MAREMMA Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - Aut. n° CN-NE/03124/10.2021 Periodico ROC ? Contiene I.R. M A G A Z I N E IN QUESTO NUMERO Mensile di informazioni turistiche e culturali ? Anno XXI ? NUMERO 3 ? MAGGIO 2023 ? ? 3,50 Inoltre... Morellino Classica, l?edizione 2023 del festival si presenta a Roma Torna con un format rinnovato Rosso Morellino Castiglione della Pescaia, al via le Giornate europee dello sport 2023 Vermentino Grand Prix 2023, ecco la nuova top ten dei Vermentini Follonica, un luogo speciale sinonimo di turismo, accoglienza e bellezza I Musei della Maremma si arricchiscono di nuove realtà 14 31 49 73 SOMMARIO VIVI 14............Castiglione della Pescaia, nel segno di Italo Calvi? no le Giornate europee dello sport 2023 18............Morellino Classica, l?e? dizione 2023 del festival si pre? senta a Roma nella prestigiosa cornice dell?Associazione Stam? pa Estera 23............Massa Marittima, la storia mineraria dell?Alta Maremma raccontata attraver? so i disegni di Dino Petri 26............Torna con un format rinnovato Rosso Morellino, l?e? vento che celebra la storica ed apprezzata denominazione di Maremma 31............Vermentino Grand Prix, ecco la nuova top ten dei Vermentini della Doc Maremma Toscana 36............I primi venticinque anni della denominazione d?ori? gine Montecucco 40............Ideazione e progetta? zione di cantine vinicole, la mission di Stefano Venturi 44............I musei minerari della Maremma si arricchiscono di importanti nuove realtà tutte da scoprire 48............Follonica, un luogo speciale sinonimo di turismo di qualità, accoglienza e bellezza 58............Magliano in Toscana, il fascino del borgo medievale nelle tavole di Massimo Tosi 62............Prodotti, ricette, consi? gli: viaggio nel gusto alla sco? perta delle eccellenze di Maremma e Amiata in collabo? razione con Conad Grosseto 68............Cultura, eventi, sicu? rezza e viabilità: Capalbio si prepara alla stagione estiva 73............Pietro Aldi visto e rac? contato dagli studenti del Polo liceale che porta il suo nome 78............Campeggio Principina, il luogo ideale per una vacanza in famiglia immersi nella natu? ra nel cuore della Maremma SCOPRI C?è da vedere 84.............Le Giornate Fai di Pri? mavera alla scoperta di Massa Marittima e della sua storia Personaggi 88............Francesco Zuccarelli, da La Piccola Gerusalemme alla realizzazione di un sogno In copertina, uno scorcio della Tenuta Monteverro con sullo sfondo Capalbio Foto © Tenuta Monteverro SOMMARIO ? 9 98 Corrispondente n. 54 92............Visita alla patria della «gens sempronia» L?angolo del libro 94............?Guarda dove vai?, una bella raccolta di racconti a fir? ma di Daniele Pratesi 95............?Sei qui ma non ti sen? to?, presentato il libro di Hanka Biondi 96............Un libro racconta la storia di ?Giovanni GORI foto? grafo in A.O.I. 1935?36? Aziende al Top 98............Tosco Service, il top del top in materia pulizia e sanifi? cazione di ambienti alberghieri, industriali e civili GUSTA Vino e dintorni 104.........A.A.A.Morellino, un brindisi per i quindici anni dell?associazione 114 120 108 WINE NEWS 106.........Il Consorzio Suvereto e Val di Cornia presente al Vini? taly 106.........Tre nuovi premi per l?olio bio di Fattoria La Maliosa 107.........L?azienda Poderi Bor? selli segnalata nella Guida agli Extravergini 2023 di Slow Food 107.........AIS, la nuova guida ?Eccellenza di Toscana? presen? tata al Vinitaly Di vino in cibo 108..........Monteverro, un?eccel? lenza enologica di Maremma che dà lustro a tutto il territorio Il vino del mese 112.........Morellino di Scansano DOCG Riserva Roggiano, un vino super premiato, firmato Cantina dei Vignaioli A Tavola 114.........La Cantina di Palazzo Ghio, la buona cucina della tra? dizione maremmana nel cuore 10 ? Maremma Magazine ? Aprile 2023 di Scansano La ricetta 118.........L?arrosto morto, un piatto dal sapore rinascimenta? le LE NEWS 120.........La mafia spiegata agli studenti da Edoardo Marzocchi 120.........Dalla Regione Toscana oltre mezzo milione di investi? menti a Follonica contro l?ero? sione delle spiagge 121.........Confartigianato Impre? se Grosseto, varato il Premio Maestri d?eccellenza 2023 122.........Il futuro dell?ulivo al centro di un incontro in Maremma 122.........Gli eventi estivi e i mercatini a Marina di Grosseto e Principina a Mare 123.........Ad Alberese nasce il Museo del Buttero e delle Tra? dizioni 123.........La Festa della Toscana con gli studenti delle Superiori 124.........L?Aeronautica Militare compie 100 anni 124.........I protagonisti del seco? lo scorso e la Maremma: in cor? so ?Grosseto 900? 125.........I Fratini sono tornati sulle spiagge di Maremma Tuteliamoli! 126.........La Galleria d?Arte ?Il Quadrivio? cala il poker di mostre a maggio 126.........Cascate del Mulino, scatta il pagamento dell?area di sosta temporanea 126.........Alla scoperta del Parco Regionale della Maremma 127.........Al via il ?Drink to meet? dei Giovani imprenditori di Cna 127.........Sorano, inaugurata la nuova sede di Confartigianato L?EDITORIALE DEL DIRETTORE L?EDITORIALE di Celestino Sellaroli Promette bene la stagione turistica maremmana 2023 S embra promettere davvero bene la stagione turistica maremmana, inaugurata nelle scorse settimane dalla Pasqua e dal Ponte del 25 aprile. I due momenti dell?anno, sempre particolarmente attesi per cominciare a testare l?aria che tira, hanno portato numeri importanti, in termini di arrivi e presenze, che lasciano ben sperare anche per l?estate. Se il buon giorno si vede dal mattino, si può dire che la prova generale sia stata ampiamente superata e che la nostra terra continua ad essere attrattiva, in linea con il resto della Toscana e d?Italia che ha registrato oltre 5 milioni di presenze nelle strutture ricettive. In media sono state occupate tre camere su quattro come conferma l?indagine realizzata da Cst Centro studi turistici per Assoturismo Confesercenti. ?La nostra regione ? commenta Confesercenti ? si conferma in testa a tutte le classifiche di preferenza anche per il ponte del 25 aprile e questa ennesima riprova testimonia il grande lavoro che tutta la filiera del turismo sta mettendo in campo per far ripartire il settore dopo gli anni di stop dovuti alla pandemia. Ma ai problemi vecchi e nuovi, legati a flussi turistici di questa portata, si è aggiunto di recente il problema del personale: stiamo raccogliendo dalle imprese di tutta la filiera un grido di allarme ormai cronico, in particolare per alberghi e ristoranti, e per tutti i profili lavorativi; questo ci vede impegnati, insieme alle istituzioni, nel trovare soluzioni immediate ed efficaci. L?obiettivo da perseguire è l?accoglienza di viaggiatori 365 giorni l?anno. Le imprese del turismo sono pronte, ma è quanto mai necessario il supporto della politica per continuare a crescere: servono ad esempio interventi sul lavoro per sopperire alla mancanza di personale?. Un tema ? questo relativo alle diffi- coltà per le imprese turistiche nel reperire figure lavorative e profili professionali qualificati ? molto sentito, attuale e stringente, sul quale magari ci soffermeremo un?altra volta. Soddisfazione per l?ottimo esordio di una stagione che si preannuncia in linea con quella dell?anno precedente arriva anche dal presidente di Agriturist Grosseto, componente di Confagricoltura, Saverio Bazan. Il comparto agrituristico maremmano nel periodo pasquale ha fatto registrare buone performance, con capienza stimata intorno all?80% e con presenze soprattutto italiane. ?Abbiamo una situazione omogenea in provincia di Grosseto ? spiega Bazan ? in cui la clientela è quasi al 100% rappresentata da italiani con famiglie. In generale si registrano soggiorni brevi, che prevedono due o tre pernotti. Infatti, soprattutto per i nuclei familiari la scelta è condizionata da una ragione economica, ma anche dettata dal rispetto del calendario scolastico?. Bazan mette in luce come le aziende agrituristiche in cui è offerto il servizio di ristorazione siano più attrattive e gradite nella scelta. Il medesimo trend di prenotazioni (sempre con un occhio attento alla spesa del soggiorno) si è manifestato pure per i ponti del 25 aprile e del primo maggio. E gli stranieri? ?Con l?avanzare della stagione ? sottolinea ancora il presidente di Agriturist Grosseto ? si nota una progressivo incremento delle prenotazioni dall?estero, in particolare Germania e Svizzera, ma siamo comunque sicuri che la componente straniera sarà preminente nel periodo estivo?. Buone notizie anche dal Parco della Maremma che nei giorni di Pasqua, nonostante il tempo incerto, ha staccato oltre 2000 biglietti di ingresso. Tante dunque sono state le persone che hanno scelto per le loro vacanze pasquali di godersi la natura dell?area protetta, percorrendo gli itinerari in bici, a piedi, a cavallo, in carrozza ed in canoa. Molto superiore il numero complessivo delle presenze, stimabile intorno alle 5000 persone, dato che diversi itinerari sono gratuiti e parecchie aree ad accesso libero. Numeri che confermano un trend molto positivo, che ha visto a marzo del 2023 un incremento delle visite di quasi il 70% rispetto allo stesso mese del 2022, con 2565 biglietti venduti rispetto ai 1545 dell?anno precedente. Un risultato raggiunto grazie ad una fitta programmazione di eventi ed iniziative, pensate proprio per avvicinare il pubblico alle bellezze della natura. Essenziale in questo risultato il contributo dato dalla riapertura dell?itinerario di Cala di Forno che si è confermato uno dei più apprezzati del Parco. ?Questi primi dati di primavera ? sottolinea il presidente Simone Rusci ? confermano il lavoro fatto in questi mesi, consolidando il ruolo del Parco come volano di sviluppo del territorio. Ci siamo molto impegnati nel trasmettere una nuova immagine del Parco, più dinamica e più aperta. Molto del lavoro è ancora in corso e abbiamo ampi margini di ulteriore crescita quantitativa e soprattutto qualitativa. Nuovi itinerari, un nuovo centro visite e una nuova campagna di comunicazione sono le novità più prossime sul fronte della promozione turistica. Un lavoro costante si sta facendo per mettere il Parco al centro di una rete territoriale e istituzionale che renda più competitivo l?intero territorio e l?importantissima rete di aree protette che lo caratterizza. L?insediamento del nuovo Comitato Scientifico, nominato lo scorso 4 aprile, segnerà anche una nuova stagione nella ricerca scientifica?. EDITORIALE ? 13 PRIMO PIANO - VIVI - SCOPRI - GUSTA VIVI EVENTI Castiglione della Pescaia, al via nel segno di Italo Calvino le Giornate europee dello sport 2023 L?ottava edizione delle Giornate europee dello sport si sono aperte ad aprile all?insegna di Italo Calvino. Il ricco calendario di eventi sportivi di livello internazionale proporrà circa duecento appuntamenti e non si chiuderà all?inizio dell?estate perché sono in programma iniziative di caratura internazionale anche a luglio e a settembre DI GIADA RUSTICI 14 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 GLI APPROFONDIMENTI DEL MESE P iazza Orto del Lilli è stata la location dove il 1° aprile si è tenuta l?inaugurazione dell?ottava edizione delle Giornate europee dello sport, manifestazione ideata dall?amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia che quest?anno è stata aperta dalle note della Banda Filarmonica di Grosseto. Questa kermesse è approdata nella cittadina costiera nel 2014 e negli anni ha saputo catturare attraverso l?organizzazione di eventi sportivi di livello internazionale l?attenzione anche degli atleti amatori italiani e stranieri che sono i copratagonisti di questa modalità vincente di fare sport destagionalizzando e producendo un incremento costante delle presenze turistiche nel centro balneare con un più 46% di arrivi e un aumento del 31% delle presenze nei sette anni. «Le Giornate europee dello sport ? afferma la sindaca Elena Nappi ? sono una forma di aggregazione che per una località straordinaria come la nostra riescono ad unire perfettamente attraverso lo sport le altre peculiarità del luogo, soprattutto quelle culturali, dove quest?anno abbiamo il piacere di proporre un?occasione in più, quella collegata al centenario della nascita dello scrittore Italo Calvino, uno dei più grandi scrittori e pensatori italiani ed europei del ?900 al quale conferiremo anche la cittadinanza onoraria postuma. Inoltre, allo scrittore che è stato uno dei maggiori narratori e prosatori del XX secolo ed un cittadino illustre che ha vissuto in mezzo ai castiglionesi per buona parte della sua vita, l?amministrazione comunale ha dedicato durante l?esordio dell?edizione 2023 delle Giornate europee dello sport un convegno dal titolo ?Alimentazione e sport? al quale hanno preso parte il giornalista sportivo Valerio Piccioni ed il direttore del Coeso, società della salute, Tania Barbi». «Sono convinta ? prosegue la prima cittadina ? che l?idea pura dello sport di questo artista la si possa trovare in una sua altrettanto prestigiosa veste ricoperta, quella di giornalista. Recentemente ho riletto una descrizione di Calvino della cerimonia d?apertura dei giochi olimpici di Helsinki del 1952, dove ?Eccellenze italiane - Figure per Italo Calvino? inaugurata la mostra internazionale L?esposizione potrà essere visitata sicuramente fino al 30 giugno, ma è già stata avanzata richiesta di poterla ammirare almeno per tutta l?estate I ntanto l?amministrazione comu­ nale di Castiglione della Pescaia prosegue l?attività di promozione e valorizzazione del territorio e recentemente ha scelto di essere presente per la prima volta, con la sindaca Elena Nappi che segue le politiche culturali del Comune, alla 60° edizione della Bologna Chlindre­ n?s Book Fair, evento internazionale di riferimento per chi lavora nel cam­ po dell?editoria che si è tenuto nel quartiere fieristico della città felsi­ nea dal 6 al 9 marzo. «Fra gli appuntamenti di questa importante manifestazione ? rivela la prima cittadina castiglionese ? in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino è stata pre? sentata la Mostra ?Eccellenze Italia? ne ? figure per Italo Calvino?, un omaggio allo scrittore attraverso le opere di 60 illustratori, che si sono ispirati ai suoi libri». Una giuria internazionale di esperti per Bologna Children?s Book Fair ha selezionato fra migliaia di partecipanti al contest dedicato a Calvino, 30 illustratori emergenti che insieme a 30 artisti a?ermati sono approdati con le loro opere a Casti­ glione della Pescaia, permettendo così di dare vita a un evento davvero prestigioso che si a?ancherà a quelli già in calendario e che è stato inau­ gurato il 29 aprile. L?esposizione potrà essere visitata sicuramente fino al 30 giugno, ma è già stata avanzata richiesta di poterla ammi­ rare almeno per tutta l?estate. «Oltre 1400 gli espositori hanno preso parte alla Bologna Chlindren?s Book Fair ? spiega la sindaca Nappi ? che ha racchiuso ben 325 avveni? menti con i più grandi nomi dell?illu? strazione mondiale e durante la tavola rotonda dal titolo ?Figure per Italo Calvino. Le illustrazioni di ieri, oggi e domani per le edizioni per ragazzi? è emerso pubblicamente fra i vari addetti ai lavori presenti il rico? Elena Nappi noscimento del lodevole lavoro svol? to dall?amministrazione comunale in occasione di questa ricorrenza». «Portiamo sul nostro territorio ? conclude Elena Nappi ? un?altra opportunità, diversa da quelle tradi? zionali, per far conoscere Italo Calvi? no, di sicuro quello che è stato il mas? simo scrittore italiano del Novecento. Sono convinta che attraverso questa Mostra andremo ad arricchire l?a? spetto culturale?turistico castiglione? se del 2023 che ci vedrà protagonisti con molti appuntamenti nei prossimi mesi». PRIMO PIANO ? VIVI ? 15 VIVI Nelle foto due momenti della cerimonia di inaugurazione ???? La manifestazione ideata dall?amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia negli anni si è dimostrata un grande volano contribuendo a destagionalizzare e a produrre dal 2014 un incremento costante delle presenze turistiche nel centro balneare con un più 46% di arrivi e un aumento del 31% delle presenze nei sette anni emerge come lo sport per Calvino sia stato il mezzo per trovare e raccontare personaggi e situazioni che hanno dato sfogo alla fantasia dello scrittore e trapela nitidamente anche in una serie di articoli che potrei definire come vere e proprie storie». Il cartellone delle giornate europee dello sport ha al suo interno circa duecento eventi e anche nell?edizione 2023 non si chiuderà all?inizio dell?estate perché sono in programma appuntamenti di caratura internazionale con due prestigiose new entry. Nel mese di luglio, dal 3 al 9 si terrà a Punta Ala il Campionato europeo femminile di polo e dal 22 al 24 settembre si svolgerà a Castiglione della Pescaia il 9° Campionato italiano individuale di tiro con l?arco dove questa località è rappresentata dalla campionessa in carica Chiara Pagliarin. «Anche quest?anno ? spiega soddisfat- 16 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 ta la consigliera delegata alle politiche sportive Isabelle Mariani ? proponiamo un ricco cartellone di eventi agonistici di successo che contiene piacevoli conferme con gare previste sia nel capoluogo, che nella frazione di Punta Ala, da sempre location portante delle Giornate europee dello sport. Infatti nella frazione puntalina si terranno, in quello che è definito dai praticanti di questa disciplina sportiva uno dei green fra i più esclusivi d?Europa, prestigiosi tornei al Golf club Punta Ala che si estende su 6.168 metri, con un par 72, ma anche la vela, con regate nazionali e internazionali garantirà la presenza dei migliori equipaggi che si sfideranno sia nello specchio d?acqua della frazione castiglionese, che in quello del capoluogo. Tornano gli appuntamenti con il ciclismo dove il quartier generale rimane piazza Garibaldi che ospiterà sia Bicincittà che la ?Maremmana? e non mancheranno appuntamenti con la mountain bike. Il triathlon olimpico avrà come luogo di ritrovo il lungomare di via Roma e sulle strade castiglionesi saranno di scena le vespe con un attesissimo raduno e trovano collocazione nel prestigioso cartellone il Castiglione Meeting internazionale di atletica leggera». «Alle gare ? aggiunge l?assessora al Turismo Susanna Lorenzini ? affiancheremo immancabilmente attività collaterali, dove presenteremo tutto il territorio. Si potrà assistere all?inaugurazione della mostra evento del Museo civico archeologico ?Isidoro Falchi? di Vetulonia, ma anche essere presenti all?interno della riserva naturale Diaccia Botrona, dove domina il Museo Casa Rossa Ximenes e si potrà prendere parte alla degustazione di vini, a visite guidate, a spettacoli musicali ed equestri». «Torniamo a parlare di sport praticato ? aggiungono le tre amministratrici ? dove chi lo pratica è consapevole di aver scelto un giusto modo di vivere, sia per quanto riguarda la salute, che dal punto di vista dei valori, senza tralasciare l?altrettanto importante aspetto, quello sociale». «È nostro dovere ? concludono Nappi, Lorenzini e Mariani ? investire nello sport che ci permette di portare a Castiglione della Pescaia un nuovo tipo di turismo in continua crescita come è quello sportivo dove proiettiamo un lungo lavoro dell?amministrazione comunale e nel farlo possiamo avvalerci di un territorio con scenari unici e impianti sportivi all?avanguardia». VIVI EVENTI Morellino Classica, l?edizione 2023 del festival si presenta a Roma nella prestigiosa cornice dell?Associazione Stampa Estera Tutto pronto per le presentazioni ufficiali di Morellino Classica 2023, la prima delle quali in programma il prossimo 1° giugno presso la prestigiosa ribalta dell?Associazione della Stampa Estera a Roma, la più grande organizzazione di corrispondenti esteri nel mondo. Le altre seguiranno a Grosseto il 27 giugno e a Scansano il 1° luglio DI ELISABETTA RUSSO Antonio Bonfilio, direttore responsabile 18 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 La presentazione a Roma Count down iniziato per la prima presentazione del Morellino Classica Festival in programma a Roma il prossimo 1° giugno alle ore 16.30 nella sede storica di via dell?Umiltà, dal 1912 il luogo più importante d?Italia per la diffusione giornalistica internazionale che porterà la rassegna musicale toscana all?attenzione dei ben 54 Paesi rappresentati dall?Associazione. Non è cosa comune per un Festival di musica presentarsi a questa platea; Morellino Classica è uno tra i primi e tra i pochi a farlo, un importante riconoscimento del suo grande valore culturale e musicale e per il territorio, che si aggiunge al prestigioso Premio Nazionale Lucio Colletti di cui è stato insignito lo scorso dicembre in Campidoglio per il merito artistico. L?evento a Roma del mese prossimo è aperto al pubblico e parteciperanno esponenti delle Istituzioni, del mondo della musica e della cultura. Il programma prevede, oltre all?illustrazione dei concerti nel loro specifico (interpreti e proposte musicali), anche la presentazione del libro fotografico sui 12 anni di attività della rassegna, dal titolo ?Scansano Città del Vino Città della Musica - Morellino Classica Festival Internazionale - la natura, la storia, i grandi interpreti - immagini dell?itinerario musicale tra le colline del Morellino?. Il libro è un racconto per immagini che mostrano i celebri musicisti e i palcoscenici immersi nella natura e ricchi di storia che li hanno ospitati. Il tutto arricchito da interviste e testimonianze di due tra le più autorevoli firme del giornalismo musicale italiano: Filippo Michelangeli, editore e direttore delle riviste di musica più diffuse quali Amadeus e Suonare News e Gregorio Moppi, musicologo e giornalista di Repubblica. ?Siamo onorati ? commenta il direttore responsabile del Festival, Antonio Bonfilio ? dell?attenzione che il mondo della comunicazione rivolge verso il nostro lavoro musicale. È un riflettore che mette in luce il progetto Morellino Classica Festival pensato molti anni fa e l?impegno dei tanti musicisti e dei tanti operatori del settore per il raggiungimento degli obiettivi fin qui ottenuti. È un ulteriore, importante passo avanti per la crescita della nostra rassegna e soprattutto per la diffusione, tramite la musica e il nome del Morellino, della conoscenza del nostro territorio e delle sue eccellenti e uniche peculiarità?. Proprio in virtù delle eccellenze enogastronomiche della Maremma che il Festival aiuta a valorizzare tramite il suo stesso nome, parteciperà all?evento anche Alfredo Tesio, scrittore, giornalista e coordinatore del Gruppo del Gusto della Stampa Estera, un gruppo di giornalisti di diverse nazionalità che vivono in Italia e che ha come scopo quello di rendere più organica la copertura mediatica del settore agroalimentare attraverso uno scambio di esperienze tra i giornalisti e di favorire maggiori e migliori contatti con gli operatori e i territori italiani. Le altre presentazioni Alla presentazione a Roma seguiran- no le usuali presentazioni sul territorio dove si svolge Morellino Classica: il 27 giugno a Grosseto si terrà la Conferenza stampa presso la sede centrale di Banca Tema, storico sponsor della rassegna, ed il 1 luglio a Scansano la presentazione alla cittadinanza presso il Palazzo delle Esposizioni. Questi incontri daranno anche il via alla musica, con il recital dei giovani talenti Virginia Pestugia, arpa a Grosseto e di Fiamma Nola, flauto e Anthony Signorelli, chitarra a Scansano. Il programma del Festival Diamo ora un rapido sguardo ad una parte del programma musicale del Festival, che si svolgerà quest?anno tra giugno e agosto per la parte estiva, con alcuni concerti poi a seguire fino a gennaio 2024. PRIMO PIANO ? VIVI ? 19 VIVI ???? Continua a crescere l?attenzione dei media, della stampa, del mondo della cultura e della musica, nonché del pubblico, sul Festival che attraverso la grande musica sta portando sempre più in alto e sempre più lontano il nome del Morellino e del suo territorio ?Come sempre siamo determinati a proseguire con la motivazione e la passione che ci hanno portato fino a qui? ? commenta Pietro Bonfilio, direttore artistico del Festival, pianista sempre più apprezzato in Italia e all?estero, quest?anno impegnato in una tournée internazionale che include Russia, Giappone, Marocco, Svizzera, Polonia, Svezia per concludersi a novembre al Teatro alla Scala di Milano, con quello che sarà il debutto più importante della sua già prestigiosa carriera su uno dei palcoscenici più ambiti da ogni musicista, la Scala, il tempio della musica. ?Anche quest?anno ? sottolinea Bonfilio ? avremo grandi nomi della musica; cito tra tutti uno dei soprani più importanti della storia della Lirica, Dame Felicity Lott, che sarà accompagnata al pianoforte da Bourges Maunoury Jacqueline. Il soprano inglese, insignita delle più prestigiose onorificenze britanniche e francesi, sarà il 29 luglio al Teatro Castagnoli di Scansano per un appuntamento esclusivo per il nostro Festival, unica data in Italia, per la Maremma e per la Toscana. Daremo ampio spazio anche ai giovani talenti, ai quali da sempre prestiamo grande attenzione, dando così a coloro che si distinguono nel percorso degli studi di perfezionamento la possibilità di accostarsi ai nomi celebri che fanno parte della rassegna?. ?Tra le novità di quest?anno la ?tre giorni pianistica?, Morellino Piano Festival, il 7-8-9 luglio, dedicata esclusivamente al principe degli strumenti, il 20 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 Pietro Bonfilio, pianista e direttore artistico pianoforte, nelle sue varie forme espressive: 3 giorni, 4 concerti, 7 pianisti con la collaborazione di straordinari interpreti tra cui la moscovita Polina Osetinskaya, una delle più acclamate pianiste al mondo che il 7 luglio al Teatro Castagnoli aprirà i concerti dedicati al pianoforte in Duo con l?altra star della viola, anch?egli proveniente da Mosca, Maxim Novikov?. Ancora Pietro Bonfilio, spiega il concerto che lo vedrà protagonista come pianista. ?Il Festival vuole offrire, anche per questa edizione, dei momenti speciali dedicati all?abbinamento MusicaLetteratura-Pittura: un primo evento d?incontro tra musica e letteratura in occasione delle celebrazioni proustiane si terrà il 22 luglio al Teatro di Scansano e vedrà la partecipazione di diverse voci narranti con me al pianoforte e con la regia di Marco Filiberti. Lo spettacolo, dal titolo La Recherche è un ampio progetto del regista milanese declinato in performance e in alcuni studi denominati Cahiers d?Ecriture, quindi, portato al suo compimento nella messa in scena suddivisa in tre parti. Sarà una performance affascinante, seducente, come solo il regista Filiberti sa creare?. L?altro appuntamento con la letteratura sarà il 17 agosto presso il Castello di Potentino per la presentazione del libro ?Il violino svelato?, con un concerto del violinista, ormai di casa al Festival, Davide Alogna e la partecipazione del liutaio di Cremona Stefano Trabucchi e del giornalista Roberto Messina. Duran- te il Festival ci saranno anche due mostre di pittura nel Palazzo delle Esposizioni di Scansano e, al Castello di Potentino il 13 agosto la performance, in contemporanea-reale all?esibizione di Svetlana Berezhnaya al clavicembalo, del pittore catalano Carlos Pardo. Tra i luoghi del concerto quest?anno ritorna Ghiaccioforte, dove il 2 luglio si terrà con un nuovo format il suggestivo concerto all?alba, alle ore 5,30, con i prestigiosi Ottoni della Cappella Musicale Pontificia Sistina, diretti da Giuseppe Calabrese. Concludiamo questa breve panoramica con le parole di Antonio Bonfilio. ?Desidero ringraziare, oltre al nostro affezionato pubblico, tutti gli Sponsor e tutti coloro che ci hanno aiutato e ci aiutano nel nostro percorso e desidero invitare i numerosi lettori di Maremma Magazine a tutti gli appuntamenti musicali nei nostri amati luoghi di Maremma, per visitarli, conoscerli meglio, viverli e per godere insieme della bellezza e del beneficio della musica?. Per chi volesse partecipare alla presentazione del Festival presso la Stampa Estera a Roma in via dell?Umiltà, 83c (l?ingresso è libero) è necessario accreditarsi ai seguenti numeri: 0564 507982 349 5380069 - 06 675911 oppure scrivere a: direzioneartistica.bonfilio@morellinoclassicafestival.com Al termine, degustazioni dei prelibati prodotti tipici della Maremma e dei pregiati vini Morellino di Scansano. EVENTI Massa Marittima, la storia mineraria dell?Alta Maremma raccontata attraverso i disegni di Dino Petri ?Fonderie e ferriere nell?Alta Maremma nei disegni dal vero di Dino Petri? è il titolo della mostra che è stata inaugurata il 24 marzo a Massa Marittima presso il Museo di San Pietro all?Orto per proseguire fino al prossimo 25 giugno. In evidenza sono circa 40 disegni realizzati dal pittore Dino Petri, relativi alle testimonianze di archeologia industriale presenti nel territorio delle Colline Metallifere e della Val di Cornia DI SANDRA POLI N ell?ambito delle Giornate FAI (Fondo Ambiente Italiano) di primavera, che quest?anno hanno riguardato anche Massa Marittima, il 24 marzo è stata inaugurata al Museo di San Pietro all?Orto la mostra Fonderie e ferriere nell?Alta Maremma nei disegni dal vero di Dino Petri. La mostra viene riproposta a distanza di cinque anni dopo che nel 2018 era stata ospitata presso il Palazzo del Pegaso di Firenze, sede del Consiglio Regionale della Toscana. Si tratta di un progetto artistico sul patrimonio di archeologia industriale delle Colline Metallifere e della Val di Cornia rappresentato attraverso dei disegni. Dino Petri, nativo di Scansano, abita a Massa Marittima da molti anni; ha fre- quentato l?Accademia Cimabue di Milano e i corsi internazionali dell?Istituto d?Arte d?Urbino. Appassionato di storia locale, ha realizzato negli anni una quarantina di disegni: prima ha mappato il territorio individuando dove erano collocate le testimonianze delle fonderie e ferriere; poi, con carta da disegno, pastelli e carboncini, si è recato fisicamente nei luoghi facendosi largo, come Nella foto Maria Pia Vecchi (Delegazione Fai Grosseto), Dino Petri e e Irene Marconi (assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Massa Marittima) Dino Petri PRIMO PIANO ? VIVI ? 23 VIVI ???? Collegate al progetto espositivo, durante i mesi in cui l?esposizione rimarrà aperta, saranno organizzate visite guidate alla mostra, escursioni sul territorio tra miniere e ferriere, laboratori didattici di disegno dal vero per bambini, incontri pubblici in collaborazione con la cooperativa Zoe più volte ha raccontato, tra sterpi e rovi per riscoprire e trasmettere alla comunità un patrimonio storico altrimenti destinato all?oblio. Già gli Etruschi, dall?Elba al Golfo di Baratti fino al Lago dell?Accesa, estraevano e lavoravano il ferro, ma l?industria estrattiva si sviluppa maggiormente nel Medioevo. Valpiana, presso Massa Marittima, per esempio, è un tipico villaggio industriale con varie testimonianze del suo passato siderurgico. Qui nel 1377 Tollo Albizzeschi (padre di San Bernardino da Siena) ottenne il permesso per edificarvi un forno dove fondere l?ematite proveniente dall?Elba avvalendosi della sorgente del torrente Ronne e dei boschi intorno. Con Cosimo dei Medici l?industria del ferro raggiunse il suo massimo sviluppo quando inaugurò la cosiddetta ?politica del ferro? per sfruttarne la fabbricazione e la vendita. Valpiana aveva già degli impianti piuttosto evoluti essendo nata come villaggio industriale e a Cosimo dei Medici piacevano la sua posizione strategica tra il mare e i boschi e la sua vicinanza ai corsi d?acqua. Proprio quello che caratterizza fonderie e ferriere è il particolare connubio tra uomo e natura: non solo gli impianti industriali, ma anche la vicinanza all?acqua e la facilità di reperire legname. La forza idraulica e il carbone sono elementi essenziali per mettere in moto gli impianti: la fonderia, il luogo dove si fonde il ferro e si trasforma in oggetti; la ferriera, il luogo dove si affinano i derivati, come la ghisa, anche se nel linguaggio corrente si usa il termine ferriera per indicare qualsiasi luogo dove si svolge un?attività connessa alla lavorazione del ferro. Nei disegni di Petri si scorgono le testimonianze del periodo mediceo presenti a Valpiana: la Palazzina dei Ministri con il simbolo tipico dei Medici che risalta sulla facciata, le sei palle, fabbricate con ferro fuso a Valpiana. In Via del Ghetto, al lato della chiesa, sono ancora visibili le ringrane, i forni per separare il ferro dallo zolfo che ne avrebbe pregiudicato la qualità per una successiva lavorazione. Importante protagonista è anche la palazzina dei chiodaioli con il laboratorio, le stalle, le chioderie. Non c?è solo Valpiana in questa mostra: ci sono i forni dell?Accesa di cui è rappresentata una pianta sia del forno che dei servizi attinenti; i forni delle ringrane di Follonica; i Castelli di Rocchette Pannocchieschi e di Cugnano presso Monterotondo Marittimo dove si trovano anche le cave di allume di Monteleo; la Ferriera di Torniella che si presenta con l?attrezzatura propria delle varie fasi di lavorazione del ferro; il forno fusorio costruito da Egidio Succi nei pressi di Bagno di Gavorrano dove si trova la località di Forni. Ma la mostra getta un ampio sguardo anche alla Val di Cornia e alle zone di Suvereto, Campiglia e Piombino (vedi i disegni della Rocca di San Silvestro e dell?Altoforno AFO 1 di 24 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 Piombino). Petri si è spinto addirittura a San Marcello Pistoiese per disegnare la Ferriera di Pracchia. Ad arricchire la mostra c?è anche una piccola esposizione di alcuni materiali inerenti le ferriere come dei minerali e dei chiodi fabbricati a Valpiana; vi si aggiunge anche un approfondimento cartografico esposto in collaborazione con l?archivio di stato di Firenze. Ne viene fuori un viaggio che abbraccia tutta la Toscana attraverso i secoli dagli Etruschi, ai Medici, ai Lorena fino all?area industriale di Follonica. La particolarità di questi disegni è che l?autore non si limita a trasmettere in modo puntuale la realtà del tempo, ma cerca di intravedere il lato umano percepito nell?organizzazione degli spazi. Emerge, oltre alla riproduzione fedele e circostanziata della storia, la fatica del lavoro umano che vi sta dietro ancora riconoscibile in quello che rimane nonostante l?inesorabile scorrere del tempo. Una tecnica che unisce la ricerca storica con la vena artistica e con la documentazione non in modo fine a se stesso, ma tale da far parlare delle mura che, a una prima visuale, danno l?impressione di ?fantasmi? e che i disegni di Petri rendono leggibili e interpretabili. Sembra, così, di scorgere, tra la struttura muraria che ci rimanda il disegno, le maestranze tipiche di fonderie e ferriere: il falegname, il manovale, il muratore, ma anche il ferrazzuolo (che batteva il ferro) e il braschino (che foderava la cupola del forno con la pietra refrattaria). È un?occasione per riscoprire dei luoghi e dei mestieri dimenticati che Petri ha cercato di recuperare con una crescente sete di conoscenza di quello che c?è stato prima di noi e con un sempre più rinnovato interesse a non disperdere la storia e con essa l?identità di una zona. Per una maggiore comprensione i disegni sono affiancati da pannelli esplicativi a cui hanno contributo, con i loro testi, studiosi come Ivan Tognarini, Bruno Santi, Luisa Dallai, Silvia Guideri, Miria Magnolfi, Angela Quattrucci. Molto di quello che rimane delle ferriere oggi è abbandonato e in preda all?incuria a parte la Fonderia di Follonica che è l?unica fruibile al pubblico; la mostra di Petri pone, pertanto, una riflessione sulla possibilità di recuperare un patrimonio, ancora di proprietà privata e che le amministrazioni pubbliche potrebbero valutare di acquisire per riqualificarlo e ridargli il posto che merita. Ovviamente è un processo di non facile attuazione soprattutto per la necessità del concorso di più attori. La mostra sarà aperta fino al prossimo 25 giugno. Durante questo periodo sono previste diverse iniziative di approfondimento: 12 maggio, ore 17.30 ?Il Sistema dei Parchi della Val di Cornia. Un progetto di valorizzazione integrata del patrimonio archeologico e paesaggistico? con Silvia Guideri; 9 giugno, ore 18.00 ?Lo sguardo sul patrimonio e sulla nostra storia? con Carlo Bonazza e Dino Petri; 23 giugno, ore 18.00 ?Valpiana medicea e granducale e la ?questione del ferro?? con Tiziano Arrigoni e Claudio Saragosa. In collaborazione con la Cooperativa Zoe saranno effettuate visite guidate alla mostra, escursioni sul territorio tra miniere e ferriere e laboratori didattici per bambini. Info: tel. 0566 906525, accoglienzamuseimassa@gmail.com e sui canali social dei Musei di Massa Marittima dove è possibile trovare anche il catalogo della mostra. VIVI EVENTI Torna con un format rinnovato Rosso Morellino, l?evento che celebra la storica ed apprezzata denominazione di Maremma Ci siamo. Torna a maggio, nei giorni 14 e 15, il grande evento enologico denominato Rosso Morellino che celebra questa importante e sempre più apprezzata denominazione. Un grande banco d?assaggio aperto al pubblico e l?imperdibile concerto di Joe Bastianich & La Terza Classe, la domenica sera; Walk around tasting e masterclass di approfondimento per i più esperti, il lunedì: questo il programma dell?attesa ?due giorni? DI DEBORAH CORON È iniziato il conto alla rovescia per ?Rosso Morellino?, l?evento in house della denominazione che da quest?anno raddoppia. Il Consorzio di Tutela Morellino di Scansano infatti ha deciso di aprirsi al grande al pubblico, a cui dedicherà la giornata inaugurale del 14 maggio con un appuntamento che vedrà protagonisti i produttori, in un importante banco d?assaggio, e il concerto di Joe Bastianich & La Terza Classe. Confermata anche la parte dedicata agli operatori del settore, che si svolgerà il giorno dopo, lunedì 15 maggio come di consueto presso le ex scuole elementari di Scansano, con approfondimenti e masterclass che metteranno in risalto le tipicità del Sangiovese della costa toscana. Una crescita continua La nuova edizione di ?Rosso Morellino? vuole celebrare questa continua crescita qualitativa e di immagine del Sangiovese della Costa Toscana, che deve le sue peculiarità distintive al territorio incontaminato che lo rende un vino con una precisa identità. La Denominazione storica della Maremma arriva da anni in cui ha consolidato soprattutto il suo Un Vinitaly ricco di nuovi spunti e conferme per il Consorzio Morellino di Scansano Tra degustazioni, masterclass, incontri con buyers internazionali e appuntamenti glamour il Sangiovese della Costa toscana conferma la crescita di posizionamento e il suo slancio produttivo I ntanto, per il Consorzio Morellino di Scansano DOCG la 55esima edizione del Vinitaly di Verona, che si è svolto dal 2 al 5 aprile, è stata ricca di incontri professionali proficui e costruttivi, con dirette social, meeting con buyers internazionali e degustazioni. Lo stand istituzionale è stato il teatro di molti appuntamenti che, in maniera trasver­ 26 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 sale, ha accolto professionisti del mon­ do del vino, stampa specializzata e con­ sumatori mettendo in mostra il nuovo slancio produttivo. La qualità dei vini e la strategia messa a punto dal board del Consorzio, infatti, stanno consoli­ dando un trend in continua crescita sia di valore che di immagine per la deno­ minazione storica della Maremma. Nelle foto alcuni momenti di precedenti edizioni di Rosso Morellino a Scansano posizionamento nel circuito Ho.Re.Ca, con performance che mettono in evidenza l?apprezzamento dei consumatori, che sempre più scelgono etichette immediate, dotate di specifiche caratteristiche. Il Morellino sa rispondere a queste esigenze con vini freschi e versatili che, anche nelle versioni con maggiore struttura e complessità, sono in grado di portare nel calice le tipicità del La più importante fiera internaziona­ le dedicata al vino italiano, quest?anno si è aperta in anticipo per il Consorzio Morellino di Scansano DOCG: sabato 1° aprile, infatti, il Sangiovese della Costa Toscana è stato protagonista di una preview in pieno centro a Verona aper­ ta ad ospiti e alla stampa accreditata. La prestigiosa boutique Tailor?s & Ties ha fatto da cornice ad un evento glamour che ha voluto celebrare le sfaccettature del Morellino di Scansano, attraverso un percorso di degustazione fatto con una selezione di oltre 30 etichette, tra le tipologie Riserva e Annata. ?