periodo dell?anno che sia per stagionalità , sia per atmosfera è unico in tutti i sensi». Dai vigneti di Arezzo, passando per quelli di Pisa e Livorno. Dalle più blasonate Docg, come Brunello, Vino Nobile di Montepulciano e Chianti Classico, ai territori emergenti, fino ad arrivare alla storia di Carmignano, ai paesaggi magici della Orcia Doc, a quelli bucolici della Maremma, a quelli più storici di Carmignano, o a quelli da cartolina di Bolgheri e della Costa degli Etruschi. Si va dalle merende in vigna ai pic nic in Villa con il cestino del wine lover, dalla ricerca delle ricchezze segrete delle cantine e dei vigneti storici dove assaporare la magia della vendemmia in diretta, passando per la vinificazione in cantina, per arrivare ai pranzi e alle cene con i menu della vendemmia e/o agli aperitivi nelle casette di legno in mezza al vigneto. I programmi ideati dalle cantine socie MTV Toscana sono disponibili divisi per territorio su www.mtvtoscana.com PRIMO PIANO ? GUSTA ? 93 GUSTA DI VINO IN CIBO | I protagonisti dell?enogastronomia maremmana Sequerciani, il sogno diventato realtà dell?imprenditore e regista svizzero Ruedi Gerber DI LINA SENSERINI Azienda agricola, agriturismo, bed and breakfast e ristorante: sono le perle di un progetto imprenditoriale composito, ideato e fortemente voluto dall?imprenditore e regista svizzero Ruedi Gerber nelle campagne circostanti il piccolo centro abitato di Tatti, dalle parti di Massa Marittima, nel cuore delle Colline Metallifere D ire che Sequerciani è una azienda vitivinicola, olearia e cerealicola biodinamica, naturale, che fa anche ospitalità e produce vini blasonati è decisamente riduttivo. Sequerciani è una filosofia di vita, una piattaforma culturale ed artistica, il centro di un sistema integrato di accoglienza, che include l?azienda agricola vera e propria con il suo agriturismo, il bed and breakfast La Fattoria di Tatti e il ristorante Il Barrino di Tatti. Queste realtà , frutto della lungimiranza e degli investimenti promossi dall?imprenditore e regista svizzero Ruedi Gerber, costituiscono l?anima dell?azienda, del- 94 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 le campagne circostanti e del piccolo centro abitato di Tatti. Solo chi ha avuto il piacere di conoscere Gerber, la sua famiglia e il suo staff, può capire a fondo le motivazioni più profonde che lo hanno portato da Zurigo a vivere qui. Basta guardare la cura con cui ha trasformato nel tempo i vecchi edifici e i terreni dell?azienda, situata sulle colline tra i comuni di Gavorrano, Roccastrada e Massa Marittima, il sapiente restauro dei vecchi edifici, la bellezza del grande giardino che circonda la casa padronale, le scelte ecologiste, la capacità di rianimare la vita sociale del vecchio borgo di Tatti senza snaturarne cultura e vocazione, anzi dandogli un nuovo appeal anche per i più giovani, molti dei quali sono poi coinvolti lavorativamente nell?Azienda. La Tenuta Il cuore da cui tutto è nato è la tenuta, 100 ettari di bosco, vigneti, oliveti, orto e seminativi destinati ai grani antichi di varietà Senatore Cappelli e Verna, per la produzione di pasta e farina. Nei cinque ettari di vigna cui si aggiungono altri sette piantati di recente e ancora non in produzione, si coltivano vitigni autoctoni antichi, come il Pugnitello e il Foglia Ruedi Gerber Tonda, accanto ai tradizionali Sangiovese, Ciliegiolo, Vermentino, Aleatico. Poi gli oliveti di cultivar Moraiolo, Frantoiano e Lazzero che cresce solo sulle colline di Tatti, la produzione di miele, di un orto in cui recuperare e coltivare antiche varietà locali di ortaggi. E su tutto la scelta dell?agricoltura biodinamica e naturale, difficile da fare bene e da far capire, ma che qui tocca punte di vera eccellenza, come nei vini. Ad esempio, il Verment?oro 2019, un Vermentino macerato sulle bucce in giare di terracotta, biodinamico, ammesso di recente nel disciplinare della Doc Maremma. Ruedi Gerber La storia di Sequerciani inizia negli anni Settanta, dai primi giri on the road di Ruedi Gerber su e giù in autostop per l?Italia, che allora rappresentava la libertà per uno ?svizzero di sinistra?, come lui stesso si definisce. Regista, attore, sceneggiatore, da Zurigo a Tatti, dove è approdato nell?ultimo decennio del secolo scorso, ha compiuto ??sotto il sole italiano?? più che un viaggio la giusta metamorfosi verso quello che voleva diventare: un artista imprenditore agricolo che non avesse dimenticato né abbandonato le prime grandi passioni, come la regia e la scrittura, final- mente piazzato in un luogo del cuore in cui ritrovare pace e spazi giusti di creatività . Sotto il cappello a tesa larga, Ruedi sorride sornione, con l?espressione soddisfatta di chi ha raggiunto il proprio obiettivo e già ne punta un altro ancora più in avanti. Il suo motto, non a caso, è ?Think Big?, ?pensa in grande? ?...e non rimarrai deluso?, viene da aggiungere guardando la villa, le stalle trasformate nelle camere e negli appartamenti dell?agriturismo, la piscina rettangolare costruita su un declivio da cui sembra di tuffarsi in mare, nuotando nel un vasto panorama tra vigne di Pugnitello, pian- PRIMO PIANO ? GUSTA ? 95 GUSTA ???? L?accoglienza e l?empatia sono i primi e più tangibili tratti della passione e dell?amore che questo signore colto e raffinato ha messo, giorno dopo giorno, per fare di questo posto un paradiso, per sé e per chi lo sceglie per una vacanza te, fiori e boschi. L?accoglienza e l?empatia sono i primi e più tangibili tratti della passione e dell?amore che questo signore colto e raffinato ha messo, giorno dopo giorno, per fare di questo posto un paradiso, per sé e per chi lo sceglie per una vacanza. Sempre nel pieno rispetto della natura, dei suoi ritmi e delle sue risorse. La tenuta, ad esempio, produce energia e acqua calda attraverso pannelli solari e termodinamici, pompe di calore e un impianto geotermico. La produzione totalmente naturale e 96 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 la conduzione biodinamica certificata è quindi la logica conseguenza della filosofia di vita che Ruedi e i suoi più stretti collaboratori, tra cui Paolo Menichetti, direttore dell?azienda, e, per il vino, l?enologa Laura Zuddas condividono totalmente. I vini E proprio il vino è il prodotto di punta di Sequerciani, circa 50 mila bottiglie all?anno, prevalentemente rosso che escono dalla cantina aziendale. Le etichette sono il Pugnitello, il Foglia Tonda, il Vermentino, il Ciliegiolo, il Libello, ottenuto da Sangiovese e Ciliegiolo, vendemmiati separatamente, l?Aleatico, il Verment?oro. Infine l?ultimo nato, l?Ancestrale, uno spumante naturale rosato, ottenuto da uve rosse autoctone, rifermentate in bottiglia secondo il metodo antico (ancestrale, appunto), ma senza la successiva ?sboccatura?. Gli altri prodotti acquistabili anche on line sul sito dell?azienda sono olio, pasta, farina, miele, grappa, che derivano tutte dalle ?materie prime? coltivate a Sequerciani. La scelta ?green? «I cambiamenti climatici sono una realtà con cui fare i conti, ma ?fermare l?escalation? oggi non basta ? dice Gerber ? occorre invertire la tendenza, contribuendo anche nel nostro piccolo alla salvaguardia del nostro pianeta in pericolo. Prima ne prendiamo coscienza e meglio sarà . La pandemia in corso, con gli effetti economici e sociali che si porta e si porterà dietro, è un campanello d?allarme su come deve essere riscoperto il senso dell?etica e della morale nei comportamenti di tutti, grandi e piccoli, privati o aziende, Stati o corporation. Noi di Sequerciani ci stiamo provando con il progetto, ?Sequerciani Green?, che si attua in tre direttrici: analisi e miglioramento dei comportamenti quotidiani in chiave di risparmio energetico e riduzio- Il B&B La Fattoria di Tatti Il B&B La Fattoria di Tatti, situato all?interno di un edificio storico Ottocentesco alle porte del paese, offre agli ospiti un soggiorno in piena tranquillità tra le colline maremmane, da cui potersi godere i tramonti con vista fino al mare e riscoprire la bellezza dei ritmi della natura, insieme alla vita di paese, dove sembra che il tempo si sia fermato. Nell?ampio salone e sulla terrazza panoramica viene servita la colazione a base di prodotti freschi provenienti da aziende locali, marmellate fatte in casa con frutta Km 0. ne dei rifiuti non riciclabili; potenziamento di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; sperimentazione e adozione di procedure e sistemi agricoli che rigenerino la fertilità del suolo, lo proteggano dall?erosione e della desertificazione, riducano il consumo idrico e migliorino la salubrità dei prodotti alimentari. Si tratta di tecniche agricole rigenerative quali la biodinamica (la più conosciuta), l?agricoltura sintropica, la permacoltura». Sull?intera superficie coltivata a Sequerciani non c?è utilizzo di concimazioni chimiche e di sostanze di sintesi, se si esclude il rame e lo zolfo nei limiti minimi previsti dalle certificazioni biodinamiche. «Legambiente ci ha nominato ?Ambasciatori Legambiente sul territorio? ? dice Ruedi Gerber ? ma per noi più che un riconoscimento è uno stimolo per ciò che andremo a fare in seguito». Il Barrino di Tatti Della scelta green fa parte anche il ristorante Il Barrino di Tatti, espressione e proprietà dell?omonimo borgo e della sua gente. Nato intorno al 1970, ancora oggi appartiene all?associazione che l?ha creato. In linea con la visione di Ruedi, offre quanto di più buono, naturale, locale e rispettoso della natura, si possa reperire dai fornitori del territorio. Sulla bellissima terrazza panoramica, si degustano piatti tipici e di stagione, tra cui la pasta di grani Senatore Cappelli e Verna dell?azienda Sequerciani, le sue verdure dell?orto bio. E ad accompagnare lo staff di cucina nelle più tradizionali e vere ricette Maremmane c?è un?esperta d?eccezione: Lella Duranti Bini, chef Cordon Bleu e gran maestra della scuola di alta cucina Caterina De? Medici, che insieme al compianto marito Giancarlo Bini (uno dei più grandi ristoratori italiani, esperto mondiale di olio extra vergine e tra i fondatori dell?Ais), ha rappresentato negli ultimi 30 anni una guida per la valorizzazione della cucina toscana. La collabo- razione tra Ruedi e Lella è stato quindi il naturale punto di congiunzione di due strade che erano destinate ad incrociarsi. Il Barrino di Tatti è impegnato anche nella riduzione dell?utilizzo di plastica monouso. Niente più bicchieri, cannucce, palette di plastica, le bottigliette verranno presto sostituite da un servizio refill di acqua microfiltrata, con la possibilità di acquistare i contenitori in acciaio inox direttamente al ristorante. Da poco sono state inserite soltanto birre italiane alla spina, per lo più spillate senza usare Co2. Info: www.sequerciani.it PRIMO PIANO ? GUSTA ? 97 GUSTA IL VINO DEL MESE | Alla scoperta della Maremma enologica Maestrale, il piacevolissimo rosè firmato Fattoria Mantellassi! Si chiama ?Maestrale? ed è l?espressione del ciliegiolo in purezza, tipico della Maremma, della storica Fattoria Mantellassi con sede a Magliano in Toscana, che proprio quest?anno festeggia il 60esimo compleanno. Un vino fresco e profumato e di pronta beva realizzato da uve molto precise vendemmiate giovani per mantenerne la giusta acidità S essant?anni di attività , una grande professionalità e un grande cuore per il loro lavoro di vignaioli. Un percorso produttivo che ha raggiunto ormai livelli di successo internazionale grazie a etichette pluripremiate che racchiudono tutta l?alta qualità e l?orgoglio del made in Italy. Fattoria Mantellassi si trova a Magliano, sulle colline che guardano il mare. Qui, oltre alle bellezze dei luoghi e dell?arte, ad attirare i turisti sono anche i generosi vigneti e, per conoscerli da vicino, si può raggiungere la Tenuta di Giuseppe e Aleardo Mantellassi che si trova in una posizione invidiabile, a due passi dalle Terme di Saturnia, dal Parco Naturale della Maremma e dall?Argentario. Quando si arriva alla Fattoria l?accoglienza è quella che si evince dal suo nome, familiare ed ospitale come quella di una generazione che da 60 anni, con i suoi eredi, continua a mantenere viva l?impresa con la passione con cui è nata. Sono state introdotte nuove tecnologie, per stare al passo con i tempi, ma si è mantenuta quella tipica semplicità , quel cuore toscano, che continua a credere fortemente che la qualità e la professionalità siano il vero motore della loro produzione. Predominante è la coltivazione del vitigno Sangiovese che costituisce la base per il Morellino di Scansano DOCG, etichetta di eccellenza dell?azienda toscana, che fu tra le prime a lottare con grande determinazione per ottenere, nel 1978, il riconoscimento della Nella foto Aleardo e Giuseppe Mantellassi 98 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 DOC e, nel 2007, la riacquisizione della Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Una telefonata, e si viene accolti in esclusiva a visitare la Fattoria e, naturalmente, a degustare i grandi vini, molti dei quali pluripremiati e ormai famosi anche a livello internazionale. Etichette come San Giuseppe, Le Sentinelle, Lucumone, Mentore, Punton del Sorbo, come le bollicine di Oblò o il passito Alì Alè e tante altre ancora, molte delle quali hanno una storia da raccontare. Per chi invece cerca? una magia, questa la si trova in un vino tra gli ultimi nati, la realizzazione in bottiglia di un progetto importante che si chiama Purovino. Si tratta di Mago 03, un Morellino privo di solfiti aggiunti che mira appunto all?eliminazione di queste ?scomode presenze? puntando alla purezza. Un Sangiovese 100%, che ha origine proprio a Magliano in Toscana, vinificato tradizionalmente, imbottigliato giovane con maturazione ad affinamento in vasche di acciaio inox. Tra le eccellenze della cantina di Fattoria Mantellassi, a Magliano in Toscana, una proposta perfetta per la bella stagione (ma non solo) e per i piatti leggeri dal sapore di mare è quella di un abbinamento con un ottimo vino, il Maestrale, vitigno ciliegiolo, un?uva che, in passato, era usata prevalentemente come complemento al Sangiovese ma che nell?Azienda toscana ha trovato la sua più grande espressione vinificata in purezza, regalando un rosé dal piacevolissimo bouquet. La sua freschezza comincia dal nome, Maestrale, il vento di Nord Ovest che soffia in Maremma e che è di grande aiuto per un buon sviluppo delle viti e la maturazione delle uve. Infatti, la sua peculiarità è quella di asciugare sia la vite sia il frutto evitando l?uso di tanti trattamenti parassitari. Un vino fresco e profumato e di pronta beva realizzato da uve molto precise vendemmiate giovani per mantenerne la giusta acidità . Si tratta di un vitigno tipico della zona, molto apprezzato non solo a livello locale ma anche oltre confine. Maestrale sprigiona gli aromi di un bouquet fiorito e di frutti di bosco come la ciliegia e il lampone. A testimoniarlo, un colore rosato straordinariamente naturale. Avvolgente e dal sentore accattivante, regala al palato una straordinaria freschezza e morbidezza oltre a mantenere, nel finale, la nitidezza del frutto. A tavola, è il compagno perfetto per una cucina caratterizzata da antipasti, primi arricchiti con verdure e persino con il pesce. Se poi vogliamo restare nella tradizione toscana, il consiglio è quello di abbinarlo a un caciucco o a un?orata della laguna di Orbetello. Maestrale, insomma, è il vino ideale per ritrovare la convivialità che, negli ultimi mesi, abbiamo dovuto mettere da parte, un brindisi augurale a una rinnovata serenità e, naturalmente, al buon gusto! Info: www.fattoriamantellassi.it PRIMO PIANO ? GUSTA ? 99 GUSTA A TAVOLA | Il ristorante del mese Dama Dama Restaurant, qualità e raffinatezza allo stato puro La location Qualità , raffinatezza, accoglienza, cura dei particolari. Sono i tratti caratteristici che si respirano al Dama Dama Restaurant, situato all?interno dell?Argentario Golf Resort & Spa, un locale di altissimo livello, come la cucina dell?Executive Chef che lo guida: Emiliano Lombardelli. Un?esperienza a tavola che dispensa emozioni. Tutte da vivere e godere! IL RESORT L?Argentario Golf Resort & Spa è un resort 5 stelle con camere di design e ville di lusso, un campo da golf 18 buche ?PGA National Italy?, un centro benessere di quasi 3000 mq., una Spa che ti accoglie e ti coccola a 360° e due ristoranti specializzati nella cucina toscana e mediterranea. Una location esclusiva per intendere il lusso e il design in un modo originale e unico nell?affascinante Maremma Toscana. Immerso nella natura mediterranea del promontorio di Monte Argentario, il Resort si trova a 4 km da Porto Ercole e Marina di Cala Galera, a 2,5 km da 100 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 Orbetello e a 8 km da Porto Santo Stefano, dove si possono prendere i traghetti per l?Isola del Giglio e l?Isola di Giannutri. Il Resort, aperto tutto l?anno, organizza degustazione di vini, lezioni di cucina, gite in barca, lezioni di vela, pesca, passeggiate in bicicletta ed a cavallo, tra altre attività . DAMA DAMA E CLUB HOUSE All?interno del Resort ben due ristoranti: il Dama Dama ed il nuovo Club House Restaurant, aperti anche al pubblico esterno; entrambi si diversificano nelle proposte culinarie ma non nell?approccio con la materia prima e per la passione e il rispetto verso un territorio che offre prelibatezze di ogni genere. Quello di Emiliano Lombardelli, executive Chef del Resort, è un approccio che passa dalle radici del passato ad una pura creatività , portando a tavola una nuova tradizione attraverso la sua filosofia. Il suo Incipt è: Creatività , Innovazione, Tecnica, Tradizione, Semplicità . Elementi in grado di elevare il piatto tradizionale esaltandone radici e tipicità . Siamo di fronte all?alta cucina: qualità delle materie prime, tecnica di preparazione, equilibrio fra gli ingredienti e creatività dello Chef. Un amore, quello di Emiliano, per la Chef Emiliano Lombardelli tradizione che porta ad una contemporanea semplificazione dei concetti, vere e proprie portate della cultura gastronomica che affondano le radici nel territorio dove protagonisti sono il ricordo sensoriale e la memoria olfattiva del piatto originale; è così che si migliora la tradizione. Dama Dama è il ristorante Gourmet che propone una cucina fatta di sapori e colori del territorio con un pizzico di innovazione. I piatti vengono preparati con ingredienti acquistati da piccoli produttori scrupolosamente selezionati e, in alcuni periodi dell?anno, arrivano direttamente dalla proprietà . Dama Dama è il nome scientifico del daino, splendida specie che si può trovare nei boschi che circondano l?Argentario Resort. Il ristorante è una visione ironica e contemporanea di un elegante rifugio di montagna. I finti trofei design di caccia e i tessuti naturali lo rendono il luogo inaspet- tato all?interno del resort, dove cenare in accoglienti boudoir o a lume di candela. Dalla primavera all?autunno si può cenare sulla terrazza panoramica che si affaccia sul paesaggio verdeggiante dell?Argentario. Il Club House Restaurant è il luogo ideale dove mangiare la cucina tipica dell?Argentario o piatti unici alternativi come succulenti club sandwich e cheeseburger. Il ristorante con terrazza panoramica propone piatti tradizionali maremmani e toscani come i tortelli al ragù, le grigliate di pesce e crostacei, gli spaghetti ?mare mare?, la bistecca alla fiorentina, i ravioli di caciotta bio al pomodoro, polpo e panzanella. à un ristorante che offre una cucina a Km 0 tra Porto Ercole e Porto Santo Stefano, ideale anche per famiglie. Gli interni del Club House Restaurant richiamano la tradizione degli storici golf club anglosassoni, aggiornandola con dettagli insoliti e contemporanei. Grazie alle ampie vetrate si gode della vista sul paesaggio dell?Argentario, panorama che si espande sulla bellissima terrazza del ristorante, ideale per un aperitivo all?aperto con cocktail classici e originali, o dove poter degustare i migliori vini della Maremma Toscana. Le carte dei vini di entrambi i ristoranti offrono le eccellenze della Maremma ed il meglio dell?enologia Toscana, nonché entusiasmanti etichette del mondo biodinamico, biologico e naturale, così attuali in questo momento. A tavola si propone anche l?innovazione della cucina con Metodo Wellbeing del biologo e nutrizionista Luca Naitana, che si prefigge di educare a un nuovo concetto di benessere, improntato al raggiungimento di uno stato di equilibrio e di salute fisico e mentale. Una dieta di tipo mediterraneo, che predilige frutta e verdura fresche e di stagione, cereali inte- PRIMO PIANO ? GUSTA ? 