È stato un Vinitaly ricco di spunti e molte conferme per la nostra denomi? nazione ? spiega Alessio Durazzi, diret­ territorio unico da cui hanno origine. ?Rosso Morellino ? afferma Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio di Tutela ? è tra le iniziative di comunicazione e promozione a cui siamo più legati e attraverso la quale vogliamo far conoscere sempre più, ad appassionati e non, il nostro territorio. Siamo convinti, infatti, che fare leva sul legame tra il vino e la sua area produtti- tore del Consorzio Morellino di Scansa­ no DOCG ?. Raccogliamo i frutti del lavoro delle aziende che negli ultimi anni hanno dato vita a vini di spessore, che hanno contribuito a rendere chiara va, da un lato ci consente di migliorare il dialogo con gli operatori del settore e dall?altro ci dà l?opportunità di accrescere il bacino di nuovi consumatori?. Il programma Ricchissimo il programma della ?due giorni?. Domenica 14 maggio spazio al grande banco d?assaggio e al concerto di l?identità dei nostri vini?. ?Il Morellino di Scansano, infatti ? continua Durazzi ? è il Sangiovese della costa toscana con le sue peculiarità distintive portate in dote da un territo? rio unico, compreso tra il mare e le pen? dici del Monte Amiata. La freschezza sostenuta da una buona spalla acida dei primi anni, si mantiene anche nel corso delle successive fasi evolutive con una maggiore struttura e complessità nella tipologia Riserva?. Gli sforzi da parte del Consorzio adesso si concentrano ora sulla quinta edizione di ?Rosso Morellino?, l?evento in house della denominazione che que­ st?anno si svolgerà il 14 e il 15 maggio (di cui parliamo a parte). PRIMO PIANO ? VIVI ? 27 VIVI ???? La nuova edizione di ?Rosso Morellino? vuole celebrare questa continua crescita qualitativa e di immagine del Sangiovese della Costa Toscana, che deve le sue peculiarità distintive al territorio incontaminato che lo rende un vino con una precisa identità Joe Bastianich & La Terza Classe. È la novità di ?Rosso Morellino? 2023. Il sipario sull?evento che celebra la denominazione si alzerà a Grosseto, dove a partire dalle ore 18 sarà allestito il grande Salone a cielo aperto del Morellino di Scansano nel quale oltre 40 aziende, ognuna con il proprio banco di assaggio, accoglierà il pubblico per favorire la conoscenza delle tipicità di questo grande rosso toscano. Un?occasione unica per conoscere, attraverso le versioni Annata e Riserva, le sfumature del Sangiovese della Costa Toscana. Alle 21 spazio alla grande musica dal vivo con Rosso Morellino che ospiterà la data di esordio del tour 2023 di Joe Bastianich & La Terza Classe. Questo progetto nasce dalla passione sconfinata di Joe Bastianich per la musica rock, blues, 28 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 soul e folk americana, che lo ha portato al sodalizio artistico con La Terza Classe, una delle poche realtà musicali italiane che sin dalla sua nascita si occupa di ricercare e di comporre musica ispirandosi al folk americano. Ci sarà la possibilità anche di gustare alcuni prodotti gastronomici grazie alla presenza di alcuni food truck. L?evento è gratuito con posti limitati. Per accedere è necessaria la prenotazione, che si può fare su circuito Evenbrite. La manifestazione quindi proseguirà lunedì 15 maggio con la consueta giornata dedicata agli operatori del settore. Il programma inizierà con il Walk Around Tasting. Dalle ore 11 sino alle ore 18 al piano superiore dell?ex Scuole Elementari di Scansano, in via XX Settembre 30, sarà presente un?ampia sele- zione di Morellino di Scansano in degustazione libera. Previsti anche dei momenti di approfondimento con due masterclass, che saranno focalizzate su alcune specificità della Denominazione. Queste degustazioni si svolgeranno al piano terra dell?edificio con inizio alle ore 11 e alle ore 15. Dalle 12.30 alle 14.30 sarà inoltre aperto un buffet con assaggi di prodotti tipici del territorio in abbinamento al Morellino. La partecipazione a questa giornata è gratuita ma l?accesso è consentito solo previo accreditamento sempre tramite Eventbrite. La Denominazione e il Consorzio Tutela Morellino di Scansano Riconosciuto denominazione di origine controllata nel 1978, il Morellino di Scansano ha da poco festeggiato i suoi primi 40 anni. In questo periodo molto è stato fatto per la sua valorizzazione, in virtù delle sue qualità intrinseche e della crescente rinomanza internazionale, tanto da ottenere nel 2006 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, a partire dalla vendemmia 2007. Attivo in questa opera di promozione e tutela il Consorzio Tutela Morellino di Scansano, nato nel 1992 per volontà di un piccolo gruppo di produttori. Nel corso degli anni il Consorzio è andato man mano ampliando il comparto associativo, fino ad accogliere più di 200 soci, oltre 90 dei quali con almeno una propria etichetta di Morellino di Scansano sul mercato. ENOLOGIA Vermentino Grand Prix, ecco la nuova top ten dei Vermentini della Doc Maremma Toscana DI MICHELE GUERRINI Ormai è un appuntamento fisso il cui esito è sempre particolarmente atteso, dato che parliamo di un vitigno in forte crescita soprattutto in Maremma. Parliamo del Vermentino Grand Prix, giunto alla sua quarta edizione, che quest?anno è andato in scena nel ristorante stellato Gabbiano 3.0. Nell?occasione una giuria di operatori, esperti del territorio, ha selezionato le dieci migliori proposte dell?edizione 2023 Il Vermentino Grand Prix Si è tenuta il 17 aprile a Marina di Grosseto, nel ristorante stellato Gabbiano 3.0, la quarta edizione del Vermentino Grand Prix, organizzata dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana per promuovere, partendo dal suo territorio di origine, quello che si sta dimostrando sempre più come fenomeno in crescita nel panorama del vino toscano: il Vermentino. Il Vermentino Grand Prix coinvolge ogni anno in giuria tecnici del settore e ristoratori stellati della Maremma Toscana oltre alle enoteche più importanti della zona. L?idea portata avanti dal Consorzio è quella di fare sistema per promuovere il brand Maremma Toscana nel suo insieme. La tendenza ?Il Vermentino Grand Prix ? spiega Francesco Mazzei, presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana ? è diventato un appuntamento importante di promozione per i produt- tori e per il brand Maremma; anche in questa occasione, abbiamo avuto la conferma che il Vermentino della Denominazione ha una grande personalità, non solo nella versione fresca e di facile beva, ma anche in versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi. L?obiettivo dell?iniziativa è quello di alzare sempre più l?asticella ed è evidente che abbiamo intrapreso la strada giusta?. Tra le 60 etichette proposte ? dieci in PRIMO PIANO ? VIVI ? 31 VIVI Nella foto un momento del Vermentino Grand Prix 2023 presso il ristorante Gabbiano 3.0 a Marina di Grosseto ???? Tra le 60 etichette proposte ? dieci in più rispetto allo scorso anno ? la Top Ten conferma anche quest?anno una tendenza che si sta consolidando sempre più tra i produttori: la vinificazione in purezza del Vermentino più rispetto allo scorso anno ? la Top Ten conferma anche quest?anno una tendenza che si sta consolidando sempre più tra i produttori: la vinificazione in purezza del Vermentino. ?Una scelta ? spiega il direttore del Consorzio Luca Pollini ? che ben rappresenta la volontà di caratterizzare la propria produzione, esaltando le particolarità che il vitigno esprime in questo specifico areale e nei diversi terroir. Inoltre, anche da questa edizione, emerge una netta predominanza dei vini più complessi e maturi rispetto a quelli dell?annata più recente, cosa che fa ben sperare per il futuro. In effet- ti, il Vermentino conferma la sua capacità di dare vini complessi, di ottima struttura e longevi come i grandi vini rossi?. Si tratta di un riconoscimento che può essere speso in termini di immagine dalle cantine e che è occasione per avvicinare e, allo stesso tempo, per avere un riscontro, da esperti e operatori che diventeranno ambasciatori dei vini nelle loro specifiche attività. Numeri in crescita ?La provincia di Grosseto, con 938 ettari ? aggiunge Pollini ?, rappresenta La DOC Maremma Toscana in vetrina al Vinitaly 2023 Anche quest?anno il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana ha partecipato con successo all?importante evento enologico che si è svolto a Verona L a DOC Maremma Toscana prota­ gonista al Vinitaly 2023 andato in scena dal 2 al 5 aprile. Al banco consortile sono stati presentati 69 vini di 41 diverse aziende. In particolare, ben 21 Vermentini e 14 Ciliegioli, 4 Ali­ cante, 9 blend tra autoctoni e interna­ zionali e 11 internazionali, una scelta ampia e variegata che ha ben racconta­ 32 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 to tutte le sfaccettature del territorio. Presenti inoltre, con una propria postazione e i produttori nove aziende: Adonaea Vini, Conti di San Bonifacio, Tenuta Dodici, Valdonica, Fattoria Il Casalone, Valentini ssa, Lionello Mar­ chesi, Le Lupinaie e La Cura. ?Il 2023 ? spiega il presidente Fran­ cesco Mazzei ? è iniziato con la Deno? minazione che segna un +49% nel con? fronto tra il primo bimestre 2023 vs. 2022, con 10.316 hl imbottigliati; è un segnale positivo che compensa il 2022 che si è chiuso in pareggio con l?anno precedente poiché vi è stato un ritardo nell?imbottigliamento dovuto al di?cile reperimento delle materie prime. Abbiamo l?obiettivo di mantenere un Nella foto da sinistra Luca Pollini e Francesco Mazzei, rispettivamente direttore e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana La ?Top 10? 2023 dei Vermentini Maremma Toscana DOC L a ?Top 10? 2023 dei Vermen­ tini Maremma Toscana DOC è composta da, in ordine alfa­ betico per azienda: ? Belguardo ­ Belguardo ?V? 2021 ? Bruni ­ Perlaia 2021 ? Castelprile ­ Bianco Riserva 2021 ? Podere Cirene ­ Cirene 2021 ? Santa Lucia ­ Brigante 2022 ? Tenuta Agostinetto ­ La Terrazza 2021 ? Tenuta Dodici ­ Solo 2021, ? Terenzi ­ Balbinvs 2021 ? Terre dell?Etruria ­ Marmato 2022 ? Val Delle Rose ­ Cobalto 2020 il 50% del vigneto toscano di Vermentino ed è il territorio dove il vitigno sta crescendo con le percentuali più alte, al punto che oggi la Maremma Toscana è l?areale di coltivazione più importante della Penisola per questo vitigno?. ?Per comprendere i contorni del fenomeno Vermentino Doc della Maremma Toscana ? sottolinea Mazzei ? è sufficiente osservare i numeri: lo stesso è passato da circa 33.700 quintali di uva rivendicati nella vendemmia 2020, a 37.150 quintali di quella 2021, agli oltre 43.300 quintali della vendemmia 2022. Tanto che oggi rappresenta il 34% del- l?intero quantitativo di uve rivendicate alla DOC Maremma Toscana nell?ultima vendemmia. Il successo deriva proprio dalla tipologia particolarmente versatile e dal lavoro di squadra di viticoltori e Consorzio; i primi hanno unanimemente intrapreso un percorso di crescita qualitativa, il secondo lavora costantemente a iniziative di valorizzazione e di promozione?. trend di crescita a due cifre; siamo impegnati su vari fronti e con diversi eventi e progetti per valorizzare e pro? muovere vini e territorio a partire dal Vinitaly e dai focus su autoctoni come il Vermentino e il Ciliegiolo che ci stanno dando molte soddisfazioni. Siamo quasi giunti ? dopo un importante lavoro di spinta da parte nostra con il Ministero ? alla conclusione dell?iter per la modi? fica del disciplinare di produzione del Vermentino, con l?introduzione del Ver? mentino Superiore, già approvata dalla Commissione tecnico?normativa del Comitato Nazionale Vini, e questa ? conclude Mazzei ? è un?ulteriore occa? sione di crescita, anche qualitativa, del? la DOC?. Lo stand del Consorzio ha trovato spazio nell?area Toscana ed ha accolto i visitatori provenienti da tutto il mon­ do. ?I vini presentati al bancone istitu? zionale unitamente a quelli che i visita? tori hanno potuto degustare nelle nove postazioni individuali presenti nell?area hanno ? sottolinea il direttore Luca Pol­ lini ? hanno o?erto un quadro rappre? sentativo della nostra Denominazione: la nuova annata di Vermentino accom? pagnata da qualche 2021 più comples? so ed evoluto, i Ciliegioli in versione più fresca e giovane accanto alle annate più vecchie, e gli altri autoctoni Ansoni? ca e Alicante, una nicchia della nostra Grand Prix 2023. ?Al fine di valorizzare ulteriormente i vini Vermentino della denominazione, per questa edizione dell?evento il Consorzio ha scelto, come partner tecnico, Italesse, azienda italiana leader del mercato per i suoi calici sensoriali, progettati sulle sensazioni Un calice ad hoc Infine una notazione tecnica. ?T-made 55? di Italesse, fanno sapere dal Consorzio, è il calice ufficiale del Vermentino DOC; e poi i bianchi e rossi internazio? nali, dal Sauvignon e Viognier al Caber? net Sauvignon, Merlot, Syrah e Petit Verdot, senza dimenticare i blend con protagonista, in percentuali variabili, il Sangiovese accompagnato dalle varie? tà internazionali?. PRIMO PIANO ? VIVI ? 33 VIVI ???? Francesco Mazzei: ?Con la quarta edizione dell?evento, si sono riaccesi i riflettori su quello che si sta sempre più attestando come una delle punte di diamante della Denominazione. Merito del successo di questo vitigno sono la sua tipologia particolarmente versatile e il lavoro di squadra di viticoltori e Consorzio? organolettiche dei vini, individuando quale calice per la degustazione da parte dei giudici il T-made 55. Questo calice dalle eleganti linee, con il suo fondo piatto e la coppa affusolata, nei test è Nella foto giuria e organizzatori del Vermentino Grand Prix 2023 risultato perfetto per la valorizzazione delle caratteriste dei vini Vermentino della Maremma, tanto da costituire uno strumento tecnico di riferimento anche per il futuro. T-made 55 di Italesse è realizzato in vetro cristallino, disponibile sia in versione soffiato in automatico sia in versione soffiato a bocca e lavorato a mano, per un?esperienza di degustazione ancora più coinvolgente?. Il Ciliegiolo protagonista a Sorano Al via la prima edizione della manifestazione, prevista per domenica 7 e lunedì 8 maggio alla fortezza Orsini di Sorano, per accogliere wine lovers e addetti ai lavori D omenica 7 e lunedì 8 maggio si svolgerà la kermesse sul Cilie­ giolo, un appuntamento senza precedenti rivolto ad enoappassionati e operatori del settore: giornalisti, sommelier, enotecari, ristoratori e rap­ presentanti del sistema vitivinicolo. Gli ospiti avranno la possibilità di degusta­ re, alla mescita presso i banchi d?assag­ gio, vini di produttori di Maremma, di altre zone della Toscana e d?Italia, a partire da Liguria, Marche e Umbria. Un walk around tasting con master­ class tematiche in una location spetta­ colare: la Fortezza Orsini, in provincia di Grosseto, un imponente complesso medioevale ? ora adibito ad hotel e spazio per eventi ? situato nella parte alta del comune di Sorano, con una vista incredibile sulle colline marem­ mane. Obiettivo dell?evento: riunire tutti i produttori di Ciliegiolo, vitigno unico, caratterizzato da un colore rosso rubi­ no con leggeri riflessi violacei, dal sapo­ 34 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 re e profumo che ricordano la frutta matura, e dal gusto piacevole ed equi­ librato. Una varietà recentemente riscoperta e valorizzata, che deve il suo nome proprio al colore dell?acino e agli aromi del vino che richiamano in modo esplicito la ciliegia. A di?erenza di quanto avveniva in passato, quando le uve venivano vinifi­ cate in assemblaggio con altre varietà, in primis il Sangiovese, oggi il Ciliegiolo è perlopiù impiegato in purezza per produrre alcuni interessantissimi vini DOC e IGT del Centro Italia. Viene col­ tivato in Toscana, Umbria, Lazio, Emi­ lia­Romagna, Marche, Liguria, Basilica­ ta, Abruzzo e, in modo minoritario, in altre cinque regioni d?Italia. La maggio­ re di?usione di questo vitigno è comunque in Toscana, dove si contano circa 525 ettari, quasi il 60% dei quali sono concentrati in provincia di Gros­ seto dove danno vita a numerose eti­ chette della DOC Maremma Toscana Ciliegiolo. Il Ciliegiolo ha sicuramente una forte sensibilità al terroir per cui è di fonda­ mentale importanza coltivarlo sui ter­ reni adeguati. Da questo punto di vista la Maremma grossetana rappresenta una delle aree più interessanti per que­ sta varietà, così come interpretazioni importanti si trovano in Umbria tra l?Orvietano e i Colli Amerini, nell?Alto Lazio e in alcune aree delle Marche. L?iniziativa è organizzata dal Consor­ zio Tutela Vini Maremma Toscana con il patrocinio del Comune di Sorano. VIVI ENOLOGIA Montecucco, i primi 25 anni della denominazione d?origine festeggiati al Vinitaly Una masterclass esclusiva di vecchie annate, nel contesto dell?ultima edizione del Vinitaly a Verona, ha celebrato i primi 25 anni della DOC Montecucco, una Denominazione sempre più importante ed apprezzata che ha fatto della qualità, della valorizzazione del territorio e dell?unicità del Sangiovese amiatino i propri punti di forza Una bella storia È una storia che parte da lontano quella dei vini Montecucco, prodotti lì, nel cuore del territorio maremmano alle pendici del Monte Amiata, antico vulcano estinto, dove la coltivazione della vite vanta una tradizione millenaria, in un areale che per le sue caratteristiche intrinseche, perfette per la viticoltura, ha permesso 25 anni fa di far nascere una nuova e promettente DOC nel panorama enologico italiano. Una storia che ormai non può più definirsi recente, iniziata alla fine degli anni novanta del secolo scorso quando un ristretto gruppo di 36 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 dinamici vignaioli-pionieri decisero di far capire al mondo che ? in quel piccolo fazzoletto di terra toscana conteso tra i comuni di Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano nella provincia di Grosseto ?, esisteva un Sangiovese unico e distinguibile, con una propria personalità, diversa da quella dei cugini limitrofi. Una vicinanza a grandi DO del vino toscano che non ha intimorito, anzi ha aiutato a rafforzare l?identità territoriale di questa nicchia vitivinicola. Nel 1998 nasce così una scalpitante DOC Montecucco, già dalle sue origini a vocazione biologica ? e che oggi vanta circa l?80% di produzione certificata BIO ? per un totale di 68 aziende associate, circa 1.2 milioni di bottiglie e 500 ettari di vigneto oggi vocati alle DOC e DOCG (su una superficie potenziale di 800 ettari). Una storia scandita da crescite, successi e anche difficoltà, che ha permesso alla piccola denominazione toscana di farsi largo nel mondo, con un export che tocca il 60% del totale annuo imbottigliato ? e che trova destinazione principalmente in Nord America, Nord Europa, Germania, Paesi Bassi e Sviz- zera, ma con una presenza significativa anche nel continente asiatico a cominciare dal Giappone ?, in un mercato globale che diventa sempre più competitivo e in cui il prodotto enologico raggiunge livelli qualitativi sempre più alti. Ma soprattutto, una denominazione che ha saputo imporre e conservare la propria interpretazione del Sangiovese, e non solo. Anche il Vermentino qui si fa sentire in tutta la sua unicità. I 25 anni celebrati al Vinitaly La degustazione di vecchie annate promossa dal Consorzio durante l?ulti- ma edizione di Vinitaly e celebrativa dei 25 anni di DO Montecucco ? condotta dal wine expert e storyteller Filippo Bartolotta ? ha messo in luce l?incredibile evoluzione nel tempo dei rossi amiatini, e anche di un vermentino, a partire dalla 2000 e fino all?annata appena messa in commercio delle aziende Villa Patrizia (Montecucco Rosso DOC Orto di Boccio 2000), Parmoleto (Montecucco Sangiovese DOCG 2004), Basile (Montecucco Sangiovese DOCG Riserva Ad Agio 2008), Collemassari (Montecucco Sangiovese DOCG Riserva Poggio Lombrone 2009), Tenuta L?Impostino (Montecucco Sangiovese DOCG Riserva Viandante 2013), Otto Ettari (Montecucco Sangiovese DOCG Otto Ettari 2015), Perazzeta (Montecucco Sangiovese DOCG Riserva Licurgo 2016), Pianirossi (Montecucco Sangiovese DOCG La Fonte 2019) per chiudere con Peteglia e il suo Montecucco Vermentino DOC 2014. Referenze più o meno datate dove emergono inconfondibili tutti i tratti del territorio d?origine, in un sorso di grande complessità, balsamicità e freschezza tipica della viticoltura d?altura; ma anche fierezza che fa eco alla meravigliosa natura PRIMO PIANO ? VIVI ? 37 VIVI ???? Non solo: proprio durante l?edizione 2023 del salone scaligero la Dop amiatina ha svelato in anteprima assoluta a buyer, giornalisti, sommelier e winelover il suo nuovo logo, nato da un progetto di restyling sviluppato in collaborazione con IED Firenze pressocché incontaminata che si alterna ai vigneti della Denominazione. ?Questa ? dice il presidente del Consorzio Giovan Battista Basile ? è la vera carta vincente del Montecucco: il fatto che esista un?espressione del territorio che si riflette completamente nel vino e che diventa autenticità stessa del Sangiovese e del Vermentino. Autenticità che viene ulteriormente esaltata dalla sensibilità dei produttori rispetto alle tematiche ambientali. Siamo di fronte ad un territorio integro, che ho avuto modo di vivere in prima persona dalla fine degli anni ?90: non si parla solo di vigneti, ma anche di originalità del ter- 38 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 ritorio, di rispetto della biodiversità e di pratiche agronomiche in armonia con l?ambiente?. Il nuovo logo Questo importante anniversario è stato anche occasione per la DO Montecucco di svelare in anteprima assoluta il suo nuovo logo consortile, nato da un progetto di restyling sviluppato in collaborazione con IED Firenze e al suo debutto ufficiale proprio alla 55^ edizione di Vinitaly, dove per la prima volta ha accompagnato l?identità visita dello spazio espositivo e di tutti i materiali informativi del Consorzio di Tutela. A maggio dello scorso anno 13 studenti del Master in Graphic Design Focus on New Media della prestigiosa scuola internazionale sono stati chiamati a rinnovare il logo del Consorzio proiettandone la secolare tradizione di viticoltura e agricoltura in una prospettiva futura del mondo e della comunicazione del vino. Dopo una fase intermedia di selezione, ogni candidato ha presentato il proprio progetto all?esame di fine anno del corso di Corporate Identity e tre delle proposte ? scelte dai docenti ? sono passate al vaglio di una commissione interna al Consorzio, che ha proclamato vincitrice la studentessa indiana Damini Rathore. Il valore del Consorzio presso la comunità locale, il suo forte legame con il territorio e l?impronta umana lasciata nella regione fin dal tempo degli Etru- schi hanno ispirato il lavoro dell?alunna. Il logo di sua ideazione evoca la topografia della regione del Montecucco ? con sette linee a rappresentare i sette comuni che lo compongono ? abbinandola ad un carattere elegante ma contemporaneo, che dimostra la volontà del Consorzio di guardare avanti pur mantenendosi fedele alle proprie radici e ai principi che lo hanno reso celebre a livello internazionale. ?Siamo davvero soddisfatti del nuovo logo e sorpresi dagli infiniti spunti creativi che tutti gli studenti del contest ci hanno fornito nel corso di questi mesi?, commenta Patrizia Chiari, titolare di tenuta L?Impostino e consigliere di riferimento dell?iniziativa in seno al CdA del Consorzio Montecucco. ?È straordinario come Damini sia riuscita a dare un?immagine fresca e moderna a una tradizione secolare quale la nostra: con il suo lavoro ha saputo racchiudere la storia del Montecucco in un?identità visiva ricercata e al tempo stesso al passo con i tempi?. Afferma Damini Rathore, vincitrice del concorso: ?Sono onorata di questo premio, che rappresenta una tappa importante della mia carriera e mi rende ancora più motivata nel perseguire i miei studi in Graphic Design. Arrivo da un paese in cui il clima non è favorevole alla coltivazione della vite, perciò questa esperienza è stata per me doppiamente formativa: mi ha offerto un?occasione di crescita personale oltre che come studente di design?. VIVI ENOLOGIA Ideazione e progettazione di cantine vinicole, la mission di Stefano Venturi Stefano Venturi Supportare i clienti lungo tutta la filiera vitivinicola partendo dal vigneto, passando per la realizzazione della cantina, l?ottimizzazione del lay-out delle attrezzature enologiche, fino all?imbottigliamento e al confezionamento del prodotto finito. Questa la mission di Stefano Venturi enologo di processo e consulente per molte aziende vitivinicole nazionali ed internazionali DI MICHELE GUERRINI T rascorsi 25 anni dalla prima realizzazione di un impianto enologico in Maremma, Stefano Venturi, enologo di processo e consulente per molte aziende vitivinicole nazionali ed internazionali, racconta oggi il suo percorso di crescita, facendoci entrare in un settore affascinante e complesso, quello della progettazione enologica, che richiede specifiche competenze ed aggiornamenti costanti. Un ambito che racchiude al suo interno molteplici sfaccettature: dall?attenzione e rispetto per il ?terroir?, all?impiego delle migliori tecnologie in grado di supportare la fantasia dei committenti e la loro ambizione a produrre vini di ottimo livello, riconosciuti da un?ampia platea, scelti e premiati. Allora Venturi, partiamo dalla Maremma. Sappiamo quanto questa terra sia importante per Lei e quanto ancora, a distanza di anni, rappresenti una base stabile dal punto di vista lavorativo ed affettivo. In effetti è così e per me è un piacere essere qui a raccontarmi sulle pagine di questo magazine. Trovo che riconnettersi ai luoghi in cui si son mossi i primi passi sia sempre un?esperienza emozionante. Son cresciuto tra queste campagne e ormai ne ho memorizzato i profumi, le forme, le caratteristiche. Apprezzo 40 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 il costante tentativo di valorizzare questo patrimonio e in parte spero di contribuire a farlo con il mio lavoro. Il suo percorso inizia proprio dal territorio maremmano, una zona peraltro di grande vocazione vitivinicola. In che modo si è avvicinato a queste realtà? Si può dire che ne abbia sempre fatto parte. Mio padre lavorava presso un?agenzia del Consorzio Agrario della provincia di Grosseto, quindi tutto ciò che aveva a che fare con l?agricoltura era il mio pane quotidiano: dai mezzi tecnici ai fertilizzanti. Frequentai il corso di formazione ISVOR Fiat per arricchire le mie competenze manageriali con l?idea di poter accedere ad un ruolo dirigenziale vista l?esperienza maturata, ma poi la volontà politica di esautorare questi piccoli organi di distribuzione commerciale ed accorparli mi spinse a seguire una strada diversa, a specializzarmi nel settore enologico. Dopo diversi anni di affiancamento dapprima come rappresentante, poi come tecnico e infine come direttore dei lavori e project manager, ho deciso di mettermi in proprio e nel 1997 ho fondato una mia società che si occupava per l?appunto di progettazione di impianti. Ho avuto anche l?onore di ricoprire la carica di presidente del Follonica Hockey per 10 anni vincendo con i ragazzi nel 2006 la Champions League per la prima volta, ma questa è un?altra storia? Quali valori appresi da queste esperienze pregresse sono stati poi utili nella sua professione? L?apertura mentale in primis, forse dovuta all?incontro con differenti categorie di persone durante gli anni che mi hanno formato professionalmente. Sapersi muovere in vari contesti è una prerogativa importante soprattutto in un mondo come quello odierno che cambia continuamente scenari e sfide. In secondo luogo direi, la curiosità; ho sempre cercato di apprendere tecniche nuove o risoluzioni alternative ai problemi che via via mi si ponevano durante lo svolgimento delle mie mansioni. Penso sempre che ogni componente di un impianto non debba essere considerato singolarmente, ma come facente parte di un sistema, quindi approfondire la sua funzione in un?ottica dimensionalmente più grande tante volte mi ha aiutato a gestire criticità inaspettate. In ultimo direi l?impegno abbinato all?iniziativa. Quando ho cominciato avevo il desiderio di migliorare la mia condizione e di investire nelle mie idee e così ho provato a fare sempre. Ancora adesso percorro innumerevoli chilometri in Italia e all?estero e non sono mai stanco di cercare le migliori innovazioni nel mio campo, per la mia attività e i miei clienti. Le viene in mente un incontro o una persona che ha segnato in qualche modo il suo percorso professionale o che abbia rappresentato per lei una fonte di ispirazione? Non le nego di aver incontrato molte menti eccelse durante la mia carriera. Che si trattasse di architetti, enologi, agronomi o ingegneri, ho ammirato spesso le loro capacità creative e tecniche, ma se dovessi individuarne una in particolare sceglierei senz?altro il presidente dell?OLMA Massimo Neri (recentemente scomparso, ndr). Oltre ad essere stato un dirigente visionario, rappresentava per l?intero comparto agricolo un solido punto di riferimento. Ricordo la sua inesauribile passione, era una persona evoluta ed onesta e sin dai primi incontri ebbi subito la sensazione di trovarmi di fronte ad un grande uomo, oltre che ad uno stimato professionista. La caparbietà con cui trasformò una cooperativa in difficoltà in una rinomata centrale di produzione di olio è per me a dir poco lodevole. Mi occupai della progettazione degli impianti del primo stabilimento nel 1992. L?obiettivo era creare un?ingegnerizzazione della produzione che permettesse di raggiungere anche i mercati esteri, e così fu! I serbatoi e i macchinari arrivarono alla stazione di Montepescali coi treni merce (sorride, ndr) ad oggi sarebbe impensabile? Massimo fu in grado di creare una vera e propria multinazionale dell?olio, con certificazioni di qualità, innovativi sistemi di tracciabilità del prodotto sulla blockchain e strategie commerciali che permisero di mantenere in vita l?olivicoltura. Il suo spirito di miglioramento continuo mi ha sempre ispirato. Oltre ad OLMA, potrebbe descriverci brevemente alcuni dei progetti a cui si è dedicato in questa specifica area della Toscana? Sono molte le realizzazioni che abbiamo compiuto in questo territorio, credo più di 50 tra la provincia di Grosseto e Livorno. Sassotondo è una di queste, un progetto che mi è rimasto impresso per la componente ambientale e naturale di cui disponeva la proprietà; l?affinamento è stato concepito in grotte di tufo, una roccia sedimentaria che conferisce al vino particolari caratteristiche organolettiche grazie al mantenimento delle condizioni di temperatura e umidità ideali. L?obiettivo era di creare vini pregiati con la complicità di un terreno interessato dalle eruzioni vulcaniche avvenute nel comprensorio del lago di Bolsena. Grazie alla volontà di Attilio Pagli furono individuati i primi cru, che negli anni seguenti avrebbero dato vita a vini capaci di esprimere una grande vitalità. Un altro progetto importante è sicuramente Val delle Rose della Famiglia Cecchi; io conobbi il Sig. Luigi col quale ristrutturammo la cantina esistente. Fu un?esperienza molto istruttiva e interessante alla quale seguì una collaborazione col figlio Andrea, per la creazione di un nuovo impianto di vinificazione in Maremma, nel cuore produttivo del Morellino di Scansano. Questa seconda cantina fu progettata con l?idea di renderla tecnologicamente avanzata e dotarla di tramogge vibranti e sistemi di selezione dell?uva che ne rispettassero totalmente la qualità. La vinificazione e la barricaia furono studiati inserendovi un elemento estetico di grande impatto visivo, ossia delle colonne con capitelli che a me personalmente ricordano molto la base dei calici usati nelle degustazioni. L?illuminazione fu messa a punto con lo scopo di valorizzare i serbatoi e le barriques, in cui il vino compie il suo lento processo di maturazione. Le Mortelle, invece, è un altro progetto memorabile che nasce in concomitanza ad altre collaborazioni con la famiglia Antinori; è una cantina davvero scenografica ed estremamente funzionale, per cui venne effettuato uno sbancamento della collina e una successiva ricostru- PRIMO PIANO ? VIVI ? 