101 GUSTA ???? Dama Dama è il ristorante Gourmet che propone una cucina fatta di sapori e colori del territorio con un pizzico di innovazione Dama Dama Restaurant grali, l?olio extravergine d?oliva, legumi, carni bianche e pesce fresco. CHEF EMILIANO LOMBARDELLI ED I ?BOTTONI DI CALDARO DELL?ARGENTARIO DENTRO E FUORI? Incontriamo lo Chef Emiliano Lombardelli, una persona altamente professionale, lui stesso un?eccellenza sul territorio sotto vari aspetti, non per un?intervista (su internet ne troverete molte tra riviste prestigiose del settore), ma principalmente per una focalizzazione su di un piatto principe del suo repertorio, un vero e proprio conclamato Signature Dish: i ?Bottoni di Caldaro dell?Argentario dentro e fuori?. Di che cosa si tratta? Ce ne parla Emiliano: ?Bottoni di Caldaro dentro e fuori ? racconta ? è un piatto che rappresenta tutto il mio passato. La tipica zuppa di pesce di queste parti, che già mangiavo da piccolo cuci- nata da mia madre, rivive un?enfasi del mare dove si danno convegno un tripudio di pesci, dal tordo di mare al caviglione, dai gamberi ai calamaretti sino al pesce cappone. La ripropongo servita come un raviolo in veste gourmet, ed è il piatto che tutti ricordano anche a distanza di anni, quindi un piatto del cuore per tutta una serie di sfumature. In pratica ripropongo la zuppa di pesce dell?Argentario, Il Caldaro, che i pescatori preparavano e mangiavano durante la navigazione. Il nome deriva dalla grossa pentola che veniva e viene usata, a terra, tante famiglie lo cucinavano nelle calette, sugli scogli in particolar modo la domenica tra amici e familiari in momenti di grandi convivialità ed è il piatto che tutti ricordano anche a distanza di anni, quindi il piatto del cuore per tutta una serie di sfumature?. Ricordiamo che il pesce utilizzato per il Caldaro era quello non destinato alle pescherie o perché poco richiesto, di piccola taglia o rovinato dalle reti. La ricerca di Emiliano Lombardelli è in quella direzione. Bottoni dal sapore intenso e delicato con l?incredibile morbidezza della carne, la parte solida dei pesci all?interno, la perfetta cottura della pasta e la salsa, la parte esterna, che contrasta in maniera armonica gli altri elementi del piatto: in poche parole una modernità che snellisce il passato dove impera estetica e gusto. MENà E PIATTI Oltre alla carta nel menu sono presenti anche quattro menu degustazione: ?Mare Nostrum? con sei portate, ?Di Maremma? anch?esso di sei portate, ?Signature Dish? con 4 portate e ?Dama Dama? con 8 portate, sicuramente il modo migliore per approcciare la sua La brigata Marco Selis 102 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 I piatti Club House Restaurant cucina: portate che si snodano tra mare, orto, bosco e collina, con spazio per proposte alternative vegetariane, vegane e gluten free. La cucina di Emiliano Lombardelli è circondata da altre componenti come la qualità dell?ambiente, gli arredi, le ceramiche, il comfort, l?atmosfera con i suoi dettagli, la carta dei vini ed il servizio cordiale e professionale. Come si sviluppa la creazione di un suo piatto? Chiediamo allo Chef: ?Le risposte sono infinite ? ci spiega ? non c?è una metodologia sulla costruzione di un piatto almeno per quanto mi riguarda. Nel mio percorso i piatti sono sempre nati da intuizioni o semplicemente facendo un giro in mountain bike nel bosco o in pineta o in riva al mare, piuttosto che da una chiacchierata con amici o una visita in altri posti del mondo, molteplici situazioni, queste sono alcune?. Elenchiamo alcune portate con i richiami dell?autunno come: il Fusillone, cacio e pepe, alghe, uova e tartufo della Tuscia, oppure le Sfoglie di pasta all?uovo, cinghiale ?Tiburzi? agli agrumi ed erbe di Maremma, il Riso Maremma con piccione spoletino, salsa alle spezie di Siena, nocciole polvere di capperi e liquirizia, per i secondi piatti ricordiamo la Spigola di mare cotta sul sale alle erbe, sfumature di cavolfiore, limone candito e bottarga di Orbetello, il Maialino in porchetta, chips della sua pelle, salsa al macis, indivia brasata e cipolla della Selva di Santa Fiora, o ancora l?Agnello al fieno servito con crosta di tonno e caffè e verza ai cappe- ri. Senza tralasciare le classiche entrate come, un altro Signature Dish, Sottilissima di gamberi rosa dell?Argentario, gelato al nostro olio, caviale italiano, perle al lime e pepe Timut, vero e proprio must. E si chiude il sipario con la pasticceria diretta da un giovane talentuoso, Marco Selis, con trascorsi stellati alle spalle. Strepitosa la sua carta dei dessert dove spiccano la ?Toscana?, un omaggio al cioccolato Amedei e ?L?albero della vita?, una sua creazione che comprende ricordi e percorsi tra pistacchio, amarena e cioccolato speziato. Nota di merito per i pre-dessert e la piccola pasticceria che non si dimenticano facilmente. Quella dell?Argentario Golf Resort è una tavola esclusiva all?insegna dell?alta cucina e del gusto, di sicuro una garanzia. UN CONSIGLIO FINALE Per concludere chiediamo ad Emiliano: Visto che lei è anche uno Chef formatore potrebbe indicare qualche valido consiglio per i giovani che scelgono questo indirizzo? ?La passione ? ci risponde ? è alla base di tutto. E, questo mestiere richiede sacrificio, dedizione e voglia di migliorarsi sempre. La passione è il motore e l?ingrediente fondamentale. Oltre a questa sono necessari un percorso ed una preparazione che devono essere ben stabiliti. Il mio consiglio è quello di mettere al primo posto precise scelte sul campo che permettano di acquisire esperienze utili e formative per il futuro?. Info: www.argentariogolfresortspa.it PRIMO PIANO ? GUSTA ? 103 GUSTA LA RICETTA| Piatti da sperimentare e... gustare Il Polpo in galera e alla Luciana, due ricette semplici e versatili, tutte da gustare à il polpo il protagonista della ricetta di questo mese, in due versioni: in galera (tipico dell?isola d?Elba) cucinato in bianco e alla Luciana (tipico di Napoli e dintorni) proposto in rosso con pomodorini. In entrambi i casi il risultato è ottimo. Il piatto è versatile perché può essere un antipasto servito con crostoni oppure può essere usato per condire la pasta oppure ancora può costituire un secondo I DI ALISSA MATTEI l polpo sarà il protagonista di questa ricetta, il mio grande dilemma tuttavia è stato: il polpo in galera (tipico dell?isola d?Elba) o alla Luciana (tipico di Napoli e dintorni). 104 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 Devo dire che più facilmente nei ristoranti anche toscani si trova il polpo cucinato alla Luciana, che deve il suo nome al borgo marinaro di Santa Lucia per cui i pescatori venivano chiamati Luciani; più raramente si trova il polpo in galera che deve il suo nome al fatto che deve cuocere sigillato in una pentola o un coccio fino a cottura ultimata. Una contesa divertente per due ricette davvero semplici. Per prima cosa è necessario trovare un polpo fresco e pulirlo bene, eliminando gli occhi e la bocca, dopodiché occorre sciacquare e mettere il polpo in freezer in modo che l?acqua diventando ghiaccio rompa le fibre rendendo la carne morbida. Una volta decongelato passare alla preparazione; qualcuno cuoce il polpo intero oppure tagliato a pezzetti, naturalmente dipende dalle dimensioni. In ogni caso il polpo deve cuocere a lungo a bassa temperatura sia che si cucini in bianco nella versione in galera o rosso con pomodorini alla Luciana; il piatto è versatile perché può essere un antipasto servito con crostoni o usato per condire la pasta oppure costituire un secondo. Ingredienti per 6 porzioni: In galera polpo aglio spicchi vino bianco bicchieri limone prezzemolo evo sale peperoncino Alla Luciana (da aggiungere): pomodorini datterini passata di pomodoro capperi olive 1 Kg 3 3 1 qb qb qb qb 20 500 g 20 20 Preparazione Per il polpo in galera, in un coccio o in una casseruola mettere olio extra vergine di oliva in abbondanza, aggiungere l?aglio pulito e privato dell?anima ed il peperoncino; rosolare e poi poggiare il polpo con la testa in su, aggiungere il sale, rosolare ancora e poi aggiungere il vino bianco, dopodiché coprire con carta da forno legata con lo spago e mettere il coperchio sopra la carta e poggiare alcuni pesi sopra, in modo si crei una sorta di cottura al vapore; lasciare cuocere per 45 minuti a fuoco basso, dopodiché togliere la carta da forno, e lasciare riposare nel suo intingolo per un po?. Dopo il riposo, che può essere anche di qualche ora, scaldare il tutto, poi poggiare il polpo nel piatto di portata, irrorare con il sughetto e cospargere con prezzemolo e guarnire con limone. Per il polpo alla Luciana, preparare una salsa con aglio, peperoncino, pomodorini datterini e passata, aggiungere olive e capperi, aggiustando il sale ed infine aggiungere il polpo che sarà cotto a bassa temperatura per 45 minuti, sempre in un casseruola coperta. In questo caso non si usa il vino bianco. Attenzione non è un piatto molto dietetico, poiché si accompagna con un sacco di pane perché il sughetto è prelibato, da leccarsi i baffi! L?AGENDA L?AGENDA VENERDà 2 OTTOBRE ? Follonica ? Mercato Europeo c/o viale Italia e p.zza XXV Aprile, dall 9 alle 24 (fino al 4 ottobre). Info: www.mercatieuropei.it ? Grosseto - Orchestra Città di Grosseto Concerto dell? Orchestra Città di Grosseto presso la Chiesa di San Francesco ore 21.15. Evgeny Konnov ? pianista. Giancarlo De Lorenzo ? direttore. Info e prenotazioni: tel. 333 5372994, www.orchestragrosseto.it/ ? Grosseto - Orchestra Sinfonica Città di Grosseto - Stagione concertistica 2020 Rassegna concertistica promossa dall?Associazione Musicale Orchestra Città di Grosseto, in collaborazione con il Comune di Grosseto, la Fondazione Grosseto Cultura e la Regione Toscana. Programma: ore 21.15 Chiesa San Francesco - Giancarlo De Lorenzo direttore, Eugeny Konnov pianoforte. Musiche di L. v. Beethoven Concerto n.4 per pianoforte e orchestra in Sol magg. Op 58, L. v. Beethoven Sinfonia n.5 in Do magg. op. 67. Info: tel. 0564 491805, www.orchestragrosseto.it ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino al 4 ottobre) Miss. Marx - Eleonor Marx figlia del più noto Karl e di Jenny von Westphalen, sembrava destinata a vivere ?prendendosi cura? degli altri: del padre, con cui lavorava anche, della madre, della sorella malata Jenny e del figlio di lei dopo la sua 106 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 morte... Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Punta Ala (Castiglione della Pescaia) - Coppa Italia di Vela d?Altura - Trofeo Gavitello d?Argento Manifestazione velica a cura dello Yacht Club Punta Ala nelle acque antistanti il Marina di Punta Ala, con percorsi a bastone sulle boe e/o costieri (fino al 4 ottobre) ? Santa Fiora ? ?Fantasia dello chef? Corso di cucina sui prodotti stagionali del territorio al ristorante Il Fungo ore 10:30. A seguire pranzo con ciò che è stato preparato. Costo: ? 45 a persona SABATO 3 OTTOBRE ? Castiglione della Pescaia - Castiglione della Pescaia ed il suo territorio Visita guidata gratuite. Programma: ore 9.00 L?Eremo di San Guglielmo di Malavalle. Info e prenotazioni allo 0564 933678, mail iat@comune.castiglionedellapescaia.gr.it ? Follonica ? Mercato Europeo c/o viale Italia e p.zza XXV Aprile, dall 9 alle 24 (fino al 4 ottobre). Info: www.mercatieuropei.it ? Follonica ? Teatro on air teatro accessibile Rassegna autunnale di spettacoli a cura del Comune di Follonica con il contributo di Fondazione CR Firenze per il progetto Nuovi Pubblici e della Regione Toscana. La rassegna fa parte del progetto del Comune di Follonica ?Il Teatro Fuori dal Teatro? con la direzione artistica di Eugenio Allegri. Programma: ASCANIO CELESTINI in ?LA FRECCIA AZZURRA? di Gianni Rodari. à obbligatoria la prenotazione presso il Museo Magma (interno ex Ilva Follonica), tel. 0566 59027 (aperto dal martedì alla domenica dalle ore 15.30 alle ore 19.00) oppure alla biglietteria del Teatro il giorno dello spettacolo, dalle ore 20 fino a esaurimento dei posti disponibili. Ingresso 10 euro. Info e diretta streaming: www.teatro-on-air.it - Facebook: teatro accessibile ? Grosseto - Escursioni e laboratori nella Maremma Grossetana Eventi gratuiti a cura delle Cooperative Maremmagica, Le Orme e Coopera, in collaborazione con il Comune di Grosseto. Prenotazioni obbligatorie, gruppi max 15 persone. Programma: IN BICI DA GROSSETO ALLA ?STECCAIA?. Lungo l?argine costeggeremo il fiume Ombrone per arrivare alla ?steccaia? e a Ponte Tura, importanti opere di ingegneria idraulica della Maremma. Durata 3/4 ore | Ritrovo IAT Grosseto ore 9.30 | Prenotazione obbligatoria | Difficoltà bassa T=Turistico. Info e prenotazioni tel. 0564 488573 ? Grosseto - Hakuna Matata Outdoor 20202021 Calendario di escursioni trekking e hiking a cura dell?associazione Hakuna Matata Outdoor. Programma: Sui sentieri di Suvereto - L?itinerario porta a scoprire il borgo di Suvereto e alcuni dei sentieri che si snodano nelle campagne e colline che lo circondano. Suvereto, dal latino suber (sughero) è uno dei comuni della Val di Cornia, le prime notizie risalgono del castello risalgono all?anno 973 probabilmente costruirlo su resti romani o probabilmente etru- GLI EVENTI DEL MESE GIORNO PER GIORNO schi. Aldobrandeschi, repubblica di Siena, signoria di Piombino e granducato di Toscana tra alti e bassi caratterizzano la storia di questo luogo, dove vino, olio, boschi di sughere e turismo sono le attività principali dell?economia della zona arricchita da una rete di sentieri che permettono di apprezzare la storia, il paesaggio e l?enogastronomia. Ritrovo e partenza ore 8,30 parcheggio Decathlon al centro commerciale Maremà . Lunghezza percorso km 15. Dislivello mt 210. Difficoltà media. Consigliato scarpe e bastoni da trekking, abbigliamento a strati, acqua e k-way. Pranzo al sacco. Quota partecipazione soci ?10 adulti ? gratis bambini fino a 12 anni. Quota partecipazione NON soci ?15 adulti ? ?8 bambini 6/12 anni, gratis bambini 0/6 anni, quota iscrizione HMO ?15 a persona. CONFERMA partecipazione entro le ore 12,00 di venerdì 2 ottobre. Info: tel. 335 7030719 | sito web: www.hakunamatataoutdoor.com ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino al 4 ottobre) Miss. Marx - Eleonor Marx figlia del più noto Karl e di Jenny von Westphalen, sembrava destinata a vivere ?prendendosi cura? degli altri: del padre, con cui lavorava anche, della madre, della sorella malata Jenny e del figlio di lei dopo la sua morte... Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Monte Argentario - Regata Nazionale Sunfish Manifestazione velica organizzata dallo storico Cir- colo Nautico e della Vela di Cala Galera ? Porto Ercole con base sulle spiaggette di Porto Ercole ? Punta Ala (Castiglione della Pescaia) - Coppa Italia di Vela d?Altura - Trofeo Gavitello d?Argento Manifestazione velica a cura dello Yacht Club Punta Ala nelle acque antistanti il Marina di Punta Ala, con percorsi a bastone sulle boe e/o costieri (fino al 4 ottobre) ? Santa Fiora - Festa di San Michele Programma: ore 12.30 Tour alla scoperta di Santa Fiora; ore 16 Giochi tradizionali e divertimento per tutti i bambini accompagnati da una gustosa merenda (prenotazione obbligatoria presso l?ufficio turistico); ore 21.30 Rito propiziatorio del fuoco e lancio del pallone aerostatico DOMENICA 4 OTTOBRE ? Cinigiano - Festa dell?Uva Sebbene la classico disfida dei carri allegorici delle Contrade non venga svolta si terrà ugualmente una piccola commemorazione per mantenere vivo la Festa dell?Uva nel rispetto delle misure anti contagio. L?evento si discosterà dal tradizionale festeggiamento a cui siamo abituati, ma manterrà il fascino di sempre! Programma: ore 10.45 Consueto ritrovo in Piazzale Cap. Bruchi delle rappresentanze delle tre Contrade eccezionalmente accompagnate dal gruppo del tamburini del rispettivi cortei storici; ore 11.15 Messa Solenne nella Chiesa di San Michele Arcangelo con benedizione dell?uva e del trofeo commemorativo ?Resilienza - Festa dell?Uva 2020?; ore 13.00 Pranzo conviviale ?A Tavola per la Festa dell?Uva?: il Bar Sport sostiene la Pro Loco Cinigiano. (Prenotazione obbigoloria entro il 1° Ottobre al 347 1271660 Daniela} ? Follonica ? Mercato Europeo c/o viale Italia e p.zza XXV Aprile, dall 9 alle 24 (fino al 4 ottobre). Info: www.mercatieuropei.it ? Grosseto ? Escurione UISP Calendario di escursioni a cura dell?UISP ? Comitato Territoriale Grosseto Lega Montagna. Programma: Cammino della Costa d?Argento 3° tappa: Albinia ? Fonteblanda. Partenza alle ore 8,45 (salvo diverso avviso) da via Ravel-via Grieg a Grosseto (vecchia sede UISP). Le attività sono rivolte ai soci e organizzate da volontari. La quota di partecipazione è richiesta per la copertura dei costi di segreteria e pubblicità . Info sull?escursione: Fernando (329 5478809), Nivio (370.3794027). Info su acquisto tessere e abbonamenti: UISP viale Europa 161, tel. 0564.417756, Nivio 370.3794027 ? Grosseto - Grosseto Vs. Renate Seconda giornata del Campionato di Calcio 2020/2021 serie Lega Pro, Girone A, presso lo Stadio ?Carlo Zecchini?, ore 15 ? Grosseto ? ?Roselle: alle origini di Grosseto? Un affascinante viaggio nel tempo che appassionerà adulti e bambini. La Cooperativa Le Orme accompagna i partecipanti alla scoperta di Roselle e delle origini della città , verrà visitata la città etrusco-romana di Roselle, caratterizzata da imponenti mura ciclopiche e abitazioni arcaiche del VII secolo a.C., che sveleranno affascinanti segreti del misterioso L?AGENDA ? 