41 VIVI ???? Con più di 150 cantine all?attivo, ha collaborato alla creazione di alcune tra le migliori realtà vitivinicole del nostro Paese e non solo zione della stessa che inglobasse in parte la costruzione. Ex centro aziendale Barabino, la cantina è stata realizzata ex novo e si caratterizza per un sistema di selezione per caduta, serbatoi per il carico dell?uva sospesi ed agganciati ai solai e un sistema di evacuazione dell?anidride carbonica, ideato da noi, mediante tubazioni interrate. Abbiamo inoltre collaborato con Michele Satta, Tenuta Argentiera e attualmente stiamo realizzando una cantina nel territorio di Bolgheri, completamente inserita all?interno di una cava, Tenuta Meraviglia del gruppo Dievole S.p.a. Quali sono le differenze che rintraccia nelle produzioni italiane rispetto a quelle attuate nel resto del mondo? Nel panorama internazionale mi occupo spesso di aziende nascenti. Si tratta quindi di costruire da principio un percorso enologico e produttivo. Il mio compito è quello di discutere e analizzare bene gli obiettivi strategici e profilare poi un adeguato piano esecutivo. La vera differenza forse la fa il ?terroir?, ma non in senso discriminatorio. Ogni ambiente ha le sue caratteristiche, la sua storia e i suoi vitigni di riferimento. Sebbene le tendenze portino sempre di più alla commercializzazione di un vino cosmopolita, abbiamo anche grandi esempi di etichette a produzione limitata e solo in annate particolari. Tutto insomma dipende dal ragionamento e l?aspirazione di partenza dei committenti. Per fare un esempio pratico, stiamo seguendo la realizzazione di due cantine che possono egregiamente sintetizzare il concetto appena descritto: una si trova 42 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 in Vietnam, un Paese che si è recentemente approcciato al mondo del vino, in cui si stanno per l?appunto intercettando le linee guida e i possibili vitigni autoctoni da impiegare nella produzione e l?altra invece in Argentina, Salentein, una realtà al contrario ben strutturata che utilizza il Malbec, un?uva iconica che ha avuto una grande rinascita in parte alimentata dal suo successo in Sud America, la cui proprietà sta valutando un ampliamento dei volumi di vendita. Due sfide molto diverse, ma entrambe entusiasmanti. Quale ritiene sia il compito principale di un consulente? Considero il progettista enologico alla stregua di un traduttore multilingue. Nel mio lavoro infatti è importante sapersi coordinare e capire esattamente le esigenze di tutte le professionalità coinvolte. Non si tratta solo di mettere in atto soluzioni tecnologicamente avanzate, ottimizzare gli spazi o perseguire criteri di risparmio economico; è necessario studiare la geografia dei luoghi, identificarsi col committente e la realtà che intende sviluppare sapendo orientare tutti i flussi per l?ottenimento di un risultato soddisfacente. L?ascolto e la competenza sono sicuramente le armi vincenti per la creazione di un impianto produttivo valido e dotato anche di un certo pregio estetico. Le cantine, attualmente, tendono sempre di più ad assomigliare a degli atelier del vino ed è fondamentale tener conto anche di questa evoluzione, sviluppando aree tecniche funzionali e accattivanti, accessibili anche ai visitatori che in questo modo possono entrare a contatto con tutta la filiera. Ha avuto la fortuna di lavorare con grandi esponenti del settore, cosa reputa che caratterizzi un?attività di successo oggigiorno? Dipende da cosa si intenda per azienda di successo. Mi spiego meglio, anche in questo caso non possono essere applicati dei criteri univoci che permettano di inquadrare facilmente la buona riuscita di un?attività. Il focus deve essere sempre posto allo scopo imprenditoriale, vero è che i competitors nel mondo del vino così come i clienti finali, sono sempre più preparati e in grado di riconoscere un prodotto valido? però parallelamente potrebbero essere perseguite anche differenti strategie che, a seconda della convenienza economica, facciano leva sulla diversificazione delle linee produttive, la variazione dei volumi o la scelta a monte di adottare certi tipi di allevamento. In altri casi potrebbe invece esser data maggiore rilevanza alla comunicazione, alle tecnologie o alla diffusione capillare del prodotto e nessuna di queste possibilità dovrebbe essere considerata sbagliata. Direi in linea di massima che partire da un buon output, evitando sofferenze finanziarie e scegliendo professionalità di supporto adeguatamente preparate possa fare la differenza in ogni caso, fermo restando una chiarezza di base degli obiettivi che si intendono raggiungere. Attualmente Stefano Venturi presta la sua consulenza per: AEI progetti, Archea associati e SVC winery project. VIVI MUSEI DI MAREMMA I Musei minerari di Maremma si arricchiscono di nuove e belle realtà tutte da scoprire Nuove realtà dedicate alla nostra storia mineraria, inaugurate di recente, sono entrate a far parte della Rete provinciale dei Musei di Maremma. Si tratta del nuovo museo Subterraneo a Massa Marittima il cui taglio del nastro è avvenuto il 21 aprile scorso e del GeoMet, Museo della Geodiversità e delle Miniere delle Colline Metallifere ospitato nelle sale adiacenti alla Porta del Parco Nazionale delle Colline Metallifere a Gavorrano, aperto a dicembre A Massa Marittima ecco Subterraneo! Taglio del nastro il 21 aprile scorso a Massa Marittima per il nuovo museo Subterraneo. Il polo espositivo si trova a due passi dal centro storico e riunisce nello stesso percorso di visita il rinnovato Museo di Arte e Storia delle Miniere al Museo della Miniera. Una nuova realtà dei Musei di Maremma dedicata alla grande storia mineraria di questo territorio. Nel corso degli anni Settanta del Novecento, l?attività mineraria che ha segnato per secoli la zona delle Colline Metallifere cominciava il declino che ha portato, una ventina di anni dopo, alla chiusura definitiva degli impianti. In un momento in cui le miniere erano in crisi, ma sempre in attività, il Comune con grande lungimiranza progettò di allestire due musei: il Museo della Miniera, che si snoda per circa 700 mt. in alcune gallerie allestite come una vera e propria miniera, e il Museo di Arte e Storia delle Miniere dedicato all?esposizione di strumenti, cartografia e minerali, molti dei quali donati dagli stessi minatori e cittadini che li avevano utilizzati o raccolti. I due musei minerari sono oggi riuniti sotto il nome di Subterraneo. L?idea di riunire i due musei si deve al gruppo COMASAM (Comitato di valorizzazione del patrimonio minerario di Massa Marittima) e al suo presidente Lido Santini. Per il visitatore il percorso alla sco- 44 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 perta di Subterraneo inizia dall?edificio di via Corridoni, costruito negli anni Trenta e che ha ospitato la scuola elementare fino ai primi anni del 2000. Il Comune, nel 2019, ha cercato e ottenuto i finanziamenti che gli hanno consentito di riqualificare gli spazi interni ed esterni di questo immobile, con l?obiettivo di trasferire nelle stanze al primo piano, la collezione del Museo di Arte e Storia delle Miniere, che in passato era allestita nel Palazzetto delle Armi di piazza Matteotti, poi chiuso da diverso tempo, per problemi di accessibilità e di sicurezza. Il primo aspetto importante di questo progetto, quindi, è stato quello di rendere di nuovo fruibile dopo tanti anni un patrimonio di reperti e documenti, che è stato arricchito con nuovi elementi per ampliare e rendere più esaustiva la narrazione. Il secondo aspetto, altrettanto di valore, è che questo patrimonio con la nuova collocazione si ?avvicina? al Museo della Miniera, garantendo così la possibilità di riunire le due esperienze in un unico percorso espositivo. Entrando in Subterraneo, quindi, è possibile conoscere la storia della miniera attraverso i video e gli strumenti multimediali, ma anche ammirare reperti come le antiche mappe, le carte con le sezioni geologiche, una vasta gamma di campioni di minerali e gli strumenti di lavoro del minatore, dalle lampade a carburo, agli elmetti, dagli scarponi e alle panierine che contenevano il pasto del minatore. La visita prosegue nelle Gallerie del Museo della Miniera, dove negli anni ottanta gli ex minatori hanno ricreato il loro ambiente di lavoro, con il deposito del legname, la mensa, le discenderie, i fornelli di getto e i vari sistemi di armamento ed escavazione delle miniere, il trasporto del minerale mediante i carrelli su rotaia e la lavorazione del materiale recuperato. Il museo sarà anche una delle porte del Parco Nazionale delle Colline Metallifere, punto informativo in cui prenotare visite ed escursioni. ?Subterraneo ? sottolinea il sindaco Marcello Giuntini ? è un?operazione culturale lungimirante e di grandissimo valore per Massa Marittima dal punto di vista identitario e della memoria storica, ma anche da quello dell?arricchimento della proposta turistica del territorio, con una narrazione del nostro passato minerario più completa ed esaustiva?. ?Con il nuovo allestimento ? spiega Roberta Pieraccioli, direttrice dei Musei di Massa Marittima ? il percorso del vecchio museo è stato attualizzato e ha allargato l?orizzonte alle miniere moderne del dopoguerra, grazie ai materiali recuperati dagli archivi minerari. Sono stati aggiunti cenni di storia delle lotte sindacali, il ruolo delle donne nelle miniere e una parte dedicata al villaggio minerario di Niccioleta con la tragica vicenda del 1944. Il progetto scientifico del nuovo allestimento è stato curato dalla professoressa Dallai dell?Università di Siena con i suoi collaboratori e in stretta sinergia con l?Ufficio Musei del Comune di Massa Marittima, coadiuvato dalla cooperativa Zoe e dal Parco Minerario. Fondamentale è stato il contributo del Gruppo Mineralogico Massetano che ha lavorato alla ripulitura dei minerali e al loro riallestimento. Ringrazio infine la presidente di Prisma Ginevra Niccolucci, a cui è stato affidato l?incarico per il trasferimento e l?allestimento?. Il Museo è aperto da sabato a martedì dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18 con visite guidate in galleria alle 11, alle 12, alle 15 e alle 16. Per info: tel. 0566 906525, email: accoglienzamuseimassa@gmail.com A Gavorrano è nato il GeoMet Intanto, a dicembre scorso è stato inaugurato il GeoMet, Museo della Geodiversità e delle Miniere delle Colline Metallifere ospitato nelle sale adiacenti alla Porta del Parco Nazionale delle Colline Metallifere a Gavorrano (Piazzale Livello +240 ? Pozzo Impero). Una struttura museale innovativa che intende raccontare ai visitatori, tramite video, pannelli informativi, reperti e minerali, gli aspetti geologici che caratterizzano questa parte di Maremma: dai giacimenti minerari allo sfruttamento delle georisorse dai tempi antichi fino alla chiusura delle miniere alla fine del secolo scorso. Il suo obiettivo è anche quello di essere un punto di partenza per iniziare la scoperta di questo territorio e degli altri musei del GeoParco Unesco: dalla geotermia del museo Mubia di Monterotondo Marittimo, alla lavorazione della ghisa al Museo Magma di Follonica fino ai percorsi museali in galleria come Massa Marittima e la stessa Gavorrano. ?La caratteristica più interessante del GeoMet ? spiega Alessandra Casini archeologa mineraria direttrice del Parco Nazionale delle Colline Metallifere ? è che non vuole solo fare un focus sugli aspetti geologici del Comune di Gavorrano, che lo ha finanziato, ma gettare il suo sguardo su tutto il territorio del Parco?. ?Si arricchisce il patrimonio culturale del territorio ? dichiara la presidente del Parco Lidia Bai ? con una Massa Marittima, Subterraneo Gavorrano, GeoMet Santa Fiora, Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata PRIMO PIANO ? VIVI ? 45 VIVI ???? Intanto, con l?avvio della stagione turistica anche il Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata a Santa Fiora programma nuovi orari per rendere sempre più fruibile al pubblico questo interessante museo che racconta la storia mineraria del Monte Amiata legata all?estrazione del mercurio struttura che si unisce agli altri musei realizzati dai Comuni e che rendono interessante ed eterogenea l?offerta culturale e turistica del Parco. Ogni museo ha una propria identità ma insieme offrono un quadro completo della nostra storia mineraria e dell?eccellenza geologica delle Colline Metallifere?. Il museo fa parte del Sistema dei Musei di Maremma e sarà aperto per il mese di maggio e giugno il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. A luglio e agosto tutti i giorni escluso il lunedì. Per info e prenotazioni, tel: 0566 844247, e-mail: info@parcocollinemetallifere.it Nuovi orari per il Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata Con l?avvio della stagione turistica anche il Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata a Santa Fiora pro- 46 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 gramma nuovi orari per rendere sempre più fruibile al pubblico questo interessante museo che racconta la storia mineraria del Monte Amiata legata all?estrazione del mercurio. Il museo è ospitato al piano terreno dell?antico palazzo Sforza-Cesarini. Il percorso espositivo si snoda su sei sale attraverso le quali è possibile ripercorrere l?attività mineraria e le vicende ad essa legate che fortemente hanno caratterizzato il Monte Amiata tra ?800 e ?900. Il viaggio documenta le tecniche di ricerca ed estrazione del mercurio a partire da quelle più antiche, illustra i siti minerari del territorio ed espone utensili e strumenti usati dai minatori per l?attività estrattiva. Particolarmente suggestiva si presenta la ricostruzione, in sezione, di una galleria sotterranea detta ?discenderia? allestita con tutti gli strumenti di lavoro comunemente usati dai minatori. Attra- verso documenti ed immagini fotografiche il museo documenta inoltre le tragiche conseguenze del lavoro in miniera ma anche gli scioperi e le lotte dei lavoratori per migliorare le proprie condizioni lavorative. Inoltre attraverso pannelli informativiinterattivi è possibile arricchire la visita, selezionando, grazie a dei pulsanti, video interviste tematiche di approfondimento. La struttura ospita inoltre al secondo piano un?interessante esposizione mineralogica. L?archivio e la fototeca sono consultabili su prenotazione. Si effettuano visite guidate al museo e su prenotazione, ai castagneti e all?acquedotto del Fiora. Dal 2015 il Museo delle Miniere di Santa Fiora è diventato Partner Google ed è visibile insieme ad altre 59 istituzioni di tutto il mondo con le sue collezioni su Google Arts and Culture: https://www.google.com/culturalinstitute/beta/partner/museo-delle-minieredi-mercurio-del-monte-amiata?hl=it Per il mese di maggio il Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata è aperto il martedì, mercoledì e giovedì dalle 10.30 alle 12.30; il venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18; il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30. Per il mese di giugno, giovedì 1 giugno dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18, il 2 giugno Festa della Repubblica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Poi sempre il martedì, mercoledì e giovedì dalle 10.30 alle 12.30; il venerdì 10-30 alle 12 e dalle ore 16 alle 18; sabato domenica 10.30, 12.30 e 16 fino alle 19. Per info tel. 0564.978226, email: minieredimercurio@gmail.com VIVI L?ITINERARIO DEL MESE Follonica, una meta speciale sinonimo di turismo di qualità, accoglienza e bellezza DI MIRELLA ROSSI Situata nel cuore dell?omonimo Golfo, Follonica è una meta ambita per il turismo, non solo balneare! In questo lembo di Toscana infatti non c'è solo sabbia bianca, mare cristallino ed una verdeggiante pineta: qui abbiamo anche infinite opportunità di divertimento e tante iniziative culturali. Un luogo ideale per una vacanza in grado di soddisfare le più svariate esigenze D ai, si va? Stamattina mio figlio è entrato in cucina per la colazione con indosso una bandiera blu paludata sulle spalle come una cappa. Ma che novità, gli ho detto. Fai lo stilista? La risposta secca: ?dici che questo fine settimana andiamo a scoprire Follonica e poi non sai che da oltre 20 anni è Bandiera Blu!? Potenza della rete, magari non è come penso, che col computer ci gioca e basta, invece? Così facciamo colazione, mettiamo in auto il necessario per stare fuori tre giorni e partiamo. 48 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 Raggiungere Follonica è stato facile, una sosta soltanto e poi eccoci qua. Durante il viaggio mio figlio (chi l?avrebbe mai detto) mi ha informato su quelle che secondo lui sono le cose da vedere, i luoghi da visitare, un po? di storia della cittadina lagunare. Follonica nacque nell?800, quando Leopoldo di Lorena, il Granduca che tanto fece per la Maremma, decise di spostare le fonderie di Valpiana, che lavoravano il ferro proveniente dall?Elba, più vicino alla costa, per limitare i viaggi e ovviamente i costi di trasporto. In quella zona comunque reperti archeologici hanno dimostrato insediamenti umani già dalla preistoria; lo sviluppo della cittadina avviene però nel periodo etrusco, proprio per l?importanza che assume per la lavorazione dei metalli. In loc. Rondelli sono state infatti rinvenute piccole fornaci circolari rivestite in argilla. Proprio per questa sua tradizione e per la vicinanza dei boschi che potevano fornire carbone per le fornaci di lavorazione del ferro, Follonica venne scelta come sede delle Imperiali Regie Fonderie, da cui sono uscite, negli anni, prege- Follonica Museo Magma Teatro Fonderia Leopolda voli opere di architettura in ferro. Ovviamente mio figlio aveva fatto una ricerca scolastica, e quindi mi racconta che alle spalle della attuale Follonica sono state trovate altre due aree, per così dire ?industriali?, etrusche. Oggi di quella storia, da cui è nata la città, resta testimonianza nel villaggiofabbrica, l?area che un tempo ospitava lo stabilimento siderurgico dell?Ilva, in cui si lavorava il ferro e la ghisa che ha lasciato un?impronta indelebile sulla città. Le fonderie, divenute proprietà dell?Italsider, cessarono negli anni ?60 la loro attività. Successivamente nacque in una sede provvisoria il Museo del Ferro e della Ghisa, poi trasferitosi nel 1998 nel Forno di San Ferdinando, l?edificio più antico della città, che oggi ospita l?innovativo Museo delle Arti in Ghisa nella Maremma denominato MAGMA. Il museo è una scatola magica dove muri secolari convivono con moderne tecnologie multimediali che offrono l?opportunità di fare un viaggio virtuale nel tempo e nello spazio alla scoperta della culla della siderurgia italiana, in uno straordinario monumento di archeologia industriale. Il MAGMA riassume in sé tutta la storia di Follonica, la città fabbrica, attraverso documenti, testimonianze, filmati e ricostruzioni: da fonderia in mezzo alle paludi maremmane a polo culturale di una comunità cresciuta intorno al glorioso stabilimento Ilva. Il Forno San Ferdinando porta in dote la sua storia, le tante storie di uomini che in esso hanno lavorato e i suoi reperti artistici unici, che nell?800 resero celebre la produzione in ghisa follonichese. Proiezioni e suoni danno vita a sculture, diorami, scenografie, multimedia e giochi interattivi, per conoscere e divertirsi a ogni età. PRIMO PIANO ? VIVI ? 49 VIVI ???? Grazie alla limpidezza del suo mare, dal 2000, Follonica ottiene ogni anno la bandiera Blu della Fee che certifica l?alta qualità delle acque e della costa, e dal 2004 anche le Vele di Legambiente, che la classificano tra le prime località turistiche italiane All?interno dell?ex Ilva, oltre al Museo Magma si possono scoprire anche altri edifici recentemente ristrutturati grazie al progetto denominato ?Parco Centrale?: il Teatro Fonderia Leopolda, inaugurato il 27 ottobre 2014 e la Fonderia 1 adibita a sala espositiva e fieristica. A nord dell?area si apre il Parco Centrale (arena inaugurata nel 2016 e anche sede del mercato settimanale). L?area oggi, racchiude al suo interno anche la Biblioteca Comunale detta della Ghisa, la scuola media Arrigo Bugiani, i Forni delle Ringrane, il Porticato dei getti e camerotti, la Torre dell?Orologio e il Palazzo Granducale, che attualmente è sede del Corpo Forestale dello Stato. Intanto siamo arrivati, sostiamo un Torre Mozza 50 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 Spiaggia attimo nell?agriturismo dove abbiamo prenotato e ci muoviamo. Ci dicono che il castello più antico del territorio è il Castello di Valli, insediamento medioevale risalente a prima dell?anno mille, conteso per secoli da Pisa, Lucca, Massa e il Papato. Si trova poco fuori Follonica, e devo dire che a parte l?antica torre, adesso è un bellissimo residence. Il territorio dopo la cessazione dell?industria del ferro ha saputo sfruttare al meglio le altre sue risorse, il mare, i percorsi trekking, la pinacoteca Amedeo Modigliani per gli appassionati d?arte. Così, consapevoli dei tesori che madre natura ha regalato loro, i follonichesi sono divenuti pian piano una delle mete turistiche più ricercate e amate della costa, con il bellissimo golfo e gli stabilimenti balneari attrezzati, con la spiaggia di Torre Mozza ed i suoi ruderi della torre saracena, con il suo Carnevale, una delle manifestazioni più belle e famose che attrae turisti da ogni parte d?Italia e non solo. Spizzichiamo notizie e storie dai negozianti del bel centro storico, e dagli uffici di informazione turistica, che ci accolgono con gentilezza ed un sorriso. Ci ripromettiamo di tornare in piena estate per la Luminaria di ferragosto, e soprattutto per l?ormai famoso Grey Cat Festival, un festival musicale dedicato alla musica che accoglie ogni anno musicisti e artisti italiani e stranieri. O per il Follonica Summer Nights che anima nella cornice del Parco Centrale l?estate follonichese. Intanto, in questa primavera che anti- ???? La sua posizione e il suo clima ne hanno fatto una destinazione turistica speciale dove poter trascorrere vacanze all?insegna del mare, dello sport, della natura e della cultura Follonica Summer Night cipa l?estate, vogliamo goderci le meraviglie di questo territorio. Così, decidiamo nel secondo giorno di permanenza di visitare il Parco di Montioni, nella zona basso collinare, tra la Val di Cornia e la Val di Pecora. Il parco, progettato per tutelare una vasta area forestale, è di proprietà in parte di Follonica ed in parte dei comuni di Suvereto, Piombino e Campiglia Marittima, per un totale di 7000 ettari. Al suo interno la Riserva naturale integrale di Poggio Tre Cancelli, nella quale si può entrare solo se autorizzati e guidati. Una prova ulteriore dell?amore per il territorio, che viene protetto in modo tenace ed attento, per tutelarne il patrimonio boschivo ma anche le numerose testimonianze archeologiche. Siamo stanchi, vogliamo vedere tutto, visitare tutto, conoscere tutto di una cittadina che ci sta letteralmente affascinando. Il pranzo in agriturismo è un?altra sorpresa. Piatti cucinati secondo una tradizione gelosamente protetta, ingredienti davvero a km 0, un gusto e dei profumi a cui forse non siamo più abituati o che neppure conosciamo. La gentilissima cuoca ci fa vedere il pollaio, da cui provengono le uova (per la gioia di mio figlio che fa starnazzare le galline rincorrendole), l?orto, da cui arrivano le freschissime verdure, il latte, del vicino allevatore, insomma un tripudio di gusto e genuinità. Forse? troppo gusto, dato che abbiamo divorato tutto, dolce incluso, ma per stavolta niente diete, dobbiamo camminare ancora. Oggi, con una popolazione di circa 21.000 abitanti Follonica è un esempio di come l?uomo se vuole, può valorizzare e far crescere un territorio. Qui una volta c?era miseria, fatica, sacrificio: adesso c?è benessere, con il turismo, che sostiene un?economia fiorente, con una popolazione accogliente e disponibile ad aprirsi alla gente, con un fermento culturale e giovani riuniti in associazioni attive e produttive. Quando ci è apparsa, appena arrivati, al centro del litorale, abbiamo subito capito che, sì, venire a trascorrere tre giorni a Follonica è stata un?ottima idea. Cerchiamo e troviamo ancora notizie: il suo nome deriva forse da fullone (mulino) o follis (mantice da forno), ma il suo golfo, il Golfo del Sole, merita il nome. Qui si gode di spiagge incantevoCala Violina PRIMO PIANO ? VIVI ? 51 VIVI ???? Una cittadina in grado di riservare momenti speciali per ogni persona che avrà il privilegio di visitarla li e uniche. Domani tutto mare, ci sono luoghi unici da visitare. Il litorale di Follonica è bello e permette di fare lunghe passeggiate. La pineta è una certezza in fatto di refrigerio e l?isola d?Elba è così vicina che sembra quasi di toccarla con una mano. Oltre all?arenile cittadino che forma una linea infinita di sabbia dorata e che si estende per quasi sette chilometri, quasi al centro del Golfo di Follonica ci sono tante belle spiagge e calette che spesso si possono raggiungere anche in bicicletta o in mountain bike. Ne prendiamo due a noleggio e via, pedalare sotto il sole, ma l?aria è fresca e confortevole. Il litorale follonichese dal punto di vista balneare offre innumerevoli opzioni per lo più di sabbia bianca e fine, ma non mancano anche alcuni tratti di scoglio, raggiungibili e fruibili. Lido, Pratoranieri, Il Boschetto, Torre Mozza, Carbonifera, Perelli. E poi ancora Polveriera, Puntone, Cala Martina, Cala Violina, Cala Civette, Casetta Civinini, Cala del Barbiere: sono le spiagge che puntellano il Golfo di Follonica presidiate da tantissimi stabilimenti balneari lungo la costa, che lasciano ampi spazi anche alle spiagge libere. Come detto all?inizio, dal 2000, Follonica ottiene la Bandiera Blu della Fee che certifica l?alta qualità delle acque e della costa, e dal 2004 anche le Vele di Legambiente, che la classificano tra le prime località turistiche italiane. Sicuramente tra le 5 spiagge più belle vicino a Follonica, la più conosciuta per fama è Cala Violina: si incontra andan- 52 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 Luminaria del 14 agosto do in direzione sud dopo i Portiglioni di Scarlino ed è così chiamata perché ? se calpestata ? la sua sabbia emette un fruscio simile all?accordo di un violino. Non è però una spiaggia per tutti perché ci si arriva con una piacevole ma non breve camminata nel bosco, seguendo il sentiero ben segnalato dopo aver parcheggiato l?auto, lo scooter o le bici nel parcheggio antistante i sentieri. A Cala Violina è bene arrivare la mattina presto perché la spiaggia è piccola e a mezzogiorno tende ad essere piuttosto affollata, soprattutto ad agosto. Al punto che nel periodo estivo, per evitare assembramenti, diventa una spiaggia a numero chiuso: non più di 900 bagnanti al giorno, che devono pagare e prenotare in anticipo sul sito apposito messo a disposizione dal Comune di Scarlino. Abbiamo fatto questo grazie al consiglio della nostra ospite, che ci ha evitato un viaggio a vuoto! Dai Portiglioni, prima ancora di arrivare a Cala Violina, si incontra un?altra piccola caletta, Cala Martina, ugualmente molto piacevole e ancor più selvaggia ma con una spiaggia per lo più di sassi, che si trovano anche in acqua. Qui siamo all?interno della Riserva Naturale Le Bandite di Scarlino, per cui è vietatissimo abbandonare rifiuti ed accendere fuochi! Una curiosità: Cala Martina è nota storicamente per il passaggio di Garibaldi, che da qui prese il mare, durante la fuga (braccato dagli Austriaci) nel 1849 (la così detta ?trafila?). A testimonianza di questo fatto storico, un monumento con epigrafe si erge in onore dell?Eroe dei due Mondi. Adesso vogliamo vedere tutto quello che possiamo, poco distante da Cala Violina, nella pineta del Tombolo di Punta Ala c?è ancora un litorale bellissimo, decisamente più facile da raggiungere. Il litorale è piacevole, la spiaggia degrada dolcemente in mare, l?acqua bella e pulita è riparata dalle correnti eccessive. Non manca nulla, nemmeno la sabbia chiara e fine e la bella vista sul golfo di Follonica e sull?isola d?Elba: decisamente, questa è una spiaggia adatta per famiglie. Siamo veramente stanchi, domani mattina, prima della partenza nel pomeriggio andremo ancora ?per spiagge?. La volontà c?è, ma il fisico è stanco; tante emozioni, una vera ubriacatura di natura e di bellezza, una scorpacciata di notizie storiche. Ci sembrava di avere tanto tempo, in fondo andiamo in una cittadina sul mare, ma ci accorgiamo che questa località ha ancora segreti e bellezze da regalarci, eventi e occasioni di divertimento (mio figlio ha scoperto una bellissima discoteca, ma per ora non se ne parla), e quindi, per una volta di comune accordo, cosa non facile con un adolescente, abbiamo deciso: torneremo a Follonica ogni volta che potremo (mentre mio figlio borbotta tra i denti che lui qui ci vorrebbe vivere). Domani si torna al lavoro e a scuola ma? arrivederci a presto Follonica. Consigli per gli acquisti DOVE MANGIARE ROTTA VERA 42° RISTORANTE Viale Italia 2/D - Palazzo Tre Palme - Follonica 0566 41333 - 392 1994973 guarerifleroy@gmail.com Rotta Vera 42° è un ristorante con una splendida vista sul mare situato a Follonica sul lungomare in viale Italia, palazzo Tre Palme. È davvero un bel locale, ristrutturato e arredato con eleganza, luminoso e dall?atmosfera piacevole, in grado di soddisfare i clienti più esigenti. La cucina è moderna, ma dal sapore ricer- cato. Nei piatti che festeggiano l?incontro tra innovazione e tradizione locale, primeggiano solo materie prime di qualità, prodotti di stagione e del territorio. ?La nostra proposta ? sottolinea il titolare Francesco Guareri ? prende la sua connotazione di ricercato gourmet, ma il menù è ampio e variegato con piatti tipici genuini e anche stagionali. L?obiettivo è far mangiare bene con ingredienti sani, prodotti sempre freschi elaborati con professionalità dai nostri chef. Il menù soddisfa gli amanti del pesce e della carne con piatti selezionati e ricercati sfruttando la fantasia e la stagionalità, rinnovando di volta in volta l?offerta con proposte sempre nuove. Il nostro personale di sala vi accoglierà coccolandovi per ogni esigenza con professionalità, guidati da Francesco responsabile di sala e sommelier che saprà consigliarvi i giusti abbinamenti di vini per ogni portata e gusto con la nostra carta dei vini nella quale abbiamo oltre 600 etichette?. 4 VENTI - RISTORANTE COCKTAIL BAR Viale Italia 2/D, Follonica 0566 40104 ? 391 3219735 giovannifedi@alice.it 4 Venti, ristorante bar e cocktail bar, è situato sulla passeggiata del lungomare viale Italia a Follonica con splendida vista mare. ?Nel nostro ristorante ? sottolinea il titolare Bryan (Giovanni Di Donato) ? è possibile trovare la qualità dei prodotti freschi genuini e stagionali che rispettano la tradizione della cucina italiana, prevalentemente pesce, ma per gli amanti della carne le scelte non mancano. Per le colazioni propo- niamo una vasta scelta di pasticceria artigianale di nostra produzione e ottimi cappuccini preparati dalla nostra Giulia?. Nel dehor è possibile gustare degli invitanti drink proposti proprio da Bryan (che è anche il capo barman) che consiglia e coccola la clientela cercando di soddisfare ogni richiesta. Le serate dopo cena si animano con musica, intrattenimento con bevute di ogni tipo. Insomma, un locale che merita certamente una visita. Soprattutto se si è in cerca di un posto nel quale trascorrere una piacevole serata in un ambiente giovane, frizzante e pieno di vita. Provare per credere! MARRINI OSTERIA - ENOGASTRONOMIA Via Bicocchi 83/85 - Follonica 0566 40093 - 333 8932217 www.marriniosteriaenogastronomica.it Da tre generazioni la famiglia Marrini porta avanti con la stessa passione e dedizione la gestione dell?Osteria Enogastronomica che porta il loro nome: un locale situato in posizione strategica, centrale rispetto alla città e vicino al mare, che propone una gastronomia con piatti pronti da portare via, l?osteria con servizio da asporto o al tavolo, l?enoteca caratterizzata da un?ampia selezione di vini e distillati. Fondata nel 1937 dalla prima generazione, l?osteria è rinata successivamente, nel 1997, grazie alla terza generazione che ha sposato in pieno una filosofia incentrata nella cura della qualità di ogni prodotto, per regalare, ogni giorno, ai propri ospiti un?autentica esperienza gastronomica a tavola. L?osteria propone due diversi format: a pranzo permette di consumare un pasto veloce ed informale, la sera il locale prende la sua tipica connotazione di ricercato Gourmet. Il menù è ampio e variegato con piatti tipici genuini, anche stagionali. ?La nostra priorità ? sottolineano i titolari ? è andare incontro a tutte le esigenze dei clienti; il nostro obiettivo è far mangiare bene con ingredienti sani. Se mangiare è una necessità, senza dubbio farlo con intelligenza è un?arte, e ce la mettiamo tutta!?. Per quanto riguarda la parte gastronomica la selezione è incentrata sulla tradizione, con numerosi piatti da asporto e prodotti genuini come prosciutti, salumi e formaggi freschi o stagionati di produzione locale e non. La stagionalità e la fantasia sono punti fermi della gastronomia Marrini. La materia prima deve rispettare ciò che i diversi periodi dell?anno offrono; per questo motivo la proposta cambia in base ai mesi. DOVE DORMIRE AFFITTACAMERE LA CASA DI BIANCA Via Cristoforo Colombo 25 Follonica 353 4362465 - 328 4839081 www.lacasadibianca.com L?Affittacamere La Casa di Bianca è una bella struttura a gestione familiare che si trova nel centro di Follonica, in via Cristoforo Colombo 25, a VIVI fort di una splendida località turistica di Maremma qual è oggi Follonica. pochi passi dal mare e dalle pinete. Ristrutturata di recente La Casa di Bianca si sviluppa su tre piani e dispone di 4 camere arredate con gusto e caratterizzate da un colore tematico (blu, arancio, verde, viola), due delle quali ad uso tripla. Tutte le camere hanno bagni privati e sono dotate di tv, aria condizionata, wi-fi. La struttura offre anche una cucina (in cui sono presenti una macchina a capsule per caffè, bollitore per bevande calde, frigorifero e forno a microonde), un salotto comune con divano e tv ed una corte interna ombreggiata ed esclusiva. Il punto di forza de La casa di Bianca è senza dubbio la posizione. Il mare si trova a soli 300 metri e può essere raggiunto comodamente a piedi o in bicicletta attraversando la Pineta di Ponente. Ma anche il centro cittadino ? con i suoi servizi (stazione ferroviaria, ristoranti, bar pasticceria, lavanderia, banche, poste e tabacchi) ? è a portata di mano. Così come a portata di mano sono la chiesa della Ghisa, il Museo Magma ed il Teatro Fonderia Leopolda. Tra i plus dell?affittacamere La Casa di Bianca vi è anche l?ingresso autonomo, in grado di offrire massima privacy ed indipendenza. Insomma, una location ideale per chi ama il mare ed il com- con zona relax e area bambini. A disposizione degli ospiti è anche un parcheggio ampio e riservato. Infine l?Hotel Letizia offre la possibilità di noleggiare Bike e di usufruire della spiaggia davanti all?Hotel Lido. HOTEL LETIZIA Via Vecchia Aurelia 61 - Follonica 0566 51351 - 335 6003913 329 5337135 www.hotelletiziafollonica.it L?Hotel Letizia si trova proprio all?ingresso della città di Follonica, sulla via Aurelia, in una posizione defilata dal caos e dal traffico del centro, ma veramente strategica per raggiungere in pochi minuti tutte le spiagge, calette e località (come Pratoranieri, Castiglione della Pescaia, Punta Ala e Cala Violina), oltre alla principale via di comunicazione che collega Roma a Firenze. Il centro dello shopping è vicino ed è raggiungibile a piedi con dieci minuti di passeggiata o tre minuti di auto. HOTEL LIDO Lungomare Italia 110 - Follonica 0566 40456 - 329 5337135 335 6003913 www.hotellidofollonica.com L?Hotel Lido è una struttura unica nel suo genere in grado di offrire un?elevata qualità nei servizi e tantissimi plus, a cominciare dalla posizione. Siamo infatti sullo splendido lungomare di Follonica a pochi passi dalla sua caratteristica pineta e a soli 800mt dal centro. L?albergo, dotato di pineta privata che funge da parco, è di- La struttura dispone di 30 camere disposte su tre piani (forniti di ascensore). Alcune si affacciano con finestre o balconi, sulla via Aurelia, altre invece sul dolce panorama della campagna della Maremma Toscana, alle spalle della struttura. Tutte le camere sono ampie e confortevoli, arredate con gusto moderno ed elegante e dotate di bagno con doccia e asciugacapelli, climatizzazione caldo-freddo, TV, telefono e frigobar. Molto bella ed in grado di offrire benessere, relax e refrigerio è la piscina di 100 mq sposto su tre piani con 34 camere tutte corredate dei migliori comfort (tv, phon, aria condizionata, riscaldamento, frigo-bar, cassaforte, telefono, servizi con doccia) e molte di esse hanno una vista mozzafiato. A disposizione degli ospiti sono anche tre camere superior nell?attico che guarda il golfo di Follonica con solarium in terrazza privata. Un?ampia sala al piano terra dell?Hotel Lido ospita il ristorante con affaccio panoramico sulle isole prospicenti (lo Sparviero, Montecristo, l?Elba, Cerboli, eccezionalmente ma 54 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 non troppo anche la Corsica). Il ricco menù propone specialità maremmane, nazionali e internazionali (famosa la paella di tonino) che possono essere degustate alla carta sia all?interno dell?Hotel che nella veranda della spiaggia. La colazione a buffet viene servita nell?altra sala con veranda vista mare, oppure per i clienti più pigri al bar dell?hotel o anche in spiaggia. L?Hotel Lido recentemente ha ampliato gli spazi grazie al nuovo stabile adiacente dotato di 4 camere multiple, 3 bilocali e 2 monolocali con angolo cottura e 1 suite. Tutti dotati di balcone. HOTEL AUSONIA Via Matteotti 74 - Follonica 0566 40096 - 375 5371724 www.hotelausonia.it L?Ausonia è una struttura storica di Follonica, nata negli anni ?50 e gestita da sempre dalla famiglia Pierini. Oggi è un hotel 3 stelle ? accessibile ai disabili e pet friendly ? con 27 camere, giardino e spiaggia privata e con una posizione davvero invidiabile, in pieno centro città, tra la pineta e il lungomare. Un luogo strategico dove tutto è a portata di mano e dal quale si può partire per andare alla scoperta della costa Toscana e delle zone più interessanti della Maremma. Assolutamente da provare, sia a pranzo che a cena, è il Ristorante Ausonia con una cucina territoriale e anche vegetariana e con spazi interni ed ester- ni, nello splendido giardino. Il menù di carne e di pesce propone una varietà di portate che spaziano dalla cucina tradizionale alla rivisitazione in chiave contemporanea dei principali piatti gastronomici toscani. Prevista la possibilità di prenotare un ?light brunch?, da poter gustare in spiaggia, durante un?escursione, o una gita in bici. A 30 mt dall?hotel, raggiungibile percorrendo l?area pedonale, c?è poi il Bagno Ausonia, attrezzatissimo stabilimento balneare con anche servizio di Bar e Ristorazione. La proposta ?mare? prevede la possibilità di soggiorni ?all inclusive? (con pensione completa e servizio spiaggia) o, in alternativa, la possibilità di riservare il proprio ombrellone sia nel B&B, sia nella mezza pensione. ca. ?Grazie a mio padre, abbiamo avuto accesso ad una fondamentale esperienza sia nel campo della pastorizia che nel campo della caseificazione e, da un ottimo punto di partenza, abbiamo iniziato ad investire ancora di più nella ricerca di una qualità alta e costante, attraverso la selezione della materia prima, il controllo della filiera produttiva e la ricerca continua dell?optimum logistico. La passione, supportata dallo studio, ha LE SPECIALITÀ CASEIFICIO FOLLONICA Strada Prov.le Aurelia 152 km. 41.67 - Follonica 0566 58409 www.caseificiofollonica.it Quella del Caseificio Follonica è una storia all?insegna della tradizione, del lavoro e della qualità, che parte da lontano, ovvero dalle strade della transumanza fino alla decisione di fermarsi in Maremma e dare vita ad una delle realtà più significative del mercato caseario toscano E quella di ?fare il formaggio? è rimasta una passione di famiglia perché da diversi anni Federica Spadi e il marito Luca Tanganelli hanno preso le redini dell?azienda con impegno e entusiasmo, contribuendo ad ampliare e a rendere l?attività ancora più dinami- permesso di perfezionare le ricette dei formaggi e di andare incontro alle esigenze di mercato e alle variazioni del gusto nella nostra società?. Oggi il Caseificio Follonica è un?azienda ben strutturata ed offre una vasta gamma di prodotti di alta qualità, ben curati e dalla grammatura differente, che sanno comunicare il sapore unico e la ricchezza aromatica della Maremma toscana insieme alla maestria artigiana della loro tradizione familiare. PASTICCERIA PEGGI Caffè Pasticceria e Laboratorio Via della Repubblica 1 - Follonica 0566 53704 Specialità Torta Follonica www.pasticceriapeggi.it La Pasticceria Peggi nasce a Follonica nel 1968 dalla pas- sione di Paolo (classe 46 fondatore dall?azienda, scomparso nel 2016) e Graziella. I due nel tempo sono stati affiancati dal figlio Stefano e da vari collaboratori professionali che realizzano una vasta gamma di prodotti dolciari interamente artigianali. Tra le tante specialità disponibili bisogna ricordare i bomboloni alla crema con cui iniziare la giornata e la Torta Follonica, un dolce ideato da Paolo e Graziella negli anni settanta per omaggiare la propria città. Questa autentica specialità è uno scrigno di friabile pasta frolla al burro che racchiude al suo interno una gustosa crema pasticcera con uvetta sultanina e pandispagna; il tutto arricchito da un ingrediente segreto gelosamente custodito dalla famiglia Peggi. La Torta Follonica è un marchio registrato di proprietà della famiglia Peggi che custodisce gelosamente la sua ricetta e la si può acquistare unicamente nel loro punto vendita. GELATERIA SOGNI GOLOSI Via Fratti 12-14 - Follonica 0566 1903634 www.sognigolosi.it Ormai prossima a spegnere le venti candeline, la gelateria Sogni Golosi è dal 2004 un autentico must per chi arriva a Follonica. La storia inizia nell?inverno 2003, quando Miriam, gelataia da quando aveva 18 anni, decide insieme al compagno Ernesto, di aprire proprio nella città del golfo una gelateria dopo l?esperienza di Miriam in Spagna a Benicarlò. La Gelateria cresce sempre di più negli anni grazie alla tradizione di un gelato all?italiana. Nel 2019 subentrano nella gestione Alessio e Moira (follonichesi dalla nascita) a cui tramandano la loro arte. Negli anni la ricerca di materie prime di ottima qualità e la presenza sul territorio con eventi e progetti rivolti al sociale e ai ragazzi ha consolidato questa gelateria. Oltre ad eventi come la festa del gelato organizzata in collaborazione con il comitato carnevale Rione 167 ovest, la gelateria da due anni collabora con le scuole follonichesi con progetti che mirano alla consape- volezza del mangiare sano e della divulgazione del gelato in quanto arte italiana. Grazie ad un?attenzione particolare per allergie e intolleranze vengono prodotti gelati senza glutine e senza lattosio. Ma anche se il gelato fa da padrone in questo locale si può trovare un ottimo yogurt soft magro, crepes, granite e una produzione di torte gelato e yogurt anche senza glutine. Il locale offre una bella vista mare con tavoli interni ed esterni accompagnati da un ottimo ambiente familiare. PRIMO PIANO ? VIVI ? 55 VIVI ITINERARIO ARTISTICO Magliano in Toscana, il fascino del borgo medievale nelle tavole di Massimo Tosi Le tavole a china acquerellata di Massimo Tosi ci guidano in questo numero alla scoperta delle bellezze e della storia di Magliano in Toscana, vero gioiello della nostra amata Maremma con la sua cinta muraria tra le più belle e ben conservate della regione e tantissime altre perle tutte da scoprire TESTO DI ELISABETTA RUSSO - TAVOLE DI MASSIMO TOSI C on i nostri consueti itinerari artistici con le tavole a china acquerellata di Massimo Tosi, questo mese approdiamo a Magliano in Toscana, vero gioiello della Maremma con la sua cinta muraria tra le più belle e ben conservate della regione. Una meta da non perdere per godere della suggestione dell?antico borgo e scoprire altri angoli ed eccellenze del territorio. Circondata dall?affascinante cinta muraria di maestosa impronta medievale, Magliano domina una collina da cui si affaccia sul verde Magliano e la sua cinta murariael film 58 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 degli oliveti e dei vigneti e guarda più lontano verso l?azzurro del mare con l?incantevole scenario delle isole dell?arcipelago toscano. Al periodo medievale e rinascimentale si deve la crescita del borgo, la cui storia va molto più indietro, sino al tempo degli etruschi. Il borgo fu conteso sotto diversi domini per la sua posizione strategicamente importante, lo testimoniano le mura di Magliano che rispecchiano appunto attraverso le loro varie fasi costruttive la storia degli avvicendamenti di potere in questo territorio, come ci racconta Massimo Tosi. Cenni storici ?Fino al Trecento Magliano rimase un dominio Aldobrandesco. Successiva- mente il Centro passò nelle mani dei Senesi, venendo così inglobato nel territorio della Repubblica di Siena. In epoca rinascimentale i Senesi effettuarono lavori di ristrutturazione e ampliamento, che conferirono alla cerchia muraria di Magliano in Toscana gran parte dell?aspetto attuale. Il dominio senese ebbe termine a metà Cinquecento, quando il Borgo entrò a far parte del Granducato di Toscana, all?epoca controllato dai Medici, e da allora ne seguì le sorti. Si suppone che, nel progetto delle mura, visto che nel 1460 ancora si era lontani dalla loro edificazione, abbia messo le mani il Vecchietta. Le mura di Magliano in Toscana sono, quindi, pervenute quasi intatte fino ai giorni nostri; un attento intervento di restauro, negli anni a cavallo tra la fine del secolo scorso e gli inizi del nuovo millennio, ha permesso di riportare agli antichi splendori il monumento nella sua complessità, dopo il lungo periodo di degrado precedente?. Ammiriamo nella tavola a volo d?uccello tutto il fascino del borgo e della spettacolare cinta muraria, che con i suoi camminamenti di ronda percorribili nella parte sud-ovest offre una suggestiva esperienza, assolutamente da non mancare, nell?addentrarsi sopra le mura ed attraversare alcune torri per poi godersi lo splendore di un panorama mozzafiato che giunge fino al mare. La cinta muraria, caratteristiche costruttive ?Le mura di Magliano in Toscana ? illustra Tosi ? sono costruite con cortine murarie in pietra e in origine erano di archetti ciechi e merlature. Sono intervallate da nove torri con tre porte di accesso. Per tre lati la cinta muraria si presenta intatta, con i caratteristici elementi stilistici rinascimentali ben evidenti. Resti della cinta medievali sono visibili nel tratto sud-orientale ben integrati nella restante cerchia di epoca successiva. Risalgono al Trecento la Porta di San Giovanni, con arco a tutto sesto in blocchi di travertino, e l?attigua Torre a base quadrata di San Giovanni, situata poco a destra della porta. Una lapide indica il 1323 come anno di edificazione. Delle altre otto torri, due sono a base quadrata, di origine medievali, e sei, a base semicircolare, che si affacciano lungo il tratto occidentale di epoca rinascimentale. Anche la Porta di San Martino, che si apre sul lato settentrionale nei pressi dell?omonima pieve, è di origini medievali con merlatura ed elementi stilistici di epoca Aldobrandesca. Ultima porta realizzata dai senesi in epoca quattrocentesca è la Porta Nuova, lungo il tratto sud-occidentale con caditoie e merlature sommitali?. Entrando nel borgo, colpisce l?atmosfera medievale degli edifici storici che si coniuga con l?odierna quotidianità e con la piacevole accoglienza dei ristoranti dove si possono apprezzare i sapori e gli odori della tipica cucina maremmana. Percorrendo la via centrale si incontrano le testimoniane storiche del borgo tra cui la Chiesa di San Martino, il Palazzo dei Priori, la Pieve di San Giovanni Battista, la Pieve di San Martino che presentiamo con l?ausilio della prossima tavola. La pieve di San Martino ?Risale al XIII secolo ma alcune parti ? spiega Tosi ? denunciano una origine precedente. Interessante la facciata preceduta da una gradinata e incorniciata da rilievi scolpiti con creature mostruose e antropomorfe; in alto una bifora probabilmente appartenente alla costruzione originaria. Importante il prospetto laterale destro con portale delimitato da due semicolonne e intorno formelle scolpite con motivi vegetali e geometrici come vediamo rappresentato nel disegno. All?interno affreschi dei secoli XV e XVI, molto frammentari. L?edificio era dotato di campanile demolito in conseguenza al bombardamento del 1944?. Proseguendo la passeggiata lungo la via centrale del paese si giunge infine a Porta San Martino il cui arco fa da cornice ideale ad uno stupendo paesaggio naturale della maremma sottostante, assolutamente da fotografare. Per completare il salto indietro nel tempo che Magliano ed i suo territorio offrono al visitatore, merita una visita un?altra affascinante testimonianza del passato che si trova nella campagna nei dintorni di Magliano, le rovine dell?Abbazia di San Bruzio, che PRIMO PIANO ? VIVI ? 59 VIVI La pieve di San Martino ???? La Cinta muraria, la pieve di San Martino, San Bruzio. E poi ancora l?Ulivo della Strega, che si trova in un uliveto appena fuori le porte di Magliano i luoghi interessati dal tour Massimo Tosi ci presenta con la sua tavola. Un altro spot assolutamente da immortalare in fotografia, soprattutto con la suggestione dei colori del tramonto o del cielo illuminato dalle stelle. San Bruzio ?I resti dell?Abbazia di San Bruzio (originariamente San Tiburzio) si trovano in aperta campagna a un paio di chilometri dal borgo di Magliano. La chiesa, iniziata verso il Mille, dai Benedettini è stata completata verso la fine del XII secolo. I resti consistono nell?abside, nelle pareti orientali del transetto e negli archi che sostengono la cupola con i pennacchi da cui si sviluppava la calotta ottagonale e si impostava anche la base del tiburio. Non esistono tracce di ruderi degli ambienti monastici laterali cosa che fa presupporre che la fabbrica sia stata abbandonata ancora in fase di completamento. Molto suggestivo il suo inserimento ambientale in una campagna che in origine doveva essere zona malsana e paludosa. Le abbazie cistercensi si costruivano infatti in questi territori al fine di bonificare la zona. Nei resti dell?Abbazia si possono ancora ammirare gli eleganti capitelli decorati San Bruzio con numerose sculture di stile ultramontano franco lombardo, molto rari in Maremma. Le rovine di San Bruzio emanano un fascino particolare per la posizione isolata e le sue raffinate sculture. È certamente uno dei più notevoli esempi dello stile architettonico Romanico in Maremma?. Infine, trovandosi nella zona dell?Abbazia di San Bruzio non si può fare a meno di andare a vedere nelle sue vicinanze l?Ulivo della Strega, che si trova in un uliveto appena fuori le porte di Magliano. È una pianta antichissima di 3500 anni, uno degli ulivi più antichi d?Europa, la cui particolare forma ne fa ben intuire l?età. In epoca medioevale, ai piedi di questo ulivo si svolgevano riti e cerimonie pagane, da cui il nome che tutt?oggi lo contraddistingue. Concludiamo questo tour virtuale a Magliano in Toscana con l?augurio, per chi ci legge, di poter godere sul posto delle bellezze del suo territorio (basti citare tra tutte il vicino Parco dell?Uccellina con la splendida spiaggia di Cala di Forno), della sua atmosfera ricca di storia, nonché delle gradevoli ed interessanti iniziative che vengono realizzate soprattutto nel periodo estivo, tra cui i molti eventi musicali e una delle manifestazioni più interessanti per conoscere e degustare i vini Maremmani, Vinellando, che si tiene a fine agosto ed attrae ogni anno centinaia i visitatori. 60 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 VIVI PRODOTTI DEL TERRITORIO Prodotti, ricette, consigli: viaggio nel gusto alla scoperta delle eccellenze di Maremma e Amiata in collaborazione con Conad Grosseto Prosegue con questo numero il viaggio nel gusto in collaborazione con Conad Grosseto, da sempre attenta e vicina alle aziende enogastronomiche del territorio. Un viaggio a puntate, finalizzato a presentare ricette firmate da chef (ma non solo) di ristoranti maremmani, realizzate con i prodotti del territorio, acquistabili ovviamente nei punti vendita Conad di Grosseto S i chiama ?IL BUONO. Maremma e Amiata: prodotti, ricette e consigli? ed è una guida che dà lustro alle aziende ed ai prodotti del territorio attraverso una serie di ricette interpretate da chef, barman, pasticceri, cuoche e sommelier. L?ha realizzata Conad Grosseto da sempre attenta a quelle piccole produzioni agroalimentari al centro ormai da tempo di un progetto di valorizzazione di particolare rilievo ed inte- 62 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 resse. Ebbene, prendendo spunto proprio da questa guida ogni mese pubblicheremo una ricetta ?firmata?, realizzata con uno o più ingredienti acquistabili nei punti vendita Conad di Grosseto. POLPETTE CON ZUCCA E SALSICCIA DELLA TANA DEI BRILLI Ricetta della chef Raffaella Cecchelli della Tana dei Brilli, Massa Marittima Raffaella Cecchelli è proprietaria e chef autodidatta ? come tiene a specificare ? dell?osteria Tana dei Brilli, inaugurata nel 2003 a Massa Marittima. Per ricreare l?intimità e il calore di casa, Raffaella ha puntato su un piccolo numero di coperti ma su una grande varietà di prodotti locali e di ricette, che hanno portato la Tana dei Brilli a occupare il posto d?onore della più piccola osteria d?Italia nella Guida Slow Food. Quarant?anni passati tra i fornelli e la sala, ispirata dall?amore per la cucina e per i suoi genitori. A questo punto del suo viaggio, la nostra ?oste con la gonnella? ci propone una ricetta che sa veramente di Maremma: quella delle polpette con zucca e salsiccia della sua... Tana dei Brilli. La ricetta La ricetta proposta da Raffaella Cecchelli è dunque quella delle polpette con zucca e salsiccia della Tana dei Brilli. Ingredienti per 4 persone: 300 g di zucca pulita; 150 g di pancetta tesa a dadini; 2 salsicce fresche; 100 g di pangrattato; 2 uova intere; 50 g di parmigiano grattugiato; 1 porro; olio EVO; salvia; alloro; ½ l di vino bianco; qualche chicco di uva nera; pepe. Preparazione. Cuocere la zucca in forno a 180° per 40 minuti con sale e olio EVO. Nel frattempo, sfare le salsicce all?interno di un recipiente e aggiungervi parmigiano, uova, pepe, una parte del pangrattato e, una volta cotta, raffreddata e ridotta in poltiglia, la zucca. Amalgamare gli ingredienti fino a rendere il composto facilmente lavorabile per la realizzazione delle polpette e lasciar riposare per qualche minuto. Intanto, in una padella, versare un filo d?olio, il vino, la salvia e l?alloro e mettere ad appassire il porro tagliato a rondelle spesse e la pancetta a dadini; portare avanti la cottura a fuoco basso. Cominciare dunque a dar forma alle polpette, passandole successivamente nel pangrattato e adagiandole in padella con i chicchi d?uva spaccati a metà e privati dei semi. Dopo 4 minuti, girare le pol- La ricetta: Polpette con zucca e salsiccia della Tana dei Brilli La chef: Raffaella Cecchelli Il prodotto e l?azienda: gli ortaggi di Piero Totti, Punta Ala pette e lasciar rosolare per altri 4 minuti, così da ottenere una cottura omogenea; se necessario, allungare con un bicchiere d?acqua. Dopodiché, pronti a impiattare e a servire con una fetta di pane abbrustolito, per concludere il pasto con una bella scarpetta! Il prodotto e l?azienda: gli ortaggi di Piero Totti, Punta Ala Qui la terra dialoga con il mare. Figlia delle esondazioni dei torrenti e ricca delle sostanze trascinate dai boschi dell?interno si mischia con il salmastro trasportato dal vento. Pian d?Alma e Pian di Rocca sono luoghi dove gli ortaggi crescono prima e rigogliosi. A due passi da Punta Ala e dal golfo di Follonica nella straordinaria pianura di pian d?Alma c?è l?azienda di Piero Totti specializzato in fiori di zucca e zucchine. Il pian d?Alma è una zona di altissimo pregio ambientale formata dal fosso Alma che si getta in mare nei pressi di Cala Civette. Il padule d?Alma è un?area umida recuperata all?agricoltura di qualità dai lavori di bonifica e regimazione delle acque avviati in epoca lorenese. Piero Totti è contadino da sempre insieme alla sua famiglia tra pian di Rocca e pian d?Alma. Coltiva la terra con la cultura e la cura di chi questa terra la ama e ne conosce i grandi pregi e le difficoltà. Dalle sue mani oltre ai fiori e gli zucchini nascono cocomeri, meloni retati e gialli, melanzane, pomodori agro tondo e agro lungo e il pisanello, i San Marzano, il basilico, i peperoncini, e la cocomerina. Distribuisce i suoi prodotti nei supermercati della zona, da Grosseto a Donoratico, fin dal 1985. I terreni si estendono per oltre 20 ettari tra quelli di proprietà e quelli in affitto. Quando è la stagione giusta, in genere verso i primi di giugno, in pieno terreno, un angolo della campagna che conduce verso una delle località più rinomate della costa toscana, fiorisce un tappeto di petali giallo acceso, di dimensioni impensate, che arricchisce di colore una porzione di paesaggio. Piero Totti è un contadino alla vecchia maniera. La coltivazione e la raccolta dei fiori è rigorosamente manuale e veloce, al primo levar del sole, quando si aprono e risplendono nel massimo fulgore. Dopo aver formato i mazzi di fiori, tocca alle zucchine chiare, tenere e dolci a completare le cassette che arrivano dopo poche ore sui banchi dei super- mercati. Tutti i prodotti stagionali dell?orto di questa azienda si possono trovare nei supermercati Conad di Grosseto. MACCHERONI DI CAMPO RUFFALDO AL COLOMBO CON LARDO DI CONCA E OLIO ALLE ERBE Ricetta dello chef Nicola Fantini de Il Fanta, Gavorrano Il Fanta è un?abat-jour accesa sulla Maremma; quando se ne parla, non si può far altro che pensare alla grande palla blu con cui domina, dall?alto, la sua collina di filari, illuminando il cielo di Gavorrano e del Golfo di Follonica. Il Ristorante e La Merendoteca Il Fanta vantano una storia lunga vent?anni, nata dalla passione semplice e genuina di una famiglia per il buon cibo e, certamente, per il buon vino. Se stupirsi davanti a un piatto non avviene spesso, è questo il posto giusto per ricredersi: una filosofia che i ?Fantini? portano sulla tavola prestando massima attenzione alla ricerca delle materie prime da valorizzare e alla scelta delle lavorazioni e delle cotture che possano meglio esaltarne le qualità. È ciò che hanno fatto, del resto, prima di presentare la loro ricetta dei Maccheroni di Camporuffaldo al colombo con lardo di conca e olio alle erbe. PRIMO PIANO ? VIVI ? 63 VIVI La ricetta: Maccheroni di Camporuffaldo al colombo con lardo di conca e olio alle erbe ???? E per chi volesse sperimentare le ricette a casa, si segnala che i prodotti utilizzati sono in vendita IN ESCLUSIVA nei quattro supermercati Conad di Grosseto La ricetta Ingredienti per 4 persone: 400 g di maccheroni di Camporuffaldo; 2 colombi; 1 costola di sedano; 2 carote; 1 spicchio d?aglio; sale; pepe; 300 ml di vino bianco; 300 ml d?acqua; 4 fette di lardo; 1 mazzo di erbe aromatiche a piacere (consigliate salvia, alloro, rosmarino e nepitella); 150 ml di olio EVO. Preparazione. Per l?olio alle erbe frullare salvia, alloro, rosmarino e nepitella con olio EVO e filtrare con un colino a maglia fine. Per i maccheroni di Campo Ruffaldo iniziare mettendo in un tegame i colombi (già depennati e puliti) ? possibilmente in un tegame di coccio ? aggiungere il sedano, le carote e l?aglio e farli rosolare accuratamente. Poi salarli, peparli, ricoprirli di vino bianco e acqua e lasciarli bollire per almeno 2 ore. A questo punto, spolpare i colombi stracotti e frullarli finemente con una parte del brodo; con quello rimanente, lessare i maccheroni. Unire al fondo il frullato di colombi. Dunque impiattare, adagiando sui maccheroni qualche fetta Il prodotto e l?azienda: farine grani antichi Campo Ruffaldo, Massa Marittima Gente che lavora, che trasforma la terra in cui sceglie di vivere. Gente capace con le macchine e con gli animali, uomini e donne in grado di cambiare il futuro di un luogo, in grado di governare il tempo come ogni contadino sa fare. Una figura mitologica, un drago, rappresenta in acronimo l?anima di Camporuffaldo di Alessio Guazzini. Drago pur essendo, infatti, la rappresentazione di un?associazione di imprese e, quindi, di molte persone, è anche la sintesi di un?idea di agricoltura e di nutrizione naturale nel tempo, Alessio uno dei promotori principali del progetto. L?azienda Campo Ruffaldo, nella campagna di Marsiliana nel comune di Massa Marittima, a pochi chilometri dal Lo chef: Nicola Fantini Il prodotto e l?azienda: farine grani antichi Campo Ruffaldo, Massa Marittima 64 ? Maremma Magazine ? Marzo 2023 di lardo e insaporendo con un filo d?olio alle erbe. Difficoltà: medio-bassa. Costo: medio. Tempo: 3 ore ca. confine con Livorno, coltiva e seleziona da 70 anni i migliori grani antichi e storici, prodotti in terra di Maremma. L?esperienza ventennale nella pastificazione, oltre ad una linea di farine di grani antichi, consente di offrire alla tavola prodotti che sono la cura primaria per il benessere alimentare delle persone. La storia di questa famiglia di agricoltori comincia nel 1941, quando il primo nucleo iniziò a lavorare la terra, prima come bracciante, poi mezzadro e, infine, come impresa. La filiera, a Campo Ruffaldo, non è corta, ma ancora di più: è chiusa. Qui si seleziona il seme del grano, lo si semina e raccoglie, si lavora nel proprio mulino per ottenere le farine e gli scarti si usano come mangime per gli animali dell?azienda. Le farine prodotte sono tutte macinate a pietra in azienda: farina di grano duro, Buratto 220 (grammatura fine), da grani antichi varietà Senator Cappelli adatta per lavorazioni di pane e pizza; farina di grano duro, Buratto 355 (grammatura media), da grani antichi varietà Senator Cappelli, adatta per crostate, biscotti e per panificazione esperta; farina di grano tenero, Buratto 220 (grammatura fine) da grani antichi varietà Gentil Rosso; semola di grano duro, di grani antichi varietà Senator Cappelli, molto indicata per la produzione della pasta. Camporuffaldo produce olio evo e miele e offre ospitalità in agriturismo Nei supermercati Conad di Grosseto è possibile trovare farina di grano tenero Gentil Rosso; farine di Grano duro Senatore Cappelli; pasta secca semintegrale: fusilli, pennette, maccheroni, caserecce. VIVI TURISMO Cultura, eventi, sicurezza e viabilità: Capalbio si prepara alla stagione estiva Accanto all?offerta culturale, l?amministrazione comunale di Capalbio in vista dell?imminente arrivo della stagione turistica estiva, ha messo a punto un articolato restyling attraverso una serie di interventi volti alla valorizzazione del territorio, all?accrescimento della sicurezza e al miglioramento della viabilità DI GIADA RUSTICI C apalbio si prepara alla nuova stagione estiva. Dopo gli ottimi risultati dal punto di vista delle presenze turistiche dell?anno precedente, con un incremento del 4% dei visitatori italiani e del 6% di quelli stranieri, per un totale di oltre 140mila turisti sul territorio, secondo i dati ufficiali raccolti fino al mese di agosto 2022, l?amministrazione comunale è intervenuta in vari settori e servizi volti all?accrescimento e al 68 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 miglioramento l?offerta dell?area. L?offerta culturale estiva Un ruolo da protagonista anche nella prossima stagione estiva lo avrà sicuramente la cultura, con un calendario ricco di appuntamenti che andrà da giugno a settembre e che nelle prossime settimane sarà ufficialmente presentato. Tra gli eventi non mancherà la rassegna teatrale curata da Sergio Pierattini, in cui ci sarà anche lo spettacolo di Dario Ballantini, il cinema, la musica, con un evento dedicato al flamenco e con la presenza del chitarrista Juan Lorenzo, gli incontri letterari curati da Emmanuelle De Villepin, Capalbio Libri, l?appuntamento storico e punta di diamante della stagione culturale capalbiese, e il Premio Capalbio con la terza edizione del Premio alla traduzione; si terrà anche una lectio magistralis su Michelangelo con Antonio Forcel- VIVI ???? Un ruolo da protagonista anche nella prossima stagione estiva lo avrà sicuramente la cultura, con un calendario ricco di appuntamenti che andrà da giugno a settembre e che nelle prossime settimane sarà ufficialmente presentato lino, la decima edizione di Arte&vino e già in queste settimane si sta tenendo la mostra fotografica di Paolo Ventura ?10 storie?, curata da Marco Delogu, alla galleria de Il Frantoio. Capalbio si prepara all?estate Accanto all?offerta culturale, l?amministrazione ha realizzato anche una serie di interventi volti alla valorizzazione del territorio, all?accrescimento della sicurezza, al miglioramento della viabilità e al rinnovamento di spazi comuni anche per i più piccoli. Nelle ultime settimane, infatti, si sono svolte le operazioni di riqualificazione del parco giochi di Borgo Carige ed è stata realizzata l?area di sgambamento per i cani, grazie alla sinergia tra il Comune di Capalbio e un soggetto privato che ha messo a disposizione le risorse economiche, e la successiva installazione di nuovi giochi per i bambini, di cui uno concesso dalla società Sacra. ?L?intervento è frutto di un progetto ? commentano Gianfranco Chelini, Inaugurazione del ponte sul fosso del Chiarone 70 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 Capalbio Libri sindaco di Capalbio, e Patrizia Puccini, assessore con delega alla Scuola ? in cui crediamo fortemente. Abbiamo promosso con convinzione il dialogo con i soggetti privati, al fine di stipulare convenzioni atte al recupero e alla valorizzazione di alcuni luoghi di ritrovo della comunità. Poter riconsegnare un parco giochi ai bambini, alle future generazioni capalbiesi, è un atto doveroso per il quale vogliamo sentitamente ringraziare il privato che ha permesso la realizzazione dell?intervento?. ?È davvero una grande emozione ? spiega Patrizia Puccini ? poter riconsegnare alla comunità un luogo così importante per la socialità e la crescita personale dei bambini. Avere un parco giochi moderno e curato significa dare maggiore possibilità allo sviluppo del percorso formativo e ludico dei più piccoli, consapevoli che il futuro di qualsiasi territorio passi proprio dalle generazioni più giovani?. La società agricola Poggi alti, inoltre, ha adottato il parco prendendosi l?impe- Inaugurazione del Parco giochi di Borgo Carige gno a mantenerlo per i prossimi cinque anni. Tanti gli interventi già inaugurati o da inaugurare Nelle prossime settimane, invece, sarà inaugurato il parco di Capalbio Scalo che prevedrà una pista da skateboard unica a livello nazionale per qualità e importanza e un percorso ginnico aperto a tutti. E sempre a Capalbio Scalo, entro la fine del mese di maggio, sarà terminato l?intervento di abbellimento del verde pubblico nell?area dell?incrocio fra via Umbria, via Piemonte e via Origlio. È stato inoltre compiuto l?ampliamento e la messa in sicurezza del ponte sul fosso del Melone, sulla via che collega Capalbio Scalo a Macchiatonda, tramite anche i finanziamenti provenienti dal Pnrr, oltre al rifacimento del manto stradale e della segnaletica della strada. Sempre in tema di viabilità, è stato rifatto il manto stradale in via Tirreno, a La Torba, e il ponte sul fosso del Chiarone, a Pescia Fiorentina. In quest?ultimo caso, Inaugurazione del ponte sul fosso del Melone le operazioni, compiute dalla ditta Albanesi, hanno previsto anche l?ampliamento della carreggiata stradale, la facilitazione del regolare deflusso delle acque e l?installazione dei guardrail. ?Si tratta del primo progetto ? dichiarano Gianfranco Chelini, sindaco di Capalbio, e Marzia Stefani, assessore con delega ai Lavori pubblici ? conclusosi con i fondi del Pnrr e ciò ci rende particolarmente orgogliosi, considerando che la performance è stata anche premiata con un ulteriore contributo dal governo nazionale. Con l?intervento, inoltre, abbiamo risolto un problema annoso per Pescia Fiorentina, quello del rischio idrogeologico e degli allagamenti. Questo genere di operazioni è sempre più fondamentale e nevralgico, considerando soprattutto i tristi episodi avvenuti nel nostro Paese, come per esempio il caso di Ischia?. Sempre in ottica del miglioramento della viabilità e della sua sicurezza, sia per i cittadini capalbiesi che per i turisti, sono state realizzate dalla Tirrena costruzioni generali, sulla strada di Selva Nera, le operazioni di allargamento, adeguamento e messa in sicurezza dal punto di vista idraulico del ponte sul Canale allacciante delle acque alte e del tratto stradale che dallo svincolo di accesso all?Aurelia giunge al Canale delle basse e la messa in opera dei guardrail. Un?operazione decisiva, finanziata in larga parte dalla Regione Toscana, dato che si tratta anche dell?unica arteria che dall?interno del territorio permette di raggiungere il mare senza attraversare l?Aurelia. E sempre in queste settimane sono stati installati due postazioni fisse per l?autovelox sulla strada dell?Origlio, compiute le operazioni di rifacimento della segnaletica orizzontale per i passaggi pedonali e l?installazione del dosso stradale in via Abruzzo, a Capalbio Scalo, e l?istituzione della zona a traffico limitato (Ztl), che andrà dal primo aprile al primo novembre, per la piazza di Pescia Fiorentina. Infine, la Regione Toscana ha approvato il primo stralcio del Documento operativo per il recupero e il riequilibrio della fascia costiera 2023. La Regione ha stanziato per il litorale capalbiese un finanziamento di 200mila euro. ?Siamo davvero soddisfatti ? concludono Chelini e Stefani ? per i finanziamenti disposti dalla Regione a beneficio del nostro territorio. I fondi saranno utilizzati per compiere le operazioni di manutenzione straordinaria della zona di Macchiatonda, uno dei luoghi più emblematici della costa capalbiese e del turismo ad essa collegato. Per questa ragione la nostra amministrazione ringrazia la Regione, consapevole che la tutela della fascia costiera sia un obiettivo fondamentale?. L?ufficio turistico di Capalbio Intanto, da aprile è tornato attivo il servizio informativo dell?ufficio turistico di Capalbio (Iat Capalbio), con sede nel palazzo Collacchioni. A maggio l?ufficio sarà aperto tutti i weekend dalle ore 10 alle ore 17, a giugno invece sarà aperto al pubblico tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 13 e poi dalle ore 16 alle ore 19.30; nel mese di luglio sarà sempre aperto tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 13 e poi dalle ore 16.30 alle ore 20.30; ad agosto, infine, l?ufficio sarà aperto tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 13 e poi dalle ore 16.30 alle ore 20.30. Per maggiori informazioni è possibile scrivere all?indirizzo ufficioturisticocapalbio@gmail.com o iat@destinationcapalbio.com, visitare il sito www.destinationcapalbio.com oppure chiamare il numero 0564 896 611. DIDATTICA Pietro Aldi visto e raccontato dagli studenti del Polo liceale che porta il suo nome Grande successo per il progetto didattico per gli studenti del Polo liceale ?Pietro Aldi? proposto da Tema Vita Ets ? mutua che ha come socio sostenitore Banca Tema, che gestisce il Polo Aldi di Saturnia (Manciano) ?, in collaborazione con il Polo Universitario Grossetano, finalizzato ad approfondire la conoscenza dell?artista mancianese Pietro Aldi attraverso strumenti di comunicazione, innovativi e di ormai comune utilizzo tra i giovani Il progetto L?arte, i giovani, i nuovi linguaggi (e strumenti) della comunicazione. Sono i tre poli di un?area negli ultimi tempi particolarmente affollata e oggetto di grandi attenzioni, in cui uno spazio è occupato anche dal Polo Culturale Pietro Aldi, realtà creata da Banca Tema ? Tema Vita Ets. Nel rispetto del claim ?uscire dalle mura?, ovvero portare l?arte fuori dagli spazi deputati per renderla un bene realmente fruibile da tutti, Tema Vita Ets, mutua che ha come socio sostenitore Banca Tema, che gestisce il Polo Aldi di Saturnia (GR), ha infatti proposto, in collaborazione con il Polo Universitario Grossetano, un progetto didattico per le scuole superiori, invitando gli studenti del Polo liceale ?Pietro Aldi? di Grosseto a produrre elaborati che indichino strategie, progetti e forme di comunicazione dell?arte. Al centro dell?attenzione, naturalmente, le opere e la vita dell?artista mancianese Pietro Aldi, sul quale è concentrata l?attenzione di Tema Vita Ets e le cui opere costituiscono il nucleo principale dell?area espositiva di Saturnia, e le nuove modalità attraverso le quali se ne possa diffondere la conoscenza. La premiazione La premiazione del progetto, intitolato ?Pietro Aldi: l?arte di ieri con gli occhi di oggi?, si è tenuta il 15 aprile Pietro Aldi PRIMO PIANO ? VIVI ? 73 VIVI Nella foto un momento della cerimonia di premiazione; sotto i ragazzi premiati ???? Tre i progetti vincitori: ?Drammatizzazione - le ultime ore della libertà senese?, realizzato da 7 ragazze della classe VF, ?I francobolli di Pietro Aldi?, prodotto da 2 studenti della classe IVB e ?Le etichette per le bottiglie di vino?, creato da 3 alunne sempre della IVB, tutte classi del Liceo Scientifico di Grosseto scorso presso il Polo Universitario Grossetano, alla presenza della Prof.ssa Gabriella Papponi Morelli, presidente della Fondazione Polo Universitario Grossetano, del Prof. Roberto Mugnai, dirigente scolastico del Polo Liceale Aldi, della prof.ssa Beatrice Sgherri, docente di Storia dell?arte presso lo stesso polo liceale e referente del progetto, e, per la banca, Francesco Carri, presidente di Banca Tema, Fabio Becherini, direttore generale di Banca Tema e Massimo Barbini, presidente di Tema Vita Ets. Tre i progetti vincitori: ?Drammatizzazione - le ultime ore della libertà senese?, realizzato da 7 ragazze della 74 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 classe VF, ?I francobolli di Pietro Aldi?, prodotto da 2 studenti della classe IVB e ?Le etichette per le bottiglie di vino?, creato da 3 alunne sempre della IVB, tutte classi del Liceo Scientifico di Grosseto. Al progetto hanno aderito 44 studenti di 5 classi del Polo liceale Aldi di Grosseto, appartenenti alle classi 2a, 3a, 4a e 5a, divisi in gruppi di lavoro che hanno operato anche al di fuori dell?orario scolastico; 15 gli elaborati creati sotto forma di pagine web, app, pagina Instagram, ricostruzione di un museo virtuale, francobolli, etichette per bottiglie di vino, qr-code, una cartina virtuale dei luoghi in cui ha vissuto e lavorato il pit- tore Pietro Aldi. Gli obiettivi Come spiega il presidente di Tema Vita Massimo Barbini, il progetto è stato avviato con un?attività di ricerca sul pittore Aldi, svolta dagli studenti, a cui ha fatto seguito l?elaborazione delle proposte in concorso, il tutto coordinato dalla prof.ssa Beatrice Sgherri. ?L?obiettivo ? sottolinea Barbini ? non è stato solo stimolare la creatività degli studenti ma anche valorizzare le proposte e le idee e ?portare fuori? i lavori, rendendoli visibili. In altre parole, potremmo trasformare in attività alcuni dei progetti di comunicazione messi a punto?. Da Tema Vita un aiuto concreto alla tutela della salute Quasi 100.000 euro erogati in rimborsi per spese mediche. La campagna conclusa a fine gennaio ha riguardato tutti i tipi di spese sanitarie sia private che ticket S i è conclusa a fine gennaio la cam­ pagna di Tema Vita, la Mutua di cui Banca Tema è socio sostenitore, volta a riportare la salute al centro del­ l?attenzione, con risultati che fanno ben sperare per il benessere futuro delle famiglie e delle comunità. La campagna prevedeva infatti il rim­ borso del 50% su analisi del sangue, visi­ te specialistiche e diagnostica strumen­ tale fatte dal 1 novembre 2022 al 31 gennaio 2023 anche ai figli minori e la cifra complessivamente erogata è stata di 93.378 euro a 1.323 soci. ?Un risultato che ? spiega il presiden­ te di Tema Vita Massimo Barbini ? pur comportando uno sforzo non indi?eren? te per la nostra Mutua, ci rende orgo? gliosi perché consapevoli di quanto fosse importante in questa fase così di?cile di crisi e incertezza per il futuro, dimostrare a cittadini e famiglie, di essere loro vicini in maniera concreta su un tema fonda? mentale come la salute?. Covid, guerra, aumento dei costi delle materie prime e incremento generaliz­ zato dei prezzi e del costo della vita han­ no contribuito infatti al delinearsi di un clima di preoccupazione per il futuro con conseguente contrazione delle spese, comprese quelle per le cure mediche. Il 33% degli italiani ? in base a un?inda­ gine Altroconsumo (giugno 2022) sugli e?etti dell?inflazione ? considerano oggi le spese per analisi o diagnostica un lusso di cui spesso si è costretti a fare a meno. Secondo il Quarto Rapporto Censis ? Ten­ dercapital (febbraio 2023) invece ben il 41,7% degli italiani pensa di dover rinun­ ciare a cure o visite mediche se a paga­ mento intero, con risorse proprie. D?altra parte il welfare pubblico è in di?coltà: il 67,3% degli intervistati non è riuscito a ricevere prestazioni attraverso il SSN nell?ultimo anno e solo il 40,4% si è detto soddisfatto del suo funzionamento. ?Uno scenario in cui ? sottolinea Bar­ bini ? la nostra Mutua ha sentito forte l?esigenza di essere presente a integra? zione e supporto del servizio pubblico, non solo con sconti, certezza e celerità negli appuntamenti, ma anche con rim? borsi eccezionali di metà della spesa. Con questa campagna inoltre abbia? mo voluto stare accanto ai nostri soci ma anche a tutti i cittadini, infatti in questa occasione è stato possibile associarsi ed usufruire subito dei vantaggi dell?inizia? tiva e ottenere il rimborso sia su spese mediche private che su ticket pubblici, in grado; promuove inoltre il tempo libero e la cultura con eventi, viaggi, incontri e anche attraverso le attività della struttu­ ra museale ?Polo culturale Pietro Aldi? a Saturnia, di proprietà di Banca Tema ma gestito dalla Mutua. Tema Vita aderisce inoltre al COMIPA, Consorzio tra Mutue Italiane, e questo garantisce ai soci la Carta Mutuasalus che permette di accedere a sconti e rim­ borsi in una serie di strutture convenzio­ nate nel territorio nazionale e non solo. modo da dare un supporto concreto a tutti coloro che ne avevano bisogno e di riflesso alle comunità?. La tutela della salute è del resto uno dei punti cardine della mission di Tema Vita, una Mutua che ? sostenuta da Ban­ ca Tema ? conta oggi quasi 4500 soci in un territorio che è quello di competenza della BCC, compreso tra le province di Grosseto, Siena, Arezzo, Perugia e Viter­ bo. Accanto all?impegno a favore del wel­ fare e della prevenzione medica, la Mutua sostiene anche le famiglie con sussidi, come quelli per la nascita dei figli e l?iscrizione a scuola di vario ordine e Presso gli U?ci di Tema Vita e nelle Filiali di Banca TEMA è possibile ricevere tutte le informazioni e iscriversi alla Mutua. Inoltre nelle iniziative speciali come i Mutua day, attualmente in svol­ gimento, si possono fare domande e avere delucidazioni. Infine, oltre al sito www.temavita.it, è disponibile per i soci una app ?TemaVi? ta? che consente di essere informati su tutte le iniziative e anche di richiedere, in modo semplice, rimborsi o prenotare visite mediche in tempo reale. I costi per associarsi variano dai 20 ? annui se si è soci di Banca Tema e under 30 ai 48 ? se si è solo clienti e over 30. PRIMO PIANO ? VIVI ? 