107 L?AGENDA ?Teatro on Air?, la rassegna autunnale accessibile Al via a Follonica ?Teatro on air?, la rassegna autunnale la cui unicità è quella di delinearsi come una stagione teatrale pensata per essere condivisa con le persone che non possono andare a teatro: non vedenti, disabili, malati e anziani à stato Ninni Bruschetta con lo spettacolo ?Il mio nome è Caino? ad aprire il 26 settembre scorso la seconda stagione di ?Teatro on air ? per un teatro accessibile? in scena a Follonica (Gr) nella Sala Leopoldina del Teatro Fonderia Leopolda. L?unicità di questa rassegna è quella di essere una stagione teatrale pensata per essere condivisa con le persone che non possono andare a teatro: non vedenti, disabili, malati e anziani. Gli spettatori potranno essere presenti in sala ma gli spettacoli si potranno seguire in tutta Italia online gratuita- rativa sociale Arcobaleno. Un progetto che nasce dall?esperienza maturata negli anni dall?associazione Liber Pater attraverso la realizzazione di numerosi laboratori ed eventi con la lettura ad alta voce per abbattere ogni barriera. Dopo Ninni Bruschetta, la programmazione proseguirà nel mese di ottobre, sempre con inizio alle ore 21.15, prima, sabato 3, con Ascanio Celestini che leggerà ?La Freccia Azzurra? di Gianni Rodari, successivamente, venerdì 23, con Paolo Briguglia protagonista in ?Nel mare ci sono i coccodrilli? di Fabio Geda. mente grazie alla diretta streaming dalla web radio della Cooperativa Arcobaleno accessibile dal sito www.teatro-on-air.it. In questo modo si può raggiungere un pubblico impossibilitato a causa della propria disabilità ad essere presente fisicamente nel teatro, ma che grazie alla rete potrà condividere nello stesso istante le suggestioni delle parole lette durante gli spettacoli che rinunciano alla scenografia, ai costumi, e alle azioni e si affidano solo a letture con la voce come unica e grande protagonista. ?Teatro on air? è una rassegna organizzata dall?Associazione Liber Pater in collaborazione con il Comune di Follonica, l?Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti (UICI) e la Coope- Infine, sabato 14 novembre, spazio a Donatella Finocchiaro in ?Cecità ? di Jorge Saramago. ?Teatro on air, teatro accessibile?, realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze per il progetto Nuovi Pubblici e della Regione Toscana, è una rassegna che fa parte del progetto del Comune di Follonica ?Il Teatro Fuori dal Teatro? con la direzione artistica di Eugenio Allegri. Ingresso 10 euro. Biglietteria e prenotazioni: Museo Magma, tel. 0566 59027, oppure alla biglietteria del Teatro il giorno dello spettacolo, dalle ore 20 fino a esaurimento dei posti disponibili. Info e diretta streaming: www.teatro-on-air.it FB: teatro accessibile 108 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 popolo etrusco; numerose anche le testimonianze romane come il bellissimo anfiteatro di epoca imperiale e la splendida Domus dei mosaici. Escursione semplice, adatta a tutti, su prenotazione. Costi: servizio guidato euro 10,00 per persona (gratuito sotto ai 6 anni), ingresso gratuito. Info e prenotazioni 0564 416276 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30) oppure 346 6524411 (in orario di chiusura ufficio) info@leorme.com ? Grosseto - Hakuna Matata Outdoor 20202021 Baby Trekking ?A spasso con Yaya? Otto tappe per un progetto dedicato ai più piccoli per avvicinarli al mondo delle escursioni e alla conoscenza della natura che li circonda. A cura dell?associazione Hakuna Matata Outdoor. Info: tel. 335 7030719 | Web: www.hakunamatataoutdoor.com | FB: Hakuna Matata Outdoor. ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino al 4 ottobre) Miss. Marx - Eleonor Marx figlia del più noto Karl e di Jenny von Westphalen, sembrava destinata a vivere ?prendendosi cura? degli altri: del padre, con cui lavorava anche, della madre, della sorella malata Jenny e del figlio di lei dopo la sua morte... Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Monte Argentario - Regata Nazionale Sunfish Manifestazione velica organizzata dallo storico Circolo Nautico e della Vela di Cala Galera ? Porto Ercole con base sulle spiaggette di Porto Ercole ? Punta Ala (Castiglione della Pescaia) - Coppa Italia di Vela d?Altura - Trofeo Gavitello d?Argento Manifestazione velica a cura dello Yacht Club Punta Ala nelle acque antistanti il Marina di Punta Ala, con percorsi a bastone sulle boe e/o costieri (fino al 4 ottobre) ? Santa Fiora - Open day al Convento della Selva! Programma: dalle ore 10:00 ?Tra Storia e Leggenda con l?associazione della Selva? Visita del convento e giro delle fonti. Costo ? 7 a persona (panino con bevande compreso). Prenotazione obbligatoria presso l?ufficio turistico | dalle ore 12:30 prodotti tipici dell?Amiata nel chiostro. Esposizione di reperti storici trovati da Lidiano Balocchi nel convento | ore 14.00 Intervento sul libro ?Mille anni di uno spazio sacro? dello scrittore Ilvo Santoni | ore 16:00 Santa Messa | dalle ore 14.00 alle ore 17.00 l?associazione ?Arcieri Ribelli? farà provare a piccoli e grandi il tiro con l?arco alla testa del drago ? Siena - Treno Natura Viaggio in treno su littorine d?epoca attraverso la val d?Arbia, la Val d?Orcia e le Crete senesi. Programma: ?Paesaggio, Natura e Etruschi a Murlo? (treno a vapore da Siena) - Treno d?epoca a vapore per conoscere il territorio della famosa e misteriosa civiltà preromana. Info: Ferrovia della Val d?Orcia, tel. 0577 207413 oppure 338 8992577 ? Val d?Orcia - Una domenica tutta d?Orcia Uscita fotografica di gruppo aperta a tutti a cura dell?associazione RAF - Riflessi Associazione Fotografica Grosseto. Partenza ore 8.30(ritrovo presso il parcheggio dell?associazione). Rientro libero o comunque nel pomeriggio. ? Venturina Terme (Campiglia M.ma) - DOC Festa dell?uva e del vino A cura di Seiventurinese MERCOLEDà 7 OTTOBRE ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 ?La Prima Donna? - Il ritratto di Emma Carelli, figura femminile di rara autorevolezza in un?epoca profondamente patriarcale... Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com GIOVEDà 8 OTTOBRE ? Grosseto - Raccontare Grosseto 2020 Visite guidate gratuite a cura dell?assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Grosseto. Programma: ore 13.00 L?Archivio di Stato e i suoi documenti. Punto di ritrovo: Grosseto: Ufficio Informazioni Turistiche Corso Carducci 5. Info: info@grossetoturismo.it tel. 0564 488573, www.quimaremmatoscana.it ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino a domenica 11 ottobre) ?Un Divano a Tunisi? - Scene esilaranti e ritratti irresistibili: una commedia terapeutica su un paese in piena ricostruzione. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Grosseto ? ?Il diavolo con gli occhiali? Visita teatralizzata, con Mirio Tozzini presso il Polo Culturale le Clarisse, ore 21.00. Info e prenotazioni: tel. 0564 488066-067-547 ? Punta Ala (Castiglione della Pescaia) - Campionato Italiano doppi 29er ?Trofeo M.O.V. M. Saverio Marotta? Manifestazione velica a cura dello Yacht Club Punta Ala nello specchio acque antistante il Marina di Punta Ala (GR) (fino al 10 ottobre) VENERDà 9 OTTOBRE ? Abbadia San Salvatore (Si) - Festa d?Autunno Torna, ad Abbadia San Salvatore, una nuova edizione della Festa dell?Autunno. Lo storico appuntamento con i gusti, sapori e colori d?autunno si svolgerà anche quest?anno e come da tradizione sarà spalmato in due weekend 9-10-11 e 16-17-18 ottobre 2020. Nelle vie del centro tornerà il mercatino ?Polvere e tarli? e i piccoli produttori locali,? ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino a A domenica 11 ottobre) ?Un Divano a Tunisi? - Scene esilaranti e ritratti irresistibili: una commedia terapeutica su un paese in piena ricostruzione. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Punta Ala (Castiglione della Pescaia) - Campionato Italiano doppi 29er ?Trofeo M.O.V. M. Saverio Marotta? Manifestazione velica a cura dello Yacht Club Punta Ala nello specchio acque antistante il Marina di Punta Ala (GR) (fino al 10 ottobre) ? Santa Fiora - ?Alla scoperta dei funghi? Un esperto micologo accompagnerà i partecipanti in una rilassante passeggiata alla scoperta delle varie specie di funghi che si trovano in montagna. Evento gratuito. ritrovo al Pratuccio del Bagnolo alle ore 9 SABATO 10 OTTOBRE ? Abbadia San Salvatore (Si) - Festa d?Autunno Torna, ad Abbadia San Salvatore, una nuova edizione della Festa dell?Autunno. Lo storico appuntamento con i gusti, sapori e colori d?autunno si svolgerà anche quest?anno e come da tradizione sarà spalmato in due weekend 9-10-11 e 16-17-18 ottobre 2020. Nelle vie del centro tornerà il mercatino ?Polvere e tarli? e i piccoli produttori locali,? ? Follonica - FolloWme Fotografia Incontri Teatro Cinema - 11^ Edizione. Proiezione film ?La scomparsa di mia madre? di Beniamino Barrese presso la Pinacoteca Civica, ore 17.45. Con la presenza di Benedetta Barzini in collaborazione con l?associazione Kansassiti. Necessaria la prenotazione ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino a domenica 11 ottobre) ?Un Divano a Tunisi? - Scene esilaranti e ritratti irresistibili: una commedia terapeutica su un paese in piena ricostruzione. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Grosseto - Eventi al Museo - Stagione 2020 Ciclo di iniziative culturali a cura del Museo di Storia Naturale della Maremma presso la propria sede in Strada Corsini 5. Programma: ore 17 Storia naturale delle api mellifere con Paolo Fontana. Info: tel. 0564 488571, www.museonaturalemaremma.it ? Grosseto - Il Tino di Moscona e la Canonica Per chi ama perdersi nella storia antica del nostro territorio e conoscere luoghi dimenticati e misteriosi, questa escursione con Le Orme è quella giusta. Salendo tra uliveti e vegetazione spontanea verranno raggiunti a piedi i 317 metri di Poggio #Moscona dove sarà possibile visitare le rovine del Castello di Montecurliano detto il Tino e godere di un panorama mozzafiato ?a volo d?uccello? sulla pianura di Grosseto e sul mare, dall?Argentario a Castiglione della Pescaia. Dopo la pausa per il pranzo (al sacco) e il relax, l?escursione proseguirà con il ritorno verso il piano per spostarsi con le auto fino a Poggio Mosconcino, anche questa area privata, per la visita all?area del Castello del Vescovo, alla ricerca delle tracce archeologiche della imponente chiesa dedicata a Santa Lucia e dell?insediamento sorto tra l?XI e il XII secolo, immersi in un un antico uliveto. Sono consigliate scarpe chiuse e abbigliamento comodo, almeno un litro di acqua da bere a persona. Pranzo al sacco e spostamenti in auto a carico dei partecipanti. Difficoltà : mediamente impegnativo. Lunghezza percorso a piedi: circa 8 km. Totali. Luogo di partenza: ore 9.30 presso la chiesa di Roselle Costo: euro 18,00 per gli adulti, euro 15,00 per i ragazzi da 6 12 anni. Info e prenotazioni: 0564 416276 in orario ufficio, la guida Cristina 328 4120972, oppure scrivere a info@leorme.com ? Monte Argentario ? Pescargentario Manifestazione velica organizzata dallo storico Circolo Nautico e della Vela di Cala Galera ? Porto Ercole ? Pitigliano - ?Atelier d?autunno? Mini rassegna di commedie teatrali al Teatro Salvini di Pitigliano due appuntamenti riservati esclusivamente agli abbonamenti e a chi aveva acquistato i biglietti per altri spettacoli della stagione teatrale annullati durante il lockdown. Programma: ore 21, ?A letto dopo carosello? con Michela Andreozzi per la regia di Paola Tiziana Cruciani. Sul palco Michela Pitigliano, gli anni settanta a teatro con ?A letto dopo carosello? l via ?Atelier d?autunno?, mini rassegna di commedie teatrali al Teatro Salvini di Pitigliano: due appuntamenti (uno già andato in scena) riservati esclusivamente agli abbonamenti e a chi aveva acquistato i biglietti per altri spettacoli della stagione teatrale annullati durante il lockdown. Dopo TIPI di e con Roberto Ciufoli proposto a fine settembre sabato 10 ottobre, alle ore 21, sarà la volta di ?A letto dopo carosello? per la regia di Paola Tiziana Cruciani. Sul palco Michela Andreozzi in un suo personale omaggio alle icone degli anni ?70. Raffaella Carrà duettava con Topo Gigio, le domeniche erano solo in bicicletta, dalla Malesia arrivava Sandokan, l?Italia ancora perdeva i Mondiali, si passavano le serate con Sandra e Raimondo, pane burro e zucchero a merenda, l?Almanacco del giorno dopo, gli amici del cortile. E si andava sempre ?a letto dopo Carosello?. Era la metà degli anni 70, il decennio più rivoluzionario, entusiasmante ed emozionante della nostra storia. In un esilarante viaggio interattivo accompagnato dalle musiche, atmosfere e i colori dell?epoca, Michela Andreozzi passa dal bianco e nero al colore, dalla comicità leggendaria del sabato sera al sinistro fascino degli sceneggiati, dai motivetti delle pubblicità alle sigle dei telefilm, dalle rubriche ai varietà che hanno reso indimenticabile la nostra televisione. Sullo sfondo la vita reale di quegli anni intensi, così vicini e diversi, le tragicomiche vicende di una bambina qualsiasi e della sua famiglia, la scuola, gli amici, le vacanze. Un?epoca che fa bene al cuore ricordare, soprattutto in un momento storico in cui c?è bisogno di tenere a mente che siamo stati leggeri, coraggiosi e pieni di fiducia. E forse possiamo esserlo ancora. L?AGENDA ? 109 L?AGENDA Andreozzi in un suo personale omaggio alle icone degli anni ?70. Raffaella Carrà duettava con Topo Gigio, le domeniche erano solo in bicicletta, dalla Malesia arrivava Sandokan, l?Italia ancora perdeva i Mondiali, si passavano le serate con Sandra e Raimondo, pane burro e zucchero a merenda, l?Almanacco del giorno dopo, gli amici del cortile. E si andava sempre A LETTO DOPO CAROSELLO. Era la metà degli anni 70, il decennio più rivoluzionario, entusiasmante ed emozionante della nostra storia. In un esilarante viaggio interattivo accompagnato dalle musiche, atmosfere e i colori dell?epoca, Michela Andreozzi passa dal bianco e nero al colore, dalla comicità leggendaria del sabato sera al sinistro fascino degli sceneggiati, dai motivetti delle pubblicità alle sigle dei telefilm, dalle rubriche ai varietà che hanno reso indimenticabile la nostra televisione. Sullo sfondo la vita reale di quegli anni intensi, così vicini e diversi, le tragicomiche vicende di una bambina qualsiasi e della sua famiglia, la scuola, gli amici, le vacanze. Un?epoca che fa bene al cuore ricordare, soprattutto in un momento storico in cui c?è bisogno di tenere a mente che siamo stati leggeri, coraggiosi e pieni di fiducia. E forse possiamo esserlo ancora. ? Punta Ala (Castiglione della Pescaia) - Campionato Italiano doppi 29er ?Trofeo M.O.V. M. Saverio Marotta? Manifestazione velica a cura dello Yacht Club Punta Ala nello specchio acque antistante il Marina di Punta Ala (GR) (fino al 10 ottobre) ? Santa Fiora - Marrone in Festa a pranzo (12:30-14:30) e a cena (19:00-22:00) Auditorium della Peschiera Verranno servite pietanze a base di castagne e funghi dal catering locale. Per via delle norme Covid·19 la prenotazione è obbligatoria presso l?ufficio turistico sia per l?escursione che per i pasti | ore 15.30 Visita guidata nel borgo di Santa Fiora Alla scoperta del marrone | NEL PARCO: Caldarroste e vino Monrecucco, Banchi con prodotti tipici in vendita, Musica tradizionale locale ? Santa Fiora - Alla scoperta dei funghi nel bosco del Bagnolo con il micologo Programma: Partenza ore 9.00 nel Parco Pratuccio di Bagnolo | dalle 09:00 alle 18.00 Mostra micologica permanente nel Parco Pratuccio del Bagnolo. Stand gastronomici, street food e musica. 10 ottobre ? Siena - Treno Natura Viaggio in treno su littorine d?epoca attraverso la val d?Arbia, la Val d?Orcia e le Crete senesi. Programma: Abbadia San Salvatore > ?Festa d?Autunno? (treno a vapore da Siena) - Una festa paesana nel fascino 110 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 del borgo antico. Info: Ferrovia della Val d?Orcia, tel. 0577 207413 oppure 338 8992577 DOMENICA 11 OTTOBRE ? Abbadia San Salvatore (Si) - Festa d?Autunno Torna, ad Abbadia San Salvatore, una nuova edizione della Festa dell?Autunno. Lo storico appuntamento con i gusti, sapori e colori d?autunno si svolgerà anche quest?anno e come da tradizione sarà spalmato in due weekend 9-10-11 e 16-17-18 ottobre 2020. Nelle vie del centro tornerà il mercatino ?Polvere e tarli? e i piccoli produttori locali,? ? Castiglione della Pescaia - Castiglione della Pescaia ed il suo territorio Visita guidata gratuite. Programma: ore 15.30 Castiglione della Pescaia, visita al borgo medievale marinaro di Castiglione della Pescaia. Una passeggiata alla scoperta di storia, arte e tradizioni di questo piccolo gioello delle nostre coste. Info e prenotazioni allo 0564 933678, mail iat@comune.castiglionedellapescaia.gr.it ? Grosseto - Scriabin Concert Series Sette matinée di grande musica nella Chiesa dei Bigi di Grosseto con Scriabin Concert Series recital pianistici con giovani talenti da tutto il mondo. La rassegna è organizzata dall?Associazione musicale Scriabin presieduta da Antonio Di Cristofano con il Comune di Grosseto, il Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura e l?Orchestra sinfonica ?Città di Grosseto? e va in scena presso la Chiesa dei Bigi con inizio alle ore 11.30. Programma: Murad Abasov. Info e prenotazioni: tel. 392 1019472 ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino a domenica 11 ottobre) ?Un Divano a Tunisi? - Scene esilaranti e ritratti irresistibili: una commedia terapeutica su un paese in piena ricostruzione. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Grosseto - Hakuna Matata Outdoor 20202021 Calendario di escursioni trekking e hiking a cura dell?associazione Hakuna Matata Outdoor. Programma: Val d?Orcia e la cappella di Vitaleta - La Val d?Orcia, patrimonio mondiale Unesco, con i suoi paesaggi da cartolina, i suoi colori caratteristici sempre diversi nelle stagioni, i suoi borghi, le sue strade bianche, i profili delle colline che segnano il confine con il cielo, faranno da cornice al trekking. Sarà un anello con partenza e arrivo dalla meravigliosa Cap- pella della Madonna di Vitaleta, un dolce percorso lungo strade e sentieri dove sarà possibile ammirare alcuni dei luoghi simbolo della valle come Pienza e San Quirico d?Orcia. Ci saranno anche alcuni tratti della via Francigena. Sosta per il pranzo al castello di Spedaletto con visita al mulino e pranzo con i pici fatti apposta per noi. Lunghezza percorso km. 18. Dislivello mt. 150. Difficoltà media. Consigliato scarpe e bastoni da trekking, abbigliamento a strati, acqua, k-way. Pranzo al sacco o pranzo all?agriturismo del mulino della Val d?Orcia. Quota partecipazione soci ? 10 adulti ? gratis fino a 12 anni. Quota non soci ? 15 adulti ? ? 8 (6/12 anni). Quota iscrizione annuale H.M.O. ? 15 compreso assicurazione. CONFERMA partecipazione trekking e pranzo entro venerdì 9 ottobre ore 20. Menù pranzo al mulino d?Orcia: Antipasto del mulino (crostoni grani antichi e selezione salumi e formaggi), Pici a scelta: Pici ragu, Pici aglione, Pici cacio e pepe; Crostata ai grani antichi; acqua, vino e caffè 25 ?. Info: tel. 335 7030719 | Web: www.hakunamatataoutdoor.com ? Parco della Maremma - Traversata dell?Uccellina Appuntamento autunnale con la Traversata dell?Uccelina. Il tragitto consente di scoprire o riscoprire uno dei parchi naturali più affascinanti d?Italia che va da Talamone ad Alberese, per circa 20 chilometri, con saliscendi continui da 0 a 400 metri. Si raggiungerà la misteriosa Abbazia di San Rabano, per apprendere la suggestiva storia di un edificio sospeso tra colline e mare e passeremo per le torri di avvistamento che spiccano sulla macchia mediterranea. La partenza è prevista per le ore 8.00 dal Centro Visite di Alberese. Costo del biglietto di ingresso, comprensivo di servizio guidato ? 20,00. Prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente l?evento. L?escursione termina alle ore 18:00 circa. Informazioni e prenotazioni presso il Centro Visite di Alberese 0564 393238 centrovisite@parcomaremma.it ? Santa Fiora - Marrone in Festa ore 09.30 Visita guidata nel borgo di Santa Fiora Alla scoperta del marrone | pranzo (12.30-14:30) Auditorium della Peschiera Verranno servite pietanze a base di castagne e funghi dal catering locale. Per via delle norme Covid·19 la prenotazione è obbligatoria presso l?ufficio turistico sia per l?escursione che per i pasti | NEL PARCO: Caldarroste e vino Monrecucco, Banchi con prodotti tipici in vendita, Musica tradizionale locale | Dalle 9.00 alle 18:00 Mostra micologica permanente nel Parco Pratuccio del Bagnolo. Stand gastronomici, street food e musica. L?AGENDA Rodari e Burla, il binomio di ottobre al ?Quadrivio? Una mostra di disegni ispirati alle opere di Gianni Rodari (dal 7 al 18 ottobre) ed una mostra personale di Francesco Burla (dal 23 ottobre al 1° novembre): queste le due iniziative in programma ad ottobre presso la Galleria ?Il Quadrivio? in viale Sonnino 100 a Grosseto N el 2020 si celebra il centenario della nascita di Gianni Rodari, nato il 23 ottobre 1920 a Omegna sul lago d?Orta. Scrittore e poeta mai dimenticato, ma anche pedagogista e giornalista, nel 1970 fu insignito, primo autore ita- liano, del prestigioso Premio ?Hans Christian Andersen? il riconoscimento più prestigioso per quel che concerne la letteratura per l?infanzia. Il suo capolavoro pedagogico, Grammatica della fantasia, offre ancora oggi riflessioni sul ruolo della creatività e dell?immaginazione nel processo educativo. Le sue opere, tuttora ristampate anno dopo anno, sono sempre state oggetto di interpretazione da parte di illustratori. Proprio seguendo questo filone e per omaggiarlo nell?anno delle celebrazioni a lui dedicate, 43 autori han- 112 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 no dato la loro personale interpretazione delle opere Rodariane e le loro illustrazioni verranno esposte, dal 7 al 18 ottobre, nella mostra ?100 Gianni Rodari? presso la Galleria ?Il Quadrivio? in viale Sonnino 100 a Grosseto. A tale mostra, che sarà ufficialmente inaugurata il 10 ottobre alle ore 16,30, parteciperanno gli artisti: L. Baccini, A. Barbini, D. Battistini, I. Blesas, S. Blomqwist, S. Bonforti, M. Caiozzi, P. Cavallo, A. Ceccatelli, G. Cellie, F. Cesnola, E. Ciabatti, R. Ciccaleni, L. de Belvis, I. Di Fiore, L. Di Stefano, I. N. Filippini, A. Furino,T. Gano, R. Girgenti, G. Gosti, M. T. Guadagno, D. Machetti, R. Malfatti, C. Mambrini, S. Mangiarotti, E. Marinai, A. Marzot, S. Minucci, L. Montanelli, M. Moretti, A Palumbo, F. Panaccione, V. Paolucci, P. Patteri, C. Pigini, F. Pracilio, M. Rotriquenz, M. Spagnoli, N. R. Tajan, C. Tognazzi, T. Tosini, e P. Zuccherini. Sempre nel mese di ottobre e la per la precisione il 23 alle 17 e sempre presso la Galleria ?Il Quadrivio? sarà poi inaugurata la mostra personale di Francesco Burla che potrà essere visitata fino al 1° novembre. ?Le opere di Francesco ? si legge in una nota di presentazione ? nascono dalla necessità di rappresentare una forma di equilibrio presente nel mondo. Dal bisogno di intravederla, riconoscerla e infine accoglierla. La natura qui è uno spunto, e viene evocata prima che rappresentata. Foglie e alberi sono simboli. E come tali i simboli vengono mostrati qui nella loro essenza, privi di orpelli e di virtuosismi. Le composizioni serene e bilanciate non provocano, non stupiscono a tutti i costi. Raccontano invece una lunga attesa, una scoperta, una rivelazione. Un lungo periodo di pace?. Orario: 17-20. Info: tel. 339 235 7824. ? Siena - Treno Natura Viaggio in treno su littorine d?epoca attraverso la val d?Arbia, la Val d?Orcia e le Crete senesi. Programma: Vivo d?Orcia > ?Sagra del fungo porcino? (treno a vapore da Siena) - Sapori e profumi dei boschi amiatini. Info: Ferrovia della Val d?Orcia, tel. 0577 207413 oppure 338 8992577 MARTEDà 13 OTTOBRE ? Marina di Scarlino - Swan One Design Worlds Manifestazione velica organizzata dal Club Nautico Scarlino con il supporto tecnico di Marina di Scarlino e Scarlino Yacht Service nelle acque antistanti il porto della Marina di Scarlino in loc. Puntone (fino al 17 ottobre). Info: www.clubnauticoscarlino.com - info@clubnauticoscarlino.com MERCOLEDà 14 OTTOBRE ? Marina di Scarlino - Swan One Design Worlds Manifestazione velica organizzata dal Club Nautico Scarlino con il supporto tecnico di Marina di Scarlino e Scarlino Yacht Service nelle acque antistanti il porto della Marina di Scarlino in loc. Puntone (fino al 17 ottobre). Info: www.clubnauticoscarlino.com - info@clubnauticoscarlino.com GIOVEDà 15 OTTOBRE ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino a domenica 18) ?Crescendo? - Equilibrio, partecipazione e intensità per un film che meriterebbe un?ampia diffusione. Questo nuovo film di Dror Zahavi narra il tentativo di creare una orchestra di giovani musicisti palestinesi ed israeliani. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Grosseto ? ?Il diavolo con gli occhiali? Visita teatralizzata, con Mirio Tozzini presso il Polo Culturale le Clarisse, ore 21.00. Info e prenotazioni: tel. 0564 488066-067-547 ? Marina di Scarlino - Swan One Design Worlds Manifestazione velica organizzata dal Club Nautico Scarlino con il supporto tecnico di Marina di Scarlino e Scarlino Yacht Service nelle acque antistanti il porto della Marina di Scarlino in loc. Puntone (fino al 17 ottobre). Info: www.clubnauticoscarlino.com - info@clubnauticoscarlino.com VENERDà 16 OTTOBRE ? Abbadia San Salvatore (Si) - Festa d?Autunno Torna, ad Abbadia San Salvatore, una nuova edizione della Festa dell?Autunno. Lo storico appuntamento con i gusti, sapori e colori d?autunno si svolgerà anche quest?anno e come da tradizione sarà spalmato in due weekend 9-10-11 e 16-17-18 ottobre 2020. Nelle vie del centro tornerà il mercatino ?Polvere e tarli? e i piccoli produttori locali,? ? Follonica - FolloWme Fotografia Incontri Teatro Cinema - 11^ Edizione. Ti mandero? un bacio nel vento - L?isolamento delle Rsa durante la pandemia covid-19. Progetto fotografico dell?associazione Gattopicchio a cura di Cinzia Canneri presso la Pinacoteca Civica, ore 17.00. Necessaria la prenotazione ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino a domenica 18) ?Crescendo? - Equilibrio, partecipazione e intensità per un film che meriterebbe un?ampia diffusione. Questo nuovo film di Dror Zahavi narra il tentativo di creare una orchestra di giovani musicisti palestinesi ed israeliani. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Marina di Scarlino - Swan One Design Worlds Manifestazione velica organizzata dal Club Nautico Scarlino con il supporto tecnico di Marina di Scarli- no e Scarlino Yacht Service nelle acque antistanti il porto della Marina di Scarlino in loc. Puntone (fino al 17 ottobre). Info: www.clubnauticoscarlino.com info@clubnauticoscarlino.com ? Scansano - Jazz&Wine Day La Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano presenta il primo Jazz&Wine Day, un nuovo evento in collaborazione con GREY CAT JAZZ Festival. Una serata speciale che conclude la quarantesima edizione del Festival e celebra il connubio tra musica e vino. Il concerto avrà inizio alle 21.30 e vedrà come protagonisti Stefano ?Cocco? Cantini al sax e Antonello Salis al piano e fisarmonica. Prima del concerto, dalle ore 19:00 è prevista la visita guidata della cantina e a seguire una degustazione di vini accompagnata da piatti tipici. Progra: ore 19:00 arrivo ospiti e visita alla cantina; ore 19:30 degustazione vini e piatti ispirati ai sapori dell?autunno; ore 21:30 concerto. Posto unico: ? 35 visita guidata, degustazione abbinata a piatti tipici e concerto, ore 19,00 ? 12 calice di vino e concerto, ore 21,30. I biglietti per il concerto disponibili in prevendita attraverso i circuiti Boxoffice Toscana e TicketOne. Per la visita guidata e la degustazione è gradita la prenotazione indicando nome, cognome, numero di partecipanti (ed eventuali bambini) e un recapito telefonico. Info: Email: visita@vignaiolidiscansano.it, tel. 0564 507288, Whatsapp: +39 338 8700238 SABATO 17 OTTOBRE ? Abbadia San Salvatore (Si) - Festa d?Autunno Torna, ad Abbadia San Salvatore, una nuova edizione della Festa dell?Autunno. Lo storico appuntamento con i gusti, sapori e colori d?autunno si svolgerà anche quest?anno e come da tradizione sarà spalmato in due weekend 9-10-11 e 16-17-18 ottobre 2020. Nelle vie del centro tornerà il mercatino ?Polvere e tarli? e i piccoli produttori locali,? ? Grosseto - Raccontare Grosseto 2020 Visite guidate gratuite a cura dell?assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Grosseto. Programma: ore 15.00 Alberese: la tenuta del Grandu- S ca. Punto di ritrovo: Alberese: piazza del Combattente. Info: info@grossetoturismo.it tel. 0564 488573, www.quimaremmatoscana.it ? Grosseto - Hakuna Matata Outdoor 20202021 Baby Trekking ?A spasso con Yaya? Otto tappe per un progetto dedicato ai più piccoli per avvicinarli al mondo delle escursioni e alla conoscenza della natura che li circonda. A cura dell?associazione Hakuna Matata Outdoor. Info: tel. 335 7030719 | Web: www.hakunamatataoutdoor.com | FB: Hakuna Matata Outdoor. ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino a domenica 18) ?Crescendo? - Equilibrio, partecipazione e intensità per un film che meriterebbe un?ampia diffusione. Questo nuovo film di Dror Zahavi narra il tentativo di creare una orchestra di giovani musicisti palestinesi ed israeliani. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Marina di Scarlino - Swan One Design Worlds Manifestazione velica organizzata dal Club Nautico Scarlino con il supporto tecnico di Marina di Scarlino e Scarlino Yacht Service nelle acque antistanti il porto della Marina di Scarlino in loc. Puntone (fino al 17 ottobre). Info: www.clubnauticoscarlino.com info@clubnauticoscarlino.com ? Monte Argentario - Argentario Fishing Cup Gara di pesca a traina col vivo nella fascia di mare antistante il Monte Argentario. Info: tel. 339 4890111 ? 348 2722943 ? Santa Fiora - Marrone in Festa a pranzo (12:30-14:30) e a cena (19:00-22:00) Auditorium della Peschiera Verranno servite pietanze a base di castagne e funghi dal catering locale. Per via delle norme Covid·19 la prenotazione è obbligatoria presso l?ufficio turistico sia per l?escursione che per i pasti | ore 15.30 Visita guidata nel borgo di Santa Fiora Alla scoperta del marrone | NEL PARCO: Caldar- roste e vino Monrecucco, Banchi con prodotti tipici in vendita, Musica tradizionale locale | Dalle 15.30 alle 18.30 Workshop Artistico. Fiori, ceramica e pittura per una giornata all?insegna del divertimento. DOMENICA 18 OTTOBRE ? Abbadia San Salvatore (Si) - Festa d?Autunno Torna, ad Abbadia San Salvatore, una nuova edizione della Festa dell?Autunno. Lo storico appuntamento con i gusti, sapori e colori d?autunno si svolgerà anche quest?anno e come da tradizione sarà spalmato in due weekend 9-10-11 e 16-17-18 ottobre 2020. Nelle vie del centro tornerà il mercatino ?Polvere e tarli? e i piccoli produttori locali,? ? Castiglione della Pescaia - Castiglione della Pescaia ed il suo territorio Visita guidata gratuite. Programma: ore 15.30 Castiglione della Pescaia, visita al borgo medievale marinaro di Castiglione della Pescaia. Una passeggiata alla scoperta di storia, arte e tradizioni di questo piccolo gioello delle nostre coste. Info e prenotazioni allo 0564 933678 ? Grosseto - Grosseto Vs. Pro Vercelli Quinta giornata del Campionato di Calcio 2020/2021 serie Lega Pro, Girone A, presso lo Stadio ?Carlo Zecchini?, ore 15 ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino a domenica 18) ?Crescendo? - Equilibrio, partecipazione e intensità per un film che meriterebbe un?ampia diffusione. Questo nuovo film di Dror Zahavi narra il tentativo di creare una orchestra di giovani musicisti palestinesi ed israeliani. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cine- La Scriabin Concert Series è tornata ai Bigi ette matinée di grande musica nella Chiesa dei Bigi di Grosseto con Scriabin Concert Series. La rassegna ? organizzata dall?Associazione musicale Scriabin presieduta da Antonio Di Cristofano con il Comune di Grosseto, il Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura e l?Orchestra sinfonica ?Città di Grosseto? ? torna a proporre nuovi appuntamenti dopo il grande successo dei primi concerti andati in scena all?inizio dell?anno, la cui serie era stata interrotta dall?emergenza Covid. E lo fa con un cartellone che recupera le esibizioni cancellate aggiungendo altri artisti, da tutta Italia e dal resto del mondo. Il primo appuntamento è andato in scena il 20 settembre alle ore 11.30 nella Chiesa dei Bigi (luogo, giorno e ora sono gli stessi per ogni concerto) con Anfisa Bobylova; di seguito Murad Abasov (11 ottobre), Paolo Scafarella (25 ottobre), Filippo Tenisci (8 novembre), Arcadie Triboi (22 novembre), Alexey Trushechkin (6 dicembre) e Alvise Pascucci (20 dicembre). Le prevendite sono già aperte: il biglietto costa 10 euro e dà diritto a un posto unico e assegnato. Per prenotare il proprio posto è possibile chiamare l?infoline al numero 392 1019472. I tagliandi rimanenti saranno messi in vendita in biglietteria 30 minuti prima del concerto. «Crediamo davvero molto nella formula di questa rassegna ? dice il direttore artistico di Scriabin Concert Series, Antonio Di Cristofano ? e gli ottimi risultati dei primi concerti ci hanno dato ragione. Tutti sold out. Il pubblico è rimasto affascinato dalla splendida combinazione tra la qualità dei musicisti e l?eccezionalità della location: un?occasione per vivere un?esperienza unica. Purtroppo l?emergenza sanitaria e il lockdown che ne è seguito ci avevano costretto ad annullare alcuni appuntamenti e abbiamo potuto recuperarne solo due, a giugno. Adesso riproponiamo un cartellone completo di sette concerti, ovviamente seguendo ogni prescrizione possibile affinché l?evento si svolga in piena sicurezza». Per tutte le informazioni sui singoli appuntamenti della rassegna è possibile anche consultare la pagina Facebook Scriabin Concert Series. Nella foto: il maestro Antonio Di Cristofano al piano nella Chiesa dei Bigi alla presentazione della scorsa edizione L?AGENDA ? 113 L?AGENDA Un mare di vele e barche in autunno all?Argentario Cala Galera con il Circolo Nautico e della Vela Argentario Sì, saranno centinaia le imbarcazioni e le tavole che veleggeranno nel mare dell?Argentario questo autunno nelle regate e eventi sportivi organizzati dallo storico Circolo Nautico e della Vela di Cala Galera ? Porto Ercole. N ello specifico, in questo periodo turisti e residenti ? dopo la 46th Windsurfer Italian Championships e la Veleggiata dell?Argentario ? potranno seguire, il 3 e il 4 ottobre la regata Nazionale Sunfish con base sulle spiaggette di Porto Ercole, il 10 ottobre Pescargentario, il 24 e il 25 ottobre l?inizio del 2° Campionato Unificato della Costa d?Argento ? 