75 VIVI ???? Come spiega il presidente di Tema Vita Massimo Barbini, il progetto è stato avviato con un?attività di ricerca sul pittore Aldi, svolta dagli studenti, a cui ha fatto seguito l?elaborazione delle proposte in concorso, il tutto coordinato dalla prof.ssa Beatrice Sgherri Nella foto il Polo culturale Pietro Aldi a Saturnia (Manciano) ?D?altra parte ? sottolinea la prof.ssa Sgherri ?, i ragazzi si sono sentiti coinvolti, sono stati trascinati dalla ?sfida? e si sono quindi impegnati a fondo, utilizzando strumenti di comunicazione innovativi per l?arte e linguaggi che fanno ormai parte del loro approccio quotidiano alla vita, allo studio, alla socialità?. Un progetto didattico innovativo ed efficace Ulteriori dettagli su questa bella iniziativa che ha coinvolto i ragazzi del Pietro Aldi 76 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 Polo liceale ?Pietro Aldi? ci arrivano proprio dalla prof.ssa Sgherri referente del progetto. ?Lo scorso anno ? spiega l?insegnante ? Tema Vita ha invitato gli studenti del liceo scientifico di Grosseto ad approfondire lo studio sulla vita e le opere di Pietro Aldi da cui il nostro polo liceale prende il nome. Pietro Aldi è ad oggi ancora poco conosciuto, gli studenti che hanno accettato di partecipare a questo progetto si sono avvicinati alla figura di un artista vissuto nella seconda metà dell?Ottocento, nato alle porte di Grosseto, a Manciano e morto a soli 36 anni, ciò nonostante ha realizzato tantissime opere, dai più piccoli disegni preparatori ad affreschi di grandi dimensioni come quelli presso il palazzo pubblico di Siena. Gli studenti divisi in piccoli gruppi hanno dapprima raccolto l?ampio materiale di ricerca, successivamente riflettuto su quale aspetto concentrare il lavoro. Ogni gruppo ha così realizzato un proprio originale progetto. Il lavoro di ricerca, la condivisione del materiale, del confronto e dell?accordo nel prodotto finale ? aggiunge Beatrice Sgherri ? è stato sicuramente motivo di crescita per gli studenti abituati ad applicarsi singolarmente per i propri fini scolastici. Dalla raccolta dei materiali è seguita la fase ideativa e creativa che ha permesso a ciascuno di loro di valorizzare al meglio il proprio elaborato. Il primo obiettivo, che è stato quello di comprendere la vita e le opere dell?artista, si è poi sviluppato, con il lavoro finale, nella possibilità di dare ad altre persone l?occasione di conoscere Pietro Aldi, venendo a contatto con le ricerche prodotte. Verso la metà del percorso difatti gli studenti hanno capito che questo sarebbe stato un obiettivo fondamentale e per questo hanno studiato il metodo migliore per arrivare ad un pubblico esterno. Gli alunni, ragazzi che vanno da una seconda ad una quinta superiore, hanno usato liberamente il miglior mezzo espressivo a loro più congeniale. Da siti web, a francobolli con la riproduzione selezionata di opere, a stampe di etichette di bottiglie di vino, a pagine Instagram, alla ricostruzione tridimensionale di un museo all?interno del quale il visitatore può muoversi liberamente, ad analisi dettagliata di una singola opera fino alla sua collocazione geografica del luogo rappresentato, alla reinterpretazione del quadro da parte degli stessi studenti che recatisi sul luogo del dipinto ne hanno interpretato i soggetti. Grazie a queste sperimentazioni oggi Pietro Aldi ? conclude la prof.ssa Beatrice Sgherri ? è sicuramente conosciuto e apprezzato da questi giovani e il mio augurio è che realmente il loro lavoro possa estenderne la conoscenza a molti altri ancora?. VIVI L?ARTE DI OSPITARE | L?accoglienza in Maremma Campeggio Principina, il luogo ideale per una vacanza in famiglia immersi nella natura nel cuore della Maremma DI CRISTINA CHERUBINI Immerso nella pineta di Principina a Mare, a due passi da Grosseto, in un contesto ambientale di rara bellezza, il Campeggio Principina offre tanti bei plus e si presenta come luogo ideale per le famiglie che qui hanno davvero la possibilità di godersi un soggiorno tra natura e svago in assoluto relax. Provare per credere Fare campeggio La parola campeggio ha insita in sé una delle più belle parole del mondo: libertà! Sì perché fare campeggio denota l?esigenza di una vita libera da impegni, da convenzioni, da rigore sociale, da abbigliamento formale, da orari. Fare campeggio significa spegnere il cervello e lasciare che il corpo si muova in modo fluido seguendo i propri ritmi, i propri desideri, i propri istinti. Fare campeggio significa stare all?aria aperta, ritrovare un contatto con la natura, respirare il profumo della macchia mediterranea, abbandonarsi ad un tramonto sulla spiaggia, leggere un libro 78 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 all?ombra di pini secolari. In campeggio si possono trovare spazi dove godersi momenti di introspezione ma anche spazi dove conoscere gente con cui condividere qualche giorno o? tutta la vita! Fare campeggio significa educare le nuove generazioni al rispetto per la natura, all?importanza della condivisione degli spazi comuni ed all?osservanza delle regole di buona convivenza. Il campeggio è un posto ideale per ogni tipologia di persona e per ogni fascia di età. Il Campeggio Principina Il campeggio Principina situato in Maremma Toscana si estende su 10 ettari quasi completamente immersi nella secolare pineta di pini domestici e marittimi. Dista un kilometro dal mare raggiungibile con comoda e sicura pista ciclabile/pedonale in 15 minuti a piedi e 5 minuti in bicicletta. Per persone con problemi motori o disabilità viene fornito anche un servizio di navetta gratuita per la spiaggia ad orari prestabiliti. La spiaggia di Principina a Mare è una delle più profonde ed ampie di tutto il litorale. La sabbia è fine ed il mare digrada dolcemente il che è perfetto per i bambini. Ampie porzioni di spiaggia libera si alternano a stabilimenti balneari attrezzati coi quali sono in essere anche L?ingresso delle convenzioni. Da qualche anno anche coloro che viaggiano con i propri animali hanno a disposizione una ampia dog beach dove è consentita anche la balneazione degli amici a quattro zampe. Da non dimenticare che Principina a Mare confina con il meraviglioso ed incontaminato Parco della Maremma e solo il fiume Ombrone separa la famosa Spiaggia dei tronchi dalla spiaggia di Marina di Alberese raggiungibile anche con pista ciclabile. La località turistica di Principina a Mare, facente parte del comune di Grosseto, dista 1 km dall?ingresso del campeggio e, seppur in inverno sia abitato da sole 30 persone, in estate si anima e propone molte attività per vacanzieri: dai ristoranti ai bar, dalle gelaterie ai negozi di souvenir, dai supermercati alla farmacia ed al servizio di bancomat. La città di Grosseto si trova ad 11km da Principina ed è collegata anche da un servizio di autobus (g12) con mezzi che dalla stazione FS di Grosseto portano alla fermata Delfino di Principina che dista 300 metri dall?ingresso del campeggio. Chi invece volesse raggiungere località note quali Marina di Grosseto e Castiglione della Pescaia può farlo grazie alla rete di piste ciclabili di cui la Maremma dispone. Il Cicloturismo sta diventando sempre più amato ed il comune di Grosseto ha creato la bellezza di 85km di piste ciclabili. Un tour virtuale Ma torniamo in campeggio per una sorta di tour virtuale. Il Campeggio Principina dispone di 450 piazzole molto grandi, dai 50mq per le tende igloo ai 140mq per i camper da 7 metri e oltre. Tutte le piazzole dispongono di corrente elettrica a 6amp (1300 watt) con contatori monitorabili dall?ospite per il pagamento a consumo. L?acqua potabile viene distribuita gratuitamente in tutte le fontane che disse- minano le piazzole. 5 nuclei di bagni con docce a pagamento sono a disposizione degli ospiti con zone separate per il lavaggio di stoviglie e panni. Sempre nei bagni trovano spazio lavatrici ed asciugatrici a gettoni. Oltre alle piazzole il Campeggio Principina propone 5 tipologie di strutture a noleggio che danno ampio margine di scelta anche sotto il profilo economico. Nel dettaglio sono a disposizione case mobili deluxe con bagno ideali per coloro che non vogliono rinunciare ai comfort di casa, tende safari glamping per una esperienza più avventurosa, tende a casetta perfette per gruppi di amici, roulotte attrezzate particolarmente idonee per coloro che viaggiano con i propri amici a 4 zampe ed infine le tende mini lodge da 2 posti letto irrinunciabili per il turista mordi e fuggi. Le strutture che non hanno bagno privato si appoggiano ai 5 nuclei di bagni condivisi. Tutte le soluzioni, ad eccezione delle tende mini PRIMO PIANO ? VIVI ? 79 VIVI ???? Il cuore del campeggio parte dal ricevimento dove uno staff poliglotta dopo un cordiale benvenuto aiuta gli ospiti nell?espletamento delle formalità di check-in e check-out Casa mobile lodge, hanno anche cucina attrezzata. Il cuore del campeggio parte dal ricevimento dove uno staff poliglotta dopo un cordiale benvenuto aiuta gli ospiti nell?espletamento delle formalità di check-in e check-out. Alla reception si possono chiedere anche informazioni turistiche; il personale addetto è sempre a disposizione per parlare del meraviglioso territorio maremmano o anche per prenotare passaggi per l?isola del Giglio. Nella zona centrale della struttura il Campeggio presenta un bar, un mini market ed un ristorante pizzeria aperto solo la sera che propone anche un servizio di asporto e la possibilità di acquistare la mezza pensione. Pezzo forte della struttura è l?area animazione che svolge attività quotidiane per bambini e junior da metà giugno a fine agosto; la mattina le attività si svolgono in spiaggia, il pomeriggio nella piazzetta centrale. La sera nella zona teatro si tengono show di vario genere adatti a tutti. Per chi ama lo sport il Campeggio dispone di un campo da beach volley ed uno da beach tennis, un campo polivalente su sabbia, due campi da bocce. Perché scegliere il Campeggio Principina I motivi per cui scegliere il Campeggio Principina per le proprie vacanze maremmane ce li spiega la direttrice Laila Sabadini. ?Sono tanti i motivi per i quali il nostro campeggio merita di essere scelto, soprattutto dalle famiglie. Rispetto ai nuclei familiari l?attenzione è davvero massima. Nel dettaglio, i bambini possono godere di ampi spazi sicuri dove correre, andare in bicicletta, giocare coi Ristorante 80 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 coetanei o con lo staff di animazione; i ragazzi hanno la possibilità di fare sport (dal cicloturismo, al footing in pineta, a lunghe nuotate al mare e magari anche per conoscere il primo amore); i genitori possono godersi la spiaggia, leggere un libro, pranzare in costume da bagno e dimenticarsi dell?orologio; i nonni trovano pace e silenzio ma anche divertenti e coinvolgenti serate di ballo all?aria aperta. Infine gli amici a 4 zampe possono stare tutto il giorno con i propri padroni e godersi lunghe passeggiate in pineta. Ma non finisce qui, perché al campeggio Principina ? aggiunge Laila Sabadini ? abbiamo ancora le cicale che in estate dall?alba al tramonto ci fanno da sottofondo. Abbiamo scoiattoli, diversi tipi di volatili (come dimenticare il canto dell?assiolo) ed a volte qualche daino che dal vicino Parco del- ???? Il campeggio Principina si estende su 10 ettari quasi completamente immersi nella secolare pineta di pini domestici e marittimi. Dista un kilometro dal mare raggiungibile con comoda e sicura pista ciclabile/pedonale in 15 minuti a piedi e 5 minuti in bicicletta Mini Lodge la Maremma viene a farci visita. Il percorso che conduce al mare è ricco di vegetazione e per i ?nasi? più esperti non sarà difficile riconoscere il profumo di lentisco, di mirto, di rosmarino e perfino di ginepro coccolone una specie presente in pochissime parti d?Italia. E poi dal campeggio si può partire per esplorare il territorio circostante ricco di meravigliose baie, di borghi medievali, di città d?arte, di siti archeologici etruschi di isole dal mare turchese?. E se quanto sopra non fosse sufficiente per decidere di trascorrere una vacanza al campeggio Principina ecco che Laila Sabadini evidenzia altre 3 buone ragioni per farlo: ?La prima è che non ci sono vincoli temporali. Il campeggio dà la possibilità al viaggiatore di fare tappa anche solo per poche notti. Di fatto i campeggiatori sono un po? come le tar- tarughe si muovono portando sempre con sé la propria casetta, sia essa una piccola tenda o un camper super accessoriato. Questo consente di cucirsi il viaggio su misura e muoversi in totale autonomia cambiando spesso posto e visitando interi territori secondo le proprie esigenze. La seconda ragione è che il campeggio costa poco. Se si viaggia con il proprio mezzo il campeggio riesce ancora a garantire costi contenuti. Per coloro che volessero soluzioni abitative top il prezzo ovviamente si alza ma viene ripagato dai servizi offerti. Infine, la terza ragione sta nel fatto che il campeggio è una grande famiglia. Ancora oggi il bello del nostro campeggio è quell?atmosfera di convivialità che porta tutti a sentirsi parte di uno stesso destino. In campeggio ci si aiuta, ci si scambiano favori e consigli, si prestano le proprie cose, si accorre quando qualcuno ne ha bisogno e ci si interessa sullo stato di salute dei propri vicini di piazzola o di struttura. Si ritrova quel senso di umanità ormai dimenticato nel quotidiano. A questo punto che dire? vi aspettiamo a braccia aperte ricordando che la Maremma non è solo mare ma molto di più!?. Contatti Campeggio Principina Via del Dentice 10 - Principina a Mare 58100 Grosseto - Tuscany Email: info@principinacampeggio.it Web: www.principinacampeggio.it Prenotazioni: 0564 31347 (da aprile a settembre) Contatto invernale: 320 6126508 0564 488918 (da gennaio ad aprile) Spiaggia Daini in campeggio PRIMO PIANO ? VIVI ? 81 SCOPRI SCOPRI C?È DA VEDERE | Luoghi e cose da visitare in Maremma Le Giornate Fai di Primavera alla scoperta di Massa Marittima e della sua storia Grande successo a fine marzo per le Giornate Fai di Primavera che hanno portato alla scoperta di Massa Marittima, e in particolare delle ?Arti e mestieri? di questo gioiello delle Colline Metallifere, ricchissimo di storia e pieno di cose da vedere, anche al di fuori di questa sempre attesa ed apprezzata iniziativa targata Fondo Ambiente Italiano M assa Marittima protagonista, a fine marzo, delle Giornate Fai di Primavera in provincia di Grosseto. Si è rinnovato così l?appuntamento con il più importante ed atteso evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico dell?Italia, grazie al Fondo Ambiente Italiano. Un fine settimana di festa con il FAI, che sul territorio nazionale ha visto l?apertura di oltre 750 luoghi, con un unico obiettivo: puntare i riflettori sul patrimonio di storia, arte e natura del bel Paese. Nell?occasione la Città del Balestro ha aperto le sue porte a tantissimi visitatori, che hanno apprezzato non solo gli 84 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 spazi e i monumenti più iconici, ma anche la possibilità di accedere in via del tutto eccezionale ai luoghi inediti che solitamente sono chiusi al pubblico. In tutto sono stati registrati oltre 600 visitatori al banchino del FAI allestito davanti al Palazzo dell?Abbondanza, che era il punto di partenza del percorso di visita. E coloro che per l?affluenza non sono riusciti a fare il giro con il FAI, hanno apprezzato molto anche le attività collaterali. I musei cittadini hanno registrato oltre 300 ingressi in soli 2 giorni a conferma della riuscita dell?evento. ?A Massa Marittima ? ha detto in sede di presentazione Maria Pia Vec- chi, capo delegazione Fai della provincia di Grosseto ? proponiamo un itinerario alla scoperta delle ?Arti e dei mestieri? lungo le vie suggestive del centro storico di questa meravigliosa città, che grazie alle risorse del sottosuolo e ai commerci via mare, conobbe uno straordinario sviluppo tra il 1200 e il 1300, fino alla nascita di un Governo comunale che batteva moneta e alla costituzione di una ricca comunità, formata da mercanti, artigiani e artisti. Proprio di un mercante di Massa Marittima è figlio Bernardino degli Albizzeschi famoso predicatore del Medioevo. Il Fai vuole raccontare l?importanza Nelle immagini alcuni momenti della Giornata Fai di Primavera che ha portato alla scoperta di Massa Marittima e della sua storia che ancora oggi ha il rapporto sostenibile e armonioso con il territorio e le sue risorse. La bellissima cattedrale di San Cerbone è la dimostrazione di come le grandi imprese dell?uomo siano sempre collettive: dobbiamo immaginarci qui intorno, uno stuolo di scalpellini, marmorai che lavoravano sul posto i blocchi di marmo, ma anche falegnami, fabbri, maniscalchi, cuochi e contadini, il capo architetto e il soprintendente?. ?La presenza del FAI a Massa Marittima ? ha puntualizzato sempre in sede di presentazione il sindaco Marcello Giuntini ? è per noi motivo di grande soddisfazione. Apriamo le porte della nostra città con la consapevolezza dei tesori che possediamo e il desiderio di far star bene le persone che la vogliono visitare. Massa Marittima custodisce un passato illustre, ogni palazzo racconta la sua storia. Conoscere e apprezzare il valore del luogo in cui viviamo è fonda- mentale per progettare il futuro senza perdere la nostra identità. E questo vale anche per i massetani che con queste Giornate hanno la possibilità di scoprire scorci inediti di Massa Marittima?. Tantissime le cose viste ed apprezzate nella città del Balestro attraverso un itinerario della durata di tre ore. Il tour ha preso avvio dall?edificio delle Fonti dell?Abbondanza, dove è stato illustrato il celebre Affresco della Fecondità ed è stato proposto l?affaccio al cunicolo per l?approvvigionamento idrico, di età medievale, aperto appositamente per il FAI. Successivamente si è potuta ammirare la Cattedrale di San Cerbone ed il lavoro degli scalpellini che ne hanno modellato la facciata. Il percorso quindi è proseguito nel Palazzo vescovile, con il racconto del mestiere dell?amanuense, e subito dopo ha fatto tappa presso uno spazio riaperto appositamente per il FAI: l?antica falegnameria che contiene una collezione etno-antropologica di strumenti per la lavorazione del legno, emblematici dello stretto rapporto tra città e il bosco. A seguire il tour si è spostato presso le sedi dei tre terzieri, aperte al pubblico per l?occasione, dove oltre ad ammirare gli edifici e la storia di queste istituzioni, è stato possibile entrare in contatto con mestieri legati al famoso Balestro del Girifalco a cura dei Terzieri di Cittanova, Cittavecchia e Borgo; in questo contesto i presenti hanno potuto assistere alla costruzione di una balestra, al lavoro delle sarte e ricamatrici e alla preparazione di una pietanza secondo una ricetta medievale. Una tappa della visita ha riguardato anche il Frantoio storico di Città Nuova, recentemente restaurato dal Comune di Massa Marittima e inaugurato proprio PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 85 SCOPRI ???? Nell?occasione la Città del Balestro ha aperto le sue porte a tantissimi visitatori, che hanno apprezzato non solo gli spazi e i monumenti più iconici, ma anche la possibilità di accedere in via del tutto eccezionale ai luoghi inediti che solitamente sono chiusi al pubblico Nella foto da sinistra, Fernando Santoni, responsabile area nord della delegazione provinciale del Fai, Cecilia Buggiani, consigliera della Provincia di Grosseto, Irene Marconi assessore al Turismo e alla Cultura di Massa Marittima, Marcello Giuntini sindaco di Massa Marittima e Maria Pia Vecchi, capo delegazione Fai della provincia di Grosseto per le Giornate Fai di Primavera. Tante le attività collaterali promosse in città in occasione delle Giornate Fai di Primavera. Alcuni artigiani del Centro Commerciale Naturale, all?interno delle loro botteghe nel centro storico, hanno proposto delle dimostrazioni di lavorazioni particolari: il negozio LB Creazioni ha realizzato dei monili, mentre l?attività Carta Marittima ha mostrato come funziona un laboratorio di stampa su carta artigianale, le incisioni con il torchio e l?uso della pressa. Nel corso della ?due giorni? è stato possibile visitare tutti i musei civici della città con un biglietto unico speciale predisposto per le Giornate Fai. Compreso nella visita al museo di San Pietro all?Orto è stato possibile vedere la mostra dell?artista Dino Petri ?Fonderie e ferriere dell?alta Maremma?, che si compone di quaranta disegni sul patrimonio di archeologia industriale delle Colline Metallifere e della Val di Cornia. Un lavoro di ricerca durato più di venti anni, che rimarrà esposto fino al 25 giugno (dal 24 marzo). Dino Petri vanta, tra Frantoio storico di Città Nuova 86 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 l?altro, una lunga collaborazione con il FAI. Nelle due giornate sono rimasti aperti anche il Museo degli organi Santa Cecilia a Massa Marittima e l?Acquario - Centro Studi squali - di Valpiana. Grazie al Gruppo Mineralogico Bernardino Lotti è stato possibile visitare anche la piccola Galleria in via Moncini, che conserva una ricca ed importante collezione di minerali e fossili. Infine è rimasta aperta per le visite la Ferriera di Mezzo in località La Novella, a Valpiana che già fu oggetto di visita nella precedente edizione delle giornate di primavera del FAI. La Galleria Spazio Grafico in via del Ciambellano ha proposto la mostra fotografica Morandiana. Fin qui come detto quanto successo in occasione delle Giornate FAI, ma nulla vieta di andare alla scoperta di Massa Marittima, seguendo lo stesso percorso anche in altri giorni e/o periodi dell?anno. Per approfondire il tutto si può contattare l?ufficio informazioni turistiche in piazza Garibaldi presso il palazzo del Podestà. ?L?amministrazione comunale di Massa Marittima ? ha sottolineato posto evento Irene Marconi, assessore alla Cultura del Comune di Massa Marittima ? esprime soddisfazione per questa importante presenza del FAI, che rappresenta una bella vetrina per il nostro territorio. Siamo rimasti molto soddisfatti non solo per la partecipazione di tanti visitatori, alcuni dei quali provenienti da fuori regione, ma anche per l?adesione dei cittadini massetani, che hanno colto questa opportunità per approfondire la conoscenza del luogo in cui vivono?. ?Ringrazio il FAI ? ha aggiunto l?assessore Marconi ? ed in particolare la delegazione provinciale del FAI, la capodelegazione Maria Pia Vecchi e il responsabile Area Nord della delegazione Fernando Santoni. Un grazie speciale a tutti i volontari, molti dei quali sono cittadini del nostro comune, che si sono prodigati al massimo per la riuscita dell?evento. Ringraziamo l?associazione Per Prata tra Passato e Futuro, custodi del magazzino del Museo della Civiltà Contadina, che ci hanno aiutato nell?allestimento dell?Antico Frantoio. Un grazie speciale alla Società dei Terzieri Massetani e ai Terzieri di Borgo, Cittanova e Cittavecchia; alla Diocesi di Massa Marittima-Piombino; alla Loggia Vetulonia n.123; alla Cooperativa Zoe, all?Ufficio Turistico e alla Multiservizi che lo gestisce, al personale degli uffici comunali che nel weekend è stato presente per la riuscita dell?evento. Ringraziamo inoltre il centro studi Agapito Gabrielli, il pittore Dino Petri; la Croce Rossa; i negozianti del Centro Commerciale Naturale, il Museo degli Organi Santa Cecilia, l?Acquario - Centro Studi squali - di Valpiana, il Gruppo Mineralogico Bernardino Lotti e la piccola Galleria in via Moncini, la Ferriera di Mezzo in località La Novella, la Galleria Spazio Grafico?. SCOPRI PERSONAGGI | Figure del passato da ricordare Francesco Zuccarelli, da La Piccola Gerusalemme alla realizzazione di un sogno Un convegno che si è svolto nella giornata del 1 aprile all?Hotel Airone in Grosseto dedicato a ?Francesco Zuccareli: l?artista maremmano che conquistò l?Europa? ha fatto da prologo alla seconda stagione dei Pomeriggi Culturali a Villa Donati, iniziativa culturale che dal mese di maggio, ogni giovedì, si svolgerà a Grosseto nel giardino di via Manetti 7 DI FRANCESCO DONATI D a quella roccia di tufo pitiglianese, testimone di tante battaglie e di una parte importante della storia italiana, da quella ?Piccola Gerusalemme? esempio di rinunce, paure, tolleranza e rinascita di cultura e civiltà, un fanciullo, nato il 15 agosto del 1702, animato da un sogno, iniziò il cammino della speranza accompagnato dal proprio talento, che esperienza dopo esperienza seppe mettere a frutto. Si chiamava Francesco Zuccarelli che divenne figura di spicco all?interno di un mondo culturale veneziano, che nella Francesco Zuccarelli, Pastorale, Ca? Rezzonico, Venezia 88 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 sua epoca rappresentava una delle eccellenze della società europea e fu largamente apprezzato da quello inglese, espressione di un mondo anglosassone che era esempio di grande sviluppo economico, innovazione scientifica, grande produzione letteraria, filosofica e anche pittorica con la grande influenza dei pittori fiamminghi e, appunto, italiani. Fu in qualità di pittore una delle massime espressioni del suo tempo. Ottenne il plauso dell?Accademia delle Belle Arti veneziana di cui fu anche Presidente e fu membro della Royal Academy of Arts di cui fu uno dei fondatori durante il suo soggiorno in Inghilterra. Fu un figlio della nostra terra di Maremma, nel tempo in cui visse, povera e abbandonata; un figlio poco conosciuto o dimenticato. Oggi è riportato all?attenzione nel grande palcoscenico del mondo della pittura italiana per il valore artistico e culturale che rappresenta, ma è testimonianza, ancora una volta, di quanto poca, nella sua terra di origine, sia viva l?attenzione ad un passato che non sia solo storia di briganti, malaria, sofferenza, cavalli e povertà. Quanto si trascurino figure di valore alle quali questa terra abbia dato i natali. Solo nel campo della pittura pensiamo ad artisti come Pietro Aldi, Paride Pascucci, Ovidio Gragnoli, Memo Vagaggini, Carlo Gentili, Vittorio Gran- chi nel recente passato o in altri campi artistici come Tolomeo Faccendi, scultore ed altri ancora. Uomini di valore che non si è saputo valorizzare o non gli si è dato il risalto cui meritavano, così come altri in altre discipline artistiche. Ciò ci deve far stimolare alla costruzione di un progetto culturale che possa attrarre saperi importanti e significativi. Con la sua riscoperta Francesco Zuccarelli, figlio di questa terra, ci sta dando una nuova opportunità e ci sta stimolando verso una ulteriore crescita culturale. Cerchiamo di non farci sfuggire, ancora una volta, l?opportunità che ci viene offerta. Francesco Zuccarelli era poco più di un fanciullo quando decise di affrontare un percorso avventuroso lontano da casa ed essere affidato alle attenzioni di un ?maestro? d?arte figurativa, nella speranza di avviarlo con successo ad un lavoro dal ruolo, comunque, di secondo piano, nell?attività di un artista, e abbandonata la prospettiva di un futuro da spendere nella gestione di una bottega di spezie e suppellettili, dopo i primi insegnamenti, proseguì, comunque, nelle sue prime esperienze, a studiare a Roma. Infatti dipinti ed incisioni di paesaggi romani testimoniano in quella città una sua qualche attività nel 1725. Nella città eterna lo stesso Zuccarelli studiò le opere di Claude Lorrain e Nicolas Poussin, pittori francesi della seconda metà del ?600, considerati maestri nel genere dei paesaggi e della pittura classica. Nell?Urbe poté apprendere anche quanto il pittore olandese Gaspard von Wittel, seguendo la tecnica cartografica, stava riversando nelle sue opere; un tipo di veduta urbana volta al reale e corrispondente a criteri descrittivi sconosciuti all?epoca in Italia. A Roma si trattenne lungamente ?frequentando lo studio prima del Morandi, poscia di Pietro Nelli. Le prime sue mire erano state divenir figurista: ma per una di quelle combinazioni che scuoprono il natural genio, si diede a lavorar paesi, e tenne in essi una maniera mista di forte e di vago ch?è stata sommamente applaudita non pure in Italia, ma in tutta Europa. Della stessa grazia eran le figure che disponeavi, chiamato talora a fornirne le altrui vedute e le altrui architetture.? (L.Lanzi, Storia pittorica della Italia...) Roma era la città dove la tecnica pittorica della ?veduta? era esplosa rapida- Al via la seconda stagione dei Pomeriggi Culturali a Villa Donati Il prologo su ?Francesco Zuccareli: l?artista maremmano che conquistò l?Europa? ha aperto la serie di incontri È prossimo l?inizio della seconda stagione dei Pomeriggi Cultura­ li a Villa Donati, iniziativa cultu­ rale che dal mese di maggio, ogni gio­ vedì, si svolgerà a Grosseto nel giar­ dino di via Manetti 7. Anche per questo anno sono previ­ sti quattro appuntamenti in primavera e in autunno. La novità è rappresenta­ ta dall?anticipazione del primo impe­ gno culturale, il Convegno interdisci­ plinare su ?Francesco Zuccareli: l?arti­ sta maremmano che conquistò l?Euro­ pa?, che si è svolto nella giornata del 1 aprile all?Hotel Airone in Grosseto. Nell?occasione hanno presentato le loro relazioni il Prof. David La Man­ tia, che ha inquadrato il ?700, come secolo di progetti e di sogni, il prof. Angelo Biondi, vice presidente nazio­ nale della Società Italiana per la pro­ tezione dei Beni culturali, Federica Spadotto, storica dell?arte impegnata nello studio della pittura veneziana settecentesca, la scrittrice Fernanda Giulini e Francesco Donati presidente de La Maremma per Dante e promo­ tore del Convegno. Ha o?erto la sua partecipazione teatrale Giacomo Moscato. L?iniziativa nasce e si inserisce nel progetto di valorizzazione e crescita culturale della Maremma grossetana identificabile con la provincia di Gros­ seto. Il convegno ha proposto conte­ nuti elevati in relazione ai temi com­ plessivamente trattati nell?ambito di una cornice di due secoli, il XVII e XVIII, molto significativi sotto il profi­ lo storico, letterario, artistico e filoso­ fico. Si intravedono, infatti, le prime luci di una storia moderna degli Stati e dei popoli; luci che diventano anco­ ra più vive con il verificarsi di quegli avvenimenti che riuscirono a cambia­ re in modo irreversibile il mondo. Francesco Zuccarelli, nato e vissuto in pieno ?700, fu uno dei più grandi artisti dell?epoca, interprete eccellen­ te dello stile Rococò. Fu uno dei pro­ tagonisti, con la sua pittura, del cam­ biamento in atto, consolidando l?in­ terpretazione paesaggistica della scuola veneziana. Con le sue opere non poté esentarsi dal confronto sul­ la pittura del paesaggio, confronto che, oggi, appare ancor più interes­ sante sperimentare anche con altri interpreti, come quelli della Macchia e gli Impressionisti. Quello tra la pit­ tura di paesaggio dell?epoca con quello delle due scuole appena cita­ te, potrebbe essere motivo di un interessante spunto di riflessione e di analisi, sia sotto il profilo dei conte­ nuti, sia sotto quello legato alla tecni­ ca ed al colore. Anche per queste considerazioni e per la fama raggiun­ ta in tutta Europa, amato tantissimo in Inghilterra, presente con le sue opere nei più importanti Musei euro­ pei, non poteva, dalla sua terra di ori­ gine, essere ancora quasi ignorato. Non poteva la Maremma non ricono­ scergli, nel suo libro dei personaggi illustri, quel posto importante che gli compete. (F.D.) PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 89 SCOPRI ???? Conosciuto in tutta Europa, amato tantissimo in Inghilterra, il pitiglianese Francesco Zuccarelli, nato e vissuto in pieno ?700, è stato uno dei più grandi artisti dell?epoca, interprete eccellente dello stile Rococò mente prima che si diffondesse anche altrove. Questa era la nuova tendenza pittorica e questa lo Zuccarelli, sfruttando il proprio talento, seguì. La approfondì e la completò, nella conoscenza di altri artisti, a Venezia, città nella quale il genere vedutista esplose e si affermò. ?Il suo maggior teatro in Italia fu Venezia ov?erasi stabilito, finché il celebre Smith lo rese noto all?Inghilterra, e inviollo a quell?isola, in cui visse molt?anni lavorando per la corte e per le primarie quadrerie.? (L. Lanzi ibidem). Ma altrettanto importante e significativo fu il rapporto con Francesco Maria Niccolò Gamburri, storico dell?arte, collezionista, già uomo di fiducia di Cosimo III Medici e luogotenente dello stesso, presso l?Accademia delle Arti del disegno in Firenze. Abile quindi nei rapporti di relazione, Francesco Zuccarelli, fu privilegiato nel capire le opportunità che gli si presentavano riuscendo a sfruttarle a proprio Francesco Zuccarelli il pittore italiano del rococò F rancesco Zuccarelli nacque a Piti­ gliano, in provincia di Grosseto, nel 1702. Studiò a Firenze nella bottega di Paolo Anesi ed in seguito si trasferì a Roma presso i pittori Giovanni Maria Morandi e Pietro Nelli. Fu inizialmente un pittore di soggetti storici ispirato dalla conoscenza della pit­ tura di Claude Lorrain, pittore francese del Seicento vissuto a Roma che fu mae­ stro di questo genere insieme al conna­ zionale, ma più scenografico, Nicolas Poussin. 90 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 Trasferitosi a Venezia, Zuccarelli, si rivolse alla pittura di soggetto arcadico, che coltivò in concorrenza col bellunese Giuseppe Zais. Come successe ad altri pittori veneti suoi contemporanei, quali Canaletto e Bernardo Bellotto, la sua pit­ tura fu molto apprezzata all?estero dove fu chiamato a dipingere per ricchi mece­ nati come ad esempio il celebre Console Joseph Smith. Zuccarelli lavorò molto in Inghilterra dove influenzò importanti pit­ tori locali in maniera particolare il suo sti­ le fu ripreso dal grande Joshua Reynolds. Dopo cinque anni di permanenza a Londra, Zuccarelli ritornò a Venezia. Di nuovo a Londra nel 1765, fu uno dei fon­ datori della Royal Academy of Arts nel 1768. Tornò in Italia nel 1773 ricco e ammirato dal pubblico britannico. Lavorò ed ebbe altre grandi commis­ sioni fin oltre i 75 anni in particolare per ville e palazzi dell?aristocrazia veneta e lombarda ma la maggior parte delle sue pitture sono ancora oggi in Inghilterra. Tornato in Toscana Zuccarelli morì a Firenze il 30 dicembre 1788. favore. Quello che si percepisce anche da quanto ci viene descritto del suo percorso artistico, è che lo fece sempre con molto equilibrio, aggiungendo ogni volta qualcosa di nuovo, pur non cancellando il passato, in un abile miscellanea di percezioni realistiche. In questo forse traspare l?esperienza delle frequentazioni illuministiche di intellettuali della società veneziana, di coloro che erano i portavoce di una nuova cultura, delle nuove esigenze sociali e politiche rappresentate dalla borghesia, che era la nuova classe emergente. Riuscì così ad esplicitare fermenti di razionalismo europeo nel superare forme barocche e si fece interprete anche della poesia Rousseauniana nella rappresentazione di una vita semplice. Interessante questo aspetto, soprattutto se mettiamo in correlazione il successo ottenuto in molti ambienti europei di grande rilievo politico ed economico e presso Corti e grandi famiglie nobiliari. Questi ambienti erano certamente interessati e sensibili, non solo all?arte nel suo complesso ma in particolare alla rappresentazione pittorica dello Zuccareli, quantunque, forse, non particolarmente tolleranti con le nuove tendenze razionalistiche. La testimonianza espressa, anche se in modo delicato, delle nuove tendenze filosofiche, in qualche modo enunciate dallo Zuccarelli, evidentemente non era così invasiva da non poter essere tollerata e ciò conferma il suo grande equilibrio come uomo e come artista che si aggiunge alle ragioni del suo successo. Se rappresentò il tardo Barocco, il Vedutismo o il genere Rococò non è il compito di questo intervento fare un qualche approfondimento, per la non sufficiente conoscenza della materia, che è patrimonio degli specialisti della storia dell?arte, ambito nel quale non ci permettiamo di entrare per nessuna valutazione, se non per come abbiamo fatto, per pura necessità descrittiva e di collegamento storico tra periodi ed eventi. Detto ciò quando Francesco Zuccarelli si trasferì a Venezia, la pittura paesaggistica era rimasta orfana delle opere del pittore bellunese Marco Ricci e fu allora che la commistione che Zuccarelli riusciva a fare tra paesaggio e Arcadia rappresentò l?arma del suo successo tra il pubblico. Il resto del percorso artistico dello Zuccarelli ormai è cosa nota, ampiamente e magistralmente evidenziato e rivalutato dalla Dottoressa Federica Spadotto. Francesco Zuccarelli SCOPRI CORRISPONDENTE N. 54 | Pagine a cura di Daniela Cavoli Visita alla patria della «gens sempronia» Il ventottesimo Comune della Provincia di Grosseto1 SEMPRONIANO, 28 luglio 1960 ? Da Catabbio a Samprugnano la strada sale, discende, poi risale ancora, come un nastro arruffato, disteso sui displuvi delle ripide pendici montagnole, fra il verdeggiare cupo di cerri annosi e il biancheggiare dei calcari emergenti dalla coltre dei magri pascoli. A monte ogni vista è preclusa; ma, a valle, l?occhio spazia vastamente per la campagna che digrada, tormentata dalle asperità del terreno, verso le sponde del Tirreno, in un differire di tinte e di disegni. Appollaiati sui poggi che si distinguono a prima vista, torreggiano Manciano, Montemerano, Saturnia, Marsiliana e Montiano. Amene e lungimiranti alture su cui gli avi nostri millenari stimarono insediarsi per spaziare sugli orizzonti meravigliosi che sfumano d?intorno lon- tanamente, in suggestivi profili di monti e di marine. Laggiù, fra gli alti greti biancheggianti, scivola l?Albegna tortuosa sui ciottoli levigati e par che più silenzio promani dalla campagna che lo circonda. Forse il silenzio che avvolge, con riverenza profonda, i reconditi tumuli dei nostri padri etruschi a cui il fiume fu amico. Forse il silenzio che la natura ha voluto che regnasse intorno a quelle antiche sponde, affinché l?armonia delle correnti acque montagnole si levasse più chiara e indisturbata. Il correre per la strada fresca d?asfalto è una nuova gioia che ci danno questi luoghi gravidi di sapore agreste e schiettamente naturali. Non molto prima di ora, solevamo percorrere questo tragitto all?insegna della polvere e dei sobbalzi, tanto che ci pareva scaturita da un impulso incontrollato, la decisione di guadagnare queste mete domenicali. Anche Samprugnano2, l?antica patria della «Gens Sempronia», dove arriviamo come volando, ci appare più sorridente, più allegro, nel castone delle due colline che, guardate di lontano, dalle prime alture della Maremma, adombrano la gobba di un gigantesco cammello. Proprio nell?incavo di questi due mammelloni ammantati di castagni, lo si ammira dai nostri luoghi, quasi acquattato, ma sempre biancheggiante di sole. In piazza, davanti al Bar Aloisi e alla Costarella, troviamo le solite, immancabili persone che discutono compostamente, alimentando, con motti scherzosi e discussioni ponderate e piane, quell?amicizia già robusta e radicata nell?ani- NOTE 1 L?occhiello non era presente nell?articolo originale. Si tratta di una sovrapposizione di oggi per festeggiare insieme al Comune di Semproniano l?inizio del suo sessantesimo anno. 2 Samprugnano prende il nome attuale di Semproniano nel 1963. 3 Mario Luzi (Castello, Sesto Fiorentino, 20 ottobre 1914 ? Firenze, 28 febbraio 2005), poeta, drammaturgo, critico letterario, traduttore, critico cinematografico, Grifone d'Oro 1984, senatore a vita della Repubblica Italiana è stato per anni in corsa per l'attribuzione del premio Nobel, purtroppo, mai assegnatogli. I suoi nonni paterni, di origini marchigiane, si erano trasferiti a Samprugnano dove sono nati entrambi i genitori del poeta. 4 Alfio Cavoli si riferisce alla lirica Le meste comari di Samprugnano inclusa anche nella terza, e definitiva, edizione del volume «La barca» del 1960, nel 1935, raccolta di poesie d?esordio di Mario Luzi. 5 Carlo Cassola (Roma, 17 marzo 1917 ? Montecarlo, 29 gennaio 1987), scrittore, saggista, partigiano, Grifone d'Oro 1959. Nel 1948 si trasferisce a Grosseto per insegnare. Il dopoguerra è stato il periodo più proficuo della sua opera letteraria ambientata in Maremma. 