44° Campionato Invernale dell?Argentario e dal 29 al 31 ottobre la Melges 32 World League Final con la partecipazione di circa 15 equipaggi provenienti da tutta Europa. Grazie al CNVA il prestigio internazionale del Promontorio nel mondo della Vela e dello Yachting continua e aumenta; tutti questi eventi sono finalizzati alla valorizzazione dell?Argentario e delle sue risorse. La storia del Circolo Nautico e della Vela Argentario nasce dalla fusione avvenuta nel 1974 fra il Circolo Vela Argentario ed il Circolo Nautico Porto Ercole, entrambi fondati nel 1963 con sede, pontili e strutture in Porto Ercole. Con la costruzione, nei primi anni settanta, del nuovo Marina di Cala Galera, i due circoli decidono nel 1975 di unirsi e di trasferire la sede nel nuovo Marina dove viene miglio- 114 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 rata di anno in anno e dotata successivamente di bar, ristorante e zona balneare con terrazza prendisole; rimangono invece in Porto Ercole i due pontili galleggianti Nord e Sud. Negli ultimi 20 anni il Circolo ha consolidato le proprie strutture e la propria posizione come centro di vita sociale e sportiva di Porto Ercole e dell?Argentario. Le strutture infatti, sia a mare che in terra, hanno visto un continuo e costante miglioramento. L?attività sportiva è rimasta sempre intensa: oltre all?ormai tradizionale Campionato Invernale con la partecipazione di numerose imbarcazioni, sono stati organizzati vari campionati nazionali ed europei e tappe dei circuiti nazionali delle classi più affermate e prestigiose, dai Mumm 30 ai Beneteau 25, dai First 40.7 agli Ufo 22 per non parlare dei J/24 che presso il Circolo hanno fatto la base della loro Flotta Argentario, la più numerosa ed attiva in Italia, con oltre trenta J/24. Il Circolo si è anche dotato di un J/24 sia per fare Scuola Vela aperta sia ai giovani che ai meno giovani. Marinareschi auguri al CNVA per tutte le prossimi attività nautiche da parte di Maremma Magazine e di Artemare Club nostro informatore. mastella.com ? Grosseto ? Escurione UISP Calendario di escursioni a cura dell?UISP ? Comitato Territoriale Grosseto Lega Montagna. Programma: Val d?Orcia: ?Latte di luna? da Pienza a Monticchiello. Partenza alle ore 8,45 (salvo diverso avviso) da via Ravel-via Grieg a Grosseto (vecchia sede UISP). Le attività sono rivolte ai soci e organizzate da volontari. La quota di partecipazione è richiesta per la copertura dei costi di segreteria e pubblicità . Info sull?escursione: Gabriella (347.8648973), Nivio (370.3794027). Info su acquisto tessere e abbonamenti: UISP viale Europa 161, tel. 0564.417756, Nivio 370.3794027. ? Monte Argentario - Argentario Fishing Cup Gara di pesca a traina col vivo nella fascia di mare antistante il Monte Argentario. Info: tel. 339 4890111 - 348 2722943 ? Santa Fiora - Marrone in Festa ore 09.30 Visita guidata nel borgo di Santa Fiora Alla scoperta del marrone | pranzo (12.30-14:30) Auditorium della Peschiera Verranno servite pietanze a base di castagne e funghi dal catering locale. Per via delle norme Covid·19 la prenotazione è obbligatoria presso l?ufficio turistico sia per l?escursione che per i pasti | NEL PARCO: Caldarroste e vino Monrecucco, Banchi con prodotti tipici in vendita, Musica tradizionale locale ? Siena - Treno Natura Viaggio in treno su littorine d?epoca attraverso la val d?Arbia, la Val d?Orcia e le Crete senesi. Programma: Trequanda > ?Festa dell?olio nuovo? (treno a vapore da Siena) - Sapori antichi e terrecotte. Info: Ferrovia della Val d?Orcia, tel. 0577 207413 oppure 338 8992577 GIOVEDà 22 OTTOBRE ? Grosseto - Orchestra Sinfonica Città di Grosseto - Stagione concertistica 2020 Rassegna concertistica promossa dall?Associazione Musicale Orchestra Città di Grosseto, in collaborazione con il Comune di Grosseto, la Fondazione Grosseto Cultura e la Regione Toscana. Programma: ore 21.15 Chiesa di San Francesco - Johannes Rieger direttore, Marco Vincenzi pianoforte. Musiche di L. v. Beethoven Concerto per pianoforte e orchestra n.3 in Do min. op. 37, L. v. Beethoven Sinfonia n.2 in Re magg. op. 36. Info: tel. 0564 491805, www.orchestragrosseto.it ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino al 25 ottobre) ?Undine - un amore per sempre? - Un film emotivamente potentissimo, ermetico da comprendere, emozionante da vedere. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com VENERDà 23 OTTOBRE ? Follonica - FolloWme Fotografia Incontri Teatro Cinema - 11^ Edizione. Chi ti credi di essere? di Assunta Cacciottolo. Incontro con l?autrice e Claudia Musolesi esperta di storia delle donne e delle identità di genere, presso la Pinacoteca Civica, ore 17.45. In collaborazione con Associazione Olympia De Gouges. Necessaria la prenotazione ? Follonica ? Teatro on air teatro accessibile Rassegna autunnale di spettacoli a cura del Comune di Follonica con il contributo di Fondazione CR Firenze per il progetto Nuovi Pubblici e della Regione Toscana. La rassegna fa parte del progetto del Comune di Follonica ?Il Teatro Fuori dal Teatro? con la direzione artistica di Eugenio Allegri. Programma: PAOLO BRIGUGLIA in ?NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI? di Fabio Geda. à obbligatoria la prenotazione presso il Museo Magma (interno ex Ilva Follonica), tel. 0566 59027 (aperto dal martedì alla domenica dalle ore 15.30 alle ore 19.00) oppu- re alla biglietteria del Teatro il giorno dello spettacolo, dalle ore 20 fino a esaurimento dei posti disponibili. Ingresso 10 euro. Info e diretta streaming: www.teatro-on-air.it - Facebook: teatro accessibile ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino al 25 ottobre) ?Undine - un amore per sempre? - Un film emotivamente potentissimo, ermetico da comprendere, emozionante da vedere. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com SABATO 24 OTTOBRE ? Follonica - 44° Trofeo Maremma Percorso radicalmente rivisto rispetto alle passate edizioni per attenersi alle regole per il contenimento epidemiologico e logistica ridisegnata saranno i caratteri della gara, in programma per il 24 e 25 ottobre, ospitando anche le vetture storiche per l?ultima prova del Trofeo di III zona e le ?All Stars?. Prevista una speciale iniziativa per le vetture Renault Clio S1600, chiamate a raccolta per una vera e propria ?gara nella gara?. L?evento previsto ?a porte chiuse?, secondo le normative governative e federali vigenti è un classico autunnale a livello nazionale, organizzato da MaremmaCorse 2.0. Direzione Gara, Segreteria e centro media dell?evento saranno alla Fonderia 1, dentro il comprensorio della Città Fabbrica di Follonica, ex Ilva. Info: www.maremmacorse.com ? Grosseto - Hakuna Matata Outdoor 20202021 Calendario di escursioni trekking e hiking a cura dell?associazione Hakuna Matata Outdoor. Programma: Arcidosso - Merigar visita Centro Buddista. Info: tel. 335 7030719 | Web: www.hakunamatataout- door.com ? Grosseto - Eventi al Museo - Stagione 2020 Ciclo di iniziative culturali a cura del Museo di Storia Naturale della Maremma presso la propria sede in Strada Corsini 5. Programma: ore 10 I funghi dei nostri boschi con Claudia Perini. Info: tel. 0564 488571, www.museonaturalemaremma.it ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino al 25 ottobre) ?Undine - un amore per sempre? - Un film emotivamente potentissimo, ermetico da comprendere, emozionante da vedere. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Grosseto - Raccontare Grosseto 2020 Visite guidate gratuite a cura dell?assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Grosseto. Programma: ore 16.00 Le Clarisse e la collezione Luzzetti (ingresso al museo a pagamento). Punto di ritrovo: Grosseto: Ufficio Informazioni Turistiche Corso Carducci 5. Info: info@grossetoturismo.it tel. 0564 488573, www.quimaremmatoscana.it ? Monte Argentario - 2° Campionato Unificato della Costa d?Argento ? 44° Campionato Invernale dell?Argentario Manifestazione velica organizzata dallo storico Circolo Nautico e della Vela di Cala Galera ? Porto Ercole ? Pancole-Monteriggioni - Via Francigena dal santuario di Pancole a Monteriggioni Escursione trekking e hiking a cura dell?associazione Hakuna Matata Outdoor. La Via Francigena nel suo lungo e variegato tratto toscano offre molteplici possibilità a chi la vuole percorrere, un weekend, una tappa alla volta, una settimana filata o solo alcuni pezzi scelti in base alle mete più interessanti. Hakuna Matata Outdoor ha scelto per il week end del 24 e 25 ottobre uno dei tratti più belli e suggestivi che possiamo trovare in Toscana, saranno 2 giorni di trekking che porteranno dal santuario di Pancole a Monteriggioni passando per San Gimignano e Colle Val d?Elsa per un totale di circa 34 km. Percorrendo questo tratto della via Francigena si aprono orizzonti vastissimi sulla Val d?Elsa, dove si cammina seguendo fedelmente le orme dell?arcivescovo Sigerico. I partecipanti si troveranno immersi nella solitudine dei campi di grano, contemplando paesi lontani, una costellazione di borghi e sui crinali, tra gli ulivi, i casali e le pievi romaniche. Programma del 24: 1° giorno: Percorso: Santuario di Pancole ? Colle Val d?Elsa. Durata: 8 ore. Lunghezza: 19 km. Quota massima: 364 mt. Dislivello complessivo: 380 mt. Interesse: storico, panoramico. Pranzo al sacco. Ritrovo (per chi parte da Grosseto) ore 7,00 parcheggio Decathlon c/o centro commerciale Maremà e trasferimento in auto al santuario di Pancole (per altre città , ritrovo al santuario alle ore 9,30). Visita al santuario di Pancole prima di iniziare il pellegrinaggio e di risalire verso il caratteristico abitato di Collemucioli e da qui all?incantevole Pieve di Cellole. Il percorso sarà prevalentemente su strade bianche con leggeri sali scendi delle caratteristiche colline della campagna senese prima di giungere a San Gimignano, una delle mete più frequentate della Toscana che, se raggiunta a piedi, assume un sapore diverso e inedito. Visita della città si riprende il cammino e dopo un tratto in saliscendi, si arriva in prossimità di una delle tappe di Sigerico, ad oggi non ancora localizzata con esattezza: Molino d?Aiano per poi prendere la variante che porterà a Colle Val d?Elsa. Giunti in hotel si effettua il check-in per la sistemazione nelle camere, in attesa della cena nel ristorante dell?hotel. Serata libera per visitare il centro storico di Colle Val d?Elsa. Info: tel. 335 7030719 | Sito web: L?AGENDA ? 115 L?AGENDA www.hakunamatataoutdoor.com ? Santa Fiora - Marrone in Festa a pranzo (12:30-14:30) e a cena (19:00-22:00) Auditorium della Peschiera Verranno servite pietanze a base di castagne e funghi dal catering locale. Per via delle norme Covid·19 la prenotazione è obbligatoria presso l?ufficio turistico sia per l?escursione che per i pasti | ore 15.30 Visita guidata nel borgo di Santa Fiora Alla scoperta del marrone | NEL PARCO: Caldarroste e vino Monrecucco, Banchi con prodotti tipici in vendita, Musica tradizionale locale ? Saturnia (Manciano) ? ?La Maremma che fa bene? Un weekend all?insegna del benessere e dell?alimentazione consapevole organizzato da Fattoria la Maliosa in collaborazione con Gianpaolo Usai di Cibo Serio e Agriturismo Saturnia Fontenuova. Due giorni alla scoperta della Maremma naturale dedicato a chi vuole sentirsi bene, in un ambiente naturale incontaminato. L?evento prevede per i partecipanti due pacchetti diversi: 100 euro a persona solo per la giornata del sabato (esclusa cena e pernottamento), 130 euro a persona senza pernottamento, 250 euro a persona con 2 pernottamenti e tutte le attività . La prenotazione è obbligatoria, entro il 10 ottobre: tel. 3271860416. Info: www.fattorialamaliosa.it ? Scansano ? Conferenze Emozionali Ciclo di conferenze emozionali a cura di Giacomo Moscato in collaborazione con l?UNITRE Scansano, presso la Merenderia Gli Olmi in località La Poderina. Ingresso gratuito riservato ai tesserati UNITRE. Programma: ore 15 Ulisse. L?uomo dall?agile mente. Info: 340 724 3055 DOMENICA 25 OTTOBRE ? Castiglione della Pescaia - Castiglione della Pescaia ed il suo territorio Visita guidata gratuite. Programma: ore 15.30 Castiglione della Pescaia, visita al borgo medievale mari- 116 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 naro di Castiglione della Pescaia. Una passeggiata alla scoperta di storia, arte e tradizioni di questo piccolo gioello delle nostre coste. Info e prenotazioni allo 0564 933678, mail iat@comune.castiglionedellapescaia.gr.it ? Follonica - 44° Trofeo Maremma Percorso radicalmente rivisto rispetto alle passate edizioni per attenersi alle regole per il contenimento epidemiologico e logistica ridisegnata saranno i caratteri della gara, in programma per il 24 e 25 ottobre, ospitando anche le vetture storiche per l?ultima prova del Trofeo di III zona e le ?All Stars?. Prevista una speciale iniziativa per le vetture Renault Clio S1600, chiamate a raccolta per una vera e propria ?gara nella gara?. L?evento previsto ?a porte chiuse?, secondo le normative governative e federali vigenti è un classico autunnale a livello nazionale, organizzato da MaremmaCorse 2.0. Direzione Gara, Segreteria e centro media dell?evento saranno alla Fonderia 1, dentro il comprensorio della Città Fabbrica di Follonica, ex Ilva. Info: www.maremmacorse.com ? Grosseto - Grosseto Vs. AlbinoLeffe Settima giornata del Campionato di Calcio 2020/2021 serie Lega Pro, Girone A, presso lo Stadio ?Carlo Zecchini?, ore 15 ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino al 25 ottobre) ?Undine - un amore per sempre? - Un film emotivamente potentissimo, ermetico da comprendere, emozionante da vedere. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Grosseto - Escursioni e laboratori nella Maremma Grossetana Eventi gratuiti a cura delle Cooperative Maremmagica, Le Orme e Coopera, in collaborazione con il Comune di Grosseto. Prenotazioni obbligatorie, gruppi max 15 persone. Programma: PEDALANDO NELLA STORIA ?Grosseto in bicicletta?. Una visita insolita del centro storico in bicicletta alla scoperta dei principali monumenti della città . Durata 3 ore circa | Ritrovo IAT Grosseto ore 9.30 | Difficoltà bassa T=Turistico. Info e prenotazioni tel. 0564 488573 ? Grosseto - Scriabin Concert Series Sette matinée di grande musica nella Chiesa dei Bigi di Grosseto con Scriabin Concert Series recital pianistici con giovani talenti da tutto il mondo. La rassegna è organizzata dall?Associazione musicale Scriabin presieduta da Antonio Di Cristofano con il Comune di Grosseto, il Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura e l?Orchestra sinfonica ?Città di Grosseto? e va in scena presso la Chiesa dei Bigi con inizio alle ore 11.30. Programma: Paolo Scafarella. Info e prenotazioni: tel. 392 1019472 ? Monte Argentario - 2° Campionato Unificato della Costa d?Argento - 44° Campionato Invernale dell?Argentario Manifestazione velica organizzata dallo storico Circolo Nautico e della Vela di Cala Galera ? Porto Ercole ? Pancole-Monteriggioni - Via Francigena dal santuario di Pancole a Monteriggioni Escursione trekking e hiking a cura dell?associazione Hakuna Matata Outdoor. La Via Francigena nel suo lungo e variegato tratto toscano offre molteplici possibilità a chi la vuole percorrere, un weekend, una tappa alla volta, una settimana filata o solo alcuni pezzi scelti in base alle mete più interessanti. Hakuna Matata Outdoor ha scelto per il week end del 24 e 25 ottobre uno dei tratti più belli e suggestivi che possiamo trovare in Toscana, saranno 2 giorni di trekking che porteranno dal santuario di Pancole a Monteriggioni passando per San Gimignano e Colle Val d?Elsa per un totale di circa 34 LE MOSTRE Nella foto un?opera di Francesco Burla in mostra presso la Galleria d?Arte ?Il Quadrivio? a Grosseto dal 23 ottobre al 1° novembre IN CORSO > fino a domenica 4 ottobre prossimo (dal 22 settembre) ? Grosseto ?RASSEGNA D?ARTE CONTEMPORANEA? Rassegna di arte contemporanea di pittura, scultura e fotografia presso la Galleria d?Arte Il Quadrivio in viale Sonnino 100. L?esposizione vedrà protagonisti gli artisti dell?associazione Toscana Cultura di Firenze curata da Lucia Raveggi. In occasione dell?inaugurazione, che si terrà sabato 25 settembre alle 11, verrà realizzato un servizio televisivo per la trasmissione Incontri con l?arte di Toscana tv condotta dal giornalista Fabrizio Borghini. La mostra sarà aperta al pubblico con ingresso libero dalle ore 16.30 alle 19.30 > fino a domenica 11 ottobre prossimo (dal 24 luglio) ? Capalbio ?AUGMENTED LIBERTY? Mostra d?arte ed esperienze di realtà aumentata presso Capalbio e Galleria il Frantoio > fino a domenica 11 ottobre prossimo (dal 5 settembre) ? Saturnia (Manciano) ?QUANDO UN?EMOZIONE DIVENTA COLORE? Mostra collettiva dell?Associazione Grossetana Acquerellisti presso le sale espositive del Polo Culturale Pietro Aldi. L?esposizione registra la partecipazione di 14 espositori che presentano tre opere ciascuno per un totale di 42 opere esposte. Ingresso gratuito. Info: mail info@poloaldi.it > fino a giovedì 15 ottobre (dal 26 settembre) ? Massa Marittima MIRAGGI Mostra fotografica del pittore Claudio Ulivelli presso la Galleria Spaziografico in Vicolo del Ciambellano 7, nel centro storico di Massa Marittima. Orario: da martedì a domenica, 16.00-19.00. Info: Galleria Spaziografico, tel. 333 9777614 > fino a sabato 17 ottobre (dal 26 settembre) ? Castel del Piano ?DALLA VAL D?ORCIA AL MONTE AMIATA? Mostra fotografica personale di Marco Pizzirani allestita nelle splendide stanze di Palazzo Nerucci, dove ha sede l?Associazione Imberciardori. Una parte della mostra sarà allestita anche in sala consiliare, situata al piano terra di Palazzo Ginanneschi. L?evento è organizzato dall?Associazione Imberciadori con la collaborazione della Nuova Proloco e il patrocinio del Comune di Castel del Piano. Orari e giorni di apertura: da lunedì a venerdì 17-19, sabato e domenica dalle 11-13 e dalle 17 alle 19 > fino a sabato 31 ottobre 2020 (dal 19 settembre) ? Follonica FOLLOWME - FOTOGRAFIA INCONTRI TEATRO CINEMA - 11^ EDIZIONE Mostre di Stefano Schirato Risvegli e Andrea Frazzetta Turni di vita o di morte presso la Pinacoteca Civica > fino a domenica 1° novembre (dall?8 giugno 2019) - Prorogata ? Grosseto ?OLTRE IL DUOMO. IL POZZO DEL VANO IPOGEO E LE SUE RICCHEZZE? Mostra-evento organizzata dal Comune di Grosseto allestita e pensata come un percorso diffuso che si snoda tra Grosseto, Roselle e Alberese e che vede quali punti focali il MAAM Grosseto, il MSNM Grosseto, il Giardino dell?archeologia Grosseto, la Cattedrale Grosseto, il MuseoLab Grosseto, il Parco archeologico di Roselle e il Parco della Maremma - San Rabano. L?esposizione è il risultato di un progetto decennale portato avanti dalla Diocesi e dalla Soprintendenza, che oggi, grazie alla collaborazione di più Enti, si presenta finalmente alla comunità . Gli Enti che hanno collaborato e supportano il progetto sono: il Comune di Grosseto, la Diocesi, Unisi, la SABAP, il Polo Museale della Toscana, l?Associazione Speleologica Naturalistica Maremmana, il Parco della Maremma, la Fondazione Grosseto Cultura. L?esposizione è stata prorogata fino al 1 novembre 2020 dall?amministrazione comunale. Info: maam.comune.grosseto.it, https://www.facebook.com/Mu seoArcheologicoEDArteDellaMaremma > fino a domenica 1° novembre (dal 12 agosto) ? Vetulonia (Castiglione della Pescaia) ?ECCO VETULONIA CELEBRE, VETULONIA MATER!? Vecchi scavi e nuovi racconti da Isidoro Falchi ai nostri giorni. Esposizione presso il Museo civico archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia. Info: tel. 0564 948058 ? 0564 927241 INIZIANO 7>18 ottobre ? Grosseto ?100 GIANNI RODARI? Mostra di disegni ispirati alle opere di Gianni Rodari presso la Galleria d?Arte ?Il Quadrivio? in viale Sonnino 100. Nell?anno delle celebrazioni a lui dedicate, 43 autori hanno dato la loro personale interpretazione delle opere Rodariane. Inaugurazione 10 ottobre ore 16,30. Info: tel. 23 ottobre>1 novembre ? Grosseto FRANCESCO BURLA Mostra personale presso la Galleria d?Arte ?Il Quadrivio? in viale Sonnino 100. Inaugurazione 23 ottobre ore 17. Orario: 17-20. 23 ottobre>10 gennaio 2021 ? Grosseto LA BELLEZZA SVELATA Un tondo inedito di Botticelli dalla Collezione Luzzetti. Mostra a cura di Mauro Papa e Giovanni Gazzaneo presso il Polo culturale Le Clarisse, Via Vinzaglio 27 ? Grosseto. Il prestito del capolavoro, proveniente dalla collezione fiorentina di Gianfranco Luzzetti, è stato richiesto dalla Diocesi di Grosseto per la manifestazione annuale ?La Settimana della Bellezza?. Info: tel. 0564 488066-067-547, www.clarissegrosseto.it L?AGENDA ? 117 L?AGENDA Trofeo Maremma 2020, tutto pronto per l?edizione ?light? Percorso radicalmente rivisto rispetto alle passate edizioni per attenersi alle regole per il contenimento epidemiologico e logistica ridisegnata saranno i caratteri della gara, in programma per il 24 e 25 ottobre U na gara completamente rivoluzionata rispetto al passato, il 44° Trofeo Maremma, un classico autunnale a livello nazionale, una delle poche gare rimaste in calendario, per il 24 e 25 ottobre, dopo la rimodulazione della stagione a causa della emergenza epidemiologica da Covid19. Proprio questo particolare momento nell?aspetto socio-sanitario che si protrae dall?inizio anno ha costretto addetto ai lavori, con possibili limitazioni previste anche per gli operatori media. Note importanti arrivano dal disegno del percorso, ?notizie? certamente apprezzate dal tessuto sportivo regionale e nazionale, con il ritorno, dopo cinque anni di assenza, della celebre prova della ?Marsiliana? (Km. 5,900), alla quale saranno affiancate le riproposte ?Gavorrano-Eni Rewind? (Km. 8,400) e ?Capanne? (Km. 6,700), l?organizzazione di MaremmaCorse 2.0 a ripensare radicalmente l?evento per adeguarlo al protocollo previsto dalla Federazione, quindi riducendo tempi di svolgimento e chilometraggio complessivo come anche di distanze competitive. MaremmaCorse 2.0 sottolinea che la gara sarà a porte chiuse. Lungo le prove speciali NON sono previste zone specifiche per il pubblico e tutte le aree nevralgiche della competizione non ammetteranno presenza di persone se non gli addetti ai lavori, nel numero previsto dal protocollo sanitario vigente. Il parco assistenza, il riordino, la direzione gara oltre alla cerimonia di partenza e di arrivo permetteranno l?accesso solo al personale tutte da ripetere per tre occasioni, quindi con un totale complessivo cronometrato di 63 Km. a fronte del totale che misura ne misura 241,800. Nuova location anche per la Direzione Gara, come anche per la Segreteria ed il centro media dell?evento: saranno alla Fonderia 1, dentro il comprensorio della Città Fabbrica di Follonica, ex Ilva. Il 44° Trofeo Maremma sarà valido per il Trofeo Rally Toscano e anche quale ultima prova del Trofeo Rally di III Zona per auto storiche, oltre ad ospitare vetture ?All Stars?, modelli di particolare interesse storico-sportivo che non faranno competizione ma solo transito lungo il percorso di gara. Info: www.maremmacorse.com 118 ? Maremma Magazine ? Ottobre 2020 km. Percorrendo questo tratto della via Francigena si aprono orizzonti vastissimi sulla Val d?Elsa, dove si cammina seguendo fedelmente le orme dell?arcivescovo Sigerico. I partecipanti si troveranno immersi nella solitudine dei campi di grano, contemplando paesi lontani, una costellazione di borghi e sui crinali, tra gli ulivi, i casali e le pievi romaniche. Programma del 25: Percorso: Colle Val d?Elsa ? Monteriggioni. Durata: 8 ore. Lunghezza: 15 km. Quota massima: 331 mt. Dislivello complessivo: 405 mt. Interesse: storico, panoramico. Pranzo al sacco. Dettaglio: ore 8,00 check-out in hotel e partenza per la seconda parte del pellegrinaggio con una delle tappe più belle della Via Francigena. Il primo tratto sarà percorso lungo il fiume Elsa, un parco fluviale dove sarà possibile ammirare il colore turchese delle sue acque, tra cascatelle, piccoli specchi d?acqua. Si proseguirà fino a giungere a Strove, con la sua bella Pieve romanica, passando dallo splendido complesso di Abbadia a Isola prima di raggiungere Monteriggioni, con la sua inconfondibile corona di torri. Al termine il transfer riporterà al punto di partenza. Info: tel. 335 7030719 | Web: www.hakunamatataoutdoor.com | FB: Hakuna Matata Outdoor. ? Punta Ala (Castiglione della Pescaia) ? 40° Campionato Invernale di Punta Ala Manifestazione velica a cura dello Yacht Club Punta Ala in collaborazione con il Marina di Punta Ala nello specchio acque antistante il Marina di Punta Ala (ore 11.00) ? Santa Fiora - Marrone in Festa ore 09.30 Visita guidata nel borgo di Santa Fiora Alla scoperta del marrone | pranzo (12.30-14:30) Auditorium della Peschiera Verranno servite pietanze a base di castagne e funghi dal catering locale. Per via delle norme Covid·19 la prenotazione è obbligatoria presso l?ufficio turistico sia per l?escursione che per i pasti | NEL PARCO: Caldarroste e vino Monrecucco, Banchi con prodotti tipici in vendita, Musica tradizionale locale ? Saturnia (Manciano) ? ?La Maremma che fa bene? Un weekend all?insegna del benessere e dell?alimentazione consapevole organizzato da Fattoria la Maliosa in collaborazione con Gianpaolo Usai di Cibo Serio e Agriturismo Saturnia Fontenuova. Due giorni alla scoperta della Maremma naturale dedicato a chi vuole sentirsi bene, in un ambiente naturale incontaminato. L?evento prevede per i partecipanti due pacchetti diversi: 100 euro a persona solo per la giornata del sabato (esclusa cena e pernottamento), 130 euro a persona senza pernottamento, 250 euro a persona con 2 pernottamenti e tutte le attività . La prenotazione è obbligatoria, entro il 10 ottobre: tel. 3271860416 ? info@fattorialamaliosa.it. Info: web www.fattorialamaliosa.it ? Siena - Treno Natura Viaggio in treno su littorine d?epoca attraverso la val d?Arbia, la Val d?Orcia e le Crete senesi. Programma: Montalcino > ?63^ Sagra del Tordo? (treno a vapore da Siena) - Festa nella terra del Brunello. Info: Ferrovia della Val d?Orcia, tel. 0577 207413 oppure 338 8992577 GIOVEDà 29 OTTOBRE ? Follonica ? FolloWme Fotografia Incontri Teatro Cinema - 11^ Edizione. Atomi d?istanti. Spettacolo della Compagnia dei Gattopicchi presso il Teatro Fonderia Leopolda, ore 21.15. Entrata Libera. Necessaria la prenotazione ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino al 1° novembre) ?Palazzo di Giustizia? - Una storia di microresilienza giovanile e femminile sotto le mentite spoglie del courtroom drama. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Monte Argentario - Melges 32 World League Final Manifestazione velica organizzata dallo storico Circolo Nautico e della Vela di Cala Galera ? Porto Ercole con la partecipazione di circa 15 equipaggi provenienti da tutta Europa (fino al 31 ottobre). VENERDà 30 OTTOBRE ? Follonica ? FolloWme Fotografia Incontri Teatro Cinema - 11^ Edizione. Atomi d?istanti. Spettacolo della Compagnia dei Gattopicchi presso il Teatro Fonderia Leopolda, ore 21.15. Entrata Libera. Necessaria la prenotazione ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino al 1° novembre) ?Palazzo di Giustizia? - Una storia di microresilienza giovanile e femminile sotto le mentite spoglie del courtroom drama. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Massa Marittima - Associazione Amici della Musica Stagione concertistica alla 48esima edizione che prevede sette concerti in varie formazioni, ma viene dato ampio spazio anche all?aspetto didattico, con corsi di alto perfezionamento sotto la guida del M° Pier Narciso Masi del Centro Studi Musica & Arte di Firenze, affiliato al Miur. Programma: Portale delle Arti ore 18.00 Fabrizio Bono-Maurizio Morgantini Violino e Pianoforte. Info: tel. 328 826 4928 ? 335 698 3307 ? Monte Argentario - Melges 32 World League Final Manifestazione velica organizzata dallo storico Circolo Nautico e della Vela di Cala Galera ? Porto Ercole con la partecipazione di circa 15 equipaggi provenienti da tutta Europa (fino al 31 ottobre). SABATO 31 OTTOBRE ? Castiglione della Pescaia - Castiglione della Pescaia ed il suo territorio Visita guidata gratuite. Programma: ore 15.30 Castiglione della Pescaia, visita al borgo medievale marinaro di Castiglione della Pescaia. Una passeggiata alla scoperta di storia, arte e tradizioni di questo piccolo gioello delle nostre coste. Info e prenotazioni allo 0564 933678 ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino al 1° novembre) ?Palazzo di Giustizia? - Una storia di microresilienza giovanile e femminile sotto le mentite spoglie del courtroom drama. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Grosseto - Hakuna Matata Outdoor 20202021 Baby Trekking ?A spasso con Yaya? Otto tappe per un progetto dedicato ai più piccoli per avvicinarli al mondo delle escursioni e alla conoscenza della natura che li circonda. A cura dell?associazione Hakuna Matata Outdoor. Info: tel. 335 7030719 | Web: www.hakunamatataoutdoor.com ? Monte Argentario - Melges 32 World League Final Manifestazione velica organizzata dallo storico Circolo Nautico e della Vela di Cala Galera ? Porto Ercole con la partecipazione di circa 15 equipaggi provenienti da tutta Europa (fino al 31 ottobre). ? Pitigliano - ?Pitigliano Walks & Trekking? Ciclo di escursioni promosso dal Comune di Pitigliano con il supporto organizzativo del Centro culturale Fortezza Orsini. A pagamento. Programma: ore 17 La notte della luna blu - Dal centro storico lungo la Selciata, strada panoramica che si snoda attorno alla rupe. Info e prenotazioni: tel. 350 038 2685 DOMENICA 1° NOVEMBRE ? Grosseto ? Escurione UISP Calendario di escursioni a cura dell?UISP ? Comitato Territoriale Grosseto Lega Montagna. Programma: Le sorgenti dell?Albegna. Partenza alle ore 8,45 (salvo diverso avviso) da via Ravel-via Grieg a Grosseto (vecchia sede UISP). Le attività sono rivolte ai soci e organizzate da volontari. La quota di partecipazione è richiesta per la copertura dei costi di segreteria e pubblicità . Info sull?escursione: Fabio (347 3633905). Info su acquisto tessere e abbonamenti: UISP viale Europa 161, tel. 0564.417756, Nivio 370 3794027 ? Grosseto - Hakuna Matata Outdoor 2020-2021 Calendario di escursioni trekking e hiking a cura dell?associazione Hakuna Matata Outdoor. Programma: Le sorgenti della contea del Vivo d?Orcia. Info: tel. 335 7030719 | Web: www.hakunamatataoutdoor.com ? Grosseto ? Cinema d?essai Ciclo di proiezioni di cinema d?essai presso il CINEMA STELLA in via Mameli 24 c/o Dopo Lavoro Ferroviario. Programma: ore 17,00 e 21,15 (fino al 1° novembre) ?Palazzo di Giustizia? - Una storia di microresilienza giovanile e femminile sotto le mentite spoglie del courtroom drama. Info: tel. 0564 27069 (risponde una segreteria telefonica), mail: info@cinemastella.com ? Pisa-Livorno-Cecina - Treno Natura Viaggio in treno su littorine d?epoca attraverso la val d?Arbia, la Val d?Orcia e le Crete senesi. Programma: ?Il treno del sale? (treno a vapore da Pisa, Livorno e Cecina) - Treno storico a vapore da Pisa, Livorno e Cecina alla scoperta delle Saline di Volterra. Info: Ferrovia della Val d?Orcia, tel. 0577 207413 oppure 338 8992577 L?AGENDA ? 119 LE NEWS LE NEWS SAN ROCCO FESTIVAL: OTTIMA LA PRIMA! UN FESTIVAL INNOVATIVO CHE SI à FATTO APPREZZARE DAL PUBBLICO Con un appassionante racconto di Carlo Bonazza, grande fotografo grossetano, sui primi viaggiatori-fotografi in Maremma, che ha restituito visioni inaspettate e sorprendenti del territorio è calato il sipario sul San Rocco Festival andati in scena nel mese di agosto a Marina di Grosseto e Principina a Mare. Un festival che ha saputo intrecciare grandi artisti nazionali e storie locali esemplari, in un mix di linguaggi: teatro, musica, danza, cinema e arti visive. 15 serate di spettacolo, 4 appuntamenti per bambini, una mostra di video e immagini durata 15 giorni, 2 nuove produzioni. Un festival che si mette con decisione al vertice della produzione artistica di Grosseto e della Toscana. A conclusione di questa importante esperienza Loretta Teresini, presidente della Pro Loco di Marina di Grosseto e Principina a Mare, dichiara: «Il San Rocco Festival è nato dall?esigenza di creare un evento che sia parte di un progetto più ampio e che veda al suo centro la riqualificazione e rigenerazione del nostro territorio. La Pro Loco di Marina di Grosseto e Principina a Mare ha avuto a cuore questo progetto, pensato e ragionato nel corso di numerosi incontri con il nostro direttore artistico, Giorgio Zorcù, perché crediamo nella valorizzazione della cultura e dell?arte come metodo vincente per attrarre turismo e per Giorgio Zorcù 120 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 Nella foto, da sin. Gaetano Telloli, Antonello Ricci, Giorgio Zorcù, Loretta Teresini, Susanna Cecchi, Carlo Bonazza, Corrado Barontini, Francesco Ciarapica ?Dieci chili di arselle? sostenere uno dei settori che maggiormente si sono trovati in difficoltà a seguito del covid. Le scelte coraggiose e innovative del regista Giorgio Zorcù sono state comprese ed apprezzate dal pubblico: per tutti gli eventi abbiamo avuto la platea al completo, ricevuto plausi e sostegno per la qualità di quanto proposto e per l?ordine e la sicurezza in cui si sono svolti. Ampio spazio è stato dedicato al San Rocco Festival sulla stampa locale e su quella regionale, sulle tv locali e sui social. Tutto questo ci gratifica ed è un risultato importante, che avvalora l?idea che la promozione del territorio passi anche attraverso l?arte e la cultura. Un sentito ringraziamento va all?Amministrazione Comunale, che è stata coorganizzatrice, ed ai nostri sponsor, senza cui non avremmo potuto realizzarlo. Nella speranza e con la volontà che questo sia un primo passo che vada nella direzione della crescita e dello sviluppo di un territorio fortemente attrattivo per il suo ambiente naturale, ma che ha bisogno di riscattarsi ritrovando la propria identità culturale, legando insieme le proprie tradizioni, tutelando il patrimonio naturalistico e paesaggistico, sviluppando le proprie infrastrutture e migliorando la qualità dei servizi volti alla comunità ed al turista. Nostro auspicio è anche il recupero ed il restauro del Forte San Rocco, simbolo di Marina di Grosseto, che ha dato il nome al Festival ed è stato anche fondale degli spettacoli rappresentati a Marina di Grosseto. Una volta restaurato potrebbe essere messo a servizio della collettività per fini culturali; a tal proposito è ancora possibile votare il Forte San Rocco all?interno della campagna del FAI ?I Luoghi del Cuore?». Nella serata conclusiva del San Rocco Festival, dedicata all?identità della Maremma, come detto, Carlo Bonazza, fotografo grossetano, editore e insegnante di fotografia, creatore di ricerche e libri di immagini sui luoghi, il paesaggio e le trasformazioni della sua terra, ha presentato il suo più recente lavoro: ?Un?idea di Maremma, la versione dei fotografi 18601960?. Si è trattato di una storia per immagini, una serata di proiezione e racconto: come i fotografi hanno rappresentato questa terra, le loro vite, la loro visione, le tracce che hanno lasciato. Fra gli altri viaggiatori, infatti, anche i fotografi hanno percorso la Maremma. I primi venivano con il mulo, piantavano la grossa macchina di legno nel fango, quando a guardarci dentro tutto era buio, sfumato e capovolto, forse apparivano solo fantasmi. Altri più tardi arrivavano in automobile fra la polvere e lo stupore, l?auto talvolta si vede, lucida e nera in un angolo della foto. Altri ancora avevano una piccola macchina nell?astuccio di cuoio ed erano veloci, quasi invisibili.Tutti si sono fermati, hanno scelto una posizione da cui guardare e raccolto nel loro rettangolo di vetro o di carta un frammento piccolo di un orizzonte grande, lo hanno fermato per sempre. Fra gli autori presentati c?