6 Ippolito Corridori (Vallerona, Roccalbegna, 2 febbraio 1921? Semproniano, 7 giug- 92 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 mo, come la rovere che alligna per le loro pendici pietrose. Un saluto a Menotto Mariotti, alla moglie Merope, alla sorella Loredana, alla nipote Gilda. Poi scaliamo la rampa che porta alla Chiesa parrocchiale, alla cui sommità, affacciate al muricciolo che guarda a mezzogiorno, chiacchierano alcune donnette, quelle descritte dal poeta samprugnanino Luzi3 nel suo recente volume stampato per i tipi della «Garzanti»4. A chi non conosce a fondo le popolane della nostra Maremma sfugge, nell?ammirare il quadro reale e vivente di questa nostra terra generosa, un colore che dà tono e sapore all?assieme. E non può capire quale grande peso abbiano avuto la loro onestà, la loro rettitudine e la loro operosità, nel raggiungimento di un livello di vita migliore e nella formazione dell?onestà, della rettitudine e della operosità maremmane. Parliamo, soprattutto, di quelle che nascondono la testa nel fazzoletto nero o scuro, le gambe nelle calze nere, la persona nel vestito nero. Nel colore, cioè, che bandisce la vanità, quello stesso che preferivano le nostre nonne sofferenti a fianco del marito nelle maremme impaludate e combattute, spesso, al prezzo della vita stessa. Noi, a questo tipo di donna maremmana, faremmo volentieri un monumento! Ma quanti, se togli un Cassola5, un Luzi e pochi altri, potrebbero convenire che un?opera così fatta non sarebbe indegna di figurare nelle nostre piazze! A quelle donnette, affacciate al muricciolo, domandiamo di don Corridori6. Ma don Corridori, ci dice la madre, non c?è. È uscito proprio un istante fa. Dev?essere a spasso per la strada che mena al cimitero. Apre la finestra e ci addita, oltre i tetti del paese, la strada e il minuscolo cimitero, dove contrastano, fra i marmi delle sepolture e le biancheggianti cappelle, i foschi cipressi, snelli e decisi come pennellate. Seguiamo l?indi- ce della signora; ma il panorama, giù, verso Manciano e la marina, è così vasto e meraviglioso che, dopo quest?osservazione vicina, indugiamo ancora a guardare lontano, per gli infiniti spazi che si aprono al di là della collinetta ergentesi alla nostra destra. Intanto la bella nipote di Don Ippolito, Wanda, ci mesce un bicchiere di birra. Beviamo alla salute di tutti, compresa quella del parroco assente, che avremmo desiderato salutare. Qualche scambio d?idee e, poi, il commiato. Ritorniamo sulla via dove la vita si è fatta più intensa, e ci dilunghiamo fino all?uscita del paese, verso i secolari castagneti. Alla nostra sinistra, una vasta pendice discendente ne fronteggia un?altra simile che sale verso Petricci. Ammiriamo la campagna maculata di forti essenze boschive. Riteniamo che la chioma delle querce e dei cerri nasconda, per la maggior parte, la superficie del suolo. Sono miriadi di cupole vegetali che pendono, usando l?espressione virgiliana delle pecore pascenti sul declivio, per i campi angusti come fazzoletti. E lassù, contro la rupe, un campanile esile, appuntito, una distesa di case e un luccicar di finestre al declinante sole, si scorge Petricci che si affaccia ai panorami sottostanti dai suoi 774 metri di altitudine. Nessuno ha mai pensato che il campanile di Petricci somiglia alla reclame d?una matita? Ormai le prime ombre del vespro calano lentamente. Riprendiamo la via del ritorno, salutando, in cuor nostro, questo pittoresco paese di cui si attribuisce l?origine alla romana «Gens Sempronia» e che, in tempi piuttosto recenti, vide giocare, fanciulli, quel grande missionario che fu Monsignor Ezechia Banci7 e quell?insigne scultore che è Vico Consorti8. Alfio Cavoli no 2013) dal 1° maggio 1956 parroco a Semproniano, ha scritto approfonditi e numerosissimi studi sulla Maremma a ridosso dell'Amiata. 7 Esechia Banci (Samprugnano, 22 gennaio 1833 ? Hu-pe, 22 settembre 1903) francescano dei frati Minori studiò letteratura, filosofia e teologia. Ancora giovane chiese di essere trasferito a Roma nel convento attiguo alla chiesa di San Pietro in Montorio nel 1876 dall?Italia ceduta alla Spagna e oggi sede della Reale Accademia di quello Stato. Da Roma partì per diventare missionario in Cina. Appena nominato Vescovo di Alicarnasso (oggi identificabile con Bodrum in Turchia, dal 29 maggio 1871 ? alla morte) si ammalò e chiese di rientrare in Europa per curarsi. Nell?aprile del 1880 tornò in Cina e durante il suo fattivo apostolato nella provincia Nord Occidentale dello Hu-pe furono consacrate sette chiese, numerose cappelle e INTRO È noto che la Provincia di Gros­ seto è composta di ventotto Comuni il più giovane dei quali è Semproniano. Questo quinto articolo di Alfio Cavoli, della serie che traccia una minima memoria di fatti accaduti e persone vissute in Maremma dalla metà del XX Secolo in poi, riguarda il vecchio paese di Samprugnano che con le Frazioni di Petricci e Roc­ chette di Fazio ereditate dal Comu­ ne di Roccalbegna, Catabbio da Manciano e Cellena da Santa Fiora, nel 1963 (D.P.R. N. 368 del 29 gen­ naio 1963), è scelto come Capoluo­ go del nuovo Ente municipale. Il 17 aprile scorso, il Comune di Sempro­ niano ha festeggiato, infatti, i ses­ santa anni. Il Corrispondente 54 ? qualche giorno prima di compiere i suoi tren­ tatre ? visita il paese per scrivere il pezzo qui riproposto e, successiva­ mente, inserirlo nel primo libro del 1965 «Uomini, cose e paesi della Maremma» includendo così nella terra del mare, dei butteri, dei lati­ fondi, della malaria, il montano respiro dell?Amiata con la convinzio­ ne, per la vita sempre portata avanti, che il suggerimento di Carlo Alberto Nicolosi dovesse essere inconfutabil­ mente trattato come realtà. Nell?edizione del libro «La Monta­ gna Maremmana» che Nicolosi ha licenziato alle stampe nel 1912 ? in gran parte, sorprendentemente illu­ strata da Lorenzo Adolfo Denci ? di Samprugnano è solo una foto pano­ ramica dell?Istituto d?arti Grafiche di Bergamo non troppo dissimile, a dire il vero e, forse, per intelligenza e fortuna, da quella proposta in queste pagine. Daniela Cavoli missioni, tre orfanotrofi e diciannove scuole cattoliche. 8 Ludovico Consorti (Samprugnano, 29 luglio 1902 ? Siena, 1º luglio 1979) scultore, Grifone d?Oro 1977. Tra le innumerevoli opere di altissimo valore artistico in Italia e all?estero la più nota è sicuramente la Porta Santa della Basilica di San Pietro inaugurata il 16 agosto 1946 che, dal 1950 in poi, viene aperta dai papi solo in occasione dei Giubilei. PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 93 SCOPRI L?ANGOLO DEL LIBRO| La Maremma in libreria ?Guarda dove vai?, una bella raccolta di racconti a firma di Daniele Pratesi È ancora fresco di stampa il libro dal titolo ?Guarda dove vai? di Daniele Pratesi. Il volume edito da Bookabook è una raccolta di racconti uscita in tutte le librerie e sulle piattaforme digitali come Amazon e IBS il 26 gennaio scorso. Attualmente è acquistabile sul sito www.bookabook.it DI DEBORAH CORON C e ne siamo già occupati lo scorso anno, ma ritorniamo volentieri sul tema perché il sogno di Daniele Pratesi nel frattempo ? il 26 gennaio scorso ? è diventato realtà e si è trasformato nel libro ?Guarda dove vai? edito da Bookabook. Il volume è una raccolta di sedici racconti che parlano di persone comuni alle prese con la vita di tutti i giorni. Uomini 94 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 e donne delusi e, allo stesso tempo, pieni di speranza e voglia di vivere. E di amore. Anziani, giovani amici, alcolizzati, detective squattrinati, gente che si rimette in discussione attraversando le difficoltà e i drammi quotidiani. ?Persone comuni ? come si legge nella sinossi ? che si ritrovano a discutere in un bar di Milano, in un diner in California, nella Gerusalemme sotto assedio oppure durante un viaggio on the road nel nord Europa. I chilometri che le separano e le differenze culturali si annullano davanti a un desiderio comune: la felicità, che risiede nel ritrovamento di ciò che è andato perduto. Storie e personaggi si susseguono in una corsa senza sosta verso la riscoperta di luoghi amati, libertà negate e incontri desiderati, percorrendo inevitabilmente il loro cammino?. Ambientazioni e scenari diversi, che fotografano la società di oggi tramite i piccoli gesti e le parole dei personaggi stessi. Un viaggio dentro il realismo dominato dai sentimenti. Su tutti: l?amore, a tratti passionale a tratti platonico, l?amicizia, la gratitudine e il perdono. Sogni e segreti svelati. Ogni storia fotografa la società di oggi tramite i gesti e le parole dei personaggi. C?è la solitudine di un anziano, l?ambizione di un giovane manager, la redenzione di un direttore di teatro, la purezza di un bambino, l?altezzosità di un playboy, la complicità di due amici, la debolezza di un padre depresso, la resilienza di un uomo ferito, i sogni infranti di una giovane donna, la crisi di una coppia in vacanza, i segreti svelati tra amici, l?introspezione di un uomo in cerca di sé stesso, la delusione di un marito aggrappato alla sola speranza, le difficoltà di un padre alcolizzato, la perseveranza di un detective squattrinato, le fantasticherie di due vecchi amici. Amore, amicizia, rinascita e speranza, sono i tratti comuni che uniscono le storie. Daniele Pratesi (Grosseto, 1981) è laureato in Scienze politiche, lavora nel mondo del turismo come hospitality manager in un?azienda vitivinicola e vive in Maremma con la famiglia. Appassionato da sempre di scrittura, musica e cinema, adora la letteratura americana, romanzi, short stories e il realismo in generale. I suoi racconti sono stati pubblicati in diverse antologie e riviste letterarie. ?Guarda dove vai? è il suo primo romanzo. Il titolo richiama un celebre successo di Vasco Rossi ed è lo stesso autore a spiegarci come è nato e cosa sta a significare. ?Ho ragionato molto ? sottolinea ?Sei qui ma non ti sento?, presentato il libro di Hanka Biondi S Daniele Pratesi Pratesi ? sul titolo che potevo dare al libro, poi d?un tratto mi sono saltate in mente le frasi di quella canzone (?Guarda dove vai?): ?prenditi quello che sei e non rimpiangerti mai? prenditi quello che vuoi e non nasconderti mai, guarda le spalle che hai, forse ce la farai?. Ecco, così come nel racconto breve, nella musica rock si trova spesso solo la punta dell?iceberg, il cuore di ciò che si vuol dire, il resto rimane sommerso. Nel particolare, questa canzone ha una carica emotiva fortissima, non solo nelle poche parole ma anche nel suono. L?ho sempre percepita come un appiglio al quale sostenersi nei momenti difficili. Esci dall?ascolto con una speranza ancora viva, credendo di nuovo in te stesso, ed è quello che succede ai personaggi dei miei racconti. Vivono la quotidianità cercando di combattere con le delusioni e le difficoltà, mettendosi in discussione per poi ripartire?. Il libro contiene sedici racconti brevi, in alcuni casi brevissimi, che danno, presi singolarmente, l?impressione di poter benissimo essere l?incipit di altrettanti romanzi. Ma quella di condensare, in poche pagine, brevi spaccati di vita apparentemente molto diversi e distanti tra di loro, ?non è stata ? come sottolinea lo stesso Pratesi ? una scelta voluta. Scrivo racconti sulla base di impulsi, una frase, un?immagine o un semplice aneddoto del passato; niente è programmato, nemmeno la tensione della storia stessa o la trama in sé. Così, negli anni mi sono ritrovato con una serie di storie, ognuna diversa dall?altra ma con uno spirito comune, alle quali volevo dare un ?vestito?, che in qualche modo le raggruppasse in un?unica raccolta e ?Guarda dove vai? mi è sembrato quello giusto?. Il libro come detto è il primo romanzo, ma ne è già in cantiere un altro che ?sta nascendo e sta prendendo forma ? come aggiunge Pratesi ? proprio sulla base di uno dei racconti di ?Guarda dove vai?, ma non aggiungo altro??. Già diverse le presentazioni che si stanno susseguendo in giro per la Maremma. Una delle ultime si è svolta sotto forma di aperitivo letterario nella Chiesa dei Bigi a Grosseto a fine marzo. La rassegna organizzata dal Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura, in collaborazione con l?associazione ?Letteratura e dintorni? ? fra le iniziative del progetto ?Grosseto Città che legge? ? ha proposto un interessante incontro proprio con l?autore Daniele Pratesi, moderato dalla giornalista Francesca Ciardiello mentre Katia Fini ha letto alcuni brani del libro. i intitola ?Sei qui ma non ti sento? ed è il libro scritto dalla giovane autrice gavorranese Hanka Biondi e pubblicato nel 2022 con la casa editrice Porto Seguro presentato a Grosseto dalla Com­ missione per le Pari Opportunità della Provincia di Grosseto con la collaborazione della Commissione comunale per le Pari Opportunità di Gavorrano. L?appuntamento si è svolto il 10 febbraio scorso, al Comix Cafè, in piazza San Michele a Grosseto alla presenza dell?autrice. L?incontro è stato moderato da Costanza Ghez­ zi, componente della Commissione provinciale Pari Opportunità ed ha proposto letture a cura dell?attrice Laura Ormezzano del laboratorio teatrale Ridi Pagliaccio di Grosseto. Hanka Biondi ha 18 anni. È nata a Pisa, ma vive da quando aveva set­ te anni a Gavorra­ no. La sua passio­ ne per la scrittura inizia prestissimo e ancor prima quella per la lettura. A dodici anni vince i suoi primi due pre­ mi letterari. ?Questo ? spie­ ga Hanka Biondi ? è il mio primo romanzo che viene pubblicato. Nasce quasi per caso, dalla scoper? ta di quanto possa essere bella e profonda la comunicazione episto? lare. E così ho pensato ad una lette? ra d?amore, che il protagonista del? la storia, Harry, decide di scrivere dopo che la vita l?ha separato da Jason. In quella lettera c?è tutto, ripercorre i momenti più importanti del loro amore, quasi nel tentativo di fissare per sempre ciò che di magico e indimenticabile hanno vis? suto?. PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 95 SCOPRI L?ANGOLO DEL LIBRO| La Maremma in libreria Un libro racconta la storia di ?Giovanni GORI fotografo in A.O.I. 1935-36? È una sorta di atto d?amore in ricordo dello zio mai conosciuto, quello che ha portato Maria Enrica Monaco Gorni ? insieme al marito Stefano Gorni ? alla stampa del libro ?Giovanni GORI fotografo in A.O.I. 1935-36?, fotografo di professione e membro di una storica famiglia che ha contribuito alla salvaguardia della memoria storica della nostra terra, scomparso sul finire della Seconda Guerra Mondiale Q uesto volume è in ricordo di Giovanni Gori, nato a Grosseto il 24 luglio 1912, fotografo di professione. Soldato di leva del Regio Esercito del Distretto Militare di Grosseto nel 1932, nella sua carriera militare fu richiamato e congedato più volte: nel 1933 fu incorporato nella 7° Compagnia di Sanità. Partì per l?Africa Orientale Italiana nel 1935, aggregato presso il Quartier Generale della 5° Divisone ?1° Febbraio?, imbarcandosi sul piroscafo ?Liguria? giunse a Massaua dopo avere attraversato il Canale di Suez. In questo volume sono le immagini a raccontare, offrendoci un?importante testimonianza di quel periodo storico, senza indugiare sulla propaganda: uno spaccato di vita militare che illustra fedelmente anche i luoghi e la quotidianità della popolazione locale. In sette mesi di permanenza in Africa Orientale Giovanni Gori percorse molta strada, sia via terra che in aeroplano: da Massaua fino al lago Tana. In qualità di fotografo ebbe occasione di ritrarre personaggi famosi, quali: il Maresciallo d?Italia Pietro Badoglio insieme ai Generali Emilio De Bono, Ezio Babbini, Giuseppe Valle, Umberto Somma, il Conte Galeazzo Ciano, il Luogotenente Generale Attilio Teruzzi. S.A.R. Maria di Piemonte, in Africa Orientale come crocerossina è ritratta insieme al Generale Alfredo Guzzoni Governatore dell?Eritrea, Maria Uva 96 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 crocerossina e patriota in terra d?Africa, nonché numerosi ras indigeni. Rientrato in patria aveva portato con sé importanti testimonianze fotografiche che fanno parte dell?Archivio Fotografico F.lli Gori di Grosseto, oggi di proprietà di sette eredi, composto da oltre 100.000 immagini. Giovanni Gori sarà chiamato nuovamente sotto le armi nel 1939 in Albania, ma alla fine del ?41 venne posto in congedo poiché, alla morte del padre Enrico, era divenuto capofamiglia. Nonostante ciò, nel febbraio 1943 Giovanni fu richiamato, come Caporale di Sanità, inviato col suo Reparto sull?Isola di Creta e, dopo l?8 settembre 1943, fu catturato ed internato dai Tedeschi. Dal marzo 1945 di lui non si ebbero più notizie e fu dichiarato ?disperso?. La sua famiglia continuò a condurre ricerche per anni, anche dopo la fine del conflitto, senza successo. Nel 1948 il Distretto Militare di Grosseto ne dichiarò la morte presunta. Maria Enrica, una delle nipoti di Giovanni Gori che, con il marito Stefano Gorni, è autrice di questo libro ci svela: ?Il Giorno della Memoria il 27 gennaio il Prefetto di Firenze ci ha consegnato, con Decreto del Presidente della Repubblica, la Medaglia d?Onore a Giovanni Gori: un riconoscimento morale per noi familiari a 80 anni dalla sua scomparsa. La cerimonia a cui ho partecipato con le mie sorelle è stata semplice ma molto sentita: per noi è stata una grande emozione poter ricordare questo Zio che non abbiamo mai potuto conoscere personalmente ma solo attraverso i racconti di mia madre e le immagini che ci ha lasciato. L?idea di questo libro fotografico è nata proprio con questo intento: quello di non dimenticare?. Il libro è stato presentato il 18 marzo alla presenza dei familiari ed amici in una cornice unica quale quella del Circolo Unificato dell?Esercito in via della Scala a Firenze. Sono intervenuti accademici, quali: il Prof. Fabio Bertini già Docente di Storia contemporanea presso l?Università degli Studi di Firenze e la Professoressa Carla Sodini già Docente di Storia Militare presso la Scuola di Scienze Politiche dell?Università degli Studi di Firenze, che hanno anche contribuito alla stesura del testo. Tra i saluti il messaggio pervenuto dal Presidente della Fondazione CR Firenze Dott. Luigi Salvadori, grazie al cui sostegno finanziario è in corso la digitalizzazione dell?intero patrimonio iconografico, di natura privata, quale l?Archivio Fotografico dei F.lli Gori. Il libro è edito per i tipi della Casa Editrice Effigi ed è acquistabile on line e nelle migliori librerie. SCOPRI AZIENDE AL TOP| Storie di imprese e di imprenditori di Maremma Tosco Service, il top del top in materia pulizia e sanificazione di ambienti alberghieri, industriali e civili Ha appena festeggiato il quarto di secolo l?azienda Tosco Service, una delle più importanti della provincia di Grosseto, per numero di dipendenti e attività, guidata oggi da Simone Ceri. Una gran bella realtà impegnata su più fronti che guarda avanti con nuovi progetti e nuove sfide per il futuro DI LINA SENSERINI Pulizia uffici e negozi 98 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 Pulizia moquette Hotel e B&B T osco Service è una grande impresa che opera da sempre nel campo dei servizi di pulizia e sanificazione in ambienti alberghieri, industriali e civili. Nel tempo ha ampliato il raggio d?azione anche in altri rami che vanno dalla gestione mense e distribuzione pasti, al facchinaggio, ai traslochi. Da agosto dello scorso anno, il titolare è Simone Ceri, subentrato allo zio Mario Ceri che ha fondato l?azienda nel 1997 e con il quale Simone ha sempre lavorato. La storia La storia di Tosco Service, infatti, è quella di una famiglia con il pallino dell?imprenditoria, capace di sviluppare un?attività che negli anni si è consolidata e che ha dato origine ad altre due imprese tra le più grandi nel panorama dei servizi di pulizia. La fondatrice dell?azienda madre è Ilia Ceri, sorella maggiore di Mario e zia di Simone. È stata lei a dare vita alla prima attività nelle province di Grosseto e Firenze, nella quale ha lavorato prima il fratello, poi i figli e il nipote. Alla morte di Ilia, nel 1996, l?azienda è stata divisa in due parti, una affidata al figlio Claudio Pennatini, che ha continuato a lavorare nella zona di Firenze, l?altra al fratello Mario, che invece ha sviluppato l?attività in Maremma, fondando Tosco Service nel 1997. La tradizione di famiglia, dunque, è stata portata avanti con successo, un passo dopo l?altro fino a raggiungere le attuali dimensioni: circa 100 dipendenti fissi che salgono a 250 durante la stagione estiva. ?Ma siamo arrivati anche a numeri maggiori?, spiega Simone Ceri, che all?interno di Tosco Service è cresciuto e si è fatto le ossa, maturando l?esperienza e le capacità che oggi gli consentono di guidare l?azienda, ampliarne i campi di intervento, stare al passo con i tempi. ?All?inizio ? riprende Ceri ? il nostro core business era soprattutto nelle attività per la pubblica amministrazione, ma ci occupavamo anche della pulizia di uffici privati, grandi ambienti, concessionarie d?auto. Poi il mercato nel settore pubblico si è pian piano saturato e la concorrenza sempre più agguerrita ci ha costretto a rivedere la nostra organizzazione. Anche perché è cambiato il sistema degli appalti con gare sempre più grandi e impegnative per le dimensioni della nostra azienda. Insomma rischiavamo di essere tagliati fuori. Così, circa 15 anni fa, abbiamo deciso di diversificare ulteriormente rivolgendoci ad altri settori all?interno del nostro ambito di lavoro?. I servizi nel settore turismo In particolare quello legato al turismo: quindi le strutture ricettive, gli alberghi, i residence, i campeggi, sia stagionali che aperti tutto l?anno. ?Questo è un settore delicato ? aggiunge Ceri ? dove i nostri dipendenti potevano correre il rischio di avere indicazioni di lavoro non più direttamente da noi, ma dalla direzione delle strutture nostre clienti, una cosa che dovevamo assolutamente evitare a garanzia del personale e per non incorrere nell?intermediazione di manodopera. In questo modo nelle strutture ricettive nostre clienti, abbiamo la nostra governante, la figura di coordinamento degli addetti alle pulizie, che si interfaccia con l?hotel e passa gli ordini. La linea di comando è sempre da Tosco Service al proprio personale, senza interferenze, con soddisfazione nostra e del nostro cliente, cui offriamo una professionalità all?altezza di ogni esigen- PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 99 SCOPRI ???? Un settore nel quale l?azienda grossetana è particolarmente forte è quello legato al mondo del turismo e dell?accoglienza con servizi mirati per le strutture ricettive, gli alberghi, i residence, i campeggi, sia stagionali che aperti tutto l?anno Global service - Pulizie in strutture ricettive za?. Il portfolio clienti di Tosco Service è la dimostrazione della qualità del lavoro, peraltro comprovata dalle certificazioni europee in campo ambientale e gestionale: UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2015 e UNI EN ISO 16636:2015. In ambito ricettivo, l?azienda di Simone Ceri lavora o ha lavorato per strutture come Terme di Saturnia, il Pelagone, l?Hotel Airone, l?Hotel Castello di Valona, il residence Roccamare, Golfo del Sole e L?Andana, il villaggio Orizzonte e il camping Punta Ala. ?Grazie al nostro know how garantiamo un servizio di altissima qualità e, soprattutto, se viene richiesto, cerchiamo di inviare ai nostri clienti il personale dipendente già fidelizzato. Questo consente anche di far rimanere inalterati i livelli occupazionali che per noi è fondamentale considerando la stagionalità di molte delle strutture per cui lavoriamo?. La sanificazione di ambienti E se l?attività in ambito turistico è quella che ha rappresentato il cambiamento, nel tempo sono molti altri i servizi che Tosco Service ha sviluppato e consolidato, anche in base alle necessità del momento. Ad esempio il sistema di sanificazione, che è stato messo a punto Pulizia barche e yatch, ripristino legno e lucidatura 100 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 nel periodo del Covid. ?Inizialmente ? spiega Ceri ? ci siamo impegnati in questa attività soprattutto in previsione degli appalti pubblici, cui abbiamo comunque continuato a partecipare. Ci siamo dotati delle attrezzature e abbiamo formato il personale. Ci siamo occupati ad esempio della sanificazione degli autobus di Autolinee Toscane, con cui lavoriamo ancora per la pulizia dei mezzi di trasporto in provincia di Grosseto. Oggi non ci viene più richiesta, ma è comunque un bagaglio di esperienza importante e un lavoro che in ogni momento possiamo fare?. Gli altri servizi Oggi, Tosco Service è presente nelle province di Grosseto, Livorno, Pisa e Siena, con una serie di servizi che vanno dall?attività di pulizia a livello industriale, alle pulizie di fine cantiere e post ristrutturazione, dai centri commerciali, alla grande distribuzione, alle palestre e ai centri sportivi, agli studi medici e dentistici, ai negozi, alle piscine, agli stabilimenti balneari, alle concessionarie d?auto. Un?occhiata al sito internet e alla brochure di presentazione dell?azienda e subito si ha un?idea della mole di lavoro e dell?alta specializzazione necessaria per la soddisfazione del cliente, sia la grande azienda che il privato cittadino, che richiede, per fare un esempio, la pulizia del tappeto. Tosco Service, infatti, è specializzata anche nella pulizia di tappezzeria e tendaggi, tappeti e ???? La storia di Tosco Service è quella di una famiglia con il pallino dell?imprenditoria, capace di sviluppare un?attività che negli anni si è consolidata e che ha dato origine ad altre due imprese tra le più grandi nel panorama dei servizi di pulizia Lavaggio e disinfezione tende da sole, tappeti e divani divani, tende da sole. E per chi è fortunato da possedere una barca, Ceri ha lanciato un nuovo servizio rivolto al mondo della nautica: la pulizia e l?igienizzazione di yacht e barche a vela di piccole e grandi dimensioni. ?La nostra presenza capillare sul territorio, la disponibilità con turni h24, il personale specializzato ? riprende Simone Ceri ? ci consentono di rispondere a ogni necessità: dai punti vendita della grande distribuzione, alle catene di franchising, dai centri commerciali, ai negozi e alle attività commerciali di piccole dimensioni. Eroghiamo servizi di pulizia professionale, di spazzatura, lavaggio parcheggi, pulizia straordinaria anche con lavori in altezza, ma anche attività di facchinaggio e manovalanza. Abbiamo lavorato anche per servizi di mensa, nel caso specifico per l?Aeronautica Militare, per la quale ci siamo occupati anche dello sporzionamento dei piatti. Insomma, la nostra parola d?ordine è diversificare e offrire un servizio di alta qualità?. queste parti, ma che sta diventando molto richiesta. Ovvero quella dei pannelli solari. Il boom dell?installazione del fotovoltaico risale a circa 10 anni fa e dopo tutto questo tempo, il deposito prodotto da pioggia, vento, polvere e smog ha ridotto la capacità di assorbimento della luce. Noi abbiamo macchinari e personale specializzato nella pulizia dei pannelli anche e soprattutto per impianti di grandi dimensioni, con acqua demineralizzata che non lascia residui di calcare. Più in generale il nostro obiettivo è proporre servizi per ogni tipo di azienda, per incrementare i servizi fissi, quelli non legati alla stagionalità. In questo modo ? conclude Ceri ? possiamo mantenere una struttura solida e un numero elevato di dipendenti per intervenire e acquisire strutture durante l?estate, quando è ancora più difficile trovare personale?. Contatti Tosco Service s.r.l. Pulizie e Servizi Via Giordania 183 - 58100 Grosseto Tel. 0564 458800 Per info o preventivi gratuiti: Tel. 0564 27634 Tel. 0564 458800 E-mail: segreteria@toscoservice.net commerciale@toscoservice.net Sito web: www.toscoservice.net Pulizie studi medici, ospedali La pulizia dei pannelli solari E proprio per stare al passo con i tempi, un campo di espansione di Tosco Service è la pulizia dei pannelli solari, su cui Ceri punta molto, come sulle pulizie di fine cantiere. ?In questi 26 anni di attività ? spiega ? ci siano specializzati in molti settori, direi che copriamo più o meno ogni ambito pubblico e privato. Ora abbiamo allo studio un tipo di pulizia poco praticata da PRIMO PIANO ? SCOPRI ? 101 GUSTA GUSTA VINO E DINTORNI | Notizie varie dal mondo del vino e non solo A.A.A.Morellino, un brindisi per i quindici anni dell?associazione L?Associazione Amatoriale Amici del Morellino, nata a Scansano nel 2008 dall?idea di un gruppo di amici appassionati del vino Morellino e della Maremma, festeggia quindici anni di vita e con la stessa passione con cui è nata continua il suo percorso per sostenere e diffondere la conoscenza di questo gran bel vino e della terra che lo produce DI REDAZIONE Q uindici anni di vita sono un bel traguardo per l?Associazione Amatoriale Amici del Morellino ? A.A.A.Morellino ? che ha voluto festeggiare questa importante ricorrenza riunendo i Soci e gli amici in un bell?evento conviviale presso l?Antico Casale di Scansano, che ha visto la significativa partecipazione del sindaco di Scansano Maria Bice Ginesi, del presidente del Consorzio di Tutela del Morellino Bernardo Guicciardini Calamai e del direttore del Consorzio Alessio Durazzi, del presidente della Cantina dei Vignaioli Benedetto Grechi e dell?editore di Maremma Magazine Celestino Sellaroli. ?È una grande gioia ed una forte emozione ? ha sottolineato nell?occasione la presidente Elisabetta Russo ? vedervi qui riuniti così numerosi per questo anniversario che segna una tappa importante per la nostra Associazione. Ed è un grande onore avere con noi anche i maggiori rappresentanti delle realtà locali, che ringrazio sentitamente per la loro partecipazione. Siamo qui a festeggiare i nostri primi quindici anni insieme, che sono il frutto della grande passione che ci unisce, per il Morellino in primis, ma non solo, per questo territorio più in generale e per le eccellen- 104 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 ze che produce. Questo gruppo, nato nel 2008 dall?idea di alcuni amici, è cresciuto nel tempo all?insegna del forte interesse per il Morellino che da poco era diventato DOCG e del desiderio di contribuire a valorizzarlo e farlo conoscere. Ognuno di noi è infatti un Ambasciatore di questo gran bel vino nel proprio contesto personale e professionale?. Ma facciamo un passo indietro, per raccontare come è nata l?Associazione. Tutto ebbe inizio nel ?lontano? 2002, presso l?enoteca ?Tre Pozzi? a Scansano di Daniela Chelli, produttrice di vino. L?enoteca era allora un unico punto di riferimento per gli appassionati di vino, con i suoi 3 o 4 tavolinetti allestiti sulla strada, dove il sabato e la domenica si fermavano a prendere l?aperitivo sia scansanesi che avventori in arrivo da fuori, per assaggiare i vini della zona sapientemente guidati da Daniela. Si creò così un nucleo di persone che amavano il Morellino, locali o provenienti da altre zone e rimaste ?folgorate? dalla bellezza della Maremma e dalla qualità e tipicità dei suoi prodotti. Da questo gruppo scaturì l?idea, che per primo ebbe il compianto Fabrizio Fabrizi, primo Presidente, di creare un?Associazione senza scopo di lucro per la valorizza- zione del Morellino e del suo territorio, idea realizzata insieme ad altri 13 soci con la fondazione nel 2008 dell?Associazione Amatoriale Amici del Morellino di Scansano. Torniamo ad oggi, con le parole di Elisabetta Russo. ?Abbiamo in questi anni portato avanti la nostra attività, guidati, dopo la prematura scomparsa di Fabrizio, dal nuovo presidente Franco Pariboni, che qualche anno fa mi ha passato il testimone. Siamo oggi un gruppo di circa quaranta Soci, sia della zona che provenienti da fuori, di cui diversi Sommelier della Scuola Europea Sommelier con cui abbiamo da sempre una forte collaborazione, e questo rafforza la qualità e la significatività delle nostre attività. Le degustazioni di Morellino sono il cuore del nostro programma: ogni anno nel contesto di una cena mensile degustiamo alla cieca 4 etichette di Morellino, per poi premiare alla fine dell?anno le tre etichette che sono state preferite con la consegna di una targa durante una delle nostre cene, evento al quale viene data visibilità su stampa e social. Le nostre degustazioni includono gli aspetti visivi, olfattivi e gustativi del vino, e con un certo orgoglio posso dire che i vini da Nelle foto alcuni momenti dell?evento celebrativo per i 15 anni dell?Associazione Amatoriale Amici del Morellino noi premiati spesso ricevono importanti riconoscimenti in manifestazioni nazionali ed internazionali. Per citare qualche numero, in questi anni abbiamo degustato circa 500 etichette e premiate circa 50, e vediamo con piacere che questa iniziativa riscuote crescente interesse tra i produttori. Di solito degustiamo Morellino d?Annata, che è la versione più diffusa, ma recentemente abbiamo deciso di allargare l?orizzonte anche verso il Morellino Riserva, come ad esempio abbiamo fatto lo scorso anno?. E proprio a questo riguardo, nel corso della serata celebrativa, è stato consegnato il Premio al Morellino Riserva Roggiano 2019 della Cantina dei Vignaioli di Scansano (cui dedichiamo un servizio a parte nella rubrica ?Il vino del mese a pag. 112, ndr), risultato il preferito tra i Morellino Riserva degustati nel 2022. ?Voglio sottolineare ? ha aggiunto Elisabetta Russo ? quanto i Morellino Riserva siano stati apprezzati nelle nostre degustazioni; tutti vini di eccellente qualità e che danno grande soddisfazione al palato. È stata una ?lotta tra titani?, se così posso dire; infatti i vini hanno tutti riscosso punteggi molto vicini. Vogliamo pertanto passare un messaggio ai produttori, incoraggiandoli a continuare ad investire sul Morellino Riserva, un vino che ha tutte le carte in regola per competere al meglio con i più importanti vini rossi?. Oltre alla citata attività di degustazioni, l?Associazione ha contribuito in questi anni, in collaborazione con la Scuola Europea Sommelier, le Istituzioni locali ed il Consorzio di Tutela del Morellino, allo svolgimento di importanti manifestazioni sul vino nel territorio scansanese e non solo, tra cui basti citare a Scansano la tradizionale Festa dell?Uva e le degustazioni guidate presso il Museo Archeologico e della Vite e del Vino. Tramite il gemellaggio creato anni fa con l?Associazione Amatoriale Amici del Verdicchio, ha partecipato ad iniziative sul territorio di Jesi portandovi il Morellino e le eccellenze della Maremma, e viceversa ospitando a Scansano visitatori dalle Marche appassionati di vino. Tutte occasioni di grande impatto per far conoscere ad un ampio pubblico non solo il Morellino, ma in modo più ampio le altre eccellenze dei prodotti locali, aiutando a farne apprezzare la tipicità ed il forte collegamento col territorio. Sentiti ringraziamenti per l?attività dell?Associazione sono stati espressi dagli ospiti della serata, che ne ricono- scono il valore sia di diffusione della conoscenza del Morellino e del territorio, sia di stimolo verso i produttori per un continuo miglioramento della qualità dei loro vini. Concludiamo con le parole di saluto del Presidente: ?Oltre a tutti i Soci, gli amici e gli ospiti intervenuti stasera, voglio ringraziare i Soci del Consiglio Direttivo per il loro prezioso supporto alle nostre attività. Un sentito grazie all?Antico Casale di Scansano per l?ottima cena e per la serata gradevolissima che ci ha permesso di avere, ed in particolare a Matteo Aderucci per la sua impeccabile accoglienza ed organizzazione. Rivolgendo lo sguardo al futuro, la nostra missione e priorità rimane la promozione e divulgazione della cultura del vino e del Morellino in collaborazione con le altre realtà locali, da portare avanti anche attraverso nuove iniziative sul territorio di Scansano e non solo, tenendo bene in vista il nostro prossimo traguardo tra cinque anni?. Non ci resta che augurare ad A.A.A.Morellino un buon lavoro, in attesa del ventennale? Info: www.aaamorellino.com PRIMO PIANO ? GUSTA ? 105 GUSTA WINE & FOOD NEWS IL CONSORZIO SUVERETO E VAL DI CORNIA PRESENTE AL VINITALY Con uno stand nel cuore della fiera veronese è ripartito il percorso di promozione condivisa delle tre denominazioni prodotte nei vigneti affacciati sull?arcipelago toscano Quarantaquattro etichette in rappresentanza di 23 aziende consorziate. Questi i numeri della prima partecipazione del rinnovato Consorzio Vini Suvereto e Val di Cornia all?edizione 2023 del Vinitaly, che si è svolta a Verona dal 2 al 5 aprile. Una presenza che si inserisce nella logica di promozione di una filiera organizzata attorno alla produzione di vini di qualità e che, secondo Nico Rossi, presidente del consorzio ?deve rendere fiero ciascun singolo viticoltore della Val di Cornia che da oggi può contare sulla presenza di un Consorzio determinato a sostenere lo sviluppo di questo spicchio di Maremma. Per riuscirci è indispensabile la partecipazione di tutti i suoi protagonisti, siano essi pubblici o privati, perché una crescita è tale solo se coinvolge l?intero tessuto socioeconomico di un territorio?. Dagli autoctoni sangiovese e vermentino fino ai cosiddetti internazionali, quali cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot e syrah, queste le tipologie che sono andate in degustazione 106 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 nell?enoteca consortile realizzata all?interno del padiglione Toscana, cuore pulsante di una fiera sempre più orientata verso i mercati esteri. Sono stati infatti oltre mille gli operatori economici internazionali accreditati per la fiera, provenienti da 68 paesi nel mondo, ai quali il Consorzio si è rivolto anche con uno spazio interno al proprio stand pensato per favorire gli incontri commerciali delle proprie aziende consorziate. ?Il Vinitaly ? continua Rossi ? è uno dei tanti passaggi obbligati nel processo di crescita e riconoscibilità di una denominazione, che noi perseguiamo attraverso un piano di comunicazione incentrato sul nostro territorio, di cui conosciamo il valore enoturistico. L?invito che pertanto faccio è di visitare la Val di Cornia e i suoi borghi, certo che saprà entusiasmare chi è alla ricerca di natura incontaminata, cucina tipica e, ovviamente, ottimi vini?. Questa la lista delle aziende che hanno partecipato nell?enoteca consortile: Giomi e Zannoni, Gualdo del Re, Il Bruscello, Il Falcone, Incontri, La Bulichella, La Fralluca, Macchion dei Lupi, Michele Russo, Monte Solaio, Petricci e Del Pianta, Petra, Poggio Banzi, Renis, Rigoli, San Rocco, Tenuta Casadei, Tenuta La Batistina, Terradonnà, Terravita, Tua Rita. TRE NUOVI PREMI PER L?OLIO BIO DI FATTORIA LA MALIOSA E cresce l?interesse per le iniziative legate al mondo dell?olio Il più recente in ordine di tempo è l?ambito premio Tre Foglie assegnato da Gambero Rosso.Ad aggiudicarselo l?olio Evo bio La Maliosa Aurinia, blend delle cultivar toscane Frantoio, Leccino, Moraiolo e Pendolino, prodotto da Fattoria La Maliosa nella proprietà di oltre 170 ettari sulle colline maremmane, dove insistono 3800 ulivi da cultivar storiche del territorio. L?importante riconoscimento e l?inserimento nella Guida agli Oli d?Italia 2023 si aggiunge ad altri due premi conquistati sempre da La Maliosa Aurinia raccolta 2022: la Medaglia Extragold al Premio Biol Novello 2022 e ancora la Medaglia Extragold al Premio BIOL 2023. I molti riconoscimenti ricevuti costantemente nel corso degli anni hanno oggi permesso all?azienda maremmana di consolidare la propria presenza nel mondo dell?olio, diventando un punto di riferimento nel mondo degli oli biologici. Un segnale importante che rende merito al lavoro di cura e attenzione alla produzione di olio bio di Antonella Manuli, fondatrice di Fattoria La Maliosa. La stessa cura che ha portato l?azienda agricola maremmana a creare per i propri ospiti percorsi di conoscenza e degustazione dell?olio, ed esperienze dedicate. Grazie a queste iniziative La Maliosa è entrata, unica nella provincia di Grosseto, tra i finalisti della III edizione del Concorso nazionale Turismo dell?Olio, l?iniziativa promossa dalle Città dell?Olio con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica e la collaborazione di Unaprol - Coldiretti e Associazione Italiana Turismo enogastronomico, che premia le migliori esperienze turistiche e best practices legate al mondo dell?extravergine. La proposta di Fattoria La Maliosa conduce i visitatori alla scoperta degli uliveti storici a Monte Cavallo, accompagnati da una guida dell?azienda, attraverso un percorso che li porta alla StarsBOX Uliveta, una micro cabin in legno, con il tet- to apribile. La degustazione avviene in questo luogo speciale, con la possibilità di godere del magnifico tramonto che spazia su tutta la Maremma collinare, con vista sul borgo di Montemerano, fino a scorgere le coste dell?Argentario e l?Isola del Giglio. L?AZIENDA PODERI BORSELLI SEGNALATA NELLA GUIDA AGLI EXTRAVERGINI 2023 DI SLOW FOOD Il 2022 è stato un anno di grandi soddisfazioni per l?azienda agricola Poderi Borselli di Montegiovi, a Castel del Piano, grazie ai tanti riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti dalle sue etichette di olio EVO biologico di Olivastra Seggianese DOP ? premiato tra i migliori oli al mondo alla XXVII edizione del Premio Internazionale Biol 2022 ? e blend. E il successo non accenna ad arrestarsi nel 2023: Poderi Borselli è infatti segnalata nella nuova Guida agli Extravergini 2023 di Slow Food, che recensisce ogni anno le migliori aziende olivicole italiane. ?