è l?artigiano ottocentesco che girava per le poche NOTIZIE VARIE DALLA MAREMMA strade con il carro come camera oscura, alcuni eccellenti dilettanti di nobile famiglia proprietari di terre vastissime, qualche fotografo di paese, un antropologo svizzero che studiava la lingua dei contadini, il personaggio cosmopolita e avventuroso, il ?fotografo dei briganti?, gli intraprendenti reporter e i documentatori eventi e costumi. Ci sono anche gli onesti artigiani senza nome, realizzatori di campagne su incarico che facevano vedute calligrafiche e celebrative, fotografie ?in nome collettivo? per documentare le bonifiche o la riforma agraria o le semplici cartoline. Per finire una breve rassegna delle fotografie più amate, quelle degli affetti personali, incollate negli album di famiglia, sepolte nei cassetti di casa o appese a ingiallire al muro. Cose materiali, nate prima dell?epoca del diluvio fotografico, toccate, scritte, tagliate, strappate, sicuramente anche baciate, addirittura cucite. Una volta esposte nuovamente alla luce hanno cambiato sostanza: sono diventate reliquie. Fra gli autori presentati:Vincenzo Choquet, Piero Azzolino, Giulio Guicciardini, Felice Andreis, Ausonio Ulivi, Adolfo Denci, Paul Scheuermaier, i fratelli Alinari, Corrado Banchi, i fratelli Gori. L?attività artistica di Marina di Grosseto non si interrompe qui: nel mese di ottobre (come a settembre) proseguirà il cantiere creativo della seconda edizione di Dune - Arti Paesaggi Utopie, dopo la vittoria del bando Toscanaincontemporanea 2020, che la Regione Toscana e il Centro Pecci di Prato dedicano alle arti contemporanee. Le produzioni artistiche si svolgono all?Oasi San Felice, affiliata WWF di proprietà Allianz, e nelle isole dell?arcipelago toscano; i risultati si vedranno sulle piattaforme web della Pro Loco e dei soggetti partners: Comune di Grosseto, Fondazione Grosseto Cultura, MAAM e Parco Nazionale dell?Arcipelago Toscano. IL RICONOSCIMENTO ?BUON TALAMONESE? A PAOLO FANCIULLI PER LA CASA DEI PESCI Anche quest?anno il riconoscimento ?Buon Talamonese? dell?Associazione MareNatura è andato ad un uomo di mare, Paolo Fanciulli che si è distinto per la sua opera di protezione dei mari Il Cipressino d?Oro 2020 va a Rosanna Spina di Venturina Tutti i vincitori dell'ottava edizione del premio di poesia ?denominato ?Cipressino d?Oro?, organizzato dal Kiwanis club di Follonica. La cerimonia di premiazione si è svolta il 12 settembre nell?auditorium della parrocchia ?San Paolo della croce? a Follonica I l Cipressino d?Oro 2020 è andato a Rossana Spina di Venturina (Livorno) con la poesia ?Cum grano salis?. Sabato 12 settembre nell?auditorium della parrocchia di San Paolo della Croce di Follonica l?organizzatore del premio di poesia del Kiwanis Club di Follonica, Loriano Lotti ? insieme con la giuria composta dalla giornalista e critico letterario Daniela Cecchini di Roma (madrina dell?evento), l?editore e poeta Gordiano Lupi e lo scrittore Patrice Avella ? hanno consegnato i premi ai primi classificati dell?ottava edizione della rassegna. Anche quest?anno gli elaborati arrivati per il Cipressino d?Oro sono stati centinaia, da tutta Italia e dall?estero, e il lavoro degli esperti e del kiwaniano Lotti è durato mesi. Il tema di questa edizione, sicuramente impegnativo, era: ?Il pensiero omologato e la dipendenza emotiva nell?era tecnologica?. Oltre alla vincitrice assoluta Rosanna Spina, sono stati assegnati riconoscimenti a Gloria Venturini di Lendinara (Rovigo), seconda classificata con ?Orizzonti caduti? e a Sergio Pieri di Follonica, terzo classificato con ?La tastiera?. Il quarto posto è andato a Cristina Biolcati di Ponte San Niccolò (Padova) con ?Il nuovo Medio Evo?, il quinto a Alessandro Biagioni di Scarlino con ?Il libro?, il sesto a Cristina Gorelli di Follonica con ?Le mani che ho perso?, il settimo a Maria Grazia Franceschetti di Rovigo con ?L?amico digitale?, l?ottavo a Mara Righetti di Follonica con ?Naviga il mondo su un computer?, il nono a Tiziana Monari di Prato con ?I giorni di Luca?, decimo posto per Emilio Ferro di Follonica con ?Computer ben programmati?. Per la ?Sezione giovani? il primo premio è stato assegnato ai fratelli Riccardo e Gianluca Corapi di Pioltello (Milano) per la poesia ?I ragazzi del ventunesimo secolo?. Durante la cerimonia di premiazioRosanna Spina ne, presentata come da tradizione da Irene Scrivini, sono stati assegnati anche il ?Premio all?eccellenza? al missionario laico Claudio Turina per il costante impegno nell?attività umanitaria e il ?Premio alla cultura? conferito allo scrittore viareggino Andrea Genovali per l?appassionata e cospicua attività letteraria sulle tematiche sociali e culturali. Ancora riconoscimenti speciali sono stati assegnati al poeta fiorentino Carmelo Consoli, presidente della Camerata dei poeti di Firenze, a Andrea Fanetti di Piombino con la poesia ?Alza la testa? e a Lucilla Lazzarini di Piombino con la poesia ?Il confine?. LE NEWS ? 121 LE NEWS Manciano street music festival, 10 anni di successi 1600 persone, 20 volontari e 500 gadget venduti a sostegno del progetto. Va in archivio con successo la decima edizione del Manciano street music festival. Santinelli: ?Scommessa vinta. Ringrazio il pubblico che ha rispettato alla lettera i regolamenti per rendere questa edizione sicura ma di qualità ? S i è chiusa con la torta e dieci, bellissime, candeline la decima edizione del Manciano street music festival. La sorpresa, che di fatto ha chiuso un?edizione molto particolare, è arrivata proprio sul palco al termine del concerto dell?Antologia Guccini, dove il direttore artistico del festival, Michele Santinelli, ha suonato con il suo sax insieme al chitarrista Juan Carlos ?Flaco? Biondini, a Ellade Bandini ed Enzo Frassi. Un?altra serata sold out che ha messo in risalto l?ottima risposta del pubblico a un festival ormai entrato nel tessuto culturale non solo di Manciano ma di tutta la Maremma. ?Quest?anno realizzare il festival ? ha spiegato Michele Santinelli, direttore artistico dell?evento ? è stata davvero un?impresa: solo dei folli come noi otto componenti dell?associazione musicale Diego Chiti potevano pensare di realizzare un evento quest?anno e farlo di questo livello. Faccio un ringraziamento al pubblico che è intervenuto e che ha rispettato tutte le regole all?entrata, all?uscita e per tutto lo svolgimento del festival. Ringrazio tutti i ragazzi che ci hanno dato una mano con il merchandising, il Comune di Manciano che ci appoggia sempre e ci ha dato un contributo fondamentale e rin- 122 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 grazio i nostri tre sponsor, Banca Tema, Terme di Saturnia e Fondazione CR Firenze, senza i quali non avremmo potuto organizzare il festival. Ma il ringraziamento finale va all?Avis, per il sostegno, e alla Misericordia di Manciano che ogni sera è stata presente nell?area spettacoli con i suoi volontari dandoci una grande mano per la sicurezza degli eventi. Questo è un anno particolare; gli altri anni l?evento si svolgeva a giugno e in questo periodo eravamo già al lavoro per la nuova edizione, perciò adesso ci riposeremo qualche giorno e poi ripartiremo subito. Chissà che questa nuova versione del Manciano street music festival non ci faccia venire in mente qualcosa di nuovo??. Un?edizione organizzata con coraggio che ha visto la partecipazione di circa 1600 spettatori, tra i concerti principali e quelli organizzati la mattina e il pomeriggio, il sostegno di oltre 20 volontari e la vendita di ben 500 gadget per sostenere il festival. Ma il messaggio più importante arriva proprio dalla riuscita dei meccanismi che, insieme alla collaborazione del pubblico, hanno reso questa edizione un modello di riferimento per l?organizzazione degli eventi nel periodo del covid. con il progetto ?La Casa dei Pesci?. Nel 2019 l?aveva ricevuto l?ammiraglio Sergio Biraghi presidente del Circolo della Vela Talamone. L?appuntamento conviviale della consegna della targa al personaggio di Talamone negli ultimi due anni era stato organizzato alla Rocca, quest?anno per le limitazioni dell?emergenza coronavirus la cerimonia si è svolta il 6 settembre presso l?Ittiturismo del premiato. ?La Casa dei Pesci? è nata da un?idea di Paolo Fanciulli, pescatore ambientalista maremmano, progetto ambizioso e ben strutturato portato avanti da Ippolito Turco, supportato dalla Fondazione Grosseto Cultura, dall?amministrazione comunale e dal pubblico e si pone l?obiettivo di salvaguardare l?ecosistema marino di Talamone ed Orbetello da sempre minacciato dalla pesca a strascico, che pur essendo illegale, trova difficilmente dei seri impedimenti. Installando sui fondali blocchi dissuasori, 300 opere di marmo di noti artisti come Lea Monetti, Johann Goelles, John Cass, Giorgio Cutini, verrà realizzato anche un museo sottomarino vero e proprio come luogo di attrazione per i turisti, attraverso il quale raccontare, promuovere e sostenere il territorio, la cultura, l?arte e l?ambiente di Maremma. ?L?arte di salvare il mare? ha già posizionate nella Casa dei Pesci diverse opere marmoree. L?Associazione MareNatura di Talamone e Fonteblanda è stata costituita nel 2009 allo scopo di contribuire al sostegno, alla valorizzazione della nautica da diporto e delle strutture ad essa collegate nell?ambito territoriale del Golfo di Talamone nonché alla valorizzazione più in generale del territorio del Comune di Orbetello, promuovere la gestione in proprio o per conto terzi di aree portuali e/o attracchi marittimi destinati alla nautica da diporto, stabilire rapporti e collegamenti con enti, associazioni, movimenti, comitati, sia nazionali che internazionali, che possano contribuire al raggiungimento degli scopi sociali e individuare e favorire l?aggregazione all?interno del tessuto economico, locale e non, in grado di contribuire al fine degli scopi dell?associazione. Il Sindaco di Orbetello ha assegnato al Sodalizio il Canale di Talamone collettore allacciante occidentale per la sua manutenzione e messa in sicurezza, in questi anni con l?impegno degli associati sono stati rimossi oltre 30 natanti abbandonati semiaffondati, realizzata una passerella per un tratto di circa 50 metri lineari, rimossi numerosi corpi morti e ripulite le sponde del canale dalla vegetazione rendendo così più scorrevole e sicuro il deflusso delle acque. A Paolo Fanciulli congratulazioni da Maremma Magazine e Artemare Club nostro informatore. MONTEPESCALI: PREMIO NAZIONALE DI POESIA ?ELISABETTA FIORILLI?, ECCO TUTTI I VINCITORI DELLA XXVI EDIZIONE Il Circolo Culturale di Montepescali, borgo medievale nel Comune di Grosseto organizza ogni anno il Premio Nazionale di Poesia Elisabetta Fiorilli arrivato alla XXVI edizione. Un premio che è ormai un appuntamento atteso per i poeti di tutta Italia e che riserva una speciale sezione per gli autori della provincia di Grosseto. Malgrado l?emergenza sanitaria Covid, che ha impedito l?organizzazione della cerimonia pubblica per la consegna dei premi, la Giuria del concorso composta da Giovanna Tagliaferri (presidente), Giovanna Leoni, Giulio Gasperini, Adriano Poletto e Gianluca Franci ha esaminato e giudicato ben 957 liriche di 328 autori arrivate al premio. Dopo un attento e scrupoloso esame dei testi sottoposti a giudizio, ha deliberato i vincitori. Il primo premio (1500 euro) è andato a ?L?ultimo bambino di Auschwitz? di Carmelo Consoli di Firenze con la motivazione: ?Le vicende atroci e inumane dei campi di sterminio non possono essere dimenticate, tantomeno da un bambino superstite, ma apre alla speranza il fatto che da quelle nebbie, gravide di dolore e infamità , possano ancora apparire degli angeli.? Il secondo classificato (1000 euro di premio), è Manfredi della Versana Maria di San Marcellino (Caserta), con l?opera ?Erre ? mare nostro?. La motivazione da parte della giuria è stata questa: ?Sapiente maestria nella selezione dei termini che, sia per la ricercatezza dei vocaboli che per il suono della lettera simbolo, la erre, creano un ambiente inquieto, rumoreggiante, atroce. Il verso finale cesella, invece, il bisogno di pace e di amore.? Terzo classificato ( 500 euro), la poesia ?Tornate domani? di Armando Giorgi di Genova con la motivazione: ?La mancanza di un lavoro lede la dignità umana ed emargina. In questa poesia, la spirale negativa che deriva dalla disoccupazione è resa con asciutta dignità e misura e le situazioni sono scolpite con parole attente ed efficaci.? Per quanto riguarda il Premio speciale riservato agli autori della provincia di Grosseto la vincitrice è Laura Giorgi di Grosseto con la ?Ballata del non aquilone? con la motivazione: ?Poesia molto intensa e profonda dalle immagini originali e pregne di significati. La freschezza dei sogni infantili si confronta con una dura e illusoria realtà in un mondo di vinti.? Altre poesie segnalate nella sezione nazionale sono state: ?Due donne alla finestra sotto un cielo d?estate? di Maricla Di Dio Morgano, Calascibetta (Enna); ?Non restate nell?ombra? di Tiberio La Rocca, Subiaco (Roma); ?Che cosa posso offrire? di Benedetta Cinelli, Lizzano Belvedere (Bologna); ?Il cecchino? di Alberto Cocco, Cagliari; ?Il sipario strappato? di Saverio Chiti, San Miniato (Pisa); ?Risonanze? di Lorenzo Oggero, Pisa; ?Il Catai dalle cupole d?oro? di Claudio Alvigini, Lisbona (Portogallo); ?Antigone? di Claudio Guardo, Cles (Trento); ?Vieni a cercarmi dentro una fessura? di Monia Casadei, Cesena; ?Ci sarà tempo? di Angela Barbonetti, Avezzano (Acquila); ?Indomito? di Maurizio Bacconi, Roma. Le poesie segnalate per gli autori della provincia di Grosseto sono: ?L?estate perduta? di Giulia Malinverno, Arcidosso e ?Biglietti? di Andrea Chechi, Grosseto. INAUGURATO A SATURNIA IL MURO DEL PIRATA IN MEMORIA DI MARCO PANTANI à stato svelato il 9 settembre il Muro del Pirata dedicato a Marco Pantani (3.250 metri con pendenze che toccano anche il 22%). Dopo la conferenza stampa, tenutasi presso il Terme di Saturnia Resort, Tonina Pantani mamma di Marco, Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sport, Mirco Morini sindaco di Manciano e Andrea Gurayev, ideatore del progetto si sono portati in cima a Poggio Murella per svelare e inaugurare la statua che ricorda il Pirata. Pantani aveva passato alle Terme di Saturnia un periodo di riabilitazione dopo un incidente. In queste zone, di cui si era innamorato, aveva ripreso ad allenarsi ed aveva comprato infatti casa proprio in prossimità di Poggio Murella dove oggi il suo ricordo rimarrà per sempre indelebile. A partire dal mese di ottobre molte iniziative dedicate alla memoria di Pantani verranno intraprese, a cominciare da una cronoscalata sul Muro del Pirata. Il ricavato delle iscrizioni sarà devoluto alla Fondazione Marco Pantani per iniziative a supporto del ciclismo giovanile. ?à un piacere essere qui ? ha detto Tonina Pantani mamma di Marco ?. Marco amava molto questi luoghi dove veniva ogni volta che voleva staccare e ricaricare le batterie. Questa iniziativa della Cronoscalata del Pirata è una cosa che sarebbe piaciuta anche a mio figlio perché permetterà attraverso la nostra Fondazione di far crescere tanti giovani attraverso il ciclismo?. ?Il ciclismo ? ha sottolineato Paolo Bellino, amministratore delegato di RCS Sport ? è una piattaforma unica per la promozione del territorio. Questa giornata è importante non solo per il passaggio e l?arrivo della Tirreno-Adriatico, una delle corse più importanti a livello internazionale, ma anche per dare un segnale forte. Attraverso iniziative come quella di oggi del Muro del Pirata, si possono sviluppare sinergie e promuovere a livello turistico e sportivo le zone Nella foto, la stele dedicata a Pantani in cima al Muro del Pirata con Tonina Pantani, mamma di Marco LE NEWS ? 123 LE NEWS coinvolte?. Soddisfatto ovviamente anche Mirco Morini, sindaco di Manciano che ha detto: ?Oggi è una giornata che rimarrà nella storia per il nostro territorio. La bici, soprattutto in questo periodo, è uno dei mezzi più utilizzati e questa iniziativa è importante per la nostra regione dal momento che ci permetterà di sviluppare ancora di più il turismo in bicicletta?. Infine, Andrea Gurayev, in rappresentanza di Saturnia Bike, ha evidenziato: ?Si possono avere delle belle idee ma poi bisogna metterle in pratica. In questo caso ci siamo riusciti grazie all?impegno di tutti, RCS Sport, amministrazioni ed enti locali. Portare un tappa della Tirreno-Adriatico e realizzare il progetto del Muro del Pirata fino a qualche mese fa era impensabile ma adesso è realtà ?. CASTIGLIONE DELLA PESCAIA, INAUGURATA LA STATUA DELLO SCULTORE ALBERTO INGLESI ?L?ARCANGELO DEL MARE? Si è svolta l?11 settembre scorso in via Roma, a Castiglione della Pescaia, la cerimonia di inaugurazione della statua ?L?Arcangelo del mare?, a firma dello scultore Alberto Inglesi. La grande scultura in lastra di bronzo e legno, che rappresenta una divinità mitologica donna, è stata realizzata dallo scultore grossetano durante il mese di agosto all?interno del piazzale Maristella, a pochi metri di distanza da dove è stata posizionata. Inglesi ha composto dal nulla un?opera in un laboratorio all?aperto, che ha permesso a turisti e cittadini di assistere alle varie fasi di creazione fino alla completa realizzazione. L?idea di costruire, sotto gli occhi di chi di arte non s?intende e di chi invece ne ha fatto una ragione di vita, contiene un valore innovativo ed educativo. La statua è stata donata da Inglesi all?amministrazione comunale e collocata in via Roma, nella passeggiata storica di Castiglione della Pescaia, che nei prossimi mesi vedrà completarsi il suo restyling. Alberto Inglesi nasce a Grosseto da genitori senesi e vive la sua infanzia fra Braccagni e Castiglione della Pescaia, prima di trasferirsi a Siena. Dopo un lungo percorso di successi nel mondo lo scultore torna in Maremma dove il suo lavoro viene sempre più spesso ricercato per essere esposto. CONFERMATA LA BANDIERA LILLA PER IL TURISMO ACCESSIBILE A CASTIGLIONE DELLA PESCAIA La ?Bandiera Lilla? continuerà a sventolare sul territorio di Castiglione della Pescaia fino al 2022. L?amministrazione comunale ha ricevuto nei giorni scorsi da parte della ?Società cooperativa Bandiera Lilla? di Savona, che si occupa della sua assegnazione, la riconferma per il prossimo biennio di questo prestigioso riconoscimento per gli obbiettivi raggiunti nell?ambito del turismo accessibile, frutto di un costante lavoro a favore della sostenibilità turistica e inclusiva delle strutture pubbliche quali i musei, la biblioteca, gli impianti sportivi, i parchi e gli edifici della cittadina costiera. «Castiglione della Pescaia ? fanno sapere dall?amministrazione ? è stato ritenuto un Comune accessibile, ma per la cooperativa Castiglione della Pescaia 124 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 ligure è andato anche oltre, superando lo standard previsto per ottenere il vessillo lilla, grazie alle continue azioni di miglioramento, offrendo un territorio sempre più fruibile. Oltre agli impianti sportivi del capoluogo e delle frazioni, alla biblioteca Italo Calvino, al palazzo comunale, agli uffici accoglienza turistica, all?area degli scavi e al museo civico archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia e al museo della Casa Rossa Ximenes, già positivamente valutati dalla commissione preposta, oggi abbiamo arricchito i parchi gioco del capoluogo con attrezzature inclusive delle quali ringraziamo l?associazione Nasdaq, sempre attenta alle necessità del territorio e sensibile alle esigenze dei bambini