È un onore ? spiega lo stesso Davide Borselli, titolare dell?azienda ? essere selezionati per la qualità del nostro lavoro e dei nostri prodotti da un?associazione così autorevole, negli ambiti agroalimentare ed enogastronomico, come Slow Food. Soprattutto per essere inseriti all?interno di una guida che ha l?obiettivo di valorizzare realtà virtuose, fatte da uomini e donne appassionati, come me, che vivono e tutelano il territorio per produrre varietà di olio dai profumi unici?. La presentazione ufficiale della Guida agli Extravergini 2023 di Slow Food si è tenuta sabato 15 aprile presso il Santuario di Ercole Vincitore di Tivoli, a Roma, con la consegna degli attestati a chi ha ricevuto un riconoscimento. La guida è acquistabile online sul sito web www.slowfoodeditore.it. I prodotti biologici Poderi Borselli ? olio e vino e, nel periodo autunnale, castagne del Monte Amiata IGP ? sono ordinabili sia sullo shop online del sito web dell?azienda, sia telefonicamente al numero 328 372 0930 e, a livello locale, sono distribuiti da tutti i punti vendita Conad di Grosseto. AIS, la nuova guida ?Eccellenza di Toscana? presentata al Vinitaly È nata ed è stata presentata in occasione del prestigioso palcoscenico del 55° Vinitaly ?Eccellenza di Toscana?, la nuova guida targata AIS Toscana interamente ed esclusivamente dedicata al vino e ai produttori della nostra regione U n progetto ambizioso che vede schierati ai banchi d?assaggio e di valutazione i migliori sommelier degustatori di AIS Toscana e che ha l?obiettivo di rilevare ogni anno le migliori 300 aziende vitivinicole della Toscana. La presentazione ufficiale della pubblicazione che racchiude il meglio dei tesori enologici della regione si è tenuta il 2 aprile, nell?AIS Lounge al Padiglione 10 del Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati, alla presenza ? tra gli altri ? del presidente di AIS Toscana Cristiano Cini, del direttore tecnico nonché responsabile per la Guida Eccellenza di Toscana Roberto Bellini e dell?editore della Guida, Matteo Parigi Bini. ?Nato alla fine del 2022 ? ha spiegato il presidente Cristiano Cini ? il progetto è destinato a rappresentare un modo diverso di raccontare il vino della nostra regione. Tutti i vini sono descritti, seppur sinteticamente, con le note organolettiche e ognuno riporta il punteggio espresso in centesimi. Infine per ogni vino è previsto un suggerimento di abbinamento gastronomico. La guida ? ha aggiunto ? segnala anche quali aziende dispongono di strutture ricettive, sia alberghiere sia di ristorazione, se producono olio o altri prodotti agroalimentari, e se offrono servizi aggiuntivi come wine experience e degustazioni?. ?Il futuro di questa Guida ? ha com- mentato Roberto Bellini ? è di far cogliere il senso di un?Eccellenza Toscana che oltrepassa il vino, che resta pur sempre la nostra ?eccellenza?, il nostro cuore, e si amplierà nell?informare il lettore dei luoghi in cui potrà trovare i sommelier attivi nella ristorazione, nelle enoteche, nell?hôtellerie, nei winebar. A lato di questo progetto si prospettano anche eventi di wine-tasting targati Eccellenza di Toscana, in modo da attivare un appeal che superi i confini regionali; per questo motivo la Guida sarà disponibile anche nelle librerie perché è stata studiata per interessare anche il turista, non solo il sommelier, lo specialista e il produttore?. Edita da Gruppo Editoriale, la pubblicazione si caratterizza e si fa apprezzare per il formato maneggevole, l?essenzialità grafica, l?immediatezza dei concetti, la facilità di consultazione e lettura, la verve sommelieristica, spigliata e briosa dei sommelier toscani. La nuova guida dedicata ai migliori produttori vitivinicoli della Regione è un unicum nel suo genere, dove si possono trovare più di 1.400 etichette recensite e classificate con punteggio numerico e 350 cantine complete di informazioni su ristorazione, accoglienza, wine experience e degustazioni. Un racconto inedito della Toscana e della sua vocazione al vino in 400 pagine, firmate dai migliori sommelier AIS. PRIMO PIANO ? GUSTA ? 107 GUSTA DI VINO IN CIBO | I protagonisti dell?enogastronomia maremmana Monteverro, un?eccellenza enologica di Maremma che dà lustro a tutto il territorio Monteverro è davvero una gran bella realtà enologica maremmana che dà lustro al territorio in cui si inserisce. Siamo nella zona di Capalbio, nella parte più meridionale della Toscana in quella che molti chiamano la Maremma più autentica. Ed è qui che ha preso forma agli inizi degli anni 2000 il progetto del proprietario Georg Weber di produrre vini di eccellenza I ncastonata tra le dolci colline della Costa d?Argento, uno sguardo rivolto a Capalbio e uno al mare: questa è l?essenza di Monteverro, cantina gioiello della Toscana del Sud quasi al confine con il Lazio, quella che chi la vive ama definire la Maremma autentica. Proprio qui si snodano i filari delle vigne, un ricamo a perdita d?occhio che attraversa gli spazi e le stagioni, vede alternarsi iniziative trasversali, che abbracciano, la cultura, la musica e l?arte. In questa realtà che si racconta attraverso i suoi vini, ma che desidera anche parlare un lessico diverso, trova ragione d?essere il cambiamento grafico messo in atto, di cui parleremo più avanti. 108 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 Monteverro L?azienda nasce agli inizi degli anni 2000 da un?idea visionaria del proprietario Georg Weber, alla ricerca del luogo ideale dove dar vita al suo progetto di produrre vini di eccellenza. La scelta è pressoché già scritta: un amore incondizionato lega Georg alla Toscana, ma la vera intuizione è aver eletto a sua nuova dimora un territorio un po? al di fuori dei circuiti vinicoli tradizionali. Una terra autentica e naturale, ricca di tradizioni e genuinità. Un grande lavoro in vigna e scelte attente in cantina si ripetono da ormai parecchie vendemmie per dare vita alle 6 eccellenze di Monteverro: il capofila Monteverro, a base di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot, il fratello minore Terra di Monteverro dalle stesse uve, uno Chardonnay in purezza e un intrigante Syrah e Grenache chiamato Tinata e due vini di base, Vermentino e Verruzzo. Per un totale di circa 150mila bottiglie prodotte all?anno. Quando la natura diventa protagonista La tenuta si estende su tre colline, a un?altezza tra i 30 e gli 80 metri sul livello del mare e si contraddistingue per i suoi caratteristici pendii dal terreno sassoso di argilla rossa. Dai vigneti è possibile vedere il Mar Tirreno: distante soli cinque chilometri, garantisce una brezza costante per tutto l?anno. A Ovest si staglia all?orizzonte il profilo del Monte Argentario, mentre a Sud-Est, a una decina di chilometri, si trova il confine con il Lazio. Salendo sulle colline i vigneti cedono il passo alla ?macchia mediterranea?, la tipica vegetazione costituita da numerosissimi arbusti sempreverdi ed erbe aromatiche tra cui la lavanda, la ginestra, il rosmarino e il timo. Questo è anche l?habitat di diverse specie animali, tra cui il re incontrastato è il cinghiale. Ed è proprio a lui che Monteverro deve il suo nome: storicamente, ?verro? è la parola con cui in questa terra si indica il cinghiale, segno che la macchia circostante il piccolo comune di Capalbio è sempre stata (ed è ancora) dimora di molti di questi caratteristici animali divenuti simbolo di Maremma. Per permettere alla natura di svilupparsi il più possibile liberamente e favorire la biodiversità, solo 35 dei 60 ettari totali sono stati coltivati a vigneti, mentre i restanti sono stati lasciati agli ulivi e ad alberi da frutto. La tenuta comprende inoltre un laghetto naturale circondato da antiche querce da sughero. Anche guardando l?impianto costruttivo della tenuta ci si rende conto che a Monteverro la natura è protagonista: l?architettura, intenzionalmente costituita da edifici bassi, deve integrarsi il più possibile nel paesaggio e non dominarlo. Una parte della cantina è stata ricavata all?interno del versante, per sfruttare la naturale refrigerazione di una struttura interrata. ?Quando abbiamo costruito la cantina ? fanno sapere dalla Tenuta ?, il nostro obiettivo primario era una lavorazione delle uve ? e successivamente del vino ? il più possibile naturale e rispettosa dell?ambiente, sfruttando la forza di gravità; qui si integrano a vicenda agricoltura sostenibile, molto lavoro manuale e tecnologie all?avanguardia, al fine di sfruttare appieno il potenziale qualitativo che cresce nel vigneto?. Le persone Ma a rendere così unica Monteverro sono anche le persone. Dai proprietari Julia e Georg Weber, all?enologo Matthieu Taunay, passando per il direttore generale Andreas Comploj e tutti i dipendenti dagli uffici alla vigna il team si connota per unità d?in- PRIMO PIANO ? GUSTA ? 109 GUSTA ???? L?azienda di Capalbio ha recentemente dato vita ad un progetto di rivisitazione grafica delle proprie etichette per creare una sinergia estetica con la filosofia della cantina, fatta di eleganza e linearità tenti. ?Il nostro lavoro a Monteverro si basa su una visione comune che ci unisce: produrre vini d?eccellenza sul litorale toscano. Crediamo fermamente nel potenziale della Maremma e il puro piacere per il vino di qualità motiva ogni giorno il nostro lavoro nel vigneto e in cantina: perseguiamo i nostri obiettivi con grande convinzione, assoluta dedizione e infinita passione?. Il restyling delle etichette Intanto, si diceva all?inizio, la cantina di Capalbio ha dato vita ad un restyling delle etichette, un vero e proprio progetto di rivisitazione grafica per creare una sinergia estetica con la filosofia della cantina, fatta di eleganza e linearità. ?Abbiamo realizzato ? spiega il gruppo Marketing di Monteverro ? un restyling della parte iconografica dei nostri prodotti. L?idea era quella di dar vita a un logo più contemporaneo, leggero, specchio della nostra filosofia che vede la tenuta ? la cantina, le vigne e la squadra di lavoro ? come un sistema sinergico e armonioso di cui i vini sono l?espressione, un idioma immediato con cui dialogare con il proprio pubblico?. ?Less is more, dunque. Via il superfluo, non un cambio di rotta repentino, ma una rivisitazione per raccontare 110 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 come Monteverro sia cresciuta e si sia evoluta in questi oltre vent?anni di storia. Il tratto si è fatto più leggero, il logo si è liberato del colore dello sfondo per far emergere il disegno della M, mentre per il nome del vino si è scelto un font più piccolo e l?anno abbandona il corsivo per una maggior leggibilità?. L?operazione è stata curata dall?agenzia NSG - Strategic Branding Communication, di Bergamo, punto di riferimento indiscusso nel mondo del wine design italiano. ?Anche il tratto dei disegni sullo sfondo ? raccontano ? si è alleggerito. I nostri vini di punta ? Monteverro, Tinata e Chardonnay ? da sempre sfoggiano etichette evocative delle vigne da cui prendono vita. Abbiamo scelto di tenerle ma renderle ancora più leggere, come se fosse una citazione, uno spunto, un sussurro?. La semplicità si è tradotta in eleganza, la leggerezza in raffinatezza, i font scelti in leggibilità. ?Una trasformazione che racconta come ci siamo evoluti e come la cantina abbia un?anima sempre più contemporanea, mantenendo contestualmente le sue radici nel territorio e nella tradizione. Equilibrio, armonia, passione e amore e rispetto della natura: ecco le parole chiave di questa evo- luzione?. ?Con il nostro restyling ? racconta NSG ? abbiamo voluto valorizzare ciò che già esisteva, rinnovando un?immagine che si è consolidata nella mente del consumatore. L?alleggerimento dell?illustrazione e del marchio hanno condotto verso l?essenzialità dando un?impronta più contemporanea, esclusiva ed italiana alle vestizioni. Un?etichetta più grande e spaziosa, una razionalizzazione dei font, la scelta di una carta molto pregiata e le raffinate nobilitazioni sono tutti dettagli che contribuiscono ad aumentare il valore percepito di queste bottiglie e a comunicare già dal packaging che i vini di Monteverro si posizionano fra i migliori dei grandi vini toscani?. L?evoluzione verso il biologico Monteverro ha messo dunque in atto un restyling non fine a sé stesso, ma che racconta un?evoluzione più che un cambiamento di identità. Anche per il mondo del vino è necessario adottare linguaggi aperti che sappiano conquistare un pubblico sempre più attento e selettivo. ?Un cambiamento estetico ? concludono dalla cantina ? che è anche lo specchio di un?evoluzione sostanziale. Il 2019 è un?annata molto importante: è la prima completamente biologica di tutta la gamma. Dall?iniziale convenzionale siamo passati ? più di 10 anni fa ? a un approccio biologico e nel 2017 è stata intrapresa la strada della certificazione: ha avuto così inizio la transizione di 2 anni per avere un prodotto certificato in etichetta. È stata una progressiva presa di coscienza dell?importanza di lavorare per preservare il più possibile la terra che ci ospita. E oggi le analisi del suolo che facciamo regolarmente ci dicono che la conduzione biologia sta dando i suoi frutti per un suolo più vivo. Conferme in questo senso arrivano anche dalle nostre api ? sentinelle dell?ambiente ? che sono produttive e felici tra i fiori del sovescio?. In una visione più ampia di rispetto del luogo, da un paio di anni la tenuta ospita anche un orto biologico dei dipendenti, dove ognuno dà un contributo e alla fine si raccolgono i frutti di un lavoro collettivo, biologico, rispettoso delle stagioni. Una nuova immagine per Monteverro, ma rimane intatta la sua filosofia incentrata sul rispetto della natura, dei suoi valori e dei suoi tempi. Monteverro si può visitare su appuntamento (visit@monteverro.com o tel. 0564 890937). PRIMO PIANO ? GUSTA ? 111 GUSTA IL VINO DEL MESE | Alla scoperta della Maremma enologica e non solo Morellino di Scansano DOCG Riserva Roggiano, un vino super premiato, firmato Cantina dei Vignaioli DI ELISABETTA RUSSO ?Il vino del mese? di maggio è il Morellino di Scansano DOCG Riserva Roggiano, una delle etichette storiche della Cantina Cooperativa dei Vignaioli del Morellino di Scansano, etichetta che vanta prestigiosi riconoscimenti ottenuti nelle più importanti manifestazioni enologiche nazionali ed internazionali, e recentemente premiata anche sul territorio scansanese dall?Associazione A.A.A.Morellino. Il Roggiano Riserva coniuga la struttura dei vini Riserva con un carattere di ?più facile beva?, che lo rende particolarmente apprezzato, soprattutto all?estero I l Roggiano è uno tra i vini più storici della Cantina Cooperativa dei Vignaioli del Morellino di Scansano; prodotto sin dagli anni ?80 anche in versione Riserva è quello che per la cantina rappresenta appunto la tradizione del Morellino di Scansano. Una storia di crescita e di successo quella della Cantina dei Vignaioli. Fondata nel 1972 da un piccolo gruppo di produttori di Scansano che hanno deciso di unire le forze per la produzione del vino, è diventata sin dai primi tempi un punto di riferimento in Maremma. Cresciuta rapidamente, oggi conta circa 170 soci per 700 ettari di vigneti 112 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 nella zona intorno a Scansano, Magliano in Toscana e Pitigliano. Negli anni ?80 la svolta con la decisione di puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità, scelta difficile che però ha ripagato anno dopo anno, come dice Benedetto Grechi, il presidente che da più di 30 anni ha garantito continuità con la sua gestione del gruppo. ?Puntare sulla qualità ha richiesto investimenti ingenti da parte dei soci e notevoli sforzi, che hanno però dato il risultato. Lo scorso anno abbiamo chiuso con una crescita del fatturato del 5% (grande incremento soprattutto dato dal mercato estero), crescita rag- guardevole considerando il periodo da cui veniamo. E posso dire di essere orgoglioso di ritrovarmi oggi a tante manifestazioni e fiere sul vino e parlare di prezzo o di come è fatto il vino e delle sue caratteristiche, ma mai del discorso qualitativo. È un piacere andare a presentare i nostri vini e vederne crescere anno dopo anno l?apprezzamento da parte della clientela anche più esigente e da tutto il mondo?. La cantina offre una vasta gamma di prodotti, tra cui spiccano il Morellino di Scansano, e altri vini da vitigni autoctoni come Ciliegiolo, Alicante, Vermentino, che rispecchiano il territorio della Segio Bucci Benedetto Grechi Maremma, i suoi vitigni e le sue tradizioni, coniugando l?ottima qualità a prezzi eccellenti. Tra le numerose etichette della Cantina troviamo diversi Morellino di Scansano DOCG: il Roggiano (d?Annata, Biologico e Riserva), Vigna Benefizio e Sicomoro Riserva. Tra i vini bianchi Maremma Toscana Doc citiamo l?Ansonica e il Vermentino Vigna Fiorini. Con l?etichetta San Rabano troviamo uno spumante bianco ed uno rosato, a base rispettivamente di Vermentino e Sangiovese. Tornando all?apprezzamento dei prodotti citato dal Presidente, il Roggiano Riserva ne è l?esempio con i numerosi riconoscimenti ottenuti negli ultimi anni. Tra quelli del 2022 citiamo il secondo posto al mondo nella categoria Sangiovese ottenuto all?AWC Vienna, la Medaglia d?Oro (95 punti) assegnata da Decanter, la Medaglia d?Argento assegnata da IWSC, la Medaglia d?Argento dal Concours Mondial de Bruxelles. Una menzione merita anche il riconoscimento da poco ricevuto a Scansano dall?Associazione Amatoriale Amici del Morellino (nella foto a fianco la consegna al presidente Benedetto Grechi, ndr), premio che pur nel suo piccolo è significativo, avendo visto il Roggiano Riserva 2019 preferito tra varie etichette di Morellino Riserva degustate lo scorso anno da questo gruppo conoscitore del Morellino e che annovera tra i suoi Soci anche Sommelier di Scansano della Scuola Europea Sommelier, particolarmente esperti del Morellino. Uno dei premi più prestigiosi è quello che ha visto il Roggiano Riserva 2019 secondo classificato al mondo all?AWC Vienna 2022. ?È stata una grande soddisfazione e motivo di orgoglio ? racconta il direttore della Cantina Sergio Bucci (nella foto in alto, ndr) ? vedere il nostro Roggiano Riserva 2019 premiato nel più grande concorso ufficiale al mondo con la partecipazione di oltre undicimila vini da più di 1500 produttori di 43 paesi. Un risultato frutto di tanti anni di lavoro e dell?attenzione e passione che pone su questo vino in particolare il nostro enologo, Paolo Caciornia, che riesce a fare esprimere al meglio nei nostri vini le caratteristiche del terreno e delle diverse zone di produzione. Il Roggiano è infatti l?espressione del terreno arenario dei vigneti di Sangiovese da cui lo produciamo, mantenendo il più possibile le caratteristiche del Morellino più tradizionale. Il Roggiano Riserva è un vino pensato per essere più facile da bere rispetto a vini Riserva più strutturati, e questo lo rende interessante per un ampio pubblico?. Il Morellino Roggiano Riserva è prodotto prevalentemente con Sangiovese, con l?aggiunta di una piccola percentuale di altri vitigni (di solito Merlot) a seconda dell?annata, gradazione 14%. La vinificazione prevede un passaggio in legno in barrique di un anno, con una percentuale di legno nuovo non superiore al 25%, cercando di riprodurre le condizioni di una volta che prevedevano uso di botti grandi. Dopo l?affinamento in bottiglia di un anno il prodotto va sul mercato e può essere consumato già giovane. È un vino che dà grande soddisfazione al palato, ha una buona struttura ma è di facile approccio, adatto ad abbinamenti con piatti non troppo elaborati. Morellino di Scansano DOCG Riserva Roggiano, la degustazione I l Morellino di Scansano DOCG Riserva Roggiano si presenta con un colore rosso rubino, vivaciz­ zato da riflessi purpurei. Al naso presenta un bouquet ele­ gante e complesso, con note frutta­ te, floreali e speziate e sentori di sottobosco. All?assaggio è fine, persistente ed equilibrato, con gradevole ed ele­ gante tannicità bilanciata, assieme alla freschezza, da una rotondità fruttata. Si abbina bene con primi piatti saporiti, come pappardelle al ragù di cinghiale, e con secondi di carne rossa o cacciagione, arrosti e piatti in umido, formaggi a lunga stagio­ natura. Temperatura di servizio: 16­18°C PRIMO PIANO ? GUSTA ? 113 GUSTA A TAVOLA| Il ristorante del mese La Cantina di Palazzo Ghio, la buona cucina della tradizione maremmana nel cuore di Scansano DI ELISABETTA RUSSO Il Ristorante La Cantina di Palazzo Ghio, nel centro di Scansano, gestito da Silvia Bargagli e dai due figli Nicola e Rachele, tutti fortemente legati a Scansano ed al territorio, offre la buona e genuina cucina della tradizione maremmana accogliendo gli ospiti nel suo davvero suggestivo locale ricco di storia P alazzo Ghio, uno dei più prestigiosi palazzi storici di Scansano, con la sua indubbia eleganza accoglie il visitatore all?ingresso di Scansano, affacciato sulla via che sale dalla piazza principale del paese, piazza Garibaldi. 114 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 Nella storica cantina del palazzo, una delle più belle di Scansano, con il tipico soffitto a volta di mattoncini, troviamo il Ristorante La Cantina di Silvia Bargagli, scansanese ?doc? come lei si definisce. Entrando nel locale non si può non rimanere colpiti dal suo affascinante sapore antico, oggi abbinato ad un tocco di contemporaneità dato dal nuovo arredo, moderno ed accogliente: tutto parla dell?amore per il passato e le tradizioni, con uno sguardo al domani. È proprio il connubio tra la passione per la tradizio- La famiglia Bargagli Palazzo Ghio La sala ne maremmana e il forte desiderio di tramandarla ed arricchirla per il futuro che guida il lavoro di Silvia e dei suoi due figli, Nicola e Rachele Ricciardelli, che hanno deciso entrambi, terminati gli studi, di rimanere a Scansano ed impegnarsi nell?impresa di famiglia, aggiun- gendo nuove idee e progetti alla ormai pluri-decennale attività del Ristorante. Il Ristorante Nel 1996 Silvia Bargagli, già dedita ad attività di ristorazione nella cantina di Palazzo Ghio dove offriva merende accompagnate dal vino di famiglia, il Morellino Provveditore, decide di allargare l?attività aprendo un ristorante vero e proprio. ?La cantina ? dice sorridendo con un certo orgoglio Silvia, che è la chef del locale ? è una delle più belle di Scansano e la sua storia, che l?ha vista PRIMO PIANO ? GUSTA ? 115 GUSTA ???? Il menù comprende piatti tipici della tradizione maremmana, soprattutto scansanese, preparati da Silvia seguendo i metodi imparati dalla mamma e dalla nonna: una cucina semplice, genuina La Cantina in passato utilizzata per la produzione del vino e dell?olio, ne fa il luogo ideale per un ristorante dove parlare delle tradizioni di Maremma che sono alla base delle mie ricette?. Uno sguardo al menù Il menù comprende piatti tipici della tradizione maremmana, soprattutto scansanese, preparati da Silvia seguendo i metodi imparati dalla mamma e dalla nonna: una cucina semplice, genuina, che utilizza come più è possibile ingredienti e materie prime del territorio, quali ad esempio alcuni prodotti di Castel del Piano e Monte Amiata, la verdura e gli ortaggi del proprio orto a km 0, e prodotti provenienti da aziende attentamente selezionate perché utilizzano metodi tradizionali di allevamento. ?Nel nostro menù, che varia stagionalmente ? aggiunge Silvia ?, abbiamo sempre presenti alcuni dei piatti più tipici del territorio. Tra i primi, tutti con pasta rigorosamente fatta in casa nel 116 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 laboratorio di pastificio e biscottificio di fronte alla cantina, non possono mancare i tradizionali tortelli ricotta e spinaci e l?acqua cotta. Il posto d?onore tra i primi piatti spetta ai maltagliati al cacao con ragù di cinghiale, il pezzo forte del nostro menù, tra i piatti più richiesti ed apprezzati: è una ricetta che ho ideato io per riproporre in modo innovativo i sapori del tradizionale cinghiale al cacao tipico del Monte Amiata, trasformandolo in pasta al cacao accompagnata dal classico ragù di cinghiale. Tra i secondi piatti abbiamo il coniglio alla cacciatora con olive taggiasche, la guancia di manzo brasata al Morellino e la faraona all?arancia. Teniamo anche un occhio di riguardo, per chi ama questo tipo di piatto, al ?quinto quarto? (il quinto quarto indica tutte le frattaglie dell?animale, ndr), tra cui la trippa alla maremmana. Per i dolci, come per la pasta, si gioca in casa; sono tutti rigorosamente prodotti nel nostro laboratorio: la torta al cioccola- to e pere con salsa di Morellino, la crostata con la ricotta rosa, le crostate con le nostre marmellate. Accompagnamo poi il pasto con i grissini e tozzetti salati, schiaccia morbida e pizza, tutto di nostra produzione?. Anche per il vino si gioca in casa, con il Morellino Provveditore che è il cavallo di battaglia, ma non solo, grazie all?esperienza di Nicola che, diplomatosi diversi anni fa Sommelier della Scuola Europea Sommelier, guida sapientemente i clienti nel decidere quale vino abbinare al menù prescelto. ?Mi dà grande soddisfazione ? dice Nicola ? occuparmi della sala e del vino. Terminata la Scuola Superiore sono voluto rimanere a Scansano perché credo molto nel mio paese e spero di poter contribuire col mio lavoro alla sua economia. Tanti sono i problemi e le difficoltà, ma penso che non bisogna lamentarsi, ma guardare avanti con impegno, nuove idee e voglia di fare?. Pensiero questo condiviso anche dalla sorella Rachele, ???? Non mancano altre iniziative e un attento sguardo al futuro nei progetti della famiglia, guidata dal desiderio di poter contribuire sempre di più all?economia del territorio profondamente amato L?Emporio anche lei inseritasi dopo il Diploma nell?attività di famiglia. Le altre attività ?Vogliamo organizzare eventi per la conoscenza e divulgazione delle eccellenze maremmane, come ad esempio abbiamo fatto ad Ottobre con Eleiva 2022, una ?tre giorni? all?insegna dei prodotti locali e del gusto? dice Rachele. L?evento si è tenuto con successo presso la Cantina ed il locale al piano superiore, l?Emporio di Scansano (anch?esso di proprietà della famiglia), in collaborazione con Slow Food e la Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano, con un percorso gustativo dell?Oro Verde toscano, l?olio EVO, del vino novello della Cantina e con una tavola rotonda. ?Pensiamo ? commenta Rachele ? che eventi simili siano un importante volano per attrarre visitatori, e non solo, sul territorio, e creare nuove opportunità di crescita e sviluppo?. Il progetto che Rachele sta portando avanti è la realizzazione di stanze per uso turistico al terzo piano del Palazzo Ghio, una delle quali sarà già pronta da quest?estate. Inoltre, un?altra proposta turistica collegata alla Cantina è, al piano superiore, l?Emporio di Scansano, un gradevole ed interessante polo d?attrazione per i visitatori, sempre di proprietà di Silvia e gestito da Simonetta Mazzone, con una zona bar per aperitivi ed un?esposizione di oggetti d?epoca e vintage: un locale nato per offrire la possibilità di fermarsi e gustare un calice di Morellino accompagnato da uno sfizioso aperitivo e magari portarsi via un mobile restaurato da abili artigiani locali, un?opera d?arte o una ceramica di produzione locale, un oggetto del passato? a ricordo di una piacevole serata a Scansano presso Palazzo Ghio. Infine, merita una citazione l?attività del Biscottificio (di cui parleremo in maniera più approfondita in un prossimo servizio, ndr), che è anche pastificio ad uso del ristorante e con un?ampia clientela sia di operatori del settore sia di privati, che produce, oltre alla già citata pasta, una varietà di biscotti, anch?essi, inutile dirlo, rigorosamente tipici del territorio, come gli anicini al Morellino, i cantucci, i vinsantini, i tozzettini salati con anice e tanti altri. Insomma, come si vede, una visita la Cantina di Palazzo Ghio la merita davvero, perché offre l?opportunità di godere di una cena tipicamente maremmana in un locale che parla da sé di storia e tradizione, magari accompagnata da una sosta all?Emporio per un assaggio di Morellino e non solo, e già da quest?anno anche con la possibilità di pernottare. Un pacchetto completo per una memorabile esperienza in quel di Scansano. Silvia, Nicola e Rachele insieme a Simonetta vi aspettano. Info: Ristorante La Cantina, via della Botte 1 - Scansano (Gr), tel. 348 485 4615. PRIMO PIANO ? GUSTA ? 117 GUSTA LA RICETTA| Piatti da sperimentare e... gustare L?arrosto morto, un piatto dal sapore rinascimentale Quello che in Toscana viene chiamato ?arrosto morto? è un piatto tipico di questa regione che, se da un lato, per via della definizione, può far sorgere delle remore tra i forestieri che sovente non lo guardano di buon occhio, dall?altro si lascia apprezzare già al primo assaggio per la bontà ed i sapori che sprigiona. Provare per credere! DI ANDREA RICCHIUTI* Q uando di parla di arrosto spesso si tende ad immaginare quello fatto in forno, ma il metodo dell?arrostitura può prevedere più tecniche: in forno, in casseruola, sulla brace e sulla griglia. Alcune ricette prevedono l?utilizzo di più tecniche, a seconda del risultato che si vuole ottenere. 118 ? Maremma Magazine ? Maggio 2023 In Toscana è tipico ?l?arrosto morto?, una definizione particolare, specie per i forestieri che sovente non lo guardano di buon occhio. Ma la resistenza scompare con l?assaggio che fa gustare un piatto dal sapore rinascimentale. Anche se la definizione di arrosto, in questo caso, è impropria perché non si tratta di una vera e propria arrostitura in quanto, dopo una rosolatura iniziale, la carne viene spenta con un liquido (vino o brodo) e la cottura portata a termine come se fosse un umido. Il nome, con tutta probabilità, nacque per distinguerlo dall?arrosto girato, cioè quello allo spiedo, in cui la carne gira e cuoce vivacemente sulla brace; mentre nell?arrosto morto la carne sta ferma nel recipiente, immobile o legata come un morto (come sostengono alcuni) e la cottura prosegue lentamente. Vi sono anche altre versioni sull?origine della denominazione: c?è chi pensa che possa derivare dall?usanza di cuocere l?animale subito dopo la morte (anche se un tempo non c?erano frigoriferi è comunque poco probabile) oppure perché la carne è legata e steccata proprio come un morto. In ogni caso riteniamo che sia più plausibile quanto detto poc?anzi, cioè che il termine ?morto? è da riferire piuttosto al fuoco: l?arrosto morto viene cotto a fiamma bassa, quello ?vivo? allo spiedo e nei forni di un tempo. In quanto all?animale impiegato sono da preferire gli animali da cortile, tipico il coniglio, ma c?è anche chi utilizza il vitello (come in un Lucchesia) o addirittura il cinghiale (come riporta il famoso gastronomo Giovanni Righi Parenti). La carne deve essere sezionata in pezzi piuttosto piccoli, rosolata e poi portata a cottura con vino, acqua o brodo. Anche gli aromi, come la carne, cambiano a seconda della tradizione e dell?animale scelto, anche se, in linea di massima, il coniglio è cotto con aglio e rosmarino. Nel vitello come nel cinghiale c?è chi mette tutti gli odori (sedano, carota e cipolla), spezie come cannella e chiodi di garofano e chi anche lardella la carne, ma credo che il vero arrosto morto sia fatto di pochi ingredienti, come quelli elencati per il coniglio. Al massimo si potrebbe aggiungere della salvia. Si tratta di una preparazione di antiche origini, che affonda le radici nella Toscana rinascimentale fatta di signori e contadini, di scambi in natura e di intuizioni culinarie tramandate fino a noi. Coniglio arrosto morto Ingredienti dosi per 6 persone 1 coniglio pulito, lavato e asciugato 1 spicchio d?aglio 2 rametti rosmarino 1 rametto di salvia 1 bicchiere di vino bianco 1 bicchiere di brodo Olio extravergine d?oliva q.b. Sale e pepe q.b. Preparazione In una casseruola mettere l?olio, l?aglio, la salvia ed il rosmarino; quando avrà preso calore mettere il coniglio tagliato a pezzetti e farlo rosolare bene a fuoco vivace. Sfumare con il vino, far evaporare l?alcol, quindi salare e pepare. Portare a cottura unendo il brodo caldo quando occorre (in alternativa vino o acqua). Volendo si possono cuocere anche il fegato e i rognoni del coniglio, nel fondo di cottura, così da ottenere un ottimo intingolo da servire insieme all?arrosto. *Insegnante di cucina AICI Associazione Insegnanti di Cucina Italiana Per informazioni sui corsi: tel. 338 8228420, mail: andrearicchiuti13@gmail.com LE NEWS LE NEWS LA MAFIA SPIEGATA AGLI STUDENTI DA EDOARDO MARZOCCHI L?Ufficiale della DIA ha tenuto un incontro sulla legalità al Polo Universitario di Grosseto nel trentennale della strage dei Georgofili Il 27 maggio ricorrono i trent?anni da quando la mafia decise di colpire il cuore della Toscana con quella che tutti conosciamo come strage dei Georgofili, che causò cinque vittime, la più giovane delle quali di soli cinquanta giorni, e che ferì il patrimonio artistico culturale degli Uffizi. In vista di questa ricorrenza, Renata Mentasti, dirigente dell?Ufficio VII dell?USR Toscana, Ambito Territoriale di Grosseto, ha organizzato un incontro con gli studenti della provincia per parlare di lotta alla mafia e, più in generale, di cultura della legalità. Per farlo ha scelto come relatore Edoardo Marzocchi, Ufficiale della Guardia di Finanza, originario di Grosseto, da molti anni in servizio alla Direzione Investigativa Antimafia di Firenze, autore tra l?altro del recente libro La mafia spiegata a mia figlia, già vincitore del ?Premio speciale Falcone e Borsellino, eroi del nostro tempo? al Premio Firenze. La cornice perfetta per ospitare l?evento è stata l?Aula Magna del Polo Universitario di Grosseto, che per l?occasione ha visto presenti circa duecento studen- Edoardo Marzocchi 120 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 Nella foto un momento dell?incontro presso il Polo Universitario di Grosseto ti delle scuole superiori, attenti come non mai alle parole del relatore e alle immagini forti e cariche di significato che Marzocchi ha proiettato durante il suo intervento. L?importanza dell?incontro è stata confermata anche dalla presenza del Prefetto di Grosseto, Paola Berardino, del Questore Antonio Mannoni, del Comandante Provinciale dei Carabinieri, Giuseppe Adinolfi e del Comandante del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza Vincenzo Conetta, nonché dall?Assessore Comunale alla Cultura Luca Agresti e dalla consigliera della Provincia Cecilia Buggiani, che hanno portato il loro saluto. Moderatrice dell?incontro, la dottoressa Nicoletta Farmeschi, dell?Ufficio scolastico provinciale. Come ha specificato lo stesso Ufficio, finite le conferenze a distanza, cui il Covid ci aveva costretto e alle quali nessuno si era mai davvero abituato, questo incontro ha rappresentato una nuova apertura ai grandi eventi in presenza destinati agli studenti delle scuole superiori della nostra provincia. Le giovani generazioni hanno potuto ascoltare dalle voci delle Istituzioni, e in particolare dal relatore Edoardo Marzocchi, cosa significhi lottare ogni giorno contro la mafia e per la legalità. Il colonnello Marzocchi ha intrapreso una sorta di viaggio ideale attraverso gli ultimi decenni della storia italiana, sof- fermandosi sugli eventi più importanti in tema di mafia, sottolineando come siano i comportamenti a fare la differenza, sia tra gli adulti che tra i giovani. Ma soprattutto, ha risposto alle tantissime domande dei ragazzi, spiegando come il problema delle mafie sia una questione globale, che oggi interessa ogni territorio in cui ci sia la possibilità di fare affari, quindi anche la Toscana e perfino la Maremma. L?auspicio dell?Ufficio scolastico di Grosseto, che ha ringraziato la Fondazione del Polo Universitario per aver messo a disposizione la sala convegni della sua sede per la realizzazione di questo evento di grande importanza per le scuole, è che questa sia la prima di altre iniziative che mettono al centro i ragazzi e il loro desiderio di capire fatti e temi importanti che non vanno mai trascurati. DALLA REGIONE TOSCANA OLTRE MEZZO MILIONE DI INVESTIMENTI A FOLLONICA CONTRO L?EROSIONE DELLE SPIAGGE I lavori andranno avanti fino al 15 giugno, per poi riprendere subito a settembre In vista della stagione estiva, la Giunta della Regione Toscana ha approvato il primo stralcio del Documento operativo per la Costa 2023. Dei 3 milioni di euro di investimenti previsti, oltre mezzo milione è destinato al litorale di Follonica, con interventi da farsi in tempi NOTIZIE VARIE DALLA MAREMMA rapidi. Al contributo regionale si sommano circa 55 mila euro di finanziati da parte del Comune di Follonica stesso. ?Ringraziamo la Regione Toscana ? afferma il vicesindaco e assessore al mare Andrea Pecorini ? che per il secondo anno consecutivo ci permette di accedere ad un finanziamento importante. Questi fondi ci consentono di fare manutenzione delle barriere soffolte e di ripristinare l?arenile della nostra città in vista della stagione estiva?. Già lo scorso anno Follonica aveva ricevuto circa mezzo milione di euro per gli interventi sulla costa e quest?anno il finanziamento si è ripetuto. Sono due gli interventi che verranno fatti. Il primo riguarda la ricarica delle barriere a mare tra la colonia Marina ed il confine con Scarlino. Barriere che erano cedute negli anni. In questo modo si potrà completare il lavoro sulle soffolte già eseguito lo scorso anno e che ha previsto una spesa di 465 mila euro, con un cofinanziamento del Comune di Follonica di 40 mila euro. Il secondo intervento riguarda invece la riprofilatura della spiaggia nel tratto di Pratoranieri. Un lavoro da 45 mila euro, di cui 15 mila cofinanziati dal Comune stesso. Ai lavori fatti lo scorso anno e quelli che verranno fatti nei prossimi mesi, si aggiunge anche l?installazione già effettuata dei due geotubi sempre nella zona a sud della foce del Petraia. Un intervento da 98 mila euro, arrivati grazie ad un finanziamento regionale, svolto tra ottobre e novembre. ?Con questi interventi ? prosegue Pecorini ? possiamo dare una risposta immediata a quella porzione di spiaggia che sta soffrendo. Grazie a questi finanziamenti possiamo fare manutenzione ai lavori già svolti in passato: questo non solo vuol dire fare grandi opere strutturali ma dargli anche una continuità, non sempre scontata, sulla manutenzione ordinaria. Si tratta di interventi che abbiamo condiviso nei tempo con il consorzio degli stabilimenti balneari, per non intralciare il loro lavoro. Partiremo con i lavori, dalla zona al confine con il comune di Scarlino e Confartigianato Imprese Grosseto, varato il Premio Maestri d?eccellenza 2023 Sono aperte le candidature alla prima edizione del Premio nazionale Maestri d?Eccellenza 2023, promosso da Confartigianato, in collaborazione con Fendi, Lvmh e Camera Nazionale della Moda Italiana, un concorso dedicato alla valorizzazione dell?eccellenza e della creatività dell?artigianato italiano. ? Questo Premio ? afferma Mauro Ciani, segretario provinciale di Confartigianato Imprese Grosseto ? conferma l?attenzione che Confartigianato riserva al sapere artigiano. È un progetto che nasce dalla sinergia con prestigiosi partner del mondo della moda ed è finalizzato a sostenere la qualità e l?eccellenza del Made in Italy. Il Premio sarà pertanto anche un?importante vetrina che darà ai vincitori la possibilità di mettersi in luce in un settore come quello della moda in cui l?Italia è da sempre un punto di riferimento nel panorama internazionale?. Possono partecipare al concorso gli artigiani del settore tessile, abbigliamento, calzatura, sartoria, occhialeria, gioielleria e componenti del prodotto moda, che hanno avviato la propria attività da almeno 12 mesi. In particolare sono tre le categorie previste: ?Maestro artigiano d?eccellenza?, dedicato ad artigiani con almeno 5 anni di esperienza che si sono distinti per la qualità dei propri progetti e del proprio percorso, strategia di sviluppo e trasmissione del proprio saper fare legato alla tradizione italiana; ?Maestro Artigiano Emergente d?Eccellenza?, dedicato a talenti emergenti impegnati nell?artigianato con un progetto promettente, creato almeno nei 5 anni precedenti all?iscrizione; ?Maestro dell?Innovazione d?Eccellenza?, dedicato ad aziende e professionisti che si sono distinti per la loro capacità di innovazione, preservando conoscenze e competenze storiche e reinterpretandole in chiave moderna. I vincitori delle tre categorie avranno diritto ad un premio economico di 10mila euro da reinvestire nella propria azienda, oltre all?esposizione mediatica su stampa e web e a sessioni di mentoring con esperti della Maison Fendi. Le domande devono essere inviate entro e non oltre il 14 maggio 2023 (ore 24.00). Dopo aver valutato tutte le candi- dature, una giuria di esperti selezionerà i vincitori, che verranno premiati nel corso di un evento a loro dedicato, nell?ambito della settimana della moda a settembre 2023. Per informazioni su come presentare la propria candidatura al concorso: Gianluigi Ferrara - Confartigianato Imprese Grosseto 0564419606 | gianluigi.ferrara@artigianigr.it. LE NEWS ? 121 LE NEWS Il futuro dell?ulivo al centro di un incontro in Maremma ?Quale futuro per l?ulivo? Olivicoltura tradizionale e nuovi impianti intensivi in Maremma?. Un tema interessante al centro di un incontro svoltosi nelle scorse settimane presso la Tenuta del Fontino (Massa Marittima) S ono 30.000 anni che l?ulivo è presente sul pianeta Terra e la nostra terra di Maremma ne è cosparsa in ogni dove, tanto da diventarne un vero simbolo come il plurimillenario olivone di Fibbianello nel comune di Semproniano. Per capire e approfondire il futuro di questa meravigliosa pianta, si è tenuto un importante evento nella splendida cornice della Tenuta del Fontino. Il convegno ha visto la presenza di importanti e qualificati relatori del settore che hanno parlato dei vari sistemi per la coltivazione dell?olivo (Biologico-Biodinamico). Assente per motivi di salute il guru della biodinamica Wolfang Scheibe. Dopo una puntuale presentazione da parte dell?Ing. Niccolò Bachschmid, si sono alternati negli interventi Florindo Rosa, imprenditore agricolo biodinamico, esperto di produzioni di oli essenziali (curativi) nonché consulente biodinamico che ha rimarcato come sia fondamentale il benessere della pianta e la cura del suolo, essere vivente nelle cui stratificazioni lavorano milioni di batteri, funghi, insetti per trasformare le sostanze presenti in nutrimento per le radici della pianta. Cura del suolo che non viene realizzata con concimazioni e lavorazioni profonde, ma semplicemente vivificando la terra con opportuni preparati naturali, quali il cornoletame che funziona come catalizzatore delle forze vitali del terreno, aumentandone la fertilità. 122 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 Dopo uno scambio di esperienze e conoscenze da parte dei presenti, ha preso la parola Marco Scanu agronomo di fama internazionale, attuale amministratore e direttore tecnico dei Tenimenti di Perolla della Società Monini Spa industria olearia italiana del settore, la quale nel 2021 ha acquisito 750 ettari di terreni tra seminativi e boschivi nella grande Tenuta di Perolla con lo scopo di impiantarvi un milione di ulivi per la produzione olearia. Iniziati i lavori di sbancamento, livellamento e drenaggio, sono stati messi a dimora ad oggi 169.000 ulivi, supportati e alimentati con sistemi a goccia. Un lavoro enorme e al tempo stesso avveniristico, grazie a preziosi studi di fattibilità e progetti pionieristici resi possibili dalla presenza delle acque del Fiume Carsia e invasi artificiali. Come ha fatto rilevare Marco Scanu, senza acqua e con gli attuali cambiamenti climatici non si va da nessuna parte. Queste culture intensive con pianta monocultivar appositamente selezionate dovrebbero garantire un prodotto bio accuratamente controllato e ad un prezzo di mercato estremamente ridotto. L?ambizioso progetto di Perolla inizierà a dare i suoi frutti tra 3 anni con rientro dell?investimento previsti in 20. Il metodo biodinamico ha suscitato molto interesse per cui è stato proposto di ripetere l?evento in autunno. Franco Balloni andremo verso nord, fino alla barriera appena ristrutturata, verso la Colonia Marina. I lavori andranno avanti fino al 15 giugno, per poi riprendere subito a settembre?. ?Ringraziamo i tecnici dell?ufficio demanio marittimo del Comune ? afferma il sindaco Andrea Benini ? che hanno fatto tantissimo per questi interventi. Un grazie poi alla Regione e all?assessora Monia Monni, il Genio Civile di Grosseto e in particolare l?ingegnere Renzo Ricciardi e il suo staff, con cui abbiamo rapporti quotidiani. Non era scontato avere un aiuto del genere e la nostra città ne tare un beneficio importante?. GLI EVENTI ESTIVI E I MERCATINI A MARINA DI GROSSETO E PRINCIPINA A MARE Il Comune di Grosseto ha accolto integralmente le proposte avanzate dalla Pro loco di Marina e Principina per l?organizzazione dei prossimi appuntamenti estivi. ?Il fine è quello di rilanciare l?afflusso turistico e commerciale delle due località nel periodo relativo alla prossima estate ? dichiarano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l?assessore alle Attività produttive Bruno Ceccherini ? offrendo nel contempo una vasta selezione di prodotti di qualità, per lo più realizzati e commercializzati da produttori e operatori del territorio?. Tra le proposte relative a Marina di Grosseto troviamo la ?Primavera della Marina?, un evento che negli ultimi due fine settimana di aprile ha portato in strada più di trenta bancarelle. Seguiranno poi il ?Mare Maremma? (il sabato e la domenica della prima e della terza settimana del mese di giugno e luglio), le ?Bancarelle al Mare? (il 5/6 e il 19/20 agosto) e il ?Mercatino degli hobbisti 2023? (l?11/12, il 25/26 luglio e l?1/2, l?8/9 e il 22/23 agosto). Le manifestazioni commerciali a carattere straordinario si concluderanno con il ?Mercato Teatro e Musica? nei weekend del 2/3 e del 16/17 settembre. A Principina a Mare è invece previsto l?allestimento del ?Mercatino delle Pulci? nei seguenti giorni feriali (giovedì e venerdì): 13/14 luglio, 27/28 luglio, 3/4 agosto, 10/11 agosto, 18 agosto, 24/25 agosto e nei fine settimana del 8/9 luglio e 22/23 luglio. AD ALBERESE NASCE IL MUSEO DEL BUTTERO E DELLE TRADIZIONI ?Alberese avrà il suo Museo del Buttero e delle Tradizioni, mentre la Protezione Civile avrà sede a San Martino. Queste le decisioni assunte dalla Giunta comunale nella sua ultima seduta, che prefigurano un percorso di miglioramento dell?offerta turistica per Alberese, da sempre ambita meta stante l?esistenza del Centro visite al Parco della Maremma e di tutto il nostro territorio, e di rivalorizzazione per San Martino, che ospiterà tra l?altro le associazioni volontaristiche a supporto della Protezione Civile?. Queste le parole del sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, riguardo il futuro delle due ex strutture scolastiche comunali. Gli interventi di riqualificazione si presentano come un?importante operazione di rigenerazione urbana e recupero di vecchi edifici, che in passato hanno ospitato le scuole, ma che in futuro saranno destinati a strutture sociali e culturali a servizio della cittadinanza. L?immobile di Alberese, in particolare, diventerà un?eccellenza destinata ad attività di carattere culturale, tenuto conto della sua posizione strategica nella frazione di Alberese. ?Inizia un percorso importante ? dichiara l?assessore alla Cultura, Luca Agresti ? Un percorso, non brevissimo, ma che consegnerà alla città di Grosseto il suo quarto museo. Lo scopo è quello di far scoprire, ai numerosi visitatori e agli stessi grossetani, una delle figure più iconiche della Maremma, il Buttero, mettendo in risalto inoltre le tradizioni di un luogo conosciuto e ammirato in tutto il mondo. Le tradizioni rappresentano la ricchezza di una comunità, che dobbiamo approfondire, valorizzare e trasmettere. Il Museo del Buttero e delle Tradizioni sarà una vera opportunità per poter fare tutto questo?. Partendo dal tema scelto, che esalta il concetto di libertà di comunicare, il Comune capoluogo ha deciso di dare spazio ai giovani, dando ad essi la possibilità di esprimersi attraverso quella pluralità di linguaggi che ognuno di noi ha a disposizione per far conoscere il proprio pensiero. Un?iniziativa che ha permesso ai ragazzi delle scuole del Comune di lanciare ed esprimere il proprio messaggio attraverso la realizzazione delle opere, e di farlo conoscere ed apprezzare dall?esterno. All?inaugurazione hanno partecipato il presidente del Consiglio Comunale, Fausto Turbanti, l?assessore alla Cultura Luca Agresti, la dirigente dell?Ambito Territoriale di Grosseto Renata Mentasti, i dirigenti scolastici, nonché gli stessi ragazzi che hanno personalmente illustrato i loro 22 lavori e spiegato il messaggio che da trasmettere. ?A nome dell?Amministrazione comunale ? commenta il presidente del Consiglio Comunale Fausto Turbanti ? siamo stupiti dell?ottimo lavoro svolto dai ragazzi, che hanno interpretato alla perfezione il tema di quest?anno, superando ogni aspettativa e presentando lavori di alta qualità. La libertà di esprimere liberamente il proprio pensiero è uno dei diritti fondamentali della democrazia e per questo proteggerla è essenziale se vogliamo vivere in una società giusta e uguale per tutti. Grazie quindi alla Regione per aver scelto la libertà di espressione come tema dal quale partire e grazie ai ragazzi, veri protagonisti di questa giornata, per averlo portato in scena con le loro opere?. Ad intervenire anche l?assessore alla Cultura Luca Agresti, soddisfatto del risultato ottenuto. ?È importante ? dichiara l?Assessore ? vivere momenti come questi per conoscere al meglio la nostra Costituzione, carta fondamentale sulla quale si sviluppa la normativa del nostro paese.Vorrei concludere questo mio breve saluto con una dichiarazione di Calamandrei che definì la scuola l?organo più importante della Repubblica. Impegnamoci tutti, come amministratori, personale docenti e ragazzi affinché la scuola sia sempre più importante?. All?inaugurazione della mostra ha fatto seguito la premiazione dei primi tre classificati selezionati da una giuria di esperti. ?Erano tutte opere di alto livello tanto che è stato molto difficile ? come espresso dal giudizio della giuria ? stilare una classifica di merito?. Il presidente del Consiglio Comunale, Fausto Turbanti, ha consegnato le targhe ai vincitori. A salire sul podio sono stati i ragazzi dei Licei ?G. Chelli? che hanno presentato alla giuria un ebook dal titolo ?La tua vita non è un #hashtag?, il quale affronta i temi della responsabilità digitale, in relazione al bullismo e al cyberbullismo. Ad aggiudicarsi il secondo posto è stata ?Bolle?, l?opera mobile, presentata dallo studente del liceo artistico Riccardo Paffetti, composta da diversi strati e realizzata attraverso l?utilizzo di travi di legno, pennarelli acrilici e vernice. Il lavoro del giovane artista vuole essere spunto di riflessione sulla società dei nostri giorni che discrimina e imprigiona coloro che vengono identificati come Nella foto un momento della cerimonia di premiazione della Festa della Toscana LA FESTA DELLA TOSCANA CON GLI STUDENTI DELLE SUPERIORI Si è svolta a marzo (dal 17 al 20) alle Casette Cinquecentesche del Cassero Senese, la mostra allestita con le opere delle scuole superiori IIS Polo ?L. Bianciardi? e Licei ?G. Chelli? che hanno aderito al progetto ?Con ogni mezzo?, ideato dal Comune di Grosseto per celebrare la Festa della Toscana che, per questa edizione, ha visto protagonista la libertà di espressione, sancita dall?art. 21 della nostra Costituzione. LE NEWS ? 123 LE NEWS diversi. Hanno chiuso la classifica le ragazze del Coreutico-Musicale che, per l?occasione, hanno realizzato e presentato un video incentrato su una coreografia eseguita in vari spazi cittadini. La mostra al Cassero è rimasta aperta al pubblico fino a lunedì 20 marzo. Rossano Marzocchi L?AERONAUTICA MILITARE HA FESTEGGIATO IL CENTENARIO CON UN RIUSCITISSIMO OPEN DAY Grande successo per gli Open Day del 4° Stormo Caccia e della 121° Squadriglia R.R. di Poggio Ballone. Le iniziative si inseriscono nel calendario di eventi organizzati in occasione del Centenario dell?Aeronautica Militare. Dopo le cerimonie dell?Alzabandiera Solenne, che hanno inaugurato la giornata, le caserme hanno accolto la cittadinanza. All?interno dell?aeroporto militare di via Castiglionese sono stati allestiti stand espositivi, simulatori di volo e foodtruck di vario tipo. I cittadini hanno potuto visitare il Museo Storico del 4° Stormo per ripercorrere gli anni di lavoro del reparto più longevo dell?Aeronautica Militare, nonché velivoli in mostra statica, auto d?epoca e Vespa Piaggio. Infine, hanno avuto l?opportunità di prendere parte all?esibizione di Aeromodellismo dinamico e ad attività di volo con mongolfiere. A Poggio Ballone, invece, è stata presentata la Sala Multimediale ed Archivio Storico intitolata a Francesco ?Checco? Rosito e sono stati proiettati dei filmati celebrativi della storia della Forza Armata. ?L?Aeronautica militare ? ha detto il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna ? è motivo di grande orgoglio per noi italiani. Il 4° Stormo Caccia, in particolare, rappresenta un?importante realtà per il territorio di Grosseto e siamo entusiasti che oggi abbia aperto le sue porte alla comunità. L?invito che rivolgiamo ai cittadini è quello di seguire gli eventi organizzati dal 4° Stormo per celebrare questo traguardo?. Alle iniziative hanno preso parte il presidente del Consiglio Comunale di Grosseto Fausto Turbanti, in rappresentanza dell?Amministrazione comunale, e le più alte autorità. ?L?Arma azzurra, nei suoi primi cento anni di attività ? ha commentato Turbanti ?, si è dimostrata una vera e propria eccellenza a servizio della Nazione. Ogni giorno, in Italia come all?estero, la Forza Armata contribuisce alla difesa e alla sicurezza del territorio, con una propensione all?innovazione tecnologica. Questi Open Day hanno dato la possibilità alla comunità di conoscere meglio il lavoro degli uomini e delle donne che, con passione e professionalità, si mettono a servizio della città?. A Poggio Ballone dopo l?alzabandiera solenne il Comandante della Squadriglia, Capitano Giacomo Stefanelli, ha dato lettura dell?ordine del giorno e letto il messaggio del Capo di Stato Maggiore dell?Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti. Successivamente le autorità e gli ospiti si sono diretti verso il Comando dove la moglie del Maresciallo Rosito ha scoperto la targa che intitola la nuova Sala Multimediale ed archivio Storico al marito scomparso. Quindi il sindaco di Castiglione della Pescaia Elena Nappi ha aperto ed inaugurato la Sala che poi è stata benedetta dal Cappellano militare Don Michele. Nella sala è stato proiettato un tributo al maresciallo Francesco ?Checco? Rosito che ha commosso tutti i partecipanti. La mattina poi è trascorsa con videoproiezioni del Centenario dell?Aeronautica militare, visite alla vetta radar ed all?archivio storico. Fuori dalla Sala Multimediale è stata allestita una piccola mostra di pittura con alcune opere dell?artista Lorenzo Querci, che è stata molto apprezzata da tutti i partecipanti. Un rinfresco offerto ai partecipanti in visita al Poggio ha chiuso la giornata celebrativa, che già splendida di per sé, si è svolta nei modi previsti, senza intoppi, ed è stata vissuta con grande gioia e coinvolgimento emotivo. Franco Balloni I PROTAGONISTI DEL SECOLO SCORSO E LA MAREMMA: IN CORSO LA RASSEGNA ?GROSSETO 900? Da Guttuso a Schifano, da Levi a Pascucci, fino a un omaggio ai favolosi anni Sessanta. Ed è stato dedicato proprio a Paride Pascucci il primo appuntamento del nuovo ciclo della rassegna ?Grosseto 900? al Polo culturale Le Clarisse, a cura del direttore Mauro Papa. La mostra ?I paesaggi di Paride Pascucci?, è stata esposta dal 2 marzo al 9 aprile nella struttura museale di Fondazione Grosseto Cultura, in via Vinzaglio. «Il progetto ?Grosseto 900? ? dichiara il direttore del Polo culturale Le Clarisse, Mauro Papa ? si propone di valorizzare le opere e gli artisti presenti nelle collezioni civiche grossetane. E il nostro museo propone con cadenze regolari dei brevi ritratti di protagonisti del secolo scorso, nell?intento di approfondire specifici aspetti della loro pratica ed episodi significativi della loro vita, Nella foto un mometo dell?Open Day per i 100 anni dell?Aeronautica Militare a Poggio Ballone 124 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 I Fratini sono tornati sulle spiagge di Maremma Tuteliamoli! Sono tornati. I Fratini, simbolo di ambiente pulito, al punto che può considerarsi un orgoglio averli sulla nostra costa, puntuali come ogni anno, sono arrivati sulle nostre spiagge. Questi piccoli e graziosi uccelletti fanno il nido scavandosi una piccola buca sulla sabbia dove depositano dalle due alle tre uova. Questa loro caratteristica li rende particolarmente vulnerabili, soprattutto i piccoli che non possono volare. La specie infatti è considerata tra quelle a rischio di estinzione. Perciò la raccomandazione da parte dell?Associazione Maremma Pro Natura di non disturbarli ed ai possessori di cani di tenerli al guinzaglio. I l Fratino (charadrius alexandrinus), in Maremma chiamato anche Gambettino, è un piccolo uccello lungo dalla coda al becco appena 16/18 cm. Testa tonda con becco corto, con una mascherina nera sugli occhi, ha il dorso grigio-marrone e si mimetizza facilmente con la sabbia e, se rimane immobile, è difficile vederlo sull?arenile. Si sposta invece con brevi scatti veloci sul limite della battigia per cercare insetti e vermi. In primavera nidifica scavando una piccola buca sulla sabbia deponendo solitamente tre uova. Dopo 23-28 giorni nascono già con le piume i pulli che scappano subito dal nido, ma non sono in grado di volare se non dopo circa un mese, e qui nascono i problemi più seri per la loro sopravvivenza. Il Fratino, infatti, è un uccello in via di estinzione e come tale tutelato da direttive Comunitarie e da leggi nazionali e regionali. In Toscana questa specie è considerata una delle più rare tra quelle nidificanti; si calcola che a fronte di circa 70 coppie di fine anni ?80, nel 2016 la popolazione sia scesa a sole 22 coppie. La sua presenza è un buon indice dello stato di salute dell?intero ecosistema costiero; ogni qualvolta c?è il nido del Fratino significa, insomma, che si tratta di una spiaggia non inquinata, poco disturbata, normalmente tutelata e conservata, tant?è che il Fratino è definito emblema o sentinella delle spiagge pulite. Allora merita di proteggerlo perché è motivo di vanto e di orgoglio per la Maremma, che è uno dei pochi posti dove questo piccolo uccelletto ha scelto istintivamente la sua casa. È così che da alcuni anni l?Associazione Maremma Pro Natura sotto la guida dell?Ornitologa Elena Grasso ed altre Associazioni ambientaliste provvedono con i loro volontari a scoprire i nidi e met- Foto © Giancarlo Gabbrielli come i legami col territorio maremmano. Dal 2 marzo al 9 aprile, accanto ai capolavori d?arte antica della Collezione Luzzetti, è stata aperta la prima mostra dedicata a tre paesaggi di Paride Pascucci, il celebre pittore di Manciano che nei primi anni del Novecento si è imposto a livello nazionale. In queste opere Pascucci rivela il suo orizzonte creativo più spontaneo e diretto, quello che evoca una Maremma ?dolce?, in contrapposizione a quella mitica e ?amara? dipinta da Fattori, espressione dei latifondi e delle paludi, con tagli abbreviati e avvolgenti: un piccolo mondo ospitale e amico, il mondo della mezzadria dei territori interni, che assorbe nel paesaggio le figure popolari e ne stempera drammi e fatiche in un orizzonte elegiaco e antieroico». Dopo questa tappa inaugurale il ciclo ?Grosseto 900? è proseguito con la mostra ?Realisti a Grosseto? che dal 13 aprile scorso presenta opere di Carlo Levi, Renato Guttuso e Ernesto Treccani. La mostra sarà aperta al pubblico al Museo Luzzetti fino a domenica 7 maggio, tutti i giorni dal giovedì alla domenica con orario 10-13 e 1619 (è valido il biglietto d?ingresso al Museo Luzzetti: 5 euro, ridotto 3 euro; per informazioni chiamare 0564 488066/067/547). In esposizione le opere ?Amanti e Partigiani? di Carlo Levi (Torino 1902 ? Roma 1975; il celebre autore di ?Cristo si è fermato a Eboli?), ?Vendemmiatrice? di Ernesto Treccani (Milano 1920 ? 2009; fondatore della rivista ?Corrente? e figlio del fondatore della celebre enciclopedia) e ?Nudo sul balcone? di Renato Guttuso (Bagheria 1911 ? Roma 1987, grande protagonista dell?arte italiana del Novecento e senatore della Repubblica). «Nell?ambito del progetto di valorizzazione delle opere e degli artisti presenti nelle collezioni civiche grossetane del Comune e della Provincia ? ricorda il direttore del Polo culturale Le Clarisse, Mauro Papa ? il Museo Luzzetti in questa seconda piccola mostra espone quattro opere di pittori realisti che, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, hanno frequentato Grosseto ed esposto in varie mostre. La prima, e più importante, fu la grande rassegna nazionale del Realismo allestita nel Palazzo Cosimini in Piazza Rosselli nel 1955 e organizzata dalla biblioteca comunale, diretta da Aladino Vitali, giornalista dell?U- terli in sicurezza con recinzioni, cartelli e sorveglianza fino alla schiusa delle uova. Dopo i pulli, come detto, scappano subito dal nido e, non potendo volare per circa un mese, possono diventare facile preda di animali selvatici e, purtroppo, dei numerosi cani lasciati liberi sulle spiagge, nonostante le ordinanze comunali e i cartelli di obbligo di guinzaglio posti agli ingressi dei bagni. L?auspicio è che tutti possano prendere a cuore il tema della protezione di questo piccolo uccello in modo che ogni anno possa tornare a riempire il cielo con i suoi svolazzi e la riva del mare con i suoi passetti veloci. *Maremma Pro Natura LE NEWS ? 125 LE NEWS La Galleria d?Arte ?Il Quadrivio? cala il poker di mostre a maggio Prosegue senza soste la programmazione delle iniziative culturali presso ?Il Quadrivio?. Nel mese di maggio gli spazi espositivi dell?attiva galleria d?arte con sede in viale Sonnino 100 a Grosseto vedranno protagonisti prima dal 3 al 14 (inaugurazione il 3 alle 17.30) Claudio Spinelli. Quindi, subito dopo, dal 15 al 21 (inaugurazione il 15 alle ore 17.30) sarà la volta Bruno Guidi che lascerà spazio alla mostra dell?AUSER dal 22 al 28 (inaugurazione il 22 alle ore 17.30) e a quella dell?UNITRE dal 29 maggio al 4 giugno (inaugurazione il 29 alle ore 17.30) L a prima mostra ? dal 3 al 14 magsue capacità creative attraverso un uso del gio ? sarà quella di Claudio Spicolore e della spatola estremamente personelli intitolata ?Quadrivolà. Il nalizzati?. Barone è Rampante? che nel centenario Quindi, dal 22 al 28 maggio, spazio della nascita del grande Italo Calvino all?AUSER che metterà in mostra le opere prende spunto da un?opera famosa dello eseguite nell?anno accademico 2022-2023 scrittore: Il Barone Rampante, appunto. dai corsisti dei due laboratori, coordinati L?autore delle sedici opere di tela espoda Anna Calamiti: il primo di pittura ste è un follonichese di nascita, ma abita (insegnante Cristina Mambrini), il secone lavora a Pisa dove è Professore di Chido dedicato alle lavorazioni in creta e rurgia Pediatrica ed Infantile presso l?Udecorazioni ceramiche (insegnante Donaniversità. Attualmente è Direttore della tella Battistini). Sezione Universitaria di Chirurgia PediaChiuderà il mese, dal 29 maggio al 4 trica e Adolescenziale dell?Azienda Ospegiugno, l?UNITRE presieduto da Giusepdaliera (Ospedale Cisanello). Da sempre pina Scotti che presenterà le opere degli impegnato sul fronte scientifico, ma associati partecipanti ai corsi ?Sfaccettaanche con una grande ture pittoriche? tenuto anche questo dalla pittripassione per l?arte. o Guidi Un?opera di Brun ce Cristina Mambrini e La mostra ? curata da ?Lavori femminili? coorAssociazione Culturale dinato dall?ins. Elisa GiPolis 2001 in collaborananneschi; seguiranno le zione con Emozion-Arti ? esibizioni dei coristi del porta un titolo un po? bizCorso di ?Coro e canto? zarro, ma che ben si accodiretto dal maestro Matsta al nome della location teo Ronzini e le letture e vuole fare da apripista delle produzioni letteraad una prossima realizzarie formulate dagli assozione teatrale curata semciati del Corso di ?Scritpre da Polis 2001. tura creativa? coordinaBruno Guidi ? in to dalla prof. Bernardina mostra dal 15 al 21 ? è Tarlati ed esibizioni artista livornese, ma citdegli attori del ?Laboratorio di recitaziotadino del ?mondo?. ?Aveva ? si legge ne? diretto da Caterina Zotti. Interverrà nelle note di presentazione ? la sua splenanche Leonardo Baroncelli con il proprio dida residenza-studio in Via del Gonfalolibro. Da segnalare anche la presentazione perpendicolare della storica via Giulia ne da parte di Giuseppina Scotti e Nivio a Roma. Amico e stimato anche da PresiFortini del libro di più autori a ricordo denti della Repubblica (come Scalfaro e del docente Unitre di psicologia in occaCiampi) e anche dal rabbino Toaff, si è sione del decennale della scomparsa. sempre dimostrato eclettico, spirito libero, anche nell?arte, in cui ha profuso tutte le 126 ? Maremma Magazine ?Maggio 2023 nità, e dal circolo degli artisti grossetani. Alla mostra parteciparono, su invito, artisti noti come Guttuso, Purificato, Pizzinato, Mucchi, Mirabella, Zancanaro, Treccani, Guida, Salvatore, Grazzini, Farulli, Cappellini, Levi, Omiccioli, Mafai, Attardi, Bartolini, Guccione, Melli, Penelope e Zigaina. Dopo la rassegna di pittura realista, pittori come Guttuso, Levi e Treccani cominciarono a frequentare regolarmente la città per oltre un decennio. Questa frequentazione stimolò gli artisti locali a superare l?imperante naturalismo di matrice ottocentesca, così come le minoritarie esperienze ?novecentiste?, per aderire al realismo, cioè a un?arte civilmente e socialmente impegnata». Gli appuntamenti successivi della rassegna ?Grosseto 900? saranno con Mario Schifano (11 maggio-11 giugno) e con ?I favolosi anni Sessanta? (17 giugno-3 settembre). CASCATE DEL MULINO, SCATTA IL PAGAMENTO DELL?AREA DI SOSTA TEMPORANEA Dal 6 aprile scorso è riaperta a pagamento l?area di sosta temporanea adiacente alle Cascate del Mulino a Saturnia messa a disposizione ai veicoli e ai motocicli (no camper) dal Comune di Manciano, dalle ore 8 alle ore 20, tutti i giorni della settimana. La tariffa oraria è di 2,50 euro per le autovetture mentre la tariffa agevolata di 4,00 euro giornaliere è riservata a residenti e agli ospiti delle strutture ricettive, muniti di apposito tagliando da esporre sul proprio veicolo. L?area sarà presidiata da personale per garantire assistenza agli utenti e la pulizia degli spazi. ALLA SCOPERTA DEL PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA Una passeggiata alla scoperta delle bellezze del nostro territorio. È stato questo il progetto promosso dall?Assessorato al Turismo del Comune di Grosseto e dal Parco Regionale dalla Maremma, che ha coinvolto oltre 40 studenti dell?Istituto Commerciale turistico sportivo e dell?indirizzo sperimentale, accompagnati dai loro insegnanti. Durante l?escursione i partecipanti, accompagnati dalle guide della Cooperativa ?Le Orme?, hanno avuto la possibilità di visitare anche la bellissima spiaggia di Cala di Forno, recentemente riaperta al pubblico. Il Parco della Maremma diventa sempre di più un laboratorio educativo finalizzato alla scoperta delle bellezze che offre alla comunità e ai turisti che lo visitano. ?L?iniziativa ? commenta l?assessore al Turismo, Riccardo Megale ? ha permesso agli studenti di ammirare nuovi scorci del Parco, una risorsa ambientale e naturale particolarmente significativa per il nostro territorio. Sono certo che da questa collaborazione nasceranno altre occasioni di incontro in cui godere del fascino delle nostre ricchezze. Ringrazio nuovamente il Parco della Maremma per averci aperto gratuitamente le sue porte?. AL VIA IL ?DRINK TO MEET? DEI GIOVANI IMPRENDITORI DI CNA È stato inaugurato il 13 aprile, il ciclo di appuntamenti ?Drink to meet? promosso da Giovani imprenditori di Cna Grosseto per conoscersi, favorire lo scambio e progettare insieme. L?appuntamento inaugurale si è tenuto presso l?azienda Landi 1966 di piazzale Corea 4, a Grosseto e si è rivolto agli imprenditori under 40. Durante l?incontro Michele Landi, che gestisce l?azienda di famiglia, specializzata nell?installazione di tende e tendaggi, e Andrea Vergari, titolare dell?azienda Advict, che si occupa di sistemi di sicurezza e backup e di software gestionale, hanno presentato brevemente le loro attività. ?Si tratta di un?occasione di incontro in cui crediamo molto ? dice Michele Agostini, presidente dei Giovani imprenditori di Cna Grosseto ? perché pensiamo che solo dallo scambio possono nascere nuove idee utili per lo sviluppo delle nostre attività e del territorio più in generale. Per questo invito tutti i giovani che fanno impresa a Grosseto a partecipare a questi incontri che abbiamo calendarizzato nei prossimi mesi?. I prossimi appuntamenti sono in programma giovedì 11 maggio a Follonica, nella sede della ditta Caverni, giovedì 8 giugno ad Amiata Ebike di Castel del Piano, giovedì 13 luglio alla Idrotek di Orbetello e giovedì 12 settembre di nuovo a Grosseto nella sede di Jonathan Roberti Design. Gli interessati possono comunicare la loro presenza, per facilitare l?organizzazione dell?evento, compilando il modulo online reperibile a questo link https://bit.ly/3Mf3VrG o scrivendo a d.pizzetti@cna-gr.it SORANO, INAUGURATA LA NUOVA SEDE DI CONFARTIGIANATO Inaugurata nelle scorse settimane a Sorano la nuova sede di Confartigianato Imprese Grosseto, in viale del Portico 5, alla presenza delle autorità locali. Il nuovo ufficio resta nello stesso stabile che ha sempre ospitato Confartigianato, ma è stato trasferito dal primo piano al piano terra, per garantire spazi più funzionali e una migliore fruibilità. Offre tutti i servizi di Confartigianato e in più, grazie alla collaborazione con l?agenzia Assiprogram, è possibile rivolgersi allo sportello anche per il disbrigo delle pratiche automobilistiche, il rinnovo delle patenti e le assicurazioni auto. È l?unico ufficio della zona a offrire questi servizi. ?Confartigianato ? dicono il presidente Giovanni Lamioni e il segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto, Mauro Ciani ? dimostra con i fatti il suo impegno per stare sempre più vicino alle imprese ed essere presente nei territori. L?inaugurazione della nuova sede di Sorano, migliorata sotto l?aspetto degli spazi, della fruibilità e dei servizi offerti, è un chiaro segnale di attenzione e di interesse nei confronti del tessuto imprenditoriale locale. I nostri professionisti garantiscono in loco un supporto qualificato per dare risposte immediate e professionali attraverso una consulenza specialistica che copre ogni ambito di intervento, e sempre in stretto contatto con gli uffici della sede centrale di Grosseto, perché Confartigianato è una grande famiglia. In più ci siamo posti l?obiettivo di servire un?utenza sempre più ampia della popolazione, aprendo non solo alle aziende, come in passato, ma anche ai cittadini, lavoratori e pensionati. Rientra in questo nostro impegno la scelta di garantire il disbrigo delle pratiche auto che rappresenta una novità assoluta per lo sportello di Sorano, al momento l?unico della zona a svolgere questa attività, e poi tutti i servizi di patronato (pensioni, disoccupazione, maternità, ammortizzatori sociali ect), altrettanto importanti per alleggerire il peso della burocrazia che ricade sui cittadini?. ?L?inaugurazione della nuova sede della Confartigianato di Sorano ? ha commentato il sindaco Pierandrea Vanni ? avviene in un periodo che registra, dopo il lungo inverno della pandemia e della crisi economica, alcuni segni di ripresa. Il fatto che Confartigianato si sia dotata di nuovi servizi è la conferma del legame ormai consolidato con il nostro territorio e certamente contribuirà a rafforzarlo. Con il turismo, l?agricoltura e il commercio l?artigianato rappresenta una componente importante della nostra economia e la nuova sede sarà certamente utile al suo sviluppo?. L?ufficio è aperto dal lunedì al giovedì con orario 8-17 e il venerdì dalle 8.30 alle 13. Chiuso il sabato e la domenica. I referenti sono Marco Giuliani e Giuseppe Cherubini. Contatti: 0564 633244 sorano@artigianigr.it Nella foto, il taglio del nastro con il sindaco di Sorano Pierandrea Vanni, il presidente ed il direttore di Confartigianato Grosseto, Giovanni Lamioni e Mauro Ciani LE NEWS ? 127 Registrazione presso il Tribunale di Grosseto n. 8 del 23 settembre 2002 - Iscrizione ROC n. 32486 del 23.1.2019 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale Aut. n° CN-NE/03124/10.2021 Periodico ROC DIRETTORE RESPONSABILE Celestino Sellaroli REDAZIONE David Berti, Angelo Biondi, Deborah Coron, Cristina Cherubini, Francesca Costagliola, Michele Guerrini, Sara Landi, Lorenzo Mantiglioni, Rossano Marzocchi, Paolo Mastracca, Alissa Mattei, Andrea Ricchiuti, Elisabetta Russo, Giada Rustici, Lina Senserini, Dianora Tinti, Antonella Vitullo CONSULENZA EDITORIALE Corrado Barontini EDITORE CS Edizioni srl DIREZIONE, REDAZIONE E PUBBLICITÀ CS Edizioni srl, Via Tripoli n. 10 - 58100 Grosseto - Tel. 0564 20426 - Fax 0564 1979133 - Cell. 349 2872103, e-mail maremma.magazine@virgilio.it oppure info@maremma-magazine.it, sito web www.maremma-magazine.it STAMPA New Print Ambrosini S.r.l.s. - Via E. Fermi 10/12 Zona Industriale Loc. Campo Morino - 01021 Acquapendente (VT) - Tel. 0763.711040, sito web www.tipografiaambrosini.it, email info@tipografiaambrosini.it ARRETRATI I numeri arretrati possono essere richiesti a CS Edizioni srl - Via Tripoli n. 10 - 58100 Grosseto - Tel. 0564 20426 - 349 2872103 - Fax 0564 1979133, inviando anticipatamente l?importo pari al doppio del prezzo di copertina, mediante assegno bancario non trasferibile intestato a CS Edizioni srl o bollettino sul conto corrente postale n. 001044926978 intestato a CS Edizioni srl, Via Tripoli n. 10, 58100 Grosseto ABBONAMENTI PREZZI: una copia euro 3,50; abbonamento annuale (10 numeri): euro 30,00 per l?Italia ed euro 140 per l?estero. L?abbonamento decorrerà dal primo numero disponibile (prima della spedizione mensile in abbonamento postale) e potrà avere inizio in qualsiasi periodo dell?anno. Per il rinnovo attendere l?avviso di scadenza. 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