diversamente abili, per l?importante donazione. Anche la nostra ?spiaggia verde? è stata implementata con nuove pedane e da un maggior numero di postazioni da utilizzare per godere a pieno del nostro mare e abbiamo abbattuto tutte le barriere architettoniche presenti nel vialetto di accesso alla green beach, realizzando uno stradello pedonale in materiale ecocompatibile. La stessa attenzione, nel rispetto del regolamento ?Ra.Re?, registro rampe raccordate, è stata applicata ai lavori di riqualificazione del lungomare di ponente, evitando la formazione di eventuali scalini tra le varie pavimentazioni, in modo che tutti possano utilizzare in sicurezza e con facilità il salotto buono del paese». «Al di là dei singoli interventi effettuati ? conclude l?amministrazione ? siamo particolarmente orgogliosi della pianificazione dei lavori testimoniata dal piano triennale delle opere pubbliche e crediamo che la programmazione sia alla base di una crescita dell?accessibilità costante ed efficace in grado di dare buoni frutti in tempi relativamen- te brevi». IL BORGO DI PITIGLIANO SEGNALATO DA JETCOST TRA I BORGHI PIà SPETTACOLARI D?EUROPA Jetcost, noto motore di ricerca di voli e hotel, ha selezionato la lista dei 20 borghi più spettacolari d?Europa, sulla base delle segnalazioni che arrivano dai suoi utenti. E per l?Italia sono rientrati in questa lista tre località : Pitigliano in Toscana, Ravello in provincia di Salerno e Manarola sulla riviera ligure. Gli altri borghi d?Europa segnalati da JETCOST sono: Ãze in Francia; Polperro in Inghilterra; Hallstatt in Austria; Wengen in Svizzera; Ãbidos in Portogallo; Dejà in Spagna; Kazimierz Dolny in Polonia; Albarracìn in Spagna; Monsanto in Portogallo; Autoire in Francia; Mittenwald in Germania; Monsaraz in Portogallo; Bulnes in Spagna; Puerto de Mogà n nell?Isola di Gran Canaria; Mont Saint Michel in Francia; Crupet in Belgio; Cesky Krumlow nella Repubblica Ceca. Secondo JETCOST Pitigliano è una delle mete più insolite e fotogeniche. Il motore di ricerca sottolinea l?unicità del paesaggio, l?antica storia del borgo, le tracce della civiltà etrusca e l?ottimo vino, che viene conservato nelle cantine scavate nel tufo. IL COMUNE DI CAPALBIO HA COMPIUTO 60 ANNI Il Comune di Capalbio, il 14 settembre, ha compiuto 60 anni. ?Una ricorrenza che l?Amministrazione ? si legge in una nota ? è orgogliosa di celebrare e ricordare insieme ai cittadini perché rappresenta un traguardo importante per il territorio di Capalbio. La storia degli ultimi 60 anni dimostra che la tenacia di chi si è battuto per il riconoscimento dell?autonomia amministrativa era giusta, poiché ha permesso alle amministrazioni che si sono succedute, senza distinzioni di appartenenze politiche, di tutelare il territorio, di prendersene cura, preservarlo anche da scelte che ne avrebbero alterato il paesaggio e la composizione sociale. Fare comunità , unirsi in associazioni e consorzi è la scelta vincente. Per questo, l?amministrazione invita a cittadini a continuare ad impegnarsi in questo senso, per contribuire allo sviluppo sociale, culturale turistico e delle eccellenze locali che Capalbio sa rappresentare così bene e che deve essere la sfida e l?obiettivo per il futuro di questa terra, perché è l?unica strada per determinare anche uno sviluppo economico sostenibile. Evita Calabassi, in arte Evie Calabas, giovane promessa della musica Pop-Folk Si chiama Evita Calabassi, in arte Evie Calabas ed è una giovane promessa della musica: una cantautrice maremmana che vive nella campagna di Roccastrada e che è riuscita ad avere ben 12 mila ascoltatori mensili sui vari siti on line, come spotify. Ed ora è pronta ad uscire con il primo Ep (Extended play) D alla Maremma in giro per l?Europa e oltre: dagli Stati Uniti all?Australia, dalla Toscana all?Inghilterra e alla Svezia e dagli ambienti degli artisti di strada a Xfactor. à questa la nuova carta di identità di una giovane cantautrice maremmana che vive nella campagna di Roccastrada e che è riuscita ad avere ben 12 mila ascoltatori mensili sui vari siti on line, come spotify, da ogni parte. E ora, dopo aver girovagato per la Maremma tutta l?estate suonando e presentando il suo nuovo LP con gran successo, sta lavorando su un nuovo album. Si tratta di Evita Calabassi, in arte Evie Calabas, che dopo esser cresciuta a pane e musica in Maremma, ha appena sfornato ? con il sostegno di Andrea Flaminio ? il primo Ep (Extended play) composto da quattro originalissime canzoni. Evie Calabas ? si sente dire nel mondo della critica ? sta per raccogliere il frutto delle battaglie della sua prima gioventù, perché con una voce particolare e a colpi di chitarra, ha fatto conoscere in Italia e all?estero il suo originale stile Pop-Folk. Il successo, esploso nell?ultimo anno, della giovane cantante maremmana passa appunto dalle quattro canzoni originali disponibili in cd ed in tutte le piattaforme digitali, da Amazon a Spotfy e fino ad Itunes. ?La prima canzone ? racconta Evie ? si intitola Home e l?ho suonata per la prima volta in un evento benefico che si è svolto allo stadio Zecchini di Grosseto. à una canzone scritta in un solo pomeriggio pensando a come vorrei che cambiasse il mondo, perché a me piace scrivere testi che possano parlare al cuore di tutti e spronino all?accettazione del prossimo?. In Stargirl, invece, Evie punta molto sulla chitarra. Lo stile è quello dell?Indie-Pop-Folk, senza il coinvolgimento di troppi strumenti musicali, ispirandosi al mondo britannico dove Evita vive nei periodi estivi. L?album ha una copertina disegnata da Lorenzo Petri, il logo di Martina Sallei e il montaggio del video, disponibile anche su Youtube, è di Olivia Renoux. Evie Calabas viene dalla scuola grossetana del Cmm, che l?ha accompagnata nella crescita sia musicale che personale sin dall?età di otto anni tramite il chitarrista Paolo Mari, gli insegnamenti di Luca Pirozzi e Daniele Messina e le lezioni di canto di Irene Olivelli e Simona Lippi. ?Recentemente ? conclude la Calabas ? sono stata contattata per le selezioni di X-Factor Uk?. E il futuro? Chissà che la Maremma della giovane Evie ? si bisbiglia nel mondo del canto e della musica ? non sia il trampolino di lancio per un tour in America? Ci sono sicuramente tutti gli elementi per provare anche oltre oceano. RenzoVatti LE NEWS ? 125 LE NEWS La realtà aumentata entra nel Museo delle Miniere La realtà aumentata entra nel Museo delle Miniere a Santa Fiora. Il Comune ha infatti ottenuto un finanziamento di 77mila euro grazie alla partecipazione al bando del FAR Maremma sulla riqualificazione del patrimonio culturale per potenziare l?offerta museale l Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata a Santa Fiora apre alla realtà aumentata e virtuale, grazie al finanziamento di 77mila euro, ottenuto dal Comune con la partecipazione al bando FAR Maremma sulla riqualificazione del patrimonio culturale. Il progetto di valorizzazione del museo presentato dall?amministrazione I di museo che non possono raggiungere fisicamente, come la galleria e il piano soppalcato. Ma questo strumento potrà essere utilizzato in futuro per veicolare tanti altri contenuti aggiuntivi e sempre nuovi, a disposizione di tutti. Ad esempio, l?idea è quella di consentire ai visitatori del museo di indossare il visore 3D per un viaggio virtuale nelle miniere dislocate sul territorio, solo alcune delle comunale prevede l?acquisto dell?infrastruttura hardware e software per implementare le possibilità di fruizione degli spazi museali. Le risorse saranno investite dall?amministrazione comunale di Santa Fiora per acquistare ausili multimediali innovativi, come il visore 3d che consentirà la visita virtuale del Museo. Una parte del finanziamento servirà per digitalizzare l?archivio video e per ottimizzare i consumi energetici con lampade a led. Tra gli ausili multimediali innovativi come detto saranno acquistati i visori 3D. Lo strumento è stato pensato in prima battuta per il superamento delle barriere architettoniche, in quanto garantirà alle persone con disabilità motoria la visita virtuale delle porzioni quali sono oggi fruibili. Una parte del finanziamento sarà investita dal Comune per la completa digitalizzazione in HQ delle oltre 40 ore di video, tra filmati storici e più recenti, che riguardano il museo. I filmati, una volta digitalizzÃ¥ti, potranno essere messi a disposizione del pubblico con maggiore facilità . Inoltre, con montaggi video ad hoc sui singoli temi, potranno essere impiegati all?interno del museo e sulla rete internet come strumento divulgativo. Infine, il Comune provvederà a sostituire il vecchio impianto di illuminazione con moderne lampade a led per ottimizzare i consumi energetici della sede museale, con minori costi d?esercizio e una migliore compatibilità ambientale. 126 ? Maremma Magazine ?Ottobre 2020 L?Amministrazione quindi ringrazia chi, a livello politico e amministrativo, ha negli anni dedicato il proprio tempo, le proprie competenze e il proprio lavoro al Comune di Capalbio. E un ringraziamento sentito va a tutti i dipendenti che, soprattutto negli ultimi difficili mesi, si sono impegnati per continuare a portare avanti i servizi essenziali per la comunità ?. Parole importanti per festeggiare la ricorrenza arrivano anche dalla Fondazione Capalbio. ?Il nostro Comune festeggia i suoi primi 60 anni e la neonata Fondazione Capalbio non può non ricordarlo. Era infatti il 14 settembre 1960 quando, grazie all?ostinazione di molti paesani, Capalbio ebbe l?autonomia da Orbetello e divenne Comune. Erano gli anni del boom economico, subito dopo la riforma fondiaria dell?Ente Maremma ed il volto della nostra comunità era ben diverso da quello di oggi. Una comunità operosa, dedita all?agricoltura, che proprio in quegli stessi anni ebbe la sua scuola media e si proiettava speranzosa verso un futuro migliore. Se da un lato, in questi 60 anni, Capalbio ha visto tante trasformazioni, determinate dai cambiamenti sociali ed economici dell?intera nazione, dall?altro ha anche visto crescere ed irrobustirsi le sue usanze e consuetudini. La caccia ? che a Capalbio più che uno sport è un culto! ? è rimasta una delle tradizioni più sentite, che si trasmette ininterrottamente da padre in figlio e che vede nella sagra del Cinghiale ? quest?anno alla sua 55° edizione ? uno dei suoi momenti di maggior festa. La cucina tipica capalbiese e con essa la ristorazione hanno reso Capalbio famosa, accompagnandola in quella trasformazione da territorio ad esclusiva vocazione agricola ad ambita meta turistica: e così negli anni, con le sue splendide spiagge, Capalbio è diventata la ?piccola Atene?, amato ritiro di tanti conosciuti personaggi della cultura, della politica, della finanza e dello spettacolo che ne hanno rafforzato il nome e l?immagine. Capalbio è stata in questi 60 anni anche luogo di sfide, la prima tra tutte quella della salvaguardia del suo territorio: basti ricordare la protesta contro il nucleare e la battaglia contro l?autostrada. Battaglie che, a giudicare da come appare oggi il territorio capalbiese, hanno condotto ad ottimi risultati: basta affacciarsi dalle antiche mura per godere di una natura meravigliosa, tra mare, macchia mediterranea e campagna. Un territorio che si è saputo conservare grazie ai suoi abitanti ed alla lungimiranza del lavoro compiuto in 60 anni dall?Amministrazione locale che, al di là dei colori politici che l?hanno caratteriz- zata nel tempo, è riuscita a conservarne l?identità più profonda. Altre sfide attendono la nostra comunità nei prossimi anni: ci auguriamo ? conclude la nota della Fondazione ? che, come nel passato, la coesione dei capalbiesi natii e di quelli di adozione e la consapevolezza del valore della propria identità siano foriere di altre belle vittorie. Fondazione Capalbio sarà felice di sostenere ogni iniziativa volta a difendere il grande patrimonio identitario che contraddistingue questo meraviglioso lembo di Maremma?. ISOLA DEL GIGLIO, INAUGURATO IL NUOVO MODULO DEL DISSALATORE L?isola del Giglio può contare su un impianto di dissalazione ancora più performante, grazie ad un investimento complessivo di AdF di circa 700mila euro per un innovativo intervento di potenziamento e rinnovamento. à stato inaugurato oggi (8 settembre) a Giglio Porto, località Bonsere, il nuovo modulo a osmosi inversa, grazie al quale si ottiene un aumento della disponibilità di acqua potabile per residenti e turisti, in grado di assicurare con ancora più efficienza l?autonomia idrica dell?isola. Al taglio del nastro hanno partecipato Roberto Renai e Piero Ferrari, rispettivamente presidente e amministratore delegato di AdF, il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli e il direttore di AIT (Autorità Idrica Toscana) Alessandro Mazzei. Oltre all?installazione del nuovo modulo, l?intervento ha riguardato anche tutte le sezioni e componenti dell?impianto: aumento dimensioni vasca di accumulo acqua mare, installazione di due nuovi serbatoi da 35 mc ognuno (per un tot 70 mc attuali contro i 25 precedenti), filtrazione a sabbia a servizio del nuovo modulo, revisione generale della sezione di trattamento e manutenzione straordinaria di tutti i moduli osmosi. Risultato: ammodernamento complessivo dell?intero sistema di produzione di acqua potabile da quella di mare, con ricadute positive su quantità e qualità di risorsa disponibile e sulla continuità del servizio. ?Dopo la tragedia della Costa Concordia il Giglio ha saputo rialzare la testa con orgoglio ? afferma il presidente di AdF Roberto Renai ? tutelando la propria unicità e puntando sull?innovazione tecnologica e green. AdF si colloca a pieno titolo tra gli attori di questo processo di modernizzazione che interessa isole e coste, premiate con un bimestre luglio-agosto straordinario dal punto di vista delle presenze, come testimoniano i dati sulla risorsa erogata. AdF ha continuato a garantire un servizio essenziale con efficienza, qualità e continuità , anche nel periodo nel quale è richiesta da parte di tutta la costa maggior disponibilità idrica. Ciò è stato possibile anche con gli interventi strutturali realizzati durante il lockdown, che hanno consentito di rispondere positivamente alle esigenze del territorio, nell?ottica di prevenire le criticità e intervenire in modo proattivo, grazie al lavoro del personale, agli investimenti e alla ricerca costante?. Nel solo mese di agosto 2020, infatti, è stata immessa complessivamente in rete da AdF più acqua rispetto ad agosto 2019: su tutto il territorio 2173 l/s (agosto 2019: 2165 l/s), mentre solo al Giglio l?impianto di dissalazione ha immesso in rete 13 l/s (agosto 2019: 11,5 l/s). ?Il nuovo modulo del dissalatore ? sostiene il Sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli ? darà una ulteriore risposta alla richiesta di acqua potabile del Giglio, soprattutto nei periodi di maggior afflusso turistico, quando la popolazione cresce in maniera esponenziale. Questa opera fa parte di un importante lavoro di condivisione tra il Comune e Acquedotto del Fiora per la gestione del servizio idrico integrato gigliese. Sul territorio oltre a questo impianto abbiamo firmato il protocollo d?intesa per il rifacimento e la messa in sicurezza dell?acquedotto di Giannutri, con il recupero delle cisterne romane. In questo modo contiamo di dare una risposta pressoché definitiva al problema dell?approvvigionamento idrico delle due isole?. ?Già da molti anni il Giglio ha un dissalatore che garantisce un ottimo servizio a tutta l?isola ? spiega Alessandro Mazzei, direttore generale dell?Autorità Idrica Toscana ? fornendo acqua di qualità , trattata da un impianto datato ma funzionale. Adesso, gra- zie al gestore Fiora, facciamo un primo revamping dell?impianto che serve a dare maggiore quantità e qualità di risorsa idrica a questa isola dell?arcipelago toscano, soprattutto nel periodo estivo quando salgono le presenze degli ospiti per il turismo balneare. Ormai un paese mediterraneo deve progettare e costruire questo tipo di sistemi di desalinizzazione, per avere (nelle zone marine, dove l?acqua dolce è sempre meno presente) risorsa idrica sufficiente al funzionamento delle comunità e dell?economia balneare, a maggior ragione quando ormai le nuove tecnologie ci permettono di attivare sistemi sempre più ecocompatibili?. La conferenza stampa è stata per AdF anche l?occasione di fare il punto sugli investimenti, come spiega il suo amministratore delegato Piero Ferrari: ?Sul versante degli investimenti, nei primi otto mesi del 2020 il dato cumulato si attesta attorno ai 20 milioni di euro, in linea con la pianificazione che punta a raggiungere l?obiettivo ambizioso di 34 milioni di investimenti entro fine anno. Mentre sul fronte delle manutenzioni e bonifiche, AdF ha superato quota 6 milioni di euro da inizio anno. Un impegno straordinario in un anno particolarmente complesso, che sta dando i frutti sperati?. Al tempo stesso, grazie ai processi di innovazione, all?aumento della capacità predittiva e all?attività di ricerca, è cresciuta la capacità di individuare le perdite e, quindi, è diminuita la dispersione della risorsa idrica. Questo anche grazie ai nuovi misuratori dotati di telelettura, arrivati ad oggi a quota 72.227, pari a circa il 30% del parco contatori complessivo aziendale. Su questo fronte il Giglio è all?avanguardia, potendo già contare sul Nella foto il momento dell?inaugurazione del nuovo modulo del dissalatore LE NEWS ? 127 Registrazione presso il Tribunale di Grosseto n. 8 del 23 settembre 2002 - Iscrizione ROC n. 32486 del 23.1.2019 Poste Italiane spa Spediz. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Grosseto DIRETTORE RESPONSABILE Celestino Sellaroli REDAZIONE Angelo Biondi, Deborah Coron, Cristina Cherubini, Francesca Costagliola, Sara Landi, Maria Grazia Lenni, Lorenzo Mantiglioni, Rossano Marzocchi, Paolo Mastracca, Alissa Mattei, Giada Rustici, Dianora Tinti, Antonella Vitullo, Sabino Zuppa CONSULENZA EDITORIALE Corrado Barontini EDITORE CS Edizioni srl DIREZIONE, REDAZIONE E PUBBLICITà CS Edizioni srl, Via Tripoli n. 10 - 58100 Grosseto - Tel. 0564 20426 - Fax 0564 1979133 - Cell. 349 2872103, e-mail maremma.magazine@virgilio.it oppure info@maremma-magazine.it, sito web www.maremma-magazine.it STAMPA New Print Ambrosini S.r.l